È superfluo ricordare che i pareri sono obbligatori ma non
vincolanti, nel senso che i funzionari sono tenuti a rilasciare i pareri ma poi
è l’organo, in questo caso il Consiglio comunale, che si assume la
responsabilità approvando il provvedimento seguendo le indicazioni del
funzionario oppure discostandosene con adeguata motivazione.
Sono tre le criticità riscontrate dai funzionari ovvero:
1.
Utilizzo del fondo di riserva;
2.
Utilizzo del fondo di svalutazione crediti;
3.
Violazione del patto di stabilità.
Una
quarta, relativa alla spesa in conto capitale, è stata accolta dai gruppi del
PD e MPA ritirando l’emendamento poiché gli interventi previsti per gli
investimenti nelle scuole (15 mila euro) sono stati ritenuti dal funzionario
manutenzione ordinaria e dunque spesa corrente.
I due
gruppi del PD e MPA hanno proposto di utilizzare il fondo di riserva che la
legge mette nelle disponibilità dell’organo esecutivo, a Campobello al Sindaco,
per esigenze straordinaria e per insufficienti stanziamenti. Per legge il fondo
varia dallo 0,3% al 2% delle spese correnti, mentre l’art.15 del nostro
regolamento di contabilità prevede che il fondo oscilli tra l’1% ed il 2%. E su
tale motivo i funzionari hanno espresso parere negativo in quanto con gli
emendamenti abbiamo portato il fondo ad una percentuale pari allo 0,44%. Il
parere dei revisori è risultato positivo salvo ricordare la diversa
disposizione regolamento e suggeriva la modifica del regolamento (cosa che
abbiamo già fatto giovedì scorso chiedendo la convocazione di una Consiglio
comunale per la modifica al regolamento di contabilità).
Quest’anno
inizialmente il fondo stanziato era pari allo 0,99% per un importo di 78 mila
euro, mentre nei precedenti due anni il fondo era pari allo 0,8% nel 2009 e
0,9% nel 2010 quindi sotto il minimo previsto dal regolamento senza che nessun
funzionario e nessun componente del collegio dei revisori ha fatto rilevare
tale violazione regolamentare interna.
Tale
regolamento che risale al 1998 è stato disapplicato in alcune sue parti, ad
esempio il Sindaco dovrebbe comunicare al Consiglio l’utilizzo di tale fondo ma
non lo ha mai fatto e comunque la legge risale al 2000 e dunque essendo
successiva, anche se in linea con la precedente normativa, prevale comunque sul
regolamento.
I due
gruppi hanno proposto di utilizzare nei singoli emendamenti 45 mila euro di
tale fondo per la refezione scolastica (14 mila euro), per il Centro Diurno (30
mila euro), per le rette di ricovero per gli anziani (mille euro).
Durante
la discussione il Consigliere Ragusa ha proposto di ritirare l’emendamento per
approvare un ordine del giorno in cui si impegna il Sindaco ad utilizzare tale
fondo per le finalità individuate dall’opposizione. Il Sindaco era d’accordo e
noi visto che il Sindaco era d’accordo abbiamo detto che proprio per tale
motivo non c’era la necessità di ritirare l’emendamento anche perché il Sindaco
dopo l’approvazione del bilancio si doveva impegnare a rettificare il fondo e
dunque perché rinviare a domani una cosa che era possibile fare in quella
seduta?
Per
quanto riguarda il fondo di svalutazione crediti il funzionario del settore
affari finanziari ha ritenuto che non era possibile utilizzarlo perché era una
sua prerogativa prevista dalla legge e la quantificazione dipendeva
dall’art.118 del regolamento di contabilità e poi si era in presenza di alcuni
crediti di dubbia esigibilità, noi abbiamo cercato di dimostrare che
l’istituzione del fondo non era obbligatorio ma i principi contabili parlano di
opportunità, di utilità e di prudenza e l’istituzione non era obbligatoria
anche perché in presenza di crediti di dubbia esigibilità per 500 mila euro nel
2009 e 2010 nulla era stato fatto nei bilanci di previsione di quegli anni.
Inoltre
la quantificazione del fondo poteva subire una variazione ai sensi del comma 5
dello stesso articolo tanto che noi lo abbiamo confermato ma per un importo
inferiore (50 mila euro anziché 100 mila euro).
Con
questi 50 mila euro abbiamo proposto di finanziare il trasporto alunni
pendolari (40 mila euro), il contributo alla Misericordia per garantire il
trasporto anziani (5 mila euro) e le scuole per il materiale di cancelleria ed
occorrenze varia (5 mila euro).
Inoltre,
abbiamo sottolineato come in via prudenziale il Consiglio comunale in occasione
dell’approvazione del conto consuntivo aveva vincolato parte dell’avanzo di
amministrazione per un importo di 4 milioni di euro da destinare a passività
potenziali ed a posizioni creditorie che possono venire meno.
Anche
in questo caso il Consigliere Ragusa per trovare una soluzione ha proposto il
ritiro degli emendamenti per poi verificare da dove trovare le risorse
finanziarie.
Sul
punto si eravamo impegnati a convocare un Consiglio comunale per procedere alle
variazioni e riportare il fondo nei limiti dell’art.118.
Comunque,
anche in questo caso si tratta di norma regolamentare interna e la sua
violazione non comporta nulla anche perché è lo stesso articolo a prevedere che
l’ammontare del fondo possa variare in funzione degli incassi degli anni
precedenti dando dunque al Consiglio comunale il potere di fissare l’ammontare
del fondo.
Non è
il 1° caso in cui si violi una norma regolamentare interna per come spiegato in
precedenza. Sul punto è opportuno osservare che per statuto comunale il Sindaco
deve rispondere alle interrogazioni scritte entro 10 giorni tuttavia ci sono alcune
interrogazioni del PD a cui in Sindaco dopo una anno ancora deve rispondere, a
proposito di violazioni!
La
terza criticità riguarda la violazione in fase preventiva del saldo relativo al
patto di stabilità.
L’utilizzo
del fondo svalutazione crediti, incide, negativamente sul saldo del patto di
stabilità. Nel caso specifico l’incidenza è di 50 mila euro che sommata al
margine di manovra positivo di 31 mila euro previsto nell’allegato T
(pubblicato alla fine del post) della delibera di approvazione del bilancio di
previsione porta ad un risultato negativo di 19 mila euro.
Il non
rispetto del patto di stabilità in fase preventiva è ritenuta un vizio di
legittimità, ma si tratta sempre della fase preventiva poiché il rispetto del
patto di stabilità si verifica solo alla fine dell’anno ed entro il 31 marzo
successivo si predispone una apposita certificazione da inviare al Ministero.
Sul
punto è opportuno evidenziare che dopo alcuni minuti di sospensione dei lavori
i gruppi del PD e MPA erano disponibili a rettificare parte degli emendamenti
per eliminare la violazione di appena 20 mila euro su una spesa da impegnare di
quasi 8 milioni di euro, ci è stato risposto che gli emendamenti si presentano
almeno 10 giorni prima della seduta e dunque non era possibile presentare
emendamenti.
Io ho
risposto che il Consiglio era sovrano e che bastava acquisire solo in parere
vista la presenza in sala dei funzionari e del collegio dei revisori.
Non ci
hanno consentito neanche la rettifica dell’allegato T per prevedere un minor
impegno di spesa per rispettare il patto di stabilità, così come non ci hanno
consentito l’inserimento di alcuni indirizzi nella parte dispositiva della
delibera in cui ci impegnavamo a variare il bilancio per riassorbire la
violazione di 20 mila del patto di stabilità.
Il
patto di stabilità 2011 prevede che il Comune consegua un saldo positivo di 382
mila euro, quello preventivato dal Comune era di 413 mila euro con un margine
di manovra positivo di 31 mila euro. Tale saldo dipende per 209 mila euro per
la parte corrente e per 204 mila euro per la spesa in conto capitale. Il
confronto per la parte corrente è tra gli accertamenti e gli impegni mentre per
la parte in conto capitale il confronto è tra gli incassi ed i pagamenti.
Da
sottolineare che il rispetto del patto di stabilità non dipende dal Consiglio
comunale anche perché basta confrontare solo gli stanziamenti per accorgersi
che quest’anno il saldo sarebbe negativo per 44 mila euro, ma come abbiamo
detto dagli accertamenti ed impegni per la parte corrente e dagli incassi e
pagamenti per la parte capitale, fasi successive che dipendono dalla Giunta