domenica 2 ottobre 2011

Il bilancio di previsione 2011 e la violazione del patto di stabilità, 2^ parte

Come accennato nel precedente post non tutti gli emendamenti hanno avuto pareri positivi, alcuni di essi sono risultati negativi.

È superfluo ricordare che i pareri sono obbligatori ma non vincolanti, nel senso che i funzionari sono tenuti a rilasciare i pareri ma poi è l’organo, in questo caso il Consiglio comunale, che si assume la responsabilità approvando il provvedimento seguendo le indicazioni del funzionario oppure discostandosene con adeguata motivazione.

Sono tre le criticità riscontrate dai funzionari ovvero:

1.      Utilizzo del fondo di riserva;

2.      Utilizzo del fondo di svalutazione crediti;

3.      Violazione del patto di stabilità.

Una quarta, relativa alla spesa in conto capitale, è stata accolta dai gruppi del PD e MPA ritirando l’emendamento poiché gli interventi previsti per gli investimenti nelle scuole (15 mila euro) sono stati ritenuti dal funzionario manutenzione ordinaria e dunque spesa corrente.

I due gruppi del PD e MPA hanno proposto di utilizzare il fondo di riserva che la legge mette nelle disponibilità dell’organo esecutivo, a Campobello al Sindaco, per esigenze straordinaria e per insufficienti stanziamenti. Per legge il fondo varia dallo 0,3% al 2% delle spese correnti, mentre l’art.15 del nostro regolamento di contabilità prevede che il fondo oscilli tra l’1% ed il 2%. E su tale motivo i funzionari hanno espresso parere negativo in quanto con gli emendamenti abbiamo portato il fondo ad una percentuale pari allo 0,44%. Il parere dei revisori è risultato positivo salvo ricordare la diversa disposizione regolamento e suggeriva la modifica del regolamento (cosa che abbiamo già fatto giovedì scorso chiedendo la convocazione di una Consiglio comunale per la modifica al regolamento di contabilità).

Quest’anno inizialmente il fondo stanziato era pari allo 0,99% per un importo di 78 mila euro, mentre nei precedenti due anni il fondo era pari allo 0,8% nel 2009 e 0,9% nel 2010 quindi sotto il minimo previsto dal regolamento senza che nessun funzionario e nessun componente del collegio dei revisori ha fatto rilevare tale violazione regolamentare interna.

Tale regolamento che risale al 1998 è stato disapplicato in alcune sue parti, ad esempio il Sindaco dovrebbe comunicare al Consiglio l’utilizzo di tale fondo ma non lo ha mai fatto e comunque la legge risale al 2000 e dunque essendo successiva, anche se in linea con la precedente normativa, prevale comunque sul regolamento.

I due gruppi hanno proposto di utilizzare nei singoli emendamenti 45 mila euro di tale fondo per la refezione scolastica (14 mila euro), per il Centro Diurno (30 mila euro), per le rette di ricovero per gli anziani (mille euro).

Durante la discussione il Consigliere Ragusa ha proposto di ritirare l’emendamento per approvare un ordine del giorno in cui si impegna il Sindaco ad utilizzare tale fondo per le finalità individuate dall’opposizione. Il Sindaco era d’accordo e noi visto che il Sindaco era d’accordo abbiamo detto che proprio per tale motivo non c’era la necessità di ritirare l’emendamento anche perché il Sindaco dopo l’approvazione del bilancio si doveva impegnare a rettificare il fondo e dunque perché rinviare a domani una cosa che era possibile fare in quella seduta?

Per quanto riguarda il fondo di svalutazione crediti il funzionario del settore affari finanziari ha ritenuto che non era possibile utilizzarlo perché era una sua prerogativa prevista dalla legge e la quantificazione dipendeva dall’art.118 del regolamento di contabilità e poi si era in presenza di alcuni crediti di dubbia esigibilità, noi abbiamo cercato di dimostrare che l’istituzione del fondo non era obbligatorio ma i principi contabili parlano di opportunità, di utilità e di prudenza e l’istituzione non era obbligatoria anche perché in presenza di crediti di dubbia esigibilità per 500 mila euro nel 2009 e 2010 nulla era stato fatto nei bilanci di previsione di quegli anni.

Inoltre la quantificazione del fondo poteva subire una variazione ai sensi del comma 5 dello stesso articolo tanto che noi lo abbiamo confermato ma per un importo inferiore (50 mila euro anziché 100 mila euro).

Con questi 50 mila euro abbiamo proposto di finanziare il trasporto alunni pendolari (40 mila euro), il contributo alla Misericordia per garantire il trasporto anziani (5 mila euro) e le scuole per il materiale di cancelleria ed occorrenze varia (5 mila euro).

Inoltre, abbiamo sottolineato come in via prudenziale il Consiglio comunale in occasione dell’approvazione del conto consuntivo aveva vincolato parte dell’avanzo di amministrazione per un importo di 4 milioni di euro da destinare a passività potenziali ed a posizioni creditorie che possono venire meno.

Anche in questo caso il Consigliere Ragusa per trovare una soluzione ha proposto il ritiro degli emendamenti per poi verificare da dove trovare le risorse finanziarie.

Sul punto si eravamo impegnati a convocare un Consiglio comunale per procedere alle variazioni e riportare il fondo nei limiti dell’art.118.

Comunque, anche in questo caso si tratta di norma regolamentare interna e la sua violazione non comporta nulla anche perché è lo stesso articolo a prevedere che l’ammontare del fondo possa variare in funzione degli incassi degli anni precedenti dando dunque al Consiglio comunale il potere di fissare l’ammontare del fondo.

Non è il 1° caso in cui si violi una norma regolamentare interna per come spiegato in precedenza. Sul punto è opportuno osservare che per statuto comunale il Sindaco deve rispondere alle interrogazioni scritte entro 10 giorni tuttavia ci sono alcune interrogazioni del PD a cui in Sindaco dopo una anno ancora deve rispondere, a proposito di violazioni!

La terza criticità riguarda la violazione in fase preventiva del saldo relativo al patto di stabilità.

L’utilizzo del fondo svalutazione crediti, incide, negativamente sul saldo del patto di stabilità. Nel caso specifico l’incidenza è di 50 mila euro che sommata al margine di manovra positivo di 31 mila euro previsto nell’allegato T (pubblicato alla fine del post) della delibera di approvazione del bilancio di previsione porta ad un risultato negativo di 19 mila euro.

Il non rispetto del patto di stabilità in fase preventiva è ritenuta un vizio di legittimità, ma si tratta sempre della fase preventiva poiché il rispetto del patto di stabilità si verifica solo alla fine dell’anno ed entro il 31 marzo successivo si predispone una apposita certificazione da inviare al Ministero.

Sul punto è opportuno evidenziare che dopo alcuni minuti di sospensione dei lavori i gruppi del PD e MPA erano disponibili a rettificare parte degli emendamenti per eliminare la violazione di appena 20 mila euro su una spesa da impegnare di quasi 8 milioni di euro, ci è stato risposto che gli emendamenti si presentano almeno 10 giorni prima della seduta e dunque non era possibile presentare emendamenti.

Io ho risposto che il Consiglio era sovrano e che bastava acquisire solo in parere vista la presenza in sala dei funzionari e del collegio dei revisori.

Non ci hanno consentito neanche la rettifica dell’allegato T per prevedere un minor impegno di spesa per rispettare il patto di stabilità, così come non ci hanno consentito l’inserimento di alcuni indirizzi nella parte dispositiva della delibera in cui ci impegnavamo a variare il bilancio per riassorbire la violazione di 20 mila del patto di stabilità.

Il patto di stabilità 2011 prevede che il Comune consegua un saldo positivo di 382 mila euro, quello preventivato dal Comune era di 413 mila euro con un margine di manovra positivo di 31 mila euro. Tale saldo dipende per 209 mila euro per la parte corrente e per 204 mila euro per la spesa in conto capitale. Il confronto per la parte corrente è tra gli accertamenti e gli impegni mentre per la parte in conto capitale il confronto è tra gli incassi ed i pagamenti.

