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domenica 25 novembre 2012

Risultati ufficiali delle primarie 2012




Qui di seguito si riportano i risultati ufficiali delle primarie 2012.

Votanti 309 di cui voti validi 309.

Bersani 169 voti (54,7%), Renzi 115 voti, Vendola 23 voti, Puppato 1 voto, Tabacci 1 voto.

Discreta partecipazione.

Nelle ultime primarie del 2009 votarono 564 persone e Bersani prese 168 voti mentre Franceschini 287 voti (link)

sabato 25 giugno 2011

I paragoni che non reggono

Ho visto ed ascoltato l'intervista del Sindaco in replica alla intervista del sottoscritto e della Consigliere Accascio del gruppo "MPA-Libertà ed Autonomia".
Ora senza entrare nel merito della risposta alla Consigliere Accascio mi soffermo sulla risposta data al PD che aveva criticato l'assenza dei Consiglieri comunali che dovrebbero sostenere l'Amministrazione Comunale nella seduta di prosecuzione dello scorso 21 giugno.

mercoledì 15 giugno 2011

Il PD di Campobello saluta positivamente i risultati del referendum

COMUNICATO STAMPA
IL PD DI CAMPOBELLO SALUTA POSITIVAMENTE I RISULTATI DEL REFERENDUM
Il PD di Campobello di Licata saluta positivamente i risultati del referendum che pongono fine al nucleare, al legittimo impedimento e soprattutto danno la spinta per il ritorno alla gestione pubblica dell’acqua.
Anche a Campobello è stato raggiunto il quorum con il 52% dei votanti ed il “si” si è attestato su percentuali oscillanti dal 96 al 98%  per i diversi quesiti referendari.
Il PD è stata una delle poche forze politiche, insieme al MPA, che ha fatto sentire la propria voce sul territorio distribuendo volantini nei quartieri ed affiggendo manifesti pubblici, contribuendo al superamento del quorum.
Entrando nel merito delle questioni locali il PD di Campobello saluta positivamente la scelta della Conferenza dei Capigruppo, con la solo presenza del PD e del gruppo “MPA-Libertà Autonomia”, di spostare i lavori consiliari al Cinema Corallo già dalla prossima seduta consiliare prevista per il prossimo 20 giugno.
Come ribadito in diverse occasioni è necessario cambiare decisamente passo nella nostra Comunità a partire da chi la guida, registriamo infatti che ad oggi non sono stati ancora approvati gli atti propedeutici al bilancio eppure la scadenza del prossimo 30 giugno sta per arrivare.
Ciò non può essere più tollerato e nei prossimi giorni come partito faremo sentire la nostra voce tra la gente.
Campobello di Licata, 14/6/2011
Il PD di Campobello di Licata

giovedì 10 marzo 2011

Richiesta di incontro al Sindaco sulla piscina ed altre iniziative (centro diurno e loculi cimiteriali)

COMUNICATO STAMPA
RICHIESTA DI INCONTRO AL SINDACO SULLA PISCINA ED ALTRE INIZIATIVE
(CENTRO DIURNO E LOCULI CIMITERIALI)
Ieri il Consigliere comunale Giuseppe Sferrazza nella qualità di Capogruppo del PD al Consiglio comunale di Campobello di Licata ha inviato una lettera al Sindaco per sollecitare una riunione sulla possibile riapertura delle piscina che deve essere preceduta da una relazione che ricostruisca, dall’affidamento fino allo scorso 28 febbraio, i costi ed i ricavi della piscina, con le relative presenze giornaliere e gli incassi. Tutto ciò per verificare le condizioni tecnico-economiche per la riapertura della piscina nel più breve tempo possibile. Allo stesso tempo è necessario trovare alcune soluzioni per ridurre i costi, come l’istallazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di acqua calda ed energia.
È stato chiesto al Sindaco anche di verificare la possibilità di realizzare i nuovi loculi cimiteriali con i cantieri lavori, e comunque con risorse finanziare del Comune, in luogo dello strumento individuato del project financing allo scopo di far lavorare le maestranze locali e calmierare i prezzi di concessione dei loculi.
Infine nella lettera è stata sottolineata la necessità di approntare un progetto per il Centro Diurno da presentare all’Assessorato regionale alla Sanità, all’Assessorato alla Famiglia, nonché all’ASP di Agrigento per chiedere un contributo straordinario nonché la necessità di rettificare il piano di zona 2010/2012 per indirizzare una parte delle risorse finanziarie individuate per i centri di socializzazione di 800 mila euro al Centro Diurno.
Il testo integrale della lettera sarà pubblicato nel sito web: www.pd-campobellodilicata.org
Campobello di Licata, 9/3/2011
Il Capogruppo del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza

Lettera del gruppo consiliare del Partito Democratico
Prot. 3207 dell’8/3/2011
Al                    Sindaco del Comune di Campobello di Licata
Oggetto:         Richiesta incontro sulla piscina di Campobello e proposte varie sulla costruzione di nuovi locali e sul Centro Diurno.
Il sottoscritto Giuseppe Sferrazza nella qualità di capogruppo del PD di Campobello di Licata chiede un incontro sulla possibile riapertura della piscina di Campobello da organizzarsi con i funzionari competenti al ramo, preceduto da una relazione in cui si evincano, dall’affidamento fino al 28 febbraio di quest’anno, le presenze e gli incassi giornalieri, dettagliati per tipologia di servizio offerto, ed i costi sostenuti per il funzionamento della piscina, anch’essi articolati per tipologia, al fine di verificare le condizioni tecnico-economiche per la riapertura della piscina nel più breve tempo possibile. Parimenti è necessario verificare tutte le condizioni tecniche per la realizzazione di interventi che consentano di ridurre alcuni costi di gestione come ad esempio la collocazione di un impianto fotovoltaico per il riscaldamento dell’acqua e la fornitura di energia elettrica.
Il sottoscritto avendo visto il Decreto Sindacale n.13 del 3/3/2001 con oggetto la nomina del Responsabile Unico del Procedimento per la realizzazione di nuovi loculi nel cimitero comunale mediante l’istituto del progetto di finanza, ovvero mediante apporto di capitale privato, “stante le ristrettezze economiche degli enti pubblici” chiede preliminarmente di sapere quanti sono i loculi da realizzare ed i costi di realizzazione nonché uno studio dove si ipotizzi la costruzione in economia dei loculi attraverso l’esperienza dei cantieri di lavoro comunali.
A tal fine, infatti, è stata istituita con Determinazione dirigenziale n.1 del 14/1/2011 la struttura di progetto-servizio “cantieri di lavoro per disoccupati” che potrebbe essere utilizzata anche per eventuali cantieri di lavoro da realizzare con fondi comunali come ad esempio la costruzione di loculi cimiteriali.
Ciò consentirebbe di utilizzare al meglio le risorse umane impiegate nella struttura progetto, nonché di dare risposte di lavoro, seppur temporanee, ad alcuni disoccupati presenti nel territorio.
Per quanto riguarda le risorse finanziarie poiché il Comune incasserebbe i proventi per la concessione dei loculi non si ravvedono particolare oneri per le casse comunali ad ogni buon modo lo studio sopra accennato potrebbe chiarire tutti gli aspetti tecnici, economici e finanziari della vicenda.
Infine, come accennato in più occasioni è necessario approntare un progetto per il Centro Diurno da presentare all’Assessorato regionale alla sanità, all’Assessorato regionale alla famiglia, nonché all’ASP di Agrigento per chiedere un contributo straordinario oltre al fatto che andrebbe rivisitata la direttiva n.2 del 3/2/2001 dall’assemblea dei Sindaci del distretto socio-sanitario D3 in cui si è deciso di rendere fruibili alla cittadinanza tutte le azioni del Piano di Zona del triennio 2010/2012 nonché per il Comune  di Campobello di Licata i progetti di centri di socializzazione per un ammontare di € 862.090,00, mentre per altri Comuni come ad esempio Ravanusa tali risorse sono state destinate all’assistenza domiciliare anziani e disabili per 300 mila euro e Grotte per il trasporto disabili presso centri di riabilitazione per 201 mila euro. A giudizio del sottoscritto parte di queste risorse finanziare potrebbero essere indirizzate al Centro Diurno oltre al fatto che andrebbe approfondito la pertinenza tra la direttiva approvata ed il piano di zona ed il bilancio di distretto per il triennio 2010/2012 approvati con delibera di Giunta Municipale n.35 del 16/10/2009.
Cordiali saluti.
Campobello di Licata, 8/3/2011
Firma

martedì 8 marzo 2011

Le donne del PD di Campobello di Licata per la festa dell'8 marzo

COMUNICATO STAMPA
LE DONNE DEL PD DI CAMPOBELLO DI LICATA PER LA FESTA DELL'8 MARZO
In occasione della festa dell’8 marzo le donne del PD di Campobello di Licata  hanno voluto ricordare l’evento con tre documenti.
Il 1° documento ripercorre la bellissima manifestazione organizzata in tutte le piazze d’Italia dal titolo “se non ora quando?” a difesa della dignità femminile, dove donne non acquiescenti e non rassegnate hanno gridato BASTA non sopportando più di essere considerate, da un modo di pensare becero, l’eterno oggetto sessuale.
Il pericolo maggiore nascosto in questo modello di relazione tra uomini e donne, basato sullo scambio di prestazioni sessuali in cambio di favori e di cariche politiche, così spavaldamente esibito, sta nel legittimare e far percepire come “normali” comportamenti che normali non sono ma possono indurre a credere che questa sia la strada per raggiungere gli obiettivi che ci si pone.
A dispetto di chi le valuta solo in funzione dei propri capricci le donne vanno avanti, sono determinate, decise, assertive, intelligenti, preparate, indipendenti, autonome, capaci di decidere il proprio destino anche se a volte pagano a caro prezzo tutto questo.
Il 2° documento ripercorre le storia delle lotte delle donne per ottenere il riconoscimento dei propri diritti dei vari contesti sociali, il lavoro, la famiglia, la politica a partire dalla data dell’8 marzo 1908 dove nella Fabbrica Cottons di New York 146 donne operaie morirono durante un incendio appiccato dai loro datori di lavoro ai quali si erano ribellate per i bassi salari e per i soprusi.
L'ultimo documento è relativo ad una poesia scritta da una donna del PD di Campobello dal titolo "essere donna" dedicata a tutte le donne,soprattutto a quelle che lottano contro ogni abuso, ogni disprezzo e contro la mancanza dei diritti umani e civili, ma anche alle madri, alle mogli ed a coloro che offrono la loro vita al mondo più debole e indifeso.
Buon 8 marzo a tutte le donne.
I testi dei tre documenti si trovano nel sito web: www.pd-campobellodilicata.org
Campobello di Licata, 8/3/2011
Il PD di Campobello di Licata

1° documento (link)
2° documento (link)
3° documento: poesia (link)
4° documento (link)

