domenica 28 febbraio 2010

La riforma degli ATO rifiuti in Sicilia

Vi invitiamo a partecipare a questo interessante convegno organizzato per il prossimo 5 marzo, al Centro Polivalente, alle ore 16:30.


giovedì 25 febbraio 2010

Resoconto del Consiglio comunale del 22/2/2010

L’altro giorno si è tenuto, alle ore 19:30, il Consiglio Comunale presso il Centro Polivalente, quale seduta prosecuzione.

Tre i punti all’ordine del giorno rimasti da discutere dal precedente Consiglio:

1) Mozione ai sensi dell’art.14 dello Statuto Comunale per la disciplina del “lavoro occasionale accessorio” – Prot. n.595 del 14/01/2010;

2) Mozione ai sensi dell’art.14 dello Statuto Comunale per la “valorizzazione dei fabbricati urbani di proprietà comunale”;

3) Discussione generale sul problema dei rifiuti.

Assenti Falsone, Terranova, Puntarello, Nigro e Montaperto.

Prima dell’inizio della seduta ci sono state alcune comunicazioni da parte del Vice Sindaco sulla riunione dello scorso sabato con la protezione civile sullo stato di manutenzione di alcune strutture e del Presidente del Consiglio che ha letto la lettera del Presidente della Dedalo con la quale ha comunicato che la “Società ha stabilito, da sempre, di non partecipare alla sedute dei Consigli Comunali dei Comuni dell’Ambito” e che comunque il Presidente “si dichiara disponibile, in uno spirito di collaborazione, a partecipare ad un incontro ristretto con la Commissione Consiliare competente in presenza del Presidente del Consiglio”.

Sul punto il sottoscritto ha dichiarato che il Presidente la scora settimana aveva manifestato al sottoscritto la disponibilità a partecipare ai lavori del Consiglio comunale ed anche alla conferenza dei capigruppo, qualora convocata.

Abbiamo preso atto della mutata posizione, manifestando la contrarietà comunque del gruppo del PD.

L’altra comunicazione ha riguardato la richiesta di adesione del Consigliere Incardona al gruppo Bianca Azzurra.

Il sottoscritto ha fatto presente che alcuni giorni fa un Assessore della Giunta aveva attaccato pesantemente un altro Assessore e ciò non poteva passare in silenzio.

Al momento il Vice Sindaco ha dichiarato di non volere entrare nel merito, demandando al Sindaco tutta la questione (lo stesso quando è entrato in Consiglio ha fatto presente che la questione sarà discussa nei prossimi giorni).

Il 1° punto all’ordine del giorno era la mozione sul lavoro accessorio al Comune di Campobello di Licata, la proposta è stata illustrata dal Consigliere Picone.

Sulla mozione c’era un parere negativo del Segretario comunale, ma il gruppo del PD ha depositato una dichiarazione scritta che motiva invece il voto favorevole alla mozione (sotto si riporta la dichiarazione).

Entra il Consigliere Nigro.

Il Vice Sindaco ha invitato il gruppo del PD a ritirare il provvedimento, mentre il Consigliere Picone per agevolare la discussione ha presentato una rettifica, ovvero dopo la frase “INVITA L’AMMINISTRAZIONE” si aggiunge la frase “PREVIA INDIVIDUAZIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE E NEL LIMITE DEL RISPETTO DEL PATTO DI STABILITÀ E DEL CONTENIMENTO DELLA SPESA DEL PERSONALE”.

A questo punto il Consigliere Lombardi ha chiesto la sospensione della seduta per 10 minuti, richiesta votata all’unanimità.

Alla ripresa della seduta lo stesso Lombardi ha dichiarato il parere favorevole della maggioranza, per cui la mozione è stata approvata all’unanimità (vedi testo approvato).

Il 2° punto all’ordine del giorno era la mozione sulla valorizzazione dei fabbricati comunali (sotto si riporta il testo), illustrata dal sottoscritto.

Su tale mozione il Consigliere Intorre ha presentato a nome della maggioranza un ordine del giorno sul centro storico, che dopo è stato approvato all’unanimità.

Sulla mozione la maggioranza ha espresso parere non favorevole anche perché intendono procedere a prendere in locazione un fabbricato dove ospitare la SOAT.

Il sottoscritto ha sottolineato invece che dovrebbero essere valorizzati i fabbricati comunali di proprietà comunale, come quelli presenti in Via Ortis e Crispi nel centro storico.

Ciò consentirebbe di non aumentare la spesa corrente e attraverso la spesa in conto capitale valorizzare beni di proprietà.

La mozione è stata bocciata con 10 voti contrari (5 voti favorevoli, opposizione, 1 astenuto, Consigliere Accascio).

A questo punto vista l’assenza del Presidente della Dedalo, si è deciso di convocare una conferenza dei capigruppo per far partecipare il Presidente della Dedalo e poi convocare un Consiglio sui rifiuti anche perché il gruppo del PD ha presentato una mozione che sarà leggermente rettifica a giorni per correggere alcuni errori formali e per alcune integrazioni.

DICHIARAZIONE DI VOTO CON LA RELATIVA MOTIVAZIONE RISPETTO AL PARERE NEGATIVO RILASCIATO DAL SEGRETARIO GENERALE IN MERITO ALLA MOZIONE, AI SENSI DELL’ART.14 DELLO STATUTO COMUNALE VIGENTE, PER LA DISCIPLINA DEL LAVORO OCCASIONE ACCESSORIO NEL COMUNE DI CAMPOBELLO DI LICATA

I sottoscritti Consiglieri Comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del gruppo consiliare del PD di Campobello di Licata in merito al parere rilasciato dal Segretario generale sulla mozione che disciplina il lavoro accessorio, dove si esprime “parere di non conformità all’ordinamento giuridico” poiché la mozione “esula dalla tassatività delle competenze del Consiglio Comunale, così come definita dalla Legge regionale N.48/91 e successive modifiche ed integrazioni” ed inoltre “viola – altresì – il 3° comma dell’art.11 dello Statuto Comunale nonché il sistema delle competenze, così come definita dall’art.107 – commi 3 e 4 – del D.lgs.vo N.267/2000, nonché del D.Lgs. N.165/2001 e successive modifiche ed integrazioni, materie regolanti lo status del dirigente ricoperta da espressa riserva statale”, evidenziano le seguenti considerazioni, peraltro già espresse con lettera del 22/10/2009 al Presidente del Consiglio Comunale in occasione del mancato inserimento di alcune mozioni nell’ordine del giorno di un Consiglio Comunale.

Le mozioni ai sensi del comma 5 dell’art.14 dello Statuto comunale vigente “tendono a provocare un giudizio sulla condotta e sull’azione del Sindaco o della Giunta, oppure un voto circa i criteri da seguire nella trattativa di un affare, oppure a dare direttive su determinate questioni” ed ai sensi del comma 6 “il Consigliere proponente può chiedere che il Consiglio si esprima con un voto”.

Dalla dottrina prevalente la mozione è intesa come invito rivolto al Sindaco o alla Giunta e diretta a promuovere un’ampia discussione su un argomento di particolare importanza. L’invito in parola può anche essere diretto a provocare l’attività deliberativa della Giunta o del Consiglio, o, ancora, a dettare i criteri direttivi per l’attività amministrativa dell’ente locale.

La mozione, dunque, ha carattere e natura di un atto di sindacato politico sull’operato dell’esecutivo e tende ad incidere, mediante le indicazioni in essa contenute, sul merito del programma amministrativo espresso dal Sindaco e dalla Giunta, senza l’autoritarietà di imporre unilateralmente modificazioni nella sfera giuridica dei destinatari. Tra l’altro una certa giurisprudenza si è spinta a ritenere che l’atto in parola non abbia la forza giuridica propria di provvedimento amministrativo, nemmeno quando si traduca in una votazione (TAR Abruzzo, Pescara: 20/02/1991, n.166 e 11/11/1994, n.570).

L’eventuale approvazione delle mozione non comporta impegno di spesa in quanto trattasi di atto di indirizzo politico-amministrativo e non può essere altrimenti anche perché né gli ordini del giorno, né le mozioni, né le interrogazioni possono contenere impegni di spesa. Tale indirizzo consiste nella fissazione, con la libertà nei fini caratteristica dell’azione politica, di obiettivi di massima di sviluppo della vita civile e sociale della comunità amministrata, nel controllo e nella vigilanza sugli altri organi del Comune, nella sollecitazione e nel richiamo degli organi comunali al perseguimento degli obiettivi prefissati.

Gli atti di indirizzo sono atti che costituiscono manifestazione di desiderio e, in quanto tali, privi di diretta operatività e di effetti nei confronti di terzi, sono rivolti ad orientare successivi provvedimenti del Sindaco o della Giunta (Gli atti amministrativi del Comune, Maggioli Editore, pagine 194 e 197). In questo caso la volizione dell’organo deliberante non è trasfusa in un provvedimento, ma in un atto che non costituisce manifestazione di volontà.

