giovedì 25 febbraio 2010

Resoconto del Consiglio comunale del 22/2/2010

L’altro giorno si è tenuto, alle ore 19:30, il Consiglio Comunale presso il Centro Polivalente, quale seduta prosecuzione.

Tre i punti all’ordine del giorno rimasti da discutere dal precedente Consiglio:

1) Mozione ai sensi dell’art.14 dello Statuto Comunale per la disciplina del “lavoro occasionale accessorio” – Prot. n.595 del 14/01/2010;

2) Mozione ai sensi dell’art.14 dello Statuto Comunale per la “valorizzazione dei fabbricati urbani di proprietà comunale”;

3) Discussione generale sul problema dei rifiuti.

Assenti Falsone, Terranova, Puntarello, Nigro e Montaperto.

Prima dell’inizio della seduta ci sono state alcune comunicazioni da parte del Vice Sindaco sulla riunione dello scorso sabato con la protezione civile sullo stato di manutenzione di alcune strutture e del Presidente del Consiglio che ha letto la lettera del Presidente della Dedalo con la quale ha comunicato che la “Società ha stabilito, da sempre, di non partecipare alla sedute dei Consigli Comunali dei Comuni dell’Ambito” e che comunque il Presidente “si dichiara disponibile, in uno spirito di collaborazione, a partecipare ad un incontro ristretto con la Commissione Consiliare competente in presenza del Presidente del Consiglio”.

Sul punto il sottoscritto ha dichiarato che il Presidente la scora settimana aveva manifestato al sottoscritto la disponibilità a partecipare ai lavori del Consiglio comunale ed anche alla conferenza dei capigruppo, qualora convocata.

Abbiamo preso atto della mutata posizione, manifestando la contrarietà comunque del gruppo del PD.

L’altra comunicazione ha riguardato la richiesta di adesione del Consigliere Incardona al gruppo Bianca Azzurra.

Il sottoscritto ha fatto presente che alcuni giorni fa un Assessore della Giunta aveva attaccato pesantemente un altro Assessore e ciò non poteva passare in silenzio.

Al momento il Vice Sindaco ha dichiarato di non volere entrare nel merito, demandando al Sindaco tutta la questione (lo stesso quando è entrato in Consiglio ha fatto presente che la questione sarà discussa nei prossimi giorni).

Il 1° punto all’ordine del giorno era la mozione sul lavoro accessorio al Comune di Campobello di Licata, la proposta è stata illustrata dal Consigliere Picone.

Sulla mozione c’era un parere negativo del Segretario comunale, ma il gruppo del PD ha depositato una dichiarazione scritta che motiva invece il voto favorevole alla mozione (sotto si riporta la dichiarazione).

Entra il Consigliere Nigro.

Il Vice Sindaco ha invitato il gruppo del PD a ritirare il provvedimento, mentre il Consigliere Picone per agevolare la discussione ha presentato una rettifica, ovvero dopo la frase “INVITA L’AMMINISTRAZIONE” si aggiunge la frase “PREVIA INDIVIDUAZIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE E NEL LIMITE DEL RISPETTO DEL PATTO DI STABILITÀ E DEL CONTENIMENTO DELLA SPESA DEL PERSONALE”.

A questo punto il Consigliere Lombardi ha chiesto la sospensione della seduta per 10 minuti, richiesta votata all’unanimità.

Alla ripresa della seduta lo stesso Lombardi ha dichiarato il parere favorevole della maggioranza, per cui la mozione è stata approvata all’unanimità (vedi testo approvato).

Il 2° punto all’ordine del giorno era la mozione sulla valorizzazione dei fabbricati comunali (sotto si riporta il testo), illustrata dal sottoscritto.

Su tale mozione il Consigliere Intorre ha presentato a nome della maggioranza un ordine del giorno sul centro storico, che dopo è stato approvato all’unanimità.

Sulla mozione la maggioranza ha espresso parere non favorevole anche perché intendono procedere a prendere in locazione un fabbricato dove ospitare la SOAT.

Il sottoscritto ha sottolineato invece che dovrebbero essere valorizzati i fabbricati comunali di proprietà comunale, come quelli presenti in Via Ortis e Crispi nel centro storico.

Ciò consentirebbe di non aumentare la spesa corrente e attraverso la spesa in conto capitale valorizzare beni di proprietà.

La mozione è stata bocciata con 10 voti contrari (5 voti favorevoli, opposizione, 1 astenuto, Consigliere Accascio).

A questo punto vista l’assenza del Presidente della Dedalo, si è deciso di convocare una conferenza dei capigruppo per far partecipare il Presidente della Dedalo e poi convocare un Consiglio sui rifiuti anche perché il gruppo del PD ha presentato una mozione che sarà leggermente rettifica a giorni per correggere alcuni errori formali e per alcune integrazioni.

DICHIARAZIONE DI VOTO CON LA RELATIVA MOTIVAZIONE RISPETTO AL PARERE NEGATIVO RILASCIATO DAL SEGRETARIO GENERALE IN MERITO ALLA MOZIONE, AI SENSI DELL’ART.14 DELLO STATUTO COMUNALE VIGENTE, PER LA DISCIPLINA DEL LAVORO OCCASIONE ACCESSORIO NEL COMUNE DI CAMPOBELLO DI LICATA

I sottoscritti Consiglieri Comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del gruppo consiliare del PD di Campobello di Licata in merito al parere rilasciato dal Segretario generale sulla mozione che disciplina il lavoro accessorio, dove si esprime “parere di non conformità all’ordinamento giuridico” poiché la mozione “esula dalla tassatività delle competenze del Consiglio Comunale, così come definita dalla Legge regionale N.48/91 e successive modifiche ed integrazioni” ed inoltre “viola – altresì – il 3° comma dell’art.11 dello Statuto Comunale nonché il sistema delle competenze, così come definita dall’art.107 – commi 3 e 4 – del D.lgs.vo N.267/2000, nonché del D.Lgs. N.165/2001 e successive modifiche ed integrazioni, materie regolanti lo status del dirigente ricoperta da espressa riserva statale”, evidenziano le seguenti considerazioni, peraltro già espresse con lettera del 22/10/2009 al Presidente del Consiglio Comunale in occasione del mancato inserimento di alcune mozioni nell’ordine del giorno di un Consiglio Comunale.

Le mozioni ai sensi del comma 5 dell’art.14 dello Statuto comunale vigente “tendono a provocare un giudizio sulla condotta e sull’azione del Sindaco o della Giunta, oppure un voto circa i criteri da seguire nella trattativa di un affare, oppure a dare direttive su determinate questioni” ed ai sensi del comma 6 “il Consigliere proponente può chiedere che il Consiglio si esprima con un voto”.

Dalla dottrina prevalente la mozione è intesa come invito rivolto al Sindaco o alla Giunta e diretta a promuovere un’ampia discussione su un argomento di particolare importanza. L’invito in parola può anche essere diretto a provocare l’attività deliberativa della Giunta o del Consiglio, o, ancora, a dettare i criteri direttivi per l’attività amministrativa dell’ente locale.

La mozione, dunque, ha carattere e natura di un atto di sindacato politico sull’operato dell’esecutivo e tende ad incidere, mediante le indicazioni in essa contenute, sul merito del programma amministrativo espresso dal Sindaco e dalla Giunta, senza l’autoritarietà di imporre unilateralmente modificazioni nella sfera giuridica dei destinatari. Tra l’altro una certa giurisprudenza si è spinta a ritenere che l’atto in parola non abbia la forza giuridica propria di provvedimento amministrativo, nemmeno quando si traduca in una votazione (TAR Abruzzo, Pescara: 20/02/1991, n.166 e 11/11/1994, n.570).

L’eventuale approvazione delle mozione non comporta impegno di spesa in quanto trattasi di atto di indirizzo politico-amministrativo e non può essere altrimenti anche perché né gli ordini del giorno, né le mozioni, né le interrogazioni possono contenere impegni di spesa. Tale indirizzo consiste nella fissazione, con la libertà nei fini caratteristica dell’azione politica, di obiettivi di massima di sviluppo della vita civile e sociale della comunità amministrata, nel controllo e nella vigilanza sugli altri organi del Comune, nella sollecitazione e nel richiamo degli organi comunali al perseguimento degli obiettivi prefissati.

Gli atti di indirizzo sono atti che costituiscono manifestazione di desiderio e, in quanto tali, privi di diretta operatività e di effetti nei confronti di terzi, sono rivolti ad orientare successivi provvedimenti del Sindaco o della Giunta (Gli atti amministrativi del Comune, Maggioli Editore, pagine 194 e 197). In questo caso la volizione dell’organo deliberante non è trasfusa in un provvedimento, ma in un atto che non costituisce manifestazione di volontà.

Nel caso di specie la mozione con oggetto la disciplina del lavoro occasionale accessorio il Consiglio comunale “invita l’Amministrazione Comunale ad attivare la procedura di lavoro occasionale accessorio, nei limiti indicati dalla specifica normativa, per soddisfare eventuali esigenze lavorative di carattere occasionale, discontinue e saltuarie”, quindi un semplice “invito” e non un “impegno” nella consapevolezza dei sottoscritti che la materia è demandata alla Giunta Municipale e quindi trattasi di una manifestazione di desiderio del Consiglio comunale.

Per ultimo i Consiglieri Comunali evidenziano che l’art.23 dello statuto comunale stabilisce che i pareri che accompagnano le proposte di deliberazioni non sono dovuti “per i meri atti di indirizzo, per le mozioni, le interrogazioni, gli ordini del giorno e gli altri atti che non hanno valenza deliberativa”, per cui è stato, dunque, un errore chiedere un parere ai sensi dell’art.23 dello statuto comunale poiché “non è dovuto” per le mozioni.

Per le superiori considerazioni, dunque, i sottoscritti esprimono parere favorevole all’approvazione della mozione ed invitano gli altri Consiglieri comunali a fare altrettanto.

Campobello di Licata, 22/2/2010




MOZIONE, AI SENSI DELL’ART.14 DELLO STATUTO COMUNALE, SULLA VALORIZZAZIONE DEI FABBRICATI URBANI DI PROPRIETÀ COMUNALE

IL CONSIGLIO COMUNALE DI CAMPOBELLO DI LICATA
Premesso che:

- il Comune di Campobello di Licata dispone di alcuni fabbricati urbani di proprietà comunale che ad oggi non sono valorizzati;

- nello specifico tali fabbricati sono indicati nell’allegato A della Delibera Commissariale, con i poteri del Consiglio Comunale, n.14 del 26/4/2009;
Considerato che:

- attualmente il Comune di Campobello di Licata dispone di alcuni fabbricati in locazione, quale ad esempio quello ove è ubicato il comando dei vigili urbani;

- in futuro altri fabbricati potrebbero essere presi in locazione per insediarvi altri uffici comunali;

- invece, è opportuno valorizzare i fabbricati di proprietà comunale soprattutto quelli in via Ortis e Crispi con interventi di ristrutturazione edilizia, evitando di realizzare in quell’area un parcheggio pubblico, che al momento necessita di una variante urbanistica al PRG, del N.O. della Soprintendenza BB.CC.AA. e del parere del Genio civile come si evince nel piano triennale delle opere pubbliche 2009/2011;

- con la ristrutturazione dei fabbricati si potrebbe, alla scadenza del contratto di locazione, riportare il comando dei vigili urbani in fabbricati di proprietà comunale;

Ritenuto

- quindi più opportuno indirizzare le risorse di bilancio per investimenti e non per locazioni che contribuiscono ad aumentare la spesa corrente,
per quanto premesso e considerato il Consiglio Comunale di Campobello di Licata

SI IMPEGNA

- a valorizzare i fabbricati urbani di proprietà comunale;

- a non stanziare nel prossimo bilancio di previsione risorse finanziare in uscita per nuove locazioni di fabbricati;

- a stanziare nel prossimo bilancio di previsione risorse finanziarie per ristrutturare i fabbricati urbani di via Crispi e Ortis, di proprietà comunale, da destinare ad uffici comunali.

Campobello di Licata, lì 1/2/2010

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