giovedì 13 gennaio 2011

Il rischio di una crisi politica? al buio

Come accennato nell’ultimo post dell’anno (link) c’è stato un azzeramento della Giunta, preceduto solo dalle dimissioni di tutti gli Assessori, il 3 gennaio l’Assessore Asaro (link), il giorno successivo l’Assessore Burgio (link) e giorno 10 gli ultimi due Assessori, Terrana (link) durante una riunione con la presenza del Sindaco e dell’Assessore Mulè (link) ed alcuni Consiglieri di maggioranza e lo stesso Mulè diffuse nella notte nel sito web “canicattiweb” e formalmente protocollate il giorno successivo.
Queste le motivazioni degli Assessori dimissionari:
-          Asaro: “per motivi legati alla mia professione che non mi permettono di dedicare il tempo dovuto all’incarico affidatomi dal Sindaco”;
-          Burgio: “sono venuti a mancare i presupposti politici stabiliti dal P.D.L. nel programma elettorale che ha portato alla determinazione di questa maggioranza. L’impegno politico che più di un anno fa mi colse, coinvolgendo in più occasioni deputati regionali e nazionali del P.D.L., è stato incrinato dal fatto che alla data odierna in tutti i consiglieri eletti nelle tre liste del P.D.L. permane uno stato confusionale di indirizzo programmatico, determinato da una mancanza di riferimenti ideologici e politici, con problematiche di riflesso nell’amministrazione attiva, il tutto causando una situazione di stallo con gravi danni per i cittadini campobellesi, peraltro, delusi dall’avvicendamento di tutti questi baratti che tendono allo annullamento del P.D.L. e non alla realizzazione del programma elettorale. Avendo a disposizione sempre fondi non sufficienti, irrisori, se non quasi nulli e scarsa attenzione del Sindaco per l’espletamento delle deleghe a me conferite dallo stesso, nonostante le continue richieste di maggiore considerazione per la risoluzione delle numerose problematiche in tali settori, ricevevo pochi riscontri positivi e scarsa collaborazione, al permanere di tale situazione, così come precedentemente dichiarato nella seduta del Consiglio comunale del 9.11.2010, chiedevo una verifica politica per il superamento di codesto stato di blocco, non avendo ad oggi ricevuto nessun segnale di cambiamento rassegno le mie dimissioni”;
-          Terrana: “è frutto di una lunga riflessione personale e di concerto con il gruppo consiliare “Libertà ed Autonomia” del quale lo scrivente è diretta espressione in giunta. La confusione politica che regna in questi giorni richiede assunzione di responsabilità limpida e chiara, senza indugio alcuno e soprattutto senza attaccamento alla poltrona, nonostante il Capo dell’Amministrazione mi ha espressamente garantito anche attraverso comunicati stampa. Ringrazio il sindaco della fiducia accordatami ma il legame rispetto al mio gruppo consiliare è forte, ragion per cui per dare chiarezza alle consultazioni che daranno vita al nuovo governo della città, impone di sgombrare il campo e fugare ogni ombra per ridare slancio, vigore ed un forte impulso alla ripresa della macchina amministrativa del nostro ente. Nell’augurare al Sindaco un buon lavoro e di addivenire ad una pronta ed energica risoluzione della problematica politica, ringrazio il gruppo consiliare “Libertà ed Autonomia” per il buon lavoro svolto in Consiglio Comunale e per tutte le iniziative portate avanti nella nostra cittadini con spirito di servizio e nell’esclusivo interesse della cittadinanza rappresentata”;
-          Mulè: “Questa importante decisione è maturata negli ultimi giorni a seguito dei mutamenti nella realtà politica locale che hanno comportato il venir meno della compagine amministrativa. Nella convinzione di aver svolto al meglio gli incarichi assessoriali ricevuti, in piena sintonia con il Sindaco e, più in generale con l’intera Amministrazione e con la Dirigenza Comunale, ritengo oggi opportuno lasciare l’incarico assessoriale in modo da consentirLe una serena valutazione sul prosieguo dell’attività amministrativa e potere svolgere nella massima libertà scelte che riterrà opportune per il bene della Città. Ho sempre lavorato per sostenere l’attuale amministrazione mettendo a disposizione dell’intera comunità la mia caparbietà, la mia ostinazione nel raggiungere gli obiettivi condivisi, il mio tempo e la mia professionalità. Anche l’atto odierno vuole essere espressione dello spirito di servizio che mi ha sempre animato”.
Tra le dimissioni di Asaro e Burgio e quelle di Terrana e Mulè si registra la presa di posizione del Capogruppo di Insieme per Campobello, Calogero Pirrera, diffusa giorno 4 gennaio e l’intervista del Sindaco, su due emittenti locali di Canicattì, fatta giorno 7 gennaio.
Il Consigliere Pirrera (link) ha accusato l’Amministrazione di aver fatto poco o nulla nell’interesse della città, manifestando comunque la volontà di continuare, come gruppo consiliare, a fare proposte nell’interesse della città nell’augurio che la nuova Giunta si possa formare con uomini intrisi da spirito di sacrificio e senso di responsabilità per una svolta di reale rilancio e ripresa dello sviluppo di Campobello.
Nell’intervista il Sindaco ha dichiarato il prossimo azzeramento della Giunta in linea con quando sta facendo Zambuto e D’Orsi ed in accordo con il suo nuovo partito, ovvero l’UDC, con un tavolo di regia provinciale.
Inoltre, sentirà tutti i gruppi consiliari, nessuno escluso, che vorranno assumersi la responsabilità di Amministrare il Comune che nel 2011 subirà tagli notevoli dal Governo Nazionale e da quello Regionale.
Non consentirà frastagliamenti dei partiti e dei gruppi consiliari, dichiarando di privilegiare di più i Consiglieri appartenenti a gruppi politici, manifestando anche un’apertura al PD.
Il Sindaco chiude l’intervista dicendo che sarà un anno di responsabilità per cui “o tutti dentro o tutti fuori”.
Giorno 10, ovvero lo stesso giorno delle dimissioni di Terrana e Mulè, si è tenuta una riunione tra alcuni consiglieri di maggioranza ed il Sindaco dove in sostanza è stato consegnato un documento (link) firmato da 10 Consiglieri (Accascio, Montaperto, Gammacurta, Intorre, Lombardi, Puntarello, Rizzo, Terranova, Vinci Giuseppe e Vinci Stella), mancano solo le firme di Nigro, Grova, Incardona e Cani.
In questo documento i Consiglieri dichiarano che la crisi politica è “divenuta ormai una costante di questa amministrazione comunale che rischia di avere serie ripercussioni sulla già precaria condizione socio-economica in cui versa la nostra comunità”. La nota continua affermando che “gli stessi ritengono di prendere una precisa posizione di responsabilità nei confronti dell’intera cittadinanza e pertanto respingono con veemenza qualsiasi accusa priva di fondamento lanciata gratuitamente da chi negli ultimi mesi si è dilettato a diffondere comunicati stampa”. I Consiglieri sottolineano “con la consapevolezza dell’impegno assunto e affidatoci dagli elettori e dalla doverosità di governare e amministrare la collettività, nutrono, in questa circostanza, serie perplessità sulla volontà del sindaco di addivenire ad una soluzione stabile che sia speculare tra consiglio comunale e giunta municipale,tanto più che uno degli assessori dimissionari ha motivato la propria scelta in quanto privo di una rappresentanza consiliare”. Pertanto “ritengono che una seria azione amministrativa non possa prescindere dall’azzeramento della giunta né da un confronto strettamente politico con la maggioranza che lo ha eletto. Riteniamo opportuno ribadire il nostro impegno e la nostra disponibilità in virtù del patto stabilito con gli elettori e del conseguente risultato che ha determinato la Sua elezione, continuiamo ad essere generosamente disponibili a garantire il sostegno all’azione amministrativa del Sindaco nel rispetto del risultato elettorale ottenuto e delle funzioni proprie del consigliere comunale. Pertanto Le proponiamo un “Patto per la Città” nel rispetto del mandato conferitoci dagli elettori, in quanto questi consiglieri comunali Le hanno dimostrato alto senso di responsabilità e lealtà”.
Giorno 11 il Consigliere Montaperto (link) aderisce al Gruppo Consiliare “Libertà ed Autonomia” dichiarando di aver maturato tale decisione "per dare forza all’azione politica da me intrapresa, dal momento che la responsabilità di consigliere deve essere condivisa con persone che pensano che l’unico obiettivo è il bene del proprio paese". 
A tale nota è seguita la replica del Consigliere Nigro (link) affermando che le dichiarazioni di Montaperto hanno “offeso la dignità mia, delle persone che lo compongono e dei cittadini che con il loro voto ci hanno permesso di avere questo ruolo. Il gruppo che rappresento è fatto da persone responsabili e che mirano ad un solo interesse che è il bene della collettività. Quando una persona fa una scelta deve avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità senza addossare agli altri colpe che non hanno. In appena 19 mesi il Consigliere Montaperto ha girovagato in almeno 4 gruppi consiliari. Per perseguire il bene del proprio paese non è necessario andare di qua è di là ma bisogna solo lavorare ed avere un pizzico di coerenza con se stesso”.
La Giunta ha subito in questi anni diverse modifiche (tenendo conto del 1° assessore mancato, ovvero il Consigliere Incardona), così come i gruppi consiliari (link).
Ricordiamo infatti che il 9/11/2009 il Sindaco revocò la Giunta (link) allora composta da Farruggio, Burgio, Mulè e Pitruzzella “in relazione a un mutato quadro politico di riferimento” dichiarando che “sono sopravvenuti equilibri diversi tra le forze politiche che sorreggono la maggioranza e che, in relazione a tale sopravvenienza, si evidenza la inderogabilità di provvedere alla revoca della Giunta municipale degli assessori”.

Alla fine il Sindaco cambiò solo un assessore, sostituendo Pitruzzella con Terrana e concedendo a quest’ultimo la carica di Vice Sindaco in precedenza attribuita a Farruggio (e prima ancora promessa anche a Pitruzzella).

Lo scorso mese in seguito ad una polemica tra Farruggio (link1, link 2) e Terrana il Sindaco sostituì il 1° con l’Assessore Asaro (link) per "contrasti in seno alle forze politiche che sostengono la maggioranza di governo  in ordine alla permanenza di un componente l’organo esecutivo, oltre all’affievolirsi del rapporto fiduciario tra il sindaco e l’assessore Farruggio".

Durante i lavori consiliari dello scorso 9 novembre relativi all’approvazione del bilancio io sottolineai che con il passaggio di Rizzo ad altro gruppo scompariva il PDL e chiesi prima di iniziare i lavori una discussione sulla nuova collocazione politica del Sindaco, dal PDL Sicilia all’UDC, giustificata dalla mancata condivisione dell’ex assessore Cimino di passare al Partito del Sud non ritenendola adeguata agli interessi della comunità.

In quell’occasione il Consigliere Nigro fece un plauso alla scelta del Sindaco, il Consigliere Lombardi, a nome del suo gruppo, annuncia la piena sintonia con il gruppo del Sindaco.

L’Assessore Burgio dichiarò, invece, che era in corso una verifica politica tra i Consiglieri di maggioranza comunicando che “qualora il P.D.L. non sarà presente in Consiglio Comunale ed il Sindaco non vorrà più avvalersi della collaborazione del PDL, sarà sua cura fare un passo indietro, pur dovendo constatare che il PDL è stato il primo partito nelle consultazioni amministrative che hanno portato alla elezione del Sindaco Termini e di questa maggioranza”.

Io conclusi chiedendo chiarezza e dichiarando che il centro-destra aveva fallito miseramente.
Ieri il PD di Campobello ha ritenuto di diffondere un comunicato stampa che ricostruisce l’intera vicenda, evidenza lo sfaldamento definitivo della coalizione di centro-destra, i risultati non all’altezza degli impegni in campagna elettorale e la bocciatura sostanziale dei 10 consiglieri di maggioranza delle dichiarazioni del Sindaco.
Abbiamo sottolineato che anche nel mese di agosto del 2009 il Sindaco voleva aprire ai partiti politici mentre dopo è stato costretto a piegarsi alle volontà dei gruppi consiliari, avviando nei fatti il valzer continuo dei gruppi con i vari posizionamenti dei Consiglieri solo ed esclusivamente per rivendicare assessorati.
Oggi il Sindaco si trova di nuovo ad un bivio, vista la contrarietà ufficiale dei 10 consiglieri di maggioranza, con due alternative differenti e distanti quali l’apertura ai partiti, nel nuovo scenario regionale e provinciale, o l’accettazione delle volontà dei gruppi consiliari, c’è una lancetta che si può spostare dal punto a al punto z, vedremo in quale lettera si posizionerà.
Il comunicato si chiude con un interrogativo ovvero vedremo un film già visto?
Come dice una canzone, lo scopriremo solo vivendo.

COMUNICATO STAMPA
I RISCHI DI UNA CRISI POLITICA? AL BUIO
L’ennesima crisi politica? è la prova più evidente dello sfaldamento definitivo della coalizione di centro-destra che ha sostenuto il Sindaco Termini, ieri del PDL ed oggi dell’UDC, i cui risultati, fino ad oggi, non sono sicuramente all’altezza dell’ambizioso slogan “la strada per rinascere”.
In questo anno e mezzo abbiamo assistito al cambio di diversi Assessori e ad valzer continuo all’interno dei Gruppi consiliari, l’ultimo dei quali ieri con una forte accusa del consigliere Montaperto che ha dichiarato di voler condividere la sua azione “con persone che pensano che l’unico obiettivo è il bene del proprio paese”, distaccandosi da un altro gruppo di maggioranza, al cui interno milita il Presidente del Consiglio.
Oggi il Sindaco prova a ricostruire una sua maggioranza manifestando, al momento solo e soltanto sugli organi di informazione, a cui non è seguito nessun passaggio ufficiale, la sua volontà a rifarsi ad un mutato quadro politico regionale e provinciale e dichiarando che “non permetterà il cosiddetto frastagliamento dei partiti e dei gruppi” e che apprezzerà di più “i consiglieri che hanno una posizione ben definita”, esortando ad un senso di responsabilità da parte di tutti, a cui non si è mai sottratto il PD di Campobello che, seppur dall’opposizione, ha sempre presentato proposte per risolvere i problemi della Comunità come nella conferenza dei capigruppo di ieri sul bozza piano industriale della Dedalo, snobbata invece dai gruppi consiliari di maggioranza, a proposito di senso di responsabilità.
Alla dichiarazioni del Sindaco è seguita una forte presa di posizione di dieci consiglieri di maggioranza in cui manifestano “serie perplessità sulla volontà del sindaco di addivenire ad una soluzione stabile” richiamandolo al “patto stabilito con gli elettori” ed al “risultato che ha determinato la Sua elezione” e proponendo un “Patto per la città” nel  rispetto del mandato conferito dagli elettori, bocciando di fatto la proposta del Sindaco.
Solo per la cronaca, proprio per dimostrare che non c’è nulla di politico in questa crisi, tra i dieci firmatari ci sono due consiglieri, tra cui il Presidente, fin a quel momento appartenenti ad un gruppo consiliare il cui capogruppo è il Consigliere Nigro che invece non ha firmato il documento insieme all’altro consigliere appartenente al gruppo ovvero il dott. Incardona.
Oggi solo il Consigliere Montaperto ha abbandonato quel gruppo mentre il Presidente no, preludio quindi ad un altro cambio e ad un altro valzer?
A questo punto come il gioco dell’oca ritorniamo al punto di partenza ovvero alla prima crisi avvenuta nel mese di agosto del 2009 quando dopo il voto di alcuni dei consiglieri di maggioranza insieme ai consiglieri di opposizione il Sindaco ebbe a dichiarare che non si sarebbe fatto condizionare da gruppi di consiglieri organizzati ed era pronto al dialogo con le forze politiche e con “la schiena dritta senza condizionamenti da parte di nessuno”.
Sappiamo tutti come è andata a finire!
Il Sindaco oggi ci riprova, vedremo un film già visto?
Campobello di Licata, 12/1/2011
Il PD di Campobello di Licata

venerdì 3 dicembre 2010

Nuova sede del PD ed esposto alla Corte dei Conti

COMUNICATO STAMPA
NUOVA SEDE DEL PD DI CAMPOBELLO DI LICATA ED ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI

I Consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del gruppo consiliare del PD di Campobello di Licata domani terranno alle ore 12:00 una conferenza stampa, insieme al segretario cittadino Calogero Calà, sulla nuova sede del PD di Campobello di Licata di Piazza XX Settembre.

Durante la conferenza stampa verranno approfonditi i contenuti dell’esposto inviato agli Assessorati all’Energia ed ai Servizi di Pubblica Utilità, agli Enti Locali, al Commissario per l’emergenza rifiuti ed alla Procura regionale della Corte dei Conti Sicilia sull’Ambito Territoriale Ottimale AG3, comprendente i Comuni di Campobello di Licata, Canicattì, Naro, Ravanusa, Camastra, Palma di Montechiaro, Licata,  gestito dalla Dedalo Ambiente Spa.

Si invitano gli organi di stampa a partecipare.

Campobello di Licata, 3/12/2010

I Consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone

giovedì 2 dicembre 2010

Inaugurazione nuova sede del PD di Campobello di Licata




Sabato prossimo è prevista l'inaugurazione della nuova sede del PD di Campobello di Licata in Piazza XX Settembre, alle ore 19:30 con la presenza dei Deputati Nazionali e Regionali del PD nonché dell'Europarlamentare Rosario Crocetta.

Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

Con l'occasione volevo segnalare anche il nuovo sito del PD di Campobello di Licata, www.pd-campobellodilicata.org 

venerdì 19 novembre 2010

PER UN PARTITO “VERAMENTE” DEMOCRATICO

Pubblico il documento politico diffuso alcuni giorni fa e firmato anche dal sottoscritto.



PER UN PARTITO “VERAMENTE” DEMOCRATICO



La lunga fase precongressuale gestita solo dai capicorrente del Partito Democratico agrigentino, senza un vero dibattito e senza il coinvolgimento della base del partito, dei territori e dei loro eletti nelle varie Istituzioni, ha determinato sfiducia, rassegnazione ed abbandoni, basti vedere i dati sul rinnovo del tesseramento 2010.
Da più parti era emerso l’auspicio di un partito unitario, veramente inclusivo, rinnovato nella sua classe dirigente, che superasse le divisioni interne e che si occupasse dei reali problemi della gente.
La soluzione prospettata, con la riconferma del segretario uscente, invece, non è stata compresa neppure dai tanti democratici e dalle tante democratiche che quotidianamente si impegnano nei territori al servizio di un’idea e non di una corrente.
Addirittura importanti circoli della provincia di Agrigento, quali Favara e Canicattì, non hanno celebrato i congressi mentre in tutti gli altri circoli si è registrata una scarsa partecipazione.
Le polemiche hanno attraversato lo stretto, hanno riempito le pagine dei giornali nazionali e pende un ricorso al tribunale per l’annullamento del tesseramento.
In questo momento politico, con il crollo del berlusconismo, il Congresso provinciale avrebbe dovuto rappresentare un momento di confronto, progetto e proposta sui temi cruciali di questa provincia: lavoro, legalità, sviluppo economico, energia sostenibile, acqua, rifiuti solo per fare alcuni esempi.
Condividiamo gli appelli, anche se tardivi, lanciati dalle varie associazioni, come “Democratici e Liberi” del Sen. Cusumano, “Area popolare” del Sen. Adragna, e “Fianco a Fianco” dell’On.le Panepinto oltre a quello del Sen. Lumia.
Riteniamo che per aprire una nuova stagione del Partito Democratico in Provincia di Agrigento si debba da una parte andare oltre la logica delle correnti che fino ad oggi hanno, di fatto, paralizzato il partito, e dall’altra avviare un confronto serrato e leale che porti ad una vera discontinuità, a partire da chi ha retto le sorti del partito fino ad oggi.
Agrigento, 16/11/2010


Daniele Cammilleri, Capogruppo PD alla Provincia
Stefano Girasole e Ettore Di Ventura Consiglieri provinciali PD
Giuseppe Sferrazza, Capogruppo PD al Comune di Campobello di Licata
Enzo Carlino, Segretario PD di Licata
Giovanni Picone, Consigliere comunale del PD di Campobello di Licata
Cesare Lo Leggio, Componente assemblea regionale del PD
Anthony Carlino, Giacomo Gatì, Gaetano Avanzato, Maria Curione, Carmela Burgio, Delegati provinciali per il Congresso del PD
Diego Aprile, vice coordinatore PD di Canicattì
Giacomo Vivacqua, ex coordinatore PD di Ravanusa
Il documento è aperto a quanti vogliono sottoscriverlo.

domenica 31 ottobre 2010

Eletto il nuovo Segretario del PD di Campobello di Licata


Ieri si è tenuto il secondo congresso del PD di Campobello di Licata presso la sede di Piazza XX Settembre.

Succede a Giacomo Gatì il nuovo Segretario Calogero Calà, da sempre militante di sinistra, che negli ultimi anni aveva abbandonato la vita attiva di partito e che oggi, invece, riparte con un rinnovato entusiasmo.

Obiettivo suo, ed anche nostro, è quello di costruire un partito sempre più forte per ritornare nel più breve tempo possibile al governo della Città, che dopo appena un anno ha visto scomparire il centro-destra campobellese, la strada per rinascere cambiare percorso, il Sindaco Termine cambiare partito, così come tanti Consiglieri comunali.

L'elezione è stata all'unanimità dei presenti ed ha visto anche la condivisione dei componenti dell'Associazione Demos, che da ieri ufficialmente ha messo la propria sede a disposizione del PD di Campobello di Licata, togliendo l'insegna.

Eletto anche il Direttivo del Circolo formato complessivamente da 35 componenti di cui 24 eletti nella giornata di ieri e 11 componenti di diritto, ovvero i due Consiglieri Comunali (Sferrazza Giuseppe e Picone Giovanni), il neo Segretario (Calà Calogero), il componente dell'Assemblea regionale del PD (Lo Leggio Cesare) ed i 7 componenti eletti per l'Assemblea Provinciale (Di Franco Maria, Gatì Giacomo, Burgio Carmela, Avanzato Gaetano, Curione Maria Concetta, Lombardo Calogero e Giangreco Maria Rita).

I 24 eletti, nella rigorosa alternanza di genere, anche se questa a mio giudizio è una forzatura del PD nazionale, sono: La Greca Angelo, Accascio Marita Rita, Carletto Francesco, Ruiz Giuseppa Rita, Intorre Luigi Carmelo, Patti Margherita, Falsone Calogero, Alongi Gaetana, Fortunato Diego, Tricoli Anna, Gianforcaro Andrea, Picone Giovanna, Bonetta Luigi, Aiello Salvatrice, Romano Calogero, Lodico Grazia, Corbo Carmelo, La Greca Rosetta, Meli Giuseppe, Gatì Antonella, Martorana Calogero, Martorana Maria Rita, Tascarella Gioacchino, Simion Cristina.

I lavori sono stati presieduti da Giacomo Gatì e dall'ufficio di Presidenza composto da Giovanni Picone, Giuseppe Sferrazza e Cesare Lo Leggio.

Durante il dibattito sono intervenuti nell'ordine: Giacomo Gatì, Giuseppe Sferrazza, Angelo La Greca, Calogero Lombardo, Maria Curione e Giovanni Picone.

Ieri si è anche insediato il nuovo direttivo e la prima riunione è stata convocata per il prossimo 5 novembre alle ore 18:30 in 1^ seduta ed alle ore 19:30 in 2^ seduta per eleggere il nuovo tesoriere e discutere di altri argomenti vari.

Alle ore 19:30 sono terminati i lavori.

martedì 5 ottobre 2010

Le ragioni politiche di una candidatura realmente unitaria alla segreteria provinciale del PD

L’occasione del rinvio, al prossimo 8 ottobre, della presentazione delle candidature alla carica di segretario provinciale del PD di Agrigento doveva servire per aumentare i momenti di confronto e dibattito, fin’ora sostanzialmente assenti, al fine di raggiungere, realmente, una linea unitaria nel partito.

Registro che ad oggi tale risultato non è stato ancora raggiunto, forse anche a causa della discussione ristretta ai soli eletti al Parlamento nazionale e regionale, frenando la voglia di fare di chi sta nelle retrovie, e non aperta agli eletti nei Comuni o alla Provincia, o forse perché la ricandidatura dell’attuale Segretario provinciale non viene percepita, giusto o sbagliato che sia, all’interno come all’esterno, come unitaria e politicamente opportuna per il rilancio del partito, per cui proverò a delineare, dal mio punto di vista, scevro da giudizi sulle singole persone, il profilo di una candidatura realmente unitaria evitando al momento di indicare un nome che possa sposare in pieno tale profilo.

È necessario, naturalmente, partire dal tesseramento e quindi dai numeri, ma il dato da solo non basta anche perché quei numeri ci dicono che c’è stata una polemica nel tesseramento in molti Comuni, anche di grande dimensione, che ha visto investito la Commissione regionale e nazionale di garanzia e lo stesso tesseramento proiettato alle primarie aperte ci consegna un partito, dati alla mano, in cui non vi è una linea politica a prevalere nettamente sulle altre, tranne la mozione Bersani a livello nazionale.

Come ho detto all’inizio al momento gli spazi di dibattito pubblico sono stati assenti, l’unico che io ricordi è avvenuto durante la festa democratica nel Comune di Campobello di Licata ed ha visto la presenza del Senatore Adragna, degli Onorevoli Capodicasa, Di Benedetto, Panepinto e dell’attuale Segretario provinciale.

In quel dibattito, seppur parziale e limitato territorialmente, sono emerse alcune indicazioni chiare ovvero l’auspicio di una rinnovata unitarietà nel segno della discontinuità e dell’inclusione.

Oggi, invece, si corre il rischio che aumentino i momenti di scontro, come peraltro sta già avvenendo, consegnando al nuovo Segretario, quale che sia, un partito dilaniato e soprattutto percepito all’esterno come un partito profondamente diviso.

A mio giudizio, e non solo, la nuova stagione del Partito Democratico in Provincia di Agrigento deve ripartire dai territori e dai tanti dirigenti ed eletti nei Consigli comunali e Provinciale, che ogni giorno affrontano le tante emergenze quotidiane, e deve tendere al superamento dell’immobilismo ed all’inclusione, ad una gestione unitaria, non di facciata, ad una maggiore sinergia con la deputazione nazionale e regionale, alla formazione di un gruppo dirigente autorevole ed agile e che soprattutto deve tendere ad essere più vicino alla gente.

Un partito che analizza nel profondo e con schiettezza le tante problematiche che attanagliano la nostra provincia, relegata agli ultimi posti di tantissime graduatorie, un partito che discuta, anche in maniera aspra, ma che poi decide, possibilmente in modo unitario, vincolando tutti gli eletti ed i dirigenti.

Un partito che non guarda solo a se stesso ma si apra alla società nelle sue varie articolazioni sociali, imprenditoriali e culturali, in un rinnovato patto sociale, un partito che coglie le novità del nuovo panorama politico definendo le giuste alleanze.

Un partito insomma che deve essere percepito all’esterno non più per le divisioni e lotte continue ma per l’autorevolezza, la credibilità dei propri dirigenti e la prontezza nell’affrontare i problemi.

Sui tanti temi che riguardano lo sviluppo del territorio deve avviare un’ampia consultazione, individuando anche soluzioni nuove, non dimenticando mai i valori che hanno contraddistinto i partiti e contribuito a costruire il PD.

La lotta alla precarietà, gli ultimi, gli esclusi, gli emarginati, i nuovi espulsi dal mondo del lavoro, anche quello più qualificato, oltre che temi nazionali e regionali, devono diventare argomenti quotidiani del PD di Agrigento, così come i servizi pubblici locali quali l’acqua ed i rifiuti, vere emergenze di questa Provincia contraddistinta, salvo rare eccezioni, da un servizio scadente, caro ed inefficiente.

La tutela della salute nei vari territori, soprattutto quelli che in passato hanno avuto un forte impatto industriale e quelli minacciati da nuove infrastrutture pesanti, così come la ecosostenibilià, il rilancio delle aree industriali, la valorizzazione del sistema agroalimentare e le integrazioni con il turismo, la rete dei distretti produttivi, il rilancio del polo universitario devono contraddistinguere le politiche del PD provinciale.

Per fare tutto ciò è necessario quindi eleggere un nuovo gruppo dirigente e nello stesso tempo, a mio giudizio, eleggere un nuovo Segretario provinciale che deve avere la capacità e la pazienza di includere e fare dialogare tutte le anime che contraddistinguono il nostro partito, anche quelle che hanno creato le polemiche più aspre, con un patto di ferro per far cessare tutte le ostilità e lavorare finalmente per la crescita del partito.

Auspico che tale compito venga affidato ad una persona capace di interpretare tale ruolo, autorevole, che abbia già dimostrato capacità di inclusione e che con l’aiuto di tutto il gruppo dirigente possa realmente rilanciare il partito, assicurando una vera gestione unitaria.

Chiedo a coloro che, sulla carta, detengono il numero più elevato di tessere di fare uno sforzo in più, e se non ci riescono, allora chiedo a loro un passo indietro per assicurare al partito molti passi in avanti, così come chiedo a tutti i Parlamentati un supplemento di istruttoria e di uscire allo scoperto, anche se per loro il tempo sembra che sia scaduto, altrimenti sarebbe più onesto mettere in campo le diverse proposte politiche da confrontare nel congresso, anche se i numeri di questo congresso appaiano già viziati.

Nel mio piccolo è quello che sto facendo a Campobello di Licata.

Infatti, l’anno scorso dopo aver vinto le primarie ed aver affrontato una dura campagna elettorale, non avendo avuto l’appoggio di una parte del partito, si è creata una forte frattura nel partito che oggi, seppur con fatica, stiamo cercando tutti insieme di superare, individuando un nuovo segretario quanto più terzo possibile (nonostante la prevalenza nel tesseramento) che possa garantire l’unitarietà del partito e possa far fare al partito stesso un passo in avanti.

Il tempo sta per scadere, è arrivato il momento che anche i tesserati e gli eletti in provincia, ai vari livelli, facciamo sentire la propria voce lavorando sul serio su una candidatura unitaria, altrimenti si corre il rischio di vedere un film già visto e rivisto, con le solite polemiche, le solite divisioni, il solito arretramento elettorale e la distanza sempre più profonda tra partito e società.

Su questo e su tanti altri temi si gioca la credibilità del nuovo gruppo dirigente e soprattutto la possibilità di ritornare al governo dei tanti Comuni e della Provincia di Agrigento ed alla conferma nel Comune di Agrigento.

Campobello di Licata, 5/10/2010

Giuseppe Sferrazza
Capogruppo del PD al Consiglio comunale di Campobello di Licata

lunedì 27 settembre 2010

Accettiamo la sfida per la Sicilia ed i Siciliani

Per oggi è prevista la riunione della Direzione regionale del PD siciliano per affrontare il tema dell’appoggio del PD al nuovo Governo tecnico del Presidente Lombardo.

È utile che ognuno di noi dia il proprio contributo ed esprima la propria opinione, fermo restando che deve essere il nostro gruppo dirigente eletto nei vari organismi ad affrontare l’argomento, non appaiono utili fughe in avanti come il ricorso improprio alle primarie o ad referendum, altrimenti i dirigenti che ci stanno a fare se non riescono ad assumersi le proprie responsabilità?

Ed infatti lo Statuto regionale prevede che “l’Assemblea Regionale e gli organi dirigenti da essa eletti hanno competenza in materia di indirizzo della politica regionale del Partito”.

La Direzione, ma lo poteva essere di più l’Assemblea i cui componenti sono stati eletti, fino a questo momento, tutti con le primarie, è l’organo deputato a prendere la decisione.

Dunque ecco il mio pensiero, il pensiero di un Consigliere comunale del Comune di Campobello di Licata, in provincia di Agrigento, che vive ogni giorno a contatto con il territorio e con i problemi dei siciliani.

È opportuno tuttavia una premessa.

In Sicilia le ultime tre elezioni regionali si sono celebrate nel 2001, nel 2006 e nel 2008.

In tutte e tre le competizioni è prevalso il candidato di centro-destra:

- Cuffaro nel 2001 con il 59,1% dei consensi (1.572.178 voti a fronte di 1.962.250 voti di lista pari al 65,3%) sostenuto da 10 liste, contro il candidato Orlando con il 36,6% dei consensi (972.010 voti a fronte di 501.450 voti di lista pari al 30,4%) sostenuto da 9 liste;

- Cuffaro nel 2006 con il 53,1% dei consensi (1.374.626 voti a fronte di 1.513.31 voti di lista pari al 61,5%) sostenuto da 7 liste, contro la candidata Borsellino con il 41,6% dei consensi (1.078.259 voti a fronte di 887.437 voti di lista pari al 36,1%) sostenuto da 4 liste;

- Lombardo nel 2008 con il 65,4% dei consensi (1.862.959 voti a fronte di 1.833.903 voti di lista pari al 68,1%) sostenuto da 5 liste, contro la candidata Finocchiaro con il 30,4% dei consensi (866.044 voti a fronte di 770.059 voti di lista pari al 28,6%) sostenuto da 4 liste.

In sostanza, nonostante tre candidati di centro-sinistra di primordine, il candidato di centro-destra ha dato un distacco da 300 mila a quasi 1 milioni di voti, che passa da almeno 600 mila a 1,4 milioni di voti di distacco nel confronto tra i voti di lista.

Qualsiasi analisi politica deve partire da questi dati che danno il centrosinistra, per ragioni storiche, per ragioni culturali e per ragioni socio-economiche, estremamente minoritario rispetto al centro-destra.

In questi primi due anni grazie al lavoro eccellente del gruppo del PD all’ARS, e per la verità grazie anche alle riforme proposte dal Presidente Lombardo, la prima delle quali la riforma della Sanità, ma anche grazie all’illuminante azione di qualche Dirigente nazionale del partito, che forse ha il polso del territorio girando giorno dopo giorno il territorio siciliano, si è creata una profonda frattura tra i partiti del centro-destra, prima nel PDL con la creazione di due gruppi, oggi addirittura tre, e poi anche nell’UDC, con la creazione di due gruppi.

Grazie a queste spaccature e la presenza, fortuita, di 27 deputati del PD con l’appoggio al Governo tecnico e con l’ultima finanziaria si sono approvate alcune riforme quale quella dei rifiuti, preceduta dal blocco dei termovalorizzatori e del risarcimento milionario nei confronti delle aziende che avevano avuto affidati i lavori di costruzione, il principio che l’acqua deve essere pubblica, il credito d’imposta, l’esenzione del ticket per alcune famiglie e tante altre misure che aiuteranno le famiglie siciliane, non dimenticando che con il rientro del piano sanitario si potrà abbassare anche l’IRAP per le imprese nel 2011.

Dunque grazie a queste spaccature ed all’intraprendenza dei deputati all’ARS, eletti con il sistema delle preferenze, il partito ha assunto quella centralità politica che forse mai aveva avuto.

Oggi si affaccia la possibilità di appoggiare un nuovo Governo tecnico con la presenza di persone di spiccata moralità come il Prefetto Marino o come la presenza di professori universitari, di magistrati e di altre professionalità anche del mondo imprenditoriale.

Un Governo che dovrebbe attuare la riforma dei rifiuti, fare la legge sull’acqua pubblica, snellire le procedure amministrative fino all’abolizione delle province, attuare il decentramento amministrativo, fare una riforma elettorale con la doppia scheda elettorale e noi cosa dovremmo fare, andare al voto come indicato con insistenza dal Senatore Bianco oppure accettare questa sfida?

Io rispetto a tutto ciò, non dimenticando che siamo estremamente minoritari rispetto alle indicazioni di voto della maggioranza dei siciliani, nonostante la nostra presunta superiorità morale, non me ne voglia qualche Dirigente nazionale, che forse non ha più il polso del territorio e dei problemi dei siciliani, accetterei la sfida, forse anche solo per la riforma elettorale che cambierebbe radicalmente il voto in Sicilia.

Evocare primarie, referendum è profondamente sbagliato.

Dicono che l’elettorato ci penalizzerà, ma non ci ha già penalizzato nelle ultime tre elezioni regionali nonostante candidati di spiccata moralità e competenza e nonostante siamo stati alternativi al sistema di potere del centro-destra?

Abbiamo un gruppo dirigente che può e deve assumersi le proprie responsabilità, se sbaglierà l’elettorato ci punirà nuovamente, ma credetemi non abbiamo nulla da perdere ma solo da guadagnare.

È un dato di fatto che per la prima volta Cuffaro, Alfano, Miccichè, Romano e tanti altri ancora sono all’opposizione e noi abbiamo la possibilità di indebolire ancora di più questo sistema di potere, non sprechiamo questa occasione ed accettiamo la sfida per la Sicilia ed i Siciliani.

Giuseppe Sferrazza
Capogruppo del PD al Consiglio comunale di Campobello di Licata (AG)

martedì 17 agosto 2010

Presentazione del libro "Faq Mafia" di Attilio Bolzoni


Nell'ambito della Festa Democratica, organizzata dal circolo territoriale del Partito Democratico di Campobello di Licata, domani alle 19:30, Piazza Tien An Men, di fronte il LIBERTYQUADRO, si terrà la presentazione dell'ultimo libro del giornalista del giornale "la Repubblica" Attilio Bolzoni dal titolo Faq Mafia (link).

Parteciperà anche il Sen. Lumia Giuseppe del PD.

La presentazione e le domande verranno fatte da Sergio Intorre, Presidente dell'associazione G.O.L.E.M, Guardare Oltre Le Mafie.

A seguire la Notte Bianca, organizzata da alcuni campobellesi con in testa Giustino Gatì, con spettacoli sparsi nel territorio fino a tarda notte.

Vi invito a partecipare.

sabato 26 giugno 2010

Il PD di Campobello di Licata e l'arresto del latitante Falsone

COMUNICATO STAMPA
IL PD DI CAMPOBELLO IN MERITO ALLA CATTURA DEL LATITANTE FALSONE


Il Partito Democratico di Campobello di Licata esprime un grazie alle forze dell’ordine, alle Squadre mobili di Agrigento e Palermo, allo Sco, al contributo investigativo degli 007 dell’AISI ed a tutti quelli che hanno contribuito alla cattura del latitante Falsone.

Sta ora a tutta la Comunità di Campobello di Licata ed alle forze politiche dare un’immagine del territorio diversa e rispettosa della legalità.

Campobello di Licata, 26/6/2010

Il PD di Campobello di Licata

venerdì 25 giugno 2010

Il PD di Campobello ed il patto di stabilità

COMUNICATO STAMPA
IL PD DI CAMPOBELLO DI LICATA ED IL PATTO DI STABILITA’


Il gruppo consiliare del PD di Campobello di Licata comunica che il Senatore Lumia ha presentato in Commissione Bilancio del Senato un emendamento alla manovra finanziaria che, se approvato, risolverebbe il problema del rispetto del patto di stabilità per i Comuni che hanno subito un provvedimento di rigore quale lo scioglimento per infiltrazioni mafiose e quindi anche per il Comune di Campobello di Licata.

L’emendamento incide su due aspetti, il primo riguarda il periodo temporale preso come base di riferimento del saldo finanziario ai fini del rispetto del patto di stabilità, mentre il secondo “sterilizza” ovvero esclude dal calcolo del saldo, tutte le risorse finanziarie (otre 5 milioni di euro) trasferite dallo Stato al Comune durante il periodo di scioglimento per effettuare investimenti (commi 704 e 707 della legge 296/2006).

Il gruppo consiliare del PD, dunque, ha fatto la sua parte nonostante l’azione solitaria dell’Amministrazione Comunale e per grande senso di responsabilità vuole evitare polemiche proprio per cercare di salvare la Comunità, tuttavia non possiamo non evidenziare come l’azione fin qui condotta dal Sindaco è stata inconcludente atteso che tra gli emendamenti proposti al Senato dall’ANCI (Associazioni Nazionale Comuni d’Italia) ci sono solo proposte che indirettamente aiuterebbero il Comune di Campobello (come lo sblocco del 4% dei residui o gli interventi relativi all’edilizia scolastica, l’eliminazioni delle sanzioni) ma non c’è nessun emendamento che direttamente riguardi i Comuni sciolti per mafia, come quello presentato dal Sen. Lumia, e che risolverebbe definitivamente il problema del Comune di Campobello.

Gradiremmo sapere, altresì, quali sono gli emendamenti presentati dalla sua maggioranza per il Comune di Campobello di Licata.

Il testo dell’emendamento è disponibile nel sito del Senato al seguente indirizzo (link), ovvero nel blog
www.giuseppesferrazza.blogspot.com .

Campobello di Licata, 25/6/2010

Proposta di emendamenti dell'ANCI (link)


Iter del DL 78/2010 (link)

Testo dell'emendamento
Proposta di modifica n. 11.97 al DDL n. 2228

11.97
LUMIA
Dopo il comma 4, aggiungere il seguente:
«4-bis. All'articolo 77-bis del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, sono apportate le seguenti modifiche:
a) sostituire il comma 4-bis con il seguente:
«4-bis. Per gli enti per i quali negli anni 2007-2009, anche per frazione di anno, l'organo consiliare era stato commissariato ai sensi dell'articolo 143 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e successive modificazioni, si applicano ai fini del patto di stabilità interno le stesse regole degli enti di cui al comma 3, lettera b), del presente articolo, prendendo come base di riferimento le risultanze contabili dell'esercizio finanziari precedente a quello di assoggettamento alle regole del patto di stabilità interno».
b) dopo il comma 7-quinquies, aggiungere il seguente:
«7-sexies. Nel saldo finanziario di cui al comma 5 non sono considerate le risorse provenienti dagli stanziamenti di cui ai commi 704 e 707 dell'articolo 1 della legge n. 296 del 27 dicembre 2006 né le relative spese in conto capitale sostenute dai Comuni. L'esclusione delle spese opera anche se effettuate in più anni, purché nei limiti complessivi delle medesime risorse».
Conseguentemente:
dopo l'articolo 14, aggiungere il seguente:
«Art. l4-bis.
(Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche e lo valutazione delle pubbliche amministrazioni e nuove norme in materia di retribuzioni dei dirigenti pubblici)
1. A decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto legge, ciascuna amministrazione pubblica è tenuta ad adeguare le proprie attività agli indirizzi, ai requisiti e ai criteri formulati dalla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 13 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150. A decorrere dalla stessa data:
a) in mancanza di una valutazione corrispondente agli indirizzi, requisiti e criteri di credibilità definiti dalla medesima Commissione, non possono essere applicate le misure previste dall'articolo 21 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, in materia di responsabilità dirigenziale, ed è fatto divieto alle pubbliche amministrazioni di corrispondere ai propri dirigenti la componente della retribuzione legata al risultato; il dirigente che contravvenga al divieto per dolo o colpa grave risponde per il maggior onere conseguente;
b) è fatto divieto di corrispondere al dirigente il trattamento economico accessorio nel caso in cui risulti che egli, senza adeguata giustificazione, non abbia avviato il procedimento disciplinare nei confronti dei dipendenti in esubero che rifiutino la mobilità, la riqualificazione professionale o la destinazione ad altra pubblica amministrazione, entro un ambito territoriale definito e nel rispetto della qualificazione professionale;
c) è fatto divieto di attribuire aumenti retributivi di qualsiasi genere ai dipendenti di uffici o strutture che siano stati individuati per grave inefficienza, improduttività, o sovradimensionamento dell'organico.
2. Dall'attuazione del comma 3 devono derivare risparmi per 1.200 milioni di euro per l'anno 2011 e per 1.800 milioni di euro a decorrere dall'anno 2012. I risparmi devono essere conseguiti da ciascuna amministrazione secondo un rapporto di diretta proporzionalità rispetto alla consistenza delle rispettive dotazioni di bilancio. In caso di accertamento di minori economie, si provvede alla corrispondente riduzione, per ciascuna amministrazione inadempiente, delle dotazioni di bilancio relative a spese non obbligatorie, fino alla totale copertura dell'obiettivo di risparmio ad essa assegnato».
dopo l'articolo 14, aggiungere il seguente:
«Art. 14-bis.
(lnformatizzazione della pubblica amministrazione)
1. A decorrere dal 1º gennaio 2011, le amministrazioni pubbliche adottano prioritariamente, nell'ambito delle attività e dei compiti assegnati a ciascuna di esse, le tecnologie e i programmi informatici di cui al comma 2 allo scopo di:
a) migliorare i servizi offerti ai cittadini e alle imprese;
b) favorire lo sviluppo coordinato dei sistemi informativi pubblici, la valorizzazione e la condivisione del patrimonio informativo pubblico;
c) garantire una più efficace e diffusa partecipazione dei cittadini, delle imprese, delle associazioni di categoria e di ogni altro soggetto interessato ai processi decisionali pubblici, ai processi di formazione delle norme e alla verifica dei risultati dell'azione amministrativa.
2. Ai fini di cui al comma 1, in conformità con il principio di neutralità tecnologica, le amministrazioni pubbliche utilizzano soluzioni basate su software aperto anche al fine di contenere e razionalizzare la spesa pubblica, favorire la possibilità di riuso e l'interoperabilità dei componenti facendo uso di protocolli e formati aperti, e adottano soluzioni informatiche basate su protocolli e formati aperti di generale accettazione e tali da consentire l'acquisizione e la trattazione dei documenti, in qualunque formato gli stessi siano prodotti.
3. Le amministrazioni pubbliche utilizzano le tecnologie e i programmi informatici di cui al comma 2 per la fornitura di servizi ai cittadini, anche per via telematica, nonché nelle procedure ad evidenza pubblica. Analogamente, le pubbliche amministrazioni accettano e trattano i documenti consegnati, anche in via telematica da cittadini, imprese e altri soggetti, in qualunque formato gli stessi siano prodotti.
4. Le informazioni pubbliche, inserite nei siti istituzionali di cui all'articolo 11, sono accessibili ai cittadini, alle imprese alle associazioni e agli altri soggetti interessati, in modo del tutto gratuito.
5. Le amministrazioni pubbliche non possono imporre al pubblico costi per l'accesso ai propri documenti dovuti al pagamento di licenze d'uso direttamente o indirettamente legate a diritti di proprietà intellettuale propri di terzi.
6. Al fine di far valere i diritti di cui al presente articolo è ammesso ricorso al giudice amministrativo.
7. Al fine di consentire una efficiente ed efficace attuazione delle disposizioni. di cui al presente articolo, le amministrazioni pubbliche predispongono appositi corsi di formazione per il personale in organico finalizzati alla piena conoscenza del software utilizzato.
8. Dall'attuazione del presente articolo devono derivare risparmi non inferiori a 200 milioni di euro a decorrere dall'anno 2011. I risparmi devono essere conseguiti da ciascuna amministrazione secondo un rapporto di diretta proporzionalità rispetto alla consistenza delle rispettive dotazioni di bilancio. In caso di accertamento di minori economie rispetto agli obiettivi di cui al comma 17, si provvede alla corrispondente riduzione, per ciascuna amministrazione inadempiente, delle dotazioni di bilancio relative a spese non obbligatorie, fino alla totale copertura dell'obiettivo di risparmio ad essa assegnato. In caso di maggiori economie, le risorse sono destinate alla formazione professionale dei dipendenti di ciascuna amministrazione».
all'articolo 11, sostituire il comma 16 con il seguente:
«16. A decorrere dal 1º gennaio 2011, per le finalità individuate dai comma 1 dell'articolo 50 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, e successive modificazioni, e al fine di ridurre i costi, di assicurare il monito raggio della spesa farmaceutica e specialistica, nonché di migliorare i servizi per i cittadini e per gli operatori sanitari; le prescrizioni sanitarie farmaceutiche e specialistiche dei medici dei Servizio sanitario nazionale, abilitati dalle regioni a effettuare prescrizioni, sono costituite ad ogni effetto di legge dal documento elettronico, salvo il diritto del cittadino a ottenere copia cartacea del contenuto della prescrizione dall'erogatore del servizio. Il passaggio dal documento cartaceo al documento elettronico avviene in forma progressiva dal 1º gennaio 2011, in ragione del 40 per cento delle prescrizioni entro il 31 dicembre 2011, dell'80 per cento delle prescrizioni entro il 31 dicembre 2012 e del 100 per cento delle prescrizioni entro il 31 dicembre 2013.
16-bis. Ai fini di cui al comma 16, il Governo adotta, entro il 30 novembre 2010, un apposito regolamento, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione e del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previo parere del Garante per la protezione dei dati personali, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, nelle quali sono stabilite le modalità tecniche ed operative per l'invio e di monitoraggio delle prescrizioni sanitarie farmaceutiche e specialistiche. Le disposizioni del regolamento sono adottate in conformità a quanto già previsto per la trasmissione telematica dei dati delle ricette al Ministero dell'economia e delle finanze dal comma 5-bis dell'articolo 50 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, e successive modificazioni, e dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 marzo 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 124 del 28 maggio 2008.
16-ter. Dalle disposizioni di cui al comma 16-bis e 16-ter devono derivare risparmi per 800 milioni di euro a decorrere dall'anno 2011. I risparmi devono essere conseguiti dall'amministrazione sanitaria ed in caso di accertamento di minori economie rispetto agli obiettivi di cui al comma 17, si provvede alla corrispondente riduzione, per ciascuna amministrazione inadempiente, delle dotazioni di bilancio relative a spese non obbligatorie, fino alla totale copertura dell'obiettivo di risparmio ad essa assegnato»;
all'articolo 21, comma 1, sostituire le parole: « di importo non inferiore a euro tremila» con le seguenti: «di importo non inferiore a euro millecinquecento»;
all'articolo 22, comma 1, dopo le parole: «con effetto per gli accertamenti relativi» aggiungere le seguenti: «ai redditi dichiarati nei cinque periodi d'imposta precedenti e»;
dopo l'articolo 55, aggiungere il seguente:
«Art. 55-bis.
1. All'articolo 82 del decreto legge n. 112 del 2008, convertito con modificazioni dalla legge n, 133 del 2008, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 1, capoverso «5-bis», primo periodo, sostituire le parole: «96 per cento» con le seguenti: «88 per cento»;
b) al comma 2, secondo periodo, sostituire le parole: «97 per cento» con le seguenti: «91 per cento»;
c) al comma 3, sostituire, ovunque ricorrano, le parole: «96 per cento» con le seguenti: «88 per cento»;
d) al comma4, secondo periodo, sostituire le parole: ''97 per cento'' con le seguenti: ''91 per cento''.

I Consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone