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martedì 27 dicembre 2011

Anche Campobello celebra l'iniziativa circoli aperti, con un focus sui rifiuti


COMUNICATO STAMPA

ANCHE CAMPOBELLO CELEBRA L’INIZIATIVA CIRCOLI APERTI, CON UN FOCUS SUI RIFIUTI

Domani presso la sede del PD di Campobello di Licata in Piazza XX Settembre alle ore 18 si celebrerà l’iniziativa circoli aperti, iniziativa lanciata a livello nazionale dal partito.

Nell’occasione saranno affrontate diverse tematiche riguardanti l’Amministrazione Comunale ma soprattutto quelle relative al costo esoso dei rifiuti e le bollette salatissime che saranno notificate ai contribuenti campobellesi.

A tal proposito ieri si è celebrata a Licata una affollatissima iniziativa sui rifiuti organizzata dal gruppo consiliare del PD alla Provincia di Agrigento e dai circoli del PD dell’ATO AG3, a cui ha partecipato una delegazione del PD di Campobello.

Durante l’assemblea sono state affrontate le tante criticità del soggetto gestore Dedalo Ambiente, dell’ulteriore proposta della Dedalo di aumentare il costo dei rifiuti per l’anno 2011, da 18,6 a 19,6 milioni di euro oltre all’iva che graverà sui cittadini dell’ambito, un costo che noi riteniamo esagerato e non giustificabile dove le spese di funzionamento della società raggiungono la ragguardevole cifra di un milioni di euro.

Tutti i presenti hanno concordato sul fatto che il bilancio 2010, che sarà discusso in una delle prossime assemblee societarie, non va approvato in quanto riporta una perdita di 2 milioni di euro con alcune voci di spesa quali multe e sanzioni per 170  mila euro, accantonamenti per multe e sanzioni per 200 mila euro che non devono gravare sulla società ma dovranno essere addebitate ai responsabili di tali multe, ma anche costi relativi ad esercizi passati per quasi 380 mila euro oltre al fatto che nelle pieghe di bilancio alcune voci di spesa sono ritenute eccessive come le spese di manutenzione e riparazione automezzi che ammontano a 460 mila euro a fronte di un parco automezzi iscritto in bilancio per 2,4 milioni di euro e con un valore residuo di 1,2 milioni di euro, ma anche le spese per noli che risultano pari a 300 mila euro, le spese per consulenza pari a quasi 180 mila euro, le spese pubblicitarie e/o promozionali pari a 33 mila euro, la spesa per gomme pari a 109 mila euro, ma anche gli oneri finanziari ed altre spese ancora oltre al fatto che dovrebbe essere approfondito anche il capitolo relativo spesa del personale dove solo nell’ultimo anno gli operai sono diminuiti di 9 unità mentre sono aumentati di 9 unità gli impiegati raggiungendo la cifra spropositata di 29 addetti.

Si è discusso anche dell’opportunità offerta dalla nuova Ordinanza del Presidente della Regione per avviare progetti sperimentali ma anche di organizzare il servizio anche al di fuori della Dedalo, prendendo atto che comunque il servizio dovrà essere affidato con regolare gara pubblica, salvaguardando i livelli occupazionali e rispettando il protocollo legalità.

Tra le tante proposte discusse anche quella di predisporre un esposto da inviare a diversi organi tra i quali la Corte dei Conti ma anche la Procura della Repubblica per accertare eventuali responsabilità nella gestione aziendale anche alla luce di alcune considerazioni espresse dai revisori dei conti in questi mesi, oltre al fatto che si provvederà a chiedere al Commissario ad Acta nominato dalla Regione con Decreto dello scorso mese di aprile a che punto è la relazione sulla “sussistenza o meno di gravi e reiterate violazioni di legge che possano dar luogo all’adozione di provvedimenti decadenziali nei confronti di chi è reso eventualmente responsabile delle violazioni alla l.r. n.9/2010 e n.11/2010”  che doveva predisporre in relazione ad uno dei compiti a lui affidati ovvero quello di “individuare le motivazioni che determinano ed hanno determinato il perdurare della situazione di crisi nel campo della gestione dei rifiuti nell’ATO AG3, identificando cause e responsabilità”.

Si invita la cittadinanza tutta a partecipare.



Campobello di Licata, 10/12/2011

Il coordinatore cittadino del PD di Campobello di Licata

Calogero Calà


L'ultima Ordinanza del Presidente della Regione è una buona occasione per cambiare passo nel settore dei rifiuti


COMUNICATO STAMPA

L’ULTIMA ORDINANZA DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE E’ UNA BUONA OCCASIONE PER CAMBIARE PASSO NEL SETTORE DEI RIFIUTI

Nelle prossime settimane verrà pubblicata l’Ordinanza n.151 del 10/11/2011 del Presidente della Regione On.le Lombardo nella qualità di Commissario Delegato per la gestione integrata dei rifiuti.

Con l’ordinanza si dà impulso all’affidamento, tramite procedura di evidenza pubblica e con il rispetto del protocollo legalità, salvaguardando i livelli occupazionali, del servizio di gestione integrata dei rifiuti avvalendosi di un Soggetto attuatore.

Le gare potranno essere realizzate anche per lotti in ragioni alle specificità dei territori, per capirci potranno essere organizzate gare anche per iniziativa di uno o più Comuni, oltre al fatto che su proposta delle aggregazioni territoriali di Enti locali potranno essere approvati progetti gestionali sperimentali per la gestione dei rifiuti e per la differenziata.

Tali progetti dovranno essere presentati entro trenta giorni dalla pubblicazione in Gazzetta dell’ordinanza.

Gli Enti locali con questa ordinanza assumono un ruolo importante, sottoscrivendo i contratti e assicurando la verifica dell’esatto adempimento del contratto anche in ordine al raggiungimento degli obiettivi qualitativi e quantitativi nonché provvedendo al pagamento del corrispettivo per l’espletamento del servizio.

È opportuno che l’Amministrazione comunale si attivi in fretta per verificare quali Comuni intendono procedere all’affidamento del servizio tramite procedura pubblica anche perché non si può continuare più ad alimentare un settore che fa acqua da tutte le parti.

Per rimanere in tema nelle prossime settimane i Comuni dell’ATO AG3 gestito dalla Dedalo Ambiente dovranno decidere se approvare o meno il bilancio 2010 che riporta una perdita di 2 milioni di euro e che potrebbe mandare in tilt i bilanci comunali, nonché se approvare o meno i costi presuntivi per l’anno 2011 per un importo di 19,7 milioni di euro superiore di un milioni di euro rispetto alla proposta che era pervenuta ai Comuni alcuni mesi fa, un costo insostenibile per i Comuni soci.

Per il Comune di Campobello si passerebbe da un costo di 1,4 a 1,6 milioni di euro a cui bisogna aggiungere l’Iva e quindi ad un costo per la collettività superiore 230 mila euro rispetto all’ipotesi formulata solo alcuni mesi fa, proposta a nostro giudizio da rispedire al mittente e che ci porta a dichiarare che non è più rinviabile la riforma del settore e che è opportuno procedere nel più breve tempo possibile ad affidare il servizio tramite procedura di evidenza pubblica abbandonando la Dedalo che così dovrà occuparsi solo della liquidazione.

In questo modo sarà realmente possibile verificare la qualità del servizio.

Campobello di Licata, 21/11/2011

Il Capogruppo del PD di Campobello di Licata

Giuseppe Sferrazza


martedì 12 luglio 2011

Alcune proposte del PD sul tema dei rifiuti e della raccolta differenziata

COMUNICATO STAMPA
ALCUNE PROPOSTE DEL PD SUL TEMA DEI RIFIUTI E DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
In questi giorni il gruppo consiliare del PD ha formalmente presentato alcune proposte sul tema dei rifiuti e sulla raccolta differenziata.
Si tratta di una mozione, che se approvata dovrà essere inviata alla Procura Regionale della Corte dei Conti, tesa ad accertare eventuali responsabilità e danno erariale per la mancata realizzazione della 4^ vasca di raccolta della discarica in Contrada Bifara-Favarotta nel territorio di Campobello di Licata, autorizzata con DRS n.271 del 9/4/2009, atteso che dal 2008 al 2010 la Dedalo ha chiesto somme per oltre 10 milioni di euro per maggiori costi connessi ai conferimenti presso la discarica di Siciliana e nel 2011 saranno ancora di più visto il conferimento presso la discarica di Gela ed in alcuni casi a Catania.
Con l’ordine del giorno si chiede al Presidente della Regione nella qualità di Commissario Delegato per il superamento della situazione di emergenza nel settore della gestione dei rifiuti in atto nella Regione Sicilia, il finanziamento per la realizzazione della 4^ vasca di raccolta della discarica in Contrada Bifara-Favarotta, nonché il progetto di impianto di compostaggio, presentato dalla Dedalo all’Assessorato Regionale all’Energia ed ai Servizi di Pubblica Utilità, allo scopo di superare la situazione di emergenza determinatesi nel settore dello smaltimento dei rifiuti nell’ATO AG3 grazie ad un notevole incremento della raccolta differenziata oltre ad una diminuzione dei costi dovuti ai minori costi di trasporto legati al conferimento presso discariche lontane dall’ATO AG3, un miglioramento ambientale oltre a preservare l’utilizzo dei mezzi della Dedalo costretti a continue manutenzioni per i trasferimenti dei rifiuti presso le discariche.
Con la terza proposta si intende approvare un regolamento sulle politiche e sulle azioni di sensibilizzazione ed incentivazioni all’utenza alla raccolta differenziata. Nel Regolamento si stabilisce che il Comune di Campobello privilegia il sistema di raccolta porta a porta e si assumono impegni circa l’implementazione della raccolta differenziata negli uffici pubblici e nel territorio comunale nonché incentivi per chi effettua la raccolta differenziata, oltre ad incentivare l’apertura di Ecopunti.
Con l’ultima iniziativa si propone di destinare l’avanzo di amministrazione, per la parte destinata ad investimenti, per un importo di 100 mila euro per l’acquisto di attrezzatura per la raccolta differenziata (acquisto di contenitori per la raccolta differenziata, di sacchetti biodegradabili per la raccolta differenziata, di sacchetti in cotone quale alternativa naturale in cotone alle buste di plastica usa e getta, da concedere in comodato d’uso gratuito ai soggetti passivi TARSU, in regola con il pagamento della tassa) nonché per l’apertura di almeno un Ecopunto (acquisto di attrezzatura per la pesatura, contenitori ed altro materiale occorrente), previsto nella bozza di piano dei rifiuti predisposto dalla Regione, quale sistema integrativo dei tradizionali circuiti di raccolta differenziata domiciliari e stradali, grazie alla possibilità di valorizzare economicamente il meccanismo di coinvolgimento ed educazione dell’utenza, da concedere in uso gratuito ad associazioni e/o imprese, previa pubblicazione di un bando pubblico. Qualora le risorse siano insufficienti è possibile prevedere il cofinanziamento dell’iniziativa da parte del Comune fino all’ammontare delle risorse finanziarie disponibili.
Il dettaglio delle proposte saranno rese disponibili nel sito web del partito.
Campobello di Licata, 12/7/2011
Il Capogruppo del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza



Relazione di accompagnamento sulle proposte (link)


Regolamento raccolta differenziata (link)


Mozione sulla discarica (link)


Ordine del giorno sulla discarica e sull'impianto di compostaggio (link)


Atto di indirizzo sull'avanzo di amministrazione per investimenti sulla raccolta differenziata (link)

lunedì 4 luglio 2011

I finanziamenti per la raccolta differenziata negli ATO rifiuti

I FINANZIAMENTI PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA NEGLI ATO RIFIUTI
Lo scorso 3 giugno è stata pubblicata la graduatoria provvisoria delle linee di intervento 2.4.1.1 e 2.4.2.1 del PO FESR 2007/2013 che riguardano alcuni interventi infrastrutturali negli ATO rifiuti della Regione Sicilia.



La prima linea di intervento è la 2.4.1.1 denominata “azioni di sostegno alla realizzazione di interventi infrastrutturali e impiantistici in accordo alle previsioni della pianificazione regionale”.
Secondo la graduatoria provvisoria sono stati ammessi 13 progetti di cui 4 in provincia di Catania, 3 in provincia di Messina, 2 in provincia di Siracusa, 2 in Provincia di Trapani e 2 in Provincia di Agrigento.
I due progetti finanziati in provincia di Agrigento si riferiscono ad un progetto dell’ATO AG2 per la realizzazione di un Centro Comunale di Raccolta nel Comune di Casteltermini ed uno dell’ATO AG3 relativo al finanziamento per l’acquisto di mezzi ed attrezzature per la raccolta differenziata per un importo richiesto a carico dell’Assessorato di € 554.195,42 oltre iva al 20% e spese tecniche, a carico della Dedalo Ambiente, per un importo complessivo di 675 mila euro.
Il progetto prevede l’acquisto di 2 mezzi da adibire alla raccolta di materiale ingombranti nei comuni dell’ambito, di 4 mezzi da adibire alla raccolta differenziata di alcune frazioni merceologiche monomateriali (alluminio, plastica, frazione organica, carta, cartone, vetro) da utilizzare dove non può arrivare il compattatore, di 4 mezzi da adibire alla raccolta della differenziata, del legno e raccolta a domicilio dei RAEE da conferire nei Centri Comunali di raccolta, di 600 cassonetti da distribuire sul territorio per la raccolta e conferimento dei materiali differenziati, di sacchi in polietilene e di un mezzo da adibire alla raccolta di materiale ingombrante nei Comuni dell’ambito.
I progetti non ammessi sono 157 (vedi tabella sotto riportata per maggiori dettagli), in provincia di Agrigento sono 13 di cui 5 dell’ATO AG1, 7 dell’ATO Ag2 ed uno dell’ATO AG3.
Il progetto non ammesso della Dedalo Ambiente AG3 S.p.A. è relativo all’ampliamento del centro comunale di raccolta differenziata di Ravanusa da ubicarsi presso l’area Asi di Ravanusa per un finanziamento richiesto di € 947.269,63 oltre iva al 20% per un totale di un milione di euro.
Il progetto non è stato ammesso poiché privo di autorizzazioni e pareri.
La seconda linea di intervento è la 2.4.2.1 denominata “azioni  di incentivazione e di sostegno alla raccolta differenziata presso categorie di utenza ad elevata produzione di rifiuti, anche di concerto con i Consorzi Nazionali di Imballaggio”.
Secondo la graduatoria provvisoria l’unico progetto ammesso a finanziamento è quello presentato da Kalat Ambiente SpA ed è relativo alla fornitura di sistema tecnologico, beni e attrezzature per l’incremento della raccolta differenziata presso categorie di utenza ad elevata produzione di rifiuti.
I progetti non ammissibili sono 34 e riguardano le provincia di Catania (11), Palermo (8), Ragusa (3), Siracusa (3), Messina (2) ed Agrigento (7).
I progetti non ammissibili in provincia di Agrigento si riferiscono all’ATO AG1 (1) ed all’ATO AG3 (6).
Ma vediamo in dettaglio cosa prevedono i progetti presentati dalla Dedalo Ambiente e non ammessi, almeno in questa fase.

Un 1° progetto è relativo alla realizzazione di un Centro Ecologico Multimediale e prevede l’acquisto di automezzi (12 autocarri da 35 q.li muniti di vasca in acciaio inox da mc 5 per un totale di € 480 mila) e  la realizzazione di un centro ecologico (12 centri ecologici urbani informatizzati con 10 contenitori da lt 1100 per un totale di 660 mila euro) per un totale di € 1,2 milioni di euro oltre iva 20% e spese tecniche per un totale di € 1.464.000,00. Il progetto non è stato ammesso in quanto privo di autorizzazione e parei ed inoltre manca l’individuazione e la disponibilità delle aree da parte del Comune.
Un 2° progetto è relativo alla realizzazione del porta a porta convenzionato per un importo complessivo di € 2.086.200,00 compreso l’acquisto di sistemi di individuazione e controllo utenza, mezzi (11 autocarri 35 q.li munito di vasca in acciaio inox da mc 5) ed attrezzature (90 mila bio-pattumiera con capacità non inferiore a lt.25, 800 contenitori carrellato da lt.240 per condomini e grandi utenze per RD, 55 mila sacchi in polietilene per la accolta differenziata) e comunicazione (10 mila opuscoli divulgativi, 1500 attività di pubblicità con l’ausilio di manifesti pubblicitari murari, 14 spot televisivi, 13 mila gadget ed interventi pubblicitari presso le scuole), l’iva al 20%, spese tecniche
° tre iva 20% e spese tecniche per un totale di € 1.464.000,00. lt 1100 per un totale di 660 mila euro) per un totale di € 1.14 ed altro. Il progetto non è stato ammesso in quanto privo di approvazioni.
Un 3° progetto è relativo alla gestione sostenibile di feste (€ 140 mila), sagre (€ 70 mila) e di servizi mensa (€ 90 mila) per un importo complessivo di € 396.500,00 compreso iva e spese tecniche. Il progetto non è stato ammesso in quanto privo di approvazioni.
Un 4° progetto è relativo alla realizzazione delle eco piazze (n.5 isole ecologiche mobile informatizzata con compattazione e n.5 attrezzature, stampe ed accessori per arredo e funzionamento scopiazza) per un importo complessivo di € 1.037.000,00 compreso iva e spese tecniche. Il progetto non è stato ammesso in quanto privo di approvazioni.
Un 5° progetto è relativo alla realizzazione di strumenti economici-ecofiscalità per un importo complessivo di € 1.415.200,00 compreso iva e spese tecniche. Il progetto non è stato ammesso in quanto privo di approvazioni.
Un 6° progetto è relativo alla realizzazione del progetto “a scuola differenziati” per un importo complessivo di € 1.278.275,00 compreso iva e spese tecniche. Il progetto prevede la fornitura di cestini (€ 423.750,00 di cui 117 cestini modello delfino, 117 cestini modello ranocchio, n.117 cestini modello orsetto e n.652 cestini modello nexus 100) ed automezzi (€ 565.000,00 di cui 1 Fiat Grande Punto, 11 automezzi tipo ercolino, 11 automezo con vasca da mc.5). Il progetto non è stato ammesso in quanto non coerente con la linea di intervento 2.4.2.1.
Gli Enti, sia per ambedue le linee di intervento, hanno 30 giorni di tempo (entro il 2/7/2011) per formulare osservazioni ed integrazioni formali, dopo di che verrà stilata la graduatoria definitiva.
Complessivamente, dunque, la Dedalo Ambiente ha presentato 8 progetti per un importo complessivo di 9 milioni di euro e solo uno è stato finanziato. Tale progetto incide solo per il 7,6% dell’ammontare complessivo dei progetti presentati dalla Dedalo.
Temo, dunque, che i mezzi a disposizione per l’avvio della raccolta differenziata nel nostro ambito sono scarsi, anche perché quelli disponibili sono stati chiusi, a quando sembra, per problemi di sicurezza e dunque la percentuale di raccolta aumenterà di poco a meno che i Comuni finanzieranno con proprie ricorse gli investimenti ed a questo punto probabilmente è necessario modificare la bozza di piano industriale in quanto in tale piano si rimandava ad appositi finanziamenti regionali e sottoporlo finalmente alla assemblea dei soci per essere approvato, altrimenti avremo scherzato con grave nocumento ai cittadini in termini finanziari, sociali ed ambientali. 





giovedì 30 giugno 2011

Serve un intervento di disinfestazione straordinaria delle aree dove si sono accumulati i rifiuti


COMUNICATO STAMPA
SERVE UN INTERVENTO DI DISINFESTAZIONE STRAORDINARIA DELLE AREE DOVE SI SONO ACCUMULATI I RIFIUTI
Il Consigliere Sferrazza, a nome di tutto il Gruppo consiliare del PD, ha inviato una lettera al Sindaco per chiedere un intervento di disinfestazione straordinario delle aree dove si sono accumulati i rifiuti in tutti questi giorni, come la via Allende, ma anche un intervento di igienizzazione dei cassonetti.
I rifiuti come sappiamo sono rimasti sia a terra che nei cassonetti per alcuni giorni ragion per cui sia all’interno dei cassonetti che nell’area è presente un odore insopportabile.
Domani con tutta probabilità, per dare seguito alle dichiarazioni dei giorni scorsi, il gruppo del PD presenterà una mozione che, se approvata, dovrà essere inviata anche alla Procura regionale della Corte dei Conti della Sicilia per l’accertamento dei responsabili e del danno erariale scaturito dalla mancata realizzazione della 4^ vasca nella discarica di Campobello.
Per l’ennesima volta è stata rinviata l’Assemblea della Dedalo ed ancora non si riesce ad approvare quel famoso piano industriale che comporterebbe un risparmio cospicuo per la Comunità di Campobello ed a cui tutti abbiamo lavorato.
Il capogruppo sottolinea che se i numeri in Assemblea riporteranno la procedura del calcolo del costo del servizio in funzione della popolazione e non dei rifiuti conferiti è necessario far notare che la prima conseguenza deve essere la richiesta di dimissioni del liquidatore anche perché lo stesso è stato eletto lo scorso 27 gennaio con delle precise direttive tra le quali anche il cambio del metodo del calcolo del costo del servizio.
A proposito delle direttive il Capogruppo ricorda che vi era l’impegno a verificare e controllare ogni tre mesi l’andamento economico-finanziario della società, i tre mesi sono passati ed è opportuno sapere se tutto ciò è stato fatto e se è stato consegnato quel famoso bilancio intermedio alla data del passaggio dalla gestione ordinaria a quella liquidatoria nonchè le motivazioni per cui non è stato ancora predisposto il bilancio 2010 della Dedalo.
Tra le direttive c’era anche l’organizzazione e l’incremento del servizio di raccolta differenziata. Sul punto si segnala che da diversi giorni i CAM nei vari Comuni sono chiusi perché a quanto pare risulterebbero non a norma mentre nulla o poco è stato fatto per l’avvio concreto della raccolta differenziata e nulla di buono ci aspetta nelle prossime settimane anche perché degli otto progetti presentati dalla Dedalo alla Regione per un importo di quasi 9 milioni di euro solo uno, che prevede l’acquisto di mezzi ed attrezzature per la raccolta differenziata di 675 mila euro, risulterebbe ammissibile per come si evince dalla pubblicazione della graduatoria provvisoria.
Infine il Capogruppo chiede di sapere a che punto è il progetto relativo al 1° stralcio per la Messa in Sicurezza della discarica e se per il finanziamento del progetto complessivo di Messa in Sicurezza è stata trovata una soluzione atteso che il problema non può essere risolto solo con i soldi accantonati dal Comune nel corso degli anni ma deve trovare copertura finanziaria anche dagli altri Comuni dell’Ambito AG3.
Campobello di Licata, 29/6/2011
Il Capogruppo del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza


Testo della lettera inviata al Sindaco (link)

domenica 12 giugno 2011

Il Gruppo del PD chiede la modifica del regolamento TARSU

COMUNICATO STAMPA
IL GRUPPO DEL PD CHIEDE LA MODIFICA DEL REGOLAMENTO TARSU
Ieri il gruppo consiliare del PD di Campobello di Licata ha presentato una richiesta di convocazione del Consiglio comunale per affrontare la modifica del regolamento TARSU.
Nello specifico si chiede una riduzione tariffaria del 40% per le pertinenze (garage) delle abitazioni.
Su queste pertinenze attualmente si paga la tariffa piena senza che le stesse producano gli stessi rifiuti delle abitazioni in cui insistono i nuclei familiari determinando una disparità di trattamento, che con la proposta di modifica si cercherà attenuare.
Il gruppo del PD si augura che tale modifica venga accolta per andare incontro alle esigenze di tanti nuclei familiari.
Ieri si è tenuta, inoltre, la conferenza dei Capigruppo su alcuni argomenti da sottoporre al prossimo Consiglio comunale.
A tal fine il Gruppo del PD evidenzia che la mancata presenza della gruppi che sostengono l’attuale Sindaco è stata una mancanza di rispetto nei confronti dell’opposizione ed a nulla vale la presenza di un Assessore poiché la conferenza è il luogo di confronto dei gruppi consiliari.
Il gruppo del PD insieme a quello dell’MPA hanno chiesto l’inserimento nel prossimo Consiglio comunale la proposta di approvazione del piano triennale delle opere pubbliche, quale atto propedeutico al bilancio, ed a tal fine hanno avuto rassicurazioni del funzionario competente al ramo che preparerà la proposta di delibera.
La conferenza dei Capigruppo, infine, ha approvato la decisione di spostare la sede di svolgimento dei lavori consiliari nel Cinema Corallo per cui finalmente dal prossimo Consiglio comunale, che si terrà entro la fine di giugno, le sedute si terranno nel fabbricato acquistato a tal fine.
Campobello di Licata, 8/6/2011
Il Capogruppo del PD di Campobello di Licata


Testo della richiesta di convocazione e proposta di delibera


Prot.7527 del 6/6/2011

Al Sig.             Presidente del Consiglio Comunale
di Campobello di Licata
Oggetto:         Richiesta di convocazione del Consiglio Comunale straordinario ed urgente, ai sensi dell’art.20 dello Statuto Comunale e dell’art.22 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, con all’ordine del giorno la modifica del regolamento TARSU.
I sottoscritti consiglieri comunali  GIUSEPPE SFERRAZZA, GIOVANNI PICONE, MARIA RITA TURCO, GIOVANNI FALSONE, ………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………….,
Visto
-         l’art.20 dello statuto comunale del Comune di Campobello di Licata approvato con delibere consiliari n.58 del 15/10/2002 e n.59 del 17/10/2002;
-         l’art.22 del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale approvato con delibera del consiglio comunale n.134 del 22/12/1998;
-         il regolamento per l’applicazione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni adottato con deliberazione del Consiglio comunale n.5 del 4/2/2003, d’ora in poi “regolamento”;
Considerato che
-         è necessario prevedere delle agevolazioni per le pertinenze delle abitazioni di cui alla categoria c) dell’art.13 del regolamento vista la scarsa produzione dei rifiuti;
-         sulle pertinenze è applicata la stessa tariffa delle abitazioni con evidente disparità di trattamento;
-         anche quest’anno trova applicazione nel nostro Comune la TARSU, tassa disciplinata dal D.lgs. 507/93;
-         il comma 169 dell’art.1 della legge 296/2006 (finanziaria 2007) stabilisce che “Gli enti locali deliberano le tariffe e le aliquote relative ai tributi di loro competenza entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione. Dette deliberazioni, anche se approvate successivamente all'inizio dell'esercizio purché entro il termine innanzi indicato, hanno effetto dal 1° gennaio dell'anno di riferimento. In caso di mancata approvazione entro il suddetto termine, le tariffe e le aliquote si intendono prorogate di anno in anno”;
-         le medesime considerazioni possono essere fatte per le modifiche ai regolamenti;
-         dunque, è necessario prevedere una modifica al regolamento TARSU non oltre i termini per l’approvazione del bilancio di previsione, previsti, dal DM del 16/3/2011, per il 30/6/2011, allo scopo di applicare per l’anno 2011 le nuove disposizioni, in ossequio alla normativa vigente,
per quanto visto e considerato, in qualità di consiglieri comunali del Comune di Campobello di Licata ed in virtù delle disposizioni di legge,
CHIEDONO
che sia convocato in seduta straordinaria ed urgente il Consiglio Comunale di Campobello di Licata da tenersi non oltre il 30 giugno c.a. ed inserire tra i punti all’ordine del giorno la modifica del regolamento TARSU per introdurre una riduzione tariffaria per le pertinenze dei fabbricati di cui alla categoria c) dell’art.13 del regolamento.
Nello specifico, dunque, si propone di inserire una nuova lettera all’art.9 del regolamento TARSU:
“h. Pertinenze dei fabbricati di cui alla categoria c) del successivo art.13. Riduzione tariffaria del 40%.”.
Sostituire alla fine del punto g dell’art.9 il segno “.”  con il segno “;”.
Per quanto riguarda la relazione di accompagnamento si fa riferimento alle considerazioni contenute nella presente richiesta.

Campobello di Licata, lì 6/6/2011

Firme



PROPOSTA DI DELIBERAZIONE PER IL CONSIGLIO COMUNALE
Oggetto:    Modifica al regolamento per l’applicazione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni (TARSU)
IL CONSIGLIO COMUNALE DI CAMPOBELLO DI LICATA
Visto
-         il regolamento per l’applicazione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni adottato con deliberazione del Consiglio comunale n.5 del 4/2/2003, d’ora in poi “regolamento”;
Considerato che:
-         è necessario prevedere delle agevolazioni per le pertinenze delle abitazioni di cui alla categoria c) dell’art.13 del regolamento vista la scarsa produzione dei rifiuti;
-         sulle pertinenze è applicata la stessa tariffa delle abitazioni con evidente disparità di trattamento;
-         anche quest’anno trova applicazione nel nostro Comune la TARSU, tassa disciplinata dal D.lgs. 507/93;
-         il comma 169 dell’art.1 della legge 296/2006 (finanziaria 2007) stabilisce che “Gli enti locali deliberano le tariffe e le aliquote relative ai tributi di loro competenza entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione. Dette deliberazioni, anche se approvate successivamente all'inizio dell'esercizio purché entro il termine innanzi indicato, hanno effetto dal 1° gennaio dell'anno di riferimento. In caso di mancata approvazione entro il suddetto termine, le tariffe e le aliquote si intendono prorogate di anno in anno”;
-         le medesime considerazioni possono essere fatte per le modifiche ai regolamenti;
-         dunque, è necessario prevedere una modifica al regolamento TARSU non oltre i termini per l’approvazione del bilancio di previsione, previsti, dal DM del 16/3/2011, per il 30/6/2011, allo scopo di applicare per l’anno 2011 le nuove disposizioni, in ossequio alla normativa vigente,
Ritenuto
-         importante procedere alla modifica del Regolamento TARSU per dedurre dal costo complessivo dei servizi di nettezza urbana un importo pari al 15 per cento a titolo di costo dello spazzamento dei rifiuti solidi urbani e quindi di abbassare l’esoso  costo del servizio di igiene urbana ad addebitare ai cittadini di Campobello,
per quanto visto, considerato e ritenuto il Consiglio Comunale di Campobello di Licata
DELIBERA
di modificare il Regolamento TARSU adottato con deliberazione del Consiglio comunale n.5 del 4/2/2003 introducendo la lettera h) all’art.9 del regolamento che così recita:
“h. Pertinenze dei fabbricati di cui alla categoria c) del successivo art.13. Riduzione tariffaria del 40%.”.
Sostituire alla fine del punto g dell’art.9 il segno “.”  con il segno “;”.
Campobello di Licata, 9/6/2011
Firma

venerdì 29 aprile 2011

Le nostre posizioni sul piano industriale della Dedalo

Lo scorso 26 aprile abbiamo inviato una lettera al Sindaco di Campobello per esternare la nostra posizione sulla 2^ bozza del piano industriale presentato dalla Dedalo ed oggetto dell'odierna assemblea dei soci.
La lettera segue quella inviata lo scorso mese di gennaio sulla 1^ bozza di piano industriale e tutta l'azione politica portata avanti dal PD sull'argomento e che già ha dato i suoi primi frutti e che è possibile visionare dai precedenti post.
Di seguito si riportano ambedue le osservazioni presentate.


GRUPPO CONSILIARE DEL PD DI CAMPOBELLO DI LICATA

Prot. 5530 del 26/4/2011
Al                    Sindaco del Comune di Campobello di Licata
Oggetto:         Piano industriale 2011 della Dedalo Ambiente
Il sottoscritto Giuseppe Sferrazza, nella qualità di capogruppo del PD di Campobello di Licata, già lo scorso 29 marzo aveva segnalato alcuni suggerimenti sulla bozza di piano industriale (oltre a quelli segnalati nella nota dell’11/11/2011), integrati verbalmente con il funzionario competente al ramo, così come avevo auspicato un pronto intervento per l’approvazione del protocollo di intesa suggerito dalla Dedalo per l’avvio della raccolta differenziata.
Le ricordo altresì che in alcune riunioni tenutesi presso il Comune avevo sollecitato il coinvolgimento di altre Amministrazioni che avevano raggiunto ottime percentuali di raccolta differenziata allo scopo di avviare sul serio nel nostro territorio la raccolta differenziata, atteso che nel 2010 è risultata pari all’1,5% , ovvero non è esistita.
Nella bozza di piano industriale sono anche evidenziati gli ulteriori risparmi che il Comune potrebbe conseguire raggiungendo l’obiettivo di raccolta differenziata fissato dalla normativa per l’anno 2011, obiettivo raggiungibile grazie all’approvazione di quel famoso ordine del giorno approvato da alcuni Consigli comunali dell’Ambito, tuttavia per evitare che tutto ciò rimanga lettera morta è opportuno fare di più, molto di più, anche perché non ci risulta che siano stati fatti adempimenti operativi per l’avvio della raccolta differenziata nel nostro territorio.
Ritornando alla bozza di piano industriale, che dovrà essere approvata entro la fine del mese, si segnala quanto segue (alcuni di questi suggerimenti sono già stati fatti verbalmente):
-         la Dedalo fino alla comunicazione dello scorso 4/2/2011 (prot.1740 dell’8/2/2011) ha ribadito che il costo del servizio è pari ad € 143,53 per abitante per un costo complessivo di euro 18.386.767,12 oltre iva “nelle more che l’Assemblea dei Soci dia indicazioni circa la rivalutazione istat per l’anno in corso” e durante la conferenza dei Sindaci tenutasi lo scorso 14 febbraio presso la nuova sede della Dedalo nell’Asi di Ravanausa si è deciso di non votare proprio sul punto relativo alla rivalutazione ISTAT, ragione per cui il costo complessivo indicato nelle tabelle 9, 10.2 e 10.4 della nuova bozza del piano industriale, pari ad euro 18.629.418,21, deve essere ricondotto quanto meno al costo di euro 18.386.767,12, poiché anche questo ultimo è stato frutto di semplici comunicazioni della Dedalo mai suffragate da un vero piano industriale ed avallate dai Consigli comunali dei Comuni appartenenti all’ATO rifiuti. Inoltre, nel piano industriale deve essere previsto il rispetto di una delle direttive impartire al liquidatore all’atto della noma dello scorso 27 gennaio ovvero “ridurre il costo del servizio”;
-         dall’analisi della spesa del personale sembra eccessivo sia il numero (n.30 unità) che il costo del personale impiegato nei servizio di ambito (euro quasi 1,4 milioni di euro), così come sembra eccessiva la spesa per il lavoro straordinario (349 mila euro) e la spesa per il lavoro interinale (337 mila euro). Va fissato un tetto sia per il lavoro straordinario che per quello interinale. A nostro giudizio, comunque, il numero degli impiegati (n.16 unità) nei servizi di ambito sembra eccessivo;
-         c’è da chiarire il punto relativo al personale comandato il cui costo ammonta a 775 mila euro per complessive 24 unità;
-         non si capisce se il costo della stazione di trasferenza pari a quasi 730 mila partecipi al costo complessivo del servizio poiché nel caso positivo si dovrebbe sapere quali risparmi apporti tali ipotesi in termini di minori costi di trasferimento, di carburante, di personale e di straordinari. Si parla poi di stazione di trasferenza all’ASI di Ravanusa mentre è notorio che vi è un analogo progetto, presentato da una ditta privata, nel territorio di Campobello. Inoltre, l’area individuata dalla Dedalo per la stazione di trasferenza (inizialmente era prevista un’altra area) è stata destinata per la realizzazione dell’impianto di compostaggio, il cui progetto dovrebbe essere stato presentato alcuni anni fa. Delle due l’una, o si realizza la stazione di trasferenza nell’area ASI e dunque non si realizza l’impianto di compostaggio (che invece dovrebbe essere prioritario per il nostro ambito per  il forte contributo che darebbe per l’incremento della raccolta differenziata) oppure se non si realizza la stazione nell’area ASI e dunque resta in piedi la proposta del privato, atteso che la stazione determina minori costi di trasferimento dei rifiuti grazie all’utilizzo di mezzi (rapporto 3:1); è altrettanto notorio che con la quarta vasca non si avrebbe la necessità di realizzare la stazione;
-         nel piano industriale non trova riscontro l’ipotesi della realizzazione della quarta vasca nonostante tra le direttive impartite al liquidatore vi è quella che impone di “realizzare la quarta vasca della discarica di Campobello di Licata al fine di addivenire alla sua riapertura” e tale direttiva non è in contrasto con l’altro punto teso a “riportare il piano industriale alla scadenza del mandato del liquidatore ovvero fino al 31 dicembre 2011 anche perché la quarta vasca dispone dell’AIA già rilasciata ed i lavori per la messa in sicurezza della discarica sono in procinto di essere avviati;
-         nel costo del servizio non è compreso l’ammortamento annuale delle attrezzature per la raccolta differenziata che dovrebbero essere acquistate grazie ad un finanziamento regionale. Naturalmente la soluzione individuata è corretta ma tuttavia non si può aspettare fino alla fine dell’anno tale finanziamento altrimenti la differenziata non partirà mai ed i costi per l’ambito rimarranno elevati;
-         nel costo complessivo proposto non sono previsti gli eco-oneri che secondo le previsioni dovrebbero essere pari nel 2011 a 54 mila euro per il Comune di Campobello e complessivamente a 722 mila euro per l’intero ambito. Se aggiungiamo tali costi al costo complessivo proposto dalla Dedalo il totale ammonterebbe a 19,4 milioni di euro ovvero 1,1 milioni di più rispetto a quanto applicato nel 2010. In ogni caso nella tabella 8.3 c’è un errore nella casella ex post in quanto sono errate le quantità conferite;
-         nel costo complessivo non sono neanche previsti, come rilevato nella bozza di piano, gli eventuali maggiori costi per maggiori tempi di conferimento in discarica, dipendenti da possibili tempi morti derivanti dall’afflusso nella stessa di mezzi di diverse provenienze;
-         nel costo non sono previste le somme che dovrebbe riconoscere la Provincia Regionale di Agrigento per la pulizia dei litorali, mentre a noi giudizio devono essere previste atteso che con l’approvazione del piano lo stesso diverrebbe vincolante anche per la Provincia di Agrigento visto lo status di socio;
Complessivamente, dunque, ci sono molti costi che allo stato non sono previsti ma che se si dovessero verificare farebbero aumentare di molto il costo complessivo del servizio ben al di sopra di quello approvato fino all’anno scorso, ragion per cui è necessario comunque fissare un tetto massimo.
Infine, Le ricordo, come segnalato nella lettera dello scorso 29 marzo, che è opportuno avviare la procedura per approvare entro il 7/6/2011 l’atto e lo statuto delle nuove S.R.R. oltre al fatto che con l’approvazione della legge 5/2011 le società con totale o prevalente capitale pubblico, come la Dedalo, limitatamente all’esercizio delle funzioni amministrative, devono perseguire oltre gli obiettivi di economicità, di efficacia, di pubblicità anche quello di imparzialità e trasparenza. È, dunque, importante sollecitare la Dedalo al rispetto della nuova legge che è entrata in vigore oggi e procedere alla pubblicazione sul sito web della società di tutta una serie di dati, dal bilancio alla spesa del personale ed altro ancora.
Cordiali saluti.
Campobello di Licata, 26/4/2011
Firma

Osservazioni presentate in data 11/1/2011 durante la conferenza dei Capigruppo
OSSERVAZIONI SULLA BOZZA DI PIANO INDUSTRIALE DELLA DEDALO
Scopo del presente documento è quello di esprimere alcune osservazioni sulla prima bozza di piano industriale, elaborato dalla Società d’ingegneria “Studio Lumera s.r.l.” per conto dalla Dedalo Ambiente AG3 S.p.A., per l’ottimizzazione dei servizi di gestione integrata dei rifiuti nell’ATO AG3 che comprende i Comuni di Camastra, Campobello di Licata, Canicattì, Licata, Naro, Palma di Montechiaro e Ravanusa.
Finalmente, dunque, dopo varie ed insistenti richieste, ben oltre la tempistica annunciata dalla Dedalo, ovvero il 30/06/2010, è stata presentata una prima bozza che secondo i redattori necessita di “un processo di confronto, esame e validazione con i Comuni dell’ATO”, anche se per la verità, se si esclude il presente incontro, non si ha contezza di incontri, eppure alcuni giorni fa era già previsto l’approvazione del documento in un’apposita Assemblea dei Sindaci.
Il documento, redatto in via provvisoria, doveva nella versione definitiva comprendere “una più completa e corposa relazione esplicativa e propositiva” ma ad oggi non è stata prodotta, o almeno al Comune di Campobello di Licata non è ancora pervenuta, ragion per cui tutte le analisi faranno riferimento alla 1^ bozza disponibile.
Il piano industriale è stato elaborato tenendo conto di due periodi temporali che sembrano riferirsi al 2009, quale situazione ex ante, ed il 2012 quale situazione a regime.
Per quanto riguarda l’anno a regime è opportuno evidenziare che i termini di cui all’art.19 della LR 9/2010, ovvero che le attuali gestioni dovevano comunque concludersi entro e non oltre il 12/4/2011 (un anno dall’entrata in vigore della legge), sono stati prorogati dalla Disposizione Commissariale n.28 del 14/12/2010, emanata ai sensi della OPCM 3887/2010, al 31/12/2011 ragion per cui l’arco temporale di riferimento dell’attuale gestione della Dedalo va ricondotto a quella data poiché a far data dal 1° gennaio 2012 la gestione del servizio sarà sotto responsabilità esclusiva delle nuove SRR. A tal fine è opportuno richiamare il contenuto della circolare n.2 dello scorso 16 dicembre dell’Assessorato dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità che sul punto ha chiarito che “gli attuali consorzi o società d’ambito nonché i liquidatori, una volta nominati, dovranno garantire, anche attraverso l’adozione di specifici atti, che il servizio di gestione integrata dei rifiuti venga svolto sino e non oltre i suddetti termini”, fissati per il 31/12/2001 e che “tutti gli atti di gestione, ivi compresi quelli riguardanti il personale, posti in essere e/o che producano effetti oltre i termini di cui al comma 12 dell’art.19 della legge saranno viziati da nullità in quanto emessi in carenza di potere, subentrando la competenza esclusiva delle S.R.R.”.
Il piano industriale, dunque, al fine delle opportune valutazioni dei Consigli comunali dell’ATO AG3, anche in relazione al costo del servizi 2011, dovrà essere ricondotto al 2011 ed il 2012, se lasciato, può essere considerato solo un auspicio, senza nessun valore di legge.
I dati relativi alla popolazione si riferiscono a quelli desunti dal piano d’ambito, ovvero alla data del 31/12/2001, non riscontrabili tuttavia con quelli ufficiali, almeno per il Comune di Campobello di Licata, ed un’altra data che verosimilmente coincide con il mese di giugno del 2009, almeno per Campobello e Canicattì.
Il piano prende spunto dal Piano d’Ambito, che a tutt’oggi non è disponibile al Comune di Campobello di Licata, e parte da alcuni assunti ovvero che:
-         il personale oggi in forza all’ATO AG3 è ritenuto “in linea di principio e salvo spostamenti e riutilizzi da approfondirsi nella fase operativa da parte dei competenti Uffici dell’ATO, sufficiente per un proficuo sviluppo della R.D. con il sistema misto stradale che domiciliare, salvo verifica delle rispettive proporzionai e rendimenti in corso d’opera”;
-         i mezzi in forza “siano al momento idonei per numero, mentre va verificata più nel dettaglio la loro efficienza e funzionalità, per valutarne l’idoneità operativa e l’eventuale necessità di sostituzione e/o integrazioni”.
Il Piano prevede anche la realizzazione di una stazione di trasferenza per migliorare il sistema di trasporto e conferimento nell’impianto di Siculiana da localizzarsi nell’ASI di Ravanusa, nonché il raggiungimento dell’obiettivo del 65% della raccolta differenziata voluto dalla normativa vigente e che l’impiantistica di servizio, nuova e/o di completamento, ad eccezione della “sola stazione di trasferenza” sia realizzata solo su finanziamento pubblico.
Sull’impiantistica e sugli obiettivi relativi alla raccolta differenziata è opportuno evidenziare quanto segue.
Come accennato in precedenza, l’attuale gestione della Dedalo terminerà, salvo proroghe Commissariale, il 31/12/2011 per cui è necessario capire cosa è realmente necessario per il futuro di questi territori nella nuova ottica provinciale.
Per fare questo è necessario a nostro giudizio verificare la dotazione impiantistica, del nuovo ATO da costituire, disponibile nel breve, nel medio e lungo periodo e poi decidere quale impiantistica realizzare.
Al momento l’unico dato certo è l’AIA ottenuta dalla Dedalo, nel mese di aprile del 2009, per realizzare nel territorio di Campobello una nuova vasca autonoma in Contrada Bifara-Favarotta di 172 mila mc con la contestuale messa in sicurezza delle tre vasche di raccolta esaurite.
Perché nulla è stato fatto fin’ora?
Qualcuno afferma che i costi della messa in sicurezza sono proibitivi per cui non vi è la convenienza a realizzare la nuova vasca. Se così stanno le cose così perché è stato presentato originariamente il progetto di ampliamento della discarica se si sapeva fin dall’inizio che i costi erano proibitivi?
Ed inoltre i soldi nelle disponibilità del Comune per la messa in sicurezza sembrerebbero insufficienti rispetto a quelli che necessitano ed allora ci sono due soluzioni o è la Regione a provvedere al finanziamento (non solo per i 2,4 milioni di euro, come da delibera del Commissario ad acta dello scorso mese di settembre) oppure dovranno essere i Comuni attraverso l’aggiornamento e l’approvazione definitiva della tariffa di conferimento in discarica, mai approvata dalla Regione, sicuramente non può essere un problema solo e soltanto del Comune di Campobello di Licata.
Ritornando all’impiantistica è opportuno evidenziare che sarebbe più interessante realizzare un impianto di compostaggio che ridurrebbe di molto i rifiuti da conferire in discarica, vista l’elevata incidenza percentuale in peso sui rifiuti.
L’obiezione che viene fatta è quella che i costi sono elevati e la Dedalo non ha capacità finanziarie adeguate ed inoltre la Regione, nonostante a quanto pare vi sia un progetto presentato, non ha ancora provveduto a finanziarlo.
All’obiezione si può facilmente rispondere che in questi anni a causa della chiusura della discarica di Campobello e del conferimento a Siculiana la Dedalo ha già chiesto ai Comuni  oltre 9 milioni di euro a titolo di maggiore costi di conferimento oltre IVA, mentre con l’attivazione della raccolta differenziata fin dal 2004, anno in cui iniziò il conferimento della Dedalo, secondo percentuali dignitose si sarebbe allungata la vita utile della discarica con i connessi minori costi di trasporto verso Siculiana ed i minori costi di conferimento.
Anche sui costi elevati ci sarebbe da ridire poiché a Ragusa è stato finanziato un impianto di 2,3 milioni di euro ed a Castelvetrano il 1° lotto da 2,5 milioni di euro.
Sarebbe interessante sapere perché l’impianto di compostaggio di Ravanusa non è stato fino ad oggi realizzato nonostante l’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n.3072 del 21/7/2000 fissava all’art.6 che in attuazione del “Documento delle priorità degli interventi per l’emergenza rifiuti” il Commissario delegato-Presidente della Regione siciliana doveva realizzare alcune opere tra cui un impianto di compostaggio nell’area ASI di Ravanusa ed in altre aree, come quella di Grammichele dove è stato realmente realizzato.
Tale impianto potrebbe essere realizzato con fondi propri o in sostituzione della stazione di trasferenza per come spiegato più avanti. Il non avere mai pensato a realizzare investimenti con fondi propri è stato da sempre un errore della Dedalo anche perché alla fine sono stati sostenuti costi elevati per altre finalità, come i costi di trasporti di Siculiana, e nulla è rimasto come impiantistica.
Riepilogando dunque è necessario approfondire la possibilità tecnica di realizzare la quarta vasca e valutare bene la realizzazione dell’impianto di compostaggio in luogo della realizzazione della stazione di trasferenza.
Per quanto riguarda gli obiettivi della raccolta differenziata il piano industriale prevede il raggiungimento del 65% nel 2012, tuttavia è opportuno rimodulare il piano tenendo conto, alle luce delle superiori considerazioni, degli obiettivi della normativa per il 2011 che risultano fissati dall’OPCM n.3887 del 9/7/2010 ovvero al 35% di raccolta differenziata (almeno carta, plastica, vetro e metalli) di cui almeno il 50% di raccolta destinata al riciclo.
Tale obiettivo deve essere raggiunto sul serio e non come quello che doveva essere raggiunto ai sensi della lr 9/2010 nel 2010, ovvero il 20%. A tal fine si ricorda che il mancato raggiungimento degli obiettivi della raccolta differenziata costituisce grave violazione di legge che può portare allo scioglimento degli organi.
Per quanto riguarda la situazione del personale, non avendo altri elementi per stabilire se il numero è congruo o meno, in questa fase si prendono per buoni i dati proposti sottolineando tuttavia tre aspetti ovvero che nel piano è necessario stabilire il rispetto della LR 9/2010 nella parte relativa al personale ovvero che in ogni SRR, ma anche nella Dedalo, il rapporto tra profili operativi destinati al servizio di gestione integrata dei rifiuti e i rimanenti profili professionali non può essere inferiore al 90%. Va avviata, inoltre, una verifica per tutto il personale impiegato nell’area logistica e nei servizi comuni, che obiettivamente sembrano eccessivo da una prima analisi rispetto a quello impiegato nella raccolta diretta. Per ultimo è necessario verificare il personale comandato e se il trasporto nella discarica avviene con personale interno o esterno, nel secondo caso è necessario rivedere tale situazione per impiegare al meglio ed al massimo della produttività il personale interno della Dedalo.
Il piano industriale è stato elaborato tenendo conto del fatto che il servizio è unico e verrà offerto a tutti alle medesime condizioni, ovvero sulla base del parametro “euro per abitante”, anziché, come di norma avviene, “euro per tonnellata di rifiuto gestito”, parametro ritenuto “abbastanza inusuale” dal Commissario delegato ex O.P.C.M n. 3887/2010 con un’apposita lettera inviata alla Dedalo.
Il piano, invece, dovrebbe essere modulare per tenere conto del livello di servizio da offrire ai Comuni, fermo restando che prima dovrebbe essere utilizzato al massimo della produttività il personale interno. Ad esempio raccolta giornaliera piuttosto che un giorno si ed un giorno no, spazzamento giornaliero o meno, pulizia delle ville ed altro ancora. In questo modo ogni Comune potrebbe scegliere il livello di servizio compatibile con le risorse finanziarie dell’Ente.
Nella bozza di piano, oltre al fatto che i dati di bilancio del 2009 non trovano riscontro nella bozza di piano industriale, sembrerebbero esserci alcuni errori ed incongruenze quali:
-         Tabella 2.0 della Dedalo relativa alla situazione ex ante. C’è un’incongruenza con le tabelle dei Comuni. In quella di riepilogo non è riportata la raccolta differenziata riportata invece nelle tabelle dei singoli Comuni. La quota conferita in impianto di smaltimento è pari a 58.718,17 tonn/anno contro il dato rappresentato dalla tabella pari a 61.169,99 tonn/anno;
-         Tabella 2.0.7 relativa al Comune di Palma di Montechiaro. Il totale rifiuti indicato (19.837,97 tonn/ann) è diverso da quello effettivo (10.139,57 tonn/anno). Il dato rappresentato nella tabella è quello di Licata. La quota conferita in impianto di smaltimento dovrebbe essere pari a 9.932,10 tonn/anno e non a 19.630,50 tonn/anno come riportato nella tabella, di conseguenza le percentuali cambiano;
-         Tabella 2.1 e seguenti. Come raccolta differenziata si sommano due grandezze percentuali diverse, essendo diverso il denominatore. Ad esempio nella tabella 2.1.1 la percentuale di raccolta differenziata è data dal rapporto tra raccolta differenziata (604,80 tonn/anno) e totale quantità RSU (976,50 tonn/anno), mentre la quota di raccolta differenziata derivanti dal altri rifiuti è data dal rapporto tra totale rifiuto raccolto (83,70 tonn/anno) e la quantità di RSU più gli altri rifiuti (1.080,35 tonn/anno). Di conseguenza essendo due denominatori diversi non è possibile sommare i due valori percentuali rispettivamente pari a 61,94% e 7,75%, la somma dunque non sarà pari a 69,68% ma a 63,73%;
-         Tabella 2.1.7 relativa al Comune di Palma di Montechiaro. Il totale quantità RSU è pari a 10.139,57 tonn/anno e non a 19.837,97 tonn/anno. La quota recuperabile da raccolta differenziata è pari a 6.279,94 tonn/anno e non a 24.279,76 tonn/anno. La quota da conferire in impianto di smaltimento è pari a 3.859 tonn/anno e non 7.551,32 tonn/anno. Anche la quota di altri rifiuti è errata;
-         Tabella 4.1.9 relativa al costo del personale. La tabella andrebbe integrata con la tabella 8.2.2 relativa al costo annuo trasporto con auto compattatori che ricomprende solo spesa del personale. Il dato totale passerebbe da 10.421.246,45 € ad 11.155.125,72 €;
-         Tabella 8.1 relativa ai costi di smaltimento dei rifiuti. La quota conferita in discarica, al meno nella situazione ex ante, è diversa rispetto a quella indicata nelle singole tabelle. Ad esempio per Campobello di Licata la quota conferita in discarica è pari a 4.665,22 tonn/anno mentre nella tabella 2.0.3 è pari a 4.704,25 tonn/anno. Nella situazione a regime le due tabelle coincidono, tranne per Palma dove la quantità conferita a regime è pari a 3.859 tonn/anno e non a 7.551,32 tonn/anno, come il dato di Licata, per cui il costo complessivo di cui alla tabella 10 è pari a 1.920.209,21 euro e non a 2.224.714,91 euro. Chiarire anche la tariffa media pari a 82,47 €/tonn anche perché la tariffa di Siculiana è pari a 61,26+11,66 €/tonn, oltre ecotassa;
-         Tabella 8.2.1 relativa al costo annuo di utilizzo completo della stazione di trasferenza.  Nel costo si dovrebbe considerare solo l’ammortamento annuale e non l’intero costo. È previsto l’utilizzo di 7 persone, probabilmente da assumere, mentre andrebbero utilizzati solo quelli attualmente assunti. Per quanto riguarda il costo di trasferenza pari a € 733.879,27 potrebbe essere sostituito da un impianto di compostaggio da finanziare con un mutuo bancario, se non fossero disponibili risorse pubbliche, e con molta probabilità con l’ammortamento annuale da considerare in tariffa si coprirebbe l’intero investimento;
-         Tabella 8.2.2 relativa al costo annuo trasporto con auto compattatori. Il totale di € 1.398.608,64 non trova riscontro nella tabella 10 pari a 733.879,27 euro, ovvero il costo della stazione di trasferenza di cui alla tabella 8.2.1;
-         Tabella 9 relativa ai ricavi da raccolta differenziata. Nel totale non è stato conteggiato il vetro. Nell’ipotesi di piano non è neanche contemplata la valorizzazione dell’organico;
-         Tabella 10 relativa al riepilogo e raffronto dei costi situazione ex ante. Il costo medio per abitante pari a 149,53 €/abitante, tenendo conto della popolazione al mese di giugno del 2009, mentre risulta pari a 153,67 se consideriamo il dato della popolazione di cui al Piano d’ambito. Tale costo così determinato è diverso rispetto da quello comunicato dalla Dedalo pari a 143,53 €/abitante. Nella tabella a regime come costo di trasporto in discarica c’è solo il costo della stazione di trasferenza mentre manca il costo di trasporto in discarica. Il costo del conferimento in discarica è inferiore per le quantità errate di Palma. Tale costo è pari a 1.920.209,21 euro e non 2.224.714,91 euro per cui il totale è pari a 14.665,191 euro e non 14.969.696,91 euro. Il costo per abitante passerebbe da 113,70 €/abitante a 111,39 €/abitante;
-         il totale personale pari a 251 è diverso rispetto a quello indicato nel bilancio pari a 235;
-         gli ammortamenti dei contenitori di cui alla tabella 6.1 non sono chiari. Se l’ammortamento è quinquennale il costo unitario è pari a 188 € e non 229,26 € per cui il costo totale sarebbe notevolmente inferiore;
Conclusivamente è opportuno che il piano venga rielaborato tenendo conto solo dell’anno 2011 con una percentuale di raccolta differenziata stabilita dall’OPCM citata, con l’utilizzo della discarica di Gela che comporterà minori costi e con l’avvio delle procedure per la realizzazione della quarta vasca e dell’impianto di compostaggio.
L’adozione del piano non può prescindere dall’attivazione della contabilità analitica per come sottolineato dai revisori dei conti nel parere al bilancio 2009.
Tale piano, a nostro giudizio, deve essere approvato da tutti i Consigli comunali dell’ambito e se sarà così per la prima volta si potrebbe approvare un bilancio di previsione a carattere autorizzatorio e vincolante in modo tale da aver chiaro il quadro dei costi fin dall’inizio  e si farà rispettare la sentenza della Cassazione, sezione tributaria n.8313 del 8/4/2010 che sancisce che “la gestione e la programmazione dei servizi è condizionata dalla risorse finanziarie disponibili e non viceversa”.
Campobello di Licata, 11/11/2011
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