venerdì 28 gennaio 2011

Il cambio di passo auspicato non è avvenuto

COMUNICATO STAMPA
IL CAMBIO DI PASSO AUSPICATO NON E’ AVVENUTO
A giudizio del PD di Campobello di Licata ieri il Presidente della Provincia ed i Sindaci di Canicattì, Ravanusa, Licata, Camastra e Palma di Montechiario  hanno perso una buona occasione per rendere un migliore servizio ai propri cittadini cambiando pagina all’interno della Dedalo, nonostante la maggioranza dei Consigli comunali dell’ATO AG3 avevano dato indicazioni precise e puntuali.
Dicono che sono stati adottati alcuni punti inseriti negli ordini del giorno votati dai Consigli Comunali, anche se non è ancora chiaro quali siano questi punti, tutto ciò naturalmente è merito di quanti hanno condotto questa battaglia politica e tra essi il PD di Campobello di Licata.
Sicuramente i Sindaci di Canicattì e Palma di Montechiaro hanno disatteso i deliberati dei Consigli comunali e quello di Ravanusa della Conferenza dei Capigruppo nella parte relativa alla nomina del liquidatore.
C’era una alternativa forte e credibile, con ampia professionalità ed esperienza, che non si è materializzata perché quasi tutti, a partire dalla presenza determinante del Presidente della Provincia, che abitualmente non partecipa all’assemblea dei soci, erano d’accordo per la riconferma dell’attuale Presidente come Commissario liquidatore.
Alla fine l’unico voto contrario è stato del Sindaco di Campobello, mentre quello di Naro si è astenuto.
I Cittadini devono sapere che la gestione fino ad oggi è stata fallimentare ed è stato chiamato a liquidare l’azienda chi ha rivestito fino ad ieri la carica di Presidente, riuscirà ad invertire la tendenza, essendo nello stesso tempo controllore e controllato?
Dal neo Commissario, a cui naturalmente facciamo gli auguri, auspichiamo di porre in essere le direttive dei Consigli comunali con l’obiettivo di rendere la società più trasparente, di garantire l’accesso agli atti dei Consiglieri comunali, di fare chiarezza sulla messa in sicurezza della discarica di Campobello e sulla costruzione della quarta vasca, di ridurre i costi e di raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata fissati dalla normativa, poiché non raggiungerli costituirebbe ancora una volta grave violazione di legge oltre ad un certo danno erariale.
Se farà questo avrà il PD di Campobello al proprio fianco anche perché l’obiettivo principale della nostra azione politica è quello di dare un servizio efficiente ai cittadini, con un minor costo possibile ed un migliore rispetto dell’ambiente, proprio nelle spirito della riforma votata all’Assemblea regionale con il contributo determinante del Partito Democratico.
Campobello di Licata, 28/1/2011
Il PD di Campobello di Licata

mercoledì 26 gennaio 2011

Un ulteriore atto importante per cambiare passo nell'ATO AG3

COMUNICATO STAMPA
UN ULTERIORE ATTO IMPORTANTE PER CAMBIARE PASSO NELL’AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE AG3
Alcuni giorni fa è stato approvato da tutto il Consiglio comunale di Campobello di Licata un importantissimo atto di indirizzo sulla gestione futura dei rifiuti e sull’avvio della gestione liquidatoria della Dedalo Ambiente.
L’altro giorno anche il Consiglio comunale di Canicattì ha approvato un analogo atto di indirizzo, fatto proprio dal Vicesindaco, e proprio ieri sera anche il Consiglio comunale di Palma si è espresso in tal senso, risultato non prevedibile fino a qualche giorno fa.
Di fatto, dunque, si è già formata una maggioranza relativa all’intero della Dedalo, al netto della posizione della Provincia che detiene il 10% delle quote societarie.
I tre Comuni, infatti, rappresentano il 47,5% della compagine societaria e se a questo aggiungiamo anche la condivisione del documento della Conferenza dei Capigruppo del Comune di Ravanusa, siamo ad oltre il 57%, per non parlare del Comune di Naro dove alcuni consiglieri di maggioranza ed opposizione presenti durante i lavori del Consiglio comunale di Campobello hanno espresso la loro condivisione al documento.
Per la prima volta, dunque, si può cambiare passo all’interno della Dedalo riformando la gestione dei rifiuti, rendendo più trasparente la società ed avviando sul serio la raccolta differenziata, unica via possibile per la riduzione dell’esoso costo dei rifiuti già a partire da quest’anno.
Domani si riunisce l’Assemblea dei Soci della Dedalo per la nomina del liquidatore e nel documento approvato si sottolinea la necessità di nominare un liquidatore che abbia un profilo altamente professionale, di comprovata esperienza tecnico-gestionale e che si ponga in posizione di assoluta terzietà rispetto alle varie controversie tra i singoli Comuni e la Dedalo Ambiente.
In tal senso invitiamo la Provincia di Agrigento ad astenersi dal voto, lasciando che questa maggioranza determinata per volontà dei Consigli comunali, espressione principe della volontà popolare, dia un nuovo impulso alla società.
Come abbiamo ribadito più volte, è arrivato il momento che ciascuno si assuma le proprie responsabilità ed i Consigli comunali, che si sono riuniti in questi giorni, hanno dato prova di alto senso di responsabilità, sta ai Sindaci trasformare questa volontà in atti concreti.
Campobello di Licata, 26/1/2011
Il PD di Campobello di Licata

martedì 25 gennaio 2011

Questa sera Consiglio comunale sul Centro Diurno

Il Consiglio è stato convocato su richiesta dei consiglieri di maggioranza entrati in contrasto con l'Amministrazione comunale.

Vi aspetto

giovedì 20 gennaio 2011

Adottato importante atto di indirizzo sui rifiuti dal Consiglio comunale di Campobello di Licata

COMUNICATO STAMPA
ADOTTATO IMPORTANTE ATTO DI INDIRIZZO SUI RIFIUTI DAL CONSIGLIO COMUNALE DI CAMPOBELLO DI LICATA
Ieri è stato fatto proprio da tutto il Consiglio comunale di Campobello di Licata un documento, elaborato dalla Conferenza dei Capigruppo in sinergia con l’Amministrazione comunale, che da indicazioni precise e puntuali all’Assemblea dei soci ed al Consiglio di Amministrazione della Dedalo per avviare realmente la raccolta differenziata, migliorare la gestione, diminuire i costi  ed avviare la gestione liquidatoria.
Il documento è stato apprezzato dai Consiglieri comunali dell’ATO AG3, presenti durante la riunione, i quali a loro volta si sono impegnati a discuterlo all’interno dei Consigli comunali di appartenenza nel più breve tempo possibile.
Nella sostanza nel documento vengono esplicati suggerimenti:
-          per rimodulare il piano industriale al 2011;
-          per introdurre un criterio più equo di calcolo del costo dei rifiuti allo scopo di incentivare realmente i Comuni a fare la differenziata e distribuire i benefici ai soli cittadini che provvedono a farla;
-          per introdurre un budget previsionale vincolante a carattere autorizzatorio con una reale diminuzione del costo del servizio, al netto della diminuzione delle tariffe di conferimenti in discarica a Gela e Siculiana;
-          per introdurre un sistema di verifica bimestrale in modo tale da consentire tempestivamente interventi correttivi;
-          per impiegare meglio il personale;
-          per rendere più trasparente l’attività amministrativa attraverso la pubblicazione integrale degli atti sul sito web della società.
Nel documento si chiede alla Dedalo di fornire una relazione dettagliata sui costi complessivi della messa in sicurezza delle tre vasche di raccolta della discarica di Campobello, sui motivi per cui il bando di gara non è stato ancora pubblicato e sui motivi per cui, nonostante la Dedalo sia stata autorizzata a realizzare i lavori della 4^ vasca già nell’aprile del 2009, nulla è stato fatto fino ad oggi.
Infine nel documento il Consiglio comunale di Campobello ed il Sindaco dichiarano esplicitamente che nell’Assemblea dei soci della Dedalo del prossimo 26 gennaio è necessario nominare un liquidatore che abbia un profilo altamente professionale, di comprovata esperienza tecnico-gestionale e che si ponga in posizione di assoluta terzietà rispetto alle varie controversie tra i singoli Comuni e la Dedalo Ambiente.
È arrivato il momento di assumersi le proprie responsabilità di fronte ai cittadini, la vera parte lesa di questo sistema, costretti a pagare un esoso costo del servizio.
Il Comune di Campobello ha fatto la sua parte, tocca agli altri Comuni ed agli altri Sindaci fare altrettanto, anche se ieri sera molti erano assenti.
Campobello di Licata, 20/1/2011
I Consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone


Testo dell'ordine del giorno adottato


ORDINE DEL GIORNO INCIDENTALE
Presentato ai sensi dei commi 1 e 4 dell’art.14 dello Statuto Comunale ed ai sensi dell’art.50 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale dai seguenti consiglieri comunali  GIUSEPPE VINCI, SANTA RITA ACCASCIO, GIUSEPPE SFERRAZZA, GIUSEPPE LOMBARDI, CALOGERO PIRRERA, GIOVANNI NIGRO,
IL CONSIGLIO COMUNALE DEL COMUNE DI CAMPOBELLO DI LICATA
Premesso che:
-          il Comune di Campobello di Licata, insieme ai Comuni di Camastra, Canicattì, Licata, Naro, Palma di Montechiaro e Ravanusa, fa parte dell’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) AG3, gestito dalla Dedalo Ambiente S.p.A.;
-          la politica regionale sui rifiuti è stata riformata con LR 9/2010 prevedendo una nuova organizzazione del servizio in ambito provinciale con la contestuale chiusura degli attuali 27 ATO;
-          ai sensi dell’art.19 della LR 9/2010, così come modificato dalla Disposizione Commissariale n.28 del 14/12/2010, emanata ai sensi della O.P.C.M. 3887/2010, le attuali gestioni del servizio di gestione integrata dei rifiuti cessano entro e non oltre il 31/12/2011 ed a far data dal 1/1/2012 la gestione del servizio sarà sotto la responsabilità esclusiva delle nuove S.R.R.;
-          la stessa riforma ha previsto la liquidazione degli attuali ATO ed infatti la circolare n.2 dello scorso 16 dicembre emanata dall’Assessorato dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità ha previsto la nomina dei liquidatori entro e non oltre il 31 gennaio 2011 e che “gli attuali consorzi o società d’ambito nonché i liquidatori, una volta nominati, dovranno garantire, anche attraverso l’adozione di specifici atti, che il servizio di gestione integrata dei rifiuti venga svolto sino e non oltre i suddetti termini”, fissati per il 31/12/2011 e che “tutti gli atti di gestione, ivi compresi quelli riguardanti il personale, posti in essere e/o che producano effetti oltre i termini di cui al comma 12 dell’art.19 della legge saranno viziati da nullità in quanto emessi in carenza di potere, subentrando la competenza esclusiva delle S.R.R.”;
-          finalmente dopo tante sollecitazioni la Dedalo Ambiente, ben oltre il termine fissato dalla stessa società (30/6/2010), ha prodotto una bozza di piano industriale che prevede la riorganizzazione del servizio su un arco temporale che va oltre il 31/12/2011 con la previsione di una stazione di trasferenza affidata in appalto per cinque anni, ben oltre i termini consentiti dalla normativa;
Considerato che:
-          la bozza di piano è stata discussa nella conferenza dei Capigruppo, nelle giornate 11 e 14 gennaio, con la partecipazione del Presidente della Dedalo, Rosario Miceli, e del tecnico incaricato alla redazione del piano, Ing. Giuseppe Lumera;
-          obiettivo principale del presente ordine del giorno è quello di dare un indirizzo preciso all’Assemblea dei Soci della Dedalo, nonché all’attuale Consiglio di Amministrazione, su alcuni suggerimenti e miglioramenti al piano industriale nonché sul costo del servizio rifiuti per l’anno 2011 in ossequio ad un principio sancito dalla sentenza della Corte di Cassazione, sezione tributaria n.8313 del 8/4/2010 ovvero che “la gestione e la programmazione dei servizi è condizionata dalle risorse finanziarie disponibili e non viceversa”;
-          è altresì opportuno dare un indirizzo all’Assemblea dei Soci sui criteri per la nomina del liquidatore;
-          opportuno ricondurre tale piano alla data del 31/12/2011, così come stabilito dalla normativa vigente, e proporre come Consiglio comunale ed Amministrazione Comunale suggerimenti miglioramenti al fine di dare un indirizzo preciso sulla determinazione del costo del servizio dei rifiuti per l’anno 2011 e garantire maggiore equità, efficienza, efficacia ed economicità della gestione integrata dei rifiuti nell’ATO AG3,
per quanto premesso e considerato il Consiglio Comunale di Campobello di Licata,
preso atto del documento a firma del Sindaco di Campobello di Licata, trasmesso al Presidente del Consiglio Comunale con nota prot.n.188/2011, di cui se ne condividono i contenuti
CHIEDE ALL’ASSEMBLEA DEI SOCI DELLA DEDALO ED ALL’ATTUALE CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA SOCIETA’, NELL’AMBITO DELLE RISPETTIVE COMPETENZE,
-         di ricondurre il piano industriale alla data del 31/12/2011, termine ultimo per la gestione dell’attuale ATO AG3, così come stabilito dall’art.19 della LR 9/2010, modificato dalla Disposizione Commissariale n.28 del 14/12/2010, e che sia la base per la rideterminazione del costo del servizio per l’anno 2011;
-         di organizzare il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti, stradale e porta a porta, anche con un più funzionale utilizzo delle risorse umane, e fare le previsioni tenendo conto delle percentuali da raggiungere, pari al 35% di raccolta differenziata (almeno carta, plastica, vetro e metalli) di cui almeno il 50% di raccolta destinata al riciclo, fissate dall’O.P.C.M. n.3887/2010 per l’anno 2011, poiché il mancato raggiungimento dell’obiettivo costituisce grave violazione di legge ai sensi della LR 9/2010, con le conseguenze che ne scaturiscono, nonché un aggravio dei costi per i cittadini, per come è accaduto per l’anno 2010 in cui l’attuale CdA ha totalmente disatteso il deliberato assembleare dello scorso 6 maggio che prevedeva la “redazione di un Piano d’Ambito con la previsione di costi ridotta del 10% rispetto a quella preventivata per l’anno 2010;
-         di definire un equo criterio di ripartizione del costo del servizio rideterminandolo non più sul parametro euro per abitante, ritenuto “abbastanza inusuale” dal Commissario delegato ex O.P.C.M. n.3887/2010 con apposita lettera dello scorso 15 ottobre (prot.361), ma per euro per tonnellata di rifiuto conferito in discarica, come condiviso dal Presidente della Dedalo, in modo da incentivare, realmente, i Comuni a potenziare la raccolta differenziata;
-         di definire un sistema di premialità per i Comuni “virtuosi” per la realizzazione di risparmi immediati del costo del servizio e la loro successiva monetizzazione mediante la distribuzione di bonus ai cittadini che hanno contribuito al raggiungimento dell’obiettivo di raccolta differenziata. Si potrebbe ad esempio fissare in via prudenziale il costo del servizio 2011 sulla base del costo €/tonnellata conferito in discarica nell’anno 2010 allo scopo di dare certezza al bilancio della Dedalo e dei Comuni e rideterminare il costo in corso d’anno allo scopo di tenere conto dei rifiuti effettivi conferiti in discarica e del nuovo costo medio e redistribuire le economie di costo ai cittadini utenti che fanno la raccolta differenziata attraverso la comunicazione dei dati da parte della Dedalo, raccolti attraverso le tessere magnetiche;
