venerdì 30 gennaio 2009

Documenti definitivamente approvati all'assemblea regionale del PD Sicilia

Per chi è interessato all'argomento del Partito Democratico si segnala che nel sito web del PD Sicilia, www.pdsicilia.it, sono stati pubblicati i documenti approvati definitivamente durante l'assemblea regionale del PD dello scorso 17 gennaio.

Si tratta dello statuto (link), del manifesto dei valori (link), del documento sul programma (link) a cui ho partecipato, del documento sulle infrastrutture (link).

Per chi fosse interessato al resoconto dell'assemblea si rinvia al mio post sull'argomento (link).

giovedì 29 gennaio 2009

In gara il secondo stralcio della rete idrica

Dal sito del Comune di Campobello di Licata si apprende che è stato pubblicato il secondo stralcio della rete idrica del Comune per un importo di 297 mila euro, oltre le somme messe a disposizione dell’Amministrazione Comunale che non so quanto ammontano.

L’apertura delle buste è prevista per il prossimo 24 febbraio.

I lavori dovrebbero interessare questa volta l’altra parte del paese quella per intenderci da via Umberto in poi.

Il bando del primo stralcio è pubblicato nel mese di gennaio del 2008 per un importo di 376 mila euro. I lavori sono in corso di realizzazione.

Dal piano triennale delle opere pubbliche si evince che l’intera opera, che riguarda la rete idrica del centro antico, ammonta a 1,4 milioni di euro, quindi è verosimile che nei prossimi mesi andrà in gara il terzo stralcio.

Tutti noi siamo a conoscenza dei problemi con il nuovo gestore Girgenti Acque e dei problemi per la mancanza di acqua, ma aver pensato di ristrutturare la rete idrica è una cosa intelligente perché almeno non si perderà più la poca acqua che arriva, mentre prima sicuramente si perdeva tantissima acqua.

Per quanto riguarda Girgenti acqua tutti voi sapete che come partito siamo intervenuti invitando la Commissione a convocare un tavolo di riunione per risolvere il problema di allaccio alla rete idrica della zona Peep del centro abitato, mentre non tutti sanno che il servizio è stato affidato alla Girgenti Acqua dopo una gara contestata (la prima era andata deserta), affidamento loro, in virtù delle disposizioni di leggi vigenti, il servizio idrico il giorno prima dell’approvazione della moratoria dell’allora Governo Prodi per l’affidamento ai privati.

E’ notorio anche la lotta che stanno conducendo alcuni Sindaci dell’agrigentino che non vogliono cedere le infrastrutture.

Per chi volesse approfondire l’argomento si rinvia ai seguenti link:
- Bando di gara del secondo stralcio della rete idrica (link)
- Dichiarazione del coordinatore provinciale Emilia Messana sul problema idrico (link)
- Convenzione tra ATO idrico e soggetto gestione (link)
- Disciplinare di gara (link)
- Piano tariffario (link)
- Piano d’ambito (link)
- ATO IDRICO AGRIGENTO (link)

mercoledì 28 gennaio 2009

PRIMARIE!

Ieri sera si è riunito il coordinamento cittadino del PD di Campobello di Licata.

Abbiamo discusso solo due cose, il tesseramento e le candidature a Sindaco.

Per quanto riguarda il primo punto si è deciso di spingere sul tesseramento, visto che ad oggi tutti noi non ci siamo impegnati.

Per quanto riguarda il secondo punto dopo una ampia discussione abbiamo deciso tutti insieme, seppur con posizioni differenziate, di andare alle primarie.

Saranno gli iscritti e gli elettori del PD a decidere chi dovrà essere il candidato alla carica di Sindaco.

Nella prossima riunione decideremo la data, l'organizzazione e le modalità per l'avvio della campagna elettorale che dovrà portare tutto il partito in modo unitario e compatto alle elezioni vere e proprie.

Per quanto riguarda la data delle primarie vedremo di sceglierne una condivisa, non troppo lontana anche perché lo statuto regionale del PD stabilisce che le primarie devono essere convocate almeno tre mesi prima dalla data delle elezioni, che sembra quasi certamente essere fissate per il prossimo 6 (pomeriggio) e 7 (tutta la giornata) giugno.

domenica 25 gennaio 2009

Un’altra buona notizia in arrivo per le strade di Campobello di Licata

Alcuni giorni fa ho spiegato in un post che finalmente è stata sbloccata una gara di appalto del 2006 con oggetto “lavori di manutenzione della viabilità comunale al fine di migliorare la circolazione veicolare nel Comune di Campobello di Licata” dell’importo di quasi 200 mila euro (per chi volesse approfondire l’argomento si rinvia al seguente link).

Lo scorso 18 dicembre è stata assegnata un’altra gara con oggetto “affidamento lavori di ripavimentazione del centro abitato 2° lotto” dell’importo di 137 mila euro.

Ad aggiudicarsi la gara una ditta di Agrigento con il ribasso del 7,3152%.

L’ennesima gara assegnata per sorteggio. Su 256 offerte visionate, 253 presentavano lo stesso ribasso (link verbale, link esito gara).

A proposito le gare assegnate per sorteggio dall’avvio della gestione commissariale ad oggi sono almeno 13.

C’è un luogo comune da sfatare.

Molti pensano che la Commissione Straordinaria non abbia fatto niente per le strade comunali.

Ma vediamo dall’analisi dei bandi pubblicati, invece, cosa sta realmente realizzando.

Dal loro insediamento sono state bandite 8 gare di appalto per un importo di 1,2 milioni di euro.

Si tratta:
- contratto aperto per la fornitura e collocazione di bitume per manutenzione straordinaria di alcuni tratti stradali del centro edificato e la riparazione di mattonelle di asfalto divelte o danneggiate di 26 mila euro

- lavori di manutenzione della viabilità comunale al fine di migliorare la circolazione veicolare di 200 mila euro

- contratto aperto per la fornitura e collocazione di bitume per manutenzione straordinaria di alcuni tratti stradali del centro edificato e la riparazione di mattonelle di asfalto divelte o danneggiate di 41 mila euro

- lavori di miglioramento con riferimento alla funzionalità dello smaltimento del traffico veicolare e alla riduzione della incidentalità e della velocità nei punti di maggior traffico sia veicolare che pedonale a ridosso del centro abitato di 99 mila euro

- lavori per il collegamento della S.S. 557 e la ex consortile n.55 mediante la realizzazione di una strada che si allaccia alla vicinale esistente di 207 mila euro

- lavori di ripavimentazione del centro abitato di 387 mila euro

- contratto aperto per la manutenzione ordinaria e straordinaria della pavimentazione del centro abitato e sistemazione marciapiedi di 79 mila euro

- lavori di ripavimentazione del centro abitato 2° lotto di 137 mila euro.

Alcuni lavori risultano ultimati, altri devono ancora iniziare per un importo di 337 mila euro.

Naturalmente i lavori sono molti di più, perché come ho spiegato in un post precedente c’è differenza tra importo a base d’asta ed importo dei lavori (che comprende anche le somme a disposizione dell’Amministrazione Comunale e l’IVA).

A tutto ciò è necessario aggiungere che attualmente al Comune sono in corso i lavori per il rifacimento della rete idrica (1° lotto in corso, 2° corso quanto prima in gara).

Ciò comporterà il rifacimento di molte strade.

Riepilogando, dunque, prima che i Commissari andranno via da Campobello molte strade, anche grazie agli stanziamenti dello Stato (Governo Prodi) per i Comuni sciolti per mafia, saranno completamente ripavimentate.

Altro discorso, naturalmente, è quello relativo alla qualità dei lavori eseguiti.

venerdì 23 gennaio 2009

In leggera risalita



Dall’analisi del bilancio demografico mensile di luglio del 2008, reso disponibile dall’ISTAT, si evince che si è registrata una leggera risalita della popolazione passando da 10.267 a 10.275 del mese di luglio, +8 unità, di cui 4.966 uomini e 5.309 donne.

L’incremento è dovuto esclusivamente alle donne.

Nel mese di luglio ci sono stati 15 nati e 14 morti, 28 nuovi iscritti e 21 cancellati.

Rispetto al 31/12/07 la popolazione è diminuita di 37 unità.

Dall'inizio dell'anno a fronte di 67 nascite abbiamo registrato 80 morti, mentre a fronte di 123 iscritti abbiamo registrato 147 cancellati.

Fatto 100 la popolazione al mese di gennaio dell'anno 2003, a fine luglio l'incide è pari a 94,2.

C’è stato dunque un calo del 5,8%.

Nello stesso periodo di riferimento la provincia di Agrigento è cresciuta dell’1%, la Sicilia dell’1,2% e la popolazione italiana del 4,4%.

Anche nei comuni limitrofi si è registrato un calo, come nel Comune di Naro con il 4,1%, il Comune di Ravanusa con il 7,0%.

Canicattì di contro è cresciuta del 9,2%, attestandosi a fine luglio a quota 34.562 residenti.

Per approfondimenti si rinvia al sito dell'ISTAT (link) ed hai quattro miei post precedenti (link:, link 2, link 3, link 4).

giovedì 22 gennaio 2009

Campobellesi che meritano!

Oggi ci sono due notizie positive per la Comunità di Campobello di Licata.

Il primo posto spetta, naturalmente, alla nomina di Salvatore Muratore, originario di Campobello di Licata, Vescovo di Nicosia.

Attualmente ricopre il ruolo di vicario generale di monsignor Francesco Montenegro.

Il neo Vescovo prenderà il posto del vescovo Pappalardo a Nicosia, in provincia di Enna (link).

Monsignor Muratore è il primo cittadino campobellese a rivestire tale carica.

Sicuramente per la nostra Comunità è un motivo di vanto e dimostra che la Comunità di Campobello di Licata può e deve essere ricordata per questi esempi positivi e non solo per quelli negativi.

La seconda notizia, anche se di minore importanza, fa riferimento alla nomina del dirigente scolastico dell’istituto “Manzoni” di Ravanusa, Dr. Francesco Provenzano, anche lui di Campobello di Licata, come esperto dei Programmi Comunitari nei settori dell'educazione, degli audiovisivi e della cultura.

La nomina è avvenuta da parte della Commissione Europea (link).

A loro due va il mio personale augurio di buon lavoro.

martedì 20 gennaio 2009

Lo Statuto possibile



Finalmente anche la Sicilia si allinea con le altre Regioni d’Italia, approvando lo statuto.

Tutto ciò dimostra che in Sicilia il concetto di autonomia viene utilizzato a piacimento da molti dirigenti del PD.

Alla fine su molti punti si è deciso di rinviare alle norme nazionali.

Ma veniamo alla cronaca della giornata di Sabato.

Da buon costituente mi accredito e registro.

Accredito n.1, forse sono arrivato troppo in anticipo.

Dopo la nomina degli scrutatori e le norme procedimentali si è passato alla votazione del primo documento, ovvero quello della Commissione Valori.

Devo dire che l’unico punto su cui ci si è soffermati un po’ è stato quello relativo alla sospensione da partito in casi particolari.

Si è aperto il dibattito (tra i tanti la proposta dell’On.le Speziale Presidente della Commissione antimafia regionale) ed alla fine è prevalso un mix tra la linea dura ed una garantista.

Si è deciso che vanno sospesi dal partito tutti coloro che subiscono un rinvio a giudizio per reati di mafia, droga e per reati gravi contro la persona, ma anche nel caso di condanna, anche in primo grado, per reati contro la Pubblica Amministrazione.

Gli altri documenti posti in votazione, sono stati approvati senza emendamenti e con una certa velocità.

Il primo era quello relativo al programma, su cui il sottoscritto ha lavorato ed il secondo alle infrastrutture.

Per quanto riguarda lo Statuto, molti articoli sono stati votati all’unanimità e molti altri a maggioranza.

Alla fine si è discussa la bozza di statuto approvato il 31/07/08 dalla Commissione Statuto con gli emendamenti proposti e con la rinumerazione degli articoli, da 49 a 45.

Nella sostanza è prevalsa la linea delle primarie, anche se meno rafforzate.

In tal senso si utilizzeranno le primarie aperte agli elettori e non solo agli iscritti per la scelta del candidato alla carica di Sindaco, Presidente della Provincia e della Regione, così come ribaditomi dalla Presidenza durante il mio intervento, ma anche per l’elezione del Segretario Regionale del PD.

In quest’ultimo caso, tuttavia, verranno eletti con le primarie solo il 60% dei componenti dell’assemblea regionale (eletti nelle liste a supporto delle candidature a segretario regionale), mentre il 40% dei componenti verranno eletti dalle Assemblee delle Unioni Provinciali.

Il segretario cittadino e provinciale non verranno eletti con le primarie. Io avevo chiesto che si lasciassero i territori decidere su questo punto, ma è prevalsa la linea di non fare le primarie in questi due casi.

Ci saranno primarie riservate agli iscritti per la scelta delle persone da inserire nelle liste bloccate, ove presenti (leggasi per la elezione alla Camera dei Deputati ed al Senato della Repubblica).

Ad ogni modo, per quanto riguarda le primarie (art.24 e non più 26) si rinvia allo Statuto Nazionale e nello specifico agli articoli 18, 19 e 20.

È stata decisa la incompatibilità tra la carica di Parlamentare Europeo, Nazionale e Deputato Regionale con la carica di Sindaco, Assessore e consigliere comunale dei comuni con una popolazione maggiore di 10 mila abitanti.

Per quanto riguarda il limite di mandato è stato previsto che non è ricandidabile da parte del PD Sicilia per la carica di componente del Parlamento Europeo, Nazionale e dell’Assemblea Regionale chi ha ricoperto dette cariche per la durata di 3 mandati. Devo dire che questo punto è rimasto un po’ ambiguo.

Dall’articolo 28 in poi la votazione è stata velocissima, anche perché c’era la condivisione di tutta l’assemblea.

Alla fine lo Statuto è stato votato all’unanimità.

Nelle norme transitorie e finali si è deciso che l’Assemblea Costituente Regionale eletta il 14/10/07 assume le funzioni attribuite dallo Statuto all’Assemblea Regionale, il Presidente dell’Assemblea Costituente Regionale assume il ruolo di Presidente dell’Assemblea Regionale e sono valide l’elezione del Vice-Segretario Regionale, del Tesoriere Regionale, della Direzione Regionale e la nomina dell’Esecutivo Regionale.

Nelle norme transitorie si è altresì stabilito che fino alla prossima elezione dei rispettivi livelli è riconosciuta valida la composizione delle assemblee territoriali e comunali senza distinzione tra quota elettiva e quota per funzione.

Ciò significa ad esempio che l’attuale circolo territoriale del PD di Campobello di Licata continuerà così fino al prossimo congresso, presumibilmente il prossimo autunno.

Infine, poiché nel mese di marzo si provvederà ad un congresso straordinario per la elezione del segretario regionale, si è deciso che il regolamento che dovrà approvare la Direzione Regionale dovrà tenere conto dello Statuto approvato.

Nella fattispecie lo statuto prima di entrare in vigore deve essere approvato da una commissione nazionale, mentre nelle more si potrebbe celebrare il congresso regionale.

Per evitare brutte sorprese, si è deciso che comunque la Direzione Regionale deve tenere conto nell’adozione del regolamento elettorale dello Statuto approvato, ancorché non entrato in vigore.

Complessivamente si poteva fare di più.

Comunque tutto ciò è un buon passo in avanti.

Tutti dobbiamo convincerci che il PD è un partito nuovo e non un nuovo partito, che deve cambiare anche nelle abitudini, nell’approccio alle cose e nei metodi, ma soprattutto il PD deve osare di più, i singoli dirigenti devono osare di più.

Vi invito in tal senso a leggere un articolo di Mario Pirani apparso sul giornale di Repubblica di ieri (link), dal titolo “Primarie vere, salvavita per il PD”, ma soprattutto mi ha colpito un intervento di oggi durante una trasmissione sul PD su Repubblica TV del Presidente della Provincia di Firenze, Matteo Renzi (link, seconda parte, dal minuto 24:58 in poi).

Il Presidente ha appena 34 anni ed è in procinto di candidarsi alle primarie per la scelta della carica di Sindaco di Firenze.

Lo stesso sostiene che il PD deve osare di più, ma anche i dirigenti devono osare di più.

Lui ad esempio ha scelto di candidarsi per cambiare Firenze, per portare avanti una diversa politica rispetto all’Amministrazione uscente, retta dallo stesso partito.

