Pubblichiamo il testo dell'interrogazione presentata dall'On.le Panepinto sulla gestione dei rifiuti nell'Ambito Territoriale Ottimale AG3 tratto dal sito istituzionale dell'ARS ed annunciato nella seduta dello scorso 29 dicembre.
XV Legislatura ARS
INTERROGAZIONE
(risposta scritta)
N. 1592 - Notizie e chiarimenti sul finanziamento concesso
dall'ARRA alla Dedalo Ambiente s.p.a. per la
realizzazione del polo tecnologico ed informatico,
sulla trasparenza degli atti e sulla loro
pubblicazione.
All'Assessore per l'energia e i servizi di
pubblica utilità, premesso che:
alla fine del 2009 la Dedalo Ambiente s.p.a.,
società di ambito territoriale ottimale (d'ora in
poi Dedalo), ha ottenuto un finanziamento dall'ARRA
per la realizzazione di un polo tecnologico ed
informatico con D.D.S. n.440 del 27/11/2009;
con tale finanziamento parrebbe che la Dedalo
abbia acquistato un immobile nell'ASI di
Ravanusa-Campobello di Licata, in precedenza
costruito da un'azienda con le provvidenze del
contratto d'area di Agrigento del 1999;
con nota prot.11246 del 25/8/2010 il sindaco del
comune di Campobello di Licata 'per dare giusto
seguito alla volontà del Consiglio Comunale nella
seduta del 18/6/2010' ha chiesto alla Dedalo 'gli
atti relativi al finanziamento e all'acquisto del
polo tecnico informatico zona asi di Ravanusa,
nonché una relazione sulle motivazioni della società
che hanno portato tale investimento';
con nota di risposta prot.3027/ATO del 23/9/2010
il presidente della Dedalo ha comunicato al sindaco
di Campobello di Licata 'che il Polo Tecnologico,
non appena verrà dotato di tutte le attrezzature,
per le quali si è in procinto di avviare le
procedura di gara, verrà utilizzato per la
promozione della raccolta differenziata';
considerata insufficiente la risposta fornita dal
presidente della Dedalo in quanto non ha fornito gli
atti relativi al finanziamento e all'acquisto del
polo tecnico informatico nè una relazione sulle
motivazioni della società che hanno portato tale
investimento;
considerato che:
con nota dell'11/10/2010 il gruppo consiliare del
PD di Campobello di Licata, nella qualità di
'Consiglieri comunali', ha chiesto l'accesso ad
alcuni atti della Dedalo ed il rilascio della copia
ed in particolare del 'decreto di finanziamento
ottenuto nel 2009 per il polo tecnologico ed
informatico, nonché atto di acquisto dell'immobile,
relazione di stima e relazione dettagliata con
relative spese';
la Dedalo ha risposto che la lettera 'risulta
prova della indicazione della ragione di accesso'
chiedendo di 'volere indicare con precisione e
specificatamente per gli atti indicati, le ragioni
dell'istanza';
la risposta è dilatoria ed impedisce di fatto ai
consiglieri comunali l'esercizio del proprio mandato
in quanto non ha tenuto conto del fatto che le
ragioni di accesso erano state indicate, citando
anche una recente sentenza del Consiglio di Stato
n.7083/2010 in materia di diritto di accesso;
un'altra recente decisione del Consiglio di Stato
(n.6963/2010) ha stabilito che 'sul consigliere
comunale non può gravare alcune particolare onere di
motivare le proprie richieste di accesso, atteso che
diversamente opinando (com'è stato acutamente
rilevato) sarebbe introdotta una sorta di controllo
dell'ente, attraverso i propri uffici,
sull'esercizio del mandato del consigliere
comunale';
a seguito di tale risposta i consiglieri comunali
del PD hanno inviato una lettera all'Assessore
regionale per l'energia, al soggetto attuatore per
l'emergenza rifiuti ed acque in Sicilia,
all'Assessore per le autonomie locali ed alla
Procura regionale della Corte dei conti della
Sicilia per chiedere, tra le altre cose, la piena
trasparenza degli atti ed il rispetto delle
prerogative dei consiglieri comunali, chiedendo,
altresì, l'applicazione agli attuali ATO del comma 8
dell'art.6 della legge regionale 9/2010 ovvero che
'gli atti adottati dalla S.R.R. sono pubblicati per
intero sul sito web della stessa';
non si riesce a capire l'utilità di tale
finanziamento rispetto alle tante esigenze della
Dedalo. Si legge infatti dalla relazione gestionale
allegata al bilancio al 31/12/2009 che 'una delle
ragioni principali delle difficoltà gestionali
esistenti è sicuramente riferibile al fatto che i
previsti finanziamenti per la realizzazione degli
impianti e per l'acquisto di mezzi e attrezzature,
per i quali sono stati presentati da alcuni anni
appositi progetti all'Agenzia Rifiuti e Acque, non
sono stati ancora approvati e decretati dalla
Regione. Tale condizione, insieme alla mancanza di
sufficiente liquidità, ha determinato e determina
grossi problemi gestionali alla Società, atteso che
la logistica della Dedalo, oggi costituita in buona
parte dal mezzi usati ereditati dai Comuni o
acquistati nel mercato dell'usato, era stata
approntata soltanto per superare la fase di lancio
fino alla messa a regime, in attesa di rinnovare il
parco macchine con l'arrivo dei finanziamenti. Tale
ritardo ha determinato il venir meno della capacità
di telaio, in termini di impiantistica, mezzi e
attrezzature per supportare quelle modifiche e
ristrutturazioni aziendali, (organizzazione del
lavoro e modalità dei servizi), necessarie ed
indispensabili per il raggiungimento delle
percentuali raccolta differenziata. In altre parole,
la Società non ha potuto dare seguito alla
trasformazione del modello di raccolta, così come
previsto, e di conseguenza, ha dovuto annullare la
sperimentazione della raccolta 'porta a porta', la
cui sperimentazione in alcuni quartieri aveva dato
ottimi risultati così come innumerevoli altre
iniziative';
le medesime considerazioni sono contenute
sostanzialmente nel bilancio al 31/12/2008 ed al
31/12/2007;
buona parte del finanziamento dell'importo
complessivo di 650 mila euro è stato utilizzato per
l'acquisto e la ristrutturazione dell'immobile, ad
uso ufficio, per cui non si riesce a capire come
possa contribuire a superare le criticità
sottolineate dalla relazione gestionale citata;
ai sensi della norma n. 6 del regolamento CE
448/2004 della Commissione del 10/3/2004, relativa
all'ammissibilità delle spese concernenti operazioni
cofinanziate dai fondi strutturali, si stabilisce
che 'un certificato emesso da un professionista
qualificato e indipendente o da un organismo
debitamente autorizzato attesta che il prezzo non
supera il valore di mercato e che l'immobile è
conforme alla normativa nazionale oppure specifica i
punti non conformi quando l'operazione prevede la
loro regolarizzazione da parte del beneficiario
finale' e che 'l'immobile non deve aver fruito, nel
corso dei dieci anni precedenti, di un finanziamento
nazionale o comunitario che darebbe adito a un
doppio aiuto nel caso di cofinanziamento
dell'acquisto da parte dei Fondi strutturali';
non sappiamo se l'ARRA ha verificato le
condizioni per l'ammissibilità delle spese ai sensi
della norma n. 6 del regolamento CE 488/2004;
per sapere:
se l'ARRA, nel concedere il finanziamento, abbia
verificato tutte le criticità della Dedalo come
emerse nella relazione gestionale allegata al
bilancio al 31/12/2009, al bilancio al 31/12/2008 ed
al bilancio al 31/12/2007 e se, riscontrate dette
criticità, in che modo il finanziamento concesso
contribuisca a superarle soprattutto quelle legate
all'impiantistica ed al mancato raggiungimento di
un'adeguata raccolta differenziata;
se l'ARRA, nel concedere il finanziamento alla
Dedalo Ambiente s.p.a., abbia verificato il rispetto
della norma n. 6 del regolamento CE 488/2004 della
Commissione del 10/3/2004 e, in caso affermativo, la
copia del certificato sia stata emessa da un
professionista qualificato e indipendente o da un
organismo debitamente autorizzato che attesti che il
prezzo dell'immobile non supera il valore di
mercato, nonché copia del certificato da cui si
evinca che l'immobile acquistato dalla Dedalo non
abbia usufruito, nel corso dei dieci anni
precedenti, di un finanziamento nazionale o
comunitario che andrebbe adibito a un doppio aiuto
nel caso di cofinanziamento dell'acquisto da parte
dei fondi strutturali;
se siano intenzionati ad applicare immediatamente
agli attuali ATO le disposizioni di cui al comma 8
dell'art. 6 della legge regionale 9/2010.
(L'interrogante chiede risposta scritta)
(21 dicembre 2010)
PANEPINTO
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