mercoledì 17 novembre 2010

Perché il PD si è astenuto sulla nuova convenzione rifiuti

COMUNICATO STAMPA
PERCHE’ IL PD SI E’ ASTENUTO SULLA NUOVA CONVENZIONE RIFIUTI
I Consiglieri comunali sono stati costretti ad affrontare con urgenza la proposta di approvazione della convenzione tipo per la gestione del servizio integrato dei rifiuti, vista la chiusura della discarica di Siculiana per il Comune di Campobello, problema che non nasce oggi ma si è ripetuto più volte nel corso di questi mesi.
Tale convenzione disciplina il servizio a partire dal 1° gennaio 2010 ma arriva in fretta e furia in Consiglio solo nel mese di Novembre, non consentendo ai Consiglieri un adeguato approfondimento.
La convenzione, che contiene alcuni elementi positivi, non sarà pienamente operativa poiché rimarrà sospesa in molti dei suoi aspetti per le osservazioni fatte dalla Dedalo ed inoltre avrà vita breve perché nei prossimi mesi la Dedalo Ambiente SpA, ai sensi della legge regionale 9/2010, cesserà la sua gestione, per il passaggio al nuovo Ambito Territoriale Ottimale provinciale, e dunque sarà necessario un nuovo contratto.
Tra i punti deboli della Convezione spicca su tutti il mancato impegno al raggiungimento della raccolta differenziata nelle percentuali stabiliti dalla legge, c’è solo un generico riferimento all’incremento della raccolta differenziata per il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla normativa vigente, stesse parole riprese dal vecchio contratto ed obiettivi mai raggiunti.
Per tali motivi il gruppo consiliare del PD si è astenuto.
Ma c’è di più.
I Consiglieri comunali del PD ritengono che il vecchio contratto di servizi stipulato nel 2005, ancorché inapplicabile in alcune parti e soggetto a diversi contenziosi, e le nome nel frattempo approvate in tema di rifiuti già consentivano al Comune di trasferire somme a titolo di acconto alla Dedalo anche per far fronte alle continue emergenze in materia di rifiuti.
Già con un autorevole parere pro veritate reso nel mese di maggio del 2009 un avvocato aveva ad esempio dichiarato che il Comune poteva, in presenza del contratto di servizio del 2005 e del contenzioso in atto, versare alla Dedalo la TARSU riscossa. Al momento, ad esempio, il Comune ha riscosso la TARSU 2005 e 2006 che complessivamente ammonta ad un milione di euro.
Ed inoltre la legge regionale 19/2005 pone l’obbligo ai Comuni di intervenire finanziariamente al fine di assicurare l’integrale copertura delle spese della gestione integrata dei rifiuti sussidiariamente alla propria società d’ambito.
Quindi a nostro giudizio l’Amministrazione comunale poteva già trasferire alcune somme alla Dedalo, non è stato fatto e di questo ne portano la responsabilità.
Il testo integrale dell’intervento presentato dal gruppo consiliare del PD ieri sera sarà reso disponibile nel blog www.giuseppesferrazza.blogspot.com.
Campobello di Licata, 17/11/2010
I Consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone



Intervento scritto del gruppo consiliare del PD depositato ieri in Consiglio Comunale


INTERVENTO SULLA CONVENZIONE PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO INTEGRATO DEI RIFIUTI
A distanza di pochi giorni dalla discussione del bilancio di previsione 2010 ci ritroviamo ad affrontare un argomento quanto delicato quanto importante per la nostra Comunità, ovvero la gestione dei rifiuti sul territorio.


I giorni per affrontare tale argomento sono stati veramente pochi se si pensa che giovedì scorso si è tenuta la conferenza dei capigruppo, il giorno successivo è stato convocato il Consiglio comunale e stasera stiamo discutendo dell’argomento in questione.


Di questo ce ne rammarichiamo, ma soprattutto ci scusiamo se non abbiamo potuto approfondire l’argomento, come meritava di essere affrontato.


Oggi dovremmo approvare la nuova convenzione tipo per la gestione del servizio integrato dei rifiuti tra il nostro Comune e la Dedalo Ambiente, Autorità d’Ambito e nello stesso tempo soggetto gestore, per tamponare un’emergenza ovvero il pagamento delle somme dovute, che ammonterebbero a 3,4 milioni di euro, per il conferimento dei rifiuti presso la discarica di Siculiana, gestita dalla società Catanzaro, ed il relativo impegno formale preso dall’Amministrazione Comunale in sede di conferenza dei servizi presso il Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti lo scorso 5 ottobre, riunione dove il Presidente della Dedalo ha dichiarato che “buona parte della sofferenza di liquidità all’ATO AG3 è relativa alla morosità del Comune di Campobello di Licata”, frase inaccettabile ribadita anche dal Sindaco di Ravanusa sottolineando come “il debito del Comune di Campobello di Licata ha in parte determinato la situazione di crisi in cui versa l’ATO AG3”. Nella stessa riunione il Sindaco si impegnava “a versare l’importo di 1 milione e mezzo di euro alla Dedalo Ambiente che provvederà a sua volta a versare quanto dovuto alla ditta Catanzaro”.


È notizia di ieri che nuovamente sono stati chiusi i cancelli della discarica di Siculiana al Comune di Campobello di Licata, per un presunto debito che supera l’importo di 800 mila euro.
La bozza di tale convenzione è stata predisposta, ai sensi della delibera di giunta n.54 del 29/6/2010, dal funzionario Nigro anche se tale compito era stato affidato con lettera del 5/11/2009, prot.10923, all’avv. Rubino per tenere conto delle problematiche giudiziali in essere tra le parti, con un contratto a tempo determinato che permetta al Comune di Campobello di Licata dal mese di dicembre 2009 di poter onorare il costo del servizio di igiene urbana.


Quindi è passato un anno da quella lettera ed ora con urgenza si invita il Consiglio ad approvare il documento.


È opportuno partire dai contenziosi tra Comune e Dedalo per affrontare l’argomento, l’ultimo dei quali è il ricorso al TAR notificato il 3/11/2010 per l’annullamento della delibera di Giunta Municipale n.54 del 29/6/2010 avente ad oggetto “Atto di indirizzo in ordine al rapporto tra Comune di Campobello di Licata e Dedalo Ambiente AG3 S.p.A., alla determinazione delle tariffe unitarie della TARSU e agli adempimenti conseguenti ai sensi dell’art.21, comma 17, L.R. 19/2005 per la predisposizione del bilancio di previsione”. Tra gli argomenti contestati nel ricorso vi è anche la predisposizione della nuova convenzione, da sottoporre al Consiglio Comunale, per la ridefinizione del nuovo rapporto convenzionale in ordine al trasferimento delle competenze alla Dedalo Ambiente AG3 S.p.A. in materia di servizi di igiene pubblica, a decorrere dal 1/1/2010 e, comunque, di tutti gli atti amministrativi e procedurali presupposti e conseguenti.


Tra le doglianze del ricorso c’è la violazione e falsa applicazione dell’art.23 del D.Lgs. 22/1997, Decreto abrogato dall’art.264, comma 1, lett. i). del D.lgs. 152/2006. Tale articolo disciplina la gestione dei rifiuti urbani in ambiti territoriali ottimali ed in tali ambiti le Province assicurano una gestione unitaria dei rifiuti urbani e predispongono piani di gestione dei rifiuti, sentiti i Comuni.


Il nostro Ambito Territoriale Ottimanale (ATO), uno dei ventisette complessivi, come tutti sappiamo, è composto da 7 Comuni: Campobello, Canicattì, Camastra, Naro, Licata, Ravanusa e Palma di Montechiario.


Gli Ambiti Territoriali Ottimali sono stati abrogati dalla legge 191/2009 e nello specifico dal comma 186-bis dell’art.2 che prevede che decorso un anno dalla entra in vigore della legge, ovvero dal 1/1/2011, sono soppresse le Autorità d’ambito territoriale di cui all’art.201, per il servizio di gestione integrata dei rifiuti, del D.lgs.152/2006, ed “ogni atto compiuto dalle Autorità d’ambito territoriale è da considerarsi nullo”. Entro il medesimo periodo le regioni attribuiscono con legge le funzioni già esercitate dalle Autorità, nel rispetto dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza.


Nella Regione Sicilia ciò è avvenuto con la legge regionale 9/2010 che disciplina la gestione integrata dei rifiuti e la messa in sicurezza, la bonifica, il ripristino ambientale dei siti inquinanti in maniera coordinata con le disposizioni del D.lgs.152/2006.


Ma prima di fare un cenno alla legge regionale 9/2010 è necessario ricordare ai presenti i contenuti dell’art.201, abrogato e dal 1/1/2011 non più in vigore.


Tale articolo stabilisce che agli ATO sono affidati l’organizzazione, l’affidamento e il controllo del servizio di gestione integrata dei rifiuti. L’Autorità d’ambito è una struttura dotata di personalità giuridica costituita in ciascun ATO alla quale gli enti locali partecipano obbligatoriamente ed alla quale è trasferito l’esercizio delle loro competenze in materia di gestione integrata dei rifiuti. L’Autorità d’ambito organizza il servizio e determina gli obiettivi da perseguire per garantirne la gestione secondo criteri di efficienza, di efficacia, di economicità e di trasparenza ed a tal fine adotta un apposito piano d’ambito.


Per la gestione ed erogazione del servizio di gestione integrata e per il perseguimento degli obiettivi determinati dall’Autorità d’ambito, sono affidate, alcune attività tra le quali: la realizzazione, gestione ed erogazione dell’intero servizio, comprensivo delle attività di gestione e realizzazione degli impianti; la raccolta, raccolta differenziata, commercializzazione e smaltimento completo di tutti i rifiuti urbani e assimilati prodotti all’interno dell’ATO.


La legge regionale 9/2010 ha riordinato gli ATO, che sono passati a 10, uno per provincia oltre a quello delle isole minori, per cui dal 1° gennaio 2011 cambia tutto e la gestione del servizio deve essere affidata dal nuovo ATO che coinciderà con la Provincia, e dunque il contratto di gestione oggetto di approvazione sarà inutile, ragione per cui già per questo argomento è opportuno non approvare la convenzione, poi perché riguarda solo il Comune di Campobello e non tutti gli altri Comuni della Provincia di Agrigento che faranno riferimento all’ATO provinciale, e poi anche perché la maggior parte degli articoli della convenzione rimarranno sospesi.


Altro contenzioso riguarda i tre decreti ingiuntivi  della Dedalo (n.183/2010, n.190/2010 e n.206/2010) per il mancato pagamento delle fatture relative al servizio di igiene urbana per gli anni 2008, 2009 e parte 2010, per un totale complessivo di 2,8 milioni di euro oltre interessi legali, spese generali, IVA e CPA come per legge, e dunque per una quota parte relativa al periodo della nuova convenzione. Quindi noi proponiamo una nuova convenzione che disciplina l’anno 2010 e nel frattempo la Dedalo ci ha notificato il decreto ingiuntivo anche per l’anno 2010.


Altri contenziosi riguardano:


-          l’impugnazione del Comune di Campobello, insieme ai Comuni di Naro e Camastra, della delibera assembleare dei soci dello scorso 6 maggio in cui si è bocciata la proposta di ripartire il costo in funzione della popolazione effettiva in luogo di quella stabilita in sede di costituzione della società nel lontano 2002;


-          Ricorso del Comune di Campobello al TAR (RG 1713/08) in data 19/7/2008 per il riconoscimento del credito di 8,6 milioni di euro quale corrispettivo (8,3 milioni di euro) per il conferimento dei rifiuti presso la discarica di Contrada Bifara-Favarotta per il periodo 08/2004 – 12/2007, del valore degli automezzi trasferiti alla Dedalo (127 mila euro), per le spese affrontate dal Comune per aver gestito in norme e per conto della Dedali il servizio dall’1/1/2005 al 31/5/2005 (156 mila euro);


-          Ricorso incidentale della Dedalo in data 24/9/2008 per il riconoscimento del credito vantato nei confronti del Comune di Campobello di 5,6 milioni di euro, per la fatturazione del servizio (5,1 milioni di euro), per alcuni interventi effettuati dalla LAES Srl per la manutenzione della discarica (500 mila euro) e prelievi straordinari di percolato.


Ricordiamo, altresì, che c’è stato un periodo in cui i due Enti sembrava volessero chiudere il contenzioso in sede extragiudiziale ed infatti, facendo seguito ad una riunione dei Sindaci, la Dedalo inviò una nota lo scorso mese di febbraio all’Assessorato all’Energia in cui si chiese la nomina di un funzionario, ma ad oggi nulla è stato fatto.


Come sappiamo, inoltre, ai sensi della lettura combinata dei commi 1, 2 e 12 dell’art.19 della LR 9/2010, nonché dell’art.45 comma 6 della LR 11/2010 i consorzi e le società di ambito costituiti ai sensi dell’art.201 del D.lgs.152/2006 pervengono alla liquidazione attraverso due fasi, la 1^ relativa al periodo preparatorio della procedura di liquidazione, antecedente alla costituzione delle Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti (S.R.R.) e la 2^ la liquidazione, successiva alla costituzione delle S.R.R. Tali aspetti sono stati chiariti con la lettera del 20/5/2010 il Dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti.


Siamo, al momento, nella fase in cui i soggetti preposti all’amministrazione dei consorzi e delle società di ambito provvedono alla quantificazione della massa attiva e passiva accertate alla data del 31/12/2009 ed all’accertamento delle percentuali di copertura dei costi di gestione del servizio delle precedenti Autorità d’ambito, sostenuti agli enti locali, ai sensi dell’art.21, comma 17, della LR 19/2005, e delle quote che gli utenti hanno versato come TIA o TARSU.


Alla data di costituzione delle S.R.R. i consorzi e le società d’ambito provvederanno alla nomina del liquidatore, nomina che può avvenire anche in una fase precedente.


Le nuove S.R.R., approvato il piano d’ambito, espleteranno le procedure di gara ed affideranno il servizio. Il nuovo piano d’ambito curerà l’impostazione del contratto di servizio, evidenziando lo standard minimo ed i servizi aggiuntivi, comprensivi dei relativi costi, volti a migliorare lo standard.


Le disposizioni finali e transitorie della legge 9/2010 stabiliscono che “alla data di entrata in vigore della presente legge, i consorzi e le società d’ambito costituiti ai sensi dell’articolo 201 del decreto legislativo 2 aprile 2006, n.152, sono posti in liquidazione” e comunque che “fino all’effettivo esercizio delle funzioni conferite dalla presente legge, e comunque fino al definitivo avvio del servizio di gestione integrata dei rifiuti con le modalità previste dalla presente legge ovvero fino alla soppressione delle autorità d’ambito, i soggetti già deputati alla gestione integrata del ciclo dei rifiuti, o comunque nella stessa coinvolti, continuano a svolgere le competenze loro attualmente attribuite. Tale gestione non può eccedere la durata di un anno, decorrente dalla data di entrata in vigore della presente legge” ovvero entro il 12/4/2011. Dunque gli ATO dall’entrata in vigore della legge regionale sono posti in liquidazione, secondo la legge nazionale i vecchi ATO non esistono più dal 1/1/2011 mentre la sola gestione può essere protratta, secondo la legge regionale, fino al massimo al 12/4/2011.


Alla luce di tutto quello che abbiamo detto perché non è stato possibile, una volta approvato il bilancio,  trasferire delle somme a titolo di acconto alla Dedalo, anche per evitare quello che sta accadendo in questi giorni, ovvero la chiusura della discarica, rinviando il saldo al momento in cui la Dedalo farà il piano industriale e si definirà il costo del servizio effettivo?


Ci avete risposto che sulla base del vecchio contratto e dei contenziosi in atto non potevate trasferire le somme alla Dedalo, ma a precisa domanda sulle motivazioni giuridiche e su un parere scritto nulla è stato fatto.


Ciò che invece esiste è il comportamento tenuto dall’allora Commissione Straordinaria dove per “salvaguardare gli interessi dell’Ente” ed a seguito del parere dell’avv.Cittadino in merito alla questione della competenza della riscossione della TARSU 2005, stante la mancanza di un’espressa autorizzazione da parte della Dedalo Ambiente Spa , si decise di riscuotere la TARSU in norme e per conto della Dedalo.


Ed ancora l’Avv. Rubino con un parere pro veritate “in ordine alla opportunità che il Comune di Campobello di Licata adotti l’atto di variazione delle tariffe TARSU ed il relativo Regolamento” rilasciato in data 12/5/2009, scrisse che “il Comune di Campobello di Licata, sino a quando la TIA non entrerà a regime in tutti i comuni dell’ATO AG3, sia titolato a procedere alla riscossione della TARSU versando alla Dedalo Ambiente (ove non sussistano i presupposti per una compensazione) le somme riscosse a tale titolo per il pagamento del costo del esercizio di igiene ambientale erogato dalla medesima società d’ambito del Comune di Campobello di Licata. Ed ciò quanto meno sino a quando la società Dedalo Ambiente s.p.a. non avrà posto il Comune di Campobello di Licata, e gli alti comuni dell’ambito territoriale ottimale AG3, nelle condizioni di approvare il piano tariffario della TIA ed il relativo pagamento, comunicando ai singoli Comuni gli atti e/o la documentazione da cui risultino chiaramente individuati i costi di gestione del servizio di igiene ambientale espletato, in modo da permettere a ciascuno di siffatti Enti Locali di conseguire l’integrale copertura di costi di gestione del servizio in questione”. Ed ancora “Conseguentemente il Comune di Campobello potrà versare ovvero opporre in compensazione nei confronti della Dedalo Ambiente s.p.a. le somme riscosse a titolo di TARSU per gli anni 2005, 2006, 2007 e 2008 nonché quelle che il medesimo Comune riscuoterà via via negli anni successivi a seguito della variazione della tariffa TARSU, e ciò laddove gli importi complessivamente riscossi dal Comune a tale titolo non siano in grado di coprire i costi effettivamente sostenuti dalla Dedalo Ambiente per il servizio di igiene ambientale erogato in favore del Comune e ciò sino a quando non sarà completamente attuato il passaggio dalla TARSU alla TIA attraverso la graduale, integrale, copertura dei costi del servizio in questione”.


Dunque in vigenza del contratto di servizi approvato dalla Giunta Municipale e dei contenziosi sul pagamento del servizio ben due pareri degli avv.ti Cittadino e Rubino hanno manifestato la possibilità della riscossione della TARSU, che doveva essere di competenza della Dedalo, in nome e per conto della Dedalo e la possibilità di trasferire tali somme alla Dedalo, o utilizzarle in compensazione con i debiti della Dedalo per in conferimenti nella discarica di Campobello, in attesa della definizione del costo del servizio e dunque per le stesse motivazioni il Comune poteva e può trasferire somme a titolo di acconto alla Dedalo, a prescindere della nuova convenzione oggetto del presente Consiglio comunale.


La bozza di convenzione proposta presenta molti elementi positivi ma trascura nel preambolo i contenuti della legge regionale 9/2010 e l’O.P.C.M. n.3887/2010.


La convenzione, inoltre, non prevede una durata ed è troppo debole nella parte relativa ai servizi di base ordinari. Nella sostanza se si vuole realmente affrontare il problema alla radice è necessario scrivere che è da considerarsi servizio pubblico essenziale e costituisce attività di pubblico interesse il raggiungimento delle percentuali di raccolta differenziata stabiliti dalla norma e non solo un obiettivo generale.


Un aspetto che non ci convince della convenzione è il fatto che i punti più importanti sono sospesi, nelle more dei chiarimenti sulle osservazioni fatte dalla Dedalo che ha detto che “non può adottare formule e convenzioni diverse all’interno dello stesso Ambito”. Nella nota la Dedalo afferma che “più logico sarebbe che il comune di Campobello di Licata, in questa fase, si adegui agli altri ricercando, in parallelo o collegialmente, la formula, legittimamente riconosciuta e condivisa da tutti, che non determini danni ed anomalie di alcuna natura”. I punti che si applicherebbero con la stipula della convenzione hanno minore importanza e riguardano i servizi accessori, le forme di gestione, gli obiettivi e risultati, il carattere del servizio, i rapporti con l’utenza, il capitolo imposte, tributi e tasse, gli interventi di protezione civile, tutti argomenti che si riscontrano, nella sostanza, nel contratto di servizio vigente e risalente al 2005.


Tra le osservazioni vi è quella per cui la Dedalo chiede di precisare chi deve gestire la discarica in regime di post-mortem. Sul punto è opportuno evidenziare che ai sensi dell’art.2 lett.o del D.lgs.36/2003 (attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti) il gestore, e nel caso specifico la Dedalo, è il soggetto responsabile di una qualsiasi delle fasi di gestione di una discarica, che vanno dalla realizzazione e gestione della discarica fino al termine della gestione post-operativa compresa ed anche se tale soggetto può variare è pacifico che al momento il gestore è la Dedalo e dunque è la Dedalo che deve gestire la fase post-operativa.


Inoltre, segnaliamo che qualora approvassimo la convenzione avremmo un contratto di servizio approvato dalla Giunta Municipale che, ancorché soggetto a contenzioso, comunque, risulterebbe vigente ed una Convenzione approvata dal Consiglio Comunale ovvero due tipologie contrattuali approvate da due organi diversi. Sarebbe stato più utile che la Giunta, organo che ha approvato il contratto di servizi, intervenisse sul contratto di servizio esistente emanando, alla luce dei pareri degli avv.ti Cittadino e Rubino, una direttiva per iniziare a trasferire, salvo compensazioni, la TARSU incassata e somme a titolo di acconto sul servizio di igiene urbana, che comunque in un modo o un altro deve essere pagato, seppur per un costo tutta da determinare.


Per questo ripetiamo nuovamente che stiamo perdendo tempo in quanto una volta approvato il bilancio ed una volta definita una direttiva della Giunta, che poteva precedere l’approvazione del bilancio, si era nelle condizioni di trasferire fin da subito le somme alla Dedalo che deciderà come utilizzarli per il ripiano dei debiti, da quelli del personale a quelli tributari, da quelli verso Catanzaro a quelli verso il Comune di Campobello, tenendo conto naturalmente del fatto che pende un rischio di chiusura della discarica e quindi un problema di tutela della salute pubblica che va garantito.


Per ultimo segnaliamo che:


-          la Dedalo non ha dato seguito alla richiesta di accesso agli atti presentata più di un mese fa gruppo consiliare del PD, fatto gravissimo per una società sostanzialmente pubblica ancorché costituita sotto forma di S.p.A.;


-          la Dedalo ancora non ha ancora trasmesso il nuovo piano industriale nonostante l’impegno a consegnarlo con lettera dell’1/6/2010, prot.7894, entro il 20 giugno u.s. A tal proposito è utile ricordare la lettera del 15/10/2010 prot.361 dell’Ufficio del Commissario delegato. Nella lettera il Commissario ha manifestato una diversa di vedute rispetto al calcolo del costo del servizio proposto dal Comune di Campobello sulla popolazione effettiva in luogo di quella stabilita in occasione della costituzione della Dedalo; Il Commissario ha dichiarato che la “determinazione del costo complessivo del servizio viene fatta in sede di redazione ed approvazione del Piano d’Ambito”, che “stabilito il costo complessivo del servizio, il Piano individua i criteri di ripartizione della spesa tra i Comuni Soci e tra questi ed i cittadini/utenti” e che “in maniera abbastanza inusuale la Società d’Ambito ha stabilito di ripartire il costo unitario del servizio valutandolo “euro per abitante” anziché, come di norme avviene “euro per tonnellata di rifiuto gestito””. Il Commissario nella sua nota stabilisce che “il costo complessivo del servizio è, quindi, fisso ed invariabile, ed è pari a quello stabilito in sede di redazione ed approvazione del Piano d’Ambito (2002), a meno che nel frattempo non intervengano revisioni ed aggiornamenti dello stesso Piano”, che “nel frattempo è legittimo soltanto un aggiornamento del costo in funzione delle aliquote ISTAT” e “di conseguenza, per il tempo di vigenza del Piano d’Ambito, i Comuni dovranno pagare sempre la stessa quota, aggiornata secondo gli indici Istat, ripartendola ai cittadini con i criteri stabiliti nel Piano d’Ambito”. Per la cronaca il Comune di Campobello non ha mai approvato tale Piano di Ambito, solamente nel contratto di servizio stipulato nel 2005 c’è solo una presa d’atto del Piano;


-          anche quest’anno la Dedalo non si è dotato di un bilancio di previsione e neanche sta tenendo conto delle disposizioni approvate nell’assemblea dei soci del 6 maggio u.s. ovvero la “redazione di un Piano d’Ambito con la previsione di costi ridotta del 10% rispetto a quella preventivata per l’anno 2010”;


-          la Dedalo ha inviato una nota lo scorso 9 novembre, prot.3313/ATO, in cui ha comunicato che al costo per abitante pari a 143,53 oltre IVA è necessario aggiungere la rivalutazione Istat stimata per l’anno 2010 nella misura pari all’1,5%, ovvero un ulteriore importo di 27 mila euro, da aggiungere all’importo comunicato per l’anno 2010 pari ad € 1.792.603,58, nonostante con lettera prot.975/ATO del 30/3/2010 la stessa Dedalo aveva comunicato che a “seguito refuso di stampa, con la presente si corregge nostra precedente nota prot. N.553/ATO del 22/02/2010, indicando il costo per abitante in € 143,53, IVA esclusa, anziché in € 150,44” e che “il suddetto importo comprende il costo del servizio rivalutato Istat e i maggiori oneri per il conferimento presso la discarica di Siculiana”. Dunque, già con semplice lettera la Dedalo aveva comunicato un costo complessivo nell’Ambito di € 19.561.045,25 oltre iva, poi è stato rettificato in € 18.386.767,12 ed oggi si porta ad € 18.662.568,63 oltre IVA.


Campobello di Licata, 16/11/2010


Firmato

martedì 16 novembre 2010

Intervento sul Bilancio di previsione 2010

Pubblichiamo l'intervento che il gruppo consiliare del PD ha depositato durante i lavori del Consiglio comunale dello scorso 9 novembre sul bilancio di previsione 2010.


INTERVENTO SUL BILANCIO DI PREVISIONE 2010

Come più volte sottolineato durante in questi mesi dal gruppo consiliare del PD, il bilancio di previsione 2010, o forse è meglio chiamarlo “consuntivo”, arriva in fortissimo ritardo, oltre ogni termine ipotizzato, ben oltre i termini fissati per l’approvazione del bilancio (30/6) e degli equilibri di bilancio (30/09), a ridosso dell’ultimo termine fissato per l’assestamento di bilancio (30/11).

Naturalmente per tali ragioni siamo stati più volte diffidati e commissariati, per l’approvazione del bilancio di previsione, per gli equilibri di bilancio e tali spese saranno addebitate al Comune di Campobello, non dimenticando i commissariamenti per gli equilibri di bilancio 2009, il rendiconto di gestione 2009 e la messa in sicurezza della discarica.

Prima di fare le nostre considerazioni sul bilancio è opportuna una ricostruzione dei fatti.

I Consiglieri comunali del PD hanno avuto contezza dei problemi che riguardavano la programmazione finanziaria 2010 ed il patto di stabilità solo alla fine del mese di marzo, allorquando il capogruppo del PD fu convocato insieme agli altri capigruppo, con nota prot.1201 del 24/3/2010, ad una conferenza programmatica indetta dal Sindaco per 31 marzo successivo.

Fino a quel momento nulla faceva presagire a problematiche relative al patto di stabilità, l’attività Amministrativa era stata scandita da alcuni atti amministrativi e solo per rimanere ad alcuni provvedimenti di spesa Sindacali e di Giunta ricordiamo ad esempio la nomina di quattro legali per l’importo complessivo di 30 mila euro, un incarico per il monitoraggio del centro storico per quasi 3 mila euro, un atto di transazione di 600 euro, l’assistenza a favore di un bisognoso di mille euro, oltre naturalmente alla sostituzione di alcuni componenti degli enti, alla revoca di un assessore e la nomina del nuovo Assessore al bilancio. Tra i provvedimenti di spesa della giunta ricordiamo l’assistenza straordinaria in favore di particolari soggetti per quasi 5 mila euro, il patrocinio della Rassegna Internazionale “La Selezione del Sindaco”, la concessione del contributo ad una manifestazione per il carnevale per 1.500 euro, il contributo ad un’associazione per progetti di servizio civile per quasi 4 mila euro, il contributo per la retta di ricovero di anziani per 88 mila euro, il ricovero di un inabile per 6 mila euro, un incarico per il servizio di consulenza sui patti territoriali per 38 mila euro, il patrocinio della manifestazione “Maratona di Milano” per 1500 euro, il patrocinio del 6° concorso europeo di Esecuzione musicale per 2 mila euro, il patrocinio di un incontro letterario di 750 euro, la concessione di un contributo ad una parrocchia di 1500 euro, il contributo ad un’associazione per la realizzazione dello spettacolo teatrale “La Passione di Cristo” per 5 mila euro ed il patrocinio del 1° meeting selettivo di nuoto per 3 mila euro.

Ed inoltre, da varie relazioni dei funzionari si accennava al fatto che nel 2009 il Comune non era obbligato al rispetto del patto di stabilità senza nessun accenno al 2010, così come nessun accenno da parte dei Revisori dei conti sui rischi potenziali dovuti al possibile mancato rispetto, a legislazione vigente, del patto di stabilità 2010, anzi nel parere al bilancio di previsione 2009 hanno affermato che “con le previsioni contenute nello schema di bilancio, l’ente può conseguire negli anni 2009, 2010 e 2011, gli obiettivi di finanza pubblica” (leggasi patto di stabilità), mentre quest’anno abbiamo scoperto che, a legislazione vigente, il Comune non poteva rispettare il patto di stabilità stante il saldo finanziario per l’anno 2007 pari a 4,1 milione di euro e gli obiettivi di finanza pubblica.

Ricordiamo tutti quell’inusuale atto di indirizzo sulla programmazione finanziaria 2010-2012 approvato dalla maggioranza nella seduta del 28/4/2010 e che noi abbiamo contestato in quanto si formulavano indirizzi tesi a sbloccare “i pagamenti per impegni contrattualmente assunti anche in violazione delle disposizioni sul patto di stabilità interno”, a “dichiarare la propria disponibilità ad approvare gli strumenti finanziari per il triennio 2010-2012, con previsioni non coerenti con gli obiettivi del patto di stabilità interno e in presenza di pareri contrari”, a “provvedere ad assumere impegni di competenza per spesa in conto capitale anche in violazione delle disposizioni sul patto di stabilità interno”, a “dichiarare la propria disponibilità a provvedere, sulla base delle indicazioni del Custode giudiziario, all’applicazione dell’avanzo di amministrazione – quota vincolata, per la messa in sicurezza delle discarica anche in violazione delle disposizioni sul patto di stabilità”, indirizzi rimasti lettera morta, nonché ai successivi provvedimenti relativi all’approvazione degli elenchi dei soggetti contrattualizzati e creditori dell’ente sottoposti al Consiglio comunale, poi successivamente ritirati per le novità introdotte in materia sanzionatoria sul mancato rispetto del patto di stabilità, provvedimenti a nostro giudizio non di competenza del Consiglio comunale ma dei funzionari.

Ricordiamo altresì l’ordine del giorno proposto dal PD e presentato con tutta l’opposizione, bocciato dalla maggioranza nella seduta del 12/5/2010, teso a modificare le disposizioni normative sul patto di stabilità soprattutto per i finanziamenti ricevuti per i Comuni sciolti per mafia, provvedimento successivamente ripreso, insieme alla modifica dell’anno di riferimento per il calcolo del saldo utile ai fini del patto di stabilità, in appositi emendamenti al D.L. 78/2010 presentati dal Sen. Lumia e da alcuni parlamentari del PDL, poi approvati dal Parlamento Nazionale e che hanno consentito al Comune di Campobello di Licata di sterilizzare ben 5 milioni di euro di finanziamenti ricevuti ai sensi dei commi 704 e 707 dell’art.1 della legge 296/2006 e modificato l’anno riferimento dal 2007 al 2009.

Ricordiamo tutti i discorsi trionfalisti del Sindaco dopo l’approvazione dell’emendamento, la successiva pubblicazione del provvedimento sulla gazzetta ufficiale del 30/7/2010 e la cessazione della protesta con la riapertura del Comune, in precedenza “chiuso per decreto”, con tanto di banda al seguito e partecipazione del Sen. Centaro e dell’On.le Cimino, accolti come “salvatori” del Comune di Campobello di Licata ed oggi abbandonati.

In quell’occasione tutto il merito fu attribuito dal Sindaco solo al PDL dimenticando il forte contributo in Commissione al Bilancio del Sen. Lumia, come si evince dai resoconti parlamentari disponibili nel blog www.giuseppesferrazza.blogspot.com, e del contributo del MPA, a detta dei sostenitori locali.

Naturalmente i problemi non furono del tutto superati in quanto rimaneva il problema del trasferimento delle somme per la messa in sicurezza della discarica alla Dedalo per 2,5 milioni di euro, trasferimento che causava lo sforamento del patto di stabilità. Per inciso se il Sindaco avesse dato seguito all’Ordinanza n.265 del 6/10/2009 del Commissario per l’Emergenza bonifiche e la tutela delle acque in Sicilia, che imponeva di finanziare o trasferire le somme per la messa in sicurezza della discarica alla Dedalo, oggi tale problema non ci sarebbe ed all’obiezione che avrebbe influenzato il saldo 2009, utile ai fini del rispetto del patto di stabilità, rispondiamo che l’emendamento approvato così come era stato predisposto per l’anno 2009 poteva essere predisposto per un altro anno di riferimento.

Con Delibera del Commissario ad acta dello scorso 22 settembre sembrerebbe che tale problema sia stato superato in quanto è previsto che le somme deve anticiparle il Commissario per l’Emergenza rifiuti e poi successivamente il Comune dovrebbe trasferire le somme, previa approvazione di una O.P.C.M., per sterilizzare tali spese dal Patto di Stabilità.

Oggi parrebbe che il Commissario non disponga di queste somme tanto che la Dedalo con nota del 21/10/2010, prot.3277 ricorda che il Comune di Campobello “dovrebbe trasferire le somme accantonate per la gestione della discarica” ed infatti non risulta che sia stato pubblicato il bando di gara per la messa in sicurezza, rischiando di vanificare tutto quello che è stato fatto nella discarica di Campobello se dovesse iniziare piovere, come peraltro sta avvenendo.

Contestiamo l’approvazione dello schema di bilancio da parte della Giunta oltre 20 giorni dopo l’adozione della Delibera del Commissario, che se prontamente approvato avrebbero consentito al Comune di dotarsi da almeno 20 giorni del Bilancio di previsione, consentendo lo sblocco di molti servizi e pagamenti, ma il tempismo, come ribadito in più occasioni, non è ancora dote di questa Amministrazione.

Inoltre, tale soluzione individuata solo alla fine del mese di settembre poteva essere già concordata alcuni mesi fa in modo tale che nei primi mesi di agosto, dopo la pubblicazione delle modifiche al DL 78/2010, si potesse procedere all’approvazione del bilancio.

Veniamo dunque alla discussione sul bilancio di previsione del Comune di Campobello per l’anno 2010.

Preliminarmente è opportuno sottolineare che dalla lettura della documentazione allegata alla delibera di giunta n.75 del 12/10/2010, seppur corposa, mancano alcune informazioni utili ai Consiglieri comunali, necessarie per capire la adeguatezza degli stanziamenti e degli impegni, nel frattempo maturati, per alcuni servizi.

Manca infatti da quest’anno il bilancio per capitoli, predisposto solo per interventi e risorse ed inoltre non è stato ancora adottato nel nostro Comune il Piano Esecutivo di Gestione (PEG), che trasforma gli obiettivi generali in obiettivi singoli da raggiungere con l’assegnazione delle risorse finanziarie, umane e strumentali.

Rimane dunque solo la relazione previsionale e programmatica che tuttavia è molto generica e dalla stessa non è possibile evincere dati analitici, se non per le spese di investimento.

Tale considerazione è stata ribadita al Responsabile settore affari finanziari che a tal fine ha predisposto una nota di dettaglio su alcuni servizi, con la distinzione tra gli impegni e le obbligazioni assunte, documento parziale che non ha tenuto conto per esempio delle spese di investimento e dell’analoga distinzione tra impegni e obbligazioni assunte, spese oggetto di appositi emendamenti predisposti da alcuni Consiglieri comunali.

Ribadiamo, come anticipato nella conferenza dei capigruppo, che tali dati devono trovare riscontro nei documenti ufficiali di bilancio anche perché dall’attivazione di alcuni servizi verranno valutati i funzionari per il raggiungimento degli obiettivi esplicitati, seppur genericamente, nella relazione previsionale.

Ritornando al bilancio senza la predisposizione del PEG si rischia di ripercorrere ciò che è avvenuto lo scorso anno con continue delibere di Giunta per assegnazioni somme ed obiettivi ingolfando, a nostro giudizio, la macchina amministrativa anche perché i funzionari potrebbero addebitare il mancato raggiungimento degli obiettivi alla mancata assegnazione delle risorse, mentre con il PEG ciò non si avrebbe in quanto con l’approvazione del bilancio si assegnerebbero alle varie aree sia le risorse strumentali, finanziarie ed umane, che gli obiettivi da raggiungere.

Ed a proposito di risorse umane l’utilizzo delle singole risorse deve ritornare ad essere competenza dei responsabili di posizione organizzative e del segretario comunale, perché anche su questi sono valutati, e non del Sindaco per come è avvenuto in alcuni casi, con spostamenti di personale senza criterio o per “rotazione in via sperimentale”, come evidenziato con nostra lettera del 16/9/2010, prot.12112.

Con Decreto Sindacale n.78 del 28/12/2009 è stato nominato per due anni il nucleo addetto al controllo di gestione nelle persone dei funzionari Pitrola Fortunato e Puleri Giovanni e del Rag. Giuseppe Asaro, quale figura esterna, con l’obbligo di riunirsi una volta al mese.

Tale nucleo, ai sensi dell’art.2 delle norme procedurali del servizio di gestione, allegate al decreto citato, è un organo di “supporto informativo al Sindaco, agli Assessori, al Nucleo di Valutazione ed ai Responsabili di Area” e l’attività consiste “nella verifica, all’inizio, nel corso ed al termine della gestione, dello stato di attuazione degli obiettivi programmati dagli organi politici e, attraverso l’analisi delle risorse acquisite e della comparazione tra i costi e la qualità dei servizi offerti, della funzionalità dell’organizzazione dell’Ente, del livello di efficienza, efficacia ed economicità dell’attività gestionale svolta per il raggiungimento dei predetti obiettivi”. Il servizio svolge “il controllo di gestione sull’attività amministrativa dell’apparato comunale, evidenziando il rapporto tra costi e rendimenti, le cause del mancato raggiungimento dei risultati, con segnalazione delle irregolarità eventualmente riscontrate”.

A quanto pare dalla data della costituzione ad oggi il nucleo non si è mai riunito ed anzi risulta privo, a far data dalla nomina del Rag. Asaro come Assessore, ovvero dal 3/3/2010, del Suo Presidente.

A ciò si aggiunge che il Nucleo di valutazione, altro organo di controllo, è stato nominato in forte ritardo solo il 28/12/2009, oltre cinque mesi dall’insediamento della nuova Amministrazione, con Decreto Sindacale n.77.

Fanno parte del Nucleo il dott. Carmelo Pullara, il dotto. Ercole Marchica ed il Segretario Generale, dott.ssa Concetta Giglia, che riveste anche la carica di Presidente.

Compito del nucleo è quello di verificare, mediante, valutazioni comparative e storiche, la corretta ed economica gestione delle risorse pubbliche ed il buon andamento dell’azione amministrativa.

Dalla lettura delle modalità procedurali sul funzionamento del nucleo di valutazione allegate al decreto n.77 si evincono alcuni adempimenti del nucleo stesso come l’individuazione annuale dei “parametri e criteri che intende adottare per la valutazione della gestione amministrativa dell’Ente come rifacimento base per la elaborazione di parametri e criteri di valutazione”, oppure che i criteri e gli obiettivi di valutazione individuati siano sottoposti al Sindaco entro 10 giorni precedenti l’approvazione del bilancio di previsione o ancora che il nucleo deve presentare al Sindaco relazioni sull’andamento della gestione con “cadenza trimestrale” ed in particolare entro il 31 luglio una relazione sull’andamento della gestione amministrativa dell’Ente, un’ulteriore relazione sull’andamento della gestione entro la data prevista per legge per l’approvazione del bilancio preventivo dell’anno successivo, una relazione finale sull’andamento della gestione entro il 30 aprile dell’anno successivo a quella oggetto della valutazione.

Non sappiamo se tutto ciò sia stato prodotto, tuttavia dalla lettura dei verbali del nucleo, nel numero pari ad otto, è emerso che il nucleo fa riferimento ad un regolamento di determinazione dei criteri per la valutazione delle posizioni organizzative del 2000, oggi forse non più attuabile e convengono “unanimemente sulle difficoltà applicative, atteso che non risultano attivati alcuni strumenti propedeutici indispensabili per la messa a regime dello strumento valutativo” ed inoltre che “il processo di valutazione del personale incaricato delle funzioni dirigenziali soffre di una non completa e piena attuazione della direzione per obiettivi”.

Si ribadisce dunque a parere del gruppo consiliare del PD la inadeguatezza informativa della relazione previsionale e programmatica, ad oggi l’unico documento formale a disposizione dei consiglieri per valutare gli obiettivi generali e specifici dell’Ente e la congruità delle risorse finanziarie assegnate per il raggiungimenti degli stessi.

Ed è per questo motivo che invitiamo tutti i Consiglieri ad approvare all’unanimità, nell’attesa dell’adozione del PEG, l’ordine del giorno predisposto dal nostro gruppo consiliare allo scopo di inserire tra gli allegati dello schema di bilancio anche il bilancio di previsione per capitoli.

Ma c’è un altro motivo per l’inserimento del bilancio per capitoli ovvero quello di consentire ai consiglieri un maggiore approfondimento, che non si avrebbe con un documento generico.

Ad esempio dall’esame dell’elenco dei residui passivi per capitoli di cui al bilancio consuntivo 2009 abbiamo scoperto che c’è un capitolo di spesa ovvero il 51121 che ammonta a € 62.517,36, residuo di un impegno di 70 mila euro per i lavori di realizzazione dell’aula consiliare di € 40.200,00 e di realizzazione della sovra copertura nei locali adibiti a Cinema “Corallo” di € 20.800,00, di cui 7 mila euro impegnati per il progetto con un affidamento dell’incarico all’esterno (DG n.88 del 29/7/2005). È da un anno che chiediamo di trasferirci presso il Cinema Corallo e ci avete risposto che ci vogliono interventi da realizzare e mancano le risorse finanziarie, risorse invece che ci sono e che aspettano solo di trasformarsi in bando di gara. E chi sa quanti altri capitoli esistono tra i residui che ammontano complessivamente nel 2009 a 11 milioni di euro di cui 4,8 milioni di euro per spese di investimento e che potrebbero essere liberati per realizzare alcuni investimenti. Ed è per questo che abbiamo chiesto la predisposizione di una relazione che approfondisca i residui ed accompagni il prossimo conto consuntivo.

Quest’anno il bilancio ammonta, non tenendo conto delle spese per servizi per conto terzi, a 10 milioni di euro, ed al netto dell’anticipazione di cassa che non è stata utilizzata negli ultimi tre anni, a 9 milioni di euro, inferiore rispetto a quella del consuntivo 2009 pari a 10,4 milioni di euro, sempre che naturalmente tutta la somma venga impegnata perché ad esempio l’anno scorso a fronte di stanziamenti complessivi, al netto dei servizi per conto terzi, di 11,8 milioni di euro (compresa l’anticipazione di cassa di 877 mila euro) alla fine sono stati impegnati solamente 10,4 milioni di euro,  con una spesa corrente non impegnata per 474 mila euro, senza dimenticare che alla fine i pagamenti sono risultati pari al 56,4% della spesa ed al 50% degli stanziamenti.

È diminuita la spesa in conto capitale, passata da 2 milioni a circa 670 mila euro, per la cessazione dei trasferimenti dei Comuni sciolti per mafia, spesa che si azzererà l’anno prossimo, al netto del finanziamento ottenuto per la manutenzione delle strade di 600 mila euro.

Quest’anno ci stiamo permettendo tale spesa in conto capitale solo perché stiamo utilizzando l’avanzo di amministrazione e solo perché residua la spesa di cui ai trasferimenti per i Comuni sciolti per mafia.

A tal proposito i Consiglieri comunali sono sempre in attesa della risposta ad una loro interrogazione sull’elenco analitico delle spese di cui ai commi 704 e 707 dell’art.1 della legge 296/2006, così come sono in attesa della risposta sull’attivazione della spesa per il trasporto degli alunni.

In merito ai fondi per i Comuni sciolti per mafia è necessario approfondire la possibilità di utilizzare i fondi stanziati per la rete idrica per altri progetti anche perché il soggetto gestore del servizio idrico integrato, Girgenti Acque Spa, dovrebbe effettuare interventi di manutenzione in tutti i Comuni dell’ambito con fondi individuati al momento dell’aggiudicazione del servizio, sulla base di Piano Operativi Triennali (POT). A tal fine è opportuno approfondire la convenzione stipulata tra l’Ato idrico e Girgenti Acque.

In valore assoluto la spesa corrente è aumentata quest’anno di 200 mila euro, tuttavia dall’analisi per funzione tale spesa diminuisce per tante funzioni come ad esempio per l’istruzione pubblica, che passa da 474 a 425 mila euro, per la cultura, che passa da 244 a 229 mila euro, per il settore sportivo, che passa da 223 a 214 mila euro, per il settore turismo, che passa da 18 a 13 mila euro, per il settore sociale che passa da 1,38 a 1,37 milioni di euro, per la funzione amministrazione, gestione e controllo, che passa da 3,26 a 3,18 milioni di euro; aumenta di contro per la polizia locale, che passa da 437 a 461 mila euro, per la viabilità e trasporto, che passa da 415 a 437 mila euro, ma soprattutto aumenta la spesa per la gestione del territorio e dell’ambiente da 1,3 a 1,9 milioni di euro soprattutto per la spesa relativa ai rifiuti, che passa da 886 mila euro a 1,59 milioni di euro. L’aumento della spesa relativa alla polizia locale riguarda la spesa del personale e l’acquisto di beni di consumo, mentre l’aumento della spesa per la viabilità è legata all’aumento della spesa per l’illuminazione pubblica, che passa da 382 a 403 mila euro.

Ciò che colpisce è la forte diminuzione della spesa per l’assistenza scolastica, trasporto e refezione che passa da 330 a 270 mila euro per le prestazioni di servizi, dato che riguarda soprattutto la refezione scolastica. Quest’ultima voce ammonta secondo il prospetto diffuso dal settore affari finanziari a 70 mila euro, ciò consente di garantire il servizio per due mesi o al massimo tre.

La spese per trasporto alunni ammontano a 200 mila euro di cui 130 mila euro già impegnati per il periodo 7/1 – 12/6, per cui rimangono solo 70 mila euro, mentre l’anno scorso l’impegno per il periodo 18/9 – 31/12 era pari a 88 mila euro.

Diminuisce drasticamente la spesa per l’assistenza e beneficienza pubblica. Ad esempio le prestazioni di servizi passano da 211 a 74 mila euro.

Diminuiscono gli stanziamenti per alcuni enti.

CENTRO STUDI F. MONASTRA

Il bilancio preventivo del Centro Monastra è pari a 12 mila euro.

Le entrate sono determinate dal contributo del Comune di 8 mila euro e le spese riguardano solo la parte corrente per prestazioni di servizi.

Le entrate e le spese per servizi c/terzi ammontano a 4 mila euro.

Rispetto agli anni precedenti il bilancio è diminuito di parecchio. Nel 2008 per esempio i contributi del Comune erano pari a 16 mila euro, così come nel 2009.

Lo scorso 30 marzo l’attuale Consiglio di Amministrazione aveva approvato un bilancio preventivo, al netto dei servizi per conto terzi, di 53 mila euro con un contributo previsionale del Comune di 53 mila euro per fare tutta una serie di servizi, mentre nel bilancio oggi oggetto di discussione la somma assegnata è pari a solo 8 mila euro, peraltro già impegnata.

COMPLESSO BANDISTICO CAMPOBELLO DI LICATA CITTÀ D'ARTE PROF. G. MARENGO

Il bilancio preventivo del Complesso Bandistico è pari a 17 mila euro.

Le entrate sono determinate dal contributo del Comune di 8 mila euro e le spese riguardano solo la parte corrente.

Le entrate e le spese per servizi c/terzi ammontano a 9 mila euro.

Rispetto agli anni precedenti il bilancio è diminuito di parecchio. Nel 2008 per esempio i contributi del Comune erano pari a 17 mila euro e nel 2009 a 15 mila euro.

CENTRO DIURNO DI ASSISTENZA INCONTRO E SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ PRATICO-MANUALI PER SOGGETTI PORTATORI DI HANDICAP

Il bilancio preventivo del Complesso Bandistico è pari a 135 mila euro.

Le entrate sono determinate dal contributo del Comune di 105 mila euro e le spese riguardano solo la parte corrente.

Le entrate e le spese per servizi c/terzi ammontano a 30 mila euro.

Rispetto agli anni precedenti il bilancio è diminuito di parecchio. Nel 2008 per esempio i contributi del Comune erano pari a 148 mila euro, così come nel 2009.

Con delibera del consiglio di amministrazione n.1 del 4/2/2010 era stato preventivato come contributo del Comune l’importo di 200 mila euro.

La spesa del personale di cui all’allegato al bilancio ammonta a 2,8 milioni di euro, compreso contributi CPDEL, Inadel, INPS, Inail e Irap, di cui 2,2 milioni di euro per il personale di ruolo (62 unità) e 635 mila euro per il personale fuori ruolo (33 unità). Se la percentuale maggiore di unità, tra il personale di ruolo, riguarda la categoria C con il 38%, per la spesa la percentuale maggiore spetta al personale di categoria D con il 37,4% (nel calcolo è compreso anche l’ammontare complessivo per la retribuzione di posizione e risultato pari a 156 mila euro). Dai prospetti forniti dal settore affari finanziari la spesa del personale ammonta a 3,3 milioni di euro di cui 2,4 milioni di euro per il personale a tempo indeterminato, 650 mila euro per quello determinato e 251 mila euro per le risorse decentrate.

Dicevamo che il bilancio può essere considerato un preconsuntivo con quasi tutta la spesa impegnata, almeno così parrebbe dall’analisi del prospetto diffuso dal settore affari finanziari, dove a fronte di spese correnti pari a 8 milioni di euro risulta impegnata una spesa complessiva di 7,7 milioni di euro.

È sulla base di tale tabella, non avendo più a disposizione il bilancio per capitoli, che il gruppo consiliare del PD ha fatto le proprie valutazioni per la presentazione degli emendamenti con voci intoccabili quali la refezione, con un insufficiente stanziamento, il trasporto alunni con un residuo di appena 70 mila euro, inferiore rispetto alla somma impegnata l’anno scorso, le festività locali con una spesa impegnata di 11 mila euro (di cui € 1.500,00 per le manifestazioni di Carnevale (DG 14 del 12/2), € 2.000,00 all’Associazione Igor Strawinski (DG 29 del 10/3), € 5.049,21 allo spettacolo la Passione di Cristo (DG 34 del 16/3/10),  € 4.200,00 per il cofinanziamento della rassegna teatro popolare (DG 51 del 24/5)) su 18 mila euro complessivi, i contributi per le associazioni con una spesa impegnata di 4500 euro (di cui € 1.500,00 alla parrocchia San Giuseppe (DG 32 del 10/3), € 750,00 come patrocinio alla presentazione del libro il carretto (DG 33 del 16/3), € 1.500,00 al circolo didattico Don Bosco per un progetto (DG 47 del 18/5) e € 700,00, successivamente rettificato in € 750,00, all’Istituto Mazzini per il saggio di danza (DG 46 del 18/5)) su 10500 euro complessivi, i contributi di assistenza, inferiori rispetto alla reali necessità, il centro disabili per uno stanziamento ridotto di 1/3 rispetto l’anno precedente, la banda musicale con un contributo dimezzato, così come il Kalat, la promozione dello sport con una spesa bassissima, già quasi tutta impegnata (di cui € 1.500,00 all’associazione ASC CS Athena per la maratona a Milano (DG 28 del 10/3) ed € 3.000,00 all’associazione ASD Campobello nuoto per il 1° meeting selezione nuoto (DG 36 del 26/3)).

Nel prospetto non sono state indicate le spese in conto capitale con la distinzione dello stanziamento e delle obbligazioni assunte.

Dall’analisi della delibera n.75 sembravano essere stati indicati sulla scorta di progetti già definiti, per come è nella realtà.

Sulla scorta di tale tabella ed in considerazione che ogni utilizzo dell’avanzo di amministrazione contribuisce a peggiorare il saldo ai fini del patto di stabilità, già al limite di superamento, il gruppo del PD per senso di responsabilità ha evitato di presentare emendamenti al bilancio.

Con molta meraviglia, invece, abbiamo visto la presentazione di 18 emendamenti di cui 14 presentati da Consiglieri comunali che appartengono alla maggioranza.

Naturalmente molti emendamenti contengono finalità condivisibili, come l’abbattimento di barriere architettoniche, l’arredo urbano, la segnaletica nel viale della Divina Commedia, l’insonorizzazione di un’aula della scuola Trieste, l’acquisto di materiale per la protezione civile, tuttavia si scontrano con gli stanziamento per i progetti già definiti per la manutenzione delle scuole, delle strade, della fognatura da attivare subito con i contratti aperti (e su questi bisognerebbe avviare una riflessione sull’attivazione del cottimo appalto) oppure con gli stanziamenti per il trasporto alunni, per l’aggiornamento della strumentazione informatica, necessaria per l’Ente, con la manutenzione dell’impianto di climatizzazione e degli infissi del Comune.

Naturalmente potremmo ribaltare ai Consiglieri comunali di maggioranza gli stessi ragionamenti che loro stessi fecero al gruppo del PD in occasione della bocciatura di alcuni emendamenti presentati per l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione, bocciati per mancanza di progetti a supporto, stessa mancanza progettuale che si riscontra negli emendamenti da loro presentati, alcuni pure identici quali l’insonorizzazione di un ambiente per consentire ai gruppi musicali locali di provare in sale idonee.

Vedremo nel corso della discussione, sulla scorta di quanto sopra affermato, come ci atteggeremo nei confronti di questi emendamenti, suggerendo magari alcune alternative rispetto agli interventi individuati.


Un emendamento per esempio si può tranquillamente ritirare, ovvero la segnaletica stradale nel Viale della Divina Commedia, in quanto  fattibile con il contratto aperto per la “manutenzione ordinaria e straordinaria della pavimentazione del centro abitato e sistemazione marciapiedi”. Tale progetto non necessita neanche di un ordine del giorno anche perché c’è già l’impegno del Sindaco preso in una risposta ad una nostra interrogazione presentata sull’argomento e discussa durante i lavori consiliari dello scorso 8 febbraio. Ricordo ai presenti che nella risposta il Sindaco aveva dichiarato di aver “impartito opportune disposizioni all’ufficio tecnico comunale per l’istallazione di apposita segnaletica orizzontale, di strisce pedonali nonché di cartelli di attraversamento pedonale e per istallazione di N.1 impianti semaforici pedonali al fina di garantire la sicurezza delle fasce giovani e/o meno giovani della popolazione”. Il Sindaco si era impegnato in tal senso ed oggi può mantenere tale impegno, seppur in notevole ritardo.

Per le ragioni sopra indicate muoviamo una critica ai Consiglieri di maggioranza ma anche alla stessa Amministrazione comunale, che avevano l’obbligo di discutere prima ed arrivare, con l’approvazione dello schema di bilancio, con una voce sola e non invece con tante voci, dissonanti, fino anche con gli emendamenti tecnici che anziché riportate la firma congiunta di tutti i capigruppo di maggioranza riportano solamente in uno la firma di un gruppo consiliare e di un solo Consigliere nell’altro, sintomo evidente di uno scollamento tra componenti di maggioranza e dell’assenza della politica.

Uno degli argomenti importanti di questo bilancio è quello relativo ai rifiuti.

Apprezziamo finalmente la scelta dell’Amministrazione comunale di contestare alla Dedalo molte cose in tema di rifiuti, dal calcolo del costo del servizio, all’IVA e fino alla mancata adozione del piano industriale, Amministrazione che è ancora tiepida nel rivendicare l’avvio della raccolta differenziata, nel chiedere spiegazioni su alcuni progetti, nel mettere in liquidazione la Dedalo e nell’avviare l’azione di responsabilità nei confronti degli amministratori della Dedalo per il mancato avvio della raccolta differenziata che ci avrebbe consentito di risparmiare notevoli somme sul costo di conferimento dei rifiuti e quindi sul costo complessivo.

A tal proposito ringraziamo la disponibilità del funzionario Puleri a confrontarsi sull’argomento con i consiglieri del PD.

Apprezziamo molto meno la decisione di questa Amministrazione di aumentare in modo spropositato la TARSU, passata da 908 mila euro a 1,53 milioni di euro, con una aumento di quasi il 70%, con un ridicolo esborso da parte del Comune (47 mila euro) e con un fortissimo aumento della tariffe.

Nel bilancio la spesa per il servizio di igiene urbana è prevista per quasi 1,6 milioni di euro inferiore di 200 mila euro rispetto a quella rivendicata dalla Dedalo.

Deve essere chiaro a tutti i Consiglieri comunali che tale fatto ci porterà con tutta probabilità ad una diffida dell’Assessorato regionale per la mancata copertura integrale del servizio, con il concreto rischio dello scioglimento degli organi elettivi.

Tuttavia abbiamo tante argomentazioni a nostro sostengo a partire dal fatto che la Dedalo ad oggi non ha consegnato un piano industriale che preveda l’abbattimento del 10% della spesa rispetto a quella prevista per il 2010, abbattimento deliberato dall’assemblea dei soci della Dedalo nello scorso mese di maggio, ma a continuare con il mancato avvio della raccolta differenziata.

Ed ancora in una lettera inviata dall’Ufficio del Commissario delegato all’emergenza rifiuti dello scorso 15 ottobre, prot.361, contenente il parere sulla definizione del costo del servizio determinato dalla Dedalo si sottolinea che la “determinazione del costo complessivo del servizio viene fatta in sede di redazione ed approvazione del Piano d’Ambito” e “stabilito il costo complessivo del servizio, il Piano individua i criteri di ripartizione della spesa tra i Comuni Soci e tra questi ed i cittadini/utenti”. L’ufficio sottolinea che in maniera “inusuale” la Società d’Ambito ha stabilito di ripartire il costo unitario del servizio valutandolo “euro per abitante” anziché, come di norma avviene, “euro per tonnellata di rifiuto gestito”. L’ufficio inoltre evidenzia che il calcolo del costo dei rifiuti in funzione della popolazione effettiva rispetto a quella residente è sbagliato poiché il costo complessivo non può variare al variare della popolazione. Sul punto si evidenzia che l’ufficio con molta probabilità non ha percepito le reali intenzioni del Comune di Campobello che non intendeva modificare il costo complessivo del servizio ma la ripartizione tra i Comuni soci.

Ad ogni modo l’ufficio del Commissario afferma in maniera inequivocabile che il costo complessivo del servizio “è, quindi, fisso ed invariabile, ed è pari a quello stabilito in sede di redazione ed approvazione del Piano d’Ambito (2002), a meno che nel frattempo non intervengano revisioni ed aggiornamenti dello stesso Piano” e che “è legittimo soltanto un aggiornamento del costo in funzione delle aliquote Istat”.

Ebbene le previsioni del piano d’ambito dell’Ambito AG3 si fermano al 2008, piano tra l’altro che non è mai stato approvato dal Consiglio comunale, privandolo del potere stabilito dalla legge, ed il costo nel 2008 è pari a 14,7 milioni di euro notevolmente inferiore rispetto a quello proposto per il 2010 con una semplice lettera della Dedalo, pari a 18,4 milioni di euro oltre IVA.

A tal proposito poiché tra gli allegati al Bilancio c’è anche il conto consuntivo 2008 della Dedalo è opportuno che vengano richiamate nel corpo della delibera gli estremi della lettera contenente le contestazioni fatte dal funzionario già in occasione dell’approvazione del bilancio 2007 che si ripercuotono nel 2008 ma anche della lettera contenente le contestazioni fatte dall’Amministrazione con lettera del 23/8/2010, prot.11160 e quelle del gruppo consiliare del PD del 2/9/2009, prot.11508, che riguardano il bilancio 2009 ma che hanno refluenze anche sul bilancio 2008.

È opportuno che tutto il Consiglio comunale, nelle more che ci arrivi la diffida della Regione, adotti una delibera per avviare l’azione di responsabilità nei confronti della Dedalo dimostrando così le ragioni del Comune per la determinazione di un costo diverso rispetto a quello preventivato dalla Dedalo, frutto di un calcolo ritenuto inusuale (sulla popolazione e non sui rifiuti prodotti) da parte del Commissario ai rifiuti ed anche perché siamo a novembre e nessuna discussione è stata avviata sull’organizzazione del servizio per il prossimo anno e per il concreto avvio della raccolta differenziata.

Per il futuro ci aspettano tante difficoltà a partire dal problema, secondo noi irrisolto, delle somme per la messa in sicurezza della discarica che dobbiamo trasferire alla Dedalo con tutti i problemi relativi al rispetto del patto di stabilità, ma anche alla riduzione dei trasferimenti che metteranno in discussione l’esistenza di alcuni servizi per la comunità, alcuni dei quali importanti.

Su questi temi vorremo sentire la voce dell’Amministrazione, con un impegno a discutere il bilancio di previsione 2011 già entro la fine dell’anno.

Per fare ciò serve una maggioranza politica, e non numerica, ma soprattutto idee chiare e scelte nette, per questo temiamo che, così come configurata, la maggioranza non sia all’altezza della sfida che ci attende.

D’altronde basta vedere cosa è successo nel primo anno di Amministrazione con il cambio di due Assessori, di cui uno con promessa di Vice Sindaco e l’altro Vice Sindaco effettivo, con continui cambiamenti all’interno dei gruppi consiliari, quasi uno per mese, e fino alla scomparsa del PDL all’intero del Consiglio comunale, ma anche al cambio di partito del Sindaco dal PDL all’UDC.

Tutti ricordiamo lo slogan lanciato lo scorso anno “LA STRADA PER RINASCERE” ovvero i collegamenti con la Provincia, la Regione ed il Governo Nazionale, oggi questa strada ha cambiato percorso.

Di fatto c’è la sconfessione del centro-destra, anzi possiamo affermare che il centro-destra ha già fallito in questa città.

Sta al Sindaco dare un senso di marcia diverso perché così non si può amministrare nei prossimi anni una città, sempre più in sofferenza ed insofferente verso l’attuale Amministrazione.

Campobello di Licata, 9/11/2010

Firmato

Consiglio comunale sulla convenzione per la gestione integrata dei rifiuti

Questa sera alle ore 19 presso il Centro Polivalente si terrà il Consiglio comunale di Campobello di Licata con in seguente ordine del giorno:
1) Nomina scrutatori;
2) Lettura ed approvazione verbali seduta del 19.10.2010;
3) Approvazione della Convenzione tipo per la gestione del servizio integrato dei rifiuti.

sabato 13 novembre 2010

Un'Amministrazione incapace di risolvere per tempo il problema del rimborso dell'abbonamento agli studenti pendolari

Oggi abbiamo diffuso un volantino sul problema del rimborso dell'abbonamento agli alunni pendolari.

Nel volantino non era possibile approfondire tutti gli aspetti normativi ed infatti abbiamo rinviato al presente blog, nelle more di attivare nelle prossime settimane il nuovo sito del PD di Campobello.


Il PD di Campobello, tramite il gruppo consiliare, è intervenuto più volte sull’argomento, con nota stampa dello scorso 11 settembre (link) ed con interrogazione (link) presentata al Sindaco lo scorso 11 ottobre, a cui fino ad oggi non è stata data risposta, nonostante l’obbligo entro 10 giorni dalla presentazione.

A seguito della prima protesta il Sindaco ed il Vice Sindaco diffusero, in data 15 settembre, un volantino (link) in cui si dichiarava tra le altre cose che “nelle more dell’approvazione del Bilancio di previsione dell’esercizio 2010, le famiglie degli studenti pendolari sono tenute ad anticipare, in via provvisoria, il pagamento dell’abbonamento di viaggio che la biglietteria Sais emette in forma quindicinale o mensile. Una volta esitato lo strumento finanziario, l’abbonamento sarà per intero rimborsato su presentazione delle ricevute dei pagamenti effettuati dagli alunni per il periodo sopraccitato”.

EBBENE POSSIAMO AFFERMARE CON RAGIONEVOLE CERTEZZA CHE L’ATTO DI IMPEGNO POTEVA ESSERE FATTO GIA’ NEL MESE DI SETTEMBRE EVITANDO DI CREARE DISAGI AGLI STUDENTI ED ANTICIPARE LE SOMME, CHE IN QUESTO MOMENTO CREANO DIFFICOLTA’ ALLE FAMIGLIE.

Ricordiamo, infatti, che l’art.1 della legge regionale n.24/1973 stabilisce che la “Regione Siciliana garantisce attraverso i comuni il trasporto gratuito agli alunni della scuola dell’obbligo e delle scuole medie superiori residente nel comune, o frazione diversa dello stesso comune che si recano presso altro comune”.

Il Comune dal 1° luglio e fino a qualche giorno fa è stato in regime di gestione provvisoria per scadenza dei termini di approvazione del bilancio per cui ai sensi dell’art.163 del D.lgs. 267/2000 "gli enti locali possono effettuare, per ciascun intervento, spese in misura non superiore mensilmente ad un dodicesimo delle somme previste nel bilancio deliberato, con esclusione delle spese tassativamente regolate dalla legge o non suscettibili di pagamento frazionato in dodicesimi" e a gestione era limitata “all’assolvimento delle obbligazioni già assunte, delle obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi e di obblighi speciali tassativamente regolati dalla legge, al pagamento delle spese di personale, di residui passivi, di rate di mutuo, di canoni, imposte e tasse, ed, in generale, limitata alle sole operazioni necessarie per evitare che sia arrecati danni patrimoniali certi e gravi all’ente”.

Noi avevamo chiesto nell’interrogazione che il funzionario competente verificasse la possibilità di impegnare fin da subito le somme chiedendo un apposito parere al Collegio dei Revisori, così come è accaduto per tante altre spese autorizzate come ad esempio il rimborso del commissario ad acta, per le spese di spedizione delle bollette TARSU, per l’acquisto di stampanti, per gli acconti ad una Istituzione, per gli interventi di pulizia e disinfestazione, per le nomine di legali, per la manutenzione, sistemazione e revisione di un camion (pubblichiamo ad esempio il link alla determina di quest'ultimo provvedimento).

Ed ancora un altro funzionario, che si è occupato in precedenza del servizio, con Determinazione n.1 del 12/1/2010 aveva già impegnato 130 mila euro per il periodo 7/1 – 12/6, per un periodo, quindi, che andava oltre i termini di approvazione del bilancio, fissato in quel momento al 30/4/2010, “dando atto che trattasi di somma tassativamente regolata dalla legge e non suscettibile di pagamento frazionato in dodicesimi”.

Stessa cosa poteva essere fatta, a nostro parere, previa autorizzazione dei Revisori, per il periodo 18/9 – 31/12.

Nulla di ciò è stato fatto fino ad oggi, neanche è stato chiesto il parere ai Revisori dei conti.

Rimanevano 70 mila euro di somme disponibili (su uno stanziamento complessivo di 200 mila euro), inferiori a quelle impegnate l'anno scorso pari a 88 mila euro con determinazione n.44 del 15/9/2009, per i mesi da settembre a dicembre del 2010, diciamo rimanevano perché con due emendamenti approvati dalla maggioranza sono stati stornati 8 mila euro per altre finalità, nonostante a precisa domanda dei Consiglieri del PD il funzionario non ha saputo precisare la somma occorrente per il trasporto alunni anche perché non aveva ancora provveduto a fare i calcoli.

SE QUESTA È UN’AMMINISTRAZIONE EFFICIENTE E TEMPESTIVA GIUDICATE VOI!

giovedì 11 novembre 2010

Perché il PD per protesta ha abbandonato l'aula

COMUNICATO STAMPA
PERCHE’ IL PD PER PROTESTA HA ABBANDONATO L’AULA


I Consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata ricordano che il Bilancio di previsione 2010, dopo aver superato nel mese di Luglio il problema relativo alle somme ricevute per i Comuni sciolti per mafia, è arrivato, dopo una diffida, in fortissimo ritardo a causa dell’inefficienza dell’Amministrazione, che l’anno scorso non diede seguito all’Ordinanza del Commissario per l’emergenze bonifiche che imponeva il finanziamento o il trasferimento alla Dedalo delle somme per la messa in sicurezza della discarica di Campobello, problema che, in apparenza, sembra essere stato superato dal Commissario ad acta lo scorso 22 settembre.

I Consiglieri sottolineano che per alto senso di responsabilità non hanno presentato emendamenti ad un bilancio quasi consuntivo e quasi tutto impegnato ma anche per non stonare fondi da alcuni interventi e consentire così l’avvio immediato di alcuni servizi ed alcuni lavori per le scuole, le strade e le fognature.

Di contro invece alcuni Consiglieri di maggiorana, altro che “maggioranza coesa e responsabile” come affermato dal Sindaco, hanno presentato ben 14 emendamenti che se approvati avrebbero tagliato proprio quei fondi per quei lavori sopra accennati per quasi 200 mila euro ovvero avrebbero quasi azzerato, o fortemente ridimensionato, gli interventi ed avrebbero dimezzato i fondi per la dotazione informatica dell’Ente, fondi ritenuti indispensabili dagli uffici.

Il gruppo consiliare di opposizione “Insieme per Campobello” ha presentato, forse illusi dall’Amministrazione per come si evince dalle dichiarazioni di Pirrera di ieri sera, 4 emendamenti, di cui uno ritirato per protesta, su cui il PD si è astenuto proprio per non distogliere i fondi dai capitoli di spesa per le manutenzioni straordinarie ed il trasporto alunni, sottolineando che per quanto riguarda l’arredo urbano nelle ville giacciono nei magazzini del Centro polivalente elementi nuovi di arredo urbano non ancora utilizzati, per le barriere architettoniche il PD ha preso atto dell’impegno del Sindaco ad inserirle nel contratto aperto prossimo all’avvio, anche se era più opportuno anche l’impegno di tutto il Consiglio comunale ma non è stato possibile per la bocciatura di un ordine del giorno presentato dall’opposizione, mentre sull’aumento di 5 mila euro per le associazioni sportive a scapito delle somme per il trasporto alunni il PD si è astenuto, cercando di trovare una soluzione con la presentazione di un subemendamento per stornare quei fondi dal fondi di riserva. Ciò non ci è stato consentito per la dichiarazione di inammissibilità del subemendamento, a detta del funzionario non previsto dal regolamento di contabilità, e per un parere negativo del segretario comunale sulla competenza, che con tutto il rispetto possibile non l’abbiamo capito, anche perché noi non volevamo togliere la competenza al Sindaco ma dire quale era lo stanziamento per quell’intervento, atteso che la norma consente che tale intervento oscilli tra lo 0,3 ed il 2% delle spese correnti e nello schema approvato dalla Giunta era pari allo 0,8%. Ad ogni buon conto i Consiglieri senza tema di smentita sottolineano come un subemendamento presentato lo scorso anno dai Consiglieri di maggioranza in occasione dell’assestamento di bilancio ha avuto parere favorevole dello stesso funzionario contabile, per cui se i subemendamenti non sono previsti dal regolamento di contabilità perché l’anno scorso erano consentiti, in vigenza dello stesso regolamento?

La motivazione che ha portato il PD ad abbandonare l’aula è stato l’atteggiamento sul capitolo di spesa relativo al trasporto alunni sui cui il funzionario competente a precisa domanda non ha saputo quantificare la somma occorrente per il servizio perché ancora non si è provveduto a fare i calcoli mentre l’Amministrazione affermava con certezza un’economia di spesa di 8 mila euro e quando il Consigliere Gammacurta, relatore dell’emendamento che prevedeva lo storno dei fondi dal trasporto alunni per i corsi obbligatori di formazione sui cantieri lavoro, affermava che aveva ricevuto l’informazione dal funzionario, quest’ultimo dichiarava che trattavasi del funzionario contabile. Quindi il funzionario competente non era in grado di quantificare la somma mentre un altro funzionario avrebbe dichiarato una disponibilità di 8 mila euro, quando la disponibilità residua era pari a 70 mila euro e l’anno scorso per lo stesso periodo il funzionario del servizio provvide ad un impegnare una somma di 88 mila euro, superiore quindi a quella residua nel 2010.

A questo punto i consiglieri del PD, dopo aver approvato in precedenza un emendamento tecnico proposto dal Consigliere di maggioranza Montaperto e dopo aver manifestato la volontà di approvare l’emendamento sui cantieri lavoro, presentato solo dal capigruppo di “Libertà e Autonomia” e non da tutti i capigruppo come dichiarato dal Sindaco, previa cancellazione dello storno dai fondi per il trasporto alunni, hanno per protesta abbandonato l’aula.

Abbiamo poi saputo che dei 14 emendamenti presentati dalla maggioranza 9 sono stati ritirati e 5 sono stati approvati.

Gli emendamenti approvati hanno tolto 8 mila euro al trasporto alunni per destinarli ai corsi di formazione sui cantieri lavori per 5 mila euro ed alla banda musicale per 3 mila euro, hanno tolto mille euro alle associazioni, che hanno tutti insieme una disponibilità di soli 9500 euro di cui 4500 già impegnati, per interventi di protezione civile, hanno tolto 4 mila euro per le manutenzioni straordinarie per l’incremento patrimonio librario per 3 mila euro, per gli interventi di protezione civile per mille euro, hanno tolto 8 mila euro per la dotazione informatica per interventi di protezione civile per mille euro, per le attrezzature audiofoniche, poltrone e scrivanie per 7 mila euro. Infine hanno tolto 1200 euro dell’indennità del Sindaco, Giunta e Presidente del Consiglio per i mesi di novembre e dicembre per destinarli all’assicurazione dei volontari del gruppo protezione civile, con parere favorevole del responsabile settore affari finanziaria quando invece dal prospetto consegnato ai Consiglieri comunali alla voce “indennità di amministratori” le obbligazioni assunte erano pari a 200 mila euro ovvero a tutta la somma prevista nel bilancio 2010.

Il testo integrale dell’intervento presentato dal gruppo consiliare del PD, sul bilancio di previsione durante i lavori del Consiglio dove si approfondiscono tutte le vicende relative al bilancio, sarà reso disponibile nel blog www.giuseppesferrazza.blogspot.com.

Campobello di Licata, 11/11/2010

I Consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone

Articolo del consigliere Pirrera del gruppo "Insieme per Campobello" (link)

sabato 6 novembre 2010

Il Bilancio previsione 2010 in pillole del Comune di Campobello di Licata

Il prossimo martedì ci sarà una seduta del Consiglio comunale per discutere l’approvazione del bilancio di previsione? del Comune di Campobello di Licata.

Su questo bilancio come gruppo consiliare del PD abbiamo preferito non presentare emendamenti anche perché è un preconsuntivo, con moltissime voci impegnate e quindi con pochissimi margini di manovra, a meno di spostare qualche migliaia di euro da un intervento ad un altro.

Di contro, invece altri Consiglieri comunali hanno ritenuto presentare alcuni emendamenti, in totale 18.

Rinviano ad un post successivo gli emendamenti presentati, in questo fornirò alcuni dati di sintesi del bilancio in modo tale che i cittadini sappiamo di cosa discuteremo il prossimo martedì, seppur i documenti predisposti non contengano informazioni analitiche sui singoli progetti.

Il Bilancio del Comune di Campobello, non considerando le entrate da servizi per conto terzi e le spese per servizi per conto terzi (3,4 milioni di euro), ammonta a 10 milioni di euro (11 milioni di euro nel 2009).

Dal lato delle spese l’82% (77% nel 2009) sono spese correnti (8,2 milioni di euro), il 6,7% (20,2% nel 2009) sono spese in conto capitale (0,7 milioni euro) e l’11,4% (2,8% nel 2009) sono rimborsi per prestiti (1,1 milioni di euro).

Dal lato delle entrate il 43% (48,4% nel 2009) sono entrate da trasferimenti correnti (5,5 milioni di euro), il 20% (16,7% nel 2009) entrate tributarie (2,6 milioni di euro), l’1,5% (5,1% nel 2009) entrate extratributarie (0,2 milioni di euro), l’1,7% (19,2% nel 2009) trasferimenti di capitale (0,2 milioni di euro) e il 6,9% (0% nel 2009) entrate da accensione di prestiti (0,9 milioni di euro).

Ma vediamo come sono composte le voci di bilancio.

LE SPESE
Le spese correnti, che ammontano a 8,2 milioni di euro, si suddividono per il 49% (4 milioni di euro) alla voce prestazioni di servizi, per il 35,6% per la voce personale (2,9 milioni di euro), per il 7,3% (0,6 milioni di euro) alla voce trasferimenti, per l’8% alla voci residue (acquisto di beni, utilizzo di beni, interessi passivi, imposte e tasse, oneri straordinari).

La voce interessi passivi e oneri finanziari diversi ammonta a 121 migliaia di euro.

Le spese in conto capitale, che ammontano a 0,7 milioni di euro, si concentrano nella quasi totalità nella voce acquisizioni di beni immobili ed al suo interno interessa per 140 mila euro il servizio idrico integrato, per 150 mila euro la viabilità, circolazione stradale e servizi connessi, per 56 mila euro la gestione dei beni patrimoniali e demaniale, per 110 mila euro la scuola elementare, per 50 mila euro l’urbanistica, per 54 mila euro il servizio necroscopico, per 20 mila euro ciascuno i servizi al territorio ed i servizi di prevenzione e riabilitazione.

I rimborsi per prestiti, che ammontano a 1,1 milioni di euro, riguardano il rimborso per anticipazioni di cassa (878 mila euro) ed il rimborso delle quote di capitale di mutui e prestiti (265 mila euro).

LE ENTRATE
I trasferimenti correnti, che ammontato a 5,5 milioni di euro, riguardano i trasferimenti dello Stato per un importo di 3 milioni di euro, i trasferimenti regionali per 2,1 milioni di euro, i trasferimenti dalla Regione per funzioni delegate per 206 mila euro, i trasferimenti da altri enti del settore pubblico per 130 mila euro.

I trasferimenti in conto capitale, che ammontano a 219 mila euro (2,2 milioni di euro nel 2009), riguardano sostanzialmente i trasferimenti di capitali da altri soggetti per 210 mila euro, i trasferimenti di capitale dalla Regione per 210 mila euro, e la voce alienazione di beni patrimoniali per 4 mila euro.

Le entrate tributarie, che ammontano a 2,6 milioni di euro, riguardano la voce imposte per 891 mila euro, la voce tasse per 1,7 milioni di euro, quasi tutta determinata dalla TARSU, la voce tributi speciali ed altre entrate per 15 mila euro.

Le entrate extratributarie, che ammontano a 189 mila euro, riguardano i proventi di servizi pubblici per 138 mila euro, i proventi dei beni dell’Ente per 41 mila euro, gli interessi su anticipazioni e crediti per 10 mila euro.

Le entrate da accensioni prestiti che riguardano le anticipazioni di cassa per 878 mila euro, che per la verità ogni anno non viene mai utilizzata.

I SERVIZI PER CONTO TERZI
Le entrate per servizi conto terzi, che ammontano a 3,4 milioni di euro, riguardano le ritenute erariali per 1,1 milioni di euro, il rimborso di spese per servizi per conto di terzi per 1,5 milioni di euro, il rimborso di anticipazioni di fondi per il servizio economato per 258 mila euro, le ritenute previdenziali ed assistenziali al personale per 300 mila euro, i depositi cauzionali per 100 mila euro, le altre ritenute al personale per conto terzi per 88 mila euro e i depositi per spese contrattuali per 50 mila euro.

In maniera speculare le spese per servizi conto terzi riguardano le stesse voci in uscita e gli stessi importi.

LA SPESA PER FUNZIONI
Analizzando la spesa corrente ed in conto capitale per funzioni si evidenzia che il 37% della spesa si concentra nella funzione 1, ovvero funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo, il 23,6% si concentra nella funzione 9, ovvero funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente, il 16% nella funzione 10, ovvero funzioni nel settore sociale e per percentuali minori nelle altre funzioni.

ALCUNE RIFLESSIONI
Rinviando ad un momento successivo le considerazioni politiche sul bilancio 2010 si fanno alcune riflessioni.

Quest’anno la novità importante, in negativo, è dovuta alla cessazione dei trasferimenti da parte dello Stato per i Comuni sciolti per mafia che nel triennio passato hanno superato i 5 milioni di euro e nell’ultimo anno sono risultati pari a 2 milioni di euro, ciò ha determinato l’utilizzo fin dalla fase preventiva dell’avanzo di amministrazione per 700 mila euro di cui 600 mila euro per investimenti e 100 mila euro per debiti fuori bilancio.

Altra novità è quella che in bilancio per la prima volta in uscita si ricomprende l’ammontare totale del costo del servizio rifiuti per 1,6 milioni (inferiore rispetto a quello richiesto della Dedalo pari a 1,8 milioni di euro) ed in entrata un importo quasi equivalente determinato dall’aumento cospicuo della TARSU.

Altro aspetto è la drastica riduzione dei trasferimenti verso alcuni Enti quali il Centro Monastra, il Kalat, il Centro Diurno e la riduzione di contributi alle associazioni.

Un’ultima riflessione.

Al bilancio di previsione dobbiamo aggiungere i residui attivi e passivi ovvero somme accertate e non ancora riscosse e spese impegnate e non ancora pagate, di cui molte attività ancora da fare.

Tutto ciò equivale secondo l’ultimo consuntivo 2009 approvato di recente ad una spesa corrente di 6 milioni di euro di cui 4,6 milioni di euro come prestazioni di servizi, 492 come oneri straordinari della gestione corrente, 432 mila euro come trasferimenti, 385 mila euro come imposte e tasse, 81 mila euro come personale, 38 mila euro come acquisto beni di consumo e di materia prima e 17 mila euro utilizzo di beni di terzi, 2 mila euro come interessi passivi e oneri finanziari, mentre la spesa in conto capitale ammonta a 4,8 milioni di euro di cui 4,6 milioni di euro come acquisizione di beni immobili, 212 mila euro come acquisti di beni mobili, macchine e attrezzature tecnico-scientifiche e 33 mila euro come incarichi professionali (ufficio tecnico e settore urbanistica e gestione del territorio).

La voce acquisizioni di beni immobili riguarda il servizio idrico integrato per 1,3 milioni di euro, la viabilità, circolazione stradale e servizi connessi per 644 mila euro, la voce istruzione elementare per 465 mila euro, la voce altri servizi produttivi per 484 mila euro, la voce scuola materna per 443 mila euro, la voce istruzione media per 386 mila euro, la voce urbanistica e gestione del territorio per 210 mila euro, la voce assistenza scolastica, trasporto, refezione e altri servizi per 147 mila euro, la voce gestione dei beni demaniali e patrimoniali per 146 mila euro, la voce stadio comunale per 95 mila euro, la voce edilizia residenziale pubblica per 64 mila euro, la voce illuminazione pubblica per 57 mila euro, la voce piscine comunali per 51 mila euro, la voce mattatoio comunale per 48 mila euro, la voce parchi e servizi per la tutela ambientale del verde per 34 mila euro, la voce servizio necroscopico e cimiteriale per 4 mila euro.

Per ultimo le spese per servizi per conto di terzi ammontano a 351 mila euro.

Dal lato delle entrate ci sono anche 18 milioni di euro di residui attivi di cui 3 milioni di euro come entrate tributarie di cui 2,6 milioni di euro per la tarsu e l’addizionale erariale sulla tarsu, in sostanza le tariffe 2007, 2008 e 2009, 2 milioni di euro come entrate derivanti da contributi dello Sato, della Regione e di altri enti pubblici di cui 1,6 milioni di euro come trasferimenti regionali per funzioni trasferite, 10,7 milioni di euro come entrate extratributarie di cui 9,6 milioni di euro come proventi di servizi (in sostanza i soldi degli incassi della discarica), 1,6 milioni di euro come entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossione crediti, 207 mila euro come entrate derivanti da accensioni prestiti e 631 mila euro come entrate da servizi per conto di terzi.