Per fare questo si è messo in discussione, accettando la sfida, anche al costo di uscire sconfitto ed uscire di scena.

Ecco cosa dice testualmente “Mi sembra che in questo partito abbiamo un po’ troppo paura di rischiare. Io, invece, dal mio punto di vista ho fatto una scelta anche un po’ folle, perché a 34 anni mi sono rimesso in discussione. Se vinciamo proviamo a cambiare Firenze, ma vorrei dire, a cambiare il PD; se perdiamo vorrà dire che cambiamo mestiere, almeno uno non perde la faccia e non rimane dentro un giochino che sinceramente dopo un po’ fa venire la nausea anche agli addetti ai lavori”.

Sposo in pieno queste parole.

giovedì 15 gennaio 2009

L’analisi della bozza dello statuto siciliano del PD Sicilia

In questo post analizzerò brevemente i contenuti della bozza di statuto siciliano del PD Sicilia, approvato dalla Commissione Statuto della Assemblea Costituente Regionale del 31/07/2008, che sarà oggetto dell’assemblea regionale del prossimo sabato a Palermo.

Ci sono stati problemi per l’approvazione di questo statuto, come ricordato in uno dei miei post (link) ed a cui rinvio.

La bozza di statuto si divide in 9 parti in cui si analizzano:
- i principi ed i valori del PD Sicilia (1^ parte);

- i soggetti fondamentali e la struttura del partito (2^ parte);

- la struttura federale (3^ parte);

- le primarie, le candidature, gli incarichi, i doveri dei candidati e degli eletti (4^ parte);

- la sobrietà nella vita di partito e nell’azione politica (5^ parte);

- gli strumenti per la partecipazione, l’elaborazione del programma e la formazione politica (6^ parte);

- i principi della gestione finanziaria (7^ parte);

- le procedure e le norme di garanzia (8^ parte);

- le norme transitorie e finali (9^ parte).

1^ parte – principi e valori
Il PD siciliano è un soggetto politico dotato di autonomia politica, programmatica, organizzativa e finanziaria, confederato mediante patto al PD nazionale.

La mission del PD è la crescita civile, sociale e culturale della Sicilia, promuovendo lo sviluppo sostenibile e solidale, la cultura della legalità, la lotta alla mafia, le vocazioni territoriali, il rispetto del principio di sussidiarietà, la piena democrazia paritaria tra uomini e donne, il rispetto del pluralismo culturale e politico al proprio interno, combatte le discriminazione di ogni genere.

Il PD impronta il proprio agire politico all’innovazione, alla trasparenza, alla partecipazione e alla sobrietà delle azioni e dei comportamenti, alla parità di genere nelle candidature, negli esecutivi, nei congressi, negli organi dirigenti e rappresentativi.

2^ parte – soggetti fondamentali e struttura del partito
Soggetti fondamenti del PD sono gli iscritti e gli elettori, che partecipano in maniera diversa alla vita del partito e le strutture territoriali che si articolano nell’Unione Regionale, nelle Unioni Provinciali, nelle Unioni Comunali, nei Circoli Territoriali, nei Circoli legati ai luoghi di lavoro e di studio e nelle Associazioni quali viene accettata la confederazione.

La differenza fondamentale tra iscritti ed elettori consiste che i primi sottoscrivono, con la adesione, il manifesto dei valori, il codice etico e lo statuto, i secondi aderiscono alla proposta politica ma soprattutto i secondo partecipano alla vita del partito in alcuni casi ben definiti quali le primarie per la scelta del segretario regionale, delle assemblee regionali e per la scelta dei candidati del partito alle principali cariche istituzionali.

3^ parte – struttura federale
Il partito è composto da:

- i circoli che è l’unità organizzativa di base, con autonomia di iniziativa politica e finanziaria, attraverso cui gli iscritti partecipano alla vita del partito. I circoli si distinguono in territoriali, legati al luogo di residenza, di ambiente, legati alla sede di lavoro e/o studio. I circoli coincidono generalmente con il Comune (alle circoscrizioni ove presenti), salvo ulteriori circoli con delibera a maggioranza assoluta degli eventi diritto dell’assemblea comunale, ratificata dall’Assemblea dell’Unione Provinciale. Gli organi del circolo sono l’assemblea degli iscritti, il coordinamento (eletto dall’assemblea per la componente elettiva), il coordinatore (eletto dal coordinamento per 3 anni, rinnovabile una sola volta e comunque per un massimo di 6 anni), il tesoriere (eletto dal coordinamento, all’interno, su proposta del coordinatore). Il coordinamento può dotarsi di un organismo esecutivo ristretto che coadiuvi il coordinatore nelle sue funzioni;

- l’Unione Comunale che rappresenta tutto il PD, qualora ci sono più circoli, nel Comune. Gli organi dell’Unione sono l’Assemblea Comunale (il cui numero è deciso, per la componente elettiva, dall’Assemblea Provinciale, rispettando l’indice di proporzionalità costruito sulla base degli iscritti al circolo), il Segretario (eletto dall’assemblea) e la Direzione (eletta dall’assemblea). Il segretario può avvalersi di un esecutivo;

- l’Unione Provinciale che rappresenta il partito nel territorio di competenza provinciale, concorre con il livello regionale all’elaborazione dell’indirizzo politico del partito, gode di autonomia politica, programmatica, organizzativa e finanziaria, svolge azione di indirizzo sulle alleanze e sulla linea politica in ambito provinciale ed è costituita dalle Unioni Comunali. Gli organi sono l’Assemblea, il Segretario, il Vice-Segretario, il Tesoriere, la Direzione Provinciale, il Collegio di Garanzia;

- il Segretario provinciale che rappresenta il partito a livello provinciale. Il suo mandato dura 3 anni e può essere rieletto una solo volta e comunque per un massimo di 6 anni. Il segretario è eletto direttamente dagli elettori unitamente all’Assemblea Provinciale nello stesso giorno in cui avviene l’elezione del Segretario Regionale e dell’Assemblea Regionale. Partecipano alle primarie i primi 2 candidati che nell’Assemblea abbiano ottenuto il consenso di almeno il 15% dei voti validamente espressi, nonché i candidati che abbiano raggiunto il 10% di firme degli iscritti raccolte in almeno il 20% delle Unioni Comunali dell’intera provincia. Il Segretario può essere sfiduciato;

- l’Assemblea Provinciale che è composta per almeno il 70% dai membri elettivi (metà eletta dai circoli e metà dagli elettori, in proporzione agli scritti ed ai voti ottenuti alle ultime elezioni provinciali in ciascun comune o collegio della provincia) e per la rimanente parte dai membri per funzione (segretario, tesoriere, segretario dell’unione comunale della città capoluogo, candidati a segretario provinciale non eletti, segretario dell’organizzazione giovanile, portavoce delle donne, componenti delle assemblee regionale e nazionale, nonché Sindaco, quando iscritto al PD e capogruppo consiliare del comune capoluogo, Sindaci dei comuni della provincia iscritti al PD, Presidente di Provincia quando iscritto al PD e capogruppo provinciale, deputati regionali, membri della giunta regionale e parlamentari nazionali ed europei iscritti al PD eletti nella provincia). L’Assemblea ha competenza in materia di indirizzo politico nell’ambito territoriale ed elegge un proprio presidente che rimane in carica per la durata di tutto il mandato dell’Assemblea e può essere sfiduciato;

- la Direzione Provinciale che è costituita da componenti per funzioni (Segretario, Tesoriere, Presidente dell’Assemblea, Responsabile dell’Organizzazione, Segretario dell’Organizzazione Giovanile, portavoce provinciale delle donne democratiche, segretario dell’Unione Comunale del Comune capoluogo, sindaco, quando iscritto al PD, e capogruppo del PD del comune capoluogo, Presidente della Provincia, quando iscritto al PD, e capogruppo del PD in consiglio provinciale, parlamentari nazionali ed europei, membri della Giunta regionale e deputati regionali iscritti al PD nella provincia) e da componenti eletti, è eletta dall’Assemblea Provinciale e segue gli indirizzi dati dall’Assemblea;

- l’Esecutivo Provinciale composto da un massimo di 10 componenti nominati dal segretario che coadiuva il segretario nella gestione operativa del partito. L’esecutivo deve tener conto del pluralismo interno e del rinnovamento generazionale;

- il Tesoriere ed il Comitato di Tesoreria Provinciale. Il primo è eletto dall’Assemblea, il secondo (massimo 4 componenti) è eletto dalla Direzione Provinciale;

- il Collegio di Garanzia Provinciale che è eletto (da 3 a 7 componenti) tra i membri dell’assemblea;

- l’Unione Regionale che rappresenta l’unitarietà della politica del partito nella Regione Siciliana. Elabora l’indirizzo politico e programmatico del partito e stipula un Patto confederale con il Partito Nazionale che ne regola i rapporti. Sono organi del partito a livello regionale: l’Assemblea Regionale, la Direzione Regionale, il Segretario Regionale, il Vice-Segretario Regionale, il Tesoriere Regionale, la Conferenza dei Segretari Provinciali, il Collegio di Garanzia;

- il Segretario Regionale che rappresenta il Partito, ne esprime l’indirizzo politico sulla base della piattaforma approvata al momento della sua elezione. Il mandato del Segretario Regionale dura 3 anni ed è rieleggibile per una sola volta e comunque per un massimo di 6 anni. Il Segretario è eletto con il metodo delle primarie, aperte a tutti gli elettori. Sono ammessi alle primarie i primi 2 candidati che nell’Assemblea abbiano ottenuto il consenso di almeno il 15% dei voti validamente espressi. Sono altresì ammessi alle primarie i candidati che abbiano raggiunto il 5% di firme degli iscritti raccolte in almeno 5 province. Le candidature a Segretario Regionale vengono presentate in collegamento con liste di candidati a componenti dell’Assemblea Regionale, sulla base di piattaforme politico-programmatiche concorrenti. In ciascun collegio elettorale possono essere presentante una o più liste collegate a ciascun candidato alla segreteria. Il segretario può essere sfiduciato;

- Il Vice-Segretario che è proposto dal Segretario Regionale, di genere diverso dal proprio, eletto dall’Assemblea;

- L’Assemblea Regionale che è composta da 300 persone elette contestualmente all’elezione del Segretario Regionale. Il mandato di componente dura 3 anni. L’Assemblea ha competenza in materia di indirizzo della politica regionale del Partito, di organizzazione e funzionamento di tutti gli organi dirigenti regionali, di definizione dei principi essenziali per l’esercizio dell’autonomia da parte delle unioni provinciali;

- Il Presidente dell’Assemblea Regionale che viene eletto a scrutinio segreto dall’Assemblea rimane in carica per la durata di tutto il mandato dell’assemblea e può essere sfiduciato;

- Il Vice-Presidente dell’Assemblea Regionale che viene eletto dall’Assemblea, di genere diverso rispetto al Presidente;

- La Direzione Regionale, che è l’organo di direzione politica e di esecuzione degli indirizzi dell’assemblea regionale, è composta da membri elettivi e membri per funzione. La quota elettiva della direzione regionale, che non può essere inferiore al 60% dell’organismo, viene eletta per il 50% dall’Assemblea Regionale e per il 50% dalle Assemblee Provinciali in proporzione al numero dei componenti dell’Assemblea Regionale del Partito democratico Siciliano;

- La Conferenza dei Segretari Provinciali che è un organo di rappresentanza federale del partito, di coordinamento dell’iniziativa politica e delle scelte organizzative. La conferenza è presieduta e convocata dal Segretario Regionale o dal Vice- Segretario;

- L’Esecutivo Regionale che è composto da un massimo di 15 componenti nominati dal segretario entro 15 giorni dalla sua elezione. La sua composizione deve rispettare la pari rappresentanza di genere e deve tenere conto del rinnovamento generazionale e del pluralismo interno. L’esecutivo coadiuva il segretario nella gestione operativa del partito. Fra i componenti dell’esecutivo il Segretario Regionale nomina il Responsabile dell’Organizzazione Regionale che nello svolgimento del proprio ruolo deve garantire la sua terzietà e lavorare per rafforzare l’unitarietà dell’iniziativa politica del partito;

- Il Tesoriere e Comitato di Tesoreria Regionale eletto dall’assemblea a cui compete la responsabilità delle attività amministrative, patrimoniali e finanziarie del partito compresa la gestione del personale. Il Tesoriere Regionale dura in carica 3 anni e può essere rieletto soltanto per un mandato. Il Tesoriere dell'Unione Regionale è coadiuvato nel suo lavoro da un Comitato di Tesoreria. Il Comitato di Tesoreria svolge funzioni di indirizzo e di controllo delle attività economiche e patrimoniali del partito e dell’equa ripartizione delle risorse, sulla base del regolamento finanziario regionale; Il Comitato di Tesoreria, composto da 4 componenti, è eletto dalla Assemblea Regionale;

- Il Collegio di Garanzia Regionale che è eletto tra i membri dell’Assemblea Regionale nel corso della riunione di insediamento ed è composto da 7 membri. Il collegio di Garanzia elegge al suo interno un Presidente ed un Vice-Presidente di genere diverso.

4^ parte – primarie, candidature, incarichi, doveri dei candidati e degli eletti
Nella scelta delle candidature agli incarichi elettivi di partito e istituzionali il PD adotta il metodo delle primarie interne e/o aperte, la limitazione dei mandati per favorire il ricambio della classe dirigente, l’adozione del principio di non cumulabilità delle cariche elettive, l’obbligo di residenza in Sicilia per i candidati, il rispetto della parità di genere.

Tutti i candidati devono rispettare il manifesto dei valori ed il codice etico regionale.

Le primarie sono aperte per i candidati alla carica di Sindaco di Comune superiore a 10 mila abitanti, Presidente di Provincia, Presidente della Regione, deputato regionale, parlamentare nazionale e parlamentare europeo. Sono interne per la selezione dei candidati a consigliere provinciale e consigliere comunale.

La candidatura a Sindaco, Presidente di Provincia o della Regione può essere avanzata con il sostegno del 30% dei componenti della Assemblea del relativo livello territoriale, oppure con un numero di sottoscrizioni pari almeno al 10% degli iscritti nel relativo livello territoriale. Nel caso di primarie di coalizione le percentuali prima descritte aumentano al 40% ed al 30%.

Nella bozza di statuto sono disciplinate le incompatibilità. Ad esempio i parlamentari europei e nazionali non possono concorrere alle cariche di Segretario Regionale, Vice-Segretario Regionale e Segretario Provinciale, mentre i deputati regionali non possono concorrere alla carica di Segretario Provinciale.

Non sono ricandidabili come parlamentari europei, nazionale o regionale coloro che abbiano ricoperto dette cariche per 3 mandati anche non consecutivi e comunque per una durata superiore a 15 anni. Gli iscritti non possono ricoprire una carica monocratica di governo o far parte di un organo esecutivo collegiale per più di 2 mandati consecutivi.

5^ parte – sobrietà nella vita di partito e nell’azione politica
Non è prevista alcuna remunerazione per le cariche elettive di partito, salvo rimborsi spese.

Gli iscritti e gli eletti si impegnano a ridurre i costi della politica.

6^ parte – strumenti per la partecipazione, l’elaborazione del programma e la formazione politica

Ogni anno il PD indice una Conferenza programmatica.

Il PD si attiva anche attraverso forum tematici e si impegna a promuovere attività culturali per la formazione politica degli elettori e degli iscritti, nonché dei suoi gruppi dirigenti.

Il PD si impegna ad attivare il referendum su argomenti e scelte politiche di essenziale importanza, nonché a promuovere le organizzazioni giovanili.

7^ parte – principi della gestione finanziaria
Il PD è dotato di un collegio sindacale composto da 5 membri effettivi e 2 supplenti.
Il finanziamento del partito è costituito dalla risorse previste dalle disposizioni di legge, dalle quote di iscrizione, dalle erogazioni liberali degli eletti, dalle contribuzioni liberali provenienti dalle campagne di autofinanziamento e dalle feste del Partito.

I rimborsi elettorali vanno ripartiti nel caso di elezioni nazionali per il 75% alle Unioni Provinciali e per il 25% a quella Regionale, per le elezioni regionali le percentuali passano al 50% alle prime ed al 50% all’Unione Regionale.
Ciascun livello della struttura federale del partito ha una propria autonomia patrimoniale, finanziaria e gestionale.

