sabato 23 aprile 2011

La Zona Franca per la Legalità

La Zona Franca per la Legalità
La Zona Franca per la Legalità (ZFL) è stata introdotta dall’art.3 della LR 15/2008 nell’ambito delle misure di contrasto alla criminalità organizzata.
L’articolo stabilisce che il Presidente della Regione, d’intesa con il Ministro dell’Interno, istituisce per ogni provincia una o più ZFL, per un territorio avente una popolazione residente non inferiore a 50 mila abitanti.
In tale area è concesso in favore degli imprenditori che denunciano richieste estorsive o richieste provenienti dalla criminalità organizzata, cui sia eseguita una richiesta di rinvio a giudizio, per cinque periodi di imposta, il rimborso degli oneri fiscali e contributivi connessi all’attività di impresa (imposte sui redditi, contributi previdenziali, imposta comunale sugli immobili).
A quanto pare, almeno secondo il comunicato stampa del Governo regionale, che ha destinato i primi 50 milioni di euro, ieri è stata istituita la ZFL ai sensi della LR 15/2008 ma al contempo il Governo regionale aprirà un confronto col Governo Nazionale e con la Commissione Europea per la individuazione di proposte operative relative ad una fiscalità di vantaggio per le imprese ubicate all’interno della ZFL.
Dunque, il provvedimento sarà più generale e quindi non solo per le imprese che hanno i requisiti di cui alla LR 15/2008, ovvero che denunciano richieste estorsive, ma tutte le imprese che si insediano nell’area individuata dalla Regione e dunque nei seguenti Cmuni: Acquaviva Platani, Bompensiere, Butera, Caltanissetta, Campofranco, Delia, Gela, Marianopoli, Mazzarino, Milena, Montedoro, Mussomeli, Niscemi, Resuttano, Riesi, San Cataldo, Santa Caterina Villarmosa, Serradifalco, Sommatino, Sutera, Vallelunga e Villalba, in provincia di Caltanissetta, Canicatti', Campobello di Licata, Ravanusa e Licata, in provincia di Agrigento
e Pietraperzia, in provincia di Enna.
La ZFL è stata approvata su proposta dell’Assessore regionale alle Attività Produttive che ha dichiarato che “la Provincia di Caltanissetta, con l’attuale vertice di Confindustria, rappresenta un modello imprenditoriale di legalità a livello nazionale: i numerosi protocolli d’intesa redatti con la Prefettura per contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata e creare ampie sinergie sul territorio assieme alla realizzazione di una Zona Franca per la Legalità possono contribuire ad aumentare la consapevolezza di avere condizioni possibili per attrarre investimenti su un territorio molto vasto su cui creare una zona sicura, un’area protetta da ogni fenomeno malavitoso o delinquenziale che, con il concorso delle istituzioni, salvaguardi gli investimenti, dia certezza alle imprese, realizzi un costante controllo delle attività, fornisca corsie preferenziali per l’apertura di nuove imprese e sia in grado di fornire servizi attraverso lo ‘sportello unico’, in tempi certi”.
Il gruppo dirigente del PD ha seguito passo dopo passo l’evolversi della vicenda e da diverse settimane aveva avuto rassicurazioni sull’inserimento del Comune di Campobello nella ZFL, per come testimoniato in un recente convegno tenutosi a Canicattì. Ieri è arrivata l’ufficialità del provvedimento e naturalmente non possiamo che essere soddisfatti del lavoro fatto.
Ringraziamo, dunque, l’Assessore Venturi, ma anche i suoi collaboratori nonché tutti i parlamentari che si sono impegnati.
Ora si tratta di passare alla fase operativa e di fare approvare tale provvedimento dalla Commissione Europea oltre al fatto che tutto ciò potrebbe passare dall’attuale disegno di legge n.923 presentato nel 2008 dal Senatore Lumia con oggetto “istituzione di una zona franca per lo sviluppo e la legalità nel territorio della provincia di Caltanissetta e nei comuni limitrofi delle province di Enna e di Agrigento” oppure dall’analogo disegno di legge presentato dagli On.li Pagano, Marinello, Capodicasa, Fontana, Grimaldi, Mannino, Ruvolo..
Già il Comune di Campobello, essendo stato sciolto in passato per infiltrazioni mafiose, ha ricevuto grazie al Governo Prodi 5 milioni di euro destinati alla realizzazione di alcune infrastrutture (vedi link) con questo provvedimento si darà un’ulteriore spinta alle iniziative di sviluppo.

COMUNICATO STAMPA
GRANDISSIMA SODDISFAZIONE PER L’INSERIMENTO DI CAMPOBELLO NELLA ZONA FRANCA PER LA LEGALITA
Il Partito Democratico di Campobello di Licata esprime grandissima soddisfazione per l’inserimento del territorio del Comune di Campobello di Licata nella costituenda zona franca per la legalità insieme ai Comuni della provincia di Caltanissetta, al Comune di Pietraperzia in provincia di Enna ed alcuni comuni agrigentini come Canicattì, Ravanusa e Licata, un’area che dovrà essere protetta da ogni fenomeno malavitoso o delinquenziale che si spera possa attrarre investimenti sul territorio, incentivare la crescita e rilanciare il tessuto socio-economico.
Scopo della zona franca è quello infatti di creare un’area economica dove garantire vantaggi e sgravi fiscali a favore di quelle imprese in grado di rispettare tutti i parametri di legge e di opporsi alle richieste della criminalità organizzata, un’area dove le procedure burocratiche dovranno essere più snelle.
Si tratta di un obiettivo su cui il gruppo dirigente del PD di Campobello ha lavorato in silenzio e che oggi viene raggiunto  con l’approvazione dello schema di delibera della Giunta Regionale su proposta dell’Assessore Venturi a cui va il nostro ringraziamento insieme a quelli che si sono spesi per il raggiungimento dell’obiettivo.
Campobello negli ultimi anni è stata contraddistinta da varie vicissitudini e da alcune Operazioni dello Stato, tuttavia non è stata lasciata sola. Grazie, infatti, ad una legge voluta dal Governo Prodi ha già ricevuto 5 milioni di euro per investimenti infrastrutturali mentre oggi grazie al Governo Lombardo ed al sostegno degli gruppo parlamentare regionale del PD ha, visto lo stanziamento iniziale di 50 milioni di euro, l’occasione di attrarre ulteriori investimenti produttivi e creare occasioni di sviluppo per la popolazione locale anche perché come abbiamo sempre detto alle azioni di contrasto alla criminalità bisogna sempre rispondere con proposte di sviluppo e di lavoro.
Campobello di Licata, 22/4/2011
Il PD di Campobello di Licata

Nessun commento: