mercoledì 8 settembre 2010

Le ragioni del nostro no al conto consuntivo 2009

COMUNICATO STAMPA
IL NOSTRO VOTO CONTRARIO AL CONTO CONSUNTIVO 2009


Ieri si è tenuto il Consiglio comunale, dopo quasi tre mesi dall’ultima seduta, per approvare, seppur in fortissimo ritardo, oltre i termini consentiti dalla legge e dopo una diffida e la nomina di un commissario ad acta, il conto consuntivo 2009, ovvero i risultati amministrativi di un anno, nel caso di spese di sei mesi, dell’attuale Amministrazione Comunale.

Nonostante la mancanza di una relazione politica dell’Amministrazione, quella presentata durante il dibattito consiliare è solamente tecnica, i risultati non sono esaltanti e l’anno passato non si è contraddistinto per la celerità della macchina comunale, dato dimostrato dalla bassissima percentuale di pagamenti (56% della spesa impegnata) e dal volume complessivo dei residui passivi, ovvero la spesa impegnata e non spesa, che ha raggiunto la ragguardevole cifra di 11 milioni di euro, di cui il 43% determinata nel 2009, tanto che su questo punto è stato approvato, da quasi tutto il Consiglio comunale, un ordine del giorno presentato dal PD per approfondire l’argomento con un’apposita relazione.

I Consiglieri comunali hanno criticato il fatto che in nessuna relazione relativa al 2009 erano stati sottolineati i potenziali rischi del patto di stabilità per l’anno 2010 ed inoltre hanno posto l’attenzione sui nuovi parametri di deficitarietà e sul fatto che su 10 indicatori 4 parametri, legati ai residui ed ai debiti fuori bilancio, non sono stati rispettati nel 2009, con il rischio concreto che non vengano rispettati neanche nel 2010 ed al 5° parametro non rispettato scatteranno le sanzioni per i Comuni deficitari.

Il voto contrario del PD si è concentrato su questi aspetti e sull’aumento della TARSU per l’anno 2009 avvenuto oltre i termini consentiti dalla normativa, aspetto che espone il Comune ad eventuali ricorsi alla Commissione tributaria da parte dei cittadini.

Infine ieri sera si è registrata la nascita del gruppo consiliare “Insieme per Campobello” formato dai Consiglieri di opposizione Pirrera, Turco e Falsone ed alla loro prima uscita si sono astenuti sull’ordine del giorno presentato dal PD ed hanno espresso voto favorevole al conto consuntivo.

Il testo integrale della relazione e dell’ordine del giorno approvato sarà reso disponibile sul blog www.giuseppesferrazza.blogspot.com.

Campobello di Licata, 8/9/2010

I Consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone

Testo dell'ordine del giorno approvato

ORDINE DEL GIORNO INCIDENTALE

Presentato ai sensi dei commi 1 e 4 dell’art.14 dello Statuto Comunale ed ai sensi dell’art.50 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale dai seguenti consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone,

IL CONSIGLIO COMUNALE DEL COMUNE DI CAMPOBELLO DI LICATA

Premesso che:

- tra gli allegati al conto consuntivo per l’anno 2009 vi è l’elenco dei residui attivi e passivi per un ammontare complessivo di 29 milioni di euro di cui 18 milioni di euro attivi e 11 milioni di euro passivi;

- da tale elenco si evincono residui attivi risalenti al 1998 e passivi al 1994;

Considerato che:

- il volume dei residui attivi e passivi concorre a determinare 3 dei nuovi 10 parametri di deficitarietà strutturale per il triennio 2010/2012 approvati con DM del 24/9/2009 per cui è opportuno che questo argomento venga approfondito con una apposita relazione dei funzionari competenti anche per dare una maggiore e più completa informazione, oggi non acquisibile solo dalla consultazione dell’elenco citato;

- tale relazione consentirebbe ai Consiglieri di capire quali sono gli elementi che potrebbero accelerare i processi di riscossione dei crediti e di pagamento delle spese, citati nella delibera della Giunta Municipale n.67 dell’11/8/2010, e darebbe una maggiore informazione ai Consiglieri sui debiti potenziali fuori bilancio che potrebbero sorgere;

- solo per fare un esempio si evince dall’elenco citato che dalla sommatoria dei residui passivi relativi alle spese legali emerge un importo complessivo di 580 mila euro, alcune delle quali risalenti al 1995, e verosimilmente parte di queste spese legali se aggiornate alle competenze nel frattempo maturate farebbero emergere nuovi debiti fuori bilancio, come peraltro già avvenuto in occasione dell’approvazione dei debiti fuori bilancio alla fine del 2009. Nella fattispecie si ricorda che un incarico legale conferito nel 2005 per un impegno di 2 mila euro di cui mille euro di residui al 2009 ha determinato un debito fuori bilancio di 37 mila euro. Stesso discorso per altro incarico conferito nel 2006;

Ritenuto

- importante acquisire tale relazione di approfondimento per le ragioni sopra esposte,

per quanto premesso, considerato e ritenuto il Consiglio Comunale di Campobello di Licata,

CHIEDE

- all’Amministrazione attiva di far predisporre una relazione di approfondimento ai funzionari competenti sui residui attivi e passivi da inserire per il futuro come allegato al rendiconto di gestione da sottoporre all’approvazione del Consiglio comunale.

Campobello di Licata, 7/9/2010

Firmato

Relazione depositata in Consiglio comunale
ALCUNE CONSIDERAZIONI SUL CONTO CONSUNTIVO 2009

Ci ritroviamo a discutere dell’approvazione del conto consuntivo ben oltre i termini di consentiti dalla legge del 30/4/2010 e dopo aver ricevuto l’ennesima diffida e nomina del commissario ad acta, con onere a carico del bilancio comunale, dopo gli equilibri di bilancio, l’ordinanza di protezione civile sul trasferimento delle somme accantonate alla Dedalo per la messa in sicurezza, l’approvazione del bilancio di previsione 2010.

Dalla lettura dei dati rappresentati nelle relazioni allegate al conto consuntivo 2009 è possibile fare alcune analisi, seppur parziali.

Il primo dato che emerge è quello che non è possibile tracciare una linea di demarcazione tra la gestione commissariale e l’attuale Amministrazione, anche perché manca una relazione politica dell’attuale Amministrazione e dunque andrebbero in tal senso analizzati i singoli atti amministrativi.

Solo il 56% degli impegni si sono trasformati in pagamenti, dato che scende al 50% considerando gli stanziamenti.

Solo il 10,6% della spesa in conto capitale impegnata è stata posta in pagamento così come solo il 68% della spesa corrente, tanto che nel 2009 i residui passivi, inerenti la prima e la seconda voce di spesa, hanno raggiunto la ragguardevole cifra di quasi 1,9 e 2,7 milioni euro.

Tali dati andrebbe meglio chiariti anche perché nelle varie relazioni non riescono ad emergere le motivazioni dei ritardi di questi pagamenti; ed infatti nella relazione sul rendiconto della gestione è riportata una tabella riepilogativa della spesa articolata per programmi suddivisa in stanziamenti, impegni e pagamenti e successive tabelle molto generiche, senza relativi approfondimenti.

Stesso discorso emerge analizzando le singole relazioni dei funzionari.

Perché i pagamenti del programma territorio ed ambiente hanno raggiunto la modesta percentuale del 20% rispetto agli impegni ed i pagamenti del programma settore sociale il 72%, solo per fare l’esempio di due dei quattro programmi più cospicui del bilancio comunale (due dei tre considerando solo le spese correnti)?

Il tutto porta ad affermare che nel 2009 l’Amministrazione Comunale che ha governato non ha brillato per la celerità di azione della “macchina comunale”.

Altro dato che emerge è l’ammontare complessivo dei residui che hanno raggiunto l’importo di 29 milioni di euro di cui 18 milioni di euro attivi e 11 milioni di euro passivi.

Quasi il 27% dei residui complessivi sono stati determinati nel 2009, con percentuali oscillanti dal 17% dei residui attivi al 43% dei residui passivi.

Se il 78% dei residui passivi si è formato nel triennio 2007/2009, tale percentuale sale al 93% della spesa corrente e solo al 59% della spesa in conto capitale, che invece a primo impatto poteva subire il rallentamento dovuto alle procedure rigorose del rispetto del protocollo di legalità Carlo Alberto Dalla Chiesa.

Anche l’analisi dettagliata dei residui non può essere effettuata per la mancanza di una relazione di approfondimento dei responsabili settore. Ed infatti l’elenco analitico dei residui allegato al conto consuntivo andrebbe accompagnato da una relazione in cui si riescano a capire le motivazioni per cui le spese e le entrate non si trasformino nell’anno di riferimento in pagamenti ed incassi. Ad esempio dall’elenco emergono 60 mila euro risalenti al 1994, perché esistono spese risalenti al 1994 che ad oggi non sono state ancora pagate? Stesso discorso può essere fatto per i residui attivi.

Ed inoltre una relazione di approfondimento darebbe una maggiore informazione ai Consiglieri comunali anche sui debiti potenziali fuori bilancio che potrebbero sorgere. Ad esempio dalla sommatoria dei residui passivi relativi alle spese legali emerge un importo complessivo di 581 mila euro, alcune delle quali risalenti al 1995. Verosimilmente parte di queste spese legali se aggiornate alle competenze nel frattempo maturate farebbero emergere nuovi debiti fuori bilancio.

D’altronde abbiamo esempi concreti avvenuti di recente come l’approvazione dei debiti fuori bilancio alla fine del 2009. Nella fattispecie si ricorda un incarico legale conferito nel 2005, per un impegno di 2 mila euro di cui mille euro di residui al 2009, ha determinato un debito fuori bilancio di 37 mila euro. Stesso discorso per altro incarico conferito nel 2006.

Mancano altri approfondimenti. Ad esempio a quali progetti si riferiscono i revisori quando fanno riferimento allo stralcio dai residui attivi e passivi di un importo di 3 milioni di euro per progetti non più stanziati dalla Regione? E perché i canoni di fognatura e depurazione gestiti dall’EAS per 500 mila euro vengono considerati inesigibili?

Per quanto riguarda l’albo dei beneficiari di contributi di natura economica è necessario predisporlo e non rinviare alle singole delibere per come indicato dalla relazione dei revisori.

Dalle varie relazioni dei funzionari e dei revisori si fa riferimento al fatto che nel 2009 il Comune non era obbligato al rispetto del patto di stabilità, tuttavia è da evidenziare che in nessuna delle relazioni, neanche in quelle relative ad altri documenti contabili (bilancio di previsione, equilibri di bilancio, assestamento di bilancio), si è fatto riferimento ai rischi potenziali dovuti al possibile mancato rispetto, a legislazione vigente, del patto di stabilità 2010. Anzi nella relazione dei revisori al bilancio di previsione 2009 è affermato che “con le previsioni contenute nello schema di bilancio, l’ente può conseguire negli anni 2009, 2010 e 2011, gli obiettivi di finanza pubblica” (patto di stabilità), mentre quest’anno abbiamo scoperto che a legislazione vigente il Comune non poteva rispettare il patto di stabilità stante il saldo finanziario per l’anno 2007 pari a 4,1 milione di euro e gli obiettivi di finanza pubblica.

Per quanto riguarda l’avanzo di amministrazione pari a 14,8 milioni di euro è opportuno evidenziare che il fondo per il finanziamento spese in conto capitale è cresciuto di 200 mila euro rispetto all’importo del 2008, pari a 400 mila euro, fondo che con alcune proposte dei gruppi consiliari di opposizione si era tentato di impegnare.

Per quanto riguarda l’ammontare del fondo non vincolato pari a 3,6 milioni di euro, in sintonia con i revisori, si propone di destinarlo a coprire i debiti fuori bilancio, a nuove passività potenziali ed alla verifica sulla fattibilità del rimborso dei prestiti, soprattutto quelli con tasso più elevato.

Ad esempio il Comune dispone di 7 prestiti con un tasso del 6,5%, anche se dal sito web del Ministero il tasso rappresentato è del 9%, per una quota rimborsata di capitale nel 2009 pari a quasi 134 mila euro, una stima di interessi di 21 mila euro ed un debito residuo di 193 mila euro. Se il Comune provvedesse, previa verifica della fattibilità della proposta, ad estinguere tali debiti si avrebbero benefici per il bilancio comunale e si avrebbero ulteriori possibilità di stipula di nuovi mutui per nuovi investimenti a tassi più bassi pari a meno del 4% per il tasso fisso e ancora più basso per il tasso variabile.

Ultimo aspetto da sottolineare sono i nuovi 10 parametri di deficitarietà, su 4 di essi il Comune non è in equilibrio di cui 3 connessi ai residui ed uno ai debiti fuori bilancio.

Al 5° parametro non rispettato il Comune si troverebbe ad essere in condizioni di deficit strutturale con le evidenti ripercussioni nella macchina amministrativa comunale.

È da sottolineare che presumibilmente anche quest’anno i parametri connessi ai residui non verranno rispettati stante l’elevato scostamento con il limite massimo.
Per quanto riguarda l’altro parametro non rispettato relativo ai debiti fuori bilancio nel 2010 sono già stati riconosciuti 24 mila euro di debiti e considerando l’aumento delle entrate correnti per il 2010 dovuto all’aumento della TARSU, che compensano eventuali minori proventi dei servizi pubblici e minori trasferimenti, la soglia massima del parametro non supererà i 100 mila euro e quindi rimane un margine massimo di 76 mila euro per il riconoscimento di debiti fuori bilancio.
Quindi anche per il 2010 rimarrebbero pregiudicati 4 parametri su 10 e quindi è opportuno attenzionare il parametro n.6 connesso alla spesa del personale, visto la vicinanza alla soglia massima pari al 39%.

Campobello di Licata, 7/9/2010

Firmato







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