-         di approvare per la prima volta un budget previsionale vincolante per il Consiglio di Amministrazione e per il liquidatore a carattere autorizzatorio che contempli la riduzione del costo del servizio di una percentuale fissata dall’Assemblea dei Soci, naturalmente al netto della riduzione della tariffa per il conferimento dei rifiuti in discarica, già prevista per la discarica di Gela e Siculiana;
-         di avviare la contabilità analitica per come auspicato dai revisori dei conti nella relazione al bilancio 2009 della Dedalo;
-         di avviare un sistema di verifica e controllo bimestrale attraverso la realizzazione di un report, sull’andamento economico-finanziario della società e sui conferimenti in discarica e sulle percentuali di raccolta differenziata raggiunte, in modo tale da consentire tempestivamente interventi correttivi;
-         di applicare fin dal 2011 le disposizioni di cui al comma 7 dell’art.19 della LR 9/2010, come ribadito recentemente con la circolare n.2 del 16/12/2010 ovvero che il rapporto tra profili operativi destinati al servizio di gestione integrata dei rifiuti e rimanenti profili professionali non può essere inferiore al 90%;
-         di applicare fin dal 2011 le disposizioni di cui al comma 8 dell’art.6 della LR 9/2010 ovvero che gli atti adottati dalla Dedalo sono pubblicati per intero, nel rispetto della privacy, sul sito web della società;
-         di avviare fin dal 2011 un ragionamento sul fabbisogno di impianti da realizzare nei territori dell’ATO AG3 che possano realmente dare un contributo significativo all’incremento della raccolta differenziata, quale l’impianto di compostaggio, anche senza l’ausilio di risorse pubbliche;
-         di preparare tempestivamente una relazione dettagliata sui motivi per cui nonostante sia stata autorizzata nell’aprile 2009 la realizzazione della quarta vasca nella discarica di Campobello, per un totale di 172 mila metri cubi, i lavori non sono ancora stati avviati;
-         di preparare tempestivamente una relazione dettagliata sui costi totali per la messa in sicurezza delle attuali tre vasche di raccolta della discarica di Campobello e sulle motivazioni per cui ancora ad oggi non è stata bandita la gara per i lavori di messa in sicurezza di cui alla Delibera del Commissario ad acta, con i poteri del Consiglio comunale, n.40 del 22/9/2010 in cui si è stabilito che le somme, pari a 2,5 milioni di euro, saranno anticipate alla Dedalo da parte del Commissario per l’Emergenza bonifiche e la tutela delle acque in Sicilia ex O.P.C.M. n.3852 del 19/2/2010;
-         poiché la prescrizione normativa riguardante la liquidazione della Dedalo Ambiente, con la conseguente definizione, da parte della gestione liquidatoria, della massa creditoria e debitoria della società, comporta per il Comune di Campobello ma anche per gli altri Comuni soci un momento essenziale per la salvaguardia e la tutela dei propri interessi, è doverosamente auspicabile che venga  nominato liquidatore una persona che abbia un profilo altamente professionale, di comprovata esperienza tecnico-gestionale e che si ponga in posizione di assoluta terzietà rispetto alle varie controversie presenti tra i singoli Comuni e la Dedalo Ambiente.
Si da mandato al Presidente del Consiglio Comunale di trasmettere l’ordine del giorno ai Comuni soci, ai Revisori delle società, al Consiglio di Amministrazione ed al Commissario delegato, Ing. Michelon, ex O.P.C.M. n.3887/2010 per le opportune valutazioni.
Campobello di Licata, 18/1/2011
Firmato

mercoledì 19 gennaio 2011

Seduta aperta sul problema dei rifiuti

Oggi si riunisce, presso l’auditorium del Centro Polivalente di Via Triste,  alle ore 16:30, il Consiglio comunale di Campobello di Licata in seduta straordinaria ed aperta per la trattazione del seguente punto all’ordine del giorno:
Discussione sulla bozza del piano industriale proposto dalla Dedalo Ambiente AG3, sul costo del servizio rifiuti per l’anno 2011 dei Comuni dell’Ambito AG3 e le possibili soluzioni, nonché sul bilancio previsionale 2011 tenendo conto delle disposizioni di cui al comma 12 dell’art.19 della L.R. 9/2010”.

Ai lavori sono stati invitati tutti i Consigli comunali dell'Ambito Ag3

domenica 16 gennaio 2011

Testo dell'interrogazione presentata sulla Dedalo


Pubblichiamo il testo dell'interrogazione presentata dall'On.le Panepinto sulla gestione dei rifiuti nell'Ambito Territoriale Ottimale AG3 tratto dal sito istituzionale dell'ARS ed annunciato nella seduta dello scorso 29 dicembre.


XV  Legislatura ARS

                       INTERROGAZIONE
                     (risposta scritta)

  N. 1592 - Notizie e chiarimenti  sul  finanziamento  concesso
           dall'ARRA  alla  Dedalo  Ambiente  s.p.a.   per   la
           realizzazione del polo tecnologico  ed  informatico,
           sulla  trasparenza   degli   atti   e   sulla   loro
           pubblicazione.

              All'Assessore  per  l'energia  e  i  servizi   di
           pubblica utilità, premesso che:

              alla fine del 2009  la  Dedalo  Ambiente  s.p.a.,
           società di ambito territoriale  ottimale  (d'ora  in
           poi Dedalo), ha ottenuto un finanziamento  dall'ARRA
           per la  realizzazione  di  un  polo  tecnologico  ed
           informatico con D.D.S. n.440 del 27/11/2009;

              con tale finanziamento  parrebbe  che  la  Dedalo
           abbia   acquistato   un   immobile    nell'ASI    di
           Ravanusa-Campobello   di   Licata,   in   precedenza
           costruito  da  un'azienda  con  le  provvidenze  del
           contratto d'area di Agrigento del 1999;

              con nota prot.11246 del 25/8/2010 il sindaco  del
           comune di Campobello  di  Licata  'per  dare  giusto
           seguito alla volontà del  Consiglio  Comunale  nella
           seduta del 18/6/2010' ha chiesto  alla  Dedalo  'gli
           atti relativi al finanziamento  e  all'acquisto  del
           polo  tecnico  informatico  zona  asi  di  Ravanusa,
           nonché una relazione sulle motivazioni della società
           che hanno portato tale investimento';

              con nota di risposta prot.3027/ATO del  23/9/2010
           il presidente della Dedalo ha comunicato al  sindaco
           di Campobello di Licata 'che  il  Polo  Tecnologico,
           non appena verrà dotato di  tutte  le  attrezzature,
           per  le  quali  si  è  in  procinto  di  avviare  le
           procedura  di  gara,   verrà   utilizzato   per   la
           promozione della raccolta differenziata';

              considerata insufficiente la risposta fornita dal
           presidente della Dedalo in quanto non ha fornito gli
           atti relativi al finanziamento  e  all'acquisto  del
           polo tecnico  informatico    una  relazione  sulle
           motivazioni della società  che  hanno  portato  tale
           investimento;

              considerato che:

              con nota dell'11/10/2010 il gruppo consiliare del
           PD  di  Campobello  di  Licata,  nella  qualità   di
           'Consiglieri  comunali',  ha  chiesto  l'accesso  ad
           alcuni atti della Dedalo ed il rilascio della  copia
           ed in  particolare  del  'decreto  di  finanziamento
           ottenuto  nel  2009  per  il  polo  tecnologico   ed
           informatico, nonché atto di acquisto  dell'immobile,
           relazione  di  stima  e  relazione  dettagliata  con
           relative spese';

              la Dedalo ha risposto  che  la  lettera  'risulta
           prova della indicazione della  ragione  di  accesso'
           chiedendo  di  'volere  indicare  con  precisione  e
           specificatamente per gli atti indicati,  le  ragioni
           dell'istanza';

              la risposta è dilatoria ed impedisce di fatto  ai
           consiglieri comunali l'esercizio del proprio mandato
           in quanto non ha  tenuto  conto  del  fatto  che  le
           ragioni di accesso  erano  state  indicate,  citando
           anche una recente sentenza del  Consiglio  di  Stato
           n.7083/2010 in materia di diritto di accesso;

              un'altra recente decisione del Consiglio di Stato
           (n.6963/2010) ha  stabilito  che  'sul   consigliere
           comunale non può gravare alcune particolare onere di
           motivare le proprie richieste di accesso, atteso che
           diversamente  opinando   (com'è   stato   acutamente
           rilevato) sarebbe introdotta una sorta di  controllo
           dell'ente,    attraverso    i     propri     uffici,
           sull'esercizio   del   mandato    del    consigliere
           comunale';

              a seguito di tale risposta i consiglieri comunali
           del  PD  hanno  inviato  una  lettera  all'Assessore
           regionale per l'energia, al soggetto  attuatore  per
           l'emergenza   rifiuti   ed   acque    in    Sicilia,
           all'Assessore  per  le  autonomie  locali  ed   alla
           Procura  regionale  della  Corte  dei  conti   della
           Sicilia per chiedere, tra le altre  cose,  la  piena
           trasparenza  degli  atti  ed   il   rispetto   delle
           prerogative  dei  consiglieri  comunali,  chiedendo,
           altresì, l'applicazione agli attuali ATO del comma 8
           dell'art.6 della legge regionale 9/2010  ovvero  che
           'gli atti adottati dalla S.R.R. sono pubblicati  per
           intero sul sito web della stessa';

              non  si  riesce  a  capire  l'utilità   di   tale
           finanziamento rispetto  alle  tante  esigenze  della
           Dedalo. Si legge infatti dalla relazione  gestionale
           allegata al bilancio al 31/12/2009  che  'una  delle
           ragioni  principali  delle   difficoltà   gestionali
           esistenti è sicuramente riferibile al  fatto  che  i
           previsti finanziamenti per  la  realizzazione  degli
           impianti e per l'acquisto di mezzi  e  attrezzature,
           per i quali sono stati  presentati  da  alcuni  anni
           appositi progetti all'Agenzia Rifiuti e  Acque,  non
           sono  stati  ancora  approvati  e  decretati   dalla
           Regione. Tale condizione, insieme alla  mancanza  di
           sufficiente liquidità, ha  determinato  e  determina
           grossi problemi gestionali alla Società, atteso  che
           la logistica della Dedalo, oggi costituita in  buona
           parte  dal  mezzi  usati  ereditati  dai  Comuni   o
           acquistati  nel  mercato   dell'usato,   era   stata
           approntata soltanto per superare la fase  di  lancio
           fino alla messa a regime, in attesa di rinnovare  il
           parco macchine con l'arrivo dei finanziamenti.  Tale
           ritardo ha determinato il venir meno della  capacità
           di telaio, in  termini  di  impiantistica,  mezzi  e
           attrezzature  per  supportare  quelle  modifiche   e
           ristrutturazioni  aziendali,   (organizzazione   del
           lavoro  e  modalità  dei  servizi),  necessarie   ed
           indispensabili   per   il    raggiungimento    delle
           percentuali raccolta differenziata. In altre parole,
           la  Società  non  ha  potuto   dare   seguito   alla
           trasformazione del modello di  raccolta,  così  come
           previsto, e di conseguenza, ha dovuto  annullare  la
           sperimentazione della raccolta 'porta a  porta',  la
           cui sperimentazione in alcuni quartieri  aveva  dato
           ottimi  risultati  così  come   innumerevoli   altre
           iniziative';

              le   medesime   considerazioni   sono   contenute
           sostanzialmente nel bilancio  al  31/12/2008  ed  al
           31/12/2007;

              buona  parte   del   finanziamento   dell'importo
           complessivo di 650 mila euro è stato utilizzato  per
           l'acquisto e la ristrutturazione  dell'immobile,  ad
           uso ufficio, per cui non si  riesce  a  capire  come
           possa   contribuire   a   superare   le    criticità
           sottolineate dalla relazione gestionale citata;

              ai sensi della norma  n.  6  del  regolamento  CE
           448/2004 della Commissione del  10/3/2004,  relativa
           all'ammissibilità delle spese concernenti operazioni
           cofinanziate dai fondi  strutturali,  si  stabilisce
           che 'un  certificato  emesso  da  un  professionista
           qualificato  e  indipendente  o  da   un   organismo
           debitamente autorizzato attesta che  il  prezzo  non
           supera il valore  di  mercato  e  che  l'immobile  è
           conforme alla normativa nazionale oppure specifica i
           punti non conformi quando  l'operazione  prevede  la
           loro  regolarizzazione  da  parte  del  beneficiario
           finale' e che 'l'immobile non deve aver fruito,  nel
           corso dei dieci anni precedenti, di un finanziamento
           nazionale o  comunitario  che  darebbe  adito  a  un
           doppio   aiuto   nel   caso    di    cofinanziamento
           dell'acquisto da parte dei Fondi strutturali';

              non  sappiamo  se   l'ARRA   ha   verificato   le
           condizioni per l'ammissibilità delle spese ai  sensi
           della norma n. 6 del regolamento CE 488/2004;

              per sapere:

              se l'ARRA, nel concedere il finanziamento,  abbia
           verificato tutte  le  criticità  della  Dedalo  come
           emerse  nella  relazione  gestionale   allegata   al
           bilancio al 31/12/2009, al bilancio al 31/12/2008 ed
           al bilancio al 31/12/2007 e  se,  riscontrate  dette
           criticità, in che  modo  il  finanziamento  concesso
           contribuisca a superarle soprattutto  quelle  legate
           all'impiantistica ed al  mancato  raggiungimento  di
           un'adeguata raccolta differenziata;

              se l'ARRA, nel concedere  il  finanziamento  alla
           Dedalo Ambiente s.p.a., abbia verificato il rispetto
           della norma n. 6 del regolamento CE  488/2004  della
           Commissione del 10/3/2004 e, in caso affermativo, la
           copia  del  certificato  sia  stata  emessa  da   un
           professionista qualificato e indipendente  o  da  un
           organismo debitamente autorizzato che attesti che il
           prezzo  dell'immobile  non  supera  il   valore   di
           mercato, nonché copia  del  certificato  da  cui  si
           evinca che l'immobile acquistato  dalla  Dedalo  non
           abbia  usufruito,   nel   corso   dei   dieci   anni
           precedenti,  di   un   finanziamento   nazionale   o
           comunitario che andrebbe adibito a un  doppio  aiuto
           nel caso di cofinanziamento dell'acquisto  da  parte
           dei fondi strutturali;

              se siano intenzionati ad applicare immediatamente
           agli attuali ATO le disposizioni di cui al  comma  8
           dell'art. 6 della legge regionale 9/2010.

              (L'interrogante chiede risposta scritta)

              (21 dicembre 2010)
                                                  PANEPINTO