domenica 26 aprile 2009

Le elezioni amministrative del 1997

In un precedente post ho pubblicato i dati delle elezioni del 2002, oggi pubblico quelli del 1997.

Nel 1997 i voti per i tre sindaci candidati (Gueli, Corbo e Proto) furono 6.554.

Gueli vinse con il 64,7% di preferenze (4.238 voti), contro il 33,8% di Corbo (2.213 voti) ed l’1,6% di Proto (103 voti).

Gueli era sostenuto da tre liste (Lavoro, Giustizia, Libertà con 1.435 voti, S.I. Socialisti Italiani con 627 voti, D.S. con 1.698 voti) che ottennero il 53,7% di preferenze (3.760 voti), Corbo da quattro liste (P.P.I. con 544 voti, Sinistra e Democrazia con 1.102 voti, Rifondazione Comunista con 87 voti, Democratici e Socialisti con 500 voti) che ottennero il 31,9% di preferenze (2.233 voti) e Proto da tre liste (C.D.U. con 120 voti, Forze democratiche con 612 voti e C.C.D. con 279 voti) che ottennero il 14,4% (1.011 voti). Le liste complessivamente ottennero 7.004 voti.

I candidati partecipanti furono 160, mentre le preferenze loro attribuite furono 6.239.

Nel dettaglio ci furono 4 candidati oltre 150 voti (735 preferenze complessive), 13 candidati da 101 a 149 voti (1.579 preferenze complessive), 8 candidati da 81 a 100 voti (726 preferenze complessive), 23 candidati da 51 a 80 voti (1.446 preferenze complessive), 41 candidati da 21 a 50 voti (1.334 preferenze complessive), 17 candidati da 11 a 20 voti (262 preferenze complessive), 15 candidati da 6 a 10 voti (118 preferenze complessive), 15 candidati da 1 a 5 voti (39 preferenze complessive) e 24 candidati da zero preferenze.

In uno dei prossimi post parleremo del proliferare di liste per le prossime elezioni amministrative, che non hanno nulla di politico, che anzi degrada la politica.

Da 10 liste del 1997 e 2002 a quante liste nel 2009?

venerdì 24 aprile 2009

La legge elettorale che ci accompagnerà alle elezioni amministrative

In questo post cercherò di spiegare il funzionamento della legge elettorale che ci accompagnerà alle amministrative di giugno.

Non tutti, infatti, ne conoscono il funzionamento, anzi ritengo che moltissimi non sanno con quale sistema elettorale voteremo.

La legge in questione è la n.35 del 15/09/1997 e successive modifiche ed integrazioni, fino all’ultima modifica con legge regionale n.22 del 16/12/2008.

L’art.4 della legge 35/97 disciplina l’elezione del consiglio comunale nei Comuni con popolazione superiore a 10 mila abitanti, come nel caso del Comune di Campobello di Licata.

Ogni lista deve comprendere un numero di candidati non superiore al numero dei consiglieri da eleggere e non inferiore ai due terzi. Nel caso di Campobello in numero massimo è pari a 20, quello minimo a 13.

Il voto alla lista viene espresso tracciando un segno sul contrassegno della lista prescelta. Inoltre ciascun elettore può esprimere un voto di preferenza per un candidato della lista da lui votata, scrivendone il cognome sull’apposita riga posta a fianco del contrassegno.

L’attribuzione dei seggi alle liste è effettuata successivamente alla proclamazione dell’elezione del Sindaco al termine del primo o del secondo turno.

La legge regionale 22/08 ha introdotto una novità per quanto riguarda l’assegnazione dei seggi. Nello specifico non sono ammesse all’assegnazione dei seggi le liste che non hanno conseguito almeno il 5% del totale dei voti validi espressi. Inoltre al fine della determinazione del quoziente elettorale circoscrizionale non si tiene conto dei voti riportati dalla liste non ammesse all’assegnazione dei seggi.

Per l'assegnazione del numero dei consiglieri a ciascuna lista o a ciascun gruppo di liste collegate con i rispettivi candidati alla carica di Sindaco si divide la cifra elettorale di ciascuna lista o gruppo di liste collegate successivamente per 1, 2, 3, 4..., sino a concorrenza del numero dei consiglieri da eleggere e quindi si scelgono, fra i quozienti così ottenuti, i più alti in numero eguale a quello dei consiglieri da eleggere, disponendoli in una graduatoria decrescente. Ciascuna lista o gruppo di liste avrà tanti rappresentanti quanti sono i quozienti ad essa appartenenti compresi nella graduatoria. A parità di quoziente, nelle cifre intere e decimali, il seggio è attribuito alla lista o gruppo di liste che ha ottenuto la maggiore cifra elettorale e, a parità di quest'ultima, per sorteggio. Se ad una lista spettano più seggi di quanti sono i suoi candidati, i seggi eccedenti sono distribuiti, fra le altre liste, secondo l'ordine dei quozienti.

Nell'ambito di ciascun gruppo di liste collegate, la cifra elettorale di ciascuna di esse, corrispondente ai voti riportati nel primo turno, è divisa per 1, 2, 3, 4..., sino a concorrenza del numero dei seggi spettanti al gruppo di liste. Si determinano in tal modo i quozienti più alti e, quindi, il numero dei seggi spettanti ad ogni lista.

Alla lista o al gruppo di liste collegate al candidato proclamato eletto che non abbia già conseguito almeno il 60 per cento dei seggi del Consiglio viene assegnato, comunque, il 60 per cento dei seggi, sempreché nessun'altra lista o gruppo di liste collegate abbia già superato il 50 per cento dei voti validi. I restanti seggi vengono assegnati alle altre liste o gruppi di liste collegate.

Il premio di maggioranza previsto per la lista o le liste collegate al Sindaco eletto al primo turno nei Comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti viene attribuito solo nel caso in cui la lista o le liste abbiano conseguito almeno il 40 per cento dei voti validi.

Sono proclamati eletti consiglieri comunali i candidati di ciascuna lista secondo l'ordine delle rispettive cifre individuali. In caso di parità di cifra individuale, sono proclamati eletti i candidati che precedono nell'ordine di lista.

Gli articoli 7 e 9 della legge regionale 7/92 disciplinano la modalità di presentazione delle liste, della candidatura a consigliere comunale e del sindaco e delle modalità di svolgimento del secondo turno di votazione.

Nel caso specifico secondo l’articolo 9 se nessun candidato ottiene la maggioranza richiesta, la nuova votazione per l'elezione del Sindaco avrà luogo, con le stesse modalità, nella seconda domenica successiva.

Al secondo turno sono ammessi i due candidati che nel primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti, salve eventuali dichiarazioni di rinuncia da presentarsi alla commissione elettorale circondariale nel giorno successivo alla proclamazione dei risultati del primo turno.

A parità di voti è ammesso al ballottaggio il più anziano per età.

Qualora uno o ambedue i candidati ammessi al secondo turno dichiarino di rinunciare, subentrano i candidati che abbiano ottenuto in graduatoria il maggior numero di voti. Le eventuali rinunzie successive alla prima devono avvenire entro il secondo giorno successivo alla proclamazione dei risultati elettorali.

Entro il terzo giorno successivo alla proclamazione dei risultati elettorali i candidati ammessi al secondo turno hanno facoltà di modificare il documento programmatico formulato all'atto di presentazione della candidatura anche nella parte relativa all'indicazione dei criteri per la formazione della giunta. Essi devono inoltre indicare, a pena di esclusione, l'elenco completo degli assessori che intendono nominare.

Qualora nel documento predisposto per il secondo turno sia espressamente indicato che il candidato partecipa come espressione di una coalizione di gruppi politici che avevano partecipato separatamente al primo turno, è consentita anche la modificazione del contrassegno.

Nel secondo turno è eletto Sindaco il candidato che abbia riportato il maggior numero di voti. A parità di voti, è eletto il più anziano per età.

Qualora, a seguito di dichiarazioni di rinunzia o per qualsiasi altra causa permanga una sola valida candidatura, si procede comunque alla votazione ed il candidato è eletto qualora partecipi alla consultazione la maggioranza assoluta degli iscritti nelle liste elettorali ed il candidato risulti votato da almeno il 25 per cento degli iscritti nelle liste elettorali. Ove non venga raggiunto il quorum prescritto, la nuova elezione è indetta alla prima tornata elettorale utile dall'accertamento dei risultati. Le funzioni del Sindaco e della giunta sono assunte da un commissario nominato secondo l'articolo 55 dell'ordinamento amministrativo degli enti locali approvato con legge regionale 15 marzo 1963, n. 16.

Ma vediamo con un caso concreto come funziona la legge elettorale, prendendo spunto dei risultati delle elezioni comunali del 2002, separando i due contesti elettorali, ante e post riforma.

I voti validi furono 7219. Gueli vinse al primo turno con quasi il 52%, mentre le liste che lo appoggiarono raggiunsero il 50,13%. Secondo i dettami della legge elettorali fu assegnato il 60% dei seggi, ovvero 12 consiglieri, 4 seggi a testa per le altre due coalizioni, Farruggio e Lo Curto. Per pochissimi voti la coalizione Lo Curto strappò un seggio alla coalizione Farruggio.

Per la coalizione Gueli i seggi furono attribuiti secondo il seguente ordine, 5 ai DS, 4 alla lista lavoro, giustizia, libertà, 2 alla lista progressisti per il centrosinistra, 1 per la lista città in cammino. Per la coalizione Farruggio i seggi furono attribuiti 2 all’UDC e 2 a Forza Italia, mentre per la coalizione Lo Curto i seggi furono attribuiti 2 alla lista Insieme per Campobello e 2 alla lista Sdi-Sinistra e Democrazia.

Se invece analizzassimo gli stessi dati tenendo conto della soglia di sbarramento del 5% i risultati sarebbero sostanzialmente uguali, con una leggera modifica; la coalizione Lo Curto perderebbe un seggio a vantaggio della coalizione Farruggio. A livello di liste un seggio in meno per la lista SDI-Sinistra e Democrazia ed un seggio in più per l’UDC.

Se, invece, il Sindaco nel 2002 fosse stato eletto al ballottaggio, poiché c’era una coalizione che superava il 50% dei voti validi si sarebbe proceduto al riparto dei seggi con il proporzionale puro. In questo caso, considerando anche lo sbarramento del 5%, la coalizione Gueli avrebbe conseguito 11 seggi, contro i 5 della coalizione Farruggio e 4 della coalizione Lo Curto.

venerdì 17 aprile 2009

Assemblea del PD di Campobello di Licata

L'altro ieri si è tenuta un'assemblea pubblica del PD di Campobello di Licata, nella sede del partito in via Vittorio Emanuele, 112 a cui hanno partecipato i simpatizzanti del PD, l’On.le Capodicasa, il Senatore Adragna, i consiglieri provinciali Daniele Cammilleri e Ettore Di Ventura ed alcuni dirigenti provinciali del partito.

E' stata una bella serata, nuove facce, giovani, anziani a servizio del partito, dirigenti, consiglieri provinciali, deputati.

Determinazione, chiarezza, innovazione, progetti, ricerca continua dell'unità tra la base e tanta voglia di vincere.

UN NUOVO INIZIO, si proprio così!

sabato 11 aprile 2009

Auguri di Buona Pasqua

Nell'augurare a tutti i lettori del blog una Buona Pasqua,
vorrei ricordare un appuntamento del PD di Campobello di Licata, ovvero l'assemblea pubblica dei simpatizzanti del PD per il prossimo mercoledì (15/04/2009) all'interno della sede del PD in via Vittorio Emanuele, 112 alle ore 20.

In quella sede verrà esplicitata la linea del partito per la prossima campagna elettorale.

Allego una locandina che ho fatto stampare in questi giorni dove con due messaggi spiego le ragioni della mia candidatura, "UN NUOVO INIZIO" e "SINDACO DI TUTTI I CAMPOBELLESI".