È assicurata la massima diffusione dei bilanci delle strutture di partito.

8^ parte – procedure e organi di garanzia
Il PD si dota del collegio dei garanti che svolge le funzioni di garanzia relative alla corretta applicazione dello statuto, del codice etico, dei regolamenti, nonché dei rapporti interni al partito e dello svolgimento dell’attività democratica.
È previsto il commissariamento in caso di gravi e ripetute violazioni statutarie o regolamenti o di gravi e ripetute omissioni.

Lo statuto può essere modificato con il voto della maggioranza dei due terzi degli aventi diritto.

9^ parte – norme transitorie e finali
L’Assemblea costituente regionale eletta il 14/10/07 assume le funzioni dell’Assemblea Regionale.

Sono considerate valide tutte le nomine di partito e fino alla prossima elezione dei rispettivi livelli è riconosciuta valida la composizione delle assemblee territoriali e comunali senza distinzione tra quota elettiva e quota per funzione.

I componenti delle Assemblee Costituenti ai diversi livelli che si sono candidati in liste concorrenti al Partito Democratico nelle elezioni politiche, regionali ed amministrative del 2008, si considerano decaduti.

mercoledì 14 gennaio 2009

L’odissea di un appalto che forse alla fine non verrà mai realizzato, o forse si

Come ricorderanno gli utenti di questo blog, nel mese di settembre dello scorso anno avevo scritto un post dal titolo “L’odissea di un appalto che forse alla fine non verrà mai realizzato” (link).

Si tratta dei lavori di manutenzione della viabilità comunale al fine di migliorare la circolazione veicolare nel Comune di Campobello di Licata con un imposto a base d’asta di 196 mila euro e 3,8 mila euro oneri per la sicurezza, per un importo complessivo di 200 mila euro.

Finalmente l’appalto è stato nuovamente aggiudicato lo scorso 19 dicembre dall’U.R.E.G.A. sezione provinciale di Agrigento ad un’impresa di Favara per un importo complessivo di quasi 186 mila euro.

Come ricorderete sia il primo che il secondo aggiudicatario dell’appalto sono stati esclusi poiché non idonei. La gara è stata riaperta lo scorso 19 dicembre.

L’appalto è stato aggiudicato per sorteggio tra le cinque imprese che hanno fatto il ribasso (7,320%) che più si è avvicinato a quello medio (7,32083%) tra le 29 offerte rimaste in gara, dopo il taglio delle ali.

Si è aggiudicata l’appalto una ditta di Favara.

La seconda in graduatoria è una ditta di Canicattì.

Riepilogando le imprese partecipanti sono risultate 66 di cui 10 non ammesse (di cui 1 fuori termine) e 56 ammesse.

Prima di aggiudicare definitivamente l’appalto si aspettano le informazioni prefettizie.

Penso passeranno un paio di mesi e se tutto va bene dovrebbero partire anche questi lavori di manutenzione stradale che si aggiungono a quelli già realizzati e che hanno visto asfaltare tante strade del paese, anche se per la verità alcuni interventi non sembrano fatti bene.

L’impresa avrà 120 giorni di tempo dalla consegna dei lavori per completare gli interventi.

E dunque forse alla fine di giugno potremo vedere completati i lavori, ovvero dopo due anni e mezzo dalla pubblicazione dell’appalto.

Per approfondimenti si rinvia ai seguenti link:

Esito gara (link)

Verbale gara (link)

martedì 13 gennaio 2009

Slitta ancora la riunione per l'ampliamento della discarica di Campobello di Licata

Si apprende dai giornali di oggi (Giornale di Sicilia, pag.25) che la conferenza dei servizi in programma domani a Palermo, con oggetto l'autorizzazione per i lavori di completamento della quarta vasca della discarica sub comprensoriale di contrada Bifara di Campobello di Licata, è stata rinviata al prossimo 26 gennaio.

Noi come PD di Campobello di Licata rimaniamo ancora in attesa di incontrare la Commissione Straordinaria anche per capire lo stato di avanzamento dell’iter progettuale e lo stato dell’arte del contenzioso con la Dedalo Ambiente.

Per approfondimenti si rinvia al precedente post di dicembre (link).

lunedì 12 gennaio 2009

-145 giorni alle elezioni comunali di Campobello di Licata

E dunque probabilmente anche quest’anno ci sarà l’election day e quindi voteremo il prossimo 6 e 7 giugno in concomitanza con le elezioni europee.

Il 20 ed il 21 giugno, l’eventuale ballottaggio.

Per la prima volta in Sicilia si voterà di Sabato, dalla mattina alla sera, e di Domenica fino alle ore 15, per poi avviare lo spoglio.

Questa è la proposta dell’Assessore agli Enti Locali, Francesco Scoma, che quasi certamente porterà all’attenzione della Giunta Regionale, almeno così recita l’articolo del giornale di Sicilia di domenica scorsa (pag.7).

In questo modo si avrebbe un risparmio di almeno 4 milioni di euro, che in tempo di crisi non è male.

Ma anche i Comuni risparmierebbero poiché, essendoci anche le elezioni europee, il costo delle elezioni graverebbe sul bilancio comunale solo per la metà.

Dal punto di vista normativo la data delle elezioni, comunque, viene stabilita con Decreto Assessoriale, previa deliberazione della Giunta Regionale, entro e non oltre il 60° giorno ed, eccezionalmente entro il 50° giorno, precedente quello della dotazione, per cui se si voterà il prossimo 6 giugno questo decreto dovrà essere datato non oltre 6/04/2009 ed eccezionalmente non oltre il 16/04/2009.

Ad esempio l’anno scorso in occasione dell’election day del 15 e 16 giugno in decreto fu fatto l’11 aprile.

Rinviando ad un successivo post l’approfondimento sulla modulistica in questo possiamo già dare alcune indicazioni, nell’ipotesi di voto del 6 giugno.

In provincia di Agrigento dovrebbero andare al voto i Comuni di Caltabellotta, Naro, Campobello di Licata e Sciacca (vedi link Ass. Enti Locali).

I primi due Comuni con il sistema elettorale maggioritario, poiché Comuni con popolazione inferiore a 10 mila abitanti, e gli ultimi due con il sistema elettorale proporzionale, poiché Comuni con popolazione superiore a 10 mila abitanti.

Presentazione delle liste
Le liste dei candidati a consigliere comunale e le collegate candidature a sindaco, con i relativi allegati, vanno presentate alla segreteria del comune dal trentesimo al venticinquesimo giorno antecedente quello di votazione, in questo caso dal 7 al 12 maggio 2009, fino alle ore 12:00; la presentazione può avvenire solamente durante il normale orario d'ufficio e nell'ultimo giorno, anche se festivo, fino alle ore 12,00.

Convocazione comizi elettorali
Entro il 45° giorno precedente (nel nostro caso entro il 22 aprile) quello della votazione deve essere pubblicato, del Sindaco o dell’organo straordinario del comune, il manifesto di convocazione dei comizi elettorali. Entro la stessa data devono essere chiuse le operazioni relative alla revisione straordinaria delle liste elettorali.

sabato 10 gennaio 2009

Gli interventi programmati per le scuole di Campobello di Licata



Le notizie degli ultimi giorni, circa lo stato di manutenzione delle scuole di Campobello, mi danno l’occasione per affrontare il tema nelle sue diverse sfaccettature.

Tali notizie si riferiscono al crollo dell’intonaco dal tetto della scuola Don Bosco e alla caldaia rotta nella scuola media Mazzini.

Inoltre gli alunni della scuola primaria Marconi, a causa dei lavori di ristrutturazione, in questo momento stanno facendo turni pomeridiani.

Negli ultimi giorni sembra che sia stata trovata una soluzione al problema, ovvero distribuendo di mattina gli alunni tra la scuola Pascoli e Mazzini.

Ma prima di parlare degli interventi programmati per la manutenzione delle scuole è necessario fare il punto sulla presenza degli istituti scolastici a Campobello di Licata.

Nel nostro territorio esistono 11 scuole di ogni ordine e grado.

Si tratta delle seguenti:

- Scuola statale dell’infanzia (ovvero la vecchia scuola materna): Carnevale in via Carnevale (link), Edison in via Edison (link), Pascoli in via Hemingway (link), Tevere in via Tevere (link), Trieste in via Trieste;

- Scuola paritaria autorizzata dell’infanzia: Ist. Pubbl. Assist.Benefic “Anna Bella” in via Garibaldi;

- Scuola statale primaria (ovvero la vecchia scuola elementare): Marconi in Piazza I° Maggio, S.G. Bosco in via Gen. Cascino, Pascoli in via Pascoli (link);

- Scuola statale secondaria di I° grado (ovvero la vecchia scuola media): G. Mazzini in via Pirandello

- Scuola statale secondaria di II° grado: Istituto Tecnico Commerciale Gino Zappa (link) in via Arcadipane con indirizzo giuridico economico aziendale.

Fanno riferimento al circolo didattico S.G. Bosco (link) (Dirigente scolastico Dott.ssa Giuseppa Cartella) la scuola dell’infanzia Carnevale, Edison, Pascoli, Tevere, la scuola primaria S.G. Bosco e Pascoli.

Fanno riferimento all’Istituto Comprensivo G. Mazzini (Preside prof. Giovanni Petix) la scuola dell’infanzia Trieste, la scuola primaria Marconi, la scuola secondaria di I° grado G. Mazzini.

L’Istituto di Istruzione Superiore Gino Zappa (Dirigente scolastico Prof.ssa Basta Maria Rita) comprende oltre all’Istituto Tecnico Commercial “G. Zappa” di Campobello di Licata anche la sezione staccata Istituto Professionale di Stato per l’agricoltura e l’ambiente “R.Livatino” di Canicattì in via Largo Castello e la sezione associata dell’Istituto Tecnico Commerciale “Federico II” di Naro.

Complessivamente a Campobello esiste una popolazione scolastica di 1400 alunni (il dato non tiene conto dell’Istituto privato Anna Bella) suddivisi in 65 classi, quasi 22 alunni per classe, di cui 284 alla scuola dell’infanzia (5 scuole e 13 classi), 535 alla scuola primaria (3 scuole e 25 classi), 373 alla scuola secondaria di I° grado (1 scuola e 17 classi) e 208 alla scuola secondaria di II° grado (1 scuola e 10 classi).

Ma cosa è stato fatto in questo anno per le scuole e cosa prevede il piano triennale delle opere pubbliche 2009/2011?

Iniziamo il ragionamento su quello che è stato fatto dai Commissari che amministrano attualmente il Comune di Campobello di Licata, secondo i bandi pubblicati nel sito web del Comune.

In questi giorni la Commissione ha dato disposizione per l’acquisto della caldaia per l’Istituto Mazzini.

Lo scorso mese di dicembre è stato aggiudicato il pubblico incanto per i lavori di manutenzione della scuola elementare Marconi con importo a base d’asta di € 87 mila, oltre oneri di sicurezza pari a € 1,5 mila, a cui hanno partecipato 184 ditte. I lavori sono stati assegnati ad un’azienda di Agrigento che ha offerto il ribasso di 7,3152%, pari a € 81 mila oltre oneri per la sicurezza, per un importo complessivo di € 82,5 mila. I lavori consistono nell’esecuzione di interventi edili di nuova realizzazione e di ristrutturazione delle opere esistenti, il ripristino e la manutenzione degli impianti elettrici e di riscaldamento, nonché la realizzazione di interventi al sistema idrico-sanitario, relativamente ad alcuni locali siti ai piani terra e primo della scuola, compresi i lavori necessari al ripristino del locale mensa ed ambienti ad esso connessi. I lavori edili comprendono la costruzione di un architrave per la messa in comunicazione di due aule site a piano terra, previa la demolizione della muratura esistente, per la realizzazione di un unico ambiente, la realizzazione di due vani bagno e la demolizione e ripavimentazione e il ripristino dell’intonaco.

Lo scorso mese di ottobre è stata aggiudicata la gara di appalto relativa al contratto aperto per la manutenzione dei beni immobili comunali. L’importo complessivo del progetto è pari a 79 mila euro e prevede tra i vari interventi uno nell’Istituto Comprensivo Mazzini.

Lo scorso mese di settembre è stato bandito il pubblico incanto per i lavori di adeguamento dell’impianto elettrico della scuola materna Edison per un importo complessivo di € 55,7 mila di cui € 54,7 mila a base d’asta e mille euro per oneri per la sicurezza.

Lo scorso mese di giugno è stato aggiudicato il pubblico incanto per i lavori di ristrutturazione dell’ex alloggio custode della scuola media Mazzini con importo a base d’asta di € 54,8 mila, oltre oneri di sicurezza, a cui hanno partecipato 170 ditte. I lavori sono stati assegnati ad un’azienda di Favara che ha offerto il ribasso di 7,3152%, pari a € 50,8 mila oltre oneri per la sicurezza, per un importo complessivo di € 50,9 mila.

Si segnala che quando viene pubblicato un bando di gara non si tiene conto delle somme a disposizione dell’Amministrazione Comune, ma solo delle somme a base d’asta e degli oneri per la sicurezza, per cui i lavori da eseguire non notevolmente superiori. Ad esempio per i lavori previsti per la scuola Marconi i lavori a base d’asta ammontano a € 87,4 mila, mentre l'importo complessivo dei lavori ammonta a € 113,9 mila.

Ricordiamo altresì che lo scorso mese sono stati esclusi 3 progetti dalla graduatoria del bando pubblico di selezione per l’esecuzione di opere di recupero e ristrutturazione di edifici scolastici esistenti, di ogni ordine e grado. Si tratta di un bando pubblicato nel 2005. I tre progetti si riferiscono alla ristrutturazione e adeguamento alla legge 46/90 della scuola materna Edison di 300 mila euro, alla verifica sismica della scuola elementare Don Bosco e alla ristrutturazione della scuola media statale G. Mazzini di quasi 964 mila euro (vedi post pubblicato).

Dal bilancio preventivo del 2008 si evince che sono stati impegnati fondi nel 2006, pari a 300 mila euro (avanzo di amministrazione), per i lavori di adeguamento della scuola Edison alla legge 46/90, nel 2005, pari a 340 mila euro (mutuo Cassa Depositi e Prestiti), per i lavori di ristrutturazione della scuola Pascoli.

Ora vediamo cosa prevede il piano triennale delle opere pubbliche 2009/2011 per le scuole di Campobello.

Limitandoci all’anno 2009 gli interventi ammonterebbero a 2,9 milioni di euro di cui 200 mila con mutuo (450 mila euro per il 2010) per i lavori di adeguamento alle norme di sicurezza degli edifici scolastici di proprietà comunale (si tratta dell’Istituto Comprensivo “G. Mazzini” – scuole media “Mazzini”, scuole elementare “Marconi”, scuola materna “Trieste), 200 mila euro come stanziamenti di bilancio (450 mila per il 2010), ovvero i fondi previsti dalla legge finanziaria 296/06 per i comuni sciolti per infiltrazioni mafiose”, per i lavori di adeguamento alle norme di sicurezza degli edifici di proprietà comunale relativamente alla Direzione Didattica “Don Bosco” e quindi la scuola elementare “Don Bosco”, la scuola materna “Carnevale”, la scuola materna “Montessori” o Tevere e la scuola materna “Hemingway”) e 2,5 milioni di euro come finanziamenti richiesta ai sensi del comma 2 dell’art.145 del D.lgs 267/00 per la ristrutturazione della scuola media “G. Mazzini” (964 mila euro), per la ristrutturazione per l’adeguamento alla normativa antisismica, alla legge 46/90, al D.lgs. 626/94 della scuola elementare “Don Bosco” (1.489 mila di euro).

Nell’elenco annuale di quest’anno sono riportate le seguenti opere riguardanti la scuola: lavori per l’adeguamento alle norme della sicurezza degli edifici scolastici di proprietà comunale sia della Direzione Didattica “Don Bosco” (650 mila euro di cui 200 mila nel 2009 e 450 mila nel 2010) che dell’Istituto Comprensivo “G.Mazzini” (650 mila euro di cui 200 mila nel 2009 e 450 mila nel 2010).

Per approfondimenti si rinvia al post relativo.

Per quanto riguarda invece gli interventi per l’Istituto Commerciale G. Zappa questi sono di competenza della Provincia di Agrigento.

Per quest’ultimo aspetto è da evidenziare che i lavori per la costruzione del nuovo Istituto sono fermi da oltre un anno a causa dei problemi con la ditta incaricata a svolgere i lavori (ATI Umbria Cantieri srl), mentre dovevano essere completati nel mese di aprile dell’anno 2006.

giovedì 8 gennaio 2009

Il numero di famiglie a Campobello di Licata



Continuando l'analisi sulle caratteristiche della popolazione campobellese, in questo post analizzeremo i dati relativi alle famiglie.

Secondo i dati ISTAT le famiglie sono 4 mila (dato al 31/12/2007), mentre il numero medio di componenti per famiglia è di 2,6.

Il numero delle famiglie continua, anno dopo anno, a decrescere.

Nel 1991 le famiglie erano pari a 4.205, mentre oggi si attestano su un valore pari a 4.037, ovvero quasi 200 famiglie hanno abbandonato la comunità di Campobello.

È dal 2004 che il numero medio dei componenti è pari a 2,6, mentre l’anno precedente era pari a 2,7.

Negli ultimi anni si è registrato una crescita delle famiglie sia nel 2004 (4.004 contro 3.960 nel 2003) che nel 2005 (4.024) ed una diminuzione nel 2006 (3.995).

Non sono disponibili ulteriori dati dettagliati aggiornati, quelli disponibili si riferiscono al censimento Istata della popolazione dell’anno 2001.

In quel periodo le famiglie erano 3.869 (2,8 componenti per famiglia) di cui il 23,4% (905) composte da 4 persone, il 22,7% (879) da una persona, il 22,3% (861) da due persone, il 18,8% (728) da tre persone ed il 10,4% (403) da cinque persone. Solo il 2,4% (93) delle famiglie erano composte da 6 o più persone.

Il 64,8% delle famiglie campobellesi rientrava nella tipologia di coppia con figli, seguita a lunghissima distanza dalla tipologia “coppia senza figli” (23,8%).

martedì 6 gennaio 2009

Ancora sulle caratteristiche della popolazione campobellese




Proseguiamo in questo post con l'analisi delle caratteristiche della popolazione campobellese concentrandoci sulla suddivisione per stato civile.

Dai dati si evidenzia che al 1° gennaio 2008 il 49% (5.074) dei campobellesi residenti risulta coniugato, mentre quasi il 43% (4.400) risulta celibe.

I vedovi e le vedove incidono per il 7,6% (783), mentre i divorziati incidono per lo 0,5% (55).

Rispetto al 2002 diminuiscono percentualmente le categorie celibi/nubili (dal 44,3 al 42,7%) ed i divorziati/e (dallo 0,6 allo 0,5%), aumentano di contro, sempre percentualmente, i coniugati/e (dal 48,3 al 49,2%) ed i vedovi/e (dal 6,7 al 7,6%).

L’unica categoria che in valore assoluto ha registrato un aumento è quella dei vedovi/e da 745 a 783 persone.

Scomponendo i dati dal punto di vista sessuale si evidenzia per quasi tutte le categorie una sostanziale parità tra maschi e femmine. Ad esempio i celibi incidono per il 52,6%, i coniugati per il 49,9% ed i divorziati per il 49,1%.

Ciò che sorprende è il dato dei vedovi/e. In sostanza su 783 vedovi/e l’86% sono vedove (674). Tale percentuale nel 2002 era pari a quasi il 73%.

In sostanza negli ultimi anni si è registrato un aumento considerevole di donne vedove.




Per singola categoria si evidenzia quanto segue:
- Celibi/Nubili. Si concentrano per il 41,5% nella fascia 15-29 anni, per il 20,3% nella fascia 7-14 anni, per il 19,5% nella fascia adulta (30/65 anni), per il 15,9% nella fascia prescolare (0/6 anni) e per il 2,9% nella fascia senile (oltre 65 anni);

- Coniugati/e. Si concentrano per il 72,6% nella fascia di età adulta, per il 23,2% nella fascia di età senile e per il 4,2% nella fascia di età 15/29 anni;

- Divorziati/e. Si concentrano per l’89,1% nella fascia di età adulta e per il 10,9% nella fascia di età senile;

- Vedovi/e. Si concentrano per l’82,2% nella fascia di età senile, per il 17,6% nella fascia di età adulta e per l’0,1% nella fascia di età 15/29 anni.

Quasi il 90% dei giovani nella fascia 15/29 anni rientra nella categoria celibe/nubile ed il 10,4% in quella coniugati/e.

Le persone di età adulta rientrano per il 78% nella categoria coniugati/e, per il 18% nella categoria celibi/nubili, per il 3% nella categoria vedovi/e e solo per l’1% nella categoria divorziati/e.

Le persona nella fascia di età senile rientrano per il 60% nella categoria coniugati/e, per il 33% in quella vedovi/e, per il 6,5% nella categoria celibi/nubili e solo per lo 0,3% nella categoria divorziati/e.

Ciò che si evidenzia rispetto al 2002 è che:
- I celibi/nubili diminuiscono percentualmente nella fascia di età prescolare (dal 17,3 al 15,9%), nella fascia di età 7/14 anni (dal 22,3 al 20,3%), aumentano invece nella fascia di età 15/29 anni (dal 40,2 al 41,5% e nella fascia di età adulta (dal 17,3 al 19,5%). Rimangono stabili i celibi/nubili nella fascia di età senile;

- I coniugati/e diminuiscono percentualmente solo nella fascia di età 15/29 anni (dall’8,9 al 4,2%), aumentano invece nella fascia di età adulta (dal 69,5 al 72,6%) e senile (dal 21,6 al 23,2%). Ciò dimostra che anche a Campobello di Licata ci si sposa più tardi con l’età. Si evidenzia altresì che se nel 2002 quasi l’81% dei giovani dai 15 ai 29 anni era celibe, nel 2008 tale percentuale è salita all’89,5% ovvero quasi 9 punti percentuali in più;

- I divorziati/e diminuiscono nella fascia di età adulta (dal 91,5 all’89,1%) ed aumentano nella fascia di età senile (dall’8,5 al 10,9%);

- I vedovi/e diminuiscono nella fascia di età adulta (dal 32,3 al 17,6&) ed aumentano nella fascia di età senile (dal 67,7 all’82,2%).









domenica 4 gennaio 2009

Le caratteristiche nel tempo della popolazione campobellese



In questo post analizzeremo le caratteristiche della popolazione campobellese nel tempo, rinviando ad un successivo post l’analisi dei nuclei familiari e dello stato civile (celibe/nubile, coniugato, divorziato, vedovo).

Secondo gli ultimi dati disaggregati disponibili (1° gennaio 2008) la popolazione residente risulta di poco al di sopra dei 10 mila abitanti (10.312), con una densità di 127,5 abitanti/kmq (149,8 a livello provinciale) ed una leggera prevalenza del sesso femminile (51,7% pari a 5.329).

Le famiglie sono 4 mila, mentre il numero medio di componenti per famiglia è di 2,6.

A fine giugno 2008 la popolazione residente è pari a 10.267 di cui 4.966 maschi e 5.301 femmine.

Dall’analisi del bilancio demografico degli ultimi cinque anni emergono alcuni dati interessanti che segnalano una tendenza ormai diventata strutturale.

Il primo dato che emerge è la continua diminuzione della popolazione residente passata da 10.919 nel 2002 a 10.312 nel 2007, ovvero una diminuzione di oltre 600 residenti pari al 5,6%, oltre 100 residenti per anno.

Con questo andamento quasi certamente nel 2010 la popolazione residente si attesterà sotto i 10 mila abitanti con conseguenze anche sul piano finanziario, dato dal declassamento del Comune (dalla 7^ alla 6^ fascia).

È da sottolineare altresì che la popolazione presente è già sotto i 10 mila abitanti nonostante la presenza massiccia degli stranieri. È consuetudine, infatti, che molti cittadini di Campobello si trasferiscono per motivi di studio o di lavoro in altre città ma mantengono la residenza a Campobello.

Il secondo dato che emerge è il calo delle nascite e l’aumento considerevole dei morti (+27%) con un contestuale peggioramento del saldo naturale, da positivo nel 2002 (+13) a negativo nel 2007 (-25). È infatti la tendenza di quest’ultimo saldo, più del saldo migratorio, che ha determinato la diminuzione della popolazione. Le nascite nel periodo 2002-2007 sono diminuite di 11 unità, pari a quasi il 10%. Nello stesso periodo le morti sono aumentate di 27 unità per una percentuale del 27%.
Solo per fare un raffronto con il dato provinciale nello stesso periodo di riferimento le nascite sono diminuite dell’8,0% e le morti aumentate del 2,6%. Ciò segnala una tendenza allarmante per la Comunità di Campobello di Licata.

Il terzo dato che emerge è la costanza negativa del saldo migratorio, sempre sopra i 100 residenti, tranne per quest’ultimo anno (+13 unità).

Suddividendo la popolazione residente per sesso il bilancio demografico evidenzia i seguenti dati.

Se complessivamente la popolazione è diminuita del 5,6%, a livello maschile è diminuita ancora di più (-6% pari a 320 unità), mentre a livello femminile è diminuita di meno (-5,1% pari a 287 unità).

I nati maschi sono diminuiti del 23,6% (da 55 del 2002 a 42 unità del 2007), mentre i nati donna sono aumentati del 2% (da 58 del 2002 a 60 del 2007).

I morti maschi sono aumentati del 48% (+23 unità), quelli donna sono aumentati di quasi l’8% (+4 unità).

Il saldo naturale maschile è passato da +7 unità nel 2002 a -29 unità nel 2007, mentre quello femminile da +6 a +4 unità nello stesso periodo di riferimento.
Complessivamente, dunque, nascono più donne (60 contro 42) anche se rispetto al 2002 nascono molto meno maschi. La differenza è passata da +3 unità nel 2002 a +18 unità nel 2007 a favore delle donne.

Non sono disponibili dati aggiornati relativi alla suddivisione della popolazione nei vari quartieri, per cui in questa sede riportiamo quelli tratti dall’indagine conoscitiva del territorio, della popolazione, dei servizi e dell’economia insediata del Comuni di Campobello di Licata fatta nel 1998 da una società di consulenza con il supporto di venti ricercatori campobellesi, tra cui il sottoscritto, per conto del Comune di Campobello di Licata.

Secondo l’indagine suddetta il territorio comunale è stato suddiviso in base alla collocazione spaziale delle principali parrocchie individuando così 10 quartieri (Matrice, Gesù e Maria, S.Giuseppe, Lourdes, Immacolata, Stazzone, Africano, Case Nuove, Bordollino, Uliva) che successivamente, soprattutto per esigenze pratiche di rilevazione dei dati, sono stati accorpati nei sei seguenti: 1 – Matrice; 2 - Gesù e Maria, e Bordollino; 3 - S.Giuseppe, Lourdes e Uliva; 4 - Immacolata e Case Nuove; 5 – Stazzone; 6 - Africano.

Dai dati emerge che il quartiere più popolato è quello denominato S.Giuseppe-Lourdes-Uliva con quasi 2800 residenti, pari a quasi il 24% della popolazione, mentre quello meno popolato è quello denominato Africano con poco più di 1500 residenti, pari a quasi il 13%.

Complessivamente la struttura per età risulta omogenea fra i quartieri della città. Solo nel quaritere denominato Gesù e Maria- Bordollino le donne risultano meno numerose rispetto ai maschi.

È da sottolineare che negli ultimi anni sono stati costruiti nuovi complessi edilizi nella parte sud-est del centro abitato, proseguendo nel quartiere africano. In quella parte della città già vi risiedono moltissimi cittadini campobelllesi, che ne acquisiranno la residenza non appena saranno collaudati gli edifici.




Analizzando gli indici più significativi (dati dal 1° gennaio 1982 al 1° gennaio 2007) si evidenzia che:
­- l’indice di dipendenza (carico della popolazione non attiva - da 0 a 14 anni e da 65 anni e più - su quella attiva) è pari a 54,7, ovvero ci sono quasi 55 persone a carico della collettività ogni 100 persone attive. Il dato si presenta migliore rispetto al 1982 dove ogni 100 persone in condizione attiva vi erano quasi 67 persone in condizione non attiva;
­- l’indice di vecchiaia (numero di persone anziane che vivono nella popolazione ogni 100 giovani) è pari a 129, ovvero ci sono 129 anziani ogni 100 giovani. Il dato si è peggiorato di molto rispetto al 1982 quando ogni 100 giovani c’erano quasi 52 anziani;
­- l’età media è pari a 41 anni. Il dato del 1982 non è disponibile, il primo dato disponibile è quello relativo al 1992 ed è pari a 35,7; ciò significa che negli ultimi 15 anni l’età media della popolazione è aumentata di oltre 5 anni;
­- il tasso di ricambio della popolazione in età attiva (possibilità di lavoro che derivano dai posti resi disponibili da coloro che lasciano l’attività lavorativa) è passato da 56,3 a 85,6, ovvero a 100 potenziali nuovi ingressi nel mondo del lavoro, corrispondono a 56 uscite di individui giunti al termine dell'attività lavorativa nel 1982 e 86 nel 2007;




Suddivisione della popolazione per classi di età

Al fine di analizzare i dati della popolazione suddivisi per fascia di età è necessario ricorrere a quelli disponibili, ovvero quelli al 1° gennaio 2008.

Dagli stessi emerge che il 66% della popolazione ha un’età compresa tra 15 e 65 anni, mentre quasi il 19% ha un’età maggiore di 65 anni ed il 15,4% ha un’età inferiore a 15 anni.

Scomponendo i dati ancora di più si evidenzia che la fascia più numerosa è quella 35-39 anni e 40-44 anni con il 7,4 e 7,3%, mentre quella meno numerosa è quella con più di 85 anni.



Utilizzando un’altra suddivisione si evidenzia che il 45,9% della popolazione si concentra nella fascia dell’età adulta, il 19,8% nella fascia di età di prima occupazione, il 18,9% nella fascia senile, l’8,7% nella fascia dell’età dell’obbligo ed il 6,8% nella fascia di età prescolare.




Nel 1982, anno a partire dal quale sono disponibili dati dettagliati, la struttura della popolazione del Comune di Campobello di Licata era completamente diversa.
Nello specifico la popolazione al di sotto dei quindici anni di età incideva per il 26,4% contro l’attuale incidenza del 15,4%, le persone al di sopra i sessantacinque anni di età incidevano per il 12,7% contro l’attuale percentuale del 18,9%, mentre la fascia di popolazione tra quindici e sessantacinque anni è passata dal 60,9% al 65,6%.




C’è stato dunque, oltre la diminuzione della popolazione di oltre mille unità, un invecchiamento della stessa.

Il calo più consistente si è registrato nella fascia di popolazione al di sotto dei quindi anni di età (-1433 unità).



Rispetto al 1982 il calo più consistente si è registrato nella fascia di età della scuola dell’obbligo con il 49% pari a 859 unità, seguita dalla fascia prescolare con il 45% pari a 574 unità. L’età senile è aumentata del 33,4%, ovvero 489 persone in più.

Scomponendo ancora di più i dati la perdita più consistente si è registrata nella fascia 10-14 anni con una percentuale del 51% (-585 persone), seguita dalla fascia 5-9 anni con il 46% (-471 persone).

Le persone con età superiore ad 85 anni sono aumentare del 214%, ovvero 171 persone in più, mentre la fascia 80-84 anni è aumentata del 105% (162 persone in più).
Complessivamente diminuiscono le fasce di età da 0 a 29 anni, da 50 a 59 anni, da 65 a 69 anni, aumentano tutte le altre.

Se la popolazione nel periodo di riferimento è diminuita del 10,1% (-1.155 persone), i maschi sono diminuiti del - 12,7% (-728 persone), mentre le donne sono diminuite solo del 7,4%.

Appartiene, comunque, alle donne il calo più vistoso , ovvero quello nella fascia di età 10-14 anni con 318 persone in meno pari al 57% in meno rispetto al 1982. Spetta anche alle donne l’aumento più consistente, quello della fascia oltre 85 anni di età con +222,9% (107 persone in più).

giovedì 1 gennaio 2009

Un anno di cronaca

Vi volevo segnalare due link interessanti.

Si tratta del riepilogo di un anno di notizie riguardanti la provincia di Agrigento.

Troverete anche quelle relative al nostro territorio.

Il primo è del giornalista Ruoppolo di Teleacras (link)

Il secondo è della redazione giornalistica di agrigentonotizie (link).

Vi auguro ancora un Buon Anno