domenica 16 gennaio 2011

Testo dell'interrogazione presentata sulla Dedalo


Pubblichiamo il testo dell'interrogazione presentata dall'On.le Panepinto sulla gestione dei rifiuti nell'Ambito Territoriale Ottimale AG3 tratto dal sito istituzionale dell'ARS ed annunciato nella seduta dello scorso 29 dicembre.


XV  Legislatura ARS

                       INTERROGAZIONE
                     (risposta scritta)

  N. 1592 - Notizie e chiarimenti  sul  finanziamento  concesso
           dall'ARRA  alla  Dedalo  Ambiente  s.p.a.   per   la
           realizzazione del polo tecnologico  ed  informatico,
           sulla  trasparenza   degli   atti   e   sulla   loro
           pubblicazione.

              All'Assessore  per  l'energia  e  i  servizi   di
           pubblica utilità, premesso che:

              alla fine del 2009  la  Dedalo  Ambiente  s.p.a.,
           società di ambito territoriale  ottimale  (d'ora  in
           poi Dedalo), ha ottenuto un finanziamento  dall'ARRA
           per la  realizzazione  di  un  polo  tecnologico  ed
           informatico con D.D.S. n.440 del 27/11/2009;

              con tale finanziamento  parrebbe  che  la  Dedalo
           abbia   acquistato   un   immobile    nell'ASI    di
           Ravanusa-Campobello   di   Licata,   in   precedenza
           costruito  da  un'azienda  con  le  provvidenze  del
           contratto d'area di Agrigento del 1999;

              con nota prot.11246 del 25/8/2010 il sindaco  del
           comune di Campobello  di  Licata  'per  dare  giusto
           seguito alla volontà del  Consiglio  Comunale  nella
           seduta del 18/6/2010' ha chiesto  alla  Dedalo  'gli
           atti relativi al finanziamento  e  all'acquisto  del
           polo  tecnico  informatico  zona  asi  di  Ravanusa,
           nonché una relazione sulle motivazioni della società
           che hanno portato tale investimento';

              con nota di risposta prot.3027/ATO del  23/9/2010
           il presidente della Dedalo ha comunicato al  sindaco
           di Campobello di Licata 'che  il  Polo  Tecnologico,
           non appena verrà dotato di  tutte  le  attrezzature,
           per  le  quali  si  è  in  procinto  di  avviare  le
           procedura  di  gara,   verrà   utilizzato   per   la
           promozione della raccolta differenziata';

              considerata insufficiente la risposta fornita dal
           presidente della Dedalo in quanto non ha fornito gli
           atti relativi al finanziamento  e  all'acquisto  del
           polo tecnico  informatico    una  relazione  sulle
           motivazioni della società  che  hanno  portato  tale
           investimento;

              considerato che:

              con nota dell'11/10/2010 il gruppo consiliare del
           PD  di  Campobello  di  Licata,  nella  qualità   di
           'Consiglieri  comunali',  ha  chiesto  l'accesso  ad
           alcuni atti della Dedalo ed il rilascio della  copia
           ed in  particolare  del  'decreto  di  finanziamento
           ottenuto  nel  2009  per  il  polo  tecnologico   ed
           informatico, nonché atto di acquisto  dell'immobile,
           relazione  di  stima  e  relazione  dettagliata  con
           relative spese';

              la Dedalo ha risposto  che  la  lettera  'risulta
           prova della indicazione della  ragione  di  accesso'
           chiedendo  di  'volere  indicare  con  precisione  e
           specificatamente per gli atti indicati,  le  ragioni
           dell'istanza';

              la risposta è dilatoria ed impedisce di fatto  ai
           consiglieri comunali l'esercizio del proprio mandato
           in quanto non ha  tenuto  conto  del  fatto  che  le
           ragioni di accesso  erano  state  indicate,  citando
           anche una recente sentenza del  Consiglio  di  Stato
           n.7083/2010 in materia di diritto di accesso;

              un'altra recente decisione del Consiglio di Stato
           (n.6963/2010) ha  stabilito  che  'sul   consigliere
           comunale non può gravare alcune particolare onere di
           motivare le proprie richieste di accesso, atteso che
           diversamente  opinando   (com'è   stato   acutamente
           rilevato) sarebbe introdotta una sorta di  controllo
           dell'ente,    attraverso    i     propri     uffici,
           sull'esercizio   del   mandato    del    consigliere
           comunale';

              a seguito di tale risposta i consiglieri comunali
           del  PD  hanno  inviato  una  lettera  all'Assessore
           regionale per l'energia, al soggetto  attuatore  per
           l'emergenza   rifiuti   ed   acque    in    Sicilia,
           all'Assessore  per  le  autonomie  locali  ed   alla
           Procura  regionale  della  Corte  dei  conti   della
           Sicilia per chiedere, tra le altre  cose,  la  piena
           trasparenza  degli  atti  ed   il   rispetto   delle
           prerogative  dei  consiglieri  comunali,  chiedendo,
           altresì, l'applicazione agli attuali ATO del comma 8
           dell'art.6 della legge regionale 9/2010  ovvero  che
           'gli atti adottati dalla S.R.R. sono pubblicati  per
           intero sul sito web della stessa';

              non  si  riesce  a  capire  l'utilità   di   tale
           finanziamento rispetto  alle  tante  esigenze  della
           Dedalo. Si legge infatti dalla relazione  gestionale
           allegata al bilancio al 31/12/2009  che  'una  delle
           ragioni  principali  delle   difficoltà   gestionali
           esistenti è sicuramente riferibile al  fatto  che  i
           previsti finanziamenti per  la  realizzazione  degli
           impianti e per l'acquisto di mezzi  e  attrezzature,
           per i quali sono stati  presentati  da  alcuni  anni
           appositi progetti all'Agenzia Rifiuti e  Acque,  non
           sono  stati  ancora  approvati  e  decretati   dalla
           Regione. Tale condizione, insieme alla  mancanza  di
           sufficiente liquidità, ha  determinato  e  determina
           grossi problemi gestionali alla Società, atteso  che
           la logistica della Dedalo, oggi costituita in  buona
           parte  dal  mezzi  usati  ereditati  dai  Comuni   o
           acquistati  nel  mercato   dell'usato,   era   stata
           approntata soltanto per superare la fase  di  lancio
           fino alla messa a regime, in attesa di rinnovare  il
           parco macchine con l'arrivo dei finanziamenti.  Tale
           ritardo ha determinato il venir meno della  capacità
           di telaio, in  termini  di  impiantistica,  mezzi  e
           attrezzature  per  supportare  quelle  modifiche   e
           ristrutturazioni  aziendali,   (organizzazione   del
           lavoro  e  modalità  dei  servizi),  necessarie   ed
           indispensabili   per   il    raggiungimento    delle
           percentuali raccolta differenziata. In altre parole,
           la  Società  non  ha  potuto   dare   seguito   alla
           trasformazione del modello di  raccolta,  così  come
           previsto, e di conseguenza, ha dovuto  annullare  la
           sperimentazione della raccolta 'porta a  porta',  la
           cui sperimentazione in alcuni quartieri  aveva  dato
           ottimi  risultati  così  come   innumerevoli   altre
           iniziative';

              le   medesime   considerazioni   sono   contenute
           sostanzialmente nel bilancio  al  31/12/2008  ed  al
           31/12/2007;

              buona  parte   del   finanziamento   dell'importo
           complessivo di 650 mila euro è stato utilizzato  per
           l'acquisto e la ristrutturazione  dell'immobile,  ad
           uso ufficio, per cui non si  riesce  a  capire  come
           possa   contribuire   a   superare   le    criticità
           sottolineate dalla relazione gestionale citata;

              ai sensi della norma  n.  6  del  regolamento  CE
           448/2004 della Commissione del  10/3/2004,  relativa
           all'ammissibilità delle spese concernenti operazioni
           cofinanziate dai fondi  strutturali,  si  stabilisce
           che 'un  certificato  emesso  da  un  professionista
           qualificato  e  indipendente  o  da   un   organismo
           debitamente autorizzato attesta che  il  prezzo  non
           supera il valore  di  mercato  e  che  l'immobile  è
           conforme alla normativa nazionale oppure specifica i
           punti non conformi quando  l'operazione  prevede  la
           loro  regolarizzazione  da  parte  del  beneficiario
           finale' e che 'l'immobile non deve aver fruito,  nel
           corso dei dieci anni precedenti, di un finanziamento
           nazionale o  comunitario  che  darebbe  adito  a  un
           doppio   aiuto   nel   caso    di    cofinanziamento
           dell'acquisto da parte dei Fondi strutturali';

              non  sappiamo  se   l'ARRA   ha   verificato   le
           condizioni per l'ammissibilità delle spese ai  sensi
           della norma n. 6 del regolamento CE 488/2004;

              per sapere:

              se l'ARRA, nel concedere il finanziamento,  abbia
           verificato tutte  le  criticità  della  Dedalo  come
           emerse  nella  relazione  gestionale   allegata   al
           bilancio al 31/12/2009, al bilancio al 31/12/2008 ed
           al bilancio al 31/12/2007 e  se,  riscontrate  dette
           criticità, in che  modo  il  finanziamento  concesso
           contribuisca a superarle soprattutto  quelle  legate
           all'impiantistica ed al  mancato  raggiungimento  di
           un'adeguata raccolta differenziata;

              se l'ARRA, nel concedere  il  finanziamento  alla
           Dedalo Ambiente s.p.a., abbia verificato il rispetto
           della norma n. 6 del regolamento CE  488/2004  della
           Commissione del 10/3/2004 e, in caso affermativo, la
           copia  del  certificato  sia  stata  emessa  da   un
           professionista qualificato e indipendente  o  da  un
           organismo debitamente autorizzato che attesti che il
           prezzo  dell'immobile  non  supera  il   valore   di
           mercato, nonché copia  del  certificato  da  cui  si
           evinca che l'immobile acquistato  dalla  Dedalo  non
           abbia  usufruito,   nel   corso   dei   dieci   anni
           precedenti,  di   un   finanziamento   nazionale   o
           comunitario che andrebbe adibito a un  doppio  aiuto
           nel caso di cofinanziamento dell'acquisto  da  parte
           dei fondi strutturali;

              se siano intenzionati ad applicare immediatamente
           agli attuali ATO le disposizioni di cui al  comma  8
           dell'art. 6 della legge regionale 9/2010.

              (L'interrogante chiede risposta scritta)

              (21 dicembre 2010)
                                                  PANEPINTO



Nessun commento: