domenica 21 febbraio 2010

E poi parlano di costi della politica!

Lo scorso mese di gennaio sono state liquidate ai Consiglieri comunali le indennità per la presenza durante le sedute consiliari del 2° semestre 2009.

Complessivamente sono stati erogati ai 20 consiglieri (fino al 9/11 per un consigliere dimissionario), non considerando il Presidente del Consiglio che percepisce un’indennità di funzione, emolumenti per € 5.791,33, impegnati con determine del responsabile del settore n.38 del 31/12/2009 e n.10 del 21/1/2010.

Personalmente avendo partecipato a tutte le nove sedute consiliari ho maturato un importo, udite bene, di 302,13 euro (€ 327,81 considerando anche l’IRAP dell’8,5%, pari a € 25,68, pagata dal Comune) al lordo delle ritenute, per un importo netto percepito di 232,64 euro.

A queste sedute è necessario aggiungere anche quelle non retribuite, ovvero n.10 conferenze dei capigruppo a cui ho partecipato ed i due Consigli comunali aperti di Ravanusa, per il problema dell’agricoltura, e Licata, per la questione aeroporto.

Qualcuno magari dirà che sono tanti questi emolumenti, io personalmente ritengo che siano insufficienti rispetto alla mole di lavoro che un Consigliere è chiamato ad espletare come il sottoscritto quando approfondisce tutti gli atti del Consiglio, quando propone delibere consiliari, che presuppongono uno studio approfondito delle problematiche ed altro ancora, ma va bene così.

Tutto ciò non fermerà l’azione riformatrice del gruppo consiliare del PD e del sottoscritto, come avete avuto già modo di vedere nel primo mese dell’anno con la presentazione di alcune proposte di delibera, su alcune importanti tematiche, e con la discussione sui rifiuti oggetto della seduta consiliare di domani, che ha necessitato la lettura di centinaia e centinaia di pagine, tra bilanci, atti costitutivi, delibere, leggi, relazioni e documentazione varia.

A proposito di quest’ultimo punto stiamo lavorando su una relazione che renderemo disponibile a tutti durante il convegno del prossimo 5 marzo sui rifiuti, in cui si ricostruisce tutta la storia dei rapporti tra la Dedalo ed il Comune di Campobello.

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