venerdì 9 ottobre 2009

Richiesta convocazione consiglio comunale

Ieri sono state protocollate due richieste di convocazione del consiglio comunale di Campobello di Licata a firma dei gruppo consiglieri del PD e di Campobello Libera e dei consiglieri appartenenti.

Con la prima si chiede di approvare il regolamento sugli indirizzi al Sindaco per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende, Istituzioni. Il regolamento tende a rendere più trasparente ed oggettiva la procedura di nomina del Sindaco stabilendo i criteri di pubblicità e trasparenza, i requisiti generali che devono avere le persone da nominare, le cause di incompatibilità e le pari opportunità dei generi, riservando a ciascun genere il 50% delle nomine.

Con la seconda richiesta si chiede al Presidente del Consiglio comunale di avviare un dibattito sul problema dei rifiuti a Campobello, sullo stato del contenzioso, sull’avvio della raccolta differenza e l’approvazione di una mozione contenente un giudizio negativo sulla scelta del Sindaco di accettare la nomina a Presidente della Dedalo Ambiente e l’invito a rassegnare le dimissioni per l’evidente conflitto di interesse.

Nella seconda richiesta è altresì prevista l’approvazione di una mozione che fissa le direttive del Consiglio Comunale per affrontare la crisi del settore agricolo locale, con precisi impegni a partire dall’agibilità del centro di commercializzazione dei prodotti agricoli.

Ecco le due richieste
MOZIONI SULL'AGRICOLTURA E SULLA DEDALO AMBIENTE
Prot.9749 del 08/10/2009

Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale di Campobello di Licata

Oggetto: Richiesta di convocazione del Consiglio Comunale ai sensi dell’art.20 dello Statuto Comunale e dell’art.22 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale con all’ordine del giorno le mozioni sull’agricoltura e quella sull’elezione del Sindaco di Campobello a Presidente della Dedalo Ambiente

I sottoscritti consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza, Giovanni Picone, Gaetano Ragusa, Calogero Pirrera, Giovanni Falsone e Turco Maria Rita,

Visto

- l’art.20 dello statuto comunale del Comune di Campobello di Licata approvato con delibere consiliari n.58 del 15/10/2002 e n.59 del 17/10/2002;

- l’art.22 del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale approvato con delibera del consiglio comunale n.134 del 22/12/1998;

- il comma 5 dell’art.14 dello Statuto comunale vigente che stabilisce che le “mozioni tendono a provocare un giudizio sulla condotta e sull’azione del Sindaco o della Giunta, oppure un voto circa i criteri da seguire nella trattativa di un affare, oppure a dare direttive su determinate questioni”;

Considerato che

- lo scorso 5 settembre si è tenuta una riunione presso il Palazzo Municipale per affrontare la crisi del comparto agricolo campobellese alla presenza dell’Amministrazione Comunale, dei produttori agricoli locali, del rappresentante dell’Ispettorato Agrario e della Soat e dei consiglieri comunali;

- in quella riunione è stato deciso di istituire un tavolo tecnico permanente;

- tale tavolo non è stato più riunito, mentre si è tenuta una riunione dei capigruppo su richiesta di alcuni dei sottoscritti consiglieri comunali per discutere di una piattaforma di rivendicazione condivisa;

- nel frattempo l’Amministrazione attiva aveva presentato una propria proposta alla Provincia di Agrigento, senza tenere conto della disponibilità della opposizione in Consiglio Comunale;

- tale comportamento è da censurare;

- i sottoscritti consiglieri ritengono che oltre ad una piattaforma di protesta e di rivendicazione è necessario che il Comune prenda precisi impegni, nell’ambito delle proprie competenze, con gli agricoltori locali;

- opportuno approvare alcune direttive da parte del Consiglio Comunale per affrontare la crisi dell’agricoltura locale da portare nel tavolo tematico istitutivo per la stipula di un successivo patto sociale con gli agricoltori locali;

- in questi giorni il Sindaco di Campobello di Licata è stato eletto Presidente del consiglio di amministrazione della Dedalo Ambiente, società partecipata dal Comune e gestore dei rifiuti nell’ambito di alcuni comuni, società presso cui è in atto un contenzioso con il Comune di Campobello di Licata di alcuni milioni di euro;

- tale elezioni è ritenuta inopportuna dai sottoscritti consiglieri comunali poiché ha creato un evidente conflitto di interesse in capo al Sindaco di Campobello di Licata;

- è opportuno che il Consiglio Comunale si esprima con un giudizio netto sull’argomento invitando lo stesso Sindaco a rassegnare immediatamente le dimissioni da Presidente della Dedalo Ambiente,
per quanto visto e considerato, in qualità di consiglieri comunali del Comune di Campobello di Licata ed in virtù delle disposizioni di legge,

CHIEDONO

che sia convocato il Consiglio Comunale ed inserire tra i punti all’ordine del giorno le due seguenti mozioni:

- Direttive del consiglio comunale di Campobello di Licata per affrontare la crisi del settore agricolo locale;

- Giudizio del consiglio comunale sulla nomina del sindaco a presidente della Dedalo Ambiente.

I sottoscritti consiglieri comunali chiedono anche che venga inserito tra i punti all’ordine del giorno un punto relativo al dibattito sulle problematiche dei rifiuti a Campobello di Licata dove si affrontino i rapporti con la Dedalo Ambiente, il problema della quarta vasca, l’avvio della raccolta differenziata e l’indirizzo per la scelta del luogo ove ubicare i mezzi della Dedalo Ambiente.

A tal fine è auspicabile anche una relazione dei funzionari in cui si aggiorni il Consiglio Comunale sul contenzioso in atto con la Dedalo Ambiente.

ALLEGANO

le proposte di mozione e la relazione di accompagnamento;

EVIDENZIANO

che l’approvazione delle mozioni non comporta impegno di spesa in quanto trattasi di atti di indirizzo.

Campobello di Licata, lì 8/10/2009

Firmato

RELAZIONE DI ACCOMPAGNAMENTO SULLE MOZIONI PRESENTATE

DIRETTIVE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI CAMPOBELLO DI LICATA PER AFFRONTARE LA CRISI DEL SETTORE AGRICOLO LOCALE

Lo scorso 5 settembre si è tenuta una riunione presso il Palazzo Municipale per affrontare la crisi del comparto agricolo campobellese alla presenza dell’Amministrazione Comunale, dei produttori agricoli locali, del rappresentante dell’Ispettorato Agrario e della Soat e dei Consiglieri comunali.

In quella riunione è stato deciso di istituire un tavolo tecnico permanente che tuttavia non è stato più riunito, mentre si è tenuta una riunione dei capigruppo su richiesta di alcuni dei sottoscritti consiglieri comunali per discutere di una piattaforma di rivendicazione condivisa.

Nel frattempo l’Amministrazione attiva ha presentato una propria proposta alla Provincia di Agrigento, senza tenere conto della disponibilità della opposizione in Consiglio Comunale.

Alcuni giorni fa si è tenuta una riunione della CIA di Campobello per affrontare la crisi agricola con la presenza dei produttori agricoli locali, dell’Amministrazione Comunale e di alcuni Consiglieri comunali.

Al fine di concretizzare tutti gli impegni presi verbalmente durante le riunioni i sottoscritti consiglieri comunali hanno ritenuto necessario approvare un documento che contenga precisi impegni del Comune, nell’ambito delle proprie competenza, per affrontare la crisi agricola.

Scopo quindi della mozione è quello di dare le direttive del Consiglio comunale di Campobello di Licata per affrontare la crisi del settore agricolo locale, ai sensi del comma 5 dell’art.14 dello Statuto comunale vigente, da portare nel tavolo tematico istituito per la stipula di un successivo patto sociale con gli agricoltori locali.

GIUDIZIO DEL CONSIGLIO COMUNALE SULLA NOMINA DEL SINDACO A PRESIDENTE DELLA DEDALO AMBIENTE

In questi giorni il Sindaco di Campobello di Licata è stato eletto Presidente del consiglio di amministrazione della Dedalo Ambiente, società partecipata dal Comune e gestore dei rifiuti nell’ambito di alcuni comuni, società presso cui è in atto un contenzioso con il Comune di Campobello di Licata di alcuni milioni di euro.

I sottoscritti consiglieri comunali ritengono inopportuna tale elezioni poiché ha creato un evidente conflitto di interesse in capo al Sindaco di Campobello di Licata.
Scopo della mozione è quella di esprimere, ai sensi del comma 5 dell’art.14 dello Statuto comunale vigente, un giudizio netto sull’argomento invitando lo stesso Sindaco a rassegnare immediatamente le dimissioni da Presidente della Dedalo Ambiente.

DIRETTIVE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI CAMPOBELLO DI LICATA PER AFFRONTARE LA CRISI DEL SETTORE AGRICOLO LOCALE
Il Consiglio Comunale di Campobello di Licata, nell’ambito delle proprie competenze e sulla base delle risorse finanziarie disponibili e da reperire, esprime, ai sensi del 5° comma dell’art.14 dello statuto comunale vigente, le direttive per affrontare la crisi del settore agricolo locale articolate nei seguenti punti:

- avviare una seria indagine conoscitiva sul mondo dell’agricoltura e dell’agroalimentare nel territorio di Campobello e, se disponibili gli altri comuni del Piano Strategico Regalpetra, nel comprensorio del Piano Strategico allo scopo di conoscere nel dettaglio le produzioni aziendali, i quantitativi produttivi, le pratiche colturali, l’uso dei suoli, lo stato organizzativo dei singoli settori e della filiera, il sistema di distribuzione e le anomalie nella fase della commercializzazione;

- istituire un tavolo tematico locale ed uno del comprensorio tra i Comuni partecipanti al Piano Strategico Regalbetra per orientare gli interventi sulla filiera agroalimentare;

- avviare le procedure per la istituzione del distretto produttivo agroalimentare del comprensorio della Sicilia Centro Meridionale;

- valorizzare e potenziare la presenza della SOAT a Campobello con idonei locali al fine di garantire una migliore assistenza tecnica agli operatori agricoli ed un’adeguata informazione sugli strumenti di finanziamento previsti dal PSR Sicilia 2007/2013, nonché a sensibilizzare gli agricoltori sulle corrette pratiche colturali e sull’uso corretto dei fitofarmaci;

- riorganizzare il Centro Monastra con l’auspicabile coinvolgimento degli altri Comuni, dandone una nuova missione;

- sensibilizzare gli operatori agricoli ad aderire ai consorzi presenti sul territorio, quale quello di Tutela dell’Uva Italia, della Pesca, il consorzio difesa produzioni agricole di Agrigento allo scopo di organizzare meglio l’offerta. A tal fine è auspicabile che il Comune insieme a quelli del comprensorio raggiungano l’obiettivo dell’istituzione dell’IGP pesca;

- presentare tramite il Consorzio di Tutela dell’Uva Italia, dopo una riorganizzazione dello stesso, un serio ed adeguato programma promozionale da finanziare ai sensi della misura 133 del PSR Sicilia 2007/20013;

- stanziare, in sede di destinazione dell’avanzo di amministrazione, adeguate risorse finanziare per rendere agibile il centro di commercializzazione dei prodotti agricoli presente a Campobello, da destinare in futuro a piccola piattaforma logistica;

- destinare una parte delle spese di investimento del bilancio di previsione per la manutenzione delle strade interpoderali di interesse comunale che garantiscono l’accesso ai terreni delle aziende agricole. A tal fine si utilizzerà il monitoraggio avviato con l’ordine del giorno approvato nel mese di agosto;

- avviare nel più breve tempo possibile i due progetti finanziati, inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche, relativi al trattamento delle acque reflue per il riutilizzo in agricoltura;

- attivare i canali relazionali per avviare la sistemazione della canalizzazione idrica del territorio con l’utilizzo delle acque della Diga San Giovanni, Furore e Gibbesi. A proposito di quest’ultima Diga è necessario che Campobello venga inserito tra i Comuni attraversati dalle opere di canalizzazione previsti dal progetto esecutivo in corso di definizioni in queste settimane;

- stipulare apposita convenzione con il Consorzio di Bonifica n.5 Gela per la gestione degli abbeveratoi rurali presenti nel territorio ed impegno per la loro ristrutturazione, anche con l’utilizzo delle risorse di cui al programma Leader Sicilia Centro Meridionale.

Il Consiglio Comunale si augura che queste direttive siano fatte proprie dalla Giunta Comunale ed anzi invita la stessa a sottoscrivere con gli agricoltori locali un patto sociale con precisi impegni ed obblighi tra ambedue le parti, a partire dagli impegni di cui alle presenti direttive.
Campobello di Licata, 8/10/2009

GIUDIZIO DEL CONSIGLIO COMUNALE SULLA NOMINA DEL SINDACO A PRESIDENTE DELLA DEDALO AMBIENTE
Il Consiglio Comunale di Campobello di Licata,
premesso che:

- alcuni giorni fa il Sindaco di Campobello di Licata, dott. Michele Termini, è stato eletto Presidente dell’ATO rifiuti Dedalo Ambiente;
considerato che:

- tale nomina ha provocato polemiche da parte di alcuni componenti del consiglio di amministrazione in relazione al contenzioso esistente tra il Comune di Campobello di Licata e la Dedalo Ambiente, ma anche di quello tra il Comune di Licata e la stessa Dedalo Ambiente;

- tale contenzioso ammonta ad alcuni milioni di euro, addirittura qualcuno parla di sei milioni di euro;

- in questo modo il Sindaco di Campobello si pone in evidente conflitto di interesse poiché si trova a rappresentare nello stesso momento sia il Comune di Campobello che la Dedalo Ambiente nel contenzioso attualmente in atto;

- con questo comportamento non si tutelano pienamente gli interessi del Comune di Campobello di Licata,
per quanto premesso e considerato il Consiglio Comunale, nell’ambito delle proprie competenze, esprime, ai sensi del 5° comma dell’art.14 dello statuto comunale vigente, un giudizio negativo in merito alla scelta del Sindaco di Campobello di Licata di accettare la nomina a Presidente del consiglio di amministrazione della Dedalo Ambiente, scelta che ha posto lo stesso Sindaco in posizione di evidente conflitto di interesse in quanto rappresentante, nello stesso momento, delle due parti del contenzioso ovvero la Dedalo Ambiente ed il Comune di Campobello di Licata.

Il Consiglio comunale, pertanto, invita il Sindaco a dimettersi immediatamente da Presidente del Consiglio di Amministrazione della Dedalo Ambiente per consentire al Comune di Campobello di Licata di difendere pienamente i propri interessi.
Campobello di Licata, 8/10/2009

REGOLAMENTO SUGLI INDIRIZZI
Prot.9750 del 8/10/2009

Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale di Campobello di Licata

Oggetto: Richiesta di convocazione del Consiglio Comunale ai sensi dell’art.20 dello Statuto Comunale e dell’art.22 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale con all’ordine del giorno l’approvazione del regolamento sugli indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende, Istituzioni

I sottoscritti consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza, Giovanni Picone, Gaetano Ragusa, Calogero Pirrera, Giovanni Falsone e Turco Maria Rita,

Visto

- l’art.20 dello statuto comunale del Comune di Campobello di Licata approvato con delibere consiliari n.58 del 15/10/2002 e n.59 del 17/10/2002;

- l’art.22 del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale approvato con delibera del consiglio comunale n.134 del 22/12/1998;
- il comma 8 dell’art.50 del D.lgs. 18/8/2000, n.267, così come recepito in Sicilia, che così recita “sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio il Sindaco e il Presidente della Provincia provvedono alla nomina, alla designazione e alla revoca dei rappresentanti del Comune e della Provincia presso Enti, Aziende ed Istituzioni;

Considerato che

- che ad oggi non esiste nel Comune di Campobello di Licata un regolamento sugli indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende, Istituzioni ai sensi del comma 8 dell’art.50 del D.lgs.267/2000;

- invece è necessario che il Consiglio comunale si doti di questo regolamento prima che il Sindaco provveda alle nomine ai sensi dei commi 8 e 9 dell’art.50 del D.lgs.267/2000;
per quanto visto e considerato, in qualità di consiglieri comunali del Comune di Campobello di Licata ed in virtù delle disposizioni di legge,

CHIEDONO

che sia convocato il Consiglio Comunale ed inserire tra i punti all’ordine del giorno la “Approvazione del regolamento sugli indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende, Istituzioni”;

ALLEGANO

la proposta di regolamento e la relazione di accompagnamento;

EVIDENZIANO

che l’adozione del regolamento non comporta impegno di spesa:

Campobello di Licata, lì 8/10/2009

RELAZIONE SULLA PROPOSTA DI ISTITUZIONE DEL REGOLAMENTO SUGLI INDIRIZZI PER LA NOMINA, LA DESIGNAZIONE E LA REVOCA DEI RAPPRESENTANTI DEL COMUNE PRESSO ENTI, AZIENDE, ISTITUZIONI

L’istituzione del regolamento sugli indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende, Istituzioni è previsto dal comma 8 dell’art.50 del D.lgs 267/2000, così come recepito in Sicilia, che stabilisce che prima della nomina, designazione e revoca da parte dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende ed Istituzioni il Sindaco deve acquisire gli indirizzi stabiliti dal Consiglio Comunale.

Il Regolamento è suddiviso in dieci articoli e prende spunto da analoghi regolamenti approvati da alcuni Comuni e/o Province d’Italia.

Il Regolamento nella sostanza tende a rendere più trasparente ed oggettiva la procedura di nomina da parte del Sindaco stabilendo i criteri di pubblicità e di trasparenza (art.2) e l’informazione (art.10), tra cui la tenuta di un albo pubblico, i requisiti generali che devono avere le persone da nominare (art.4), tra cui qualità professionali e competenze, le cause di incompatibilità e di esclusione (art.5), gli obblighi dei nominati e designati (art.6), nonché i casi di revoca (art.9).

Nel regolamento viene richiamato il principio stabilito dallo Statuto, e prima ancora dalla legge, sul rispetto delle pari opportunità per le nomine da effettuare, introducendo una percentuale paritaria per entrambi i generi.

Altro aspetto del regolamento è la presentazione del Sindaco al Consiglio comunale per l’approvazione degli indirizzi programmatici per l’attività di ciascun ente, azienda, ancorché consortili, istituzione e società partecipate (art.3).

Infine all’articolo 11 sono state disciplinate le disposizioni transitorie stabilendo l’applicabilità del regolamento alle nomine ancora da effettuare, alla data odierna, e comunque per tutte quelle fatte oltre il termine stabilito dalla legge, ovvero 45 giorni dal suo insediamento, in sostanza tutte le nomine da effettuare dal Sindaco attualmente in carica.

COMUNE DI CAMPOBELLO DI LICATA
REGOLAMENTO SUGLI INDIRIZZI PER LA NOMINA, LA DESIGNAZIONE E LA REVOCA DEI RAPPRESENTANTI DEL COMUNE PRESSO ENTI, AZIENDE, ISTITUZIONI


ART.1
NORME GENERALI

1. Il presente regolamento è emanato ai sensi del comma 8 dell’art.50 del D.lgs. n.267 del 18/8/2000 e successive modificazioni ed integrazioni, così come recepito in Sicilia, ed ha lo scopo di esprimere gli indirizzi del Consiglio Comunale di Campobello di Licata al Sindaco per la nomina, designazione e revoca dei rappresentati del Comune presso enti, aziende ed istituzioni.

2. Il presente regolamento è emanato altresì tenendo conto del 5° comma dell’articolo dello statuto comunale vigente che dispone che “in attuazione di quanto previsto dall’art.56 della legge regionale n.26/93, devono essere assicurate condizioni di pari opportunità tra uomo e donna per promuovere la presenza dei due sessi nella giunta e negli organi collegiali, nonché negli enti, nelle aziende ed istituzioni da esso dipendenti”.

ART. 2
CRITERI GENERALI DI PUBBLICITÁ E DI TRASPARENZA

1. Tre mesi prima della scadenza entro cui il Sindaco deve provvedere, a norma di legge, di statuto o di regolamento, a nomine o designazioni di rappresentanti del Comune presso enti, aziende, ancorché consortili, istituzioni e società partecipate, è data adeguata pubblicità degli incarichi da affidare e delle loro caratteristiche.

2. La pubblicità è garantita da apposito avviso del Sindaco, affisso all’Albo Pretorio e nelle sedi comunali, pubblicato nel sito internet del Comune, nonché da comunicazioni ai gruppi consiliari comunali e agli organi di informazione.

3. Nell’avviso e nelle comunicazioni di cui al comma 2 sono sinteticamente indicate per ciascun ente, azienda e istituzione:

a.l’organismo e la carica cui si riferisce la nomina o la designazione;

b.i requisiti di carattere generale e le cause di incompatibilità e di esclusione;

c.gli emolumenti a qualsiasi titolo connessi alla carica;

d.gli scopi statutari dell’ente interessato.

4. Qualora le nomine o le designazioni debbano essere effettuate per cause diverse dalla scadenza ordinaria, il termine di cui al comma 1 è abbreviato: la nomina o designazione è effettuata trascorsi dieci giorni dall’avviso del Sindaco all’Albo Pretorio.

ART. 3
INDIRIZZI PROGRAMMATICI

1. Entro sessanta giorni dalla nomina o designazione dei rappresentanti del Comune di Campobello di Licata, il Sindaco presenta al Consiglio Comunale per l’approvazione, gli indirizzi programmatici per l’attività di ciascun ente, azienda, ancorché consortili, istituzione e società partecipate.

ART. 4
REQUISITI GENERALI

1. I rappresentanti del Comune negli enti, nelle aziende ancorché consortili, nelle istituzioni e società partecipate, devono possedere una competenza tecnica, giuridica o amministrativa adeguata alle specifiche caratteristiche della carica.

2. A tal fine, i rappresentanti sono scelti considerando le qualità professionali e le competenze emergenti da: incarichi professionali, incarichi accademici ed in istituzioni di ricerca, pubblicazioni, esperienza amministrativa o di direzione di strutture pubbliche e private, impegno sociale e civile.

3. Al fine di assicurare le condizioni di pari opportunità previste dall’articolo 56 della legge regionale n.26/93, disciplinate nel comma 5 dell’articolo 8 dello statuto comunale, si deve tener conto che sul totale delle nomine e delle designazioni effettuate sia rispettata la percentuale del 50% di presenza di genere.

4. I requisiti per la designazione e nomina descritti nel presente atto di indirizzo, si applicano anche ai consorzi pubblici e di ambito per la gestione dei servizi in cui il Comune di Campobello di Licata partecipa.

5. Per la verifica della percentuale di cui al comma 3 il Sindaco è obbligato ad allegare ad ogni nomina, designazione o revoca un prospetto riepilogativo aggiornato di tutte le nomine, designazioni e revoche.

ART. 5
CAUSE DI INCOMPATIBILITÁ E DI ESCLUSIONE

1. Salve le altre incompatibilità stabilite dalla normativa vigente, non può essere nominato o designato rappresentante del Comune presso enti, aziende ancorché consortili, istituzioni e società partecipate:

a.chi si trovi in stato di conflitto di interessi rispetto all’ente, azienda o istituzione nel quale rappresenta il Comune;

b.chi è stato dichiarato fallito;

c.chi si trovi in rapporto di impiego, consulenza o incarico con l’ente, l’azienda, l’istituzione presso cui dovrebbe essere nominato;

d.chi abbia liti pendenti con il Comune di Campobello di Licata ovvero con l’ente, l’azienda, l’istituzione presso cui dovrebbe essere nominato;

e.chi si trovi in una delle condizioni previste dal Titolo III, Capo II D.Lgs. 267/00, nei limiti della sua applicazione in Sicilia ai sensi della legge regionale n.31/86 e n.7/92 e successive modificazioni ed integrazioni;

f.i dipendenti, consulenti o incaricati del Comune di Campobello di Licata che operano in settori con compiti di controllo o indirizzo sulla attività dello specifico ente;

g.chi sia stato nominato consecutivamente 2 (due) volte nello stesso ente e di norma chi sia già nominato in un altro ente;

h.chi sia stato oggetto di revoca della nomina o designazione del Comune per motivate ragioni comportamentali, di cui al successivo art. 9.

2. Il sopravvenire di una delle cause di incompatibilità e di esclusione di cui al comma 1 nel corso del mandato comporta la revoca della nomina o della designazione.

3. I superiori commi 1 e 2 si applicano anche nel caso in cui la figura del rappresentante nominato sia assunta dal Sindaco. In questo caso lo stesso deve rassegnare le immediate dimissioni per salvaguardare l’interesse del Comune.

ART. 6
OBBLIGHI DEI NOMINATI E DESIGNATI

1. All’atto della nomina o designazione presso enti aziende autonome ancorché consortili, società partecipate o istituzioni, il soggetto deve rendere pubblica la propria situazione reddituale, patrimoniale e associativa, in analogia con quanto previsto per i consiglieri comunali.

2. Gli stessi si impegnano formalmente al rispetto degli indirizzi programmatici stabiliti dal Consiglio per l’ente interessato anche se formulati successivamente alla loro nomina.

3. I rappresentanti del Comune nell’Organo amministrativo di ciascun ente, azienda, ancorché consortili, istituzione e società partecipate, sono tenuti alla osservanza dei seguenti adempimenti nel rispetto di quanto previsto dalle leggi di riferimento:

a.ad intervenire, se richiesti, alle sedute delle Commissioni consiliari, se esistenti, ed a produrre l’eventuale documentazione richiesta, ivi compresi i verbali delle assemblee; l’impossibilità ad intervenire dovrà essere comunicata con tempestività;

b.a trasmettere al Sindaco, alla Presidenza del Consiglio Comunale ed ai Capigruppo consiliari tempestiva informazione circa le previsioni del piano industriale e le eventuali procedure di modifica dello stesso;

c.a riferire al Sindaco eventuali procedure in atto ritenute in contrasto o non compatibili con gli indirizzi programmatici approvati dal Consiglio Comunale o in presenza di gravi carenze nell’attività o nella gestione aziendale.

4. I rappresentanti del Comune negli enti di ambito sono tenuti a fornire, ai soggetti di cui alla lettera b. del precedente comma, tempestiva informazione circa i piani di ambito e le modifiche degli stessi anche alla luce delle rinegoziazioni periodiche con i soggetti gestori.

5. Il mancato adempimento degli obblighi previsti dal presente articolo è contestato dal Sindaco ai rappresentanti del Comune ed, a seconda della gravità del comportamento tenuto, l’inadempienza può essere considerata motivo per cui è attivabile la revoca di cui all’art. 9.

ART. 7
COMUNICAZIONE DI DISPONIBILITA’

1. La disponibilità a ricoprire una specifica carica è espressa direttamente al Sindaco mediante formale comunicazione in carta libera, corredata:

a.da un curriculum in cui si dà atto del possesso dei requisiti indicati all’art. 4;

b.dalla sottoscrizione di una dichiarazione di presa d’atto del presente Regolamento e di osservanza degli adempimenti ed obblighi previsti.

ART. 8
INFORMATIVA DEL SINDACO

1. Il Sindaco comunica ai Capigruppo i nominativi ed i curricula delle persone che intende nominare o designare almeno 10 giorni prima di procedere alla nomina, dando atto di aver congruamente valutato i curricula presentati.

2. Delle nomine e delle designazioni effettuate il Sindaco dà immediata comunicazione ai Consiglieri Comunali, tramite la Presidenza del Consiglio e agli organi di informazione.

ART. 9
REVOCA

1. Il Sindaco procede con proprio atto alla revoca delle nomine e delle designazioni del Comune per sopraggiunta incompatibilità, ovvero per motivate gravi ragioni relative a comportamenti contraddittori od omissivi o a reiterate inottemperanze alle direttive espresse dall’Amministrazione Comunale, inosservanza degli obblighi e delle norme stabilite dal presente Regolamento, nonché in caso di reiterate assenze ingiustificate. Della revoca è tempestivamente informato il Consiglio Comunale.

ART. 10
INFORMAZIONE

1. Il Comune di Campobello di Licata assicura la tenuta di un apposito Albo pubblico ed accessibile a tutti gli interessati, anche nel sito internet del Comune, in cui sono raccolti i dati relativi agli enti, alle aziende, ancorché consortili, alle istituzioni e società partecipate ed ai soggetti in essi nominati o designati dal Comune;

ART. 11
DISPOSIZIONI TRANSITORIE

1. Entro 30 giorni dall’esecutività del presente regolamento il Sindaco comunica ai nominati le disposizioni e gli obblighi stabiliti da questa normativa.

2. Al rinnovo degli organi degli enti, delle aziende, ancorché consortili, delle istituzioni e società partecipate che risultano scaduti alla data di esecutività del presente provvedimento non si applicano i termini di cui al primo e quarto comma dell’art. 2.

3. Il regolamento si applica anche le eventuali nomine fatte dal Sindaco oltre il termine stabilito dalla legge, ovvero 45 giorni dal suo insediamento, per la nomina, designazione o revoca ed entro il termine di esecutività di cui al comma 1.

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