giovedì 15 gennaio 2009

L’analisi della bozza dello statuto siciliano del PD Sicilia

In questo post analizzerò brevemente i contenuti della bozza di statuto siciliano del PD Sicilia, approvato dalla Commissione Statuto della Assemblea Costituente Regionale del 31/07/2008, che sarà oggetto dell’assemblea regionale del prossimo sabato a Palermo.

Ci sono stati problemi per l’approvazione di questo statuto, come ricordato in uno dei miei post (link) ed a cui rinvio.

La bozza di statuto si divide in 9 parti in cui si analizzano:
- i principi ed i valori del PD Sicilia (1^ parte);

- i soggetti fondamentali e la struttura del partito (2^ parte);

- la struttura federale (3^ parte);

- le primarie, le candidature, gli incarichi, i doveri dei candidati e degli eletti (4^ parte);

- la sobrietà nella vita di partito e nell’azione politica (5^ parte);

- gli strumenti per la partecipazione, l’elaborazione del programma e la formazione politica (6^ parte);

- i principi della gestione finanziaria (7^ parte);

- le procedure e le norme di garanzia (8^ parte);

- le norme transitorie e finali (9^ parte).

1^ parte – principi e valori
Il PD siciliano è un soggetto politico dotato di autonomia politica, programmatica, organizzativa e finanziaria, confederato mediante patto al PD nazionale.

La mission del PD è la crescita civile, sociale e culturale della Sicilia, promuovendo lo sviluppo sostenibile e solidale, la cultura della legalità, la lotta alla mafia, le vocazioni territoriali, il rispetto del principio di sussidiarietà, la piena democrazia paritaria tra uomini e donne, il rispetto del pluralismo culturale e politico al proprio interno, combatte le discriminazione di ogni genere.

Il PD impronta il proprio agire politico all’innovazione, alla trasparenza, alla partecipazione e alla sobrietà delle azioni e dei comportamenti, alla parità di genere nelle candidature, negli esecutivi, nei congressi, negli organi dirigenti e rappresentativi.

2^ parte – soggetti fondamentali e struttura del partito
Soggetti fondamenti del PD sono gli iscritti e gli elettori, che partecipano in maniera diversa alla vita del partito e le strutture territoriali che si articolano nell’Unione Regionale, nelle Unioni Provinciali, nelle Unioni Comunali, nei Circoli Territoriali, nei Circoli legati ai luoghi di lavoro e di studio e nelle Associazioni quali viene accettata la confederazione.

La differenza fondamentale tra iscritti ed elettori consiste che i primi sottoscrivono, con la adesione, il manifesto dei valori, il codice etico e lo statuto, i secondi aderiscono alla proposta politica ma soprattutto i secondo partecipano alla vita del partito in alcuni casi ben definiti quali le primarie per la scelta del segretario regionale, delle assemblee regionali e per la scelta dei candidati del partito alle principali cariche istituzionali.

3^ parte – struttura federale
Il partito è composto da:

- i circoli che è l’unità organizzativa di base, con autonomia di iniziativa politica e finanziaria, attraverso cui gli iscritti partecipano alla vita del partito. I circoli si distinguono in territoriali, legati al luogo di residenza, di ambiente, legati alla sede di lavoro e/o studio. I circoli coincidono generalmente con il Comune (alle circoscrizioni ove presenti), salvo ulteriori circoli con delibera a maggioranza assoluta degli eventi diritto dell’assemblea comunale, ratificata dall’Assemblea dell’Unione Provinciale. Gli organi del circolo sono l’assemblea degli iscritti, il coordinamento (eletto dall’assemblea per la componente elettiva), il coordinatore (eletto dal coordinamento per 3 anni, rinnovabile una sola volta e comunque per un massimo di 6 anni), il tesoriere (eletto dal coordinamento, all’interno, su proposta del coordinatore). Il coordinamento può dotarsi di un organismo esecutivo ristretto che coadiuvi il coordinatore nelle sue funzioni;

- l’Unione Comunale che rappresenta tutto il PD, qualora ci sono più circoli, nel Comune. Gli organi dell’Unione sono l’Assemblea Comunale (il cui numero è deciso, per la componente elettiva, dall’Assemblea Provinciale, rispettando l’indice di proporzionalità costruito sulla base degli iscritti al circolo), il Segretario (eletto dall’assemblea) e la Direzione (eletta dall’assemblea). Il segretario può avvalersi di un esecutivo;

- l’Unione Provinciale che rappresenta il partito nel territorio di competenza provinciale, concorre con il livello regionale all’elaborazione dell’indirizzo politico del partito, gode di autonomia politica, programmatica, organizzativa e finanziaria, svolge azione di indirizzo sulle alleanze e sulla linea politica in ambito provinciale ed è costituita dalle Unioni Comunali. Gli organi sono l’Assemblea, il Segretario, il Vice-Segretario, il Tesoriere, la Direzione Provinciale, il Collegio di Garanzia;

- il Segretario provinciale che rappresenta il partito a livello provinciale. Il suo mandato dura 3 anni e può essere rieletto una solo volta e comunque per un massimo di 6 anni. Il segretario è eletto direttamente dagli elettori unitamente all’Assemblea Provinciale nello stesso giorno in cui avviene l’elezione del Segretario Regionale e dell’Assemblea Regionale. Partecipano alle primarie i primi 2 candidati che nell’Assemblea abbiano ottenuto il consenso di almeno il 15% dei voti validamente espressi, nonché i candidati che abbiano raggiunto il 10% di firme degli iscritti raccolte in almeno il 20% delle Unioni Comunali dell’intera provincia. Il Segretario può essere sfiduciato;

- l’Assemblea Provinciale che è composta per almeno il 70% dai membri elettivi (metà eletta dai circoli e metà dagli elettori, in proporzione agli scritti ed ai voti ottenuti alle ultime elezioni provinciali in ciascun comune o collegio della provincia) e per la rimanente parte dai membri per funzione (segretario, tesoriere, segretario dell’unione comunale della città capoluogo, candidati a segretario provinciale non eletti, segretario dell’organizzazione giovanile, portavoce delle donne, componenti delle assemblee regionale e nazionale, nonché Sindaco, quando iscritto al PD e capogruppo consiliare del comune capoluogo, Sindaci dei comuni della provincia iscritti al PD, Presidente di Provincia quando iscritto al PD e capogruppo provinciale, deputati regionali, membri della giunta regionale e parlamentari nazionali ed europei iscritti al PD eletti nella provincia). L’Assemblea ha competenza in materia di indirizzo politico nell’ambito territoriale ed elegge un proprio presidente che rimane in carica per la durata di tutto il mandato dell’Assemblea e può essere sfiduciato;

- la Direzione Provinciale che è costituita da componenti per funzioni (Segretario, Tesoriere, Presidente dell’Assemblea, Responsabile dell’Organizzazione, Segretario dell’Organizzazione Giovanile, portavoce provinciale delle donne democratiche, segretario dell’Unione Comunale del Comune capoluogo, sindaco, quando iscritto al PD, e capogruppo del PD del comune capoluogo, Presidente della Provincia, quando iscritto al PD, e capogruppo del PD in consiglio provinciale, parlamentari nazionali ed europei, membri della Giunta regionale e deputati regionali iscritti al PD nella provincia) e da componenti eletti, è eletta dall’Assemblea Provinciale e segue gli indirizzi dati dall’Assemblea;

- l’Esecutivo Provinciale composto da un massimo di 10 componenti nominati dal segretario che coadiuva il segretario nella gestione operativa del partito. L’esecutivo deve tener conto del pluralismo interno e del rinnovamento generazionale;

- il Tesoriere ed il Comitato di Tesoreria Provinciale. Il primo è eletto dall’Assemblea, il secondo (massimo 4 componenti) è eletto dalla Direzione Provinciale;

- il Collegio di Garanzia Provinciale che è eletto (da 3 a 7 componenti) tra i membri dell’assemblea;

- l’Unione Regionale che rappresenta l’unitarietà della politica del partito nella Regione Siciliana. Elabora l’indirizzo politico e programmatico del partito e stipula un Patto confederale con il Partito Nazionale che ne regola i rapporti. Sono organi del partito a livello regionale: l’Assemblea Regionale, la Direzione Regionale, il Segretario Regionale, il Vice-Segretario Regionale, il Tesoriere Regionale, la Conferenza dei Segretari Provinciali, il Collegio di Garanzia;

- il Segretario Regionale che rappresenta il Partito, ne esprime l’indirizzo politico sulla base della piattaforma approvata al momento della sua elezione. Il mandato del Segretario Regionale dura 3 anni ed è rieleggibile per una sola volta e comunque per un massimo di 6 anni. Il Segretario è eletto con il metodo delle primarie, aperte a tutti gli elettori. Sono ammessi alle primarie i primi 2 candidati che nell’Assemblea abbiano ottenuto il consenso di almeno il 15% dei voti validamente espressi. Sono altresì ammessi alle primarie i candidati che abbiano raggiunto il 5% di firme degli iscritti raccolte in almeno 5 province. Le candidature a Segretario Regionale vengono presentate in collegamento con liste di candidati a componenti dell’Assemblea Regionale, sulla base di piattaforme politico-programmatiche concorrenti. In ciascun collegio elettorale possono essere presentante una o più liste collegate a ciascun candidato alla segreteria. Il segretario può essere sfiduciato;

- Il Vice-Segretario che è proposto dal Segretario Regionale, di genere diverso dal proprio, eletto dall’Assemblea;

- L’Assemblea Regionale che è composta da 300 persone elette contestualmente all’elezione del Segretario Regionale. Il mandato di componente dura 3 anni. L’Assemblea ha competenza in materia di indirizzo della politica regionale del Partito, di organizzazione e funzionamento di tutti gli organi dirigenti regionali, di definizione dei principi essenziali per l’esercizio dell’autonomia da parte delle unioni provinciali;

- Il Presidente dell’Assemblea Regionale che viene eletto a scrutinio segreto dall’Assemblea rimane in carica per la durata di tutto il mandato dell’assemblea e può essere sfiduciato;

- Il Vice-Presidente dell’Assemblea Regionale che viene eletto dall’Assemblea, di genere diverso rispetto al Presidente;

- La Direzione Regionale, che è l’organo di direzione politica e di esecuzione degli indirizzi dell’assemblea regionale, è composta da membri elettivi e membri per funzione. La quota elettiva della direzione regionale, che non può essere inferiore al 60% dell’organismo, viene eletta per il 50% dall’Assemblea Regionale e per il 50% dalle Assemblee Provinciali in proporzione al numero dei componenti dell’Assemblea Regionale del Partito democratico Siciliano;

- La Conferenza dei Segretari Provinciali che è un organo di rappresentanza federale del partito, di coordinamento dell’iniziativa politica e delle scelte organizzative. La conferenza è presieduta e convocata dal Segretario Regionale o dal Vice- Segretario;

- L’Esecutivo Regionale che è composto da un massimo di 15 componenti nominati dal segretario entro 15 giorni dalla sua elezione. La sua composizione deve rispettare la pari rappresentanza di genere e deve tenere conto del rinnovamento generazionale e del pluralismo interno. L’esecutivo coadiuva il segretario nella gestione operativa del partito. Fra i componenti dell’esecutivo il Segretario Regionale nomina il Responsabile dell’Organizzazione Regionale che nello svolgimento del proprio ruolo deve garantire la sua terzietà e lavorare per rafforzare l’unitarietà dell’iniziativa politica del partito;

- Il Tesoriere e Comitato di Tesoreria Regionale eletto dall’assemblea a cui compete la responsabilità delle attività amministrative, patrimoniali e finanziarie del partito compresa la gestione del personale. Il Tesoriere Regionale dura in carica 3 anni e può essere rieletto soltanto per un mandato. Il Tesoriere dell'Unione Regionale è coadiuvato nel suo lavoro da un Comitato di Tesoreria. Il Comitato di Tesoreria svolge funzioni di indirizzo e di controllo delle attività economiche e patrimoniali del partito e dell’equa ripartizione delle risorse, sulla base del regolamento finanziario regionale; Il Comitato di Tesoreria, composto da 4 componenti, è eletto dalla Assemblea Regionale;

- Il Collegio di Garanzia Regionale che è eletto tra i membri dell’Assemblea Regionale nel corso della riunione di insediamento ed è composto da 7 membri. Il collegio di Garanzia elegge al suo interno un Presidente ed un Vice-Presidente di genere diverso.

4^ parte – primarie, candidature, incarichi, doveri dei candidati e degli eletti
Nella scelta delle candidature agli incarichi elettivi di partito e istituzionali il PD adotta il metodo delle primarie interne e/o aperte, la limitazione dei mandati per favorire il ricambio della classe dirigente, l’adozione del principio di non cumulabilità delle cariche elettive, l’obbligo di residenza in Sicilia per i candidati, il rispetto della parità di genere.

Tutti i candidati devono rispettare il manifesto dei valori ed il codice etico regionale.

Le primarie sono aperte per i candidati alla carica di Sindaco di Comune superiore a 10 mila abitanti, Presidente di Provincia, Presidente della Regione, deputato regionale, parlamentare nazionale e parlamentare europeo. Sono interne per la selezione dei candidati a consigliere provinciale e consigliere comunale.

La candidatura a Sindaco, Presidente di Provincia o della Regione può essere avanzata con il sostegno del 30% dei componenti della Assemblea del relativo livello territoriale, oppure con un numero di sottoscrizioni pari almeno al 10% degli iscritti nel relativo livello territoriale. Nel caso di primarie di coalizione le percentuali prima descritte aumentano al 40% ed al 30%.

Nella bozza di statuto sono disciplinate le incompatibilità. Ad esempio i parlamentari europei e nazionali non possono concorrere alle cariche di Segretario Regionale, Vice-Segretario Regionale e Segretario Provinciale, mentre i deputati regionali non possono concorrere alla carica di Segretario Provinciale.

Non sono ricandidabili come parlamentari europei, nazionale o regionale coloro che abbiano ricoperto dette cariche per 3 mandati anche non consecutivi e comunque per una durata superiore a 15 anni. Gli iscritti non possono ricoprire una carica monocratica di governo o far parte di un organo esecutivo collegiale per più di 2 mandati consecutivi.

5^ parte – sobrietà nella vita di partito e nell’azione politica
Non è prevista alcuna remunerazione per le cariche elettive di partito, salvo rimborsi spese.

Gli iscritti e gli eletti si impegnano a ridurre i costi della politica.

6^ parte – strumenti per la partecipazione, l’elaborazione del programma e la formazione politica

Ogni anno il PD indice una Conferenza programmatica.

Il PD si attiva anche attraverso forum tematici e si impegna a promuovere attività culturali per la formazione politica degli elettori e degli iscritti, nonché dei suoi gruppi dirigenti.

Il PD si impegna ad attivare il referendum su argomenti e scelte politiche di essenziale importanza, nonché a promuovere le organizzazioni giovanili.

7^ parte – principi della gestione finanziaria
Il PD è dotato di un collegio sindacale composto da 5 membri effettivi e 2 supplenti.
Il finanziamento del partito è costituito dalla risorse previste dalle disposizioni di legge, dalle quote di iscrizione, dalle erogazioni liberali degli eletti, dalle contribuzioni liberali provenienti dalle campagne di autofinanziamento e dalle feste del Partito.

I rimborsi elettorali vanno ripartiti nel caso di elezioni nazionali per il 75% alle Unioni Provinciali e per il 25% a quella Regionale, per le elezioni regionali le percentuali passano al 50% alle prime ed al 50% all’Unione Regionale.
Ciascun livello della struttura federale del partito ha una propria autonomia patrimoniale, finanziaria e gestionale.

È assicurata la massima diffusione dei bilanci delle strutture di partito.

8^ parte – procedure e organi di garanzia
Il PD si dota del collegio dei garanti che svolge le funzioni di garanzia relative alla corretta applicazione dello statuto, del codice etico, dei regolamenti, nonché dei rapporti interni al partito e dello svolgimento dell’attività democratica.
È previsto il commissariamento in caso di gravi e ripetute violazioni statutarie o regolamenti o di gravi e ripetute omissioni.

Lo statuto può essere modificato con il voto della maggioranza dei due terzi degli aventi diritto.

9^ parte – norme transitorie e finali
L’Assemblea costituente regionale eletta il 14/10/07 assume le funzioni dell’Assemblea Regionale.

Sono considerate valide tutte le nomine di partito e fino alla prossima elezione dei rispettivi livelli è riconosciuta valida la composizione delle assemblee territoriali e comunali senza distinzione tra quota elettiva e quota per funzione.

I componenti delle Assemblee Costituenti ai diversi livelli che si sono candidati in liste concorrenti al Partito Democratico nelle elezioni politiche, regionali ed amministrative del 2008, si considerano decaduti.

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