Nel caso di specie la mozione con oggetto la disciplina del lavoro occasionale accessorio il Consiglio comunale “invita l’Amministrazione Comunale ad attivare la procedura di lavoro occasionale accessorio, nei limiti indicati dalla specifica normativa, per soddisfare eventuali esigenze lavorative di carattere occasionale, discontinue e saltuarie”, quindi un semplice “invito” e non un “impegno” nella consapevolezza dei sottoscritti che la materia è demandata alla Giunta Municipale e quindi trattasi di una manifestazione di desiderio del Consiglio comunale.

Per ultimo i Consiglieri Comunali evidenziano che l’art.23 dello statuto comunale stabilisce che i pareri che accompagnano le proposte di deliberazioni non sono dovuti “per i meri atti di indirizzo, per le mozioni, le interrogazioni, gli ordini del giorno e gli altri atti che non hanno valenza deliberativa”, per cui è stato, dunque, un errore chiedere un parere ai sensi dell’art.23 dello statuto comunale poiché “non è dovuto” per le mozioni.

Per le superiori considerazioni, dunque, i sottoscritti esprimono parere favorevole all’approvazione della mozione ed invitano gli altri Consiglieri comunali a fare altrettanto.

Campobello di Licata, 22/2/2010




MOZIONE, AI SENSI DELL’ART.14 DELLO STATUTO COMUNALE, SULLA VALORIZZAZIONE DEI FABBRICATI URBANI DI PROPRIETÀ COMUNALE

IL CONSIGLIO COMUNALE DI CAMPOBELLO DI LICATA
Premesso che:

- il Comune di Campobello di Licata dispone di alcuni fabbricati urbani di proprietà comunale che ad oggi non sono valorizzati;

- nello specifico tali fabbricati sono indicati nell’allegato A della Delibera Commissariale, con i poteri del Consiglio Comunale, n.14 del 26/4/2009;
Considerato che:

- attualmente il Comune di Campobello di Licata dispone di alcuni fabbricati in locazione, quale ad esempio quello ove è ubicato il comando dei vigili urbani;

- in futuro altri fabbricati potrebbero essere presi in locazione per insediarvi altri uffici comunali;

- invece, è opportuno valorizzare i fabbricati di proprietà comunale soprattutto quelli in via Ortis e Crispi con interventi di ristrutturazione edilizia, evitando di realizzare in quell’area un parcheggio pubblico, che al momento necessita di una variante urbanistica al PRG, del N.O. della Soprintendenza BB.CC.AA. e del parere del Genio civile come si evince nel piano triennale delle opere pubbliche 2009/2011;

- con la ristrutturazione dei fabbricati si potrebbe, alla scadenza del contratto di locazione, riportare il comando dei vigili urbani in fabbricati di proprietà comunale;

Ritenuto

- quindi più opportuno indirizzare le risorse di bilancio per investimenti e non per locazioni che contribuiscono ad aumentare la spesa corrente,
per quanto premesso e considerato il Consiglio Comunale di Campobello di Licata

SI IMPEGNA

- a valorizzare i fabbricati urbani di proprietà comunale;

- a non stanziare nel prossimo bilancio di previsione risorse finanziare in uscita per nuove locazioni di fabbricati;

- a stanziare nel prossimo bilancio di previsione risorse finanziarie per ristrutturare i fabbricati urbani di via Crispi e Ortis, di proprietà comunale, da destinare ad uffici comunali.

Campobello di Licata, lì 1/2/2010

Mozione sul lavoro accessorio approvato dal Consiglio Comunale

Si pubblica il testo della mozione sul lavoro accessorio presentato dal PD ed approvato all'unanimità dal Consiglio comunale di Campobello di Licata nella seduta dello scorso 22 febbraio.

MOZIONE AI SENSI DELL’ART.14 DELLO STATUTO COMUNALE VIGENTE PER LA DISCIPLINA DEL “LAVORO OCCASIONALE ACCESSORIO”

Premesso:

- che l’art. 7-ter, comma 12, lettera a), del cosiddetto decreto incentivi, DL n.5/2009, convertito in legge 33/2009 (GURI n.85 dell’11/4/09), consente espressamente alle pubbliche amministrazioni di avvalersi delle prestazioni di lavoro occasionale accessorio di cui all’art. 70, comma d), del D.Lgs. n.276/2003;

- che le prestazioni di cui all’art. 70, comma d), del D.Lgs. n.276/2003 sono le attività lavorative di natura occasionale, rese nell’ambito “di manifestazioni sportive, culturali, fieristiche o caritatevoli e di lavori di emergenza o di solidarietà anche in caso di committente pubblico”;

- che la finanziaria 2010 ha esteso l’applicazione del lavoro accessorio anche alle prestazioni di cui al comma b) dell’art.70 citato ovvero ai lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione di edifici, strade, parchi, monumenti.

- che le prestazioni nel su indicato settore possono essere rese da qualsiasi categoria di lavoratori, tanto disoccupati quanto occupati, ivi compresi gli extracomunitari in possesso di permesso di soggiorno che consenta lo svolgimento di un’attività lavorativa, nonché dalle casalinghe, dai pensionati e dagli studenti, quest’ultimi secondo ben precise modalità e termini;

- che a chiarimento di quanto sopra, l’INPS ha emesso diverse circolari sulle modalità di applicazione dell’art.70 del D.Lgs. n.276/2003;

- che il pagamento avviene attraverso buoni lavoro (voucher da 10 euro lordi, euro 7,50 netti per ogni ora lavorata) che garantiscono copertura previdenziale presso l’INPS e assicurativa presso l’INAIL. Inoltre, la retribuzione è esente da ogni imposizione fiscale e non incide sullo stato di disoccupato o inoccupato ed è cumulabile con trattamenti pensionistici. I voucher sono riscuotibili da parte del prestatore presso qualsiasi ufficio postale nel territorio nazionale;

Considerato:

- che l’avvalersi di questo strumento permette di superare il problema degli incarichi di collaborazioni medio-basse;

- che l’utilizzo di tale strumento permette all’Amministrazione Comunale di intervenire tempestivamente nell’utilizzo di risorse umane per le fattispecie di cui all’art.70 citato, soprattutto quando non riesce a farvi fronte con il proprio personale interno e la dimensione dell’evento non giustifica il ricorso ad appalti di servizi;

- che l’attività prestata resta una forma di collaborazione occasionale, dalla quale non deriva la costituzione di un rapporto di lavoro subordinato;

- che l’utilizzo dei voucher nella pubblica amministrazione è anche una misura anti-crisi;

Ritenuto che sia necessario provvedere alla disciplina del lavoro occasionale accessorio nel nostro Comune,

per quanto premesso, considerato e ritenuto, il Consiglio Comunale di Campobello di Licata

INVITA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE PREVIA INDIVIDUAZIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE E NEL LIMITE DEL RISPETTO DEL PATTO DI STABILITÀ E DEL CONTENIMENTO DELLA SPESA DEL PERSONALE,


- ad attivare la procedura di lavoro occasionale accessorio, nei limiti indicati dalla specifica normativa, per soddisfare eventuali esigenze lavorative di carattere occasionale, discontinue e saltuarie;

- ad utilizzare a tal fine i soggetti che, a seguito di pubblicazione di un bando di ricerca di personale, abbiano espresso la propria disponibilità a svolgere lavoro di natura occasionale presso il Comune di Campobello di Licata, con pagamento mediante voucher;

- a prevedere nel bando di ricerca del personale delle priorità per le diverse tipologie di lavoro attivabili, ad esempio l’utilizzo di donne nei lavori caritatevoli o di solidarietà, oppure dei giovani nelle manifestazioni sportive, culturali e fieristiche, e comunque un criterio di rotazione per evitare che si utilizzino sempre, o quasi sempre, le stesse risorse umane;

- ad utilizzare tale strumento con la massima trasparenza, rispettando il principio di pari opportunità, di non discriminazione e di buona amministrazione.

Campobello di Licata, 22/02/2010

mercoledì 24 febbraio 2010

Le mozioni oggetto dell'ultima seduta consiliare e la mancata partecipazione della Dedalo ai lavori consiliari

LE MOZIONI OGGETTO DELL’ULTIMA SEDUTA CONSILIARE E LA MANCATA PARTECIPAZIONE DELLA DEDALO AI LAVORI CONSILIARI

I Consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del PD di Campobello di Licata esprimono la propria soddisfazione per l’approvazione all’unanimità della mozione sul lavoro accessorio che, se e quando verrà attivata dalla Giunta Municipale, consentirà lo svolgimento di alcuni lavori atipici, da parte di studenti, disoccupati, casalinghe, come ad esempio in occasione di manifestazioni sportive, culturali, fieristiche o caritatevoli, di emergenza, di solidarietà, di giardinaggio, pulizia e manutenzione di edifici, strade, parchi e monumenti.

I lavoratori verranno pagati attraverso appositi buoni di lavoro di 10 euro per ogni ora lavorata, da riscuotere direttamente alla posta.

La stessa soddisfazione non può essere espressa per la bocciatura della mozione sulla valorizzazione dei fabbricati che aveva l’obiettivo di valorizzare i fabbricati di proprietà comunali e non consentire più nuovi affitti.

L’Amministrazione ha dichiarato invece che intende prendere in locazione un fabbricato per ospitare la SOAT di Campobello, a nostro giudizio dilapidando inutilmente soldi.

Stesso rammarico esprimiamo per la mancata presenza del Presidente della Dedalo, nonostante lo stesso avesse confermato alcuni giorni prima la sua partecipazione.

Ad ogni modo i sottoscritti auspicano la partecipazione dello stesso alla conferenza dei capigruppo che verrà convocata nei prossimi giorni, tuttavia ritengono giusto e doveroso fare sapere a tutti i cittadini di Campobello che è intollerabile che un Presidente di una società partecipata dal Comune, che incide profondamente sul tessuto sociale, si rifiuti di partecipare alle sedute consiliari.

Campobello di Licata, 24/2/2010

I Consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone

martedì 23 febbraio 2010

Alcune proposte per l'avvio del servizio mensa 2010

Si pubblica il comunicato stampa diffuso lo scorso 18 febbraio sull'avvio del servizio mensa 2010.

COMUNICATO STAMPA
ALCUNE PROPOSTE PER L’AVVIO DEL SERVIZIO MENSA 2010

I Consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del PD di Campobello di Licata sottolineano che, nonostante l’impegno elettorale della Amministrazione in carica di far partire la mensa a partire dal 1° giorno dell’avvio dell’anno scolastico, ancora ad oggi la mensa non è stata avviata, poiché si aspetta l’informativa prefettizia sull’impresa che si è aggiudicata la gara.

Si segnala che i soldi per la mensa erano già stati individuati già a partire del mese di agosto del 2009, mentre il bando è stato pubblicato nel mese di novembre, per un servizio che doveva partire dal 7 gennaio fino al 31 maggio, per oltre 42 mila pasti caldi, per gli alunni delle scuole materne, delle classi a tempo prolungato delle elementari, delle scuole medie e dei rispettivi insegnanti.

L’avvio in ritardo della mensa comporterà problemi anche per l’azienda che si aggiudicherà definitivamente la gara anche perché ad oggi non potrebbe più fornire il 30% dei pasti previsti in appalto.

Anche le famiglie e gli alunni manifestano un comprensibile e forte disagio per tale situazione.

Il gruppo del PD di Campobello avanza tre proposte che consentirebbero di far partire, in tutte e tre i casi, la mensa, per davvero, il 1° giorno dell’anno scolastico 2010/2011.

La prima è quella di approvare entro il mese di marzo il bilancio di previsione 2010 in modo tale da impegnare la somma per la mensa ed espletare la gara con notevole anticipo rispetto al 2009 ed avere il tempo sufficiente per garantire l’avvio del servizio.

La seconda è quella di approvare entro il mese di marzo il bilancio di previsione 2010 in modo tale da impegnare la somma per la mensa sia per il 2010 che per i due anni successivi ed espletare così la gara per tre anni. Ciò consentirebbe all’impresa aggiudicataria di programmare per bene la propria attività e si garantirebbe la mensa per almeno un triennio.

La terza proposta è quella di assegnare il servizio mensa 2009 all’impresa che si aggiudicherà definitivamente il servizio per i pasti previsti dal bando (oltre 42 mila) in modo tale che i pasti che residuano alla fine del mese di maggio possano essere recuperati nei primi due mesi di ottobre e novembre. In questo modo gli uffici avrebbero più tempo per fare la gara e, se anche il bilancio fosse approvato in ritardo, l’avvio del servizio mensa sarebbe comunque garantito.

Campobello di Licata, 18/2/2010

I Consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone

Gli impegni del Sindaco per l'attraversamento pedonale di Viale della Divina Commedia

Si pubblica il comunicato stampa diffuso lo scorso 10 febbraio sull'attraversamento pedonale di Viale della Divina Commedia.

COMUNICATO STAMPA
GLI IMPEGNI DEL SINDACO PER L’ATTRAVERSAMENTO PEDONALE DI VIALE DELLA DIVINA COMMEDIA

I Consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del PD di Campobello di Licata alcune settimane fa hanno presentato una interrogazione sul problema dell’attraversamento pedonale del Viale della Divina Commedia e del Viale Lauricella, sollecitando il Sindaco ad effettuare alcuni interventi per diminuire la pericolosità dell’attraversamento quali:

- la realizzazione delle strisce pedonali;

- l’installazione dei cartelli di “attraversamento pedonale” quadrati con sfondo blu in corrispondenza delle strisce pedonali;

- la realizzazione di adeguata segnaletica orizzontale per entrambi i sensi di marcia: serie di strisce trasversali (rallentatori ottici) che inducano i veicoli che sopraggiungono a moderare la velocità per tempo;

- l’installazione di più segnali verticali di “pericolo attraversamento pedonale”;

- la realizzazione di un ponte in legno o altre strutture o sistemi idonei ed alternativi per l’attraversamento della strada a valle della Divina Commedia.

L’altra sera in Consiglio comunale il Sindaco rispondendo alla interrogazione ha dichiarato “di avere impartito opportune disposizioni all’Ufficio Tecnico Comunale per l’istallazione di apposita segnaletica orizzontale, di strisce pedonali nonché di cartelli di attraversamento pedonale e l’istallazione di n.2 impianti semaforici pedonali al fine di garantire la sicurezza delle fasce più giovani e/o meno giovani della popolazione”.

I consiglieri del PD vigileranno sulla tempistica dell’intervento dell’Amministrazione comunale anche perché il problema è molto sentito dagli abitanti della zona.

Campobello di Licata, 10/2/2010

I Consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone

domenica 21 febbraio 2010

E poi parlano di costi della politica!

Lo scorso mese di gennaio sono state liquidate ai Consiglieri comunali le indennità per la presenza durante le sedute consiliari del 2° semestre 2009.

Complessivamente sono stati erogati ai 20 consiglieri (fino al 9/11 per un consigliere dimissionario), non considerando il Presidente del Consiglio che percepisce un’indennità di funzione, emolumenti per € 5.791,33, impegnati con determine del responsabile del settore n.38 del 31/12/2009 e n.10 del 21/1/2010.

Personalmente avendo partecipato a tutte le nove sedute consiliari ho maturato un importo, udite bene, di 302,13 euro (€ 327,81 considerando anche l’IRAP dell’8,5%, pari a € 25,68, pagata dal Comune) al lordo delle ritenute, per un importo netto percepito di 232,64 euro.

A queste sedute è necessario aggiungere anche quelle non retribuite, ovvero n.10 conferenze dei capigruppo a cui ho partecipato ed i due Consigli comunali aperti di Ravanusa, per il problema dell’agricoltura, e Licata, per la questione aeroporto.

Qualcuno magari dirà che sono tanti questi emolumenti, io personalmente ritengo che siano insufficienti rispetto alla mole di lavoro che un Consigliere è chiamato ad espletare come il sottoscritto quando approfondisce tutti gli atti del Consiglio, quando propone delibere consiliari, che presuppongono uno studio approfondito delle problematiche ed altro ancora, ma va bene così.

Tutto ciò non fermerà l’azione riformatrice del gruppo consiliare del PD e del sottoscritto, come avete avuto già modo di vedere nel primo mese dell’anno con la presentazione di alcune proposte di delibera, su alcune importanti tematiche, e con la discussione sui rifiuti oggetto della seduta consiliare di domani, che ha necessitato la lettura di centinaia e centinaia di pagine, tra bilanci, atti costitutivi, delibere, leggi, relazioni e documentazione varia.

A proposito di quest’ultimo punto stiamo lavorando su una relazione che renderemo disponibile a tutti durante il convegno del prossimo 5 marzo sui rifiuti, in cui si ricostruisce tutta la storia dei rapporti tra la Dedalo ed il Comune di Campobello.

martedì 16 febbraio 2010

Mozione sui rifiuti

COMUNICATO STAMPA
GLI IMPEGNI DEL CONSIGLIO COMUNALE SULLA DEDALO AMBIENTE


I Consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del PD di Campobello di Licata, in merito al Consiglio comunale del prossimo 22 febbraio dove si affronterà anche il problema dei rifiuti a Campobello ed i rapporti con la Dedalo Ambiente, alcuni giorni fa hanno presentato una mozione da far votare a tutto il Consiglio comunale anche per prendere precisi impegni in merito a questo problema così importante per la Comunità.

In questi anni si è assistito, infatti, ad aumento vertiginoso dei costi, da quasi 800 mila euro quando la gestione era del Comune a quasi 1,8 milioni di euro per l’anno 2009 e non sempre il servizio è stato all’altezza.

Parallelamente anche la bolletta dei rifiuti è aumentata, con aumento considerevole negli ultimi mesi del 2009 a seguito del provvedimento del Sindaco, provvedimento che rischia di avere un impatto molto pesante nel 2010 vista la sua applicazione per tutto l’anno.

I Consiglieri Sferrazza e Picone chiedono con forza che si avvii una seria politica volta alla raccolta differenziata, in modo tale da far diminuire i conferimenti in discarica con notevoli risparmi di spesa.

I Consiglieri Sferrazza e Picone auspicano altresì che questa volta il Presidente della Dedalo partecipi ai lavori del Consiglio comunale anche per il rispetto reciproco che devono avere le due Istituzioni.

Infine i Consiglieri Sferrazza e Picone a giorni presenteranno alla stampa il convegno dal titolo “la riforma degli ATO rifiuti in Sicilia” che si terrà a Campobello il prossimo 5 marzo alle pre 16:30 e vedrà la partecipazione oltre alla deputazione del PD dell’Assessore regionale all’Energia e Rifiuti ed altri relatori.

Il testo della mozione verrà pubblicato nel blog. www.giuseppesferrazza.blogspot.com

Campobello di Licata, 15/2/2010

I Consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone

Testo della mozione depositata sulla gestione integrata dei rifiuti
MOZIONE, AI SENSI DELL’ART.14 DELLO STATUTO COMUNALE, SULLA GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI RBANI
IL CONSIGLIO COMUNALE DEL COMUNE DI CAMPOBELLO DI LICATA
Premesso che:
- il Comune di Campobello di Licata fa parte insieme alla Provincia regionale di Agrigento ed ai Comuni di Canicattì, Naro, Camastra, Palma di Montechiaro, Ravanusa e Licata della società DEDALO AMBIENTE AG.3 S.P.A. (d’ora in poi Dedalo);
- la Dedalo ha come scopo sociale quello di assicurare la gestione unitaria ed integrata dei rifiuti secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità, nell’ambito territoriale ottimale in aderenza alle direttive dell’Unione Europea e alla vigenti disposizioni normative nazionali e regionali in materia di rifiuti, nonché la realizzazione di un integrato sistema di verifica concernente il versamento della tassa sui rifiuti e la corretta gestione del sistema della tariffa, compreso il periodo di transizione dalla TARSU alla tariffa, con particolare riferimento all’eliminazione dell’evasione, al fine di consentire una più equa distribuzione e la totale copertura dei costi della gestione integrata ed integrale del ciclo dei rifiuti, in conformità alle normative vigenti;
- la Dedalo per raggiungere lo scopo sociale elabora un Piano d’ambito che dovrà prioritariamente prevedere la raccolta differenziata nonché altri servizi;
Considerato che:
- i vari contratti di servizio stipulati dalla Dedalo non sono identici per tutti i Comuni, per cui vi è una disparità di trattamento tra i soci per come si evince dall’analisi della relazione dei Sindaci al bilancio 2006 e dalla relazione sulla gestione dei rifiuti per il miglioramento dei servizi e della gestione della Dedalo Ambiente - ATO AG 3 predisposta del Prof. Angelini Aurelio;
- nella citata relazione sono suggeriti altri accorgimenti per migliorare il servizio nell’ATO AG3;
- tale piano di ambito pur essendo stato trasmesso a tutti i Comuni dell’ATO è stato approvato solo dal Comune di Licata e Palma di Montechiaro, mentre gli altri Comuni, compreso quello di Campobello, si sono limitati in sede di stipulazione dei contratti per la gestione dei servizio di igiene urbana a dare atto di aver “VISTO” il Piano di Ambito;
- comunque non risulta agli atti che i Comuni dell’ATO AG3 siano stati posti dalla Dedalo nelle condizioni di prevedere “nella modulazione della tariffa .. agevolazioni per le utenze domestiche e per la raccolta differenziata delle frazioni umide e della altre frazioni” previste dall’art.49 del D.lgs. n.22/97;
- invece la Dedalo ha fissato un costo medio per abitante di euro 103,67, che è aumentato nel corso degli anni per gli adeguamenti ISTAT e per il conferimento dei rifiuti a Siculiana, con il risultato di essere particolarmente gravoso per i cittadini, senza prevedere meccanismi di perequazione previsti dallo statuto societario;
- l’applicazione di tale costo doveva essere provvisorio in attesa della redazione del piano industriale, che ad oggi non è stato predisposto dalla Dedalo;
- tale sistema ha creato iniquità nella ripartizione dei costi atteso che, essendo parametrati alla popolazione al 31/12/2001, non ha tenuto conto dell’evoluzione della popolazione nel corso degli anni all’interno dell’ambito, creando ad esempio per il Comune di Campobello un aggravio di costo nel periodo 2005/2009, di almeno 500 mila euro;
- di fatto Campobello è passata da un costo medio per abitante di quasi 75 euro, quando la gestione era del Comune, ad un costo medio stimato di 174 euro per il 2009, mentre la percentuale di copertura del servizio è passata per lo stesso periodo dal 74% al 51%, e che la integrale copertura del servizio comporterebbe per lo stesso periodo per i cittadini un notevole aggravio di spesa, passando da una tassa media di 50 euro per abitante ad una di 88 euro;
- in atto esiste un contenzioso tra la Dedalo ed il Comune di Campobello sia per la gestione della discarica, il cui contratto non è stato mai firmato dalla Dedalo, che per il presunto credito vantato dalla Dedalo per la fatturazione del servizio;
- tale contenzioso è ancora in atto, ma che tuttavia si è appreso che nell’ultima riunione dei Sindaci della Dedalo è stato dato mandato all’Assessorato regionale di individuare due funzionari per la risoluzione della controversia;
- tale verifica extragiudiziale dovrebbe comportare la cessazione del contenzioso, mentre di fatto così non è, rischiando, se la soluzione non dovesse soddisfare almeno una delle parti, di perdere ulteriore tempo;
- il dato relativo alla raccolta differenziata nell’ambito è troppo bassa (a quanto pare pari al 10%), mentre la legge regionale 2/07 prevede una raccolta differenziata del 60% nel 2010 ed il codice dell’ambiente una raccolta del 65% entro il 31/12/2012, per cui è necessario predisporre gli atti ed i mezzi per aumentare tale dato, allo scopo di far diminuire il costo del servizio;
- in atto il conferimento nella discarica di Siculiana ha determinato un notevole aggravio della spesa, gravando sui cittadini di Campobello, per un costo giornaliero di mille euro;
- sarebbe opportuno studiare soluzioni alternative come ad esempio una nuova vasca di raccolta nella discarica di contrada Bifara-Favarotta, previa verifica dei benefici per la popolazione, ma soprattutto l’avvio della raccolta differenziata che comporterebbe un minor conferimento in discarica, con evidenti risparmi sul conferimento e sul traporto;
- dai bilanci della Dedalo emerge l’insufficiente stanziamento della società per la gestione post-mortem della discarica di Campobello, per come rilevato dal Collegio dei Sindaci nella relazione al bilancio 2008;
- i bilanci della Dedalo a partire dal 2006 hanno registrato una perdita che di fatto ha portato un deficit patrimoniale di quasi 900 mila euro, con il rischio concreto di porre la società in liquidazione, anche per l’inadeguatezza del patrimonio rispetto le immobilizzazioni;
- ad oggi la Dedalo deposita i mezzi operanti sul territorio di Campobello in una zona non idonea, generando proteste dei cittadini per i continui rumori nelle ore notturne e le esalazioni che fuoriescono dai mezzi, e che sarebbe opportuno, invece, che la stessa individuasse un sito idoneo dove poter trasferire anche i CAM per l’avvio della raccolta differenziata, ma anche per depositare i beni ingombranti, nell’attesa di essere conferiti in discarica;
- il nuovo processo di riforma dei rifiuti avviato dal Governo regionale ha come obiettivo primario l’avvio di una seria politica per la raccolta differenziata “porta a porta” e per il riutilizzo del materiale raccolto, cercando di diminuire al massimo il conferimento dei rifiuti in discarica;
- tale processo di riforma comporterà una revisione degli ATO esistenti, con una sicura riduzione degli stessi, forse uno per provincia, e con la revisione dei piani d’ambito;
- la sentenza n.238/2009 della Corte Costituzionale ha stabilito la natura tributaria anche della TIA di cui al Dlgs 22/97 e quindi la non assoggettabilità all’applicazione dell’IVA, ragion per cui la Dedalo non poteva fatturare il servizio applicando l’IVA al 10%;
- dal 2005 al 2009 la Dedalo ha emesso fatture per 1,7 milioni di euro per un’IVA pari a quasi 152 mila euro, per cui sarebbe opportuno che il Comuni, oltre le contestazioni sulla difformità rispetto al contratto di servizio, evidenzi la volontà di non riconoscere, comunque, l’IVA applicata dalla Dedalo ;
ritenuto
- importante che il Consiglio Comunale, per la prima volta, dia un atto di indirizzo al fine di porre fine ad alcune disfunzioni createsi in questi anni e per programmare una corretta gestione integrata dei rifiuti per il futuro;
- importante valutare la possibilità di effettuare investimenti, anche con risorse del bilancio comunale, per avviare la raccolta differenziata “porta a porta” monomateriale, con la concreta possibilità di risparmi nel tempo,
per quanto premesso, considerato e ritenuto il Consiglio Comunale di Campobello di Licata,
INVITA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
- a rappresentare all’interno degli organismi della Dedalo la opportunità di realizzare i miglioramenti suggeriti dal Prof. Angelini nella sua relazione come ad esempio quello di redarre un bilancio di previsione annuale, a partire dall’anno 2010, allo scopo di assicurare una sana e prudente gestione, impegnando tutto il Consiglio di amministrazione ad attuare il bilancio nei limiti di quello previsionale approvato;
- a rappresentare all’interno degli organismi della Dedalo la necessità inderogabile di approntare un piano industriale per la determinazione del costo del servizio e dei criteri oggettivi per la ripartizione ai singoli Comuni, con una vera realizzazione dell’obiettivo delle perequazione, atteso che fino ad oggi, in forza del costo medio per abitante e della popolazione fissata al 31/12/2001, il Comune di Campobello ha affrontato una maggiore spesa di oltre 500 mila euro per il periodo 2005/2009, riservandosi ogni azione legale;
- a contestare, comunque, alla Dedalo l’applicazione dell’IVA per il servizio reso, che per il periodo 2005/2009 ammonta a quasi 152 mila euro, in considerazione del fatto che con la sentenza n.238/2009 della Corte Costituzionale è stata sancita la natura tributaria anche della TIA di cui al DLgs 22/97 e dunque la non assoggettabilità all’IVA;
- a proporre, dunque, all’interno dell’organo assembleare l’obbligatorietà, ai sensi dell’art.26 dell’atto costitutivo, dell’approvazione di un Piano d’ambito pluriennale aggiornato, obbligatorio per ogni linea di attività, che deve contenere la previsione del tasso di copertura del servizio, nel rispetto delle prescrizioni delle norma di finanzia locale, nonché le tariffe, nel rispetto della normativa vigente e del criterio di perequazione, ma soprattutto i presupposti per l’avvio di una seria politica finalizzata alla raccolta differenziata;
- a rappresentare il diritto-dovere di ogni Comune di vedere riallineati i vari contratti di servizio stipulati atteso che attualmente gli stessi non sono identici con una evidente disparità di trattamento tra i soci, per come si evince dalla relazione dei Sindaci al bilancio di previsione 2006 e dalla relazione sulla gestione dei rifiuti per il miglioramento dei servizi e della gestione della Dedalo Ambiente - ATO AG 3 predisposta del Prof. Angelini;
- a rappresentare agli organismi della Dedalo la necessità inderogabile di avviare la raccolta differenziata al fine di raggiungere le percentuale fissate dalle normative vigenti, con un serio programma “porta a porta”, investendo tutta la deputazione agrigentina ed il Presidente della Regione per assicurare i finanziamenti per l’acquisto dei mezzi, delle attrezzature e degli impianti, necessari per l’avvio di una seria politica di raccolta differenziata, prevedendo anche un eventuale impegno finanziario del Comune;
- ad avviare una seria politica di informazione alla cittadinanza e soprattutto nelle scuole per incentivare la raccolta differenziata;
- ad acquisire dalla Dedalo, qualora non in possesso, il piano d’ambito approvato alcuni anni fa, le delibere assembleari, le delibere del consiglio di amministrazione, i bilanci con le relazioni allegate, i verbali del collegio sindacale e la copia di tutti i contratti di servizio stipulati con i Comuni soci e comunque a rappresentare alla Dedalo il diritto dei Consiglieri comunali all’accesso degli atti per come sancito da alcune sentenze;
- ad acquisire dalla Dedalo i dati, suddivisi per anno, relativi alla raccolta dei rifiuti e la percentuale di raccolta differenziata raggiunta sia da ogni singolo Comune che complessivamente all’interno dell’ATO AG3 e comunque a rappresentare all’interno dell’assemblea dei soci della Dedalo l’opportunità della stessa di pubblicare i dati relativi;
- a rappresentare la volontà del Comune di Campobello di aumentare il capitale sociale della Dedalo allo scopo di renderlo adeguato rispetto alle immobilizzazioni dell’attivo patrimoniale, andando in contro alle continue segnalazioni del Collegio dei Sindaci;
- a rappresentare al Consiglio di Amministrazione ed all’Assemblea dei soci della Dedalo l’indifferibile esigenza di stanziare adeguate risorse finanziarie nell’apposito fondo per la messa in sicurezza e la gestione post-mortem trentennale della discarica di Campobello, per come rilevato più volte dal Collegio sindacale;
- a rappresentare agli organismi della Dedalo, quale necessità inderogabile, la firma del contratto per la gestione della discarica, anche per garantire in sicurezza la gestione post-mortem;
- ad imporre il divieto di sosta per i mezzi della Dedalo che operano nel territorio di Campobello nelle aree attualmente utilizzate, poiché causano forti rumori durante le ore notturne ed esalazioni continue, allo scopo di individuare un’area idonea come ad esempio quella di fronte il centro di commercializzazione dei prodotti agricoli, che potrebbe essere utilizzata anche come centro comunale di raccolta differenziata, ma anche come deposito temporaneo per i beni ingombranti;
- a definire meglio i termini per la verifica extragiudiziale per porre fine al contenzioso con la Dedalo, atteso che dalle informazioni in possesso il o i funzionari incaricati decideranno definitivamente sul contenzioso aperto e ciò appare al momento una soluzione con molte incognite.

Campobello di Licata, 12/2/2010

Firme

venerdì 12 febbraio 2010

Resoconto del Consiglio comunale del 8/2/2010

Lo scorso 8 febbraio si è tenuto, alle ore 19:00, il Consiglio Comunale presso il Centro Polivalente.

Tredici i punti all’ordine del giorno (link).

Assenti Falsone, Terranova, Vinci Maria Stella e Puntarello.

Prima dell’inizio della seduta si è tenuta una conferenza dei capigruppo anche per affrontare il problema della mancata notifica dell’avviso di convocazione entro i 5 giorni liberi prima della seduta consiliare, atteso che trattavasi di convocazione ordinaria.

Il Consigliere Ragusa ha fatto verbalizzare la sua posizione di contrarietà alla tenuta del Consiglio comunale, visto che mancava il rispetto della notifica dell’avviso di convocazione.

Il Consigliere Sferrazza ha evidenziato che l’errore nasceva dalla convocazione del Consiglio che non doveva essere fatta atteso che la proposta di rinvio fatta nel precedente Consiglio dallo stesso Consigliere era quello di aggiornare la seduta ed inoltre i cinque giorni in genere vengono dati a garanzia dell’opposizione al fine di conoscere bene gli argomenti, e nel caso specifico gli argomenti all’ordine del giorno erano indicati tutti dall’opposizione.

Anche i Consiglieri della maggioranza erano per continuare la seduta.

Prima dell’avvio della seduta il Presidente ha chiesto un minuto di silenzio per le giovani vittime di Favara, dopo ha provveduto a fare alcune comunicazioni, leggendo la risposta dei revisori dei conti ad una richiesta di parere sull’assunzione dell’Ing. Ragolia e di una nota della Corte dei Conti sulla spesa del personale.

Con un’altra comunicazione il Presidente ha comunicato che era pervenuto un fax del Presidente della Dedalo in cui si comunicava che per impegni istituzionali lo stesso non poteva partecipare alla seduta.

In riferimento al primo punto all’ordine del giorno sono stati eletti scrutatori i Consiglieri Lombardi, Grova e Picone.

Il 2° punto all’ordine del giorno, ovvero la lettura e l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti è stato approvato con l’astensione dei Consiglieri Ragusa e Turco e previa integrazione del verbale n.48 a parte del Consigliere Ragusa.

Prima della votazione è entrato il Consigliere Puntarello.

Con i punti da 3 ad 8 si è provveduto a trattare le interrogazioni.

Nello specifico con la prima, presentata dai Consiglieri comunali Sferrazza e Picone del PD, si è affrontato il tema degli incarichi legali presso il Comune di Campobello di Licata. Su questo punto a breve faremo un approfondimento.

Con la seconda interrogazione, presentata dal Consigliere Ragusa, si è affrontato il problema degli abbeveratoi e nello specifico della verifica dell’esistenza del progetto di tutta la rete.

Con la terza interrogazione, presentata dal Consigliere Falsone, ma fatta propria dal Consigliere Ragusa vista l’assenza di Falsone, si è discusso dello stato di manutenzione della piscina comunale.

A questo punto entra Stella Maria Vinci.

Il sesto punto all’ordine del giorno era l’interrogazione dei Consiglieri Sferrazza e Picone sugli incarichi dati ai progettisti sui cantieri lavoro. Anche su questo argomento a breve ci ritorneremo.

Il settimo punto all’ordine del giorno era l’interrogazione dei Consiglieri Sferrazza e Picone sull’attraversamento pedonale del Viale della Divina Commedia. Su questo punto si rimanda al comunicato stampa fatto in questi giorni (link).

L’ottavo punto all’ordine del giorno ha riguardato l’interrogazione dei Consiglieri Sferrazza e Picone sull’agricoltura dove si è appreso che la superficie interessata dal fenomeno del cracking è risultata di 547 ettari di cui il 56% nel territorio di Campobello di Licata. Nella stessa interrogazione si è appreso che l’Amministrazione non ha voluto prendere impegni precisi sull’affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva del centro di commercializzazione dei prodotti agricoli.

Dopo le interrogazioni i Consiglieri Sferrazza e Picone hanno chiesto il prelievo dei punti relativi alla centrale nucleare e la legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione del servizio idrico.

Il prelievo è stato votato all’unanimità.

La proposta relativa alla contrarietà del Comune alla costruzione di una centrale nucleare in Sicilia e nel territorio di Palma di Montechiaro è stata approvata a maggioranza (link proposta), con i voti contrari di Gammacurta, Grova e Lombardi e con l’astensione di Vinci Maria Stella, Vinci Giuseppe. Assenti Falsone, Terranova e Montaperto.

Durante il dibattito si è evidenziata la posizione favorevole al nucleare del Sindaco.

Anche la proposta di legge di iniziativa popolare sull’acqua è stata approvata, ma questa volta all’unanimità dei presenti (link proposta).

A questo punto su proposta del Consigliere Sferrazza è stata approvata la proposta di aggiornamento della seduta, vista l’assenza del Presidente della Dedalo, al prossimo 22 febbraio alle ore 19.

martedì 9 febbraio 2010

Approvate dal Consiglio comunale due importanti delibere

COMUNICATO STAMPA
APPROVATE DUE IMPORTANTI DELIBERE SULLE CENTRALI NUCLEARI E SULL’ACQUA


I Consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del PD di Campobello di Licata esprimono soddisfazione per l’approvazione di due importanti delibere, proposte dal gruppo consiliare del PD di Campobello.

Con la 1^ delibera, approvata a maggioranza, il Consiglio comunale di Campobello ha espresso la propria contrarietà alla costruzione di centrali nucleari in Sicilia e nello specifico per quella potenzialmente realizzabile in Provincia di Agrigento, nel territorio di Palma di Montechiaro, e dichiara il Comune di Campobello come territorio denuclearizzato. Nella delibera, inoltre, si invita il Governo della regione ad aumentare gli investimenti nelle energie rinnovabili, nella ricerca e nelle politiche per l’efficienza energetica e ad impugnare alla Corte Costituzionale l’articolo 25 della legge delega 99/09 e i decreti attuativi, in corso di emanazione, per violazioni delle prerogative statutarie della Regione Sicilia in materia energetica e dei poteri locali.

Con la 2^ delibera, votata all’unanimità dei presenti, il Consiglio ha approvato il progetto di legge di iniziativa popolare e dei Consigli comunali per la ripubblicizzazione del servizio idrico in Sicilia. Con tale proposta, qualora approvata dall’Assemblea regionale siciliana, si consentirà un governo pubblico del ciclo integrato dell’acqua, garantendo un consumo gratuito per tutti i cittadini fino a 50 litri/abitante ed un servizio migliore rispetto a quello attualmente svolto da Girgenti Acque, operatore privato che si è aggiudicato qualche anno fa l’appalto per i prossimi trenta anni del servizio idrico in Provincia di Agrigento. Naturalmente tale governo pubblico delle acque dovrà essere garantito secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità del servizio.

I Consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata plaudono alla manifestazione di oggi promossa dalla CGIL di Canicattì di protesta contro Girgenti Acque ma, nel contempo, evidenziano che accanto alla manifestazioni di piazza la politica deve fare atti concreti, come quello consumato ieri sera nel Consiglio comunale di Campobello.

Il testo delle proposte approvate si trovano nel blog, www.giuseppesferrazza.blogspot.com

Campobello di Licata, 9/2/2010

I Consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone

Proposta di deliberazione sulla centrale nucleare (link)

Proposta di deliberazione sull'acqua (link)

sabato 6 febbraio 2010

Interrogazione sullo stato di abbandono del Parco della Divina Commedia

Al Sindaco del Comune di Campobello di Licata


OGGETTO: Interrogazione con richiesta di risposta scritta ai sensi dell’art.21 del regolamento per il funzionamento del C.C. sullo “stato di abbandono del Parco della Divina Commedia”.

I sottoscritti Consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del gruppo consiliare del PD,

premesso che:

- il Parco della Divina Commedia versa in uno stato di totale abbandono e alla mercè dei vandali;

- lo stato di abbandono, la mancanza di illuminazione e di sorveglianza stanno provocando gravi danni alle opere e situazioni di degrado e di sporcizia di ogni genere;

considerato che, nello specifico:

- il parco giochi è distrutto, le giostre sono a pezzi, con ferri arrugginiti e con sistemi di protezione inesistenti, tipo tappetini in gomma anti-urto;

- le panchine in marmo all’interno dei gazebo inesistenti;

- i cestini della spazzatura spariti e se qualche cestino esiste, rimane spesso stracolmo di rifiuti per qualche settimana;

- carta e bottigliette in plastica e vetro sparse ovunque;

- gli ingressi del ponte, che collega il parco giochi con la grande opera artistica della Divina Commedia, da tempo imbrattati da scritte indecorose;

- al posto del laghetto, vi è uno stagno, un acquitrino sporco e putrido;

- le piante sono da anni che non vengono potate e puntualmente nel periodo estivo, con la sterpaglia lasciata crescere, viene appiccato il fuoco da parte dei vandali provocando la distruzione delle stesse;

- dell’illuminazione è rimasto solo il palo;

- le tabelle posizionate nelle vicinanze delle lastre di marmo ( zona “Inferno”) frantumate;

- alcuni massi raffigurante l’opera artistica “La Divina Commedia” imbrattati;

rilevato che:

- lo stato di abbandono riguarda complessivamente l’ampio spazio del parco giochi e per fortuna in misura inferiore nella parte dove è raffigurata “La Divina Commedia”;

ritenuto che:

- quel luogo rappresenta uno dei fiori all’occhiello del paese ed è un richiamo di turisti di tutta la Sicilia e, valorizzato con i giusti accorgimenti, potrebbe essere di richiamo di turisti di tutta Italia,

tutto quanto premesso, considerato, rilevato e ritenuto, per sapere, tramite risposta scritta, se:

1) non ritenga necessario un intervento urgente per eliminare tutte le fonti di pericolo, che mettono a rischio l’incolumità dei bambini che frequentano il parco-giochi, compresa una radicale e ripetuta pulizia di tutti gli spazi del Parco e la potatura delle piante;

2) non ritenga necessario far predisporre dagli uffici competenti un progetto di ristrutturazione del parco-giochi, compreso il laghetto, i gazebo, l’illuminazione, pulizia dei muri imbrattati, ecc.

3) non ritenga necessario ed urgente organizzare un efficiente ed efficace servizio di vigilanza, anche con l’acquisto di telecamere, per la salvaguardia dell’opera artistica “La Divina Commedia”;

4) non ritenga necessario organizzare degli eventi all’interno del Parco con le scuole, le associazioni di volontariato e l’intera collettività affinché possano conoscere e comprendere il valore dell’intero Parco della Divina Commedia.

Campobello di Licata, 01.02.2010

I Consiglieri Comunali

Mozione sul lavoro accessorio nel Comune di Campobello di Licata

MOZIONE AI SENSI DELL’ART.14 DELLO STATUTO COMUNALE VIGENTE PER LA DISCIPLINA DEL “LAVORO OCCASIONALE ACCESSORIO”

Premesso:

- che l’art. 7-ter, comma 12, lettera a), del cosiddetto decreto incentivi, DL n.5/2009, convertito in legge 33/2009 (GURI n.85 dell’11/4/09), consente espressamente alle pubbliche amministrazioni di avvalersi delle prestazioni di lavoro occasionale accessorio di cui all’art. 70, comma d), del D.Lgs. n.276/2003;

- che le prestazioni di cui all’art. 70, comma d), del D.Lgs. n.276/2003 sono le attività lavorative di natura occasionale, rese nell’ambito “di manifestazioni sportive, culturali, fieristiche o caritatevoli e di lavori di emergenza o di solidarietà anche in caso di committente pubblico”;

- che le prestazioni nel su indicato settore possono essere rese da qualsiasi categoria di lavoratori, tanto disoccupati quanto occupati, ivi compresi gli extracomunitari in possesso di permesso di soggiorno che consenta lo svolgimento di un’attività lavorativa, nonché dalle casalinghe, dai pensionati e dagli studenti, quest’ultimi secondo ben precise modalità e termini;

- che a chiarimento di quanto sopra, l’INPS ha emesso diverse circolari sulle modalità di applicazione dell’art.70 del D.Lgs. n.276/2003;

- che il pagamento avviene attraverso buoni lavoro (voucher da 10 euro lordi, euro 7,50 netti per ogni ora lavorata) che garantiscono copertura previdenziale presso l’INPS e assicurativa presso l’INAIL. Inoltre, la retribuzione è esente da ogni imposizione fiscale e non incide sullo stato di disoccupato o inoccupato ed è cumulabile con trattamenti pensionistici. I voucher sono riscuotibili da parte del prestatore presso qualsiasi ufficio postale nel territorio nazionale;
Considerato:

- che l’avvalersi di questo strumento permette di superare il problema degli incarichi di collaborazioni medio-basse;

- che l’utilizzo di tale strumento permette all’Amministrazione Comunale di intervenire tempestivamente nell’utilizzo di risorse umane per le fattispecie di cui all’art.70 citato, soprattutto quando non riesce a farvi fronte con il proprio personale interno e la dimensione dell’evento non giustifica il ricorso ad appalti di servizi;

- che l’attività prestata resta una forma di collaborazione occasionale, dalla quale non deriva la costituzione di un rapporto di lavoro subordinato;

- che l’utilizzo dei voucher nella pubblica amministrazione è anche una misura anti-crisi;

Ritenuto che sia necessario provvedere alla disciplina del lavoro occasionale accessorio nel nostro Comune,

per quanto premesso, considerato e ritenuto, il Consiglio Comunale di Campobello di Licata

INVITA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

- ad attivare la procedura di lavoro occasionale accessorio, nei limiti indicati dalla specifica normativa, per soddisfare eventuali esigenze lavorative di carattere occasionale, discontinue e saltuarie;

- ad utilizzare a tal fine i soggetti che, a seguito di pubblicazione di un bando di ricerca di personale, abbiano espresso la propria disponibilità a svolgere lavoro di natura occasionale presso il Comune di Campobello di Licata, con pagamento mediante voucher;

- a prevedere nel bando di ricerca del personale delle priorità per le diverse tipologie di lavoro attivabili, ad esempio l’utilizzo di donne nei lavori caritatevoli o di solidarietà, oppure dei giovani nelle manifestazioni sportive, culturali e fieristiche, e comunque un criterio di rotazione per evitare che si utilizzino sempre, o quasi sempre, le stesse risorse umane;

- ad utilizzare tale strumento con la massima trasparenza, rispettando il principio di pari opportunità, di non discriminazione e di buona amministrazione.

Campobello di Licata, 14/01/2010

firmato

Proposta di delibera consiliare sulla ripubblicizzazione dell'acqua

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE PER IL CONSIGLIO COMUNALE

Oggetto: Approvazione, ai sensi degli art. 32, 33, 41 della L.r. 10.2.2004, n. 1, della proposta di legge di iniziativa dei consigli comunali e popolare “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque. Disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico in Sicilia”.

IL CONSIGLIO COMUNALE DI CAMPOBELLO DI LICATA

Premesso che:

- l'acqua è fonte di vita insostituibile per gli ecosistemi e bene comune indisponibile, che appartiene a tutti e tutti hanno il diritto di equamente condividere;

- la scarsità della risorsa, accentuata dai cambiamenti climatici e dal processo di desertificazione, l'abbassamento delle falde ed il loro crescente inquinamento, obbligano a mettere in campo politiche di vasto raggio finalizzate ad un uso accorto delle risorse idriche, per salvaguardare, anche per le future generazioni, l’equilibrio naturale e livelli adeguati di approvvigionamento per gli usi potabili, irrigui ed industriali. In tale quadro è anche necessario orientare le comunità verso stili di vita eco-sostenibili, sviluppare tecniche ed azioni per il risparmio ed il riutilizzo, per il riuso delle acque depurate e l’uso di quelle piovane, al fine di destinare i prelievi delle acque potabili di falda prioritariamente agli usi domestici;

- il servizio idrico è un servizio pubblico essenziale ed i Comuni, in quanto responsabili dell’igiene e della salute dei cittadini, non possono sottrarsi o essere privati in modo preordinato del diritto/dovere di determinarne gli assetti organizzativi;

- è altresì necessaria una rinnovata iniziativa di tutte le pubbliche istituzioni e, innanzitutto, dei Comuni, per far si che l’acqua continui ad essere considerata bene comune pubblico e non merce condizionata dal mercato e dal profitto;
Considerato che:

- l’esperienza della privatizzazione del servizio idrico, portata avanti negli ultimi anni in varie parti del mondo e in Italia, sulla base del presupposto che la gestione privata avrebbe portato i capitali necessari per le infrastrutture idriche, efficienza ed economicità di gestione, ha dato, al momento, in molti casi prova contraria di inefficienza gestionale, crollo degli investimenti per le infrastrutture e aumento delle bollette per gli utenti;

- al momento giudizio negativo deve essere dato anche sul processo di privatizzazione del servizio idrico avviato nella nostra regione, tanto per quanto riguarda il cosiddetto sovrambito che negli ATO provinciali; in questi ultimi la gara per l’affidamento è stata effettuata in cinque province, con un crescendo di contestazioni di molti amministratori locali e dei cittadini;

- sicuramente un giudizio nettamente critico deve essere dato al processo di privatizzazione avviato nella Provincia di Agrigento che ha creato notevole disservizi ai cittadini, tempi di risposta lunghissimi, aggravio dei costi in molti casi e mancanza di un vero e proprio piano di interventi finanziari;

- per dare dare forza alle azioni degli enti locali finalizzate a restituire l’acqua alla gestione pubblica, è stata costituita l’Associazione nazionale no-profit denominata “Coordinamento nazionale enti locali per l’acqua bene comune e la gestione pubblica del servizio idrico”;

- le superiori considerazioni critiche del processo di privatizzazione e la determinazione degli amministratori locali a battersi per tornare alla gestione pubblica non sono inficiate dalla recente conversione in legge dell’ art. 15 del D.L. n. 135/2009, che, oltre ad essere inaccettabile nel merito, appare palesemente in contrasto con la Costituzione, soprattutto per la violazione del principio di autonomia degli enti locali nella determinazione della scelta del sistema di gestione dei servizi pubblici locali;

Dato atto che:

- per restituire l’acqua al servizio pubblico, allo scopo di garantirne fruizione equa ed universale, la sezione siciliana del Coordinamento ha elaborato l’allegata proposta legislativa “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque. Disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico in Sicilia”, con l’intenzione di presentarla all’ARS, ai sensi delle disposizioni contenute nella L.R. 10/2/2004, n. 1, come proposta di legge di iniziativa dei consigli comunali e, con la collaborazione del Forum siciliano dei movimenti per l’acqua, come proposta di legge di iniziativa popolare;

- la proposta di legge è stata presentata il 7 luglio del 2009 nella sala gialla di Palazzo dei Normanni, alla presenza del Presidente dell’ARS e dei capigruppo parlamentari, che hanno espresso pubblicamente parere favorevole per la sua approvazione; tale parere favorevole è stato confermato da tutti i capigruppo in occasione del sit-in organizzato dal Coordinamento all’ARS il 25 novembre 2009;

Precisato che:

- Lo Statuto della Regione Siciliana, all’art. 12 stabilisce che l’iniziativa legislativa spetta, tra gli altri, "(...) ad un numero di consigli dei comuni della Regione non inferiore a quaranta, rappresentativi di almeno il 10 per cento della popolazione siciliana, o ad almeno tre consigli provinciali. (...) Con legge della Regione sono disciplinate le modalità di presentazione dei progetti di legge di iniziativa popolare e dei consigli comunali o provinciali e sono determinati i tempi entro cui l'Assemblea regionale si pronuncia sui progetti stessi.";

- La L.r. 10.2.2004, n. 1, “Disciplina dell'istituto del referendum nella Regione siciliana e norme sull'iniziativa legislativa popolare e dei consigli comunali o provinciali”, disciplina le modalità di presentazione dei progetti di legge di iniziativa dei consigli comunali, stabilendo che la proposta debba essere presentata, nell’identico testo, “da non meno di quaranta consigli comunali rappresentativi di almeno il dieci per cento della popolazione siciliana” (art. 32, c. 1, lett. c), debba contenere “il testo del progetto di legge redatto in articoli ed essere accompagnata da una relazione che ne illustri le finalità ed il contenuto” (art. 33, c. 1) e debba, altresì, contenere “i nomi, il domicilio e gli eventuali ulteriori recapiti di tre persone alle quali viene attribuita la funzione di rappresentare i sottoscrittori dell'iniziativa legislativa” (art. 35, c. 3);

- nel dibattito che si aprirà all’Assemblea Regionale Sicilia è necessario comunque avviare una seria riflessione sull’argomento con una verifica sullo stato di attuazione del processo di privatizzazione e sul reale andamento degli ATO provinciali che hanno già proceduto a privatizzare il servizio anche per verificare il soddisfacimento dei bisogni della collettività, evidenziando eventuali differenze tra i vari ATO;

- comunque la pubblicizzazione del servizio non deve significare ritorno alla gestione passata del servizio che ha creato anch’esso notevoli disservizi per la cittadinanza, ma che devono essere introdotti il principio di responsabilità, efficacia, efficienza ed economicità del servizio;

Visti

- Lo Statuto della Regione siciliana

- La L.r. 10.2.2004, n. 1,“Disciplina dell'istituto del referendum nella Regione siciliana e norme sull'iniziativa legislativa popolare e dei consigli comunali o provinciali”

- Il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, come recepito nella Regione Siciliana

Acquisiti i pareri ai sensi dell'art. 12 della L. r. n. 30/2000,

Per quanto premesso, considerato, precisato e visto il Consiglio Comunale di Campobello di Licata

DELIBERA

- di esprimere condivisione verso le considerazioni riportate in premessa e di aderire all’iniziativa del “Coordinamento nazionale enti locali per l’acqua bene comune e la gestione pubblica del servizio idrico”, per la presentazione della proposta di legge di iniziativa dei consigli comunali per la ripubblicizzazione del servizio idrico in Sicilia;

- di approvare, ai sensi dell'art. 12 dello Statuto della Regione Siciliana e della legge regionale 10 febbraio 2004, n. 1, la presente proposta, contenente il progetto di legge di iniziativa dei consigli comunali;

- di approvare il progetto di legge “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque. Disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico in Sicilia”, redatto in 17 articoli, e la relazione che ne illustra le finalità e il contenuto, alla presente allegati come parte integrante e sostanziale;

- di dare atto che il testo di legge contiene gli elementi necessari per la determinazione del relativo onere finanziario e i mezzi per farvi fronte;

- di indicare i nomi ed i recapiti delle seguenti tre persone, autorizzate a rappresentare i sottoscrittori della iniziativa, così come stabilito dall'art. 35, c. 3, della L.r. n. 1/2004:

1) Michele Botta, sindaco di Menfi (AG), domicilio: viale Risorgimento, 104, 92013 Menfi, tel. 328 0082231

2) Domenico Giannopolo, sindaco di Caltavuturo (PA), Comune: via G: Falcone, n. 41, tel. 0921 547311; domicilio: via Roma, n. 74, tel. 335 5789470

3) Giuseppe Nicosia, sindaco di Vittoria (RG), Comune: via Bixio, n. 34, tel. 0932 514201; domicilio: via Ancona, n. 13, tel. 335 7553049

- di dare mandato al Sindaco di trasmettere la presente deliberazione alla segreteria generale dell' A.R.S.

Campobello di Licata, 1/2/2010

Firmato

Proposta di legge di iniziativa popolare (scarica)

Relazione (scarica)

Proposta di delibera consiliare sulla costruzione della centrale nucleare a Palma di Montechiaro

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE PER IL CONSIGLIO COMUNALE

Oggetto: Parere del Consiglio Comunale di Campobello di Licata in merito alla possibile costruzione di una centrale nucleare nel territorio siciliano e nello specifico di quella potenzialmente realizzabile nel territorio di Palma di Montechiaro, nonché proposta per denuclearizzare il territorio del Comune di Campobello di Licata ed invito al Governo regionale per impugnare alla Corte Costituzionale l’articolo 25 della legge 99/09 e/o i decreti attuativi in corso di emanazione.

IL CONSIGLIO COMUNALE DI CAMPOBELLO DI LICATA

Premesso che:

- Il Governo nazionale ha deliberato di avviare il programma per la costruzione di alcune centrali nucleari nel territorio nazionale;

- l’art.25 della legge delega n.99 del 23/7/09 consente al Governo nazionale l’esercizio dei poteri sostitutivi in caso di mancato raggiungimento d’intese con i diversi enti locali coinvolti e quindi pieni poteri in merito alla realizzazione e localizzazione degli impianti ad energia nucleare nonché sullo stoccaggio del combustibile e sul deposito dei rifiuti radioattivi;

- uno vecchio studio dell’Enea ha individuato anche un’area nel territorio siciliano dove è possibile allocare la centrale e nello specifico in contrada Montegrande nel territorio del Comune di Palma di Montechiaro, confinante con quello di Agrigento, vista la vicinanza al mare ed il bassissimo rischio di sismicità presente;

- ancora non vi è una scelta definitiva dei siti ma la possibile localizzazione di Palma di Montechiaro è stata confermata da un’intervista del Sen. D’Alì, Presidente della Commissione Ambiente al Senato;
Considerato che:

- la costruzione della centrale avrebbe un impatto devastante non solo nel territorio di Palma ma anche nei comuni viciniori e quindi anche nel territorio di Campobello di Licata;

- la notizia ha suscitato, nelle popolazioni locali, un vasto e diffuso allarme;

- attualmente la Sicilia è una grande piattaforma energetica, producendo più energia rispetto al reale fabbisogno dell’isola e, infatti, moltissima produzione è destinata all’esportazione;

- inoltre, la Regione Sicilia sta puntando su altre forme di energia alternativa ed anzi dovrebbero essere maggiori gli investimenti nelle energie rinnovabili e nella ricerca;

- ad oggi non è stata garantita la sicurezza delle centrali nucleari e soprattutto ancora non è stato risolto il problema relativo allo smaltimento in sicurezza delle scorie radioattive;

- comunque, nel territorio della provincia di Agrigento è già prevista la realizzazione di un’infrastruttura invasiva quale è il terminale di rigassificazione che sorgerà nel Comune di Porto Empedocle per cui non si capiscono le ragioni dell’insediamento di una ulteriore infrastruttura, ancora più invasiva e pericolosa;

Visto

- l’ordine del giorno approvato all’unanimità all’ARS Sicilia lo scorso 19/01/2010, con il parere positivo del Governo regionale, in cui si impegna lo stesso Governo della regione “ad esprimere la propria netta contrarietà all’Enel e al Governo nazionale verso qualunque ipotesi di costruzione di una centrale nucleare in Sicilia”;

- l’invito del Comune di Palma di Montechiaro a partecipare, per giorno 29/01/2010, alla riunione straordinaria aperta del Consiglio Comunale contro la ventilata ipotesi di costruire una centrale nucleare nel territorio di Palma di Montechiaro;

Considerato che

- dal dibattito scaturito, durante la seduta consiliare di Palma di Montechiaro, è emersa l’unanime contrarietà dei presenti alla costruzione della centrale nucleare nel territorio di Palma e, più in generale, in provincia di Agrigento;

- che in sede di conferenza Stato-Regioni, l’Assessore regionale Russo ha rappresentato e difeso la decisione adottata dall’ARS esprimendo il diniego verso ogni eventuale insediamento di centrali nucleari o depositi di scorie in Sicilia;

Ritenuto

- prioritario lo sviluppo del comprensorio di Palma di Montechiaro, e quindi di Campobello di Licata, nel campo agricolo, dell’industria agroalimentare e del settore turistico;

- che la costruzione della centrale nucleare pregiudicherebbe lo sviluppo armonioso del territorio nei settori individuati,
per quanto premesso, considerato, visto e ritenuto il Consiglio Comunale di Campobello di Licata

DELIBERA

- la propria contrarietà alla costruzione di centrali nucleari in Sicilia e nello specifico per quella potenzialmente realizzabile in Provincia di Agrigento, nel territorio di Palma di Montechiaro;

- il Comune di Campobello di Licata come territorio denuclearizzato;

INVITA

- il Governo della regione ad impugnare alla Corte Costituzionale l’articolo 25 della legge delega n.99/09 e i decreti attuativi, in corso di emanazione, per violazioni delle prerogative statutarie della Regione Sicilia in materia energetica e dei poteri locali;

- il Governo della regione ad aumentare gli investimenti nelle energie rinnovabili, nella ricerca e nelle politiche per l’efficienza energetica;

- il Presidente del Consiglio Comunale a trasmettere la proposta di delibera ai Comuni della Provincia di Agrigento per una loro eventuale approvazione.

Campobello di Licata, 1/2/2010

Firmato

martedì 2 febbraio 2010

Interrogazione sull'intitolazione di una strada o di un luogo pubblico a Peppino Impastato

Lo scorso 1° febbraio abbiamo presentato una interrogazione con richiesta di risposta scritta sull'intitolazione di una strada o di un luogo pubblico a Peppino Impastato.

Ecco il testo della interrogazione.

A giorni pubblicheramo il testo dell'interrogazione presentata sullo stato di abbandono del Parco della Divina Commedia nonchè le proposte di deliberazione consiliari sullla centrale nucleare a Palma di Montechiaro, sulla legge di iniziativa popolare sulla ripubblicizzazione della risorsa idrica e le mozioni sulla valorizzazione dei fabbricati urbani di proprietà comunale e sul lavoro accessorio.

Testo dell'interrogazione
Al Sindaco del Comune di
Campobello di Licata


OGGETTO: Interrogazione con richiesta di risposta scritta ai sensi dell’art.21 del regolamento per il funzionamento del C.C. sull’ “ Intitolazione a Giuseppe Impastato, detto Peppino, – giornalista e martire antimafia ( 1948 – 1978) – di una via o luogo pubblico di particolare rilevanza come segnale della città di Campobello di Licata contro la mafia “.

I sottoscritti Consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del gruppo consiliare del PD,
premesso che:
- Giuseppe Impastato, detto Peppino, fondatore dell’emittente radiofonica Libera Radio Aut, venne assassinato per la sua costante azione di denuncia politica e giornalistica contro la mafia e i suoi traffici criminosi;
- il valore civile dell’azione di denuncia dei delitti di mafia operata da Giuseppe Impastato è reso ancora più alto poiché era figlio e parente di mafiosi;
- il giovane Impastato con il suo coraggioso tentativo di cambiare, attraverso “Radio Aut”, un ambiente sociale e culturale arretrato, ha denunciato le speculazioni edilizie nonché il traffico di droga gestito dalla criminalità organizzata;
considerata:
- l’importanza etica e civile del messaggio per la società, ed in particolare per i giovani, dall’esempio di Peppino Impastato, il giornalista trentenne assassinato dalla mafia a Cinisi il 9 maggio 1978, una testimonianza di impegno politico non violento nella comunicazione ispirato dagli ideali di verità, legalità, bellezza e giustizia sociale;
tutto quanto premesso e considerato, interrogano il Sindaco per sapere:
1) se intende intitolare a “Peppino Impastato” una via o un luogo pubblico di particolare rilevanza e significato;
2) se è d’accordo, ad inaugurare la via o luogo pubblico con una degna e importante cerimonia per tributare il giusto ed indelebile ricordo al coraggio e all’impegno civile del giovane di Cinisi.
Campobello di Licata, 01.02.2010

I Consiglieri Comunali