sabato 31 dicembre 2011

Testo della mozione di sfiducia


Qui di seguito si riporta il testo della mozione di sfiducia.

MOZIONE DI SFIDUCIA AL SINDACO DEL COMUNE DI CAMPOBELLO DI LICATA

I sottoscritti Consiglieri Comunali di Campobello di Licata eletti nella tornata elettorale amministrativa per il rinnovo dell’organo consiliare e per l’elezione del Sindaco tenutasi lo scorso giugno 2009:

Visti:

-          l’ Art. 52 del D. Lgs. n. 267 del 18 agosto 2000;

-          l’art. 10 della L.R. n. 35 del 15.09.1997, come modificato dall’art. 2 della L.R. n. 25 del 16.12.2000;

-          l’art.71 del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale vigente al Comune di Campobello di Licata disciplina l’istituto della sfiducia al Sindaco, tuttavia esso può essere ritenuto superato dalle sopravvenute modifiche apportate con l’art.2, comma 1 della legge regionale 25/00;

Premesso che:

-          il Sindaco Michele Termini è stato eletto nel giugno 2009 dopo ballottaggio, in seguito ad un plebiscito popolare ottenuto dalle liste elettorali collegate che ha permesso l’elezione di ben quattordici Consiglieri comunali di maggioranza;

-          alla prima tornata elettorale il Sindaco ha riscosso circa settecento voti in meno alle liste elettorali dei partiti e delle civiche che lo hanno appoggiato;

-          la condotta del Sindaco Termini è oggi invisa alla quasi totalità della cittadinanza e si è caratterizzata per le gravissime inosservanze dei più elementari principi di correttezza e buona gestione politico-amministrativa, oltre che per gravi inadempienze programmatiche di seguito elencate;

-          che lo stato di abbandono in cui versa il nostro Comune è un dato di fatto incontrovertibile;

-          il Sindaco non riesce a capire di non poter continuare ad espletare dignitosamente il proprio mandato e non vuol sapere di dimettersi nonostante sia stato unico artefice di un continuo processo di “dividi et impera” perpetrato ai danni dei Consiglieri comunali sia di maggioranza che di minoranza, come dimostrato da continui ed incessanti cambi di gruppi consiliari in seno al Consiglio comunale;

-          in questi due anni e mezzo si è assistito a continui cambi di Assessori, così come la carica di Vice Sindaco è stata assegnata più volte;

-          lo stesso Sindaco ha cambiato partito passando dal PDL all’UDC;

-          Sindaco e Consiglio comunale costituiscono “interdipendente espressione di sovranità popolare”, con la conseguenza che, in caso d’incompatibilità insuperabile fra i due organi, l’esigenza fondamentale della governabilità viene assicurata sia dallo strumento delle dimissioni del Sindaco, sia da quello della sfiducia consiliare, con conseguente ricorso a nuove elezioni;

-          la mozione di sfiducia al Sindaco, adottata dal Consiglio comunale, rientra fra i provvedimenti caratterizzati da un'elevatissima discrezionalità, la cui motivazione può essere anche incentrata su una diversità di orientamenti politici fra Sindaco e maggioranza consiliare, per cui non deve essere motivata con riferimento a precise inadempienze del Sindaco rispetto al programma in base al quale è stato eletto (vedasi la sentenza T.A.R. Sicilia Palermo, sez. I, 20 agosto 2007 , n. 1955) ed è sindacabile solo in caso di manifesta illogicità o evidente travisamento dei fatti (vedasi Sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa n.886 del 28/9/2007);

-          tali concetti sono stati ribaditi nella recente sentenza del TAR Catania n.1170/2011 del 12/5/2011;

Considerato che:

-          è da tempo che si è incrinato il rapporto di fiducia politica tra il Sindaco è la maggioranza dei componenti del Consiglio comunale;

-          nonostante le continue sollecitazioni da parte di alcuni gruppi consiliari il Sindaco non intende dimettersi;

-          quindi ai sottoscritti Consiglieri comunali non rimane altro che utilizzare l’unico strumento legittimamente valido, ovvero proporre l’istituto della sfiducia del Sindaco con lo scopo di evitare di far subire ulteriore degrado alla politica a Campobello di Licata, nella certezza che, sicuramente, ciò restituirà dignità a questo Consiglio Comunale e consentirà di riconsegnare al cittadino, se approvata, il diritto-dovere, in qualità di unico ed effettivo titolare, di esprimere la fiducia ad una nuova e ci auguriamo una migliore amministrazione;

-          dunque tra Consiglio comunale e Sindaco non intercorre un rapporto di coesa collaborazione e di ininterrotto coordinamento;

-          di fatto si è consumata una frattura oramai insanabile tra Sindaco e Consiglio Comunale per le motivazioni che di seguito verranno indicate;

-          il sistema dell’elezione diretta del Sindaco contempla la possibilità del voto disgiunto, rafforzato da ultimo con le modifiche di cui alla LR 6/2011 sul voto confermativo, e tale meccanismo comporta proprio la possibilità che vi sia in Consiglio una maggioranza contrapposta al Sindaco, come anche che vi sia una situazione di equilibrio fra i consiglieri eletti in altre liste, situazione verificabile anche nel corso del mandato elettorale, con la conseguenza che il Sindaco dovrà assicurarsi la governabilità in Consiglio;

-          in questi due anni e mezzo il Sindaco ha tradito l’ampio mandato elettorale ricevuto dagli elettori campobellesi entrando in contrasto con alcuni partiti e le liste civiche che ne hanno determinato il successo elettorale visto l’ampio consenso della coalizione non confermato al 1° turno dai voti del Sindaco;

-          che lo stesso ha più volte dichiarato, in occasione del suo primo comizio post elezioni fino all’ultima recente intervista, di voler ringraziare e parlare solo con i cittadini che lo hanno votato e non con i Consiglieri comunali che sono stati eletti nelle liste elettorali collegate,essendo stato eletto al ballottaggio e non grazie all’impegno di centinaia di persone che avevano riposto in lui fiducia e consenso; queste dichiarazioni sono ancora più gravi se pronunciate da una persona laureata in giurisprudenza…;

-          altresì non ha dato piena attuazione al suo programma elettorale ed anzi in una recente intervista ha dichiarato che “per ben tre quarti è irrealizzabile” e dunque non vi sono più ragioni politiche per continuare il suo mandato elettorale;

-          in questi due anni e mezzo il Sindaco ha perso, man mano, per sua responsabilità, la propria maggioranza in seno al Consiglio comunale, da 14 Consiglieri eletti è passato agli attuali 5 Consiglieri e nulla è stato fatto da parte Sua per assicurarsi la governabilità in Consiglio ed anzi con la maggioranza del Consiglio è entrato più volte in contrasto non  dando seguito ad alcuni provvedimenti ed indirizzi approvati come nel caso dell’ultimo bilancio approvato;

-          dunque la gestione della fase relativa al bilancio è un altro degli esempi emblematici di come il Sindaco non abbia mai cercato una collaborazione con il Consiglio comunale per assicurarsi la governabilità in Consiglio;

-          ad oggi il Sindaco non ha risposto ad alcune interrogazioni presentati dai gruppi consiliari, nonostante l’obbligo normativo e statutario;

-          sono stati fatti in questi anni al Sindaco, reiterati inviti da parte di alcuni consiglieri, per creare un rapporto più stretto e produttivo tra l’assemblea cittadina e l’esecutivo, con l’obiettivo di risolvere i problemi della nostra comunità e di consentire di governare superando conflitti e divisioni, mai da questo presi in considerazione;

-          quindi si è oramai creata una frattura insanabile tra Consiglio comunale e Sindaco, nonché tra quest’ultimo e la popolazione che continuamente manifesta ai Consiglieri comunali un profondo disagio;

-          anche un recente sondaggio condotto da un importante sito web locale evidenzia che il Sindaco non gode più della fiducia della stragrande maggioranza della popolazione campobellese. Nello specifico si evidenzia, infatti, che su 1800 votanti, una cifra impressionante, quasi sette utenti su dieci ritengono che il Sindaco si debba dimettere o comunque debba essere sfiduciato e solo un elettore su dieci ritiene l’Amministrazione vada bene;

-          dalle continue interviste rilasciate dal Sindaco si evidenzia come lo stesso prima si era impegnato ad avviare alcuni servizi ed ora ripete invece di essere nell’impossibilità di riavviarli come nel caso della piscina dove ha affermato che “difficilmente si riaprirà” e di cui anzi ne propone la vendita oppure come nel caso del Centro Diurno per i disabili dove dopo aver chiuso il Centro è stato condannato dal TAR per la mancata attivazione del servizio di educatore culturale e del servizio igienico;

-          in questo modo non si valorizza ciò che è presente nella nostra comunità con evidenti danni per la cosa pubblica;

-          oggi, in generale, vi è un eccesso di personalizzazione della politica e presidenzialismo nelle Istituzioni locali che annulla il ruolo delle assemblee elettive, per come è accaduto nel Comune di Campobello di Licata;

-          il Sindaco non ha tenuto conto più volte delle volontà del Consiglio Comunale, per come accaduto per un alcuni atti approvati quale la costruzione dei nuovi locali cimiteriali, la modalità di effettuazione del servizio mensa, o per alcuni emendamenti approvati nella proposta di bilancio come la manutenzione del Parco della Divina Commedia, la manutenzione straordinaria degli alloggi popolari, l’avvio del Centro Diurno, il trasporto agli anziani ed altro ancora;

-           

-          il Sindaco è sempre più sordo a tutte le sollecitazioni e contestazioni richiamanti un corretto e legittimo modo di amministrare;

-          esiste quindi una diversità di orientamenti politici tra il Sindaco e la maggioranza consiliare;

-          esistono ripetute conflittualità tra gli organi comunali con il totale dissenso da parte dell'organo assembleare sulla gestione adottata dal Sindaco;

Ritenuto:

-          di non condividere questo modo di fare e soprattutto questa governance del Comune;

-          che i compiti di cui è investito il Consiglio Comunale impongono, nell’ambito delle funzioni di indirizzo politico-amministrativo e di controllo, una seria valutazione della situazione per verificare di porre fine, prima del tempo, ad una “amministrazione impopolare”;

-          che si è definitivamente incrinato il rapporto di fiducia politica tra Sindaco e maggioranza del Consiglio comunale,

-          che sia cosa corretta, alla luce del vasto disagio popolare che pervade i cittadini di Campobello di Licata, ricorrere a nuove elezioni, 

per quanto premesso, ritenuto e considerato, in qualità di consiglieri comunali del Comune di Campobello di Licata ed in virtù delle disposizioni di legge,



PROPONGONO

la mozione di sfiducia ai sensi dell’art.10 della legge regionale 15 settembre 1997, n.35 e successive modificazioni ed integrazioni.

A tal fine, i sottoscritti Consiglieri Comunali, ai sensi del comma 1 dell’art.10 della LR 5/1997, chiedono che la proposta di mozione di sfiducia al Sindaco, per come prevede la legge, sia votata per appello nominale.

Campobello di Licata, 12/12/2011

Con ossequio

I Consiglieri comunali:

Accascio Santa Rita                                                                       ________________________

Falsone Giovanni                                                                           ________________________                     

Gammacurta Salvatore                                                                  ________________________

Grova Calogero                                                                             ________________________

Intorre Angelo                                                                               ________________________

Montaperto Calogero                                                                    ________________________

Picone Giovanni                                                                           ________________________

Puntarello Giovanni                                                                      ________________________

Rizzo Salvatore                                                                             ________________________

Sciortino Michelangelo                                                                 ________________________

Sferrazza Giuseppe                                                                      ________________________

Turco Maria Rita                                                                         ________________________

Vinci Giuseppe                                                                            ________________________

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