sabato 22 maggio 2010

Il costo del servizio rifiuti per l'anno 2010 è insostenibile per i cittadini di Campobello

COMUNICATO STAMPA DEL GRUPPO CONSILIARE DEL PARTITO DEMOCRATICO DI CAMPOBELLO DI LICATA
IL COSTO DEL SERVIZIO RIFIUTI PER L’ANNO 2010 E’ INSOSTENIBILE PER I CITTADINI DI CAMPOBELLO


I consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata hanno inviato una lettera di risposta alla nota del Sindaco relativa al costo del servizio dei rifiuti che per l’anno 2010, secondo i dati della Dedalo Ambiente, dovrebbe essere pari a 1,8 milioni di euro.

I consiglieri ritengono che la proposta del Sindaco di rideterminare il costo del servizio ad un importo di 1,6 milioni, ricalcolato sulla popolazione effettiva, sia ancora insufficiente rispetto a tutto ciò che è avvenuto in questi anni in cui abbiamo assistito alla determinazione del costo dei rifiuti svincolato da un piano industriale, ad una gestione svincolata da una programmazione e da un bilancio preventivo, alla mancanza di un piano di interventi per la gestione integrata dei rifiuti, ragione principale per cui nacque la Dedalo Ambiente S.p.A. nel lontano 2002, al mancato avvio della raccolta differenziata, che ha causato danni in termini ambientali, di costo e sicuramente erariali per come sancito dalla Corte dei Conti in casi similari, financo alla mancata sottoscrizione, da parte della Dedalo, del contratto di gestione della discarica ed al mancato riconoscimento e pagamento della tariffa di conferimento, pur continuando a conferire i rifiuti nella discarica, determinando anche in questo caso danni economici per la nostra Comunità, poiché la discarica sarebbe ancora attiva, se ad utilizzarla sarebbero stati solo i Comuni del comprensorio.

Già con provvedimento del Sindaco dello scorso anno il gettito della TARSU 2009 è aumentato arrivando ad un importo di oltre 900 mila euro e nel 2010, per garantire la copertura del 97% del costo del servizio, dovrebbe ulteriormente aumentare, a giudizio del Sindaco, fino ad un importo complessivo di 1,5 milioni di euro, ovvero i cittadini di Campobello di Licata dovrebbe sborsare ulteriori 600 mila euro.

Tutto ciò è insostenibile, soprattutto se si pensa che nel lontano 2004 il costo per il Comune di Campobello era pari a 800 mila euro ed oggi dovrebbe essere di 1,8 milioni di euro!

Secondo i consiglieri del PD, in mancanza di altri elementi informativi oggettivi ed in attesa della sentenza TAR sul contenzioso in atto tra Comune e Dedalo, l’unico strumento giuridico che il Comune può far valere, seppur parziale ed insufficiente, è il contratto di gestione firmato tra il Comune e da Dedalo nell’anno 2005, a tutt’oggi in vigore, e sulla base di questo contratto determinare il costo del servizio che per l’anno 2010, disconoscendo l’importo dell’IVA, dovrebbe essere di poco superiore ad un milione di euro, assicurando così sia la gradualità dell’aumento del gettito che la sostenibilità, in questo momento di profonda crisi, per le famiglie campobellesi.

I consiglieri del PD propongono altresì la costituzione di una commissione consiliare che, insieme agli uffici ed alla Amministrazione attiva, determini l’ammontare dei crediti e dei debiti del Comune di Campobello nei confronti della Dedalo da inserire nella massa attiva e passiva che i nuovi liquidatori della Dedalo dovranno determinare nei prossimi mesi ed anzi invitano il Presidente del Consiglio Comunale a presentare tale proposta in un Consiglio Comunale da convocare con urgenza, dove tra l’altro il Consiglio dovrebbe decidere, all’unanimità, di avviare la liquidazione della Dedalo, prima ancora dei termini stabiliti dalla normativa, per la mancanza di fiducia nell’organo amministrativo della Dedalo e per la rottura del vincolo societario causato dai Comuni di Canicattì e Licata, dovuto al mancato riconoscimento del principio del calcolo del costo del servizio sulla popolazione effettiva in luogo di quella fissata dalla Dedalo.

Per ultimo i consiglieri del PD evidenziano che lo scorso giovedì il capogruppo del PD è stato sentito dalla Commissione provinciale che sta svolgendo un’indagine sull’ATO idrico e sugli ATO rifiuti in Provincia di Agrigento ed in tale sede è stata acquisita la relazione che il gruppo consiliare aveva depositato nella seduta consiliare dello scorso 29 aprile quando si è discusso della mozione sui rifiuti presentata dal PD.

Il testo integrale della lettera inviata al Sindaco sarà reso disponibile nel blog, www.giuseppesferrazza.blogspot.com.

Campobello di Licata, 22/5/2010

I Consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone

testo della lettera inviata al Sindaco di Campobello
Al Sindaco
Alla Giunta Municipale
Al Presidente del Consiglio Comunale
Ai Consiglieri comunali

Oggetto: Definizione tariffa TARSU 2010.
Riscontro nota del Sindaco del 14/5/2010, prot.1997

In riferimento a quanto in oggetto il Gruppo consiliare del Partito Democratico di Campobello, pur apprezzando la protesta del Sindaco nei confronti della Dedalo per l’applicazione del costo del servizio tenendo conto della popolazione effettiva, più volte segnalato dal PD, in luogo della popolazione fissata dalla Dedalo, ritengono, “al netto di ogni facile demagogia”, che la soluzione prospettata sia insufficiente per le ragioni di seguito rappresentate.

In un passaggio della lettera il Sindaco ha affermato che “è stato verbalizzato che il Comune di Campobello di Licata condurrà le proprie analisi di costo sul dato di € 139,50 + IVA per abitante con un costo complessivo di € 1.584.052,99, in attesa che la questione non venga definitivamente chiarita”.

A nostro giudizio questo è un passaggio totalmente non condivisibile perché si ripete ciò che è avvenuto l’anno scorso, con l’approvazione del bilancio da parte del Sindaco, ovvero il Sindaco dimentica che in questi anni il Comune, attraverso i propri funzionari e poi con la Commissione straordinaria, ha contestato il metodo di calcolo del costo dei rifiuti che oggi, invece, sembra essere riconosciuto, seppur rettificato dalla popolazione effettiva, dimenticando che su questo aspetto, e su altri, si innesca il contenzioso attualmente in atto tra il Comune di Campobello e la Dedalo.

In questi anni abbiamo assistito alla determinazione del costo dei rifiuti svincolato da un piano industriale, ad una gestione svincolata da una programmazione e da un bilancio preventivo, dalla mancanza di un piano di interventi per la gestione integrata dei rifiuti, ragione principale per cui nacque la Dedalo Ambiente S.p.A. nel lontano 2002, dal mancato avvio della raccolta differenziata, che ha causato danni in termini ambientali, di costo e sicuramente erariali per come sancito dalla Corte dei Conti in casi similari, financo alla mancata sottoscrizione, da parte della Dedalo, del contratto di gestione della discarica e del mancato riconoscimento e pagamento della tariffa di conferimento pur continuando il conferimento dei rifiuti nella discarica, determinando anche in questo caso danni economici per la nostra Comunità, poiché la discarica sarebbe ancora attiva, se ad utilizzarla sarebbero stati solo i Comuni del comprensorio.

Il Comune, sulla base dei calcoli approssimativi della Dedalo, dovrebbe sostenere anche per il 2010 un costo del servizio troppo elevato che, invece, se rapportato ai rifiuti prodotti dai Comuni dell’Ambito o alla popolazione effettiva sarebbe notevolmente inferiore, a prescindere dal costo medio del servizio applicato.

Da ultimo non va dimenticata anche la scelta arrogante dei Comuni di Canicattì e Licata, in forza dei numeri in assemblea anche a causa dell’assenza della Provincia, di disconoscere un principio elementare di ripartizione del costo sulla base della popolazione effettiva, scelta che di per se dovrebbe determinare la cessazione del vincolo societario.

L’unico strumento giuridico che il Comune può far valere, seppur parziale ed insufficiente, è il contratto di gestione firmato tra il Comune e da Dedalo nell’anno 2005, a tutt’oggi in vigore, ed è a questo che dovremmo fare riferimento, fino a quando la Dedalo non fornirà al Comune quel famoso costo industriale, determinato dal cantiere di servizio, base per il calcolo del costo dei rifiuti e delle somme spettanti alla Dedalo.

Quel contratto stabilisce che il “servizio viene trasferito alla società d’ambito …… sulla base del costo medio per abitante di € 103,67”, costo fissato da una delibera dei Sindaci del 2005 (che sarebbe interessante leggere per capirne i contenuti, poiché gli uffici comunali ne sono sprovvisti in quanto la Dedalo, a detta dell’ufficio ambiente, si rifiuta di fornirne copia), ragion per cui il costo del servizio per l’anno 2010 dovrebbe essere pari ad € 1,2 milioni nel caso si considerasse la popolazione fissata dalla Dedalo ed € 1,1 milioni nel caso si considerasse la popolazione effettiva al 31/12/2009, senza naturalmente applicare l’IVA, poiché trattasi di “gestione in house” e, comunque, la Corte Costituzionale ha disconosciuto l’applicazione dell’IVA sulla TARSU.

Solo considerando questo costo si potrebbe parlare di reale possibilità di integrale copertura del servizio, così come stabilito già con l’art.21, comma 17, della L.R. 19/2005, che per inciso varrebbe anche per gli altri anni, e gradualità dell’aumento del gettito, principio che sicuramente non sarebbe rispettato con il passaggio da una lista di carico di 900 mila euro per il 2009 ad una di 1,536 milioni di euro per il 2010 (ipotesi con copertura del 97% del costo del servizio pari a 1,584 milioni di euro), che si tradurrebbe in un aumento da 162 euro nel 2009 (compreso tributo provinciale del 4%) a 275 euro nel 2010, nel caso di un’abitazione di 100 mq, e per la stessa superficie da 467 a 782 euro per un esercizio non alimentare e da 588 a 985 euro per un esercizio alimentare.

Non va dimenticato inoltre che la nuova legge regionale 9/2010 tra le finalità ha previsto che è necessario “rendere compatibile l’equilibrio economico del servizio di gestione integrata dei rifiuti con le risorse pubbliche disponibili e con le entrate derivabili dalla riscossione della TARSU”, soprattutto per un Comune come quello di Campobello che è passato da un costo di 800 mila euro nel 2004, quando la gestione era diretta, ad un costo applicato dalla Dedalo di 1,8 milioni per l’anno 2010, con un aumento spaventoso del costo e contestuale peggioramento del servizi fornito, a partire dallo spazzamento delle strade e dalla igienizzazione dei cassonetti.

Accettare dunque l’ipotesi di costo del servizio fissato dalla Dedalo, seppur rettificato in funzione della popolazione effettiva, comporterebbe un impatto pesante alle finanze del Comune, poiché è notorio che nei capitoli del bilancio trovano riscontro solo le somme determinate dalle liste di carico approvate nei vari anni che non coprono, nel periodo 2005/2008, neanche il 50% del costo del servizio e per il periodo 2005/2009 il debito del Comune nei confronti della Dedalo risulterebbe pari ad almeno 3 milioni di euro, che passerebbe a 4 milioni di euro tenendo conto anche della quota di TARSU che il Comune non riesce, e non riuscirà, a riscuotere (ipotesi riscossione al 70%).

Concludendo, dunque, è necessario ribadire alla Dedalo, comunicandolo anche all’Assessorato regionale di competenza, che in mancanza di altre elementi informativi oggettivi ed in attesa della sentenza del TAR, vista l’istanza di prelievo presentata dal Comune in data 5/5/2010, il Comune si atterrà al contratto di gestione firmato tra le parti e su questa base determinerà il costo da inserire in bilancio, in ossequio alla normativa in vigore.

Nelle more il gruppo consiliare del PD ritiene necessaria ed urgente la istituzione di una commissione consiliare che, insieme agli uffici ed alla Amministrazione attiva, determini l’ammontare dei crediti e dei debiti del Comune di Campobello nei confronti della Dedalo da inserire nella massa attiva e passiva che il/i nuovo/i liquidatore/i da nominare, possibilmente persone di comprovata esperienza nel settore, non lottizzati dai partiti e non riconducibili a soggetti in qualche modo impegnati nella gestione della Dedalo, dovranno determinare nei prossimi mesi ed anzi si invita il Presidente a presentare tale proposta in un Consiglio Comunale da convocare con urgenza, dove tra l’altro il Consiglio dovrebbe decidere, all’unanimità, di avviare la liquidazione della Dedalo, prima ancora dei termini stabiliti dalla normativa, per la mancanza di fiducia nell’organo amministrativo della Dedalo e per la rottura del vincolo societario causato dai Comuni di Canicattì e Licata.

Per ultimo si evidenzia, inoltre, che ad oggi l’Amministrazione Comunale non ha fornito nessun progetto di bilancio 2010 e quindi non si è nelle condizioni di poter verificare le disponibilità di bilancio per la copertura integrale o parziale del costo del servizio e le possibili soluzione da proporre.

Il gruppo consiliare del PD, attraverso i propri rappresentanti, è stato sempre disponibile a dare il proprio contributo sull’argomento, come dimostrato nel corso di questi mesi, e lo sarà anche per il futuro per difendere la Comunità di Campobello e tutelare i propri cittadini.

Cordiali Saluti
Campobello di Licata, 21/5/2010
I Consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone

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