Da sottolineare che il rispetto del patto di stabilità non dipende dal Consiglio comunale anche perché basta confrontare solo gli stanziamenti per accorgersi che quest’anno il saldo sarebbe negativo per 44 mila euro, ma come abbiamo detto dagli accertamenti ed impegni per la parte corrente e dagli incassi e pagamenti per la parte capitale, fasi successive che dipendono dalla Giunta, dal Sindaco e dai funzionari e non dal Consiglio comunale.

Basta consultare l’allegato T per accorgersi per la parte corrente che a fronte di spesa stanziata pari a 7,935 milioni di euro la spesa impegnabile è pari a 7,814 milioni, mentre la spesa utile ai fini del patto di stabilità dovrebbe essere pari a 7,835 milioni di euro (stanziamenti meno fondo svalutazione crediti) mentre gli uffici finanziari hanno ritenuto inserire una spesa impegnabile inferiore di 21 mila euro, confermando qualora ce ne fosse bisogno che la verifica del rispetto del patto di stabilità non dipende dal Consiglio o meglio dipende solo in parte per via degli stanziamenti che comunque devono essere trasformati in impegni e pagamenti ma ciò è demandato alla parte burocratica.

Visto la chiusura dell’Amministrazione abbiamo ritenuto ritirare tutti i subemendamenti ed emendamenti ed abbiamo lasciato solo il maxiemendamento che modificava la proposta dei consiglieri che appoggiano in Sindaco e lo abbiamo approvato così utilizzando il fondo di riserva ed il fondo svalutazione crediti con uno sforamento preventivo del patto di stabilità di 20 mila euro ma con l’impegno a riconvocare entro la data di assestamento di bilancio un Consiglio comunale per porre rimedio e rientrare entro i limiti del patto di stabilità.

Dopo di che abbiamo approvato gli emendamenti per la spesa in conto capitale (parco della Divina commedia ed alloggi popolari), abbiamo ritirato l’emendamento per la spesa in conto capitale sulle scuole, visto il parere negativo, ed abbiamo approvato un emendamento per concedere a canone ridotto l’ex macello ad associazioni senza fini di lucro per finalità sociali.

Prima della votazione finale del bilancio il Sindaco, e solo in quel momento, ha detto che l’Amministrazione era contraria all’approvazione del bilancio vista la violazione del patto di stabilità, minacciando di non dare seguito al bilancio. Inoltre, il responsabile del settore affari finanziari ha ritenuto opportuno fare una dichiarazione da inserire nella delibera, secondo me travalicando i propri poteri in quanto già si era espresso con i pareri e non si capiva perché doveva intervenire sull’argomento, visto che tra l’altro nessuno lo aveva sollecitato ad intervenire.

Anche il gruppo “Campobello Libera” ha espresso voto contrario mentre i due gruppi del PD e MPA hanno espresso voto favorevole dichiarando che nell’intervento del PD c’erano le motivazioni per cui si discostavano rispetto ai pareri negativi e facendo alcune raccomandazioni ovvero:

a)     valutazione attenta per il ricorso alle autorizzazioni di spesa sul bilancio pluriennale ai sensi dell’art.171, comma 4 del D.Lgs. n°267/2000. A tal fine, vista l’incertezza finanziaria dovuta alle continue manovre correttive del Governo Nazionale, ogni qual volta che si intende procedere alle autorizzazioni di spesa sul bilancio pluriennale è necessaria  acquisire una delibera di approvazione da parte del Consiglio comunale;

b)     variazioni di bilancio per contrazione delle assegnazioni nazionali e/o regionali e monitoraggio attento degli interventi di spesa finanziati;

c)      approvazione, entro la data di assestamento al bilancio, previa ricognizione delle somme non ancora impegnate per le spese di cui al titolo 1, della deliberazione di variazioni di bilancio in cui si riporta lo stanziamento di bilancio del “fondo di svalutazione crediti” nei limiti previsti dall’art.118 del vigente Regolamento di contabilità;

d)     continuo monitoraggio, da parte dell’Amministrazione e dei funzionari, degli impegni di spesa evitando di impegnare somme che possono pregiudicare il rispetto degli obiettivi del patto di stabilità.

