lunedì 31 maggio 2010

Le opportunità della legge finanziaria per il tempo prolungato nelle scuole del primo ciclo

Pubblichiamo una lettera che la scorsa settimana abbiamo inviato all'Assessore alla Pubblica Istruzione ed ai Dirigenti scolastici dell'Istituto Comprensivo Mazzini e del circolo didattico Don Bosco sulle opportunità derivanti dalla legge finanziaria regionale per il tempo prolungato delle classe legati al primo ciclo.

Nel prossimo Consiglio comunale affronteremo il problema legato al taglio delle prime classi a tempo prolungato della scuola media Mazzini, su cui ci siamo attivati subito quando abbiamo saputo la notizia da parte dell'Assessore alla Pubblica Istruzione.

Testo della lettera

All’ Assessore Comunale con delega alla Pubblica Istruzione
Al Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo F. Mazzini
Alla Dirigente scolastica del circolo didattico S.G. Bosco
LORO SEDI

Oggetto: Piano di intervento per la realizzazione di attività extrascolastiche nelle scuole siciliane di cui all’rt.78 della legge regionale n.11 del 12/5/2010.
Opportunità per le scuole di Campobello di Licata.

In riferimento a quanto in oggetto si segnala che è stato approvato con l’art.78 della legge regionale n.11 del 12/5/2010 (vedi allegato 1), su precisa volontà del gruppo del PD Sicilia, per il periodo 2011/2014, un piano di intervento per la realizzazione di attività extrascolastiche, da svolgersi in ore pomeridiane, in favore delle scuole di ogni ordine e grado della Regione, legate al primo ciclo di istruzione, ubicate in aree a rischio di marginalità socio-economica e territoriale.
Per tali scuole il Comune deve attivare un servizio mensa destinato agli studenti impegnati nelle suddette attività.

I sottoscritti auspicano un pronto intervento ed un raccordo tra gli organi in indirizzo al fine di attivare nel prossimo anno scolastico attività extrascolastiche a favore degli alunni, in modo tale da far accresce il loro sapere, ridurre la dispersione scolastica e consentire anche un impiego ottimale del personale docente e non, scongiurando eventuali rischi legati al taglio del personale dovuto all’attuazione della riforma Gelmini.

Sicuri di un Vostro pronto intervento, cogliamo l’occasione per ribadire la nostra totale disponibilità a trovare soluzioni per le tante problematiche che affliggono le Istituzioni scolastiche del nostro territorio, per come avvenuto nei mesi passati ed in questi giorni.

Cordiali Saluti
Campobello di Licata, 24/5/2010
Firme
Giuseppe Sferrazza
Giovanni Picone


Allegato1
LEGGE 12 maggio 2010, n. 11 – GURS n.23 del 14/05/2010, s.o. n.1
Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2010.
Art. 78.
Piano di attività extrascolastiche per le scuole in aree a rischio
1. Per il periodo 2011-2014 l’Assessorato regionale dell’istruzione e della formazione professionale, dipartimento regionale dell’istruzione e della formazione professionale, finanzia, a valere sull’Asse IV P.O. F.S.E. 2007- 2013, Obiettivo specifico I1 e Obiettivo operativo I1)1, in favore delle scuole di ogni ordine e grado della Regione ubicate in aree a rischio marginalità socio-economica e territoriale, un piano di intervento per la realizzazione di attività extra scolastiche da svolgersi in ore pomeridiane.
2. Per le scuole del primo ciclo di istruzione, i comuni attivano, a partire dall’anno scolastico 2010-2011, un servizio mensa destinato agli studenti impegnati nelle suddette attività.
3. Per la realizzazione di dette attività sono destinate a valere sul P.O. F.S.E. 2007-2013 risorse pari a 40 mila migliaia di euro da ripartirsi in misura di 20 mila migliaia di euro per l’anno scolastico 2010-11 e di 10 mila migliaia di euro per gli anni scolastici successivi.
4. Qualora l’ente locale non adempia alla fornitura di tale servizio mensa, la Regione provvede ad un intervento sostitutivo reperendo i relativi fondi dai trasferimenti agli enti locali.

mercoledì 26 maggio 2010

L'improvvisazione del Sindaco di Campobello può creare danni alla Comunità

COMUNICATO STAMPA DEL GRUPPO CONSILIARE DEL PARTITO DEMOCRATICO DI CAMPOBELLO DI LICATA

L’IMPROVVISAZIONE DEL SINDACO DI CAMPOBELLO CHE PUO’ CREARE DANNI ALLA COMUNITA’

I consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata in merito alla lettera inviata dal Sindaco di Campobello, al Presidente del Consiglio dei Ministri, alla Protezione Civile, al Ministro dell’Ambiente, al Presidente della Regione, all’Assessore al Territorio, all’Assessore all’Energia ed a quello del Bilancio, esprimono profondo disappunto per l’improvvisazione con cui si tratta un argomento delicato come la costruzione di un termovalorizzatore, seppur “di piccole dimensioni di ultimissima generazione”.

Il Sindaco nella sua nota afferma che è “consapevole da sempre dello scarso impatto ambientale che hanno i termovalorizzatori sull’ambiente”, dimostrando scarsa conoscenza del problema, atteso che tali impianti hanno un alto impatto ambientale, come dimostra anche il fortissimo scontro in atto alla Regione, e tra la Regione ed il Governo Nazionale, in merito alla revoca dell’autorizzazione per la costruzione dei 4 termovalorizzatori ed ai fortissimi interessi economici che si celano dietro queste operazioni.

Tali siffatta proposta, di cui con molta probabilità molti Consiglieri comunali di maggioranza non conoscevano il contenuto, prima andava condivisa con la Comunità e con tutto il Consiglio comunale e poi resa pubblica, anche perché il nostro territorio con la discarica Bifara-Favarotta, utilizzata dal nostro territorio solo per l’11% su un totale di 382 mila tonnellate conferite, ha già dato molto dal punto di vista ambientale, una discarica attualmente sotto sequestro proprio per problematiche ambientali, con sospetti giudiziari di infiltrazioni mafiose, e di cui i rifiuti conferiti non sono stati pagati dalla Dedalo, che ha disconosciuto financo la quota di ammortamento della discarica.

Ci saremmo aspettati quanto meno un convegno scientifico di approfondimento in cui si parlasse del ciclo integrato dei rifiuti e della nuova legge regionale che “prevede l’esclusione di trattamenti di incenerimento dei rifiuti solidi urbani che non facciano ricorso a tecnologie atte a garantire i requisiti di efficienza energetica nei termini fissati dalla direttiva n.2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio” e che i “trattamenti di incenerimento devono essere classificati come operazioni di recupero e non come operazioni di smaltimento”, un convegno dove magari ci saremmo accorti che se c’è qualcosa su cui puntare come impiantistica avremmo scoperto più interessanti gli impianti di compostaggio oppure quelli di trattamento meccanico biologico, di cui nelle prossime settimane usciranno i bandi per la costruzione, che come abbiamo scritto nella nostra relazione, depositata in Consiglio comunale sul problema dei rifiuti consentirebbe, sulla base delle previsioni di una Commissione di esperti nominati dal Presidente Lombardo, di ridurre drasticamente i rifiuti da conferire in discarica, il che si tradurrebbe per il Comune di Campobello un passaggio da 4500 tonnellate di rifiuti conferiti in discarica ogni anno in appena 557 tonnellate ed all’interno della Dedalo da 60 mila tonnellate fino a 7400 tonnellate.

Invitiamo il Sindaco a battersi sul serio, e con fatti concreti, per l’avvio della raccolta differenziata, atteso che ad oggi sia il nostro Comune che l’intero ambito AG3 è su percentuali ridicole.

Se non è in grado di fare ciò, e se continua con queste proposte improvvisate, tolga il disturbo e ci consenta di ritornare al voto, perché un Sindaco così il Comune di Campobello non lo merita.

Il gruppo del PD si mobiliterà in questi giorni affinché tutti, dalla Giunta al Consiglio comunale, si assumano le proprie responsabilità.

Campobello di Licata, 26/5/2010
I Consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone

Un Consiglio comunale aperto sul costo del servizio rifiuti per l'anno 2010

COMUNICATO STAMPA

CHIESTA LA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE IN SEDUTA APERTA SUL COSTO DEL SERVIZIO RIFIUTI PER L’ANNO 2010

I consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata e gli altri Consiglieri di opposizione hanno presentato ieri una richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio Comunale, aperta a tutti i Consigli comunali dei Comuni che fanno parte dell’ambito AG3, al Prefetto ed all’Assessorato Regionale all’Energia ed ai servizi di pubblica utilità, per discutere del costo del servizio rifiuti per l’anno 2010.

È venuto il momento che tutti i Consigli comunali di Campobello di Licata, Naro, Licata, Camastra, Canicattì, Palma di Montechiaro e Ravanusa si esprimano, poiché saranno chiamati ad approvare i bilanci, sul costo dei rifiuti, insostenibile per le famiglie e le imprese del territorio.

A Campobello ad esempio il costo del servizio rifiuti, secondo i dati della Dedalo Ambiente S.p.A., dovrebbe attestarsi su un importo di 1,8 milioni di euro, che scende a 1,6 milioni di euro secondo la proposta del Sindaco di Campobello.

A fronte di questo costo la proposta del Sindaco è quella di garantirne la copertura con una percentuale del 97% con la TARSU che si traduce in un costo esorbitante per le famiglie e le imprese di Campobello, l’incasso potenziale passerebbe, infatti, da 900 mila a 1,5 milioni di euro, ovvero i cittadini di Campobello di Licata dovrebbe sborsare ulteriori 600 mila euro.

In termini concreti il tutto si tradurrebbe in un aumento da 162 euro nel 2009 (compreso tributo provinciale del 4%) a 275 euro nel 2010, nel caso di un’abitazione di 100 mq, e per la stessa superficie da 467 a 782 euro per un esercizio non alimentare e da 588 a 985 euro per un esercizio alimentare.

Tutto ciò è insostenibile, soprattutto se si pensa che nel lontano 2004 il costo per il Comune di Campobello era pari a 800 mila euro.

Il testo integrale della richiesta di convocazione sarà reso disponibile nel blog, www.giuseppesferrazza.blogspot.com.

Campobello di Licata, 25/5/2010

I Consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone

Testo della richiesta di convocazione del Consiglio Comunale

Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale di Campobello di Licata

Oggetto: Richiesta di convocazione del Consiglio Comunale straordinario ed in seduta aprta, ai sensi dell’art.20 dello Statuto Comunale e dell’art.22 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, con all’ordine del giorno la discussione sul costo del servizio rifiuti per l’anno 2010 dei Comuni dell’ambito AG3 e le possibili soluzioni

I sottoscritti consiglieri comunali GIUSEPPE SFERRAZZA, GAETANO RAGUSA, MARIA RITA TURCO, GIOVANNI PICONE,

Visto
- l’art.20 dello statuto comunale del Comune di Campobello di Licata approvato con delibere consiliari n.58 del 15/10/2002 e n.59 del 17/10/2002;
- l’art.22 del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale approvato con delibera del consiglio comunale n.134 del 22/12/1998;

Considerato che
- nel corso dei primi mesi dell’anno 2010 i Sindaci dell’ambito AG3 si sono riuniti in diverse occasioni allo scopo di determinare il costo del servizio rifiuti per l’anno 2010, sulla base delle lettere della Dedalo Ambiente Spa, del 22/2/2010 (prot.553/ATO) in cui si è comunicato il costo medio per abitante in 150,44 euro oltre IVA e rivalutazione dell’1,5%, e del 30/3/2010 (prot.975/ATO) in cui si è comunicato il costo medio per abitante in 143,53 oltre IVA per un importo complessivo per l’anno 2010 per oltre 20 milioni di euro;
- da quest’anno in modo imperativo è necessario coprire integralmente il costo del servizio dei rifiuti con la TARSU e le risorse di bilancio, anche se tale obbligo sancito dalla LR 19/2005 era già in vigore negli altri anni;
- nella lettera del 14/5/2010, prot.1997, il Sindaco di Campobello ha comunicato al Presidente del Consiglio ed ai Consiglieri comunali che presumibilmente il costo 2010 del servizio di igiene pubblica sarà di euro 1.584.052,99, in luogo di quello stabilito dalla Dedalo pari ad euro 1.792.603,58, e che “da opportune analisi condotte sullo stato dei servizi e per continuare a dare gradualità all’aumento del gettito previsto (in previsione di un passaggio alla Tariffa che prevede la copertura integrale del costo) si ritiene che la definizione ottimale di un punto di equilibrio che consenta di incrementare il gettito della TARSU garantendo adeguati livelli di servizi resi alla cittadinanza non può prescindere dalla previsione di una grado di copertura del servizio di circa il 97%”;
- tale percentuale di copertura del servizio si traduce in un gettito stimato della TARSU, sulla base delle superfici della lista di carico 2009, di euro 1,536 milioni e di euro 1,598 milioni con il tributo provinciale;
- tale ipotesi sarebbe insostenibile per le famiglie campobellesi e per le imprese;
- è necessario adottare provvedimenti amministrativi in considerazione del fatto che in questi anni la Dedalo abbiamo assistito alla determinazione del costo dei rifiuti svincolato da un piano industriale, ad una gestione svincolata da una programmazione e da un bilancio preventivo, dalla mancanza di un piano di interventi per la gestione integrata dei rifiuti, ragione principale per cui nacque la Dedalo Ambiente S.p.A. nel lontano 2002, dal mancato avvio della raccolta differenziata, che ha causato danni in termini ambientali, di costo e sicuramente erariali per come sancito dalla Corte dei Conti in casi similari, financo alla mancata sottoscrizione, da parte della Dedalo, del contratto di gestione della discarica e del mancato riconoscimento e pagamento della tariffa di conferimento pur continuando il conferimento dei rifiuti nella discarica, determinando anche in questo caso danni economici per la nostra Comunità, poiché la discarica sarebbe ancora attiva, se ad utilizzarla sarebbero stati solo i Comuni del comprensorio;
- è necessario che il Consiglio comunale di Campobello manifesti il proprio indirizzo politico atteso che sarà l’organo che dovrà approvare il bilancio di previsione per l’anno 2010 sia per la parte delle entrate che per la parte delle spese;
- è necessario altresì coinvolgere per la prima volta tutti i Consigli comunali dell’ambito AG3 e quindi i Comuni di Licata, Camastra, Naro, Palma di Montechiaro, Canicattì e Ravanusa con l’obiettivo di adottare un comune atto di indirizzo sul costo dei rifiuti per l’anno 2010,

per quanto visto e considerato, in qualità di consiglieri comunali del Comune di Campobello di Licata ed in virtù delle disposizioni di legge,

CHIEDONO

che sia convocato in seduta straordinaria ed aperta il Consiglio Comunale di Campobello di Licata ed inserire tra i punti all’ordine del giorno la discussione sul costo del servizio rifiuti per l’anno 2010 dei Comuni dell’ambito AG3 e le possibili soluzioni.

I sottoscritti Consiglieri chiedono al Presidente di invitare alla seduta consiliare tutti i Consiglieri comunali dell’ambito AG3, nonché il rappresentante legale della Dedalo Ambiente S.p.A. ed il Prefetto di Agrigento.

Per quanto riguarda la relazione di accompagnamento si fa riferimento alle considerazioni contenute nella presente richiesta.

Campobello di Licata, lì 24/5/2010

sabato 22 maggio 2010

Il costo del servizio rifiuti per l'anno 2010 è insostenibile per i cittadini di Campobello

COMUNICATO STAMPA DEL GRUPPO CONSILIARE DEL PARTITO DEMOCRATICO DI CAMPOBELLO DI LICATA
IL COSTO DEL SERVIZIO RIFIUTI PER L’ANNO 2010 E’ INSOSTENIBILE PER I CITTADINI DI CAMPOBELLO


I consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata hanno inviato una lettera di risposta alla nota del Sindaco relativa al costo del servizio dei rifiuti che per l’anno 2010, secondo i dati della Dedalo Ambiente, dovrebbe essere pari a 1,8 milioni di euro.

I consiglieri ritengono che la proposta del Sindaco di rideterminare il costo del servizio ad un importo di 1,6 milioni, ricalcolato sulla popolazione effettiva, sia ancora insufficiente rispetto a tutto ciò che è avvenuto in questi anni in cui abbiamo assistito alla determinazione del costo dei rifiuti svincolato da un piano industriale, ad una gestione svincolata da una programmazione e da un bilancio preventivo, alla mancanza di un piano di interventi per la gestione integrata dei rifiuti, ragione principale per cui nacque la Dedalo Ambiente S.p.A. nel lontano 2002, al mancato avvio della raccolta differenziata, che ha causato danni in termini ambientali, di costo e sicuramente erariali per come sancito dalla Corte dei Conti in casi similari, financo alla mancata sottoscrizione, da parte della Dedalo, del contratto di gestione della discarica ed al mancato riconoscimento e pagamento della tariffa di conferimento, pur continuando a conferire i rifiuti nella discarica, determinando anche in questo caso danni economici per la nostra Comunità, poiché la discarica sarebbe ancora attiva, se ad utilizzarla sarebbero stati solo i Comuni del comprensorio.

Già con provvedimento del Sindaco dello scorso anno il gettito della TARSU 2009 è aumentato arrivando ad un importo di oltre 900 mila euro e nel 2010, per garantire la copertura del 97% del costo del servizio, dovrebbe ulteriormente aumentare, a giudizio del Sindaco, fino ad un importo complessivo di 1,5 milioni di euro, ovvero i cittadini di Campobello di Licata dovrebbe sborsare ulteriori 600 mila euro.

Tutto ciò è insostenibile, soprattutto se si pensa che nel lontano 2004 il costo per il Comune di Campobello era pari a 800 mila euro ed oggi dovrebbe essere di 1,8 milioni di euro!

Secondo i consiglieri del PD, in mancanza di altri elementi informativi oggettivi ed in attesa della sentenza TAR sul contenzioso in atto tra Comune e Dedalo, l’unico strumento giuridico che il Comune può far valere, seppur parziale ed insufficiente, è il contratto di gestione firmato tra il Comune e da Dedalo nell’anno 2005, a tutt’oggi in vigore, e sulla base di questo contratto determinare il costo del servizio che per l’anno 2010, disconoscendo l’importo dell’IVA, dovrebbe essere di poco superiore ad un milione di euro, assicurando così sia la gradualità dell’aumento del gettito che la sostenibilità, in questo momento di profonda crisi, per le famiglie campobellesi.

I consiglieri del PD propongono altresì la costituzione di una commissione consiliare che, insieme agli uffici ed alla Amministrazione attiva, determini l’ammontare dei crediti e dei debiti del Comune di Campobello nei confronti della Dedalo da inserire nella massa attiva e passiva che i nuovi liquidatori della Dedalo dovranno determinare nei prossimi mesi ed anzi invitano il Presidente del Consiglio Comunale a presentare tale proposta in un Consiglio Comunale da convocare con urgenza, dove tra l’altro il Consiglio dovrebbe decidere, all’unanimità, di avviare la liquidazione della Dedalo, prima ancora dei termini stabiliti dalla normativa, per la mancanza di fiducia nell’organo amministrativo della Dedalo e per la rottura del vincolo societario causato dai Comuni di Canicattì e Licata, dovuto al mancato riconoscimento del principio del calcolo del costo del servizio sulla popolazione effettiva in luogo di quella fissata dalla Dedalo.

Per ultimo i consiglieri del PD evidenziano che lo scorso giovedì il capogruppo del PD è stato sentito dalla Commissione provinciale che sta svolgendo un’indagine sull’ATO idrico e sugli ATO rifiuti in Provincia di Agrigento ed in tale sede è stata acquisita la relazione che il gruppo consiliare aveva depositato nella seduta consiliare dello scorso 29 aprile quando si è discusso della mozione sui rifiuti presentata dal PD.

Il testo integrale della lettera inviata al Sindaco sarà reso disponibile nel blog, www.giuseppesferrazza.blogspot.com.

Campobello di Licata, 22/5/2010

I Consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone

testo della lettera inviata al Sindaco di Campobello
Al Sindaco
Alla Giunta Municipale
Al Presidente del Consiglio Comunale
Ai Consiglieri comunali

Oggetto: Definizione tariffa TARSU 2010.
Riscontro nota del Sindaco del 14/5/2010, prot.1997

In riferimento a quanto in oggetto il Gruppo consiliare del Partito Democratico di Campobello, pur apprezzando la protesta del Sindaco nei confronti della Dedalo per l’applicazione del costo del servizio tenendo conto della popolazione effettiva, più volte segnalato dal PD, in luogo della popolazione fissata dalla Dedalo, ritengono, “al netto di ogni facile demagogia”, che la soluzione prospettata sia insufficiente per le ragioni di seguito rappresentate.

In un passaggio della lettera il Sindaco ha affermato che “è stato verbalizzato che il Comune di Campobello di Licata condurrà le proprie analisi di costo sul dato di € 139,50 + IVA per abitante con un costo complessivo di € 1.584.052,99, in attesa che la questione non venga definitivamente chiarita”.

A nostro giudizio questo è un passaggio totalmente non condivisibile perché si ripete ciò che è avvenuto l’anno scorso, con l’approvazione del bilancio da parte del Sindaco, ovvero il Sindaco dimentica che in questi anni il Comune, attraverso i propri funzionari e poi con la Commissione straordinaria, ha contestato il metodo di calcolo del costo dei rifiuti che oggi, invece, sembra essere riconosciuto, seppur rettificato dalla popolazione effettiva, dimenticando che su questo aspetto, e su altri, si innesca il contenzioso attualmente in atto tra il Comune di Campobello e la Dedalo.

In questi anni abbiamo assistito alla determinazione del costo dei rifiuti svincolato da un piano industriale, ad una gestione svincolata da una programmazione e da un bilancio preventivo, dalla mancanza di un piano di interventi per la gestione integrata dei rifiuti, ragione principale per cui nacque la Dedalo Ambiente S.p.A. nel lontano 2002, dal mancato avvio della raccolta differenziata, che ha causato danni in termini ambientali, di costo e sicuramente erariali per come sancito dalla Corte dei Conti in casi similari, financo alla mancata sottoscrizione, da parte della Dedalo, del contratto di gestione della discarica e del mancato riconoscimento e pagamento della tariffa di conferimento pur continuando il conferimento dei rifiuti nella discarica, determinando anche in questo caso danni economici per la nostra Comunità, poiché la discarica sarebbe ancora attiva, se ad utilizzarla sarebbero stati solo i Comuni del comprensorio.

Il Comune, sulla base dei calcoli approssimativi della Dedalo, dovrebbe sostenere anche per il 2010 un costo del servizio troppo elevato che, invece, se rapportato ai rifiuti prodotti dai Comuni dell’Ambito o alla popolazione effettiva sarebbe notevolmente inferiore, a prescindere dal costo medio del servizio applicato.

Da ultimo non va dimenticata anche la scelta arrogante dei Comuni di Canicattì e Licata, in forza dei numeri in assemblea anche a causa dell’assenza della Provincia, di disconoscere un principio elementare di ripartizione del costo sulla base della popolazione effettiva, scelta che di per se dovrebbe determinare la cessazione del vincolo societario.

L’unico strumento giuridico che il Comune può far valere, seppur parziale ed insufficiente, è il contratto di gestione firmato tra il Comune e da Dedalo nell’anno 2005, a tutt’oggi in vigore, ed è a questo che dovremmo fare riferimento, fino a quando la Dedalo non fornirà al Comune quel famoso costo industriale, determinato dal cantiere di servizio, base per il calcolo del costo dei rifiuti e delle somme spettanti alla Dedalo.

Quel contratto stabilisce che il “servizio viene trasferito alla società d’ambito …… sulla base del costo medio per abitante di € 103,67”, costo fissato da una delibera dei Sindaci del 2005 (che sarebbe interessante leggere per capirne i contenuti, poiché gli uffici comunali ne sono sprovvisti in quanto la Dedalo, a detta dell’ufficio ambiente, si rifiuta di fornirne copia), ragion per cui il costo del servizio per l’anno 2010 dovrebbe essere pari ad € 1,2 milioni nel caso si considerasse la popolazione fissata dalla Dedalo ed € 1,1 milioni nel caso si considerasse la popolazione effettiva al 31/12/2009, senza naturalmente applicare l’IVA, poiché trattasi di “gestione in house” e, comunque, la Corte Costituzionale ha disconosciuto l’applicazione dell’IVA sulla TARSU.

Solo considerando questo costo si potrebbe parlare di reale possibilità di integrale copertura del servizio, così come stabilito già con l’art.21, comma 17, della L.R. 19/2005, che per inciso varrebbe anche per gli altri anni, e gradualità dell’aumento del gettito, principio che sicuramente non sarebbe rispettato con il passaggio da una lista di carico di 900 mila euro per il 2009 ad una di 1,536 milioni di euro per il 2010 (ipotesi con copertura del 97% del costo del servizio pari a 1,584 milioni di euro), che si tradurrebbe in un aumento da 162 euro nel 2009 (compreso tributo provinciale del 4%) a 275 euro nel 2010, nel caso di un’abitazione di 100 mq, e per la stessa superficie da 467 a 782 euro per un esercizio non alimentare e da 588 a 985 euro per un esercizio alimentare.

Non va dimenticato inoltre che la nuova legge regionale 9/2010 tra le finalità ha previsto che è necessario “rendere compatibile l’equilibrio economico del servizio di gestione integrata dei rifiuti con le risorse pubbliche disponibili e con le entrate derivabili dalla riscossione della TARSU”, soprattutto per un Comune come quello di Campobello che è passato da un costo di 800 mila euro nel 2004, quando la gestione era diretta, ad un costo applicato dalla Dedalo di 1,8 milioni per l’anno 2010, con un aumento spaventoso del costo e contestuale peggioramento del servizi fornito, a partire dallo spazzamento delle strade e dalla igienizzazione dei cassonetti.

Accettare dunque l’ipotesi di costo del servizio fissato dalla Dedalo, seppur rettificato in funzione della popolazione effettiva, comporterebbe un impatto pesante alle finanze del Comune, poiché è notorio che nei capitoli del bilancio trovano riscontro solo le somme determinate dalle liste di carico approvate nei vari anni che non coprono, nel periodo 2005/2008, neanche il 50% del costo del servizio e per il periodo 2005/2009 il debito del Comune nei confronti della Dedalo risulterebbe pari ad almeno 3 milioni di euro, che passerebbe a 4 milioni di euro tenendo conto anche della quota di TARSU che il Comune non riesce, e non riuscirà, a riscuotere (ipotesi riscossione al 70%).

Concludendo, dunque, è necessario ribadire alla Dedalo, comunicandolo anche all’Assessorato regionale di competenza, che in mancanza di altre elementi informativi oggettivi ed in attesa della sentenza del TAR, vista l’istanza di prelievo presentata dal Comune in data 5/5/2010, il Comune si atterrà al contratto di gestione firmato tra le parti e su questa base determinerà il costo da inserire in bilancio, in ossequio alla normativa in vigore.

Nelle more il gruppo consiliare del PD ritiene necessaria ed urgente la istituzione di una commissione consiliare che, insieme agli uffici ed alla Amministrazione attiva, determini l’ammontare dei crediti e dei debiti del Comune di Campobello nei confronti della Dedalo da inserire nella massa attiva e passiva che il/i nuovo/i liquidatore/i da nominare, possibilmente persone di comprovata esperienza nel settore, non lottizzati dai partiti e non riconducibili a soggetti in qualche modo impegnati nella gestione della Dedalo, dovranno determinare nei prossimi mesi ed anzi si invita il Presidente a presentare tale proposta in un Consiglio Comunale da convocare con urgenza, dove tra l’altro il Consiglio dovrebbe decidere, all’unanimità, di avviare la liquidazione della Dedalo, prima ancora dei termini stabiliti dalla normativa, per la mancanza di fiducia nell’organo amministrativo della Dedalo e per la rottura del vincolo societario causato dai Comuni di Canicattì e Licata.

Per ultimo si evidenzia, inoltre, che ad oggi l’Amministrazione Comunale non ha fornito nessun progetto di bilancio 2010 e quindi non si è nelle condizioni di poter verificare le disponibilità di bilancio per la copertura integrale o parziale del costo del servizio e le possibili soluzione da proporre.

Il gruppo consiliare del PD, attraverso i propri rappresentanti, è stato sempre disponibile a dare il proprio contributo sull’argomento, come dimostrato nel corso di questi mesi, e lo sarà anche per il futuro per difendere la Comunità di Campobello e tutelare i propri cittadini.

Cordiali Saluti
Campobello di Licata, 21/5/2010
I Consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone

giovedì 20 maggio 2010

Fatti, non filosofia!

Sulle riforme approvate in finanziaria grazie al PD Sicilia ci ritorneremo quanto prima.

P.S.: Tabella 2 - Progetto n.37 - Lavori di ripavimentazione delle strade del centro urbano nel Comune di Campobello di Licata (link).










martedì 18 maggio 2010

Le donne in Giunta. Un tabù a Campobello

Pubblico la lettera che il comitato donne del PD ha inviato al Sindaco, al Presidente ed al Consiglio Comunale di Campobello di Licata in merito al problema delle pari opportunità nella Giunta Comunale.

Al Signor Sindaco del Comune di Campobello di Licata
Al Signor Presidente del Consiglio Comunale
E p.c. al Consiglio Comunale di Campobello di Licata

Nonostante le copiose norme, sia comunitarie sia nazionali, che tutelano e garantiscono le pari opportunità tra uomini e donne, che prescrivono che la
“parità tra uomini e donne deve essere assicurata in tutti i campi”, che deve essere garantita l’”integrità della dimensione dell’uguaglianza tra uomini e donne in tutte le politiche della Comunità”, non possiamo non constatare come tutte queste disposizioni siano regolarmente e metodicamente disattese.

E cosa più grave, la violazione di dette norme viene consumata in quelle istituzioni che, invece, dovrebbero esserne le principali garanti.

Nella fattispecie ci riferiamo all’Amministrazione comunale di Campobello di Licata che, pur avendo conseguito un ottimo risultato elettorale, grazie anche al contributo delle donne presenti nelle liste elettorali, ha mostrato di averne scarsa considerazione, non nominandone alcuna nella Giunta.

Forse le donne presenti nelle liste non avrebbero avuto le capacità richieste dall’incarico?

Sicuramente no, ne siamo convinte.
È stato fatto un uso strumentale della presenza femminile nelle liste?

Evidentemente sì.

E ci stupisce che nessuna delle candidate, che pure si sono impegnate per l’affermazione del loro schieramento, non abbia lamentato il fatto di essere stata dimenticata da una memoria corta, labile e maschilista.

Il Sindaco ha mostrato di avere scarsa considerazione delle donne non conferendo a nessuna di loro incarichi di responsabilità.

E a nulla è valsa l’interrogazione dei Consiglieri Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del 29/09/2009, con la quale chiedevano di ricondurre l’Amministrazione comunale al rispetto e all’osservanza delle norme comunitarie e nazionali nonché del regolamento comunale, procedendo alla ricomposizione dell’esecutivo con la nomina del 50% di donne.

Il Sindaco, che ha mostrato scarsa sensibilità alle “quote rosa”, oltre ad accogliere le fondate e legittime richieste dell’opposizione, dovrebbe anche recepire il recente intervento del Ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna, sollecitato dal Consigliere comunale Antonio Fallea di Favara nei confronti del Sindaco Domenico Ruscello, per l’assenza di presenze femminili nella Giunta.

In un momento storico che vede molte donne al potere, seppure in misura ancora insufficiente, non dovrebbe essere necessario ricorrere al Ministro delle Pari Opportunità per farsi ricordare quanto “possa essere prezioso il contributo fattivo delle donne…che indubbiamente costituiscono un’importante risorsa sociale, culturale, economica e politica”.

Le donne del PD di Campobello di Licata


Norme a tutela delle pari opportunità:
- Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (2000), art. 23
- Costituzione, artt. 3-37-51-117
- Legge regionale 26/93
- Decreto Leg.vo 267/2000 - Testo Unico sugli ordinamenti degli enti locali
- Statuto comunale art. 8, comma 5°

Articolo riguardanti la lettera inviata dal Ministro delle Pari Opportunità ad un consigliere comunale di Favara (link)

venerdì 14 maggio 2010

Ci voli cipuddra ppi fari arziari l'uocchi

Lo scorso mercoledì è andata in onda un'intervista del gruppo consiliare del PD di Campobello di Licata sullo stato di manutenzione del verde pubblico.

L'intervista è scaturita dallo stato pietoso in cui versa tutto il verde pubblico e dopo una nostra interrogazione sul Parco della Divina commedia (link) dello scorso mese di febbraio in cui sollecitavamo un intervento dell'Amministrazione Comunale ed a cui il Sindaco aveva risposto che era "in itinere una sistemazione generale della Valle delle Pietre Dipinte" (sotto è riportata la risposta).

Abbiamo potuto notare che dopo la nostra intervista, che pubblichiamo in questo post, sono iniziati i lavori di sistemazione del verde.

A quanto pare conta più un'intervista che un'interrogazione consiliare.

Ad ogni modo incalzeremo l'Amministrazione Comunale su tanti temi perché le risposte alla cittadinanza devono arrivare con tempi molto più rapidi.

Ci vuole un cambio di passo!





Intervista andata in onda il 12/5/2010 su TRC Notizie di Canicattì sullo stato di manutenzione del verde pubblico (link)



giovedì 13 maggio 2010

Approvato all'unanimità ordine del giorno sulle bollette acqua

COMUNICATO STAMPA
APPROVATO UN IMPORTANTE ORDINE DEL GIORNO SULLE BOLLETTE ACQUA


Ieri sera grazie ad una iniziativa promossa dal PD di Campobello di Licata e presentata da tutta l’opposizione è stato approvato all’unanimità dal Consiglio comunale un ordine del giorno contenente una richiesta ufficiale da inviare al rappresentante legale della società Girgenti Acque S.p.A. per sospendere le bollette acqua inviate nel mese di marzo ai cittadini di Campobello.

Nella richiesta il Consiglio comunale chiede:

- di sospendere ufficialmente le bollette acqua ed una nuova fatturazione per anno solare (2008 e 2009) che preveda la rateizzazione automatica, in almeno 4 rate, senza l’applicazione di interessi;

- che la fatturazione per l’anno 2010 avvenga con cadenza periodica così come avviene per tanti altri servizi, quali telefonia, energia elettrica, gas;

- la prova documentale certa della “lettura precedente” delle bollette emesse ed in mancanza la rettifica delle bollette e la nuova fatturazione in linea ai consumi medi, per ogni utenza, degli anni precedenti e comunque un abbattimento delle bollette per tenere conto del danno creato ai serbatoi degli utenti a causa della fornitura di acqua con la presenza di quantitativi anomali di “manganese, colorazione anomala ed aumentato grado di torbidità” durante lo scorso mese di luglio;

- la verifica tecnica gratuita sul regolare funzionamento dei contatori dell’acqua ed, eventualmente, l’installazione di nuovi contatori in sostituzione dei precedenti, se questi dovessero rivelarsi non funzionanti o, se per qualsivoglia motivo, registrino consumi mai effettuati, in considerazione delle anomalie riscontrate in molte bollette;

- che venga emessa una nota ufficiale in cui si comunichi la non applicazione degli interessi di mora per le bollette emesse e da emettere per il periodo maggio 2008 e febbraio 2010.

Con l’ordine del giorno, inoltre, si incarica il Presidente di acquisire tutta la documentazione ufficiale dell’ATO idrico per approfondire tutta la tematica relativa all’acqua.

Approvato all’unanimità la modifica al regolamento ICI per equiparare all’abitazione principale le unità immobiliari non locate possedute da cittadini di Campobello di Licata emigrati all’estero.

I Consiglieri comunali del PD si rammaricano, invece, per la mancata approvazione dell’ordine del giorno relativo alla modifica normativa del patto di stabilità, occasione per far sentire in maniera unitaria la volontà di tutto il Consiglio alla Deputazione nazionale, ma anche per la bocciatura dell’istituzione della Commissione consiliare di controllo e garanzia, che aveva come obiettivo di analizzare alcune problematiche riguardanti la comunità come l’acqua, i rifiuti, le società partecipate ed altre ancora, commissione presente in ogni Comune ed in ogni Provincia, presieduta per legge da un componente dell’opposizione.

Il testo integrale dell’ordine del giorno approvato sarà reso disponibile nel blog, www.giuseppesferrazza@blogspot.com .

Campobello di Licata, 13/5/2010

I Consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone


Testo dell'ordine del giorno approvato all'unanimità dei presenti
ORDINE DEL GIORNO INCIDENTALE
Presentato ai sensi dei commi 1 e 4 dell’art.14 dello Statuto Comunale ed ai sensi dell’art.50 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale dai seguenti consiglieri comunali GIUSEPPE SFERRAZZA, GAETANO RAGUSA, MARIA RITA TURCO, CALOGERO PIRRERA, GIOVANNI PICONE,
IL CONSIGLIO COMUNALE DEL COMUNE DI CAMPOBELLO DI LICATA
Premesso che:
- lo scorso mese di marzo la società Girgenti Acque S.p.A. (d’ora in poi Girgenti Acque) ha iniziato ad inviare le bollette acqua per le eccedenze di consumo idrico e per il servizio di fognatura e depurazione per il periodo compreso tra il mese di maggio 2008 ed il mese di febbraio di quest’anno;
- tali bollette hanno creato allarme e preoccupazione tra le famiglie campobellesi anche perché presenterebbero, in molti casi, importi non attinenti ai reali consumi familiari, superiori ai consumi medi degli anni precedenti;
- nonostante l’attivazione dello sportello di Girgenti Acque per eventuali reclami nulla è cambiato, anche perché il funzionario competente invita comunque i cittadini a pagare o al massimo presentare domanda di reclamo vista la giustezza, secondo la loro opinione, dell’operato di Girgenti Acque;
Considerato che:
- la scadenza di pagamento di tale bollette è troppo ravvicinata ed alcune di esse sono arrivate oltre la data di scadenza, causando l’applicazione degli interessi di mora;
- dalla lettura delle bollette inviate si evidenziano alcune incongruenze oltre al fatto che alcune di esse presentano importi insostenibili per le famiglie campobellesi. Ad esempio ad alcune famiglie che oramai non vivono più a Campobello sono arrivate bollette salatissime, così come ad anziani che vivono soli e comunque in molti casi i consumi fatturati sembrerebbero superiori a quelli medi degli anni precedenti, durante la gestione EAS, nonostante nel periodo 2008/2009 il volume idrico immesso nel serbatoio comunale è aumentato di una percentuale risibile, come è dimostrabile dai dati ufficiali del Consorzio Acquedotto Tre Sorgenti;
- la fatturazione del servizio dovrebbe tenere conto della lettura effettiva dei contatori, tuttavia dagli incontri personalizzati di Girgenti Acque con i cittadini si evidenzia che la stessa società è in grado di fornire, in molti casi, la prova fotografica della lettura attuale (in alcuni casi le fotografie sono incomprensibili), mentre per la lettura precedente non viene fornita nessuna prova, in quanto fatta dall’EAS;
- è importante acquisire la prova documentale certa della lettura precedente fatta dall’EAS che deve essere fornita da Girgenti Acque atteso che quest’ultima doveva, nel momento dell’avvio del servizio, procedere alla lettura ufficiale dei contatori in modo tale da iniziare un rapporto trasparente con gli utenti, mentre nulla di ciò è stato fatto;
- dunque, se la Girgenti Acque non è in grado di dimostrare con documentazione certa la lettura precedente dei contatori la stessa è in dovere di rettificare le bollette e fatturare un importo in linea ai consumi medi, per ogni utenza, degli anni precedenti;
- non si capiscono le motivazioni per cui la fatturazione è stata fatta fino ai primi due mesi dell’anno 2010 mentre doveva essere fatta, almeno, per anno solare (2008 e 2009);
- le bollette notificate prevedono il pagamento integrale della bolletta e l’eventuale rateizzazione è prevista solamente previa verifica della dichiarazione dei redditi, mentre sarebbe più giusto una rateizzazione automatica in quattro rate;
- lo scorso mese di luglio è prevenuta al Comune una nota di Girgenti Acque nella quale ha comunicato, a seguito dei controlli effettuati in data 7/7/09 in corrispondenza dell’entrata del serbatoio comunale di Campobello, la presenza di quantitativi anomali di “manganese, colorazione anomala ed aumentato grado di torbidità” e con successive Ordinanze Sindacali (n.7 del 13/7/09 e n.12 del 15/7/09) si è proceduto prima all’inibizione dell’uso dell’acqua ai fini potabili e poi il ritiro dell’ordinanza n.7;
- ciò ha determinato danni ai serbatoi di accumulo dei cittadini campobellesi i quali hanno provveduto a proprie spese alla pulizia delle stesse e che quindi è dovuta una riduzione del costo della la bolletta dell’acqua;
ritenuto
- importante ed opportuno, al di là degli impegni presi dalla Girgenti Acque con il Sindaco, che il Consiglio Comunale faccia sentire la propria protesta in difesa delle famiglie campobellesi chiedendo alla stessa società impegni scritti, come ad esempio la sospensione ufficiale e la rettifica delle bollette, la non applicazione degli interessi di mora, la rateizzazione automatica e la verifica tecnica gratuita dei contatori e l’eventuale sostituzione, in considerazione delle anomalie riscontrate in molte bollette, dei consumi fatturati e delle situazioni familiari;
- necessario adottare, quindi, una iniziativa del Consiglio Comunale,
per quanto premesso, considerato e ritenuto il Consiglio Comunale di Campobello di Licata,
CHIEDE AL RAPPRESENTANTE LEGALE DELLA LA SOCIETA’ GIRGENTI ACQUE S.P.A.
- di sospendere ufficialmente le bollette acqua emesse per le eccedenze di consumo idrico e per il servizio di fognatura e depurazione per il periodo compreso tra il mese di maggio 2008 ed il mese di febbraio di quest’anno ed una nuova fatturazione per anno solare (2008 e 2009) che preveda la rateizzazione automatica, in almeno 4 rate, senza l’applicazione di interessi;
- che la fatturazione per l’anno 2010 avvenga con cadenza periodica così come avviene per tanti altri servizi, quali telefonia, energia elettrica, gas;
- la prova documentale certa della “lettura precedente” delle bollette emesse ed in mancanza la rettifica delle bollette e la nuova fatturazione in linea ai consumi medi, per ogni utenza, degli anni precedenti e comunque un abbattimento delle bollette per tenere conto del danno creato ai serbatoi degli utenti a causa della fornitura di acqua con la presenza di quantitativi anomali di “manganese, colorazione anomala ed aumentato grado di torbidità” durante lo scorso mese di luglio;
- la verifica tecnica gratuita sul regolare funzionamento dei contatori dell’acqua ed, eventualmente, l’installazione di nuovi contatori in sostituzione dei precedenti, se questi dovessero rivelarsi non funzionanti o, se per qualsivoglia motivo, registrino consumi mai effettuati, in considerazione delle anomalie riscontrate in molte bollette;
- che venga emessa una nota ufficiale in cui si comunichi la non applicazione degli interessi di mora per le bollette emesse e da emettere per il periodo maggio 2008 e febbraio 2010,
ED AUSPICA
una nota di risposta ufficiale alle richieste contenute nel presente ordine del giorno.

Il Consiglio comunale di Campobello di Licata
INCARICA
- il Presidente del Consiglio comunale a trasmettere il presente ordine del giorno al rappresentante legale della Girgenti Acque ed a richiedere copia ufficiale di tutti gli atti relativi al periodo di fatturazione, quali i metri cubi fatturati sia nella 1^ fascia, nella eccedenza 1^ e 2^ fascia;
- il Presidente del Consiglio comunale a richiedere copia ufficiale di tutti gli atti adottati dall’ATO idrico 9 (delibere assembleare, delibere consigli di amministrazione, bilanci e relazioni dei revisori dei conti) nonché la copia della convenzione stipulata, in data 27/11/2007, tra Consorzio ATO idrico di Agrigento e Girgenti Acque ed il nuovo “regolamento di utenza” e la carta dei servizi adottati dal Consiglio di amministrazione dell’ATO;
- Il Presidente del Consiglio comunale a richiedere alla partecipata Consorzio Tre Sorgenti la documentazione relativa all’istanza di fallimento presentata, nel mese di dicembre, dalla stessa nei confronti della società Girgenti Acque per il mancato pagamento della fornitura idrica da parte della stessa,
INVITA
- Il Sindaco di Campobello di Licata a rappresentare all’interno dell’assemblea dei Sindaci del Consorzio Ato idrico la opportunità di pubblicare sul sito web del consorzio, nel rispetto della normativa sulla privacy, tutti gli atti ufficiali adottati dal Consorzio, ovvero a titolo meramente esemplificativo verbali assemblee dei soci, delibere consigli di amministrazione, bilanci e relative relazioni, verbali collegio dei revisori, piano d’ambito, carta dei servizi, regolamento di utenza.
Campobello di Licata, 12/5/2010

Firmato

mercoledì 12 maggio 2010

Oggi Consiglio Comunale di Campobello di Licata

Oggi si riunisce in seduta straordinaria il Consiglio Comunale presso l'auditorium del Centro Polivalente alle ore 20.

Questi i punti all'ordine del giorno:

1) Nomina scrutatori;

2) Lettura ed approvazione verbali seduta precedente;

3) Richiesta di convocazione del Consiglio Comunale Prot. N. 6058 del 22.04.2010 “sulle bollette acqua notificate alle famiglie campobellesi e le possibili soluzioni”

4) Richiesta di convocazione del Consiglio Comunale presentata nel corso della seduta consiliare dei 29.04.2010 su O.d.G. relativo alla modifica dell’art. 77 bis del D.L. 112/2008 per prevedere una deroga al patto di stabilità inerente le provvidenze ricevute ai sensi dei commi 704 e 707 della L.R. 296/2006;

5) Proposta (prot. n. 3852 dell’11.03.2010) di istituzione della Commissione consiliare di controllo e di garanzia ai sensi dell’art. 11 dello Statuto Comunale;

6) Modifiche ai Regolamento per l’Applicazione dell’imposta Comunale sugli immobili;

7) Ordine del giorno su Riforma Consorzi di Bonifica.

I punti 2, 3, 4 e 5 sono stati promossi dall'opposizione, i punti 6 e 7 sia dall'opposizione che dal Sindaco

venerdì 7 maggio 2010

Il probabile mancato rispetto del Patto di stabilità nel Comune di Campobello di Licata

Alcuni di voi in questi giorni sia in tv che per le strade hanno sentito parlare del famoso Patto di Stabilità che impedisce il regolare svolgimento dell’attività amministrativa, blocco dei pagamenti, lavori fermi e tanto altro ancora.

Ed ancora alcuni di voi avranno visto un’intervista del Sindaco in cui si accusava l’opposizione di irresponsabilità dovuta alla mancata approvazione di un atto di indirizzo ai funzionari per consentire loro di poter operare.

In questa nota, dunque, cercheremo di dare un contributo quanto più esaustivo sulle ragioni che con tutta probabilità porteranno il Comune a sforare il Patto di stabilità, sulla conduzione di tutta questa vicenda da parte dell’Amministrazione comunale e su quello che ha fatto il gruppo del PD.

Il Consiglio Comunale di Campobello alcuni anni fa, precisamente nel 2006, fu sciolto, ai sensi dell’art.143 del D.lgs.267/2000, per infiltrazioni mafiose e la direzione fu affidata a tre commissari.

In virtù di una disposizione di legge, commi 704 e 707 dell’art.1 della legge 296/2006, nel triennio 2007/2009, il Comune, proprio perché soggetto alla misura di rigore di cui all’art.143, ha beneficiato di risorse finanziare per oltre 5 milioni di euro da destinare a spese di investimento, che alla data del 31/12/2009 risultano impegnate ma non pagate per la lunghezza del ciclo finanziario, ed in virtù del comma 18 dell’art.77 bis del D.L.118/2008, nel testo attualmente vigente, il Patto di Stabilità non si è applicato in questi anni nei Comuni sciolti per mafia, con un obbligo di applicazione per gli stessi Comuni a partire dall’anno successivo dalla rielezione degli organi, che nel caso di Campobello si traduce nell’anno 2010.

Si legge dal sito della Camera dei Deputati che “le regole del Patto sono funzionali all’esigenza di assicurare il concorso di tutti gli enti territoriali alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica, in considerazione del fatto che i vincoli sul disavanzo e sul debito, previsti dal Trattato CE e dal Patto di stabilità e crescita, si riferiscono al complesso delle amministrazioni pubbliche”.

Gli obiettivi finanziari del Patto di stabilità interno per gli enti locali sono quantificati per l’anno 2010 in 2,9 miliardi di euro in termini di indebitamento netto e prevede il contributo della finanza locale al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica in termini di riduzione del saldo finanziario tendenziale del comparto.

La misura del concorso di ciascun ente alla manovra è determinata applicando determinati coefficienti all’entità del saldo 2007, calcolato in termini di competenza mista (differenza tra entrate finali e spese finali, al netto delle entrate derivanti dalla riscossione di crediti e delle spese derivanti dalla concessione di crediti; le entrate e le uscite di parte corrente si considerano in termini di competenza giuridica -accertamenti e impegni -, e quelle in conto capitale si considerato in termini di cassa – incassi e pagamenti), differenziati per i comuni e le province e a seconda che l’ente abbia o meno rispettato il Patto di stabilità per l’anno 2007 e presenti un saldo positivo o negativo nel 2007, in termini di competenza mista.

Quindi il saldo va migliorato per gli enti in disavanzo ovvero peggiorato per gli enti in avanzo in virtù di alcuni coefficienti.

Per approfondimenti si rinvia al seguente link.

Il parametro di riferimento per il calcolo del saldo finanziario è dunque l’anno 2007, anno in cui il Comune, a causa dello scioglimento, non era obbligato a rispettare il Patto di Stabilità.

In quell’anno il Comune beneficiò dei trasferimenti di cui alla legge 296/2006 per un importo di quasi 1,6 milioni di euro e degli accantonamenti della discarica di Campobello per un importo di 2,9 milioni di euro ed in virtù di queste due concause il saldo finanziario 2007 fu pari a + 4,1 milioni di euro e nel 2010, a causa del Patto, deve essere pari a +3,7 milioni di euro.

Nel saldo incidono le spese in conto capitale degli anni precedenti che non sono state ancora pagate alla data del 31/12/2009; quante e quali sono queste spese ad oggi non è dato sapere.

Ho chiesto di conoscere tale dato e mi hanno risposto che è in corso di redazione un apposito elenco, da fare approvare al Consiglio comunale.

Si intuisce, dunque, il problema oggettivo e proibitivo che il Comune quest’anno dovrà affrontare anche perché nel saldo influiranno, forse in maniera determinante, quei finanziamenti ottenuti ai sensi della legge 296/2006.

Ancora non conosciamo il progetto di bilancio di previsione, e questo di per se è grave, ma è di tutta evidenza che il Comune con tutta probabilità, allo stato conoscitivo dei fatti, non riuscirà a rispettare il Patto.

Già molti creditori non ricevono i pagamenti a causa del blocco della macchina amministrativa.

Molti si chiedono cosa abbia fatto il Comune di Campobello fino ad oggi.

Senz’altro possiamo dire che ha tenuto allo scuro il Consiglio comunale fino alla fine del mese di marzo quando con lettera, notificata il 24 marzo, il Sindaco ha convocato una conferenza programmatica per il 31 marzo successivo.

In quella riunione i capigruppo sono stati avvertiti della problematica e sono stati informati circa una lettera del Sindaco, firmata anche dal responsabile del servizio finanziario, datata il 5 marzo c.a. ed inviata al Sottosegretario dell’Interno, al Prefetto di Agrigento, al Dipartimento Ragionerie Generale della Regione Siciliana, al Segretario Reginale dell’Anci ed al componente la Commissione Bilancio, On.le Vincenzo Fontana del PDL.

Io come capogruppo del PD ho contestato questa lettera poiché era indirizzata solo ad un parlamentare mentre dove essere indirizzata a tutta la Commissione interessando tutta la deputazione visto il problema così grave e quindi ho lamentato il mancato coinvolgimento di tutte le forze politiche.

Nel saldo finanziario 2010, e poi anche 2011 e 2012, influiranno le provvidenze di cui alla legge 296/2006, la scelta dell’anno finanziario base ovvero il 2007 e l’ammontare dei residui passivi al 31/12/2009, connessi ad impegni contrattuali assunti in forza degli interventi finanziati con le provvedimento prima accennate e non ancora completamente pagati per “la complessità del ciclo finanziario degli investimenti”.

Quindi fino alla fine di marzo il Sindaco ed i componenti della Giunta non avevano fatto presagire nulla di ciò, anzi il Sindaco aveva proposto l’aumento di un settore con la relativa attribuzione di posizione organizzativa, aveva proposto la trasformazione di alcuni contratti part-time a tempo pieno ed inoltre erano stati finanziate associazioni per attività varie sul territorio e non, come ad esempio selezioni di nuoto, maratone a Milano e così via.

Di recente il Consiglio comunale è stato coinvolto nella votazione di un atto di indirizzo.

Nella sostanza il Sindaco e la Giunta invitavano il Consiglio a formulare alcuni indirizzi nei confronti dei funzionari per “provvedere ad effettuare i pagamenti per impegni contrattualmente assunti anche in violazione delle disposizioni sul patto di stabilità interno”, “a dichiarare la propria disponibilità ad approvare gli strumenti finanziari per il triennio 2010-2012, con previsioni non coerenti con gli obiettivi del patto di stabilità interno e in presenza di pareri contrari”, “a provvedere ad assumere impegni di competenza per spesa in conto capitale anche in violazione delle disposizioni sul patto di stabilità interno in caso di interventi necessari, improcrastinabili per evitare danni patrimoniali certi e gravi all’ente”, “a dichiarare la propria disponibilità a provvedere, sulla base delle indicazioni del Custode giudiziario, all’applicazione dell’avanzo di amministrazione – quota vincolata, per la messa in sicurezza della discarica anche in violazione delle disposizioni sul patto di stabilità”, “assumersi la responsabilità di una ridotta capacità operativa dell’azione amministrativa a seguito dell’applicazione del sistema sanzionatorio/limitazioni amministrative” ed altro ancora.

Noi come gruppo del PD, ma anche i consiglieri di opposizione presenti, abbiamo espresso voto contrario, criticando l’Amministrazione per come ha gestito la situazione della discarica, sequestrata nell’operazione Apocalisse, poiché già lo scorso ottobre il Comune aveva ricevuto un’Ordinanza Commissariale in cui si intimava al Comune il finanziamento del progetto di messa in sicurezza e dunque tale finanziamento o trasferimento delle somme accantonate alla Dedalo, provvedimento che doveva essere fatto entro la fine del 2009 (da ultimo con lettera dell’Assessorato alle Autonomie Locali il Comune è stato diffidato, tale diffida è scaduta lo scorso 24 aprile e quindi con molta probabilità arriverà un Commissario per esercitare i poteri sostitutivi).

Qualcuno in questi giorni ci ha chiesto se c’era qualcosa che si poteva fare per risolvere questa problematica.

Io ho risposto che c’era una soluzione che poteva risolvere il problema alla radice con una modifica normativa.

Lo scorso mese di gennaio, infatti, con il D.L. 2/2010 convertito poi in Legge il 26 marzo, la n.42/2010, si è provveduto a introdurre alcune deroghe al Patto di Stabilità, prima fra tutte l’esclusione dal calcolo del saldo delle somme che direttamente o indirettamente provengono dall’UE.

È in quella legge che, a nostro giudizio, doveva essere inserita una deroga anche per i Comuni di cui all’art.143 citato, ma il Sindaco in Consiglio ci ha risposto che hanno percorso tale strada ma, siccome il provvedimento era blindato da parte del Governo, non si è potuto fare niente.

Da sottolineare che se noi avessimo saputo tutto ciò per tempo avremmo chiesto alla deputazione del PD di presentare ufficialmente un apposito emendamento al D.L. in corso di discussione e dopo avremmo visto chi era realmente favorevole a tale fattispecie, mentre il Governo Berlusconi, che era a conoscenza di tale problema, non ha presentato nessun emendamento che andasse incontro ai Comuni sciolti per mafia, anzi dal resoconto parlamentare si evince che molti emendamenti del PD sono stati bocciati, tesi ad esempio a sbloccare gli impegni contrattualizzati alla data del 31/12/2009 per spese di investimento quali l’edilizia scolastica, la sicurezza ambientale, le opere di rilievo sociale, la messa in sicurezza del territorio e della mobilità oppure tutte le spese contrattualizzate nei limiti della disponibilità di cassa.

Noi naturalmente abbiamo cercato di fare quello che era nelle nostre possibilità, come gruppo di opposizione, criticando l’atteggiamento dell’Amministrazione Comunale tenuto fino a quel momento e chiedendo il ritiro dell’atto di indirizzo, manifestando la volontà a sottoscrivere un documento unitario da inviare a tutti gli organi competenti, con la disponibilità delle dimissioni in massa in caso di mancata soluzione al problema.

Loro hanno rigettato tale richiesta ed hanno votato l’atto di indirizzo, nonostante l’indomani c’era in discussione una interpellanza urgente presentata dall’On.le Fontana a nome del PDL in cui si chiedeva un intervento del Governo (link).

La risposta del Governo (link) è stata quella di condivisione della tesi, oggettiva, del Comune di Campobello, e degli altri 14 che si trovano nella medesima situazione, ma il Sottosegretario ha detto che è necessario adottare un provvedimento specifico con copertura finanziaria, atteso che non basta una semplice interpretazione, come auspicato dal Sindaco di Campobello durante i lavori consiliari.

Dunque, al momento, a normativa invariata, si può fare poco e la disponibilità del Governo doveva trovare, secondo noi, adeguato riscontro nel D.L. 2/2010 e non in un provvedimento futuro ed incerto, tutto da costruire, dove si rimetterebbero in moto anche i desideri di tantissime Amministrazioni Comunali, anche perché il problema del Patto riguarda tantissimi Comuni d’Italia; ed infatti nel 2011 secondo l’ANCI la metà dei Comuni d’Italia avranno avanzi di amministrazione, ovvero somme in più che non potranno spendere.

Il giorno successivo all’approvazione dell’atto di indirizzo, durante la seduta di prosecuzione dei lavori consiliari e dopo la risposta mattutina del Governo all’interpellanza citata, abbiamo presentato una richiesta di convocazione urgente del Consiglio Comunale per l’approvazione di un ordine del giorno contenente la modifica dell’art.77 bis del D.L. 112/2008 (allegato alla fine di questo post), introducendo la deroga per i Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose, da inviare a tutta la deputazione siciliana per presentare una proposta di legge di modifica del Patto.

Il Consiglio comunale è stato convocato per discutere di questo argomento per il prossimo 12 maggio alle ore 20, appena sarà approvato l’ordine del giorno sarà trasmesso alla deputazione per verificare la concreta disponibilità del Governo alla modifica normativa.

In caso di esito negativo ci può essere un’altra soluzione derivante dall’intesa di programma Stato-Regioni, includendo nell’intesa i finanziamenti di cui alla legge 296/2006, così come avvenuto per l’anno 2009 (intesa siglata nel mese di aprile di quest’anno) per le somme stanziate per i precari, oppure ancora un’altra soluzione contemplata dalla normativa ma che a quanto pare il Comune di Campobello non dovrebbe rientrarci.

Infine è da sottolineare che ad oggi non esiste un progetto di bilancio e quantunque esistesse non potrebbe essere discusso in Consiglio comunale anche perché questa Giunta Comunale ha provveduto ad adottare il piano triennale delle opere pubbliche 2010/2012 solo lo scorso 26 marzo e per legge tale strumento deve rimanere affisso all’albo pretorio fino al 26 maggio per poi essere incluso tra gli allegati al bilancio e quindi c’è stato un deficit di programmazione di questa Amministrazione Comunale ed infatti, a nostro giudizio, l’altra sera non dovevamo discutere l’atto di indirizzo ma il Bilancio vero e proprio.

Giuseppe Sferrazza
Capogruppo PD al Consiglio comunale di Campobello di Licata

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE PER IL CONSIGLIO COMUNALE
Oggetto: Ordine del giorno da inviare ai Deputati e Senatori eletti nella Regione Sicilia ai fini della presentazione di una proposta di legge nazionale di modifica dell’art.77 bis del D.L. 112/2008, nel testo attualmente vigente, allo scopo di prevedere una deroga al Patto di Stabilità per le provvidenze ricevute ai sensi dei commi 704 e 707 della legge 296/2006
IL CONSIGLIO COMUNALE DI CAMPOBELLO DI LICATA
Premesso che:
- il Comune di Campobello di Licata, a decorrere dal 18/6/2006, è stato destinatario della misura di rigore prevista dall’art.143 del D.lgs. n.267/2000 (D.P.R. del 18/6/2006) per i Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose, successivamente prorogata fino al 24/6/2009 (D.P.R. 16/1/2008);
- ai sensi del comma 704 della legge 27 dicembre 2006, n.296 (disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato) i comuni di cui all’art.143 del D.lgs. 267/2000, tra cui il Comune di Campobello di Licata, a decorrere dall’anno 2007, hanno ottenuto il rimborso a carico dello Stato degli oneri relativi alle Commissioni Straordinarie da destinare a spese di investimento;
- ai sensi del comma 707 della legge 296/2006 i comuni, tra cui il Comune di Campobello di Licata, che si sono trovati, alla data del 1° gennaio di ciascun anno, nelle condizioni di cui all’art.143 del D.lgs.267/2000, sono risultati destinatari di un contributo destinato alla realizzazione o manutenzione di opere pubbliche nella misura massima di 30 milioni di euro, ripartiti in base alla popolazione residente come risultante al 31 dicembre del penultimo anno precedente;
- le somme concesse ed erogate al Comune di Campobello di Licata, ai sensi dei commi 704 e 707 della legge 296/2006, ammontano ad € 5.231.990,16 (€ 1.553.32030 per il 2007, € 1.627.744,76 per il 2008, € 2.050.925,10 per il 2009);
- i Comuni che hanno subito il provvedimento di rigore di cui all’art.143 del D.lgs. n.267/200 ai sensi del comma 18 dell’art.77 bis del D.L. 112/2008, nel testo attualmente vigente, sono soggetti alle regole del patto di stabilità interno dall’anno successivo a quello della rielezione degli organi istituzioni;
- il Comune di Campobello di Licata ha rinnovato i propri organi elettivi nel 2009 per cui è soggetto al Patto di stabilità a partire dall’anno 2010;
- attualmente sono diversi i comuni, precedentemente sottoposti alla misura di rigore di cui all’art.143 del D.lgs.267/2000, che si trovano ad affrontare le conseguenze che il rispetto delle disposizioni in materia di patto di stabilità interno determina sulla situazione finanziaria dei propri bilanci;
Considerato che:
- ai fini del calcolo del rispetto del patto di stabilità si considera il saldo finanziario dell’anno 2007 tra entrate finali e spese finali calcolato in termini di competenza mista così come disciplinato dal comma 5 dell’art.77 bis citato;
- che le provvidenze di cui ai commi 704 e 707 della legge 296/2006 incidono nel saldo finanziario 2007 del Comune di Campobello di Licata per un importo di € 1.553.320,30 concorrendo di fatto a contribuire in maniera rilevante allo sforamento del patto di stabilità per l’anno 2010;
- con interpellanza urgente n.2-00683 presentata dall’On.le Vincenzo Antonio Fontana, ed altri parlamentari del PDL in data 21/4/2010, nella seduta assembleare n.310 della Camera dei Deputati, per sapere dal Ministero dell’Intero e delle Ministero dell’Economia e delle Finanze “se il Governo, alla luce del vigente quadro normativo, dell'irrazionale rapporto che si è venuto a determinare tra le disposizioni di favore previste per i comuni sottoposti misure di rigore, delle disposizioni di finanza pubblica e delle norme sull'ordinamento finanziario e contabile, dei pesanti effetti del blocco dei pagamenti per spese d'investimento contrattualmente assunte durante il periodo commissariale, non ritenga di intervenire rapidamente, per trovare una soluzione che ponga fine a una situazione che potrebbe rivelarsi assolutamente disastrosa, attraverso misure idonee a sterilizzare, agli effetti del patto di stabilità interno, gli interventi finanziati con le provvidenze previste dai commi 704 e 707 della legge n. 296 del 2006, assumendo come valori di riferimento per la determinazione degli obiettivi le risultanze dell'esercizio finanziario precedente a quello in cui l'Ente è stato assoggettato ai vincoli del patto, e armonizzando il quadro dei valori in prossimità all'ingresso nella gestione ordinaria”;
- che il Sottosegretario di Stato per l’Economia e le Finanze, Alberto Giorgetti, nella seduta assembleare n.314 del 29/4/2010 della Camera dei Deputati, per come si evince dal resoconto stenografico, pur condividendo “sostanzialmente le ragioni espresse nel documento parlamentare le motivazioni profonde che stanno dietro alla necessità di fornire non solo una risposta ai sindaci, ma anche una risposta vera in termini amministrazione ai cittadini” ha detto “che il Patto di stabilità, così come è organizzato, non prevede deroghe specifiche nei confronti di queste amministrazioni”, che il tema “è sostanzialmente politico” e qualunque metodo da suggerire per poter uscire da vincoli così stringenti “deve precedere una sostanziale copertura di carattere tecnico e di risorse che vengono destinate per poter consentire una deroga o, chiamiamola così, una modifica del funzionamento del Patto di stabilità, che dovrebbe tener conto di parametri diversi rispetto a quelli ordinari” ed infine ha annunciato che stanno lavorando ad un provvedimento che prevede anche la relativa copertura poiché “non basta una semplice interpretazione” anche perché “non è possibile dire che non rispettiamo la sanzione, che in qualche modo togliamo la sanzione dal Patto di stabilità, perché questo significherebbe a maggior ragione porre i conti pubblici in una situazione di difficoltà in questa congiuntura” e dunque stanno studiando una soluzione per trovare una copertura che “dovrà entrare in un provvedimento specifico, che garantisca la copertura e che consenta a questi sindaci di poter operare secondo il mandato che gli è stato assegnato e riconosciuto dalla popolazione” sperando “di poter trovare una risposta in tempo ragionevoli”;
- dunque serve un provvedimento specifico per risolvere il problema;
- uno di questi provvedimenti è la modifica dell’art.77 bis del D.L. 112/2008, nel testo attualmente in vigore a seguito delle ultime modifiche di cui al D.L. 25/1/2010, n.2, convertito dalla legge 26/3/2010, n.42, allo scopo di neutralizzare gli effetti di cui ai commi 704 e 707 citati;
Ritenuto:
- opportuno approvare un ordine del giorno da inviare a tutti i Deputati e Senatori eletti nella Regione Siciliana allo scopo di proporre una proposta di legge nazionale di modifica dell’art.77 bis del D.L. 112/2008,
per quanto premesso, considerato e ritenuto il Consiglio Comunale di Campobello di Licata
DELIBERA
- di approvare un ordine del giorno che contiene la proposta di modifica dell’art.77 bis del D.L. 112/2008, nel testo attualmente vigente, da inviare ai Deputati e Senatori eletti nella Regione Sicilia allo scopo di proporre una proposta di legge nazionale di modifica dell’art.77 bis citato, previa individuazione delle risorse finanziare per la relativa copertura finanziaria, introducendo un nuovo comma, il 7-sexies che così reciterebbe:
“Nel saldo finanziario di cui al comma 5 non sono considerate le risorse provenienti dagli stanziamenti di cui ai commi 704 e 707 della legge 296/2000 né le relative spese in conto capitale sostenute dai Comuni di cui al successivo comma 18. L’esclusione delle spese opera anche se effettuate in più anni, purché nei limiti complessivi delle medesime risorse”.
- di inviare la proposta di delibera a tutti i Deputati e Senatori eletti nella Regionale Sicilia;
- di inviare la proposta di delibera agli altri Comuni che hanno subito il provvedimento di rigore di cui all’art.143 del D.lgs. n.267/2000 ai fini dell’adozione di un analogo provvedimento.

Campobello di Licata, 29/4/2010

Firme

martedì 4 maggio 2010

Ancora premi alle nostre cantine

COMUNICATO STAMPA
CONGRATULAZIONI ALLE NOSTRE CANTINE DEL COMPRENSORIO CAMPOBELLO-CANICATTI’


I Consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del Partito Democratico di Campobello di Licata si congratulano con le altre medaglie conseguite dalle cantine del nostro comprensorio al Concorso mondiale del Vino di Bruxelles, che quest’anno si è tenuto a Palermo, dopo i riconoscimenti avuti lo scorso mese al Vinitaly.

Nello specifico il Baglio del Cristo di Campobello di Licata ha conseguito tre medaglie d’argento (Adènzia Rosso 2008, Lalùci 2009 e Lusirà Syrah 2007), la cantina Viticultori e Associati Scarl di Canicattì ha conseguito tre medaglie d’argento (Aquilae Catarratto 2009, Aquilae Syrah 2008 e Scialo Nero d'Avola Syrah 2007) ed una prestigiosa medaglia d’oro (Aquilae Grillo 2009) e la Cantina Cummo Casa Vinicola Sicilia Srl di Canicattì ha conseguito una medaglia d‘argento (Cummo Carbuscia 1908 2006); otto premi dunque su sessantasei complessivamente assegnati in Sicilia.

Queste tre cantine sono le uniche che hanno ottenuto medaglie in provincia di Agrigento.

Questi riconoscimenti devono incoraggiare le altre cantine a puntare sulla qualità, poiché solo dalla eccellenze il nostro territorio potrà conseguire benefici ed un miglioramento del tessuto socio-economico.

L’elenco completo dei vincitori è disponibile al seguente indirizzo: http://www.concoursmondial.com/resultats.html.

Campobello di Licata, 4/5/2010

I Consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone

Qui di seguito tutti i premi assegnati alle cantine siciliane