giovedì 13 gennaio 2011

Il rischio di una crisi politica? al buio

Come accennato nell’ultimo post dell’anno (link) c’è stato un azzeramento della Giunta, preceduto solo dalle dimissioni di tutti gli Assessori, il 3 gennaio l’Assessore Asaro (link), il giorno successivo l’Assessore Burgio (link) e giorno 10 gli ultimi due Assessori, Terrana (link) durante una riunione con la presenza del Sindaco e dell’Assessore Mulè (link) ed alcuni Consiglieri di maggioranza e lo stesso Mulè diffuse nella notte nel sito web “canicattiweb” e formalmente protocollate il giorno successivo.
Queste le motivazioni degli Assessori dimissionari:
-          Asaro: “per motivi legati alla mia professione che non mi permettono di dedicare il tempo dovuto all’incarico affidatomi dal Sindaco”;
-          Burgio: “sono venuti a mancare i presupposti politici stabiliti dal P.D.L. nel programma elettorale che ha portato alla determinazione di questa maggioranza. L’impegno politico che più di un anno fa mi colse, coinvolgendo in più occasioni deputati regionali e nazionali del P.D.L., è stato incrinato dal fatto che alla data odierna in tutti i consiglieri eletti nelle tre liste del P.D.L. permane uno stato confusionale di indirizzo programmatico, determinato da una mancanza di riferimenti ideologici e politici, con problematiche di riflesso nell’amministrazione attiva, il tutto causando una situazione di stallo con gravi danni per i cittadini campobellesi, peraltro, delusi dall’avvicendamento di tutti questi baratti che tendono allo annullamento del P.D.L. e non alla realizzazione del programma elettorale. Avendo a disposizione sempre fondi non sufficienti, irrisori, se non quasi nulli e scarsa attenzione del Sindaco per l’espletamento delle deleghe a me conferite dallo stesso, nonostante le continue richieste di maggiore considerazione per la risoluzione delle numerose problematiche in tali settori, ricevevo pochi riscontri positivi e scarsa collaborazione, al permanere di tale situazione, così come precedentemente dichiarato nella seduta del Consiglio comunale del 9.11.2010, chiedevo una verifica politica per il superamento di codesto stato di blocco, non avendo ad oggi ricevuto nessun segnale di cambiamento rassegno le mie dimissioni”;
-          Terrana: “è frutto di una lunga riflessione personale e di concerto con il gruppo consiliare “Libertà ed Autonomia” del quale lo scrivente è diretta espressione in giunta. La confusione politica che regna in questi giorni richiede assunzione di responsabilità limpida e chiara, senza indugio alcuno e soprattutto senza attaccamento alla poltrona, nonostante il Capo dell’Amministrazione mi ha espressamente garantito anche attraverso comunicati stampa. Ringrazio il sindaco della fiducia accordatami ma il legame rispetto al mio gruppo consiliare è forte, ragion per cui per dare chiarezza alle consultazioni che daranno vita al nuovo governo della città, impone di sgombrare il campo e fugare ogni ombra per ridare slancio, vigore ed un forte impulso alla ripresa della macchina amministrativa del nostro ente. Nell’augurare al Sindaco un buon lavoro e di addivenire ad una pronta ed energica risoluzione della problematica politica, ringrazio il gruppo consiliare “Libertà ed Autonomia” per il buon lavoro svolto in Consiglio Comunale e per tutte le iniziative portate avanti nella nostra cittadini con spirito di servizio e nell’esclusivo interesse della cittadinanza rappresentata”;
-          Mulè: “Questa importante decisione è maturata negli ultimi giorni a seguito dei mutamenti nella realtà politica locale che hanno comportato il venir meno della compagine amministrativa. Nella convinzione di aver svolto al meglio gli incarichi assessoriali ricevuti, in piena sintonia con il Sindaco e, più in generale con l’intera Amministrazione e con la Dirigenza Comunale, ritengo oggi opportuno lasciare l’incarico assessoriale in modo da consentirLe una serena valutazione sul prosieguo dell’attività amministrativa e potere svolgere nella massima libertà scelte che riterrà opportune per il bene della Città. Ho sempre lavorato per sostenere l’attuale amministrazione mettendo a disposizione dell’intera comunità la mia caparbietà, la mia ostinazione nel raggiungere gli obiettivi condivisi, il mio tempo e la mia professionalità. Anche l’atto odierno vuole essere espressione dello spirito di servizio che mi ha sempre animato”.
Tra le dimissioni di Asaro e Burgio e quelle di Terrana e Mulè si registra la presa di posizione del Capogruppo di Insieme per Campobello, Calogero Pirrera, diffusa giorno 4 gennaio e l’intervista del Sindaco, su due emittenti locali di Canicattì, fatta giorno 7 gennaio.
Il Consigliere Pirrera (link) ha accusato l’Amministrazione di aver fatto poco o nulla nell’interesse della città, manifestando comunque la volontà di continuare, come gruppo consiliare, a fare proposte nell’interesse della città nell’augurio che la nuova Giunta si possa formare con uomini intrisi da spirito di sacrificio e senso di responsabilità per una svolta di reale rilancio e ripresa dello sviluppo di Campobello.
Nell’intervista il Sindaco ha dichiarato il prossimo azzeramento della Giunta in linea con quando sta facendo Zambuto e D’Orsi ed in accordo con il suo nuovo partito, ovvero l’UDC, con un tavolo di regia provinciale.
Inoltre, sentirà tutti i gruppi consiliari, nessuno escluso, che vorranno assumersi la responsabilità di Amministrare il Comune che nel 2011 subirà tagli notevoli dal Governo Nazionale e da quello Regionale.
Non consentirà frastagliamenti dei partiti e dei gruppi consiliari, dichiarando di privilegiare di più i Consiglieri appartenenti a gruppi politici, manifestando anche un’apertura al PD.
Il Sindaco chiude l’intervista dicendo che sarà un anno di responsabilità per cui “o tutti dentro o tutti fuori”.
Giorno 10, ovvero lo stesso giorno delle dimissioni di Terrana e Mulè, si è tenuta una riunione tra alcuni consiglieri di maggioranza ed il Sindaco dove in sostanza è stato consegnato un documento (link) firmato da 10 Consiglieri (Accascio, Montaperto, Gammacurta, Intorre, Lombardi, Puntarello, Rizzo, Terranova, Vinci Giuseppe e Vinci Stella), mancano solo le firme di Nigro, Grova, Incardona e Cani.
In questo documento i Consiglieri dichiarano che la crisi politica è “divenuta ormai una costante di questa amministrazione comunale che rischia di avere serie ripercussioni sulla già precaria condizione socio-economica in cui versa la nostra comunità”. La nota continua affermando che “gli stessi ritengono di prendere una precisa posizione di responsabilità nei confronti dell’intera cittadinanza e pertanto respingono con veemenza qualsiasi accusa priva di fondamento lanciata gratuitamente da chi negli ultimi mesi si è dilettato a diffondere comunicati stampa”. I Consiglieri sottolineano “con la consapevolezza dell’impegno assunto e affidatoci dagli elettori e dalla doverosità di governare e amministrare la collettività, nutrono, in questa circostanza, serie perplessità sulla volontà del sindaco di addivenire ad una soluzione stabile che sia speculare tra consiglio comunale e giunta municipale,tanto più che uno degli assessori dimissionari ha motivato la propria scelta in quanto privo di una rappresentanza consiliare”. Pertanto “ritengono che una seria azione amministrativa non possa prescindere dall’azzeramento della giunta né da un confronto strettamente politico con la maggioranza che lo ha eletto. Riteniamo opportuno ribadire il nostro impegno e la nostra disponibilità in virtù del patto stabilito con gli elettori e del conseguente risultato che ha determinato la Sua elezione, continuiamo ad essere generosamente disponibili a garantire il sostegno all’azione amministrativa del Sindaco nel rispetto del risultato elettorale ottenuto e delle funzioni proprie del consigliere comunale. Pertanto Le proponiamo un “Patto per la Città” nel rispetto del mandato conferitoci dagli elettori, in quanto questi consiglieri comunali Le hanno dimostrato alto senso di responsabilità e lealtà”.
Giorno 11 il Consigliere Montaperto (link) aderisce al Gruppo Consiliare “Libertà ed Autonomia” dichiarando di aver maturato tale decisione "per dare forza all’azione politica da me intrapresa, dal momento che la responsabilità di consigliere deve essere condivisa con persone che pensano che l’unico obiettivo è il bene del proprio paese". 
A tale nota è seguita la replica del Consigliere Nigro (link) affermando che le dichiarazioni di Montaperto hanno “offeso la dignità mia, delle persone che lo compongono e dei cittadini che con il loro voto ci hanno permesso di avere questo ruolo. Il gruppo che rappresento è fatto da persone responsabili e che mirano ad un solo interesse che è il bene della collettività. Quando una persona fa una scelta deve avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità senza addossare agli altri colpe che non hanno. In appena 19 mesi il Consigliere Montaperto ha girovagato in almeno 4 gruppi consiliari. Per perseguire il bene del proprio paese non è necessario andare di qua è di là ma bisogna solo lavorare ed avere un pizzico di coerenza con se stesso”.
La Giunta ha subito in questi anni diverse modifiche (tenendo conto del 1° assessore mancato, ovvero il Consigliere Incardona), così come i gruppi consiliari (link).
Ricordiamo infatti che il 9/11/2009 il Sindaco revocò la Giunta (link) allora composta da Farruggio, Burgio, Mulè e Pitruzzella “in relazione a un mutato quadro politico di riferimento” dichiarando che “sono sopravvenuti equilibri diversi tra le forze politiche che sorreggono la maggioranza e che, in relazione a tale sopravvenienza, si evidenza la inderogabilità di provvedere alla revoca della Giunta municipale degli assessori”.

Alla fine il Sindaco cambiò solo un assessore, sostituendo Pitruzzella con Terrana e concedendo a quest’ultimo la carica di Vice Sindaco in precedenza attribuita a Farruggio (e prima ancora promessa anche a Pitruzzella).

Lo scorso mese in seguito ad una polemica tra Farruggio (link1, link 2) e Terrana il Sindaco sostituì il 1° con l’Assessore Asaro (link) per "contrasti in seno alle forze politiche che sostengono la maggioranza di governo  in ordine alla permanenza di un componente l’organo esecutivo, oltre all’affievolirsi del rapporto fiduciario tra il sindaco e l’assessore Farruggio".

Durante i lavori consiliari dello scorso 9 novembre relativi all’approvazione del bilancio io sottolineai che con il passaggio di Rizzo ad altro gruppo scompariva il PDL e chiesi prima di iniziare i lavori una discussione sulla nuova collocazione politica del Sindaco, dal PDL Sicilia all’UDC, giustificata dalla mancata condivisione dell’ex assessore Cimino di passare al Partito del Sud non ritenendola adeguata agli interessi della comunità.

In quell’occasione il Consigliere Nigro fece un plauso alla scelta del Sindaco, il Consigliere Lombardi, a nome del suo gruppo, annuncia la piena sintonia con il gruppo del Sindaco.

L’Assessore Burgio dichiarò, invece, che era in corso una verifica politica tra i Consiglieri di maggioranza comunicando che “qualora il P.D.L. non sarà presente in Consiglio Comunale ed il Sindaco non vorrà più avvalersi della collaborazione del PDL, sarà sua cura fare un passo indietro, pur dovendo constatare che il PDL è stato il primo partito nelle consultazioni amministrative che hanno portato alla elezione del Sindaco Termini e di questa maggioranza”.

Io conclusi chiedendo chiarezza e dichiarando che il centro-destra aveva fallito miseramente.
Ieri il PD di Campobello ha ritenuto di diffondere un comunicato stampa che ricostruisce l’intera vicenda, evidenza lo sfaldamento definitivo della coalizione di centro-destra, i risultati non all’altezza degli impegni in campagna elettorale e la bocciatura sostanziale dei 10 consiglieri di maggioranza delle dichiarazioni del Sindaco.
Abbiamo sottolineato che anche nel mese di agosto del 2009 il Sindaco voleva aprire ai partiti politici mentre dopo è stato costretto a piegarsi alle volontà dei gruppi consiliari, avviando nei fatti il valzer continuo dei gruppi con i vari posizionamenti dei Consiglieri solo ed esclusivamente per rivendicare assessorati.
Oggi il Sindaco si trova di nuovo ad un bivio, vista la contrarietà ufficiale dei 10 consiglieri di maggioranza, con due alternative differenti e distanti quali l’apertura ai partiti, nel nuovo scenario regionale e provinciale, o l’accettazione delle volontà dei gruppi consiliari, c’è una lancetta che si può spostare dal punto a al punto z, vedremo in quale lettera si posizionerà.
Il comunicato si chiude con un interrogativo ovvero vedremo un film già visto?
Come dice una canzone, lo scopriremo solo vivendo.

COMUNICATO STAMPA
I RISCHI DI UNA CRISI POLITICA? AL BUIO
L’ennesima crisi politica? è la prova più evidente dello sfaldamento definitivo della coalizione di centro-destra che ha sostenuto il Sindaco Termini, ieri del PDL ed oggi dell’UDC, i cui risultati, fino ad oggi, non sono sicuramente all’altezza dell’ambizioso slogan “la strada per rinascere”.
In questo anno e mezzo abbiamo assistito al cambio di diversi Assessori e ad valzer continuo all’interno dei Gruppi consiliari, l’ultimo dei quali ieri con una forte accusa del consigliere Montaperto che ha dichiarato di voler condividere la sua azione “con persone che pensano che l’unico obiettivo è il bene del proprio paese”, distaccandosi da un altro gruppo di maggioranza, al cui interno milita il Presidente del Consiglio.
Oggi il Sindaco prova a ricostruire una sua maggioranza manifestando, al momento solo e soltanto sugli organi di informazione, a cui non è seguito nessun passaggio ufficiale, la sua volontà a rifarsi ad un mutato quadro politico regionale e provinciale e dichiarando che “non permetterà il cosiddetto frastagliamento dei partiti e dei gruppi” e che apprezzerà di più “i consiglieri che hanno una posizione ben definita”, esortando ad un senso di responsabilità da parte di tutti, a cui non si è mai sottratto il PD di Campobello che, seppur dall’opposizione, ha sempre presentato proposte per risolvere i problemi della Comunità come nella conferenza dei capigruppo di ieri sul bozza piano industriale della Dedalo, snobbata invece dai gruppi consiliari di maggioranza, a proposito di senso di responsabilità.
Alla dichiarazioni del Sindaco è seguita una forte presa di posizione di dieci consiglieri di maggioranza in cui manifestano “serie perplessità sulla volontà del sindaco di addivenire ad una soluzione stabile” richiamandolo al “patto stabilito con gli elettori” ed al “risultato che ha determinato la Sua elezione” e proponendo un “Patto per la città” nel  rispetto del mandato conferito dagli elettori, bocciando di fatto la proposta del Sindaco.
Solo per la cronaca, proprio per dimostrare che non c’è nulla di politico in questa crisi, tra i dieci firmatari ci sono due consiglieri, tra cui il Presidente, fin a quel momento appartenenti ad un gruppo consiliare il cui capogruppo è il Consigliere Nigro che invece non ha firmato il documento insieme all’altro consigliere appartenente al gruppo ovvero il dott. Incardona.
Oggi solo il Consigliere Montaperto ha abbandonato quel gruppo mentre il Presidente no, preludio quindi ad un altro cambio e ad un altro valzer?
A questo punto come il gioco dell’oca ritorniamo al punto di partenza ovvero alla prima crisi avvenuta nel mese di agosto del 2009 quando dopo il voto di alcuni dei consiglieri di maggioranza insieme ai consiglieri di opposizione il Sindaco ebbe a dichiarare che non si sarebbe fatto condizionare da gruppi di consiglieri organizzati ed era pronto al dialogo con le forze politiche e con “la schiena dritta senza condizionamenti da parte di nessuno”.
Sappiamo tutti come è andata a finire!
Il Sindaco oggi ci riprova, vedremo un film già visto?
Campobello di Licata, 12/1/2011
Il PD di Campobello di Licata

Nessun commento: