giovedì 27 ottobre 2011

Oggi Consiglio comunale sulle variazione al bilancio

Oggi si riunisce, presso il Cinema Corallo, alle ore 19:00, il Consiglio comunale di Campobello di Licata.

Qui di seguito si riporta l'ordine del giorno:
  1. Nomina scrutatori;
  2. Lettura ed approvazione verbali sedute precedenti;
  3. Proposta di modfica del Bilancio di previsione 2011 (link);
  4. Approvazione variante plano volumetrica dell'isolato "C" lotti 5, 6 e 7 e dell'isolato "D" lotti 8, 9 e 10 del P.E.E.P., assegnati con deliberazione della G.M. n.8 del 18.02.2011 alla societa cooperativa edilizia "S.Rita da Cascia";
  5. Regolamento per l'assegnazine della manutenzione e gestione dell'area a verde delle ville e dei giardini comunali (link, all'interno della pagina troverete anche gli emendamenti);
  6. Mozione ai sensi dell'art.14 dello Statuto Comunale, quale atto di indirizzo del Consiglio Comunale sulle modalità di riapertura della Piscina Comunale (link);
  7. Ordine del Giorno per l'elaborazione di una stima sommaria dei costi sia per la realizzazione del manto stradale che dell'impianto di pubblica illuminazione delle vie S.Giorgio - Piazza R.B. Powell ed il tratto di collegamento tra via S. Allende e vai Dalmazia, nel tratto dopo la cooperativa Istat e parallela alla via Riggeri;
  8. Ordne del giorno per invitare i Consiglieri di riferimento affinchè spingano politicamente il Presidente della Provincia a revocare la fidecia al liquidatore della Dedalo Ambiente per la successiva nomina di una figura in possesso di idonei requisiti professionali e tecnici.

mercoledì 19 ottobre 2011

Perchè non si impegnano le somme per il trasporto alunni pendolari?


COMUNICATO STAMPA

PERCHE’ NON SI IMPEGNANO LE SOMME PER IL TRASPORTO ALUNNI PENDOLARI?

Il Capogruppo Giuseppe Sferrazza del PD di Campobello di Licata ha presentato alcuni giorni fa una interrogazione al Sindaco con richiesta di risposa scritta per sapere se intende assegnare con urgenza tramite deliberazione di Giunta l’obiettivo al funzionario per il trasporto alunni pendolari per l’anno scolastico 2011/12 e comunque invitare con apposita direttiva il funzionario competente a chiedere un apposito parere al Collegio dei revisori per impegnare le somme per i mesi di settembre, ottobre e novembre per il rimborso delle spese di trasporto degli studenti pendolari ed al fine di alleviare i disagi alle famiglie che parrebbe siano costrette a ritirare gli abbonamenti a Canicattì e non più a Campobello.

Nell’interrogazione si segnala che anche in assenza di bilancio, ed a maggior ragione con la presenza del bilancio approvato, si potrebbero impegnare tali somme obbligatorie per legge mentre gli alunni fino ad oggi sono stati costretti ad anticipare le somme ed alcune famiglie hanno manifestato la difficoltà ad anticipare tali somme per le precarie condizioni economiche in cui versano.

Abbiamo assistito in questi giorni ad impegni di spesa anche in violazione del patto di stabilità e nelle more dell’esecutività del bilancio di previsione per cui non si capisce per quali motivazioni non si adotta la stessa procedura per gli studenti pendolari.

Il testo dell’interrogazione sarà reso disponibile nel sito web del Pd di Campobello di Licata.

Campobello di Licata, 19/10/2011

Il Capogruppo del PD di Campobello di Licata

Giuseppe Sferrazza

Testo dell'interrogazione (link)

sabato 15 ottobre 2011

Rinvio del confronto pubblico


COMUNICATO STAMPA

PER ALTO SENSO DI RESPONSABILITA’ ABBIAMO DECISO DI RINVIARE IL DIBATTITO PUBBLICO IN ATTESA DI UNA RISPOSTA DELL’AMMISTRAZIONE COMUNALE

Alcuni giorni fa i due gruppi consiliari del “PD” e “MPA-Libertà ed Autonomia” hanno inviato una lettera per chiedere un confronto pubblico con l’Amministrazione attiva sulle polemiche sorte in occasione dell’approvazione del Bilancio di previsione ed in caso di risposta negativa abbiamo comunicato l’intenzione di fare un comizio pubblico sull’argomento.

Giovedì scorso si è tenuta la seconda Conferenza dei Capigruppo, dopo quella della settimana precedente, sulle problematiche relative al bilancio, il giorno successivo i due gruppi “PD” e “MPA – Libertà ed Autonomia”, facendo fede ad un impegno preso durante l’ultima seduta consiliare e ribadito nelle due conferenze, hanno presentato una richiesta di convocazione urgente e straordinaria del Consiglio comunale per procedere ad una variazione tecnica della delibera di approvazione del bilancio o in subordine ad una variazione di bilancio per eliminare lo sforamento preventivo del Patto di Stabilità.

Nel frattempo i due gruppi non hanno avuto nessuna risposta da parte dell’Amministrazione attiva in merito al confronto pubblico.

Per alto senso di responsabilità nei confronti della Comunità di Campobello, nonostante i singoli consiglieri del “PD” e “MPA – Libertà ed Autonomia” siano stati attaccati pesantemente dall’Amministrazione attiva, per il tramite dei partiti UDC e FLI, con manifesto pubblico e siano stati oggetto di falsità e menzogne, per non alimentare ulteriormente un clima di forte contrapposizione i due gruppi consiliari hanno deciso di rinviare il tutto alla prossima settimana con la speranza che l’ultima proposta presentata sia accolta con urgenza e si dia avvio ai tanti servizi che la Comunità aspetta, a partire dal rimborso integrale dell’abbonamento nei confronti degli studenti pendolari.

Campobello di Licata, 15/10/2011

I gruppi consiliari del PD e MPA-Libertà ed Autonomia

Giuseppe Sferrazza e Angelo Intorre

Un Consiglio comunale per modificare il bilancio


COMUNICATO STAMPA

UN CONSIGLIO COMUNALE PER MODIFICARE IL BILANCIO

Alcuni giorni fa i due gruppi consiliari del “PD” e “MPA-Libertà ed Autonomia” hanno inviato una lettera per lamentarsi del fatto che il bilancio non è stato ancora pubblicato nonostante siano passate due settimane dalla sua approvazione.

È stato definitivamente chiarito che il bilancio, anche se è stato approvato con alcuni pareri contrari ed in violazione preventiva del patto di stabilità, produce effetti e può essere applicato nonostante le dichiarazioni fuorvianti fatte dal Sindaco all’indomani dell’approvazione.

Basta consultare l’albo pretorio elettronico per accorgersi che ci sono determine con cui si impegnano spese anche in violazione del patto di stabilità, come per esempio per un incarico legale.

Gli uffici si sono impegnati a pubblicare il bilancio entro pochi giorni così entro pochi giorni dovrebbero fornirci l’elenco dei capitoli di spesa non ancora impegnati, nelle more i due gruppi, per alto senso di responsabilità nei confronti della Comunità che sta attraversando un momento difficile e delle famiglie costrette ad anticipare i soldi dell’abbonamento dell’autobus nonostante le evidenti difficoltà economiche, hanno ritenuto opportuno presentare una richiesta di convocazione di un Consiglio comunale urgente e straordinario per modificare la delibera di approvazione del bilancio o in subordine una variazione di bilancio e porre rimedio alla violazione preventiva del patto di stabilità che secondo gli uffici è di 40 mila euro confermando di fatto le nostre previsioni di 20 mila euro a cui si sono aggiunti ulteriori impegni di 20 mila euro degli uffici, nonostante in questi giorni ci sia stato qualcuno che irresponsabilmente abbia parlato di cifre che superavano i 100 mila euro.

Per fare ciò, nelle more di acquisire l’elenco dei capitoli di spesa sopra citato, siamo stati costretti a stornare fondi dagli oneri straordinari, dagli incarichi legali e dalla gestione della piscina ma è di tutta evidenza che la stessa non verrà affidata entro la fine dell’anno anche perché il Sindaco non ha ancora dato disposizioni per la pubblicazione di una manifestazione di interesse.

Attendiamo dunque la convocazione del Consiglio per porre fine a questa triste vicenda che ci conferma che abbiamo un Sindaco che non è in grado di dare serenità ad un Paese che attualmente ne ha veramente bisogno.

Ci auguriamo che i Consiglieri che ancora lo sostengono si convincano definitivamente che è più utile per la collettività un ritorno alle urne anche perché lo stesso non accetta il fatto di essere minoranza all’interno del Consiglio comunale ma soprattutto non è in grado di gestire tale situazione.

Campobello di Licata, 15/10/2011

Il Capogruppo del PD di Campobello di Licata

Giuseppe Sferrazza


Richiesta protocollata al Comune (link)

giovedì 6 ottobre 2011

Ecco perchè abbiamo chiesto la modifica al Regolamento di contabilità


COMUNICATO STAMPA

ECCO PERCHE’ ABBIAMO CHIESTO LA MODIFICA AL REGOLAMENTO DI CONTABILITA’

La scorsa settimana il gruppo consiliare del PD insieme a quello dell’MPA-Libertà ed Autonomia hanno presentato una richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio per la modifica del regolamento di contabilità.

Lo hanno fatto perché i due gruppi non ne possono più delle inefficienze di un’Amministrazione al capolinea e delle pure formalità, strumenti utili per evitare di trovare soluzioni anche durante il dibattito consiliare, per come avrebbero voluto nell’ultimo Consiglio comunale dove si potevano trovare soluzioni ma sono state impedite per via del regolamento di contabilità, ragione per cui se dovessero passare le modifiche proposte dai due gruppi:

-         il bilancio annuale di previsione potrà essere approvato in tempo utile, e non per come avvenuto sia l’anno scorso, a Novembre, che quest’anno, a Settembre, su richiesta dei 2/5 dei componenti del Consiglio comunale ciò al fine di ridare al Consiglio comunale quel potere attribuito dalla legge, che i continui decreti ministeriali di proroga di approvazione dei bilanci annacquano, e soprattutto per avviare i servizi in tempo utile, come la refezione, il trasporto alunni pendolari ed altro ancora;

-         i documenti propedeutici al bilancio potranno essere approvati su richiesta di 1/5 dei Consiglieri. In questo modo non accadrà più che il piano triennale si adotti in ritardo, per come avvenuto quest’anno solo nel mese di aprile per arrivare in Consiglio solo nel mese di settembre;

-         ai documenti contabili sarà necessario allegare una relazione approfondita sui residui attivi e passivi, una relazione approfondita sulle passività potenziali e sui debiti fuori bilancio riconosciuti nonché una relazione sul contenzioso legale;

-         i sub-emendamenti alle proposte di emendamento potranno essere presentati anche durante i lavori ed essere ammessi al voto solo se riporteranno i pareri, dovuti in ogni caso nel caso di copertura finanziaria. Se questa regola fosse stata in vigore già l’altra sera i due gruppi consiliari avrebbero apportato un sub-emendamento al proprio emendamento ed oggi non parleremmo di violazione del patto di stabilità;

-         l’ammontare del fondo di riserva dipenderà solo dai limiti fissati dalla legge;

-         l’ammontare del fondo svalutazione crediti dipenderà, fermo restando la proposta del funzionario, solo dalla scelte del Consiglio, fatte sulla base delle disponibilità finanziarie disponibili;

Queste sono le “regole del gioco” che vogliamo modificare, tutto ciò al fine di ridare dignità al Consiglio comunale e trovare soluzioni anche durante il dibattito consiliare, tutto il resto è polemica sterile ed inutile.

Campobello di Licata, 4/10/2011

Il Capogruppo del PD di Campobello di Licata

Giuseppe Sferrazza

Richiesta convocazione (link)

Relazione di accompagnamento (link)

Proposta di delibera (link)

martedì 4 ottobre 2011

Ancora a proposito delle violazioni preventive sul patto di stabilità



Mentre ascolto il gruppo musicale dei “La Crus” leggo alcune pronunce della Corte dei Conti in merito alle violazioni, in sede di approvazione dei bilanci di previsioni, del patto di stabilità per i Comuni.
Dalla lettura di diverse pronunce è emerso che l’art.1, commi 166 e 167, della legge n. 266/2005 (legge finanziaria per l’anno 2006) ha previsto, ai fini della tutela dell’unità economica della Repubblica e del coordinamento della finanza pubblica, l’obbligo, a carico degli organi di revisione degli enti locali, di trasmettere alla Corte dei conti una relazione sul bilancio di previsione dell’esercizio di competenza e sul rendiconto dell’esercizio medesimo, formulata sulla base dei criteri e delle linee guida definite dalla Corte.
Scopo di tale controllo è quello di fare emergere le anomalie e disfunzioni in grado di incidere negativamente sugli equilibri di bilancio o sul rispetto degli obblighi imposti a garanzia degli obiettivi generali di finanza pubblica. Pertanto la gravità della irregolarità va fondamentalmente riferita alla verifica sia della salvaguardia degli equilibri di bilancio, sia del rispetto degli obiettivi annuali del patto di stabilità interno e all’osservanza del vincolo all’indebitamento ex art. 119 cost., nonché dei limiti posti alle spese per il personale ed in generale a comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria dell’ente.
Nel caso specifico la Corte esamina i questionari che i Revisori devono inviare entro 30 giorni dall’approvazione del bilancio di previsione e se emergono alcune criticità come ad esempio “il mancato rispetto degli obiettivi del patto di stabilità interno per gli anni 2011 e 2012 nonché “un incremento della spesa per il personale tale da incidere sul rispetto dei limiti previsti dall’art. 1, comma 557, della legge n. 296 del 2006, la Corte provvede a convocare l’Ente per una pronuncia.
Durante l’adunanza tali criticità possono essere superate oppure no.
In quest’ultimo caso la Corte di si limita a dire, nell’ambito del suo potere di controllo e solo in quell’ambito, che il Comune “non ha dimostrato il rispetto, in sede previsionale, del patto di stabilità per gli anni 2011 e 2012, oppure “accerta che l’impostazione del bilancio di previsione per l’esercizio 2010 non consente di rispettare il limite della spesa per il personale fissato dall’art. 1, comma 557, della legge n. 296 del 2006, oppure ancora che “non può ritenersi sufficiente, al fine di un miglioramento del saldo finanziario, l’annunciata variazione di bilancio che costituisce ulteriore conferma della presenza delle criticità sopra specificate”,  comunicando la pronuncia al Presidente del Consiglio comunale, al Sindaco ed al Collegio dei revisori del Comune.
Succede anche come abbiamo detto che le criticità vengono superate in quanto chi partecipa all’adunanza comunica che sono in corso provvedimenti ed “il Consiglio è stato convocato il 30 novembre per l’adozione della delibera di assestamento di bilancio per il 2010 che conterrà il  provvedimento di riduzione degli stanziamenti di spesa per il personale tali da far sì che risulti rispettato il limite previsto dall’art.1, comma 557, della legge n.296 del 2006. In questo caso la Sezionenel prendere atto degli elementi di giudizio forniti dall’amministrazione in merito ai diversi aspetti oggetto di esame, ritiene superate le criticità motivo di deferimento” e delibera di “non dar luogo a specifica pronuncia, allo stato degli atti”.
Dunque la Corte dei Conti nel caso di approvazione del bilancio di previsione con sforamento del patto di stabilità si limita ad esercitare il suo potere di controllo e ad evidenziare le criticità presenti, visto che la funzione giudiziale in questo caso non gli compete.
Per intenderci, a mio giudizio, la Corte non può entrare nel merito di violazioni di norme regolamentari, come nel caso dell’approvazione del bilancio di previsione del Comune di Campobello di Licata, poiché tale competenza è di un altro organo e nel caso specifico la competenza è del TAR che si pronuncia per l’annullamento dell’atto solo si vi è un ricorrente altrimenti l’atto continua a produrre i suoi effetti.
Il Comune potrebbe percorrere un’altra strada, che ha già percorso in altre occasioni, ovvero quella del parere e nel caso specifico sull’applicabilità di un bilancio in violazione del patto di stabilità, approvato con i pareri contrari di alcuni funzionari ed in parte del Collegio dei Revisori.
Tuttavia si osserva che “l'elaborazione giurisprudenziale della Corte ha ripetutamente sottolineato che la nuova funzione consultiva, attribuita alla Corte dei Conti dall'art. 7, comma 8, della legge n.131 del 2003, non solo deve essere svolta con esclusivo riferimento a specifici quesiti inerenti ‘materie di contabilità pubblica’ ma deve anche riguardare ‘tematiche di portata ed interesse generali’, non potendo esplicarsi in ordine a ‘singoli fatti gestionali’ di pertinenza di questa o quella Amministrazione (v., ex plurimis, delibera della Sezione Centrale delle Autonomie del 27.4.2004; delibera n.1/2004 delle Sezioni Riunite per la Sicilia)”.
Dunque potrebbe chiedere in via generale come si ci comporta quando si ha un bilancio che preventivamente sfora il patto di stabilità ed abbiamo visto che ci sono le cosiddette pronunce ma non può chiedere consigli su “singoli fatti gestionali” in “ordine al quale, per costante giurisprudenza, è precluso un pronunciamento della Corte”.
Stabilisce la Corte, infatti, che “sono da ritenersi inammissibili, inoltre, richieste di pareri in materia di contabilità pubblica che comportino valutazione di casi o atti gestionali specifici che determinerebbero un’ingerenza della Corte dei conti nella concreta attività gestionale dell’Ente, con un coinvolgimento della magistratura contabile nell’amministrazione attiva certamente incompatibile con le funzioni alla stessa attribuite dal vigente ordinamento e con la sua fondamentale posizione di indipendenza e neutralità (posta anche nell’interesse delle stesse amministrazioni pubbliche) quale organo magistratuale al servizio dello Stato-comunità”.
In definitiva mi convinco sempre di più che al Sindaco non gli rimane altro che applicare il bilancio, una volta che viene pubblicato e sono decorsi i canoni 10 giorni, salvo poi o ricorrere al TAR oppure aspettare una pronuncia della Corte dei Conti, ma nel frattempo statene sicuri che i due gruppi del PD e MPA-Libertà Autonomia avranno già chiesto la convocazione del Consiglio comunale per le variazioni al bilancio, come avevamo già promesso, e rientrare nei limiti imposti dal patto di stabilità.

domenica 2 ottobre 2011

Il bilancio di previsione 2011 e la violazione del patto di stabilità, 2^ parte

Come accennato nel precedente post non tutti gli emendamenti hanno avuto pareri positivi, alcuni di essi sono risultati negativi.

È superfluo ricordare che i pareri sono obbligatori ma non vincolanti, nel senso che i funzionari sono tenuti a rilasciare i pareri ma poi è l’organo, in questo caso il Consiglio comunale, che si assume la responsabilità approvando il provvedimento seguendo le indicazioni del funzionario oppure discostandosene con adeguata motivazione.

Sono tre le criticità riscontrate dai funzionari ovvero:

1.      Utilizzo del fondo di riserva;

2.      Utilizzo del fondo di svalutazione crediti;

3.      Violazione del patto di stabilità.

Una quarta, relativa alla spesa in conto capitale, è stata accolta dai gruppi del PD e MPA ritirando l’emendamento poiché gli interventi previsti per gli investimenti nelle scuole (15 mila euro) sono stati ritenuti dal funzionario manutenzione ordinaria e dunque spesa corrente.

I due gruppi del PD e MPA hanno proposto di utilizzare il fondo di riserva che la legge mette nelle disponibilità dell’organo esecutivo, a Campobello al Sindaco, per esigenze straordinaria e per insufficienti stanziamenti. Per legge il fondo varia dallo 0,3% al 2% delle spese correnti, mentre l’art.15 del nostro regolamento di contabilità prevede che il fondo oscilli tra l’1% ed il 2%. E su tale motivo i funzionari hanno espresso parere negativo in quanto con gli emendamenti abbiamo portato il fondo ad una percentuale pari allo 0,44%. Il parere dei revisori è risultato positivo salvo ricordare la diversa disposizione regolamento e suggeriva la modifica del regolamento (cosa che abbiamo già fatto giovedì scorso chiedendo la convocazione di una Consiglio comunale per la modifica al regolamento di contabilità).

Quest’anno inizialmente il fondo stanziato era pari allo 0,99% per un importo di 78 mila euro, mentre nei precedenti due anni il fondo era pari allo 0,8% nel 2009 e 0,9% nel 2010 quindi sotto il minimo previsto dal regolamento senza che nessun funzionario e nessun componente del collegio dei revisori ha fatto rilevare tale violazione regolamentare interna.

Tale regolamento che risale al 1998 è stato disapplicato in alcune sue parti, ad esempio il Sindaco dovrebbe comunicare al Consiglio l’utilizzo di tale fondo ma non lo ha mai fatto e comunque la legge risale al 2000 e dunque essendo successiva, anche se in linea con la precedente normativa, prevale comunque sul regolamento.

I due gruppi hanno proposto di utilizzare nei singoli emendamenti 45 mila euro di tale fondo per la refezione scolastica (14 mila euro), per il Centro Diurno (30 mila euro), per le rette di ricovero per gli anziani (mille euro).

Durante la discussione il Consigliere Ragusa ha proposto di ritirare l’emendamento per approvare un ordine del giorno in cui si impegna il Sindaco ad utilizzare tale fondo per le finalità individuate dall’opposizione. Il Sindaco era d’accordo e noi visto che il Sindaco era d’accordo abbiamo detto che proprio per tale motivo non c’era la necessità di ritirare l’emendamento anche perché il Sindaco dopo l’approvazione del bilancio si doveva impegnare a rettificare il fondo e dunque perché rinviare a domani una cosa che era possibile fare in quella seduta?

Per quanto riguarda il fondo di svalutazione crediti il funzionario del settore affari finanziari ha ritenuto che non era possibile utilizzarlo perché era una sua prerogativa prevista dalla legge e la quantificazione dipendeva dall’art.118 del regolamento di contabilità e poi si era in presenza di alcuni crediti di dubbia esigibilità, noi abbiamo cercato di dimostrare che l’istituzione del fondo non era obbligatorio ma i principi contabili parlano di opportunità, di utilità e di prudenza e l’istituzione non era obbligatoria anche perché in presenza di crediti di dubbia esigibilità per 500 mila euro nel 2009 e 2010 nulla era stato fatto nei bilanci di previsione di quegli anni.

Inoltre la quantificazione del fondo poteva subire una variazione ai sensi del comma 5 dello stesso articolo tanto che noi lo abbiamo confermato ma per un importo inferiore (50 mila euro anziché 100 mila euro).

Con questi 50 mila euro abbiamo proposto di finanziare il trasporto alunni pendolari (40 mila euro), il contributo alla Misericordia per garantire il trasporto anziani (5 mila euro) e le scuole per il materiale di cancelleria ed occorrenze varia (5 mila euro).

Inoltre, abbiamo sottolineato come in via prudenziale il Consiglio comunale in occasione dell’approvazione del conto consuntivo aveva vincolato parte dell’avanzo di amministrazione per un importo di 4 milioni di euro da destinare a passività potenziali ed a posizioni creditorie che possono venire meno.

Anche in questo caso il Consigliere Ragusa per trovare una soluzione ha proposto il ritiro degli emendamenti per poi verificare da dove trovare le risorse finanziarie.

Sul punto si eravamo impegnati a convocare un Consiglio comunale per procedere alle variazioni e riportare il fondo nei limiti dell’art.118.

Comunque, anche in questo caso si tratta di norma regolamentare interna e la sua violazione non comporta nulla anche perché è lo stesso articolo a prevedere che l’ammontare del fondo possa variare in funzione degli incassi degli anni precedenti dando dunque al Consiglio comunale il potere di fissare l’ammontare del fondo.

Non è il 1° caso in cui si violi una norma regolamentare interna per come spiegato in precedenza. Sul punto è opportuno osservare che per statuto comunale il Sindaco deve rispondere alle interrogazioni scritte entro 10 giorni tuttavia ci sono alcune interrogazioni del PD a cui in Sindaco dopo una anno ancora deve rispondere, a proposito di violazioni!

La terza criticità riguarda la violazione in fase preventiva del saldo relativo al patto di stabilità.

L’utilizzo del fondo svalutazione crediti, incide, negativamente sul saldo del patto di stabilità. Nel caso specifico l’incidenza è di 50 mila euro che sommata al margine di manovra positivo di 31 mila euro previsto nell’allegato T (pubblicato alla fine del post) della delibera di approvazione del bilancio di previsione porta ad un risultato negativo di 19 mila euro.

Il non rispetto del patto di stabilità in fase preventiva è ritenuta un vizio di legittimità, ma si tratta sempre della fase preventiva poiché il rispetto del patto di stabilità si verifica solo alla fine dell’anno ed entro il 31 marzo successivo si predispone una apposita certificazione da inviare al Ministero.

Sul punto è opportuno evidenziare che dopo alcuni minuti di sospensione dei lavori i gruppi del PD e MPA erano disponibili a rettificare parte degli emendamenti per eliminare la violazione di appena 20 mila euro su una spesa da impegnare di quasi 8 milioni di euro, ci è stato risposto che gli emendamenti si presentano almeno 10 giorni prima della seduta e dunque non era possibile presentare emendamenti.

Io ho risposto che il Consiglio era sovrano e che bastava acquisire solo in parere vista la presenza in sala dei funzionari e del collegio dei revisori.

Non ci hanno consentito neanche la rettifica dell’allegato T per prevedere un minor impegno di spesa per rispettare il patto di stabilità, così come non ci hanno consentito l’inserimento di alcuni indirizzi nella parte dispositiva della delibera in cui ci impegnavamo a variare il bilancio per riassorbire la violazione di 20 mila del patto di stabilità.

Il patto di stabilità 2011 prevede che il Comune consegua un saldo positivo di 382 mila euro, quello preventivato dal Comune era di 413 mila euro con un margine di manovra positivo di 31 mila euro. Tale saldo dipende per 209 mila euro per la parte corrente e per 204 mila euro per la spesa in conto capitale. Il confronto per la parte corrente è tra gli accertamenti e gli impegni mentre per la parte in conto capitale il confronto è tra gli incassi ed i pagamenti.

Da sottolineare che il rispetto del patto di stabilità non dipende dal Consiglio comunale anche perché basta confrontare solo gli stanziamenti per accorgersi che quest’anno il saldo sarebbe negativo per 44 mila euro, ma come abbiamo detto dagli accertamenti ed impegni per la parte corrente e dagli incassi e pagamenti per la parte capitale, fasi successive che dipendono dalla Giunta, dal Sindaco e dai funzionari e non dal Consiglio comunale.

Basta consultare l’allegato T per accorgersi per la parte corrente che a fronte di spesa stanziata pari a 7,935 milioni di euro la spesa impegnabile è pari a 7,814 milioni, mentre la spesa utile ai fini del patto di stabilità dovrebbe essere pari a 7,835 milioni di euro (stanziamenti meno fondo svalutazione crediti) mentre gli uffici finanziari hanno ritenuto inserire una spesa impegnabile inferiore di 21 mila euro, confermando qualora ce ne fosse bisogno che la verifica del rispetto del patto di stabilità non dipende dal Consiglio o meglio dipende solo in parte per via degli stanziamenti che comunque devono essere trasformati in impegni e pagamenti ma ciò è demandato alla parte burocratica.

Visto la chiusura dell’Amministrazione abbiamo ritenuto ritirare tutti i subemendamenti ed emendamenti ed abbiamo lasciato solo il maxiemendamento che modificava la proposta dei consiglieri che appoggiano in Sindaco e lo abbiamo approvato così utilizzando il fondo di riserva ed il fondo svalutazione crediti con uno sforamento preventivo del patto di stabilità di 20 mila euro ma con l’impegno a riconvocare entro la data di assestamento di bilancio un Consiglio comunale per porre rimedio e rientrare entro i limiti del patto di stabilità.

Dopo di che abbiamo approvato gli emendamenti per la spesa in conto capitale (parco della Divina commedia ed alloggi popolari), abbiamo ritirato l’emendamento per la spesa in conto capitale sulle scuole, visto il parere negativo, ed abbiamo approvato un emendamento per concedere a canone ridotto l’ex macello ad associazioni senza fini di lucro per finalità sociali.

Prima della votazione finale del bilancio il Sindaco, e solo in quel momento, ha detto che l’Amministrazione era contraria all’approvazione del bilancio vista la violazione del patto di stabilità, minacciando di non dare seguito al bilancio. Inoltre, il responsabile del settore affari finanziari ha ritenuto opportuno fare una dichiarazione da inserire nella delibera, secondo me travalicando i propri poteri in quanto già si era espresso con i pareri e non si capiva perché doveva intervenire sull’argomento, visto che tra l’altro nessuno lo aveva sollecitato ad intervenire.

Anche il gruppo “Campobello Libera” ha espresso voto contrario mentre i due gruppi del PD e MPA hanno espresso voto favorevole dichiarando che nell’intervento del PD c’erano le motivazioni per cui si discostavano rispetto ai pareri negativi e facendo alcune raccomandazioni ovvero:

a)     valutazione attenta per il ricorso alle autorizzazioni di spesa sul bilancio pluriennale ai sensi dell’art.171, comma 4 del D.Lgs. n°267/2000. A tal fine, vista l’incertezza finanziaria dovuta alle continue manovre correttive del Governo Nazionale, ogni qual volta che si intende procedere alle autorizzazioni di spesa sul bilancio pluriennale è necessaria  acquisire una delibera di approvazione da parte del Consiglio comunale;

b)     variazioni di bilancio per contrazione delle assegnazioni nazionali e/o regionali e monitoraggio attento degli interventi di spesa finanziati;

c)      approvazione, entro la data di assestamento al bilancio, previa ricognizione delle somme non ancora impegnate per le spese di cui al titolo 1, della deliberazione di variazioni di bilancio in cui si riporta lo stanziamento di bilancio del “fondo di svalutazione crediti” nei limiti previsti dall’art.118 del vigente Regolamento di contabilità;

d)     continuo monitoraggio, da parte dell’Amministrazione e dei funzionari, degli impegni di spesa evitando di impegnare somme che possono pregiudicare il rispetto degli obiettivi del patto di stabilità.

Personalmente ho chiesto l’immediata votazione ma la votazione ha avuto solo 11 voti favorevoli (MPA e PD) per cui non è passata, ne servivano 13. Se fosse passata il bilancio sarebbe già esecutivo ed attuabile dallo scorso giovedì.

All’indomani abbiamo assistito all’intervista del Sindaco in cui ha ribadito che il bilancio per lui è bloccato per la violazione del patto di stabilità.

Il giorno successivo i gruppi del PD e MPA hanno presentato una lettera in cui hanno ribadito alcuni concetti (vedi lettera in fondo al post) affermando che il bilancio una volta pubblicato diventa esecutivo dopo 10 giorni e si può applicare anche in presenza della violazione del patto di stabilità, d’altronde anche il Sindaco aveva questa posizione per come dichiarato nella delibera consiliare n.16 del 29/4/2010, che potete consultare in fondo al post.

Ieri invece abbiamo visto che non contenti dell’intervista del Sindaco hanno diffuso un volantino e fatto affiggere manifesti abusivi in quanto non riportano i bollini del Comune in cui accusano i Consiglieri dei due gruppi PD e MPA, pubblicando nomi e cognomi, aggiungendo pure il Presidente del Consiglio nel gruppo “MPA-Libertà ed Autonomia” in cui ancora ufficialmente non ne fa parte.

In questo manifesto accusano i Consiglieri dei due gruppi consiliari di aver bloccato tutto e che i servizi non partiranno per colpa nostra.

Scopo del manifesto è quello di confondere le idee della gente e forse con qualcuno si sono riusciti.

A mio giudizio il manifesto è un capolavoro di mistificazione poiché accusano noi di aver bloccato i servizi quando l’Amministrazione attiva fa capo a loro.

Per fare un esempio nella vicina Canicattì l’appalto della mensa è già stato aggiudicato più di un mese fa e quanto prima dovrebbe partire, eppure a Canicattì ancora non è stato approvato il bilancio.

Per fare un altro esempio la piscina è chiusa dal mese di marzo ed è ancora chiusa. Negli emendamenti proposti dai Consiglieri che appoggiano il Sindaco c’era anche l’ipotesi di diminuire lo stanziamento della piscina da 45 mila a 25 mila euro, mentre noi lo abbiamo lasciato a 45 mila euro.

Il Centro Diurno loro lo volevano portare a 45 mila euro mentre noi lo abbiamo riportato a 80 mila euro.

Ma la cosa più grave di questa vicenda è l’atteggiamento tenuto dal Sindaco anche perché se i singoli Consiglieri comunali sono irresponsabili lui è il Sindaco e si dovrebbe sottrarre a questo gioco.

Noi i primi due emendamenti li abbiamo presentati giorno 9 settembre e con tali emendamenti abbiamo ridotto il fondo svalutazione crediti di 40 mila euro e dunque avevamo toccato potenzialmente il patto di stabilità e lui cosa ha fatto in tutti questi giorni?

Come mai non ha ritenuto opportuno chiedere una riunione con tutti i gruppi consiliari e con i funzionari per evitare di bloccare tutto?

Lui sapeva che non ha più una maggioranza per cui era in dovere di interloquire con la maggioranza consiliare rappresentata dai due gruppi PD e MPA, lui aveva il dovere del buon padre di famiglia, come si usa dire in questi casi.

Se noi siamo irresponsabili di lui cosa dobbiamo dire?

Uno dei suoi Consiglieri ha dichiarato “ci siete cascati”, come se qualcuno stesse tramando oppure aveva già in mente un tranello e noi ci siamo cascati, cose da pazzi!

Prima di chiudere vorrei dire un’altra cosa, la delibera di approvazione del bilancio è un atto amministrativo e come tutti gli atti possono essere nulli o annullabili.

Riporto da un articolo di un giurista: “La invalidità di un atto è, in via generale, la difformità di tale atto dal diritto e determina la sanzione della inefficacia definitiva dello stesso; tale sanzione può essere automatica, come nel caso della nullità, che opera di diritto o può necessitare di una apposita applicazione giudiziale, come nel caso dell'annullabilità, che non si determina automaticamente ma deriva da una decisione del giudice su sollecitazione del ricorrente. Le due forme di invalidità costituiscono entrambe una qualificazione negativa dell'atto, determinata dall'inosservanza delle norme giuridiche, con la differenza che l'atto nullo è, in quanto invalido, inefficace di diritto, e viene considerato tamquam non esset, mentre l'atto annullabile è comunque idoneo a produrre i suoi effetti che permangono nell'ordinamento giuridico fino a quando e solo se, su istanza di parte, non venga dichiarata, in via giudiziale, l'illegittimità dell'atto stesso. Ed ancora l’atto per essere nullo deve violare una norma imperativa tuttavia “la violazione di norma imperativa che nel diritto civile provoca nullità, nel diritto amministrativo si qualifica come vizio di violazione di legge, che determina invece l'annullabilità dell'atto.

Il mancato rispetto del patto di stabilità non determina la nullità dell’atto ma il suo eventuale annullamento, anche perché se la normativa prevede comunque le sanzioni per il mancato rispetto del patto di stabilità ciò presuppone che il bilancio deve esplicare suoi effetti per provocare tale violazione ragione per cui il bilancio produce comunque i suoi effetti “fino a quando e solo se, su istanza di parte, non venga dichiarata, in via giudiziale, l’illegittimità dell’atto stesso”.

Mi domando e dico forse il Sindaco vuole ricorre al TAR per impugnare l’atto?

Se è così lo dica chiaramente e ne prenderemo atto.

Se così non è non deve fare altro che applicare il Bilancio anche perché prima che la Corte dei Conti scriverà al Comune per invitarci a rientrare nei limiti previsti dal Patto avremo già convocato il Consiglio, come ci siamo impegnati a fare durante i lavori consiliari, e posto rimedio a tale violazione.

Per ultimo pongo al Sindaco un interrogativo, se abbiamo sforato il patto di 20 mila euro perché per tranquillizzare la struttura burocratica non provvede a stornare 20 mila euro dal fondo di riserva al fondo svalutazione crediti in modo tale da migliorare il saldo del patto di stabilità? Se è così lo può fare fin da domani e la finiremo con questa farsa e noi ci impegniamo a ridarglieli in occasione delle variazioni di bilancio.

Chiudo con una cosa che in questi giorni mi ha colpito e che forse ha colto nel segno.

Mi ha colpito, infatti, un giudizio che forse è il più pertinente e ve lo rassegno “purtastivu lu sceccu all’erba” ovvero non avevano fatto nulla fino a quel momento e gli abbiamo dato l’occasione per continuare a fare niente!

Scusate se è lungo ma chi vuole approfondire ne ha facoltà chi non vuola basta non leggerlo!

Testo dell'intervento depositato (link), allegato 1 (link), allehgato 2 (link), allegato 3 (link), allegato 4 (link), allegato 5 (link)
Bilancio: testo del maxiemendamento approvato (link), parco della divina commedia (link), alloggi (link), ex mattatoio (link)
Piano triennale delle opere pubbliche: Emendamento loculi (link), canile municipale (link)
Piano delle alienazioni: alloggi (link), mattatoio (link), parcheggio automezzi pesanti (link)
Lettera protocollata dopo l'approvazione del bilancio (link)
Pareri funzionari (domani provvedo a pubblciarli)
Allegato T (prospetto patto di stabilità) (domani provvedo a pubblicarlo)








Il bilancio di previsione 2011 e la violazione del patto di stabilità


Proverò in questo post a fare una disamina su quello che abbiamo fatto in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione e poi cercherò di dimostrare che il bilancio, anche se approvato in violazione del patto di stabilità, si può applicare ugualmente.
Preliminarmente vorrei soffermarmi su due atti propedeutici al Bilancio ovvero il piano triennale delle opere pubbliche ed il piano delle alienazioni e valorizzazioni.
Ambedue i piani sono stati approvati, dopo l’approvazione di alcuni emendamenti, con i voti favorevoli dei gruppi consiliari “PD” e “MPA-Libertà e Autonomia”, mentre i gruppi “UDC” e “FLI” che appoggiano il Sindaco ma anche il gruppo di opposizione “Campobello Libera”  hanno ritenuto opportuno astenersi.
Va veniamo in concreto quali sono stati gli emendamenti approvati.
Il 1° è relativo alla realizzazione dei nuovi loculi cimiteriali. Su questo punto abbiamo evidenziato la necessità di realizzare i nuovi loculi, magari prima facendo una relazione analitica della situazione al cimitero, ma sotto la regia del Comune e non affidando la realizzazione dell’opera ad un privato con il progetto di finanza, non perché il linea di principio non possiamo essere d’accordo ma soprattutto per evitare speculazioni su un argomento così importante per la Comunità. Anzi su questo punto abbiamo invitato ad attenzionare i possibili movimenti che avvengono nei trasferimenti dei loculi al cimitero. In definitiva i loculi si possono realizzare con la regia del Comune con la pubblicazione preventiva di un avviso pubblico, la raccolta delle istanze ed il versamento della quota anticipata e poi il Comune sulla base degli incassi procede alla realizzazione dei loculi, anche per stralci funzionali. Quello che non deve passare è l’idea che in questo Comune le cose si possono fare solo con l’ausilio dei privati.
Il 2° emendamento è relativo alla realizzazione di un nuovo canile. Sul punto abbiamo detto di essere favorevoli alla realizzazione ma non nel terreno individuato, dentro il nuovo macello comunale, e comunque in un’area distante dal centro abitato per non disturbare i cittadini. Il parere negativo del funzionario del settore ambiente verteva sul fatto che l’ASP in un verbale ha manifestato l’esigenza che i Comuni debbano realizzare entro il 31/12/2012 nuovi canili, ma non ha detto che tutti i Comuni si debbano dotare di canile tanto che ha previsto la realizzazione sotto forma consortile. I due gruppi consiliari del “PD” e “MPA-Libertà ed Autonomia” hanno manifestato l’esigenza che si possa realizzare un nuovo canile ma fuori in centro abitato e sotto forma consortile.
Per quanto riguarda il piano delle alienazioni e valorizzazioni sono stati approvati tre emendamenti presentati dai gruppi “PD” e “MPA-Libertà ed Autonomia”.
Il 1° emendamento è un atto di indirizzo dove si stabilisce che il Comune nel caso voglia vendere gli alloggi popolari di proprietà comunale (la proposta dell’Amministrazione era quella di vendere gli alloggi) deve attivare tale procedura solo su richiesta dei legittimi possessori dei fabbricati ed inoltre il ricavato della vendita deve essere indirizzato ad opere di urbanizzazioni primaria e secondaria nei quartiere abitati dove già si è provveduto a pagare gli oneri di urbanizzazione. Nello stesso emendamento è stato approvato un atto di indirizzo ovvero quello di valorizzare l’ex macello per destinarlo ad un’associazione di volontariato per finalità sociali e valorizzare l’area di riferimento. Sul punto è da sottolineare che è stata presentata da parte dell’AVIS una richiesta per prendere in locazione il fabbricato, ristrutturarlo e valorizzarlo.
Il 2° emendamento prevede che il nuovo macello non sia messo in vendita. L’Amministrazione, infatti, voleva venderlo ma noi abbiamo detto che fino a quando l’Amministrazione non presenterà una proposta di opere da realizzare con il ricavato della vendita del macello noi saremo contrari. Sul punto il Sindaco voleva “rilanciare”, come se fossimo in un tavolo da gioco, impegnandosi a presentare un ordine del giorno sulle priorità delle opere da realizzare. Noi abbiamo risposto che per intanto si ribadisce che il macello non si vende e poi quando avremo queste priorità ne riparleremo.
Il 3° emendamento, approvato all’unanimità, prevede la concessione in locazione del parcheggio automezzi pesanti.
Dopo la discussione su questi due punti e dopo una pausa si è proceduto alla discussione sul bilancio.
Sul punto si rimanda alla relazione presentata dal PD, che troverete in fondo al post. In questa sede faremo una sintesi.
Il bilancio è stato adottato dalla Giunta giorno 8 agosto, ma è stato poi modificato, dai Consiglieri che appoggiano in Sindaco, in data 30 agosto per tenere conto dei minori trasferimenti regionali di 138 mila euro, già conoscibili alla data di adozione del bilancio in Giunta.
È da sottolineare che il bilancio arrivato in Consiglio era per l’85% della spesa corrente impegnato alla data del 23 agosto, poiché la spesa in conto capitale per la stragrande maggioranza non ha copertura finanziaria, ed i capitoli su cui realmente intervenire erano pochi con margini di spostamento di 30 mila euro.
Rispetto a tutto questo i due gruppi del “PD” e “MPA-Libertà ed Autonomia” avevano due alternative o non presentare emendamenti e criticare l’Amministrazione per il mancato avvio di alcuni servizi importanti per la comunità oppure assumersi la responsabilità politica di avviare i servizi andando a prendere le risorse finanziaria da alcuni capitoli di spesa su cui con tutta probabilità si sarebbe innescato un ampio dibattito.
Noi abbiamo ritenuto più importante l’avvio di alcuni servizi e così abbiamo presentato gli emendamenti.
ervizitrazione comunale per il mancato avvio di alcuni servizi oppure prendersi la responsabilità politica di garantire alcuni
In sintesi nella proposta di bilancio, così come rettificata, c’erano alcuni capitoli di spesa con una spesa residua disponibile, al netto quindi degli impegni già presi, insufficiente per l’avvio di alcuni servizi tra i quali la refezione scolastica (70 mila euro), trasporto alunni pendolari (20 mila euro), Centro Diurno (50 mila euro), successivamente in data 9 settembre i consiglieri che appoggiamo il Sindaco, dopo le vibranti proteste degli alunni pendolari, hanno rettificato la proposta riportando le disponibilità del capitolo trasporto alunni pendolari a 45 mila, comunque insufficiente a garantire il trasporto gratuito agli alunni pendolari, ma tagliando ancora il Centro Diurno (45 mila euro somma disponibile) e la piscina (25 mila euro somma disponibile). Nello stesso giorno, attenzione alla data che poi ritornerà utile non ragionamento, i gruppi “PD” e “MPA-Liberà ed Autonomia” hanno presentato un subemendamento alla proposta dei Consiglieri che appoggiano il Sindaco ed un emendamento per aumentare la dotazione finanziaria del capitolo di spesa trasporto alunni pendolari portandolo a 60 mila euro (+40 mila euro sottraendoli al fondo svalutazione crediti) per garantire così il trasporto gratuito agli alunni pendolari.
Successivamente visto il taglio dei fondi della piscina e vista l’esigenza di aumentare la dotazione finanziaria di alcuni servizi in data 15 settembre i gruppi del “PD” e “MPA-Libertà ed Autonomia” hanno ritenuto importante presentare altri 13 proposte di modifica al bilancio di cui le ultime due complessive, per intenderci due maxiemendamenti.
Così facendo abbiamo proposto di riportare la dotazione finanziaria disponibile a 90 mila euro per la refezione scolastica (+20 mila euro rispetto alla proposta UDC e FLI), a 60 mila euro per il trasporto alunni pendolari (+15 mila euro rispetto alla proposta UDC e FLI), a 80 mila euro per il Centro Diurno (+35 mila euro rispetto alla proposta UDC e FLI), a 5 mila euro il contributo alle associazioni (+5 mila euro rispetto alla proposta UDC e FLI che prevedeva l’azzeramento), a 45 mila euro per la piscina (+20 mila euro rispetto alla proposta UDC e FLI) a 10 mila euro per le scuole (+7 mila euro rispetto alla proposta UDC e FLI). In sostanza una manovra di 100 mila euro che poi complessivamente ammonta ad un taglio di 138 mila euro per non modificare i saldi proposti dall’Amministrazione, ma con una diversa rimodulazione della spesa attingendo risorse sostanzialmente dal fondo svalutazione crediti per 50 mila euro e dal fondo di riserva, un fondo che è nelle disponibilità del Sindaco, per 45 mila euro.
In fondo al post troverete gli emendamenti presentati dai gruppi UDC e FLI e quello approvato dei gruppi “PD” e “MPA-Libertà ed Autonomia”.
A questi emendamenti per la parte corrente si sono aggiunti anche due emendamenti per la spesa in conto capitale utilizzando l’avanzo di amministrazione che non incide sul patto di stabilità.
Con il 1° emendamento abbiamo destinato risorse per 25 mila euro per ripristinare il Parco della Divina Commedia, pulire i massi imbrattati e sistemare alcune piante, il chiosco ed altro ancora. Su questo emendamento i consigliere che appoggiano il Sindaco hanno espresso voto contrario mentre si sono astenuti i Consiglieri di “Campobello Libera”.
Con il 2° emendamento abbiamo stornato 50 mila euro per interventi urgenti di manutenzione straordinaria negli alloggi popolari di proprietà comunale. Anche su questo emendamento i consiglieri che appoggiano il Sindaco e quelli di Campobello Libera hanno espresso voto contrario.
Con il 3° emendamento volevano destinare 15 mila euro per alcuni interventi di manutenzione nelle scuole ma il funzionario ci ha sottolineato che gli interventi proposti erano di manutenzione ordinaria e quindi non si poteva utilizzare l’avanzo di amministrazione e noi responsabilmente abbiamo ritirato l’emendamento.
Tutti i pareri agli emendamenti li abbiamo ricevuti solo il lunedì alle 15:30, lo stesso giorno del Consiglio, per cui comunque oggettivamente la seduta non si poteva tenere lo stesso giorno ed in previsione avevamo già comunicato il rinvio a martedì.
Al prossimo post il seguito della vicenda, le criticità dei pareri, il voto e la fase successiva l’approvazione del bilancio.
Nel prossimo post troverete anche l'intervento del PD depositato durante i lavori sul bilancio ed alcuni pareri rilasciati dai funzionari.

1° Emendamento UDC e FLI del 30/8/2011 (link)

2° Emendamento UDC e FLI del 9/9/2011 (link)

1° proposta di Subemendamento PD e MPA del 9/9/2011 (link)

2° proposta di emendamento PD e MPA del 9/9/2011 (link)