martedì 18 maggio 2010

Le donne in Giunta. Un tabù a Campobello

Pubblico la lettera che il comitato donne del PD ha inviato al Sindaco, al Presidente ed al Consiglio Comunale di Campobello di Licata in merito al problema delle pari opportunità nella Giunta Comunale.

Al Signor Sindaco del Comune di Campobello di Licata
Al Signor Presidente del Consiglio Comunale
E p.c. al Consiglio Comunale di Campobello di Licata

Nonostante le copiose norme, sia comunitarie sia nazionali, che tutelano e garantiscono le pari opportunità tra uomini e donne, che prescrivono che la
“parità tra uomini e donne deve essere assicurata in tutti i campi”, che deve essere garantita l’”integrità della dimensione dell’uguaglianza tra uomini e donne in tutte le politiche della Comunità”, non possiamo non constatare come tutte queste disposizioni siano regolarmente e metodicamente disattese.

E cosa più grave, la violazione di dette norme viene consumata in quelle istituzioni che, invece, dovrebbero esserne le principali garanti.

Nella fattispecie ci riferiamo all’Amministrazione comunale di Campobello di Licata che, pur avendo conseguito un ottimo risultato elettorale, grazie anche al contributo delle donne presenti nelle liste elettorali, ha mostrato di averne scarsa considerazione, non nominandone alcuna nella Giunta.

Forse le donne presenti nelle liste non avrebbero avuto le capacità richieste dall’incarico?

Sicuramente no, ne siamo convinte.
È stato fatto un uso strumentale della presenza femminile nelle liste?

Evidentemente sì.

E ci stupisce che nessuna delle candidate, che pure si sono impegnate per l’affermazione del loro schieramento, non abbia lamentato il fatto di essere stata dimenticata da una memoria corta, labile e maschilista.

Il Sindaco ha mostrato di avere scarsa considerazione delle donne non conferendo a nessuna di loro incarichi di responsabilità.

E a nulla è valsa l’interrogazione dei Consiglieri Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del 29/09/2009, con la quale chiedevano di ricondurre l’Amministrazione comunale al rispetto e all’osservanza delle norme comunitarie e nazionali nonché del regolamento comunale, procedendo alla ricomposizione dell’esecutivo con la nomina del 50% di donne.

Il Sindaco, che ha mostrato scarsa sensibilità alle “quote rosa”, oltre ad accogliere le fondate e legittime richieste dell’opposizione, dovrebbe anche recepire il recente intervento del Ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna, sollecitato dal Consigliere comunale Antonio Fallea di Favara nei confronti del Sindaco Domenico Ruscello, per l’assenza di presenze femminili nella Giunta.

In un momento storico che vede molte donne al potere, seppure in misura ancora insufficiente, non dovrebbe essere necessario ricorrere al Ministro delle Pari Opportunità per farsi ricordare quanto “possa essere prezioso il contributo fattivo delle donne…che indubbiamente costituiscono un’importante risorsa sociale, culturale, economica e politica”.

Le donne del PD di Campobello di Licata


Norme a tutela delle pari opportunità:
- Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (2000), art. 23
- Costituzione, artt. 3-37-51-117
- Legge regionale 26/93
- Decreto Leg.vo 267/2000 - Testo Unico sugli ordinamenti degli enti locali
- Statuto comunale art. 8, comma 5°

Articolo riguardanti la lettera inviata dal Ministro delle Pari Opportunità ad un consigliere comunale di Favara (link)

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