lunedì 1 settembre 2008

Non ci resta che piangere!




Un interessante studio del Centro Studi Sintesi ripreso alcuni giorni fa dal giornale “Il Sole 24 ore” ha analizzato i risultati delle dichiarazioni dei redditi 2006, raggruppandoli per territorio ed attualizzandoli al 2007 con gli indici Istat.
Dallo studio, che possiede un grado di analisi approfondito fino a livello comunale, sono emerse alcune indicazioni importanti.

È necessario premettere che trattasi di risultati riportati dalle dichiarazioni dei redditi e quindi non propriamente attinenti alla realtà economica; non tengono conto infatti dell’economia sommersa che secondo uno studio recente dell’Istat (riferimento all’anno 2004) oscilla tra il 16,6% (230 miliardi di euro) ed il 17,7% (246 miliardi di euro) del PIL, con oscillazioni diverse per le singole regioni, e non tengono conto del diverso costo della vita dei territori.
Ad ogni modo i risultati sono interessanti, soprattutto se si analizzando i confronti rispetto alla situazione di otto anni fa.
Esiste un abisso tra le regioni del Nord e le regioni del Sud ed in particolare del Mezzogiorno.
Se infatti il reddito medio per contribuente in Italia è pari a 16.249 euro, nelle regioni del Nord arriva fino a 20.172 della Lombardia, mentre al Sud tocca punte minime di 10.201 euro della Calabria, mentre in Sicilia si attesta su 11.833 euro.
Rispetto ad otto anni fa (1999) il reddito medio italiano è cresciuto del 2%, con punte in positivo dell’11% in Valle D’Aosta e punte in negativo del 14% in Calabria, mentre la Sicilia registra un dato negativo del 5,6%.
A livello provinciale il reddito più alto si registra a Milano con 23.183 euro a contribuente, seguono Bologna (20.890 euro) e Roma (20.193 euro), quello più basso a Crotone con 9.356 euro a contribuente.
A livello comunale naturalmente i Comuni più ricchi si trovano al Nord, con il Comune di Ayas (AO) con 66.408 euro a contribuente, seguito da Basiglio (MI, 45.732 euro a contribuente) e Cusago (MI, 36.914 euro a contribuente), quelli più poveri si trovano al Sud, con al primo posto in senso negativo a Platì (RC) con 4.152 euro a contribuente, seguito da Val Rezzo (CO, 4.326 euro a contribuente) e Mazzarrone (CT, 4.381 euro).

In Sicilia è la provincia di Palermo a far registrare il reddito per contribuente più alto con un importo di 13.472 euro, mentre quello più basso si registra ad Enna con un importo di 9.511 euro. Rispetto al 1999 tutte le provincie hanno fatto registrare risultati negativi con punte dell’11,6% nella Provincia di Enna e del 10,1% nella provincia di Agrigento.
Sant’Agata Li Battiati (CT) è il Comune in cui si registra il reddito medio a contribuente (21.819 euro), per abitante (13.643 euro) e per famiglia (33.020 euro) più elevato, mentre Mazzarrone (CT) è quello più “provero” sia per il reddito medio per contribuente (4.381 euro) che per quello per abitante (2.580 euro), mentre per il reddito medio a famiglia il più “povero” è San Cono (CT) con 6.847 euro.

Proprio la presenza dei dati di tutti i Comuni d’Italia ci permette di focalizzare l’attenzione sulla provincia di Agrigento.
Dai dati si evidenzia che il reddito per contribuente più elevato si registra ad Agrigento con 15.682 euro, seguito dal Comune di Sciacca con 10.847 euro, dal Comune di Porto Empedocle con 10.665 euro ed Aragona con 10.069 euro. In tutti gli altri comuni della provincia il reddito medio è sotto i dieci mila euro. Il comune più “povero” è quello di Caltabellotta con 6.262 euro, seguito dal Comune di Lucca Sicula con 6.430 euro e dal Comune di Sant’Angelo Muxaro con 6.453 euro. Rispetto al 1999 ci sono 27 Comuni in cui è aumentato il reddito medio, con punte del 15,2% a Sciacca, e 16 Comuni in cui il reddito medio è diminuito, con punte dell’11,7% a Sant’Angelo Muxaro.
Dalle tabelle è possibile altresì estrapolare il reddito medio per abitante ed il reddito medio per famiglia.
Nel primo caso il primo posto spetta al Comune di Agrigento con 9.267 euro, mentre l’ultimo spetta al Comune di Palma di Montechiaro con 3.481 euro.
Nel secondo caso il primo posto spetta sempre al Comune di Agrigento con 24.180 euro, mentre l’ultimo posto spetta sempre al Comune di Palma di Montechiaro con 9.167euro. Rispetto al 1999 la crescita più elevata si è registrata nei Comuni di Lampedusa-Linosa e Montallegro con il 30,8%, mentre il risultato peggiore è quello del Comune di Calamonaci con una diminuzione del 3,8%. In quest’ultima classifica è da sottolineare che sono solo cinque i Comuni dove si è registrato un decremento del reddito medio per famiglia (Porto Empedocle, Aragona, Camastra, Calamonaci, Sant’Angelo Muxaro).

Nel Comune di Campobello di Licata il reddito medio per contribuente è pari a 8.132 euro (21° Comune in provincia di Agrigento e 237° in Sicilia), in crescita dell’1,3% rispetto al 1999, mentre il reddito medio per abitante è pari a 4.666 euro (29° Comune in provincia di Agrigento e 300° in Sicilia), in crescita del 20,4% rispetto al 1999. Infine il reddito medio per famiglia è pari a 11.933 euro (26° Comune in provincia di Agrigento e 280° in Sicilia), in crescita del 6,5% rispetto al 1999.

Nel Comune di Canicattì il reddito medio per contribuente è pari a 9.207 euro (11° Comune in provincia di Agrigento e 160° in Sicilia), in crescita del 7% rispetto al 1999, mentre il reddito medio per abitante è pari a 4.945 euro (18° Comune in provincia di Agrigento e 266° in Sicilia), in crescita del 18,4% rispetto al 1999. Infine il reddito medio per famiglia è pari a 12.575 euro (17° Comune in provincia di Agrigento e 248° in Sicilia), in crescita del 4% rispetto al 1999.
Certo se analizziamo i dati nell’ottica del federalismo fiscale, dove diventa importante la colonna delle entrate localizzate sul territorio determinate dalla ricchezza ivi presente, possiamo dire che non ci resta che piangere!

Per chi volesse approfondire l’argomento si rinvia all’articolo “la mappa dell’Italia misurata dal Fisco” di Gianni Trovati del giornale “Il Sole 24 ore” (Link)

Nessun commento: