venerdì 16 luglio 2010

Interrogazione con risposta scritta sul costo dei rifiuti anno 2010

COMUNICATO STAMPA
INTERROGAZIONE SUL COSTO DEL SERVIZIO DI IGIENE URBANA PER L’ANNO 2010

I Consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del gruppo consiliare del PD di Campobello di Licata hanno presentato l’ennesima iniziativa sui rifiuti con la presentazione di una interrogazione con richiesta di risposta scritta sul costo del servizio di igiene urbana per l’anno 2010. Nello specifico i consiglieri chiedono di sapere al Sindaco:

- perché ha provveduto a determinare il costo del servizio di igiene urbana tenendo conto del costo complessivo comunicato dalla Dedalo, seppur rettificato per la popolazione effettiva, per un importo di € 1.584.052,99 atteso che a giudizio dei sottoscritti tale potere spetta al Consiglio comunale;

- perché, comunque, nel costo del servizio di igiene pubblico 2010 definito dall’Amministrazione Comunale non si è tenuto conto dell’obiettivo di riduzione del 10% della spesa rispetto a quella preventivata 2010 e perché non è stata disapplicata l’Iva visto il parere reso dall’avv. Rubino in data 5/2/2010, provvedimenti che avrebbero comportato un ulteriore risparmio di spesa di quasi 288 mila euro;

- se è Sua intenzione inviare una lettera alla Dedalo in cui si intimi la società di organizzare il servizio per raggiungere le percentuali di raccolta differenziata e di recupero di materia previste dalla legge regione 9/2010 rispettivamente del 20 e 15% che comporterebbero minori conferimenti e trasporti in discarica e quindi minori costi da sostenere e conseguentemente maggiori risparmi per i cittadini;

- se è Sua intenzione provvedere ad inviare un’altra lettera alla Dedalo in cui si intimi la Dedalo ad approvare urgentemente il conto consuntivo 2009 ed in assenza di risposta un intervento sostitutivo dell’Assessorato regionale agli Enti locali;

- perché ha determinato le tariffe non tenendo conto del principio della gradualità dell’aumento sancito dal D.lgs.22/97 nonché delle disposizioni di cui al comma 1 dell’art.65 del d.lgs.507/93 sulla determinazione della tassa;

- perché non provvede a ridurre le tariffe atteso che sono eccessive rispetto al costo del servizio che dovrebbe sostenere il Comune di Campobello di Licata alla luce delle superiori considerazioni;

- se sono state fatte riunioni da parte del pool di funzionari incaricati della vigilanza dell’andamento economico-finanziario della Dedalo, come stabilito dall’assemblea dei Sindaci dello scorso 6 maggio, e se è stato prodotto un report;

- poiché è l’autorità sanitaria locale ai sensi dell’art.34 dello Statuto comunale, se è Sua intenzione inviare una lettera alla Dedalo in cui si intimi la società a provvedere alla pulizia dei cassonetti;

- se è Sua intenzione richiedere la convocazione dell’assemblea dei soci della Dedalo per inserire all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio di previsione 2010, a carattere autorizzatorio, che contempli l’obiettivo della riduzione della spesa del 10% rispetto a quella preventivata per l’anno 2010, la non assoggettabilità ad IVA del corrispettivo del servizio di igiene urbana come da parere reso dall’avv. Rubino, l’organizzazione del servizio per il raggiungimento dell’obiettivo della raccolta differenziata e del recupero della materia secondo le percentuali fissate dalla legge regione 9/2010, nonché l’approvazione del bilancio consuntivo del 2009 e qualora non riceva risposte positive se è Sua intenzione richiedere la convocazione dell’assemblea dei soci della Dedalo per inserire all’ordine del giorno la messa in liquidazione della società;

- se è Sua intenzione dare mandato ad un legale per danno patrimoniale nei confronti della Dedalo per il mancato avvio della raccolta differenziata;

- se è Sua intenzione contestare il conto consuntivo 2008 riapprovato dalla Dedalo atteso che nel bilancio è stata evidenziata una posizione creditoria e debitoria diversa rispetto a quella risultante al Comune di Campobello di Licata.

Il testo integrale dell’interrogazione sarà reso disponibile sul blog www.giuseppesferrazza.blogspot.com .

Campobello di Licata, 14/7/2010

I Consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone


Testo dell'interrogazione presentata

Prot.9683 del 12/7/2010

Al Sindaco del Comune di Campobello di Licata
E p.c. Collegio dei revisori

OGGETTO: Interrogazione con richiesta di risposta scritta ai sensi dell’art.21 del regolamento per il funzionamento del C.C. sulle tariffe applicate TARSU di cui al Decreto Sindacale n.38 del 30/6/2010, sula determinazione del costo del servizio e sulla mancata disapplicazione dell’Iva

I sottoscritti Consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del gruppo consiliare del PD,

premesso che:

- l’avv. Rubino in data 5/2/2010, in risposta alla lettera del 5/11/2009, prot.10923 del Sindaco del Comune di Campobello di Licata, ha reso “un parere pro veritate in ordine all’assoggettabilità all’Iva dei corrispettivi da corrispondere alla Dedalo Ambiente s.p.a. per l’erogazione del servizio d’igiene urbana” e nel parere si evince che “deve senz’altro affermarsi la natura tributaria dei due prelievi, tanto della TARSU che della TIA e la loro conseguente estraneità al regime di applicazione dell’IVA” in considerazione della mancanza del “rapporto sinallagmatico posto alla base dell’assoggettamento ad IVA caratterizzato dal pagamento di un "corrispettivo" per la prestazioni di servizi” e della mancata esistenza di “una norma legislativa che espressamente assoggetti ad IVA le prestazioni del servizio di smaltimento dei rifiuti”, facendo rientrare sia la TARSU che la TIA come entrate da ricondurre “nel novero di quei "diritti, canoni, contributi" che la normativa comunitaria esclude in via generale dall’assoggettamento ad IVA, perché percepiti da enti pubblici "per le attività od operazioni che esercitano in quanto pubbliche autorità"”;

- con delibera assembleare del 6/5/2010 della Dedalo Ambiente AG3 S.p.A. è stato deciso di redarre un nuovo Piano d’Ambito con una previsione di costi ridotta del 10% rispetto a quella preventivata per l’anno 2010 e con la definizione di un pool di funzionari comunali incaricati della vigilanza dell’andamento economico-finanziario delle Società;

- la recente legge regionale n.9/2010 approvata stabilisce che per l’anno 2010 le percentuali minime di raccolta differenziata e recupero di materia rispettivamente del 20 e del 15%;

considerato che:

- con Deliberazione della Giunta Municipale n.54 del 29/6/2010 è stato approvato l’atto di indirizzo “in ordine al rapporto tra Comune di Campobello di Licata e Dedalo Ambiente AG3 SPA, alla determinazione delle tariffe unitarie della TARSU e agli adempimenti conseguenti ai sensi dell’art.21, comma 17, L.R. 19/2005 per la predisposizione del bilancio di previsione 2010” e nello specifico è stato dato mandato:

o al dott. Nigro di “predisporre una nuova convezione, da sottoporre al Consiglio Comunale, per la ridefinizione del nuovo rapporto convenzionale in ordine al trasferimento delle competenze alla Dedalo Ambiente AG3 SPA in materia di servizi di igiene pubblica, a decorrere dal 01/01/2010”, nonostante tale compito era stato affidato all’Avv. Rubino con lettera del 5/11/2009, prot.10923 e doveva tenere conto della problematica dell’assoggettabilità dell’iva;

o al dott. Puleri di “procedere alla predisposizione degli atti di approvazione delle tariffe unitarie della TARSU 2010, aumentandole proporzionalmente, fino alla concorrenza di una percentuale di copertura del 97% del costo del servizio di igiene pubblica 2010, definito in € 1.584.052,99”;

o al dott. Fortunato Pitrola di “prendere atto, ai fini della predisposizione del bilancio di previsione 2010, dell’ammontare del costo del servizio di igiene pubblica quantificato in € 1.584.052,99, della percentuale di copertura del 97%, appostando la differenza, comprensiva di altri eventuali oneri aggiuntivi, in un apposito capitolo per garantire integrale copertura del costo ai sensi dell’art.21, comma 17, della L.R. n.19/2005”;

- con Decreto Sindacale n.38 del 30/6/2010 sono state approvate le tariffe unitarie TARSU 2010 graduando l’aumento della tariffe unitarie “in modo tale da tenere in considerazione lo stato delle attività commerciali e di servizi presenti nel territorio, stante il perdurante stato di crisi e sottosviluppo socio-economico nel quale operano”, prevedendo un gettito complessivo di euro 1.529.724,82, pari al 97% del costo del servizio al netto della TARSU scuola 2009 di euro 7.016,00, oltre al tributo provinciale del 4%, per un importo complessivo di euro 1.590.913,81;

- nella Delibera di Giunta n.54 e nel Decreto Sindacale n.38 non si è tenuto conto nella determinazione del costo del servizio dell’obiettivo di riduzione della spesa del 10% rispetto a quella preventivata al 2010, della non assoggettabilità ad IVA del corrispettivo di igiene urbana come da parere reso dall’avv. Rubino, delle percentuali minime di raccolta differenziata e recupero di materia che consentirebbero una riduzione del costo del servizio per le minori spese connesse al conferimento ed al trasporto nella discarica di Siculiana, nonché del principio sancito dalla legge regionale 9/2010 ovvero quello di “rendere compatibile l’equilibrio economico del servizio di gestione integrata dei rifiuti con le risorse pubbliche disponibili e con le entrate derivabili dalla riscossione della TARSU o della TIA” attesto che quest’ultime sono insostenibili per le famiglie e le imprese campobellesi;

- il costo del servizio adottato non ha tenuto conto della sentenza della Corte di Cassazione, sezione tributaria n.8313 dell’8/4/2010 che nelle motivazioni al punto 4.2 ha stabilito che “la gestione e la programmazione dei servizi è condizionata dalle risorse finanziarie disponibili e non viceversa” e dunque in ultima istanza il costo del servizio viene fissato dal Consiglio comunale in sede di approvazione del bilancio di previsione quando si provvederà a stanziare le risorse finanziarie per l’espletamento del servizio anche perché ai sensi dell’art.32 della legge 142/90 come recepita dalla legge regionale 48/91 spetta al Consiglio comunale stabilire “gli indirizzi da osservare da parte delle aziende pubbliche e degli enti dipendenti, sovvenzionati o sottoposti a vigilanza” e che le deliberazioni agli argomenti di competenza del Consiglio “non possono essere adottate in via d’urgenza da altri organi del comune o della provincia” anche perché ai sensi dell’art.35 dello Statuto comunale il Sindaco ha competenza alla lettera s) “sulla determinazione delle tariffe, aliquote di imposta, detrazioni, riduzione ed esenzioni, sulla misura di copertura del costo dei servizi a domanda individuale e del servizio di raccolta rifiuti solidi urbani”, ma non anche sulla determinazione del costo di raccolta di rifiuti solidi urbani che spetta solo al Consiglio comunale;

- ad oggi non è stato ancora consegnato il piano industriale, nonostante la Dedalo si fosse impegnata a farlo, e neanche è stato approvato il bilancio consuntivo dell’anno 2009 così come il bilancio di previsione dell’anno 2010;

- invece è opportuno adottate il conto consuntivo 2009 atteso che nella bozza della relazione che i revisori dei conti devono allegare al bilancio c’è l’obbligo di mettere a disposizione dei revisori “il preconsuntivo 2009 degli organismi totalmente partecipati o sottoposti al controllo dell’ente (o relazione dell’organo amministrativo sul risultato economico conseguibile nell’esercizio 2009”, nell’ipotesi che l’approvazione del bilancio fosse avvenuta entro il 31/12/2009, ma ad oggi visto che ci troviamo nel mese di luglio è necessario anche mettere a disposizione il conto consuntivo 2009 e, secondo il nostro giudizio, alla lettera del Sindaco dello scorso 18 giugno inviata alla Dedalo dovrebbe seguirne un’altra con richiesta di intervento sostitutivo dell’Assessorato regionale agli Enti Locali;

- le tariffe approvate sono state aumentate proporzionalmente nel 2008 e differenziate nel 2009 per la crisi delle imprese non tenendo conto, invece, di quanto disposto dal comma 1 dell’art.65 del d.lgs. 507/1993 che stabilisce che la tassa “può essere commisurata o in base alla quantità e qualità medie ordinarie per unità di superficie imponibile dei rifiuti solidi urbani interni ed equiparabili nei locali ed aree per il tipo di uso, cui i medesimo sono destinati, e al costo dello smaltimento oppure, per i comuni aventi popolazione inferiore a 35.000 abitanti, in base alla qualità, alla quantità effettivamente prodotta, dei rifiuti solidi urbani e al costo dello smaltimento”;

- le tariffe approvate non rispettano, altresì, il principio di gradualità dell’aumento TARSU come sancito dal d.lgs.22/97 ed infatti il gettito complessivo rispetto al 2008 è aumentato del 100% e rispetto al 2009 di quasi il 69%;

- nonostante la riapprovazione del conto consuntivo 2008, per errori nel calcolo degli accantonamenti TFR, che ha riportato la perdita ad un importo di 179 mila euro (525 mila euro nel bilancio precedente), i revisori dei conti della Dedalo hanno dichiarato che “la perdita come rideterminata continua a superare, se pur di poco 1/3 del capitale sociale” e dunque rimane l’obbligo di ridurre il capitale sociale ed un contemporaneo aumento del capitale sociale ad una cifra non inferiore al minimo legale, ovvero la trasformazione della società, “ovvero la liquidazione”;

- il bilancio consuntivo 2008 riapprovato comporta “una rilevante differenza nei risultati di esercizio ed anche ai fini del pagamento delle imposte, per le quali potrà procedersi a ravvedimento operoso a termini di legge” con un aumento dell’imposizione fiscale di oltre 130 mila euro (euro 451.568 contro euro 320.556 del precedente bilancio) che di fatto deve essere coperta da parte dei soci della Dedalo attraverso il ripiano delle perdite;

- dunque il costo del servizio determinato non tiene conto di quanto sopra descritto ma solo della rideterminazione del costo in funzione della popolazione effettiva in luogo di quella stabilita dalla Dedalo e che comunque per tale differenza di conteggio, pari a poco più di 200 mila euro, la Dedalo potrebbe dare tempestiva comunicazione alla Corte dei Conti, “visti i danni che possono derivare, a questa Società, da posizioni unilaterali, conflittuali e contraddittorie che determinerebbero, certamente, contenziosi e danni” per come accaduto nella comunicazione prot.1791/ATO del 4/6/2010 nei confronti del Comune di Palma di Montechiaro;

- appare singolare che debba essere la Dedalo a ricorrere alla minaccia della Corte dei Conti quando dovrebbero essere compito principale dei singoli Comuni visto il mancato avvio della raccolta differenziata e le carenze nell’organizzazione del servizio di igiene urbana, nonché la mancanza di elementi oggettivi, industriali e scientifici nella determinazione del costo del servizio;

- è necessario procedere al lavaggio dei cassonetti per evitare il rischio di diffusione di malattie infettive a causa della mancata disinfezione dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti,
tutto quanto premesso e considerato per sapere, tramite risposta scritta:

- perché ha provveduto a determinare il costo del servizio di igiene urbana tenendo conto del costo complessivo comunicato dalla Dedalo, seppur rettificato per la popolazione effettiva, per un importo di € 1.584.052,99 atteso che la sentenza della Corte di Cassazione, sezione tributaria n.8313 dell’8/4/2010 nelle motivazioni al punto 4.2 ha stabilito che “la gestione e la programmazione dei servizi è condizionata dalle risorse finanziarie disponibili e non viceversa” e dunque in ultima istanza il costo del servizio viene fissato dal Consiglio comunale in sede di approvazione del bilancio di previsione quando si provvederà a stanziare le risorse finanziarie per l’espletamento del servizio anche perché ai sensi dell’art.32 della legge 142/90 come recepita dalla legge regionale 48/91 spetta al Consiglio comunale stabilire “gli indirizzi da osservare da parte delle aziende pubbliche e degli enti dipendenti, sovvenzionati o sottoposti a vigilanza” e che le deliberazioni agli argomenti di competenza del Consiglio “non possono essere adottate in via d’urgenza da altri organi del comune o della provincia” anche perché ai sensi dell’art.35 dello Statuto comunale il Sindaco ha competenza alla lettera s) “sulla determinazione delle tariffe, aliquote di imposta, detrazioni, riduzione ed esenzioni, sulla misura di copertura del costo dei servizi a domanda individuale e del servizio di raccolta rifiuti solidi urbani”, ma non anche sulla determinazione del costo di raccolta di rifiuti solidi urbani, competenza che spetta solo al Consiglio comunale;

- perché, comunque, nel costo del servizio di igiene pubblico 2010 definito con deliberazione di Giunta Municipale n.54 del 29/6/2010 in € 1.584.052,99, in luogo di quello definito dalla Dedalo in € 1.792.603,58, non si è tenuto conto dell’obiettivo di riduzione del 10% della spesa rispetto a quella preventivata 2010 che avrebbe comportato un ulteriore risparmio pari a 158 mila euro per un costo del servizio pari a 1.425.655,56;

- per le stesse motivazioni, perché non è stata disapplicata l’Iva visto il parere reso dall’avv. Rubino in data 5/2/2010, acquisito al protocollo del Comune in data 11/2/2010 al n.2201, che avrebbe comportato un ulteriore risparmio di spesa di quasi 130 mila euro per un costo del servizio, calcolato sulla popolazione effettiva, pari ad € 1.296.051,51, e che insieme all’obiettivo del 10% avrebbe ridotto il costo di 288 mila euro;

- se è Sua intenzione inviare una lettera alla Dedalo in cui si intimi la società di organizzare il servizio per raggiungere le percentuali di raccolta differenziata e di recupero di materia previste dalla legge regione 9/2010 rispettivamente del 20 e 15% che comporterebbero minori conferimenti e trasporti in discarica e quindi minori costi da sostenere e conseguentemente maggiori risparmi per i cittadini;

- se è Sua intenzione provvedere ad inviare un’altra lettera alla Dedalo, oltre quella inviata lo scorso 18 giugno, in cui si intima la Dedalo ad approvare urgentemente il conto consuntivo 2009 atteso che deve essere messo a disposizione dei revisori dei conti per la loro relazione al bilancio di previsione 2010 che il Comune di Campobello deve adottare, ed in assenza di risposta perché non richiede un intervento sostitutivo dell’Assessorato regionale agli Enti locali;

- perché ha determinato le tariffe non tenendo conto del principio della gradualità dell’aumento sancito dal D.lgs.22/97 nonché delle disposizioni di cui al comma 1 dell’art.65 del d.lgs.507/93;

- perché non provvede a ridurre le tariffe atteso che sono eccessive rispetto al costo del servizio che dovrebbe sostenere il Comune di Campobello di Licata alla luce delle superiori considerazioni;

- se sono state fatte riunioni da parte del pool di funzionari incaricati della vigilanza dell’andamento economico-finanziario della Dedalo, come stabilito dall’assemblea dei Sindaci dello scorso 6 maggio, e se è stato prodotto un report;

- poiché è l’autorità sanitaria locale ai sensi dell’art.34 dello Statuto comunale, se è Sua intenzione inviare una lettera alla Dedalo in cui si intimi la società a provvedere alla pulizia dei cassonetti come sta facendo nel Comune di Licata dopo la presentazione, alcuni giorni fa, di un esposto alla Procura della Repubblica da parte dal responsabile cittadino di Igiene pubblica di Licata;

- se è Sua intenzione richiedere la convocazione dell’assemblea dei soci della Dedalo per inserire all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio di previsione 2010, a carattere autorizzatorio, che contempli l’obiettivo della riduzione della spesa del 10% rispetto a quella preventivata per l’anno 2010, la non assoggettabilità ad IVA del corrispettivo del servizio di igiene urbana come da parere reso dall’avv. Rubino, l’organizzazione del servizio per il raggiungimento dell’obiettivo della raccolta differenziata e del recupero della materia secondo le percentuali fissate dalla legge regione 9/2010, nonché l’approvazione del bilancio consuntivo del 2009 e qualora non riceva risposte positive se è Sua intenzione richiedere la convocazione dell’assemblea dei soci della Dedalo per inserire all’ordine del giorno la messa in liquidazione della società atteso che:

o in questi anni la stessa non è riuscita ad organizzare bene il servizio, come ad esempio la mancata previsione di un’alternativa al conferimento dei rifiuti nella discarica di Siculiana che ha comportato un aggravio di spesa annuale di quasi 4 milioni di euro;

o nell’assemblea dei Sindaci dello scorso 6 maggio non è stato approvato un elementare criterio di ripartizione dei costi basato sulla popolazione effettiva, in luogo di una popolazione che non esiste più nell’ambito AG3, incrinando il rapporto fiduciario tra i soci poiché è passato un principio fissato dai Comuni più popolosi, Canicattì e Licata;

o che nel verbale del collegio sindacale dello scorso 18 maggio in occasione della riapprovazione del conto consuntivo 2008 è stato ribadito che “oltre a richiamare quanto già esposto la copertura della perdita relativa all’esercizio 2007, evidenzia che la perdita come rideterminata continua a superare, se pur di poco 1/3 del capitale sociale e pertanto, nel rispetto dell’art.2477 del Cod. Civ. occorre che l’assemblea deliberi la riduzione del capitale sociale ed il contemporaneo aumento ad una cifra non inferiore al minimo legale, ovvero la trasformazione della società, improponibile nella fattispecie concreta, ovvero la liquidazione”;

o è necessario determinare la massa attiva e passiva della società e come è notorio ci sono differenze tra le posizioni creditorie e debitorie inserite nei bilanci della Dedalo e quelle del Comune di Campobello di Licata;

- se è Sua intenzione dare mandato ad un legale per danno patrimoniale nei confronti della Dedalo per il mancato avvio della raccolta differenziata, come sancito da una sentenza parziale del 9/12/2009, n.1492 della Corte dei Conti, Sez. Giur. Regione Campania, in cui si è stabilito che sussiste il danno pubblico patrimoniale materiale determinato dalla mancata o insufficiente realizzazione della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, pregiudizio che presenta i requisiti della certezza, della concretezza e dell’attualità in presenza della insufficiente attivazione della raccolta differenziata presso un ente locale, invece di essere minacciati dalla Dedalo per come avvenuto nei confronti del Comune di Palma di Montechiario che ha determinato un costo del servizio diverso rispetto a quello stabilito dalla Dedalo, così come sta facendo anche il Comune di Campobello di Licata, seppur in misura insufficiente;

- se è Sua intenzione contestare il conto consuntivo 2008 trasmesso con nota della Dedalo del 2/7/2010, prot.2134/ATO, così come è stato fatto dal funzionario al bilancio 2007, atteso che nel bilancio è stata evidenziata una posizione creditoria e debitoria diversa rispetto a quella risultante al Comune di Campobello di Licata e che comunque ai fini prudenziali tale comportamento a nostro giudizio non è corretto atteso che si espone comunque la società ad ulteriori rischi. Nello specifico:

o a pagina 11 della nota integrativa si fa riferimento a una rettifica spettante alla Dedalo per costi discarica 2004/05 di euro 678.003,90 oltre IVA al 10% (per un importo di € 745.804,32) per mancato riconoscimento di una parte della tariffa per la parte relativa alle spese al personale, materiale di ricoprimento e d’usura, lubrificanti e carburanti, mezzi d’opera, utile d’impresa nella misura del 10%, ovvero riconoscimento della tariffa per euro 10,87/ton e non per euro 19,55/ton, mentre tale tariffa spetta interamente al Comune in quanto regolarmente approvata e “mai contestata dai Comuni facenti parte del sub comprensorio e da quelli fuori dello stesso che hanno conferito rifiuti in discarica”;

o sempre a pagina 11 della nota integrativa si fa riferimento ad un debito della Dedalo per il rimborso spese per la gestione della discarica da parte del Comune in nome e per conto della Dedalo nel periodo 1/1/2005 – 31/5/2005 per un importo di € 85.449,86, mentre tale debito ammonta secondo il Comune ad € 155.867,02;

o sempre a pagina 11 della nota integrativa si fa riferimento ad credito della Dedalo di € 86.844,61quale quota della tariffa per spese generali per la conduzione tecnica-amministrativa della discarica non riconosciuta nei cinque mesi di gestione diretta della Dedalo (€ 2,03/ton applicata dalla Dedalo ed € 9,31/ton richiesto dal Comune di Campobello);

o sempre a pagina 11 della nota integrativa si fa riferimento ad un debito della Dedalo per rimborso oneri mitigazione ambientale per € 511.079,07, mentre tale debito ammonta fino al 30/6/2008 ad € 2.476.694,44;

o sempre a pagina 11 della nota integrativa c’è tra i crediti vantati dalla Dedalo nei confronti del Comune di Campobello per interventi di messa in sicurezza della discarica di euro 597.718,19 contestati dal funzionario del Comune di Campobello in occasione del bilancio 2007 e nuovamente da contestare nel bilancio 2008, poiché secondo il funzionario “non risulta essere stata data preventiva comunicazione al Comune con la quantificazione dell’intervento che si riteneva di effettuare, né tantomeno è pervenuta documentazione giustificativa della spesa”;

o a pagina 12 della nota integrativa si fa riferimento ad “un contenzioso riguardante la richiesta da parte dello stesso di € 1.916.717,49 a titolo di ammortamento e mitigazione ambientale della discarica relativi al periodo 01.082006 – 31.12.2007, in quanto tale periodo la discarica è stata gestita dalla Dedalo” mentre tale debito ammonta secondo il Comune di Campobello ad € 2.070.065,69 fino al 31/12/2007 e pari a € 2.476.694,44 fino al 30/06/2008;

o sempre a pagina 12 della nota integrativa si fa riferimento ad “una contestazione riguardante, la richiesta, da parte della Dedalo della somma di € 1.430.994,44 oltre IVA, per rimborso costi di gestione della discarica, corrisposti ( a titolo di ammortamento) e ritenuti da questa non dovuti perché alla data di inizio della utilizzazione della discarica da parte della Dedalo (nel 2004) la stessa risultava interamente ammortizzata”, mentre tale somma, che spetta invece al Comune di Campobello, e rientra nel debito di € 6.259.975,82 esposto a pagina 11 della nota integrativa.

Campobello di Licata, 13/7/2010


I Consiglieri Comunali

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