sabato 11 luglio 2009

Opportunità di finanziamento con il programma Leader Sicilia Centro Merdionale

L'altro giorno abbiamo inviato una lettera al Sindaco per segnalare alcune opportunità di finanziamento con il programma Leader Sicilia Centro Meridionale.

Questo è anche il nostro modo di fare opposizione.

Eccovi il testo del comunicato stampa e della lettera inviata al Sindaco

COMUNICATO STAMPA DEI CONSIGLIERI DEL PARTITO DEMOCRATICO DI CAMPOBELLO DI LICATA
OPPORTUNITA’ DI FINANZIAMENTO CON IL PROGRAMMA LEADER SICILIA CENTRO MERIDIONALE


I consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del Partito Democratico di Campobello di Licata hanno inviato una lettera al Sindaco di Campobello, dott. Termini, per valutare di inserire nella strategia di sviluppo da proporre con il programma Leader Sicilia Centro Meridionale alcune misure da attivare per consentire il finanziamento di alcuni progetti a valenza pubblica

Nello specifico si tratta delle opportunità contenute nelle misure 321 e 323 dell’Asse III del Piano di Sviluppo Rurale 2007/2013.

La prima misura è finalizzata a realizzare o migliorare spazi pubblici attrezzati con adeguate infrastrutture in grado i ospitare aree mercatali locali per la commercializzazione di prodotti tipici (farmers’markets) e locali, soprattutto artigianali, ma anche a realizzare impianti fotovoltaici e micro-eolici per la produzione di energia elettrica destinati al riscaldamento e all’alimentazione di edifici pubblici. In questo caso a Campobello potrebbe essere valorizzate due strutture (o una di esse), quella a valle della Divina Commedia destinata ad ospitare il mercato ambulante settimanale ed alcune fiere, e la struttura vicina lo stadio comunale realizzata come stand per la commercializzazione dei prodotti agricoli e tipici; oltre naturalmente alla presenza di alcuni edifici pubblici dove realizzare gli impianti fotovoltaici.

La seconda misura mira ad innalzare l’attrattività delle aree rurali attraverso la realizzazione di interventi di ripristino degli elementi culturali del paesaggio agrario tradizionale, come ad esempio i muretti a secco, le terrazze, gli abbeveratoi e gli altri manufatti che costituiscono testimonianza del lavoro agricolo e della vita collettiva. In questo caso a Campobello potrebbero essere valorizzati la rete degli abbeveratoi pubblici sparsi nelle campagne e la solfara in contrada Ficuzza.
Campobello di Licata, 11/7/2009

I consiglieri comunali del Partito Democratico
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone

TESTO DELLA LETTERA INVIATA AL SINDACO
I sottoscritti Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone, consiglieri comunali del Partito Democratico di Campobello di Licata in merito al tavolo di animazione Leader Sicilia Centro Meridionale tenutosi lo scorso 27 giugno al Centro Polivalente, segnalano al Sindaco, come peraltro evidenziato durante la riunione, la possibilità di inserire nella strategia di sviluppo da proporre alcune misure da attivare per consentire il finanziamento di alcuni progetti a valenza pubblica.

Nello specifico, così come stabilito dal bando per la selezione dei GAL e dei PSL pubblicato sulla GURS n.25 del 29/05/2009, la strategia del Piano di Sviluppo Locale Sicilia Centro Merdionale dovrà articolarsi in una o due tematiche principali e due o tre tematiche complementari. Tali tematiche sono: turismo e offerta rurale; energia da fonti rinnovabili; filiera corta; servizi alla popolazione; creazione e rafforzamento di microimprese. Alle tematiche principali dovrà essere riservata una quota superiore al 50% delle risorse pubbliche assegnale al PSL.

Tale strategia dovrà essere realizzata tramite l’attivazione di alcune misure contenute nell’Asse 3 del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) e nello specifico: misura 312 “sostegno alla creazione ed allo sviluppo di micro-imprese”; misura 313 “incentivazione di attività turistiche”; misura 321 “servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale”; misura 322 “sviluppo e rinnovamento dei villaggi”; misura 323 “tutela e riqualificazione del patrimonio rurale”.
Tralasciando in questa sede le opportunità per le aziende private tramite l’attivazione delle misure di cui sopra, volevamo segnalarLe alcuni progetti che potrebbero trovare accoglienza ai sensi della misura 321 e 323.

Nello specifico la misura 321 è finalizzata anche a: realizzare o migliorare spazi pubblici attrezzati con adeguate infrastrutture in grado i ospitare aree mercatali locali per la commercializzazione di prodotti tipici (farmers’markets) e locali, soprattutto artigianali; realizzare impianti fotovoltaici e micro-eolici per la produzione di energia elettrica destinati al riscaldamento e all’alimentazione di edifici pubblici.

A Campobello esistono due strutture che potrebbero essere utilizzate per raggiungere le finalità di cui alla misura 321, oltre naturalmente alla presenza di alcuni edifici pubblici dove realizzare gli impianti fotovoltaici. La prima struttura è quella a valle della Divina Commedia destinata ad ospitare il mercato ambulante settimanale ed alcune fiere, mentre l’altra è la struttura vicina lo stadio comunale realizzata come stand per la commercializzazione dei prodotti agricoli e tipici.

L’altra misura è la 323 che mira a innalzare l’attrattività delle aree rurali attraverso la realizzazione di interventi di ripristino di siti di elevato pregio naturalistico e paesaggistico e la realizzazione di interventi di ripristino degli elementi culturali del paesaggio agrario tradizionale, come ad esempio i muretti a secco, le terrazze, gli abbeveratoi e gli altri manufatti che costituiscono testimonianza del lavoro agricolo e della vita collettiva.

A Campobello ad esempio esistono almeno quattro abbeverato (ed una solfara in contrada Ficuzza) censiti come beni culturali ed ambientali dalle linee guida del piano territoriale paesistico regionale, ma in realtà sono di più. Tali beni necessitano di opere di manutenzione e potrebbero essere restituiti alla collettività con poche migliaia di euro. Tra questi rientra anche l’abbeveratoio più importante presente sul territorio, ovvero il “Canale”.

Per tutti questi progetti il contributo è pari al 100% della spesa totale, mentre la dimensione finanziaria che può assumere tutto il progetto Leader, per tutti i Comuni partecipanti, è di circa 10 milioni di euro.

Sicuri di una Sua attenzione, cogliamo l’occasione per porgerLe i più cordiali saluti.

Campobello di Licata, 6/7/2009

Eccovi alcune abbeveratoi sparsi nelle campagne e la solfara in contrada Ficuzza

























4 commenti:

mario ha detto...

Le faccio notare che gli abbeveratoi fotografati appartengono al Consorzio di bonifica, non sono beni storici e,purtroppo, per il loro ripristino occorre ben più di qualche migliaio di euro. Non penso che il loro recupero rientri nella misura citata anche se ritengo possano essere utili. Discorso diverso vale, ovviamente, per il Canale, abbandonato durante l'efficente gestine commissariale, ed il principe (anche se qualcuno nutre dubbi sulla genuinità dell'acqua stante la vicinanza della discarica -opera regalataci da un'altra amministrazione efficente!) saluti.

giuseppesferrazza ha detto...

Lei dice che gli abbeveratoi appartengono al consorzio di bonifica, ma tuttavia mi ritrovo la legge regionale n.1 del 2/1/97 (tutt’oggi in vigore) che all’articolo 16 stabilisce che “in materia di lavori pubblici sono attribuite ai comuni le competenze di finanziamento relative a” “costruzione, completamento e riattivazione di abbeveratoi pubblici e di acquedotti rurali di interesse comunale” così come avviene per le vie rurali ovvero “costruzione, trasformazione e manutenzione di vie rurali di interesse comunale, con esclusione di quelle appartenenti al demanio regionale”.
Ma anche se gli abbeveratoi fossero di competenze del consorzio di bonifica ciò non esclude la possibilità di finanziamento con la misura 323 che ripeto mira a innalzare l’attrattività delle aree rurali attraverso la realizzazione di ripristino degli elementi culturali del paesaggio agrario tradizionale, come ad esempio i muratti a secco, le terrazze, gli abbeveratoi e gli altri manufatti che costituiscono testimonianza del lavoro agricolo e della vita collettiva.
La misura non fa riferimento al concetto di bene storico bensì di elementi culturali del paesaggio agrario tradizionale, come per l’appunto gli abbeveratoi che rientrano quindi nella misura da me indicata (vedasi misura 323 del PSR).
Concordo sul fatto che anche l’abbeveratoio del principe vada ristrutturato (non ho avuto il tempo di fare la foto), verificando come dice lei la qualità dell’acqua.

giuseppesferrazza ha detto...

leggasi legge 2/1/1979 e non 2/1/97

mario ha detto...

Per precisione, Le dico che -come vedo io la cosa- abbiamo entrambi parzialmente ragione. Infatti, ribadisco che gli abbeveratoi erano del consorzio di bonifica del salso inferiore (oggi liquidato) che nel 2005 li ha ceduti ai comuni -tra i quali Campobello- nel cui territorio ricadevano. La legge del 1971 da Lei citata, pertanto, mentre oggi può trovare applicazione, lo stesso non poteva accadere nel passato quando ente proprietario degli abbveratoi era il consorzio e, mediatamente, la regione. Ben venga, in ogni caso, la ristrutturazione di queste opere anche se ho qualche dubbio sulle modalità di alimentazione a causa della costante crisi idrica delle campagne; discorso diverso, ovviamente, per i pochi abbeveratoi alimentati da sorgenti naturali che senza dubbio vanno valorizzati.
Purtroppo per l'inerzia e l'inefficenza nell'affrontare la normalità che per troppo tempo ha caratterizzato l'amministrazione, oggi sono tante le cose da fare e che meritano attenzione, speriamo che, al di sopra delle parti (non mi interessa), finalmente qualcosa di buono si faccia. saluti