Lo scorso materdì si è riunito il coordinamento cittadino del PD di Canicattì per analizzare il voto e per discutere della presa di posizione del partito nei confronti dell'Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Corbo.
Il dibattito è stato molto vivace.
Anche in questa occasione ho fatto una mia analisi del voto che metto a disposizione di tutti.
Il PD di Canicattì quando è nato si è dotato di un coordinamento cittadino, composto da 66 componenti, di un coordinatore nella persona del dott. Antonio Cani, di un vice coordinatore nella persona dell'Avv. Diego Aprile, di un Presidente nella persona del ragioniere Franco Guccione e di un Vice Presidente nella persona dell'Insegnante Anna Tascarella. Infine, il partito si è dotato di una segreteria politica composta da: coordinatore, vice coordinatore, presidente, vice presidente, consiglieri comunali ed altri componenti.
A mio parere, ma anche a parere di alcuni altri componenti del coordinamento, visti i risultati elettorali sarebbe opportuno rivedere l'organigramma del partito anche perchè si sta per avviare la fase del tesseramento, che si chiuderà il prossimo 31 dicembre con la celebrazione del congresso entro il 28 febbraio del 2009, ed inoltre è necessario allargare il partito, con altre forze rappresentatitve della città e fare entrare negli organismi la componente che fa capo al neo consiglier provinciale Di Ventura.
Ad oggi, inoltre, risulta dimissionario il Presidente del coordinamento anche se non ha mai fatto pervenire le dimissioni al coordinamento.
A mio parere sarebbe opportuno fare chiarezza in merito alla segreteria politica, o diventa un esecutivo di diretta espressione del coordinatore oppure se deve essere un organismo dove si rispecchia la diversa articolazione del partito in città deve necessariamente cambiare fisionomia. Affronteremo l'argomento a partire dal mese di Settembre.
Per quanto riguarda il rapporto tra il PD e l'Amministrazione Comunale, finalmente è stata presa una posizione chiara e netta, senza tentennamenti ed ambiguità.
C'è un problema tra il PD ed il suo gruppo consiliare.
Questo argomento sarà oggetto di discussione nelle prossime settimane. L'obiettivo è quello di non perdere nessuno, anche se per fare ciò è necessaria la collaborazione di tutti.
Di seguito si riporta il comunicato stampa del PD in merito alle ultime scelte amministrative ed a seguire la mia analisi del voto del PD di Canicattì.
Ecco il testo del comunicato stampa:
Il PD di Canicattì manifesta il suo deciso giudizio negativo sulle ultime vicende politico amministrative e sulle dichiarazioni programmatiche rese dal Sindaco durante le ultime sedute consiliari.
Non vi è dubbio come la scelta operata dal Sindaco, di aderire al partito MPA e al progetto politico del Presidente della Regione Raffaele Lombardo, rappresenti un vero e proprio tradimento delle aspettative dei cittadini che meno di due anni fa avevano consegnato nelle mani di Corbo un chiaro ed esplicito mandato elettorale.
Il Sindaco dimenticando la propria storia politica ed amministrativa di centro-sinistra, dimenticando di essersi contrapposto politicamente e pubblicamente a quelle forze politiche che oggi sono sue alleate, orienta la sua azione politica richiamandosi ad un autonomismo di facciata e ad un governo di salute pubblica, celando il fallimento politico ed il suo vero obiettivo, far sopravvivere la sua sindacatura il più a lungo possibile.
Il PD per senso di responsabilità verso la città non può più tollerare scelte confusionarie e sterili che aggraveranno la già di per sé critica situazione economico e sociale di Canicattì, per cui intende sgombrare il campo da ogni ambiguità e dichiara apertamente di considerarsi alternativo e contrapposto a tale modo di fare politica.
Con lo stesso senso di responsabilità verso la città, il PD si dichiara disponibile a dare il proprio contributo sui grandi temi che riguardano il futuro della nostra città e del suo comprensorio, che verranno esplicitati nelle prossime settimane e ad affrontare le questioni urgenti che affliggono la nostra comunità riservandosi di valutare positivamente tutti quei provvedimenti che mirano a risolvere le emergenze quotidiane della nostra Canicattì.
IL COORDINAMENTO CITTADINO
Di seguito si riporta l'analisi del voto del PD di Canicattì
Alcuni spunti per un’analisi del voto del Partito Democratico a Canicattì nelle elezioni nazionali, regionali e provinciali
Premessa
La presente relazione, da considerarsi ancora provvisoria, ha come scopo quello di analizzare in maniera asettica i dati numerici del voto del PD alle elezioni provinciali, regionali e nazionali del 2008, non dimenticando le specificità di ogni appuntamento elettorale.
Non viene preso in considerazione, dunque, l’aspetto sociologico del voto e quindi manca ad esempio un approfondimento sulla rappresentanza delle classi sociali, sulla capacità o incapacità delle forze politiche di rappresentare il proprio territorio nei diversi ambiti, economico, sociale e culturale.
Al fine rendere più scorrevole la relazione ho preferito inserire le tabelle nell’appendice.
Il PD di Canicattì nelle elezioni provinciali e confronto con i dati delle regionali e nazionali
Il Partito democratico (tab.02) nelle elezioni provinciali ha conseguito quasi 1800 voti (1.780) per una percentuale pari al 12,1%, su un totale di 14.759 voti validi per le liste, attestandosi come 5^ forza politica locale, dopo PDL (22,8%), MPA (17,64%), Alleanza Azzurra (14,83%) e Sicilia Libera e Forte (14,22%).
Rispetto al dato complessivo provinciale del PD, quello di Canicattì è inferiore del 2,4% (14,5% contro il 12,1%, ovvero 31.986 contro 1.780 voti), uno dei peggiori rispetto alle città più popolose della provincia (Agrigento con il 13,5%, Favara con il 13,1%, Licata con il 15,9%, Sciacca con il 22,7%), anche se c’è da sottolineare che in ognuno di questi Comuni vi era più di un candidato del partito.
La percentuale dei voti ottenuti oscilla nelle varie sezioni (tab.05), si passa dall’8,1% della 13^ sezione (scuola La Carrubba, quartiere oltreponte) al 18,2% della 25^ sezione (Scuola Gangitano).
Complessivamente in 10 sezioni su 36 il PD di Canicattì ha raggiunto percentuali sotto al 10% (sezioni 1, 6, 11, 12, 13, 19, 28, 29, 31, 36), 20 sezioni su 36 la percentuale oscilla dal 10 al 15% (sezioni 2, 3, 4, 7, 8, 10, 14, 15, 17, 18, 20, 21, 22, 24, 26, 27, 30, 32, 34, 35), solo i 6 sezioni la percentuale supera il 15% (sezioni 5, 9, 16, 23, 25, 33).
Su quasi 1800 voti conseguiti quasi 1600 sono risultate le preferenze e solo 200 sono i voti dati al solo simbolo del partito, per una percentuale dell’11,2%, inferiore al dato provinciale pari al 12,8% e regionali pari al 20,9%. Nelle regionali i voti di preferenza furono oltre 1300, mentre quelli al simbolo furono quasi 1500 per una percentuale del 52%. Ciò significa che in soli due mesi sono stati persi quasi 1300 voti solo al simbolo (stesso discorso accaduto per il PD provinciale che in soli due mesi ha perso 11 mila voti di lista da 15 mila a 4 mila). Di contro, invece le preferenze sono risultate superiori a quelli registrate nelle regionali di oltre 200 voti (il PD in provincia di Agrigento ha registrato le stesse preferenze sia alle provinciali che alle regionali).
I voti dei candidati a Presidente della Provincia del centrosinistra (tab.07) sono pari a oltre 3500 (3.536) per una percentuale pari al 23,6%, così suddivisi: il candidato ufficiale del PD Vivacqua 1.601 voti ed una percentuale del 10,7%, l’altro candidato del PD Arnone 1.520 voti ed una percentuale del 10,1% e l’ex capogruppo del PD in provincia di Agrigento Bruno 415 voti ed una percentuale del 2,8%.
Addirittura Arnone che complessivamente ha ottenuto solo 80 voti in meno rispetto a Vivacqua, nelle singole sezioni ha ottenuto più voti in quasi la metà, ovvero 17 su 36 (sezioni 4,6,7,12,13,17,19,20,23,26,28,29,30,31,34,35,36).
Se si analizzano i voti delle liste e quelli ottenuti dai Presidenti (tab.11) si evidenzia che nella città di Canicattì il voto disgiunto è andato ad Arnone con 1.520 voti (1.520 voti disgiunti, senza lista nel collegio) ed a Bruno con 40 voti (415 voti come Presidente contro 375 voti di lista), mentre i candidati che hanno meno voti rispetto alle liste sono stati D’Orsi con -1.100 voti (10.828 voti come presidente e 11.928 come liste), Vivacqua con -179 voti (1.601 voti come Presidente contro 1.780 voti di lista) ed Incardona con -43 voti (633 voti come presidente contro 675 voti come lista).
Vivacqua in quasi tutte le sezioni ha preso meno voti rispetto alla lista di appoggio. Solo in tre sezioni ha preso più voti rispetto alla lista (sezione 5 con 1 voto, sezione 24 con 1 voto e sezione 29 con 10 voti).
Le elezioni provinciali e regionali
Rispetto alle elezioni regionali (tab.14) il PD di Canicattì perde mille voti (2.805 contro 1.780) con una flessione del 36,5%. Considerando solamente i votanti e le percentuali ottenute la flessione è stata pari al 24,2%.
Il dato assume un valore maggiormente negativo se oltre ai voti del PD aggiungiamo anche quelle dei candidati riconducibili al PD candidati nella lista Finocchiaro. In questo caso i voti persi passano a 1.421 con una flessione del 44,4%. Se anche in questo caso ci limitiamo ai votanti ed alle percentuali ottenute la flessione è stata pari al 33,6 (dal 18,2% al 12,1%, - 6,1%).
In valore assoluto Canicattì è la città, dopo Ribera (-1.690 voti), in provincia di Agrigento che ha perso più voti (-1.025 voti). Se consideriamo anche i candidati del PD nella lista Finocchiaro la città di Canicattì passa al 4° posto (-1.421 voti), dopo Agrigento (-2.524 voti), Ribera (1.817 voti), Ravanusa (1.704 voti).
Nelle elezioni regionali il PD era la 3^ forza politica (15,9%), dopo Sicilia Libera e Forte (27,5%) e PDL (19,3%), mentre come abbiamo accennato prima nelle elezioni provincia il PD è diventata la 5^ forza politica.
É da sottolineare che la Finocchiaro (tab.19) a Canicattì prese 5.429 voti pari al 29,4%, mentre i tre candidati provinciali del centrosinistra hanno preso 3.536 voti per una percentuale pari al 23,6% (-1.893 voti e -5,8%), con una flessione del 34,9% come voti e del 19,8% in termini percentuali.
Le elezioni provinciali e politiche
Rispetto alle elezioni politiche (tab.25) il PD di Canicattì perde 3.709 voti (5.489 voti contro 1.780) con una flessione del 67,6%. Considerando solamente i votanti e le percentuali ottenute la flessione è stata pari al 60,8%, dal 30,8% al 12,1%.
In valore assoluto Canicattì è la città, dopo Agrigento (-4.870 voti) , in provincia di agrigento che ha perso più voti (-3.709 voti).
Nelle elezioni nazionali il PD era la 2^ forza politica (30,78%) dopo il PDL (42,48%) sia alla Camera dei Deputati che al Senato della Repubblica (30,99% contro il 42,75%.
Per chi volesse approfondire l'argomento è possibile scaricare le tabelle allegata alla relazione: scarica
Per chi, invece, volesse ulteriori dati si rinvia al sito del Comune di Canicatti ed al seguente link
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