venerdì 30 luglio 2010

La manovra finanziaria è stata approvata

La manovra finanziaria è stata approvata, sono dunque definitivamente approvate le modifiche al patto di stabilità per i Comuni già sciolti per infiltrazioni mafiose e quindi anche per il nostro Comune.

Rimane, tuttavia, a nostro giudizio, l'unica buona notizia di questa finanziaria.

Per chi vuole approfondire il dibattito in aula si rinvia al seguente link

mercoledì 28 luglio 2010

La mancata convocazione del Consiglio comunale sulla modifica del regolamento TARSU. Diffida

COMUNICATO STAMPA
DIFFIDA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE A CONVOCARE IL CONSIGLIO


Alcuni giorni fa i Capigruppo consiliari Giuseppe Sferrazza e Gaetano Ragusa hanno inviato una lettera di diffida al Presidente ed al Vice Presidente del Consiglio comunale per convocare il Consiglio con oggetto la variazione al regolamento TARSU.

La richiesta risale ad un mese fa ed il Presidente, anche se non poteva convocare il Consiglio per il 30 giugno, era tenuto a convocarlo entro i 20 giorni della richiesta.

I Capigruppo hanno dichiarato che in caso di inadempienza attiveranno i controlli sostitutivi e ispettivi in vigore a tutela dei loro diritti.

Il testo integrale della lettera sarà reso disponibile sul blog www.giuseppesferrazza.blogspot.com.
Campobello di Licata, 27/7/2010


I Consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone

Testo della lettera

Al Presidente del Consiglio comunale
Al Vice Presidente del Consiglio comunale
Al Segretario generale
SEDE

Oggetto: Richiesta di convocazione del Consiglio Comunale straordinario ed urgente, prot.8754 del 22/6/2010, ai sensi dell’art.20 dello Statuto Comunale e dell’art.22 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, con all’ordine del giorno la modifica del regolamento TARSU. DIFFIDA AD ADEMPIERE

I sottoscritti capigruppo consiliari Giuseppe Sferrazza e Gaetano Ragusa in riferimento alla richiesta, prot.8754 del 22/6/2010, di convocazione del Consiglio comunale straordinaria ed urgente per la modifica del regolamento TARSU,

Vista

- la risposta del Presidente, prot.9013 del 29/6/2010, in cui si comunica che “si ritiene di non potere dare corso alla richiesta in oggetto in quanto pervenuta tardivamente rispetto a detti termini”;

Considerato che

- i sottoscritti hanno inteso il non accoglimento della richiesta solamente per la parte relativa la convocazione entro la data del 30/6/2010, affinché il Regolamento avesse effetto dal 1/1/2010 (per inciso sarebbe curioso capire perché le modifiche al regolamento debbono essere approvate entro il 30 giugno per avere effetto dal 1 gennaio dello stesso anno mentre le modifiche alle tariffe possono essere avvenire anche oltre quel termine ed essere applicate dal mese successivo alla determina di approvazione);

- invece, tale modifica al Regolamento non è stata ancora affissa all’albo pretorio, così come disposto dal comma 2 dell’art.5 del vigente Statuto comunale, e nemmeno è stato convocato il Consiglio comunale entro i termini stabiliti dall’art.20 dello Statuto che ai commi 3 e 4 stabilisce che “La riunione straordinaria deve aver luogo entro 20 giorni dalla presentazione della richiesta di convocazione, che deve indicare anche gli argomenti da inserire al l'ordine del giorno” e che “Trascorso infruttuosamente il termine di cui al comma precedente il consiglio comunale sarà convocato dal vice presidente al quale il segretario darà tempestiva comunicazione”;

- l’art.22 del vigente Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale ai commi 1 e 2 stabilisce che “Il Presidente del Consiglio comunale è tenuto a riunire il Consiglio comunale, in un termine non superiore a 20 giorni, quando con domanda motivata lo richieda almeno un quinto dei Consiglieri in carica, o su richiesta del Sindaco inserendo all'ordine del giorno gli argomenti dagli stessi richiesti” e che “Il termine di cui al precedente comma decorre dal giorno nel quale perviene al Comune la richiesta dei Consiglieri, che viene immediatamente registrata al protocollo generale dell'ente”;

- l’art.22 del vigente Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale al comma 3 stabilisce che “Nel caso dell'inosservanza dell'obbligo di convocazione del Consiglio, di cui al primo comma dovrà essere reiterato l'invito ed in caso di ulteriore inerzia si potrà chiedere all'Assessorato Reg.le EE.LL. la nomina di un Commissario ad acta per la convocazione del Consiglio”;

- l’art.24 della legge regionale 44/1991 al comma 1 stabilisce che “Qualora gli organi delle province e dei comuni omettano o ritardino, sebbene previamente diffidati a provvedere entro congruo termine, o non siano comunque in grado di compiere atti obbligatori per legge, al compimento dell'atto provvede l'Assessore regionale per gli enti locali a mezzo di un commissario, la cui durata in carica non può superare il termine di un mese, salvo proroga fino a tre mesi, per gravi e giustificati motivi di carattere amministrativo”;

Per quanto visto e considerato si diffidano il Presidente del Consiglio ed, ai sensi del comma 4 dell’art.20 dello Statuto, il VicePresidente del Consiglio a convocare il Consiglio comunale, con all’ordine del giorno la modifica del regolamento TARSU come da richiesta prot.8754 del 22/6/2010, e si avverte che, in caso di inadempienza, i sottoscritti Consiglieri comunali attiveranno i controlli sostitutivi e ispettivi in vigore a tutela dei loro diritti.

Si resta in attesa di urgente riscontro.

Cordiali Saluti.
Campobello di Licata, 21/7/2010

Firmato

Lettera di risposta del Presidente del Consiglio

domenica 25 luglio 2010

Come trasformare una cosa seria in una buffonata!

Alcune settimane fa un cittadino di Campobello, in una conversazione con il sottoscritto, criticava tutta la classe politica per la mancanza di senso di responsabilità, per la lotta continua tra maggioranza ed opposizione sempre e comunque, senza pensare al bene del paese.

Io rispondevo che non era così e non bisognava fare di tutta l’erba un fascio.
Non era ancora uscita la manovra finanziaria del Governo Berlusconi con le connesse nuove e pesanti sanzioni per i Comuni che sforano il Patto di Stabilità ed altri provvedimenti che rischiano di creare serie difficoltà ai Comuni, alle Province, alle Regioni e fino al sistema imprenditoriale, prima di tutto l’agricoltura.

Ebbene tra la classe politica fino le pietre sono a conoscenza del contributo che tanti, e fra essi la classe dirigente del PD di Campobello, hanno dato per far si che si trovasse una soluzione allo sforamento del patto di stabilità al Comune e devo dire che fino a qualche giorno fa il Sindaco stesso ne aveva dato atto, anche se nella carta stampata non vi è traccia di tutto ciò, ma la cronaca della giornata di Venerdì ci ha lasciato molto perplessi sia sull’iniziativa scelta che sui contenuti, ma soprattutto ci ha lasciati perplessi rispetto a quanto affermato all’inizio di questo post.

È mancata la sobrietà del Sindaco che, seppur di fronte al risultato positivo, nel ringraziare il Governo Berlusconi ha dimenticato che questa finanziaria arrecherà tanti danni ai Comuni ed alle imprese, come ad esempio le sanzioni assurde per i primi per lo sforamento del patto e il mancato rinnovo delle agevolazioni contributive in agricoltura per i secondi.

Se il portone del Comune di Campobello riapre centinaia di aziende rischiano di non assumere più manodopera agricola ed a nulla vale approvare un ordine del giorno di protesta su suggerimento della Confederazione Italiana Agricoltori.

La cronaca del Venerdì, preceduta da articoli molto criticabili che annunciavano una "storica conferenza stampa" (link), è rappresentata dalla celebrazione di un evento con banda musicale, e già questo la dice lunga su come questa Amministrazione affronta le questioni, e sulla celebrazione del PDL e nello specifico della componente ciminiana.

All’improvviso a risolvere tutto è stato Cimino nonostante non si ricordano prese di posizione forti in queste settimane, se non una trasferta in quel di Roma che non ha sortito all’inizio nessun effetto.

Chi ha seguito la cronaca dei lavori alla Commissione bilancio al Senato, attraverso questo post, ha potuto verificare come sono andate le cose.

Basta rileggerli.

Ma facciamo un passo indietro per chiarire definitivamente alcuni aspetti ed anche per rispondere a chi va diffondendo notizie false in paese.

Siamo nel mese di marzo di quest’anno e per la prima volta i consiglieri di opposizione vengono a conoscenza dello sforamento del patto di stabilità, dopo che il Governo aveva fatto una legge tra gennaio e marzo di quest’anno contenente alcune modifiche al patto e dopo che nessuna di esse ha riguardato il Comune di Campobello.

Tralasciamo il fatto che nel 2009 molto poteva essere fatto per velocizzare la spesa e trasferire i fondi per la messa in sicurezza della discarica alla Dedalo.

Siamo dunque alla fine del mese di marzo ed inizia il blocco della spesa in conto capitale con molti fornitori, che avevano fatto dei lavori, che reclamavano i pagamenti.

Arriviamo alla fine di Aprile e l’Amministrazione approva un atto di indirizzo, per noi sbagliato, per sbloccare la spesa, previa approvazione di appositi elenchi (per la cronaca tali provvedimenti sono stati ritirati dimostrando ancora una volta che avevano ragione e che gli stessi erano di competenza dei funzionari e non dei consiglieri comunali).

Proprio in quei giorni il Governo sollecitato dall’On.le Fontana risponde che per risolvere il problema di Campobello serviva una modifica normativa.

Lo stesso giorno della risposta del Governo (29/4/2010) il pomeriggio gruppo consiliare del PD promuove, insieme all’opposizione, l’approvazione di un ordine del giorno contenente la modifica al patto di stabilità (link).

Le modifiche suggerite riguardavano la sterilizzazione delle spese, oltre 5 milioni di euro, destinate ai Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose.

Quell’ordine del giorno alla fine è stato bocciato dalla maggioranza consiliare perché non conteneva la modifica dell’anno di riferimento, ma è necessario evidenziare che quel testo suggerito dal sottoscritto alla fine, uguale parola per parola, è stato una parte dell’emendamento approvato in Commissione Bilancio, e nonostante ciò qualcuno ancora parla di plagio ovvero che noi abbiamo copiato l’emendamento dalla maggioranza, mi viene da ridere!

La parte che mancava di quell’emendamento riguardava la modifica dell’anno di riferimento del saldo non più l’anno 2007 penalizzante per il Comune ma un altro anno più confacente alle esigenze del Comune.

Nei giorni precedenti la seduta consiliare si era capito che quell’ordine del giorno, con la modifica dell’anno, poteva essere approvato all’unanimità tant’è che dopo sono venuto a conoscenza di un testo di modifica, predisposto dall’ufficio finanziario, che riguardava proprio la modifica dell’anno di riferimento.

Alla fine invece, come ricordato, l’ordine del giorno fu bocciato mentre se fosse stato approvato il merito della modifica del patto sarebbe stato attribuito a tutto il Consiglio comunale, anche perché quella modifica proposta dall’ufficio finanziario è la seconda parte dell’emendamento che alla fine è stato approvato in Commissione bilancio.

A quel cittadino citato all’inizio avrei risposto che le colpe a volte devono essere attribuite anche alla maggioranza.

Dopo quello che era successo ognuno di noi poteva sentirsi libero da impegni ed invece no come forza politica responsabile abbiamo ritenuto di pressare il Governo e la maggioranza con la presentazione di tale proposta, da noi pensata con le modifiche suggerite dall’ufficio finanziario, per essere inserita al primo provvedimento utile e così è stato fatto.

D’altronde avevamo avuto l’esperienza che nel precedente provvedimento approvato tra il mese di gennaio e marzo nonostante le promesse fatte dal Governo all’Amministrazione comunale nulla era stato fatto.

Il Senatore Lumia ha accolto subito la nostra proposta ed ha presentato la proposta in Commissione bilancio e così hanno fatto loro con i Senatori Centaro, Fleres ed Alicata; il nostro emendamento è stato respinto, il loro prima accantonato, con parere negativo del Governo, e poi respinto (chi vuole può consultare la banca dati al Senato) per essere assorbito in un emendamento presentato dal relatore di maggioranza Azzolini con la previsione di una copertura finanziaria di 10 milioni di euro all’anno fino al 2012, previa discussione, con presentazione di emendamenti, su un fondo destinato a tutti i Comuni commissariati.

Quindi alla fine la proposta è passata in Commissione e poi è stata inserita nel maxemendamento presentato dal Governo poi approvato al Senato con il voto di fiducia ed attualmente in discussione alla Camera (a proposito per chi vuole nel sito della Camera c’è la relazione tecnica al provvedimento con le modifiche introdotte che spiegano come si applicano e come avviene la copertura finanziaria, vedi link), dimostrando dunque che l’intervento trasversale alla fine aveva costretto il Governo ad affrontare e risolvere la questione ed a porre rimedio ad un torto fatto al Comune con la prima finanziaria del 2008 quando si stabilì per i Comuni sciolti per mafia che l’anno di riferimento del saldo doveva essere il 2007 e dove i Comuni commissariati venivano assimilati ai Comuni con saldo positivo.

Questa è la cronaca dei fatti, obiettiva senza posizione di parte, chi racconta altro mente sapendo di mentire.

Appena approvata la finanziaria si sbloccheranno i pagamenti delle spese in conto capitale impegnate al 31/12/2009 proprio per quella parte dell’emendamento tecnicamente predisposto dal gruppo consiliare del PD di Campobello e presentato in Consiglio comunale.

Naturalmente tutti problemi non sono stati superati rimane ad esempio il problema dei 2,5 milioni che devono essere trasferiti alla Dedalo per la messa in sicurezza della discarica, per responsabilità dell’Amministrazione comunale vista l’ordinanza di protezione civile dello scorso mese di ottobre, ma il dato definitivo lo avremo appena gli uffici finanziari predisporranno il bilancio, provvedimento che verrà approvato, se tutto va bene, a metà del mese di Settembre e questo la dice lunga su come questa Amministrazione intende amministrare, bilancio che comunque poteva essere approvato nei mesi scorsi quando la sanzione per lo sforamento del Patto era solo del 5%, almeno avremmo sbloccato la spesa, ferma dopo la proroga per l’approvazione dei bilanci al 30 giugno, e garantito alcuni servizi.

Io mi chiedo ad esempio approvando il bilancio solo nel mese di Settembre come si potrà garantire la mensa a partire dal primo giorno di scuola, visto che è necessario fare la gara pubblica? forse non era meglio fare come avevamo suggerito noi ovvero di far firmare al vincitore della gara tutta la fornitura dei pasti e non la quota residua fino a giugno in modo tale da recuperare tali pasti nei mesi di settembre ed ottobre?

Al cittadino che reclama senso di responsabilità di tutta la classe politica oggi risponderei che il comportamento tenuto dal Sindaco in questa vicenda, alla luce dell’evento di Venerdì, ci lascia molto perplessi e la prossima volta ci penseremo non una ma cento volte prima di fare un passo.

Certo siamo soddisfatti di aver intuito la giusta formulazione tecnico-normativa sul Patto di Stabilità ma rimangono forti le nostre perplessità su come il Sindaco affronta le questioni!

mercoledì 21 luglio 2010

Il mancato rispetto delle pari opportunità nella Giunta Municipale di Campobello di Licata

COMUNICATO STAMPA
INTERROGAZIONE SUL MANCATO RISPETTO DELLE PARI OPPORTUNITA’ NELLA GIUNTA MUNICIPALE DEL COMUNE DI CAMPOBELLO DI LICATA


I Consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del gruppo consiliare del PD di Campobello di Licata oggi presentano una seconda interrogazione, dopo quella presentata lo scorso mese di settembre, sul mancato rispetto delle pari opportunità nella Giunta Municipale del Comune di Campobello di Licata e quindi sulla mancanza di Assessori di sesso femminile.

I Consiglieri prendono spunto da una nuova sentenza del TAR Sicilia sulla Giunta di Favara, anch’essa tutta al maschile, caso analogo al Comune di Campobello di Licata, e sull’annullamento del provvedimento del Sindaco di quel Comune.

I Consiglieri comunali chiedono al Sindaco di porre rimedio a tale violazione statutaria che riveste valore precettivo ed a nominare almeno una donna in Giunta.

I Consiglieri invitano l’On.le Bosco del PDL, che ha condotto tale battaglia nel Comune di Favara, a fare analoga iniziativa al Comune di Campobello di Licata ed infine i Consiglieri invitano gli organizzatori della 1^ festa rosa al Comune di Campobello ad intestarsi questa battaglia democratica poiché sarebbe il più bel regalo che potrebbero fare alle donne, proprio in occasione di una festa pensata anche per loro.

Il testo integrale dell’interrogazione sarà reso disponibile sul blog www.giuseppesferrazza.blogspot.com.

Campobello di Licata, 21/7/2010

I Consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone

Testo dell'interrogazione

Al Sindaco del Comune di Campobello di Licata

OGGETTO: Interrogazione con richiesta di risposta scritta ai sensi dell’art.21 del regolamento per il funzionamento del C.C. sul mancato rispetto delle pari opportunità nella Giunta Municipale

I sottoscritti Consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del gruppo consiliare del PD,

premesso che:

- il nostro Statuto Comunale al comma 5 dell’articolo 8 dispone che “in attuazione di quanto previsto dall’art.56 della legge regionale n.26/93, devono essere assicurate condizioni di pari opportunità tra uomo e donna per promuovere la presenza dei due sessi nella giunta e negli organi collegiali, nonché negli enti, nelle aziende ed istituzioni da esso dipendenti”;

- in data 29/9/2009, prot.9331, i sottoscritti hanno presentato un’interrogazione con richiesta di risposta scritta sulla violazione del comma 5 dell’articolo 8 dello Statuto comunale vigente al Comune di Campobello di Licata in materia di pari opportunità nella Giunta Municipale, a cui è stata data risposta con prot.9516 del 5/10/2009 osservando che le sentenze dei TAR fanno stato soltanto tra le parti in giudizio e che l’art.8, comma 5, dello Statuto “rappresenta una norma di carattere programmatico e non percettivo, stante anche il rinvio all’art.56 alla Legge reg. n.26/93” (leggasi precettivo);

- l’interrogazione prendeva spunto da una sentenza del TAR Puglia sezione di Lecce in cui disponeva per la Provincia di Taranto, su un ricorso di un comitato locale, il ripristino delle pari opportunità nella giunta provinciale e quindi “di procedere alla modificazione delle giunta in modo tale da assicurare la presenza di entrambi i sessi” in considerazione del fatto che la stessa al momento è composta esclusivamente da uomini mentre lo statuto prevede la presenza di entrambi i sessi e quindi è stato violato il principio di non discriminazione previsto dalla Costituzione italiana e dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea;

- in data 12/5/2010, prot.6976, le donne del PD di Campobello di Licata hanno inviato una lettera al Sindaco, a cui non è seguita nessuna risposta, per sollecitarlo al ripristino delle pari opportunità nella Giunta Municipale prendendo spunto dalla interrogazione presentata dal gruppo consiliare del PD e dalla lettera del Ministro delle Pari Opportunità On.le Mara Carfagna inviata al Comune di Favara per il mancato rispetto delle quote rosa nella nuova Giunta comunale, su sollecitazione di un Consigliere comunale, e dell’invito dello stesso Ministro a “compiere ogni sforzo – vincendo gli ostacoli che concretamente possano frapporsi nel perseguimento del principio di pari opportunità – per attuare quanto previsto dalla normativa vigente”;

considerato che:

- anche a Campobello di Licata la compagine assessoriale è ancora tutta al maschile, nonostante i noti avvicendamenti dalla scorso anno fino ad oggi, e quindi non vengono garantite le pari opportunità come stabilito dalla normativa vigente e dallo statuto comunale;

- con sentenza del TAR Sicilia, sezione Prima, n.8690/2010 depositata il 19/7/2010 è stato annullato il Decreto Sindacale del Sindaco di Favara in cui si disponeva la composizione della Giunta comunale unicamente da assessori di sesso maschile per violazione dell’art.45 dello Statuto comunale;

- nella sentenza citata la difesa ha rilevato che “il testo del citato art.45 (“Al fine di dare compiutezza ai princìpi di cui all’art. 2, comma 5t, della legge 10 aprile 1991, n. 125, deve essere assicurata la presenza di uomini e donne nella giusta misura non inferiore al 20 % per ognuno di essi”) avrebbe valore unicamente in relazione alla fattispecie di cui al citato art. 2, comma 5, della l. 125/1991, vale a dire quale condizione per l’accesso ai fondi comunitari per la realizzazione di azioni positive di parità” mentre il Tar ha ritenuto che “tale opzione esegetica non è consentita dalla lettera, dalla ratio, e dalla funzione della disposizione statutaria in esame, il cui valore precettivo, in punto di disciplina della composizione della Giunta comunale quanto alla presenza di una quota minima di entrambi i sessi, è diretto ed immediato, e prescinde dalla finalità espressa nella disposizione medesima, che – per come formulata e richiamata - non ne circoscrive affatto l’ambito applicativo, né gli effetti giuridici, ma si limita unicamente ad esplicitare un raccordo normativo con la fonte di rango primario relativa alla promozione delle azioni di pari opportunità”;

- nello specifico il comma 5 dell’articolo 8 dello Statuto di Campobello rinvia all’art.56 della legge regionale n.26/93 che stabilisce “Gli statuti comunali e provinciali stabiliscono norme per assicurare condizioni di pari opportunità tra uomo e donna ai sensi della legge 10 aprile 1991, n. 125 e per promuovere la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali del comune e della provincia regionale, nonchè degli enti, aziende ed istituzioni da essi dipendenti”.

- quindi anche il Comune di Campobello si trova nelle medesime condizioni della del Comune di Favara e che il comma 5 dell’articolo 8 riveste carattere precettivo e non programmatico così come stabilito dal TAR nel caso di specie di Favara e quindi in aperto contrasto con quanto scritto dal Sindaco nella risposta all’interrogazione del gruppo consiliare del PD;

ritenuto

- importante che il Sindaco di Campobello di Licata ponga fine alla violazione dello Statuto comunale vigente come ha già annunciato il suo collega di Favara con tempestive dichiarazioni di stampa;

- altresì importante che tale decisione politica venga presa a prescindere e comunque prima di un eventuale ricorso al TAR anche per il valore precettivo della norma statutaria vigente,

tutto quanto premesso, considerato e ritenuto per sapere, tramite risposta scritta:

- se è Sua intenzione sanare la violazione di cui al comma 5 dell’articolo 8 dello Statuto comunale vigente al Comune di Campobello di Licata e quindi procedere tempestivamente al rispetto delle pari opportunità nella Giunta Municipale e quindi alla nomina di almeno una donna anche in relazione alle motivazioni dell’ultima sentenza del TAR Sicilia, sezione Palermo n.8690/2010 depositata il 19/7/2010, in cui si sancisce che la “funzione della disposizione statutaria in esame, il cui valore precettivo, in punto di disciplina della composizione della Giunta comunale quanto alla presenza di una quota minima di entrambi i sessi, è diretto ed immediato, e prescinde dalla finalità espressa nella disposizione medesima, che – per come formulata e richiamata - non ne circoscrive affatto l’ambito applicativo, né gli effetti giuridici, ma si limita unicamente ad esplicitare un raccordo normativo con la fonte di rango primario relativa alla promozione delle azioni di pari opportunità”.

Campobello di Licata, 21/7/2010


I Consiglieri Comunali

Sentenza TARS Sicilia 8690 (LINK)

domenica 18 luglio 2010

In ricordo di Borsellino



Come l'anno scorso e come due anni fa, mi piace ricordarlo così, non dimenticando tutti coloro che sono morti quel giorno (link).

venerdì 16 luglio 2010

Interrogazione con risposta scritta sul costo dei rifiuti anno 2010

COMUNICATO STAMPA
INTERROGAZIONE SUL COSTO DEL SERVIZIO DI IGIENE URBANA PER L’ANNO 2010

I Consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del gruppo consiliare del PD di Campobello di Licata hanno presentato l’ennesima iniziativa sui rifiuti con la presentazione di una interrogazione con richiesta di risposta scritta sul costo del servizio di igiene urbana per l’anno 2010. Nello specifico i consiglieri chiedono di sapere al Sindaco:

- perché ha provveduto a determinare il costo del servizio di igiene urbana tenendo conto del costo complessivo comunicato dalla Dedalo, seppur rettificato per la popolazione effettiva, per un importo di € 1.584.052,99 atteso che a giudizio dei sottoscritti tale potere spetta al Consiglio comunale;

- perché, comunque, nel costo del servizio di igiene pubblico 2010 definito dall’Amministrazione Comunale non si è tenuto conto dell’obiettivo di riduzione del 10% della spesa rispetto a quella preventivata 2010 e perché non è stata disapplicata l’Iva visto il parere reso dall’avv. Rubino in data 5/2/2010, provvedimenti che avrebbero comportato un ulteriore risparmio di spesa di quasi 288 mila euro;

- se è Sua intenzione inviare una lettera alla Dedalo in cui si intimi la società di organizzare il servizio per raggiungere le percentuali di raccolta differenziata e di recupero di materia previste dalla legge regione 9/2010 rispettivamente del 20 e 15% che comporterebbero minori conferimenti e trasporti in discarica e quindi minori costi da sostenere e conseguentemente maggiori risparmi per i cittadini;

- se è Sua intenzione provvedere ad inviare un’altra lettera alla Dedalo in cui si intimi la Dedalo ad approvare urgentemente il conto consuntivo 2009 ed in assenza di risposta un intervento sostitutivo dell’Assessorato regionale agli Enti locali;

- perché ha determinato le tariffe non tenendo conto del principio della gradualità dell’aumento sancito dal D.lgs.22/97 nonché delle disposizioni di cui al comma 1 dell’art.65 del d.lgs.507/93 sulla determinazione della tassa;

- perché non provvede a ridurre le tariffe atteso che sono eccessive rispetto al costo del servizio che dovrebbe sostenere il Comune di Campobello di Licata alla luce delle superiori considerazioni;

- se sono state fatte riunioni da parte del pool di funzionari incaricati della vigilanza dell’andamento economico-finanziario della Dedalo, come stabilito dall’assemblea dei Sindaci dello scorso 6 maggio, e se è stato prodotto un report;

- poiché è l’autorità sanitaria locale ai sensi dell’art.34 dello Statuto comunale, se è Sua intenzione inviare una lettera alla Dedalo in cui si intimi la società a provvedere alla pulizia dei cassonetti;

- se è Sua intenzione richiedere la convocazione dell’assemblea dei soci della Dedalo per inserire all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio di previsione 2010, a carattere autorizzatorio, che contempli l’obiettivo della riduzione della spesa del 10% rispetto a quella preventivata per l’anno 2010, la non assoggettabilità ad IVA del corrispettivo del servizio di igiene urbana come da parere reso dall’avv. Rubino, l’organizzazione del servizio per il raggiungimento dell’obiettivo della raccolta differenziata e del recupero della materia secondo le percentuali fissate dalla legge regione 9/2010, nonché l’approvazione del bilancio consuntivo del 2009 e qualora non riceva risposte positive se è Sua intenzione richiedere la convocazione dell’assemblea dei soci della Dedalo per inserire all’ordine del giorno la messa in liquidazione della società;

- se è Sua intenzione dare mandato ad un legale per danno patrimoniale nei confronti della Dedalo per il mancato avvio della raccolta differenziata;

- se è Sua intenzione contestare il conto consuntivo 2008 riapprovato dalla Dedalo atteso che nel bilancio è stata evidenziata una posizione creditoria e debitoria diversa rispetto a quella risultante al Comune di Campobello di Licata.

Il testo integrale dell’interrogazione sarà reso disponibile sul blog www.giuseppesferrazza.blogspot.com .

Campobello di Licata, 14/7/2010

I Consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone


Testo dell'interrogazione presentata

Prot.9683 del 12/7/2010

Al Sindaco del Comune di Campobello di Licata
E p.c. Collegio dei revisori

OGGETTO: Interrogazione con richiesta di risposta scritta ai sensi dell’art.21 del regolamento per il funzionamento del C.C. sulle tariffe applicate TARSU di cui al Decreto Sindacale n.38 del 30/6/2010, sula determinazione del costo del servizio e sulla mancata disapplicazione dell’Iva

I sottoscritti Consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del gruppo consiliare del PD,

premesso che:

- l’avv. Rubino in data 5/2/2010, in risposta alla lettera del 5/11/2009, prot.10923 del Sindaco del Comune di Campobello di Licata, ha reso “un parere pro veritate in ordine all’assoggettabilità all’Iva dei corrispettivi da corrispondere alla Dedalo Ambiente s.p.a. per l’erogazione del servizio d’igiene urbana” e nel parere si evince che “deve senz’altro affermarsi la natura tributaria dei due prelievi, tanto della TARSU che della TIA e la loro conseguente estraneità al regime di applicazione dell’IVA” in considerazione della mancanza del “rapporto sinallagmatico posto alla base dell’assoggettamento ad IVA caratterizzato dal pagamento di un "corrispettivo" per la prestazioni di servizi” e della mancata esistenza di “una norma legislativa che espressamente assoggetti ad IVA le prestazioni del servizio di smaltimento dei rifiuti”, facendo rientrare sia la TARSU che la TIA come entrate da ricondurre “nel novero di quei "diritti, canoni, contributi" che la normativa comunitaria esclude in via generale dall’assoggettamento ad IVA, perché percepiti da enti pubblici "per le attività od operazioni che esercitano in quanto pubbliche autorità"”;

- con delibera assembleare del 6/5/2010 della Dedalo Ambiente AG3 S.p.A. è stato deciso di redarre un nuovo Piano d’Ambito con una previsione di costi ridotta del 10% rispetto a quella preventivata per l’anno 2010 e con la definizione di un pool di funzionari comunali incaricati della vigilanza dell’andamento economico-finanziario delle Società;

- la recente legge regionale n.9/2010 approvata stabilisce che per l’anno 2010 le percentuali minime di raccolta differenziata e recupero di materia rispettivamente del 20 e del 15%;

considerato che:

- con Deliberazione della Giunta Municipale n.54 del 29/6/2010 è stato approvato l’atto di indirizzo “in ordine al rapporto tra Comune di Campobello di Licata e Dedalo Ambiente AG3 SPA, alla determinazione delle tariffe unitarie della TARSU e agli adempimenti conseguenti ai sensi dell’art.21, comma 17, L.R. 19/2005 per la predisposizione del bilancio di previsione 2010” e nello specifico è stato dato mandato:

o al dott. Nigro di “predisporre una nuova convezione, da sottoporre al Consiglio Comunale, per la ridefinizione del nuovo rapporto convenzionale in ordine al trasferimento delle competenze alla Dedalo Ambiente AG3 SPA in materia di servizi di igiene pubblica, a decorrere dal 01/01/2010”, nonostante tale compito era stato affidato all’Avv. Rubino con lettera del 5/11/2009, prot.10923 e doveva tenere conto della problematica dell’assoggettabilità dell’iva;

o al dott. Puleri di “procedere alla predisposizione degli atti di approvazione delle tariffe unitarie della TARSU 2010, aumentandole proporzionalmente, fino alla concorrenza di una percentuale di copertura del 97% del costo del servizio di igiene pubblica 2010, definito in € 1.584.052,99”;

o al dott. Fortunato Pitrola di “prendere atto, ai fini della predisposizione del bilancio di previsione 2010, dell’ammontare del costo del servizio di igiene pubblica quantificato in € 1.584.052,99, della percentuale di copertura del 97%, appostando la differenza, comprensiva di altri eventuali oneri aggiuntivi, in un apposito capitolo per garantire integrale copertura del costo ai sensi dell’art.21, comma 17, della L.R. n.19/2005”;

- con Decreto Sindacale n.38 del 30/6/2010 sono state approvate le tariffe unitarie TARSU 2010 graduando l’aumento della tariffe unitarie “in modo tale da tenere in considerazione lo stato delle attività commerciali e di servizi presenti nel territorio, stante il perdurante stato di crisi e sottosviluppo socio-economico nel quale operano”, prevedendo un gettito complessivo di euro 1.529.724,82, pari al 97% del costo del servizio al netto della TARSU scuola 2009 di euro 7.016,00, oltre al tributo provinciale del 4%, per un importo complessivo di euro 1.590.913,81;

- nella Delibera di Giunta n.54 e nel Decreto Sindacale n.38 non si è tenuto conto nella determinazione del costo del servizio dell’obiettivo di riduzione della spesa del 10% rispetto a quella preventivata al 2010, della non assoggettabilità ad IVA del corrispettivo di igiene urbana come da parere reso dall’avv. Rubino, delle percentuali minime di raccolta differenziata e recupero di materia che consentirebbero una riduzione del costo del servizio per le minori spese connesse al conferimento ed al trasporto nella discarica di Siculiana, nonché del principio sancito dalla legge regionale 9/2010 ovvero quello di “rendere compatibile l’equilibrio economico del servizio di gestione integrata dei rifiuti con le risorse pubbliche disponibili e con le entrate derivabili dalla riscossione della TARSU o della TIA” attesto che quest’ultime sono insostenibili per le famiglie e le imprese campobellesi;

- il costo del servizio adottato non ha tenuto conto della sentenza della Corte di Cassazione, sezione tributaria n.8313 dell’8/4/2010 che nelle motivazioni al punto 4.2 ha stabilito che “la gestione e la programmazione dei servizi è condizionata dalle risorse finanziarie disponibili e non viceversa” e dunque in ultima istanza il costo del servizio viene fissato dal Consiglio comunale in sede di approvazione del bilancio di previsione quando si provvederà a stanziare le risorse finanziarie per l’espletamento del servizio anche perché ai sensi dell’art.32 della legge 142/90 come recepita dalla legge regionale 48/91 spetta al Consiglio comunale stabilire “gli indirizzi da osservare da parte delle aziende pubbliche e degli enti dipendenti, sovvenzionati o sottoposti a vigilanza” e che le deliberazioni agli argomenti di competenza del Consiglio “non possono essere adottate in via d’urgenza da altri organi del comune o della provincia” anche perché ai sensi dell’art.35 dello Statuto comunale il Sindaco ha competenza alla lettera s) “sulla determinazione delle tariffe, aliquote di imposta, detrazioni, riduzione ed esenzioni, sulla misura di copertura del costo dei servizi a domanda individuale e del servizio di raccolta rifiuti solidi urbani”, ma non anche sulla determinazione del costo di raccolta di rifiuti solidi urbani che spetta solo al Consiglio comunale;

- ad oggi non è stato ancora consegnato il piano industriale, nonostante la Dedalo si fosse impegnata a farlo, e neanche è stato approvato il bilancio consuntivo dell’anno 2009 così come il bilancio di previsione dell’anno 2010;

- invece è opportuno adottate il conto consuntivo 2009 atteso che nella bozza della relazione che i revisori dei conti devono allegare al bilancio c’è l’obbligo di mettere a disposizione dei revisori “il preconsuntivo 2009 degli organismi totalmente partecipati o sottoposti al controllo dell’ente (o relazione dell’organo amministrativo sul risultato economico conseguibile nell’esercizio 2009”, nell’ipotesi che l’approvazione del bilancio fosse avvenuta entro il 31/12/2009, ma ad oggi visto che ci troviamo nel mese di luglio è necessario anche mettere a disposizione il conto consuntivo 2009 e, secondo il nostro giudizio, alla lettera del Sindaco dello scorso 18 giugno inviata alla Dedalo dovrebbe seguirne un’altra con richiesta di intervento sostitutivo dell’Assessorato regionale agli Enti Locali;

- le tariffe approvate sono state aumentate proporzionalmente nel 2008 e differenziate nel 2009 per la crisi delle imprese non tenendo conto, invece, di quanto disposto dal comma 1 dell’art.65 del d.lgs. 507/1993 che stabilisce che la tassa “può essere commisurata o in base alla quantità e qualità medie ordinarie per unità di superficie imponibile dei rifiuti solidi urbani interni ed equiparabili nei locali ed aree per il tipo di uso, cui i medesimo sono destinati, e al costo dello smaltimento oppure, per i comuni aventi popolazione inferiore a 35.000 abitanti, in base alla qualità, alla quantità effettivamente prodotta, dei rifiuti solidi urbani e al costo dello smaltimento”;

- le tariffe approvate non rispettano, altresì, il principio di gradualità dell’aumento TARSU come sancito dal d.lgs.22/97 ed infatti il gettito complessivo rispetto al 2008 è aumentato del 100% e rispetto al 2009 di quasi il 69%;

- nonostante la riapprovazione del conto consuntivo 2008, per errori nel calcolo degli accantonamenti TFR, che ha riportato la perdita ad un importo di 179 mila euro (525 mila euro nel bilancio precedente), i revisori dei conti della Dedalo hanno dichiarato che “la perdita come rideterminata continua a superare, se pur di poco 1/3 del capitale sociale” e dunque rimane l’obbligo di ridurre il capitale sociale ed un contemporaneo aumento del capitale sociale ad una cifra non inferiore al minimo legale, ovvero la trasformazione della società, “ovvero la liquidazione”;

- il bilancio consuntivo 2008 riapprovato comporta “una rilevante differenza nei risultati di esercizio ed anche ai fini del pagamento delle imposte, per le quali potrà procedersi a ravvedimento operoso a termini di legge” con un aumento dell’imposizione fiscale di oltre 130 mila euro (euro 451.568 contro euro 320.556 del precedente bilancio) che di fatto deve essere coperta da parte dei soci della Dedalo attraverso il ripiano delle perdite;

- dunque il costo del servizio determinato non tiene conto di quanto sopra descritto ma solo della rideterminazione del costo in funzione della popolazione effettiva in luogo di quella stabilita dalla Dedalo e che comunque per tale differenza di conteggio, pari a poco più di 200 mila euro, la Dedalo potrebbe dare tempestiva comunicazione alla Corte dei Conti, “visti i danni che possono derivare, a questa Società, da posizioni unilaterali, conflittuali e contraddittorie che determinerebbero, certamente, contenziosi e danni” per come accaduto nella comunicazione prot.1791/ATO del 4/6/2010 nei confronti del Comune di Palma di Montechiaro;

- appare singolare che debba essere la Dedalo a ricorrere alla minaccia della Corte dei Conti quando dovrebbero essere compito principale dei singoli Comuni visto il mancato avvio della raccolta differenziata e le carenze nell’organizzazione del servizio di igiene urbana, nonché la mancanza di elementi oggettivi, industriali e scientifici nella determinazione del costo del servizio;

- è necessario procedere al lavaggio dei cassonetti per evitare il rischio di diffusione di malattie infettive a causa della mancata disinfezione dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti,
tutto quanto premesso e considerato per sapere, tramite risposta scritta:

- perché ha provveduto a determinare il costo del servizio di igiene urbana tenendo conto del costo complessivo comunicato dalla Dedalo, seppur rettificato per la popolazione effettiva, per un importo di € 1.584.052,99 atteso che la sentenza della Corte di Cassazione, sezione tributaria n.8313 dell’8/4/2010 nelle motivazioni al punto 4.2 ha stabilito che “la gestione e la programmazione dei servizi è condizionata dalle risorse finanziarie disponibili e non viceversa” e dunque in ultima istanza il costo del servizio viene fissato dal Consiglio comunale in sede di approvazione del bilancio di previsione quando si provvederà a stanziare le risorse finanziarie per l’espletamento del servizio anche perché ai sensi dell’art.32 della legge 142/90 come recepita dalla legge regionale 48/91 spetta al Consiglio comunale stabilire “gli indirizzi da osservare da parte delle aziende pubbliche e degli enti dipendenti, sovvenzionati o sottoposti a vigilanza” e che le deliberazioni agli argomenti di competenza del Consiglio “non possono essere adottate in via d’urgenza da altri organi del comune o della provincia” anche perché ai sensi dell’art.35 dello Statuto comunale il Sindaco ha competenza alla lettera s) “sulla determinazione delle tariffe, aliquote di imposta, detrazioni, riduzione ed esenzioni, sulla misura di copertura del costo dei servizi a domanda individuale e del servizio di raccolta rifiuti solidi urbani”, ma non anche sulla determinazione del costo di raccolta di rifiuti solidi urbani, competenza che spetta solo al Consiglio comunale;

- perché, comunque, nel costo del servizio di igiene pubblico 2010 definito con deliberazione di Giunta Municipale n.54 del 29/6/2010 in € 1.584.052,99, in luogo di quello definito dalla Dedalo in € 1.792.603,58, non si è tenuto conto dell’obiettivo di riduzione del 10% della spesa rispetto a quella preventivata 2010 che avrebbe comportato un ulteriore risparmio pari a 158 mila euro per un costo del servizio pari a 1.425.655,56;

- per le stesse motivazioni, perché non è stata disapplicata l’Iva visto il parere reso dall’avv. Rubino in data 5/2/2010, acquisito al protocollo del Comune in data 11/2/2010 al n.2201, che avrebbe comportato un ulteriore risparmio di spesa di quasi 130 mila euro per un costo del servizio, calcolato sulla popolazione effettiva, pari ad € 1.296.051,51, e che insieme all’obiettivo del 10% avrebbe ridotto il costo di 288 mila euro;

- se è Sua intenzione inviare una lettera alla Dedalo in cui si intimi la società di organizzare il servizio per raggiungere le percentuali di raccolta differenziata e di recupero di materia previste dalla legge regione 9/2010 rispettivamente del 20 e 15% che comporterebbero minori conferimenti e trasporti in discarica e quindi minori costi da sostenere e conseguentemente maggiori risparmi per i cittadini;

- se è Sua intenzione provvedere ad inviare un’altra lettera alla Dedalo, oltre quella inviata lo scorso 18 giugno, in cui si intima la Dedalo ad approvare urgentemente il conto consuntivo 2009 atteso che deve essere messo a disposizione dei revisori dei conti per la loro relazione al bilancio di previsione 2010 che il Comune di Campobello deve adottare, ed in assenza di risposta perché non richiede un intervento sostitutivo dell’Assessorato regionale agli Enti locali;

- perché ha determinato le tariffe non tenendo conto del principio della gradualità dell’aumento sancito dal D.lgs.22/97 nonché delle disposizioni di cui al comma 1 dell’art.65 del d.lgs.507/93;

- perché non provvede a ridurre le tariffe atteso che sono eccessive rispetto al costo del servizio che dovrebbe sostenere il Comune di Campobello di Licata alla luce delle superiori considerazioni;

- se sono state fatte riunioni da parte del pool di funzionari incaricati della vigilanza dell’andamento economico-finanziario della Dedalo, come stabilito dall’assemblea dei Sindaci dello scorso 6 maggio, e se è stato prodotto un report;

- poiché è l’autorità sanitaria locale ai sensi dell’art.34 dello Statuto comunale, se è Sua intenzione inviare una lettera alla Dedalo in cui si intimi la società a provvedere alla pulizia dei cassonetti come sta facendo nel Comune di Licata dopo la presentazione, alcuni giorni fa, di un esposto alla Procura della Repubblica da parte dal responsabile cittadino di Igiene pubblica di Licata;

- se è Sua intenzione richiedere la convocazione dell’assemblea dei soci della Dedalo per inserire all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio di previsione 2010, a carattere autorizzatorio, che contempli l’obiettivo della riduzione della spesa del 10% rispetto a quella preventivata per l’anno 2010, la non assoggettabilità ad IVA del corrispettivo del servizio di igiene urbana come da parere reso dall’avv. Rubino, l’organizzazione del servizio per il raggiungimento dell’obiettivo della raccolta differenziata e del recupero della materia secondo le percentuali fissate dalla legge regione 9/2010, nonché l’approvazione del bilancio consuntivo del 2009 e qualora non riceva risposte positive se è Sua intenzione richiedere la convocazione dell’assemblea dei soci della Dedalo per inserire all’ordine del giorno la messa in liquidazione della società atteso che:

o in questi anni la stessa non è riuscita ad organizzare bene il servizio, come ad esempio la mancata previsione di un’alternativa al conferimento dei rifiuti nella discarica di Siculiana che ha comportato un aggravio di spesa annuale di quasi 4 milioni di euro;

o nell’assemblea dei Sindaci dello scorso 6 maggio non è stato approvato un elementare criterio di ripartizione dei costi basato sulla popolazione effettiva, in luogo di una popolazione che non esiste più nell’ambito AG3, incrinando il rapporto fiduciario tra i soci poiché è passato un principio fissato dai Comuni più popolosi, Canicattì e Licata;

o che nel verbale del collegio sindacale dello scorso 18 maggio in occasione della riapprovazione del conto consuntivo 2008 è stato ribadito che “oltre a richiamare quanto già esposto la copertura della perdita relativa all’esercizio 2007, evidenzia che la perdita come rideterminata continua a superare, se pur di poco 1/3 del capitale sociale e pertanto, nel rispetto dell’art.2477 del Cod. Civ. occorre che l’assemblea deliberi la riduzione del capitale sociale ed il contemporaneo aumento ad una cifra non inferiore al minimo legale, ovvero la trasformazione della società, improponibile nella fattispecie concreta, ovvero la liquidazione”;

o è necessario determinare la massa attiva e passiva della società e come è notorio ci sono differenze tra le posizioni creditorie e debitorie inserite nei bilanci della Dedalo e quelle del Comune di Campobello di Licata;

- se è Sua intenzione dare mandato ad un legale per danno patrimoniale nei confronti della Dedalo per il mancato avvio della raccolta differenziata, come sancito da una sentenza parziale del 9/12/2009, n.1492 della Corte dei Conti, Sez. Giur. Regione Campania, in cui si è stabilito che sussiste il danno pubblico patrimoniale materiale determinato dalla mancata o insufficiente realizzazione della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, pregiudizio che presenta i requisiti della certezza, della concretezza e dell’attualità in presenza della insufficiente attivazione della raccolta differenziata presso un ente locale, invece di essere minacciati dalla Dedalo per come avvenuto nei confronti del Comune di Palma di Montechiario che ha determinato un costo del servizio diverso rispetto a quello stabilito dalla Dedalo, così come sta facendo anche il Comune di Campobello di Licata, seppur in misura insufficiente;

- se è Sua intenzione contestare il conto consuntivo 2008 trasmesso con nota della Dedalo del 2/7/2010, prot.2134/ATO, così come è stato fatto dal funzionario al bilancio 2007, atteso che nel bilancio è stata evidenziata una posizione creditoria e debitoria diversa rispetto a quella risultante al Comune di Campobello di Licata e che comunque ai fini prudenziali tale comportamento a nostro giudizio non è corretto atteso che si espone comunque la società ad ulteriori rischi. Nello specifico:

o a pagina 11 della nota integrativa si fa riferimento a una rettifica spettante alla Dedalo per costi discarica 2004/05 di euro 678.003,90 oltre IVA al 10% (per un importo di € 745.804,32) per mancato riconoscimento di una parte della tariffa per la parte relativa alle spese al personale, materiale di ricoprimento e d’usura, lubrificanti e carburanti, mezzi d’opera, utile d’impresa nella misura del 10%, ovvero riconoscimento della tariffa per euro 10,87/ton e non per euro 19,55/ton, mentre tale tariffa spetta interamente al Comune in quanto regolarmente approvata e “mai contestata dai Comuni facenti parte del sub comprensorio e da quelli fuori dello stesso che hanno conferito rifiuti in discarica”;

o sempre a pagina 11 della nota integrativa si fa riferimento ad un debito della Dedalo per il rimborso spese per la gestione della discarica da parte del Comune in nome e per conto della Dedalo nel periodo 1/1/2005 – 31/5/2005 per un importo di € 85.449,86, mentre tale debito ammonta secondo il Comune ad € 155.867,02;

o sempre a pagina 11 della nota integrativa si fa riferimento ad credito della Dedalo di € 86.844,61quale quota della tariffa per spese generali per la conduzione tecnica-amministrativa della discarica non riconosciuta nei cinque mesi di gestione diretta della Dedalo (€ 2,03/ton applicata dalla Dedalo ed € 9,31/ton richiesto dal Comune di Campobello);

o sempre a pagina 11 della nota integrativa si fa riferimento ad un debito della Dedalo per rimborso oneri mitigazione ambientale per € 511.079,07, mentre tale debito ammonta fino al 30/6/2008 ad € 2.476.694,44;

o sempre a pagina 11 della nota integrativa c’è tra i crediti vantati dalla Dedalo nei confronti del Comune di Campobello per interventi di messa in sicurezza della discarica di euro 597.718,19 contestati dal funzionario del Comune di Campobello in occasione del bilancio 2007 e nuovamente da contestare nel bilancio 2008, poiché secondo il funzionario “non risulta essere stata data preventiva comunicazione al Comune con la quantificazione dell’intervento che si riteneva di effettuare, né tantomeno è pervenuta documentazione giustificativa della spesa”;

o a pagina 12 della nota integrativa si fa riferimento ad “un contenzioso riguardante la richiesta da parte dello stesso di € 1.916.717,49 a titolo di ammortamento e mitigazione ambientale della discarica relativi al periodo 01.082006 – 31.12.2007, in quanto tale periodo la discarica è stata gestita dalla Dedalo” mentre tale debito ammonta secondo il Comune di Campobello ad € 2.070.065,69 fino al 31/12/2007 e pari a € 2.476.694,44 fino al 30/06/2008;

o sempre a pagina 12 della nota integrativa si fa riferimento ad “una contestazione riguardante, la richiesta, da parte della Dedalo della somma di € 1.430.994,44 oltre IVA, per rimborso costi di gestione della discarica, corrisposti ( a titolo di ammortamento) e ritenuti da questa non dovuti perché alla data di inizio della utilizzazione della discarica da parte della Dedalo (nel 2004) la stessa risultava interamente ammortizzata”, mentre tale somma, che spetta invece al Comune di Campobello, e rientra nel debito di € 6.259.975,82 esposto a pagina 11 della nota integrativa.

Campobello di Licata, 13/7/2010


I Consiglieri Comunali

giovedì 15 luglio 2010

Approvata la fiducia al Senato e quindi anche l'emendamento "salva Campobello"

Questa mattina durante la seduta n.406 (link), con 170 voti favorevoli e 136 contrari, il Senato ha approvato la questione di fiducia posta dal Governo sul maxiemendamento interamente sostitutivo dell'articolo unico del ddl n. 2228 di conversione in legge del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica.

Il provvedimento passa ora alla Camera per la seconda lettura.

E' stato approvato dunque anche la parte di emendamento che riguarda il Comune di Campobello di Licata.

Una buona notizia, anche se rimane il giudizio contrario nostro e del PD all'intera manovra.

mercoledì 14 luglio 2010

Seppur con alcune modifiche, l'emendamento è stato inserito nel maxiemendamento del Governo

Per domani è previsto il voto di fiducia sul DLL 2228 con le modifiche del maxiemendamento predisposto dal Governo (proposta di modifica n.1.000 – link).

Rispetto al testo approvato il Commissione Bilancio contiene alcune rettifiche al comma 33-ter con l’introduzione di tetti di spesa, quindi a carattere più restrittivo di cui bisogna valutarne le conseguenze.

Di seguito si riporta il testo relativo alla modifiche al patto di stabilità per i Comuni già sciolti per infiltrazioni mafiose.

Dopo il comma 33 dell’art.14 del DL 78/2010 sono inseriti i commi 33-bis e ter.
"33-bis. All'articolo 77-bis del decreto-legge n. 112 del 2008 convertito dalla legge n. 133 del 2008, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) dopo il comma 4, è aggiunto il seguente:
<<4-bis. Per gli enti per i quali negli anni 2007-2009, anche per frazione di anno, l'organo consiliare era stato commissariato ai sensi dell'articolo 143 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e successive modificazioni, si applicano ai fini del Patto di stabilità interno le stesse regole degli enti di cui al comma 3, lettera b), del presente articolo; prendendo come base di riferimento le risultanze contabili dell'esercizio finanziario precedente a quello di assoggettamento alle regole del patto di stabilità interno.>>;
b) dopo il comma 7-quinquies, è aggiunto il seguente:
<<7-sexies. Nel saldo finanziario di cui al comma 5 non sono considerate le risorse provenienti dai trasferimenti di cui ai commi 704 e 707 dell'articolo 1 della legge n. 296 del 27 dicembre 2006, né le relative spese in conto capitale sostenute dai Comuni. L'esclusione delle spese opera anche se effettuate in più anni, purché nei limiti complessivi delle medesime risorse."

33-ter. Alla copertura degli effetti sui saldi di finanza pubblica derivanti dai commi 14-ter e 33-bis si provvede:
a) quanto a 14,5 milioni di euro per l’anno 2010, di cui 10 milioni di euro per il comma 33-bis, lettere a) e b), mediante riduzione della percentuale di cui al comma 11 da 0,78 a 0,75 per cento, relativamente al fabbisogno e all’indebitamento netto, e quanto a 2 milioni, per l’anno 2010 relativi al penultimo e ultimo periodo del comma 14-ter, relativamente al saldo netto da finanziare, mediante corrispondente riduzione della dotazione del Fondo per gli interventi strutturali di politica economica di cui all’articolo 10, comma 5, del decreto legge 29 novembre 2004, n.282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n.307;
b) quanto a 10 milioni di euro per il comma 33-bis, lettere a) e b), per ciascuno degli anni 2011 e successivi e quanto 2,5 milioni di euro per il comma 14-ter per ciascuno degli anni 2011 e 2012 mediante corrispondente rideterminazione degli obiettivi finanziari previsti ai sensi del comma 1, lettera d), che a tal fine sono conseguentemente adeguati con la deliberazione della Conferenza Stato-città ed autonomie locali prevista ai sensi del comma 2, ottavo periodo, e recepiti con il decreto annuale del Ministero dell’Interno ivi previsto.”.

Si rinvia ai precedenti post per una disamina di tutte le modifiche trattate in questi giorni

martedì 13 luglio 2010

La manovra finanziaria è approdata in aula al Senato

Come da calendario questa mattina in aula al Senato è approdata la manovra finanziaria con le relazione di maggioranza e di minoranza.

Durante la sua relazione il Presidente Azzolini ha ribadito che in Commissione "Importanti agevolazioni ai fini del patto di stabilità sono state concesse ai Comuni della Provincia dell'Aquila in stato di dissesto e per gli enti per i quali, negli anni 2007-2009, l'organo consiliare è stato commissariato, ai sensi dell'articolo 143 del Testo unico degli enti locali" oltre al riferimento per i precari delle regioni a statuto speciale in particolare " con riferimento ai limiti di utilizzo di personale a tempo determinato, secondo quanto previsto dal comma 28 dell'articolo 9".

Il voto di fiducia è previsto per giorno 15.

Per chi volesse leggere le relazioni di maggioranza e minoranza si rinvia al resoconto stenografico della seduta n.402 del 13/7/2010 (link).

lunedì 12 luglio 2010

Ed ora subito il consuntivo ed il bilancio di previsione

COMUNICATO STAMPA
ED ORA SUBITO IL CONTO CONSUNTIVO ED IL BILANCIO DI PREVISIONE


I Consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del gruppo consiliare del PD di Campobello di Licata hanno inviato al Sindaco una lettera per ribadire il proprio apprezzamento per l’approvazione in Commissione bilancio al Senato delle modifiche, corrispondenti ai suggerimenti delle forze politiche locali, che interessano i Comuni già sciolti per infiltrazioni mafiosi tra cui quello di Campobello di Licata, modifiche a cui ha lavorato, anche il gruppo consiliare del PD, attraverso il Senatore Lumia, nell’interesse della Comunità.

Nella lettera i Consiglieri, fermo restando l’attesa per l’approvazione definitiva e di capire la reale portare del comma 33-ter approvato, chiedono all’Amministrazione ed agli Uffici di velocizzare la preparazione degli atti propedeutici all’approvazione del bilancio, nonché del conto consuntivo 2009, in modo da consentire nel più breve tempo possibile l’approvazione dei documenti per garantire alcuni servizi essenziali per la comunità nonché di procedere al pagamento di tutte le somme impegnate in conto capitale entro il 2009 e non ancora pagate, nonché di velocizzare l’iter procedurale per l’avvio della mensa scolastica già a partire del primo giorno di scuola.

I sottoscritti nelle lettera chiedono la riapertura immediata del portone principale del Comune e di avviare le operazioni di pulizia al Palazzo Municipale, che versa in condizioni igieniche molto precarie.

Per chi volesse approfondire tutta l’intera vicenda del Patto di Stabilità si rinvia al blog www.giuseppesferrazza.blogspot.com .

Campobello di Licata, 12/7/2010

I Consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone

Testo della lettera inviata al Sindaco di Campobello di Licata

Gruppo consiliare del PD di Campobello di Licata

Prot.9616 del 12/7/2010

Al Sindaco di Campobello di Licata
SEDE

Oggetto: Conto consuntivo e bilancio di previsione 2010.

Il gruppo consiliare del PD di Campobello di Licata ribadisce il proprio apprezzamento per l’approvazione in Commissione bilancio al Senato delle modifiche, corrispondenti ai suggerimenti delle forze politiche locali, che interessano i Comuni già sciolti per infiltrazioni mafiosi tra cui quello di Campobello di Licata, modifiche a cui ha lavorato, come Le è noto, anche il nostro gruppo consiliare, attraverso il Senatore Lumia, nell’interesse della Comunità.

Naturalmente dobbiamo aspettare l’approvazione definitiva del provvedimento, molto probabile a causa del voto di fiducia che il Governo metterà sia al Senato che alla Camera, nonché di capire la reale portare del comma 33-ter approvato, tuttavia la notizia deve servire all’Amministrazione ed agli Uffici di velocizzare la preparazione degli atti propedeutici all’approvazione del bilancio, nonché del conto consuntivo 2009, in modo da consentire nel più breve tempo possibile l’approvazione dei documenti per garantire alcuni servizi essenziali per la comunità nonché di procedere al pagamento di tutte le somme impegnate in conto capitale entro il 2009 e non ancora pagate, nonché di velocizzare l’iter procedurale per l’avvio della mensa scolastica già a partire del primo giorno di scuola.

I sottoscritti ritengono che debba essere immediatamente riaperto cessata questa forma di protesta che ha visto chiuso il portone principale del Comune, ed avviate le operazioni di pulizia al Palazzo Municipale, che versa in condizioni igieniche molto precarie.

Cordiali Saluti

Campobello di Licata, 12/7/2010
Firmato

sabato 10 luglio 2010

Per il rotto della cuffia, ma comunque una buona notizia!

E dunque alla fine il problema del rispetto del patto di stabilità per il Comune di Campobello di Licata sembrerebbe superato dall’approvazione del nuovo emendamento del relatore alla Commissione bilancio al Senato il n.14.5000 (link) che ricalca, parola per parola, alla lettera c), gli emendamenti presentati dal Sen. Lumia del PD (11.97, link) e dai Senatori Centaro, Fleres e Alicata del PDL (14.221, link).

L’unica cosa che rimane da chiarire, e lo capiremo nei prossimi giorni, è il nuovo comma 33-ter che prevede che l’attuazione della misura è consentita nei limiti della corrispondente rideterminazione degli obiettivi finanziaria previsti per il concorso alla manovra di finanza pubblica dei Comuni che a tal fine sono adeguati con la deliberazione della Conferenza Stato-citta ed autonomia locali e recepiti con il decreto annuale del Ministero dell’interno ivi previsto, ovvero le famose compensazioni tra Comuni e Comuni.

La manovra complessiva è stata approvata ieri sera alle 22:30 da parte della Commissione, nella seduta 377 (link), che conferisce “a maggioranza mandato al Relatore a riferire favorevolmente in Assemblea sul disegno di legge” n.2228, “come modificato per effetto degli emendamenti approvati nel corso dell’esame, autorizzando lo stesso a richiedere di poter svolgere la relazione orale e ad effettuare le modifiche di coordinamento formale che si rendessero eventualmente necessarie”.

Naturalmente rimane il giudizio negativo del PD sull’intera manovra finanziaria ed in aula esprimerà il suo voto contrario tramite la relazione di minoranza del Senatore Giaretta anche perché come è notorio a tutti verrà messa la fiducia da parte del Governo sulla manovra sia al Senato che alla Camera.

Dunque per il Comune di Campobello, fermo restando il limite del comma 33-ter, l’anno base di riferimento non è più l’anno 2007 ma il 2009, eliminando il problema dell’entrata di 2,5 milioni di euro della discarica, rimanendo tuttavia aperto il problema in uscita, e poi tutte le risorse pervenute al Comune durante il Commissariamento (oltre 5 milioni di euro) che non parteciperanno al rispetto del patto di stabilità.

Tutto ciò dimostra che le “pressioni” pervenute da più fronti, da sinistra e da destra, alla fine hanno sortito un buon risultato, risultato che poteva essere raggiunto anche durante la discussione nel mese di gennaio della manovra correttiva sul patto di stabilità qualora come gruppo politico avremmo saputo la notizia.

Si tratta ora di velocizzare il tutto per dare un bilancio a questo Comune poiché è tutto fermo, previa approvazione del conto consuntivo.

Personalmente ringrazio il Senatore Lumia per l’impegno profuso in Commissione bilancio a favore del Comune di Campobello e per aver accolto i nostri suggerimenti per le modifiche al patto di stabilità, che ricordo sono il frutto di un ordine del giorno (link) presentato in Consiglio Comunale, su proposta del PD, e poi bocciato e di un suggerimento per la modifica dell’anno base di riferimento dell’ufficio finanziario del Comune.

Tutto l’impegno del PD di Campobello è stato profuso per la Comunità di Campobello di Licata che sta attraversando una crisi socio-economica profonda.

Tutto ciò deve servire come monito a chi amministra ed ai suoi Consiglieri comunali poiché devono essere sempre attenti alle proposte che provengono dal gruppo consiliare del PD, proposte che sono sempre tese alla salvaguardia degli interessi della Comunità di Campobello.

Prima di chiudere un appunto sulla stabilizzazione dei precari.

Alcuni giorni fa è stato approvato in Commissione l’emendamento del relatore n.14.2000 (link) che ha previsto, solo per le proroghe dei rapporti di lavoro a tempo determinato nelle Regioni a Statuto speciale e dunque per la Sicilia, il superamento del limite previsto dall’art.9, comma 28 del DL 78, ovvero la proroga dei contratti del personale precario in Sicilia oltre il 50% della spesa sostenuta per le stesse finalità nell’anno 2009.

Questo emendamento così come approvato è insufficiente perché possono usufruirne solo i Comuni con una spesa del personale sotto il 40% sulla spesa corrente e poi perché la proroga vale solo per un anno, tant’è che sono stati presentati dal Sen. Pistorio (MPA) e dal Sen. Lumia (PD) appositi emendamenti, il n.9.316 (link) ed il 9.320 (link), in precedenza accantonati, che risolverebbero in modo chiaro e definitivo la drammatica questione dei precari siciliani.

Tali emendamenti sono stati discussi nella seduta n.376 (link) tuttavia sono stati bocciati.

L’unica modifica accolta riguarda sempre l’emendamento 14.5000 in cui si prevede che possono usufruire di tale deroga anche i Comuni con una spesa del personale superiore al 40% sulla spesa corrente.

Per chi volesse approfondire tutta l’intera vicenda del Patto di Stabilità si rinvia ai post pubblicati di recente in questo blog.


COMUNICATO STAMPA
PER IL ROTTO DELLA CUFFIA, MA COMUNQUE UNA BUONA NOTIZIA!


I Consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del gruppo consiliare del PD di Campobello di Licata esprimono apprezzamento per l’approvazione in Commissione Bilancio al Senato di alcune modifiche al Patto di Stabilità che interessano la Comunità di Campobello di Licata.

Dunque, seppur per il rotto della cuffia, il problema del rispetto del patto di stabilità per il Comune di Campobello di Licata sembrerebbe superato dall’approvazione di un nuovo emendamento del relatore alla Commissione che ricalca, parola per parola, alla lettera c), gli emendamenti presentati dal Sen. Lumia del PD e dai Senatori Centaro, Fleres e Alicata del PDL, su suggerimento delle forze politiche locali.

L’unica cosa che rimane da chiarire, e lo capiremo nei prossimi giorni, è il nuovo comma 33-ter che prevede che l’attuazione della misura è consentita entro certi limiti.

Dunque per il Comune di Campobello, fermo restando il limite del comma 33-ter, l’anno base di riferimento non è più l’anno 2007 ma il 2009, eliminando il problema dell’entrata di 2,5 milioni di euro della discarica, rimanendo tuttavia aperto il problema in uscita, e poi tutte le risorse pervenute al Comune durante il Commissariamento (oltre 5 milioni di euro) che non parteciperanno al rispetto del patto di stabilità.

Tutto ciò dimostra che le “pressioni” pervenute da più fronti, dal PD e dal PDL, alla fine hanno sortito un buon risultato.

Come gruppo consiliare del PD ringraziamo il Senatore Lumia per l’impegno profuso in Commissione bilancio a favore del Comune di Campobello e per aver accolto i nostri suggerimenti per le modifiche al patto di stabilità.

Tutto l’impegno del PD di Campobello è stato profuso per la Comunità di Campobello di Licata che sta attraversando una crisi socio-economica profonda.

Per chi volesse approfondire tutta l’intera vicenda del Patto di Stabilità si rinvia al blog www.giuseppesferrazza.blogspot.com .
Campobello di Licata, 10/7/2010

I Consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone

venerdì 9 luglio 2010

Giornata nera in Commissione bilancio

Oggi è stata una giornata nera in Commissione bilancio al Senato in quanto tutti i subemendamenti citati nel precedente post (link) sono stati respinti.

Per intenderci sia quello presentato dal Sen. Lumia, il n.8.2000/7, che gli altri due presentati dal PDL il n.8.2000/5 ed il n.8.2000/10.

A questo punto rimane un fondo di 50 milioni di euro rivolto a tutti i Comuni commissariati, sia per infiltrazioni mafiose che per altri motivi.

Inoltre, il fondo presuppone che sia certificato lo sforamento del Patto di Stabilità con tutte le conseguenze che ne derivano, con decorrenza dall'anno 2011.

Ultima speranza, con scarse possibilità, l'emendamento 14.1000/12 presentato dal PDL.

Vedremo domani come andrà a finire.

A questo punto la situazione per il Comune di Campobello di Licata si fa drammatica, molto drammatica!

giovedì 8 luglio 2010

Le preoccupazioni aumentano

Ieri pomeriggio si è tenuta la seduta n.372 (link) della Commissione bilancio per continuare la discussione del DL 78 e degli emendamenti relativi.

È stato deciso che la manovra arriverà in Assemblea giorno 13 luglio per essere votata entro il 15 con voto di fiducia.

A tal fine la Commissione ha deciso di riunirsi giovedì 8 luglio alle ore 9, 14:30 e 20:30, nonché venerdì 9 luglio alle ore 9.

Il Presidente della Commissione ha annunciato la presentazione di nuovi emendamento tra cui il n.8.2000 (link) e la Commissione ha fissato il termine per la presentazione dei subemendamenti ai nuovi emendamenti del relatore, tra cui il n.8.2000, alle ore 21 di ieri sera.

Il nuovo emendamento prevede l’introduzione del comma 14 bis all’art.14 del DL 78 e stabilisce che “al fine di agevolare i piani di rientro dei Comuni per i quali sia stato nominato un commissario straordinario, nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze è istituito un fondo con una dotazione di 50 milioni di euro anni a decorrere dall’anno 2011. Con decreto, di natura non regolamentare, del Ministro dell’economica e delle finanze sono stabilite le modalità di utilizzo del fondo”.

Su questo emendamento si è innescato un dibattito aperto dal Sen. Lumia poiché ha chiesto se l’emendamento riguardava solo i comuni sciolti per infiltrazioni mafiosi o tutti i comuni comunque commissariati, auspicando in quest’ultimo caso un restringimento dei destinatari della norma.

Il relatore ha risposto che l’intervento “ha un’impostazione più generale e si rivolge a un ambito più vasto di destinatari” ed il Sen.Lumia “ha ribadito la necessità di circoscrivere la disposizione ai Comuni sciolti per mafia”.

Sempre sull’argomento si registra l’intervento del Sen. Ferrara del PDL che “invita a considerare che l’utilizzo del Fondo da parte del Governo non risolve il problema del superamento della redazione dei bilanci ai fini del Patto di stabilità, con il rischio che detti enti locali vadano incontro ad ulteriori scioglimenti per dissesto”.

Infine il Sen. Legnini del PD sottolinea che “i destinatari dell’intervento dovrebbero essere i Comuni che stanno uscendo da procedere di dissesto finanziario e quelli sciolti per infiltrazioni mafiose”, mentre ritiene “che l’emendamento 8.2000 non risponda a nessuna di queste due fattispecie e ne sollecita pertanto una riformulazione”.

Il Presidente Azzolini ribadisce che il comma 14-bis è stato previsto nell’ottica di una impostazione di carattere più generale.

Cosa c’entra tutto ciò con il Comune di Campobello di Licata?

Molto in quanto l’altro subemendamento rimasto, che risolverebbe il caso di Campobello, ovvero il numero 14.1000/12, sembrerebbe possa essere ritirato o bocciato per essere ricompreso nell’emendamento 8.2000.

Se ciò si verificasse è opportuno che tutti sappiano che il problema di Campobello di Licata troverebbe una soluzione molto parziale ed i problemi del rispetto del patto di stabilità rimarrebbero comunque, poiché si dovrebbe certificare il mancato rispetto del patto con tutte le conseguenze del caso.

Su questo emendamento il Sen. Lumia si è impegnato a presentare un subemendamento sull’argomento.

Ed infatti è stato presentato il subemendamento 8.2000/7 (link) dove si prevede al capoverso 14-bis dopo il primo periodo la deroga all’anno base riferimento per il calcolo del saldo, in questo modo si risolverebbe l’impatto delle somme della discarica e delle somme pervenute nell’anno 2007 quali risorse finanziare per i Comuni sciolti per mafia.

Anche alcuni Senatori del PDL hanno presentato alcuni subemendamenti sull’argomento, con il submendamento 8.2000/5 (link) circoscrivono l’applicazione ai Comuni commissariati nell’ultimo triennio.

Con il subemendamento 8.2000/10 (link) prevedono l’accesso al fondo in via prioritaria “ai fini del rientro delle previsione del patto di stabilità, in compensazione delle somme necessarie a bilanciare gli effetti delle maggiori entrate straordinarie percepite durante il periodo di commissariamento”.

E’ da sottolineare che tale subemendamento non risolverebbe il problema per Campobello in quanto rimarrebbe la questione delle entrate straordinarie della discarica nel 2007 pari a 2,5 milioni che incidono molto sul saldo del 2007.

Staremo a vedere come andrà a finire, ma come vedete non c’è proprio nulla da sorridere!

mercoledì 7 luglio 2010

Ancora un altro accantonamento

Ieri pomeriggio si è riunita la Commissione bilancio del Senato (seduta 369, link), che nel frattempo ancora non ha terminato il suo lavoro.

Durante la seduta sono stati affrontati nuovamente i due subemendamenti all’emendamento del relatore ovvero il 14.1000/12 ed il 14.1000/13, ambedue riguardanti i Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose, per gli approfondimenti si rinvia al post precedente.

Quest’ultimo subemendamento è stato nuovamente respinto, mentre l’altro, ricordo identico a quello presentato dal Senatore Lumia, è stato nuovamente accantonato.

Per l’ennesima volta è stato chiesto al relatore ed al rappresentante del Governo di compiere un maggiore approfondimento, “anche accantonandone temporaneamente l’esame”.


Questa volta però il sottosegretario Giorgetti, quello della risposta all’interpellanza di Fontana, ha ricordato che il Governo aveva “già assunto l’impegno alla Camera dei deputati ad approfondire la questione” e si è dichiarato favorevole all’ipotesi di un possibile accantonamento della proposta 14.1000/12. Anche il Presidente Azzolini questa volta si è dichiarato favorevole.


Quindi ennesimo rinvio della discussione che con tutta probabilità avverrà oggi poiché la manovra approderà definitivamente in Assemblea giovedì mattina, per concludersi con la votazione finale entro la seduta pomeridiana di mercoledì 14 luglio, almeno così ha deciso l’Assemblea di ieri pomeriggio.

Ma io dico, ci vuole tutto questo approfondimento per approvare una norma che prevede la proroga solo per pochi Comuni che oggettivamente si trovano in difficoltà oggettiva?

sabato 3 luglio 2010

C'è chi inizia a sorridere e chi rimane preoccupato. Il punto sul patto di stabilità

Alcuni giorni fa è andata in onda un'intervista al Sindaco di Campobello di Licata su due temi: i rifiuti ed il patto di stabilità.

In questo post ci concentreremo sull'ultimo punto, rinviando l'argomento rifiuti, che pure riveste un'importanza notevole, in un'altra occasione.

Dice il Sindaco "finalmente iniziamo un po’ a sorridere, iniziamo a vedere un po’ di luce", finalmente da parte del Governo nazionale “c'è un'apertura”.

Apertura? forse, ma non troppo.

Facciamo il punto della situazione.

Di fronte al problema riguardante il mancato rispetto del patto di stabilità per il Comune di Campobello, a causa delle regole imposte dal Governo nazionale di Centrodestra per i Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose, sono stati presentati alcuni emendamenti.

Il primo (emendamento n.11.97 – link), proposto dal Senatore Lumia, affronta sia l’anno di riferimento per il calcolo del saldo che il problema delle spese ricevute durante il Commissariamento e che se approvato risolverebbe radicalmente il problema per il Comune di Campobello di Licata.

Altri tre emendamenti sono stati presentati da parlamentari di centrodestra.
Il primo (emendamento 14.75 – link), proposto dal Senatore D’Alì e pensato per il Comune di Castellammare del Golfo, riguarda i Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose e quelli commissariati per altri motivi (art.141) ed affronta il problema rinvio del patto di stabilità, per le spese di cui al comma 707 dell’art.1 della legge 296/2006, al quinquennio successivo a quello di ricostituzione degli organi eletti.

Il secondo (emendamento 14.221 – link), proposto dai Senatori Centaro, Fleres e Alicata, è uguale a quello proposto dal Sen. Lumia, tranne per la parte relativa alla copertura finanziaria, mentre il terzo (emendamento 14.222 – link, proposto sempre dai Senatori Centaro, Fleres e Alicata, affronta il problema dell’anno di ingresso al patto di stabilità, non più l’anno successivo alla rielezione ma al secondo anno successivo.

Da una breve analisi degli emendamenti quelli risolutivi sono quelli identici
presentati dal Senatore Lumia del PD e dai Senatori Centaro, Fleres ed Alicata del PDL.

Questi emendamenti sono stati discussi in questa settimana in Commissione bilancio.
L’emendamento del Sen. Lumia è stato respinto durante la seduta antimeridiana n.359 del 30/6/2010 (link).

Quello del Senatore D’Alì è stato respinto durante la seduta pomeridiana n.360 del 30/06/2010 (link), il terzo emendamento del Centrodestra è stato respinto nella medesima seduta, mentre il secondo emendamento, il 14.221, quello per intenderci identico a quello di Lumia, sempre nella stessa seduta è stato accantonato, come è stato ricordato dal Sindaco, per essere inserito, sempre a detta del Sindaco, nel maxiemendamento, che potrebbe presentare il Governo, o in Assemblea.

Il Sindaco, tuttavia, ha dimenticato di dire oppure non ne era a conoscenza che il Governo sull’emendamento 14.221 ha espresso parere contrario, basta leggere il resoconto sommario nel punto in cui riporta “In conclusione, formula parere contrario su tutti gli emendamenti riferiti ai commi 6 e seguenti dell'articolo 14”, l’emendamento 14.221 prevede l’aggiunta del comma 33-bis all’art.14.

Quindi, non mi sembra che ci sia molto da sorridere, anzi.

Naturalmente noi speriamo sempre in un ripensamento da parte del Governo nazionale di centrodestra, responsabile di tutto ciò che sta accadendo nel nostro territorio, perché opportuno ricordare che le provvidenze per i Comuni sciolti per mafia sono state introdotte dal Governo Prodi, mentre l’anno di riferimento del saldo, le sanzioni, prima del 5% oggi ancora più pesanti, sono stati introdotti da questo Governo che tanti danni sta causando all’Italia intera ed a Campobello di Licata in particolare.

Per ultimo la Commissione bilancio si riunirà nuovamente lunedì prossimo alle ore 14, mentre il 1° luglio sono scaduti i termini per presentare i subemendamenti agli emendamenti proposti dal relatore della Commissione, del PDL, quindi subemendamenti di competenza esclusiva dei parlamentari di centrodestra.

Ed infatti gli emendamenti 14.221 e 14.222 sono stati riproposti come subemendamenti all’emendamento 14.1000 del relatore e specificatamente si trovano ai numeri 14.1000/12 (link) e 14.100/13 (link).

Da martedì la manovra approderà in Aula ed il Senatore Lumia mi ha assicurato che ripresenterà l’emendamento.

In definitiva dunque bisogna tenere alta l’attenzione per un problema che non doveva neanche sorgere e che comunque il Governo avrebbe dovuto risolvere durante la prima manovra a Gennaio e colpevolmente non ha ancora risolto durante questa manovra, nonostante l’impegno preso durante la risposta all’interpellanza presentata dall’On.le Fontana.