Personalmente ho chiesto l’immediata votazione ma la votazione ha avuto solo 11 voti favorevoli (MPA e PD) per cui non è passata, ne servivano 13. Se fosse passata il bilancio sarebbe già esecutivo ed attuabile dallo scorso giovedì.

All’indomani abbiamo assistito all’intervista del Sindaco in cui ha ribadito che il bilancio per lui è bloccato per la violazione del patto di stabilità.

Il giorno successivo i gruppi del PD e MPA hanno presentato una lettera in cui hanno ribadito alcuni concetti (vedi lettera in fondo al post) affermando che il bilancio una volta pubblicato diventa esecutivo dopo 10 giorni e si può applicare anche in presenza della violazione del patto di stabilità, d’altronde anche il Sindaco aveva questa posizione per come dichiarato nella delibera consiliare n.16 del 29/4/2010, che potete consultare in fondo al post.

Ieri invece abbiamo visto che non contenti dell’intervista del Sindaco hanno diffuso un volantino e fatto affiggere manifesti abusivi in quanto non riportano i bollini del Comune in cui accusano i Consiglieri dei due gruppi PD e MPA, pubblicando nomi e cognomi, aggiungendo pure il Presidente del Consiglio nel gruppo “MPA-Libertà ed Autonomia” in cui ancora ufficialmente non ne fa parte.

In questo manifesto accusano i Consiglieri dei due gruppi consiliari di aver bloccato tutto e che i servizi non partiranno per colpa nostra.

Scopo del manifesto è quello di confondere le idee della gente e forse con qualcuno si sono riusciti.

A mio giudizio il manifesto è un capolavoro di mistificazione poiché accusano noi di aver bloccato i servizi quando l’Amministrazione attiva fa capo a loro.

Per fare un esempio nella vicina Canicattì l’appalto della mensa è già stato aggiudicato più di un mese fa e quanto prima dovrebbe partire, eppure a Canicattì ancora non è stato approvato il bilancio.

Per fare un altro esempio la piscina è chiusa dal mese di marzo ed è ancora chiusa. Negli emendamenti proposti dai Consiglieri che appoggiano il Sindaco c’era anche l’ipotesi di diminuire lo stanziamento della piscina da 45 mila a 25 mila euro, mentre noi lo abbiamo lasciato a 45 mila euro.

Il Centro Diurno loro lo volevano portare a 45 mila euro mentre noi lo abbiamo riportato a 80 mila euro.

Ma la cosa più grave di questa vicenda è l’atteggiamento tenuto dal Sindaco anche perché se i singoli Consiglieri comunali sono irresponsabili lui è il Sindaco e si dovrebbe sottrarre a questo gioco.

Noi i primi due emendamenti li abbiamo presentati giorno 9 settembre e con tali emendamenti abbiamo ridotto il fondo svalutazione crediti di 40 mila euro e dunque avevamo toccato potenzialmente il patto di stabilità e lui cosa ha fatto in tutti questi giorni?

Come mai non ha ritenuto opportuno chiedere una riunione con tutti i gruppi consiliari e con i funzionari per evitare di bloccare tutto?

Lui sapeva che non ha più una maggioranza per cui era in dovere di interloquire con la maggioranza consiliare rappresentata dai due gruppi PD e MPA, lui aveva il dovere del buon padre di famiglia, come si usa dire in questi casi.

Se noi siamo irresponsabili di lui cosa dobbiamo dire?

Uno dei suoi Consiglieri ha dichiarato “ci siete cascati”, come se qualcuno stesse tramando oppure aveva già in mente un tranello e noi ci siamo cascati, cose da pazzi!

Prima di chiudere vorrei dire un’altra cosa, la delibera di approvazione del bilancio è un atto amministrativo e come tutti gli atti possono essere nulli o annullabili.

Riporto da un articolo di un giurista: “La invalidità di un atto è, in via generale, la difformità di tale atto dal diritto e determina la sanzione della inefficacia definitiva dello stesso; tale sanzione può essere automatica, come nel caso della nullità, che opera di diritto o può necessitare di una apposita applicazione giudiziale, come nel caso dell'annullabilità, che non si determina automaticamente ma deriva da una decisione del giudice su sollecitazione del ricorrente. Le due forme di invalidità costituiscono entrambe una qualificazione negativa dell'atto, determinata dall'inosservanza delle norme giuridiche, con la differenza che l'atto nullo è, in quanto invalido, inefficace di diritto, e viene considerato tamquam non esset, mentre l'atto annullabile è comunque idoneo a produrre i suoi effetti che permangono nell'ordinamento giuridico fino a quando e solo se, su istanza di parte, non venga dichiarata, in via giudiziale, l'illegittimità dell'atto stesso. Ed ancora l’atto per essere nullo deve violare una norma imperativa tuttavia “la violazione di norma imperativa che nel diritto civile provoca nullità, nel diritto amministrativo si qualifica come vizio di violazione di legge, che determina invece l'annullabilità dell'atto.

Il mancato rispetto del patto di stabilità non determina la nullità dell’atto ma il suo eventuale annullamento, anche perché se la normativa prevede comunque le sanzioni per il mancato rispetto del patto di stabilità ciò presuppone che il bilancio deve esplicare suoi effetti per provocare tale violazione ragione per cui il bilancio produce comunque i suoi effetti “fino a quando e solo se, su istanza di parte, non venga dichiarata, in via giudiziale, l’illegittimità dell’atto stesso”.

Mi domando e dico forse il Sindaco vuole ricorre al TAR per impugnare l’atto?

Se è così lo dica chiaramente e ne prenderemo atto.

Se così non è non deve fare altro che applicare il Bilancio anche perché prima che la Corte dei Conti scriverà al Comune per invitarci a rientrare nei limiti previsti dal Patto avremo già convocato il Consiglio, come ci siamo impegnati a fare durante i lavori consiliari, e posto rimedio a tale violazione.

Per ultimo pongo al Sindaco un interrogativo, se abbiamo sforato il patto di 20 mila euro perché per tranquillizzare la struttura burocratica non provvede a stornare 20 mila euro dal fondo di riserva al fondo svalutazione crediti in modo tale da migliorare il saldo del patto di stabilità? Se è così lo può fare fin da domani e la finiremo con questa farsa e noi ci impegniamo a ridarglieli in occasione delle variazioni di bilancio.

Chiudo con una cosa che in questi giorni mi ha colpito e che forse ha colto nel segno.

Mi ha colpito, infatti, un giudizio che forse è il più pertinente e ve lo rassegno “purtastivu lu sceccu all’erba” ovvero non avevano fatto nulla fino a quel momento e gli abbiamo dato l’occasione per continuare a fare niente!

Scusate se è lungo ma chi vuole approfondire ne ha facoltà chi non vuola basta non leggerlo!

Testo dell'intervento depositato (link), allegato 1 (link), allehgato 2 (link), allegato 3 (link), allegato 4 (link), allegato 5 (link)
Bilancio: testo del maxiemendamento approvato (link), parco della divina commedia (link), alloggi (link), ex mattatoio (link)
Piano triennale delle opere pubbliche: Emendamento loculi (link), canile municipale (link)
Piano delle alienazioni: alloggi (link), mattatoio (link), parcheggio automezzi pesanti (link)
Lettera protocollata dopo l'approvazione del bilancio (link)
Pareri funzionari (domani provvedo a pubblciarli)
Allegato T (prospetto patto di stabilità) (domani provvedo a pubblicarlo)








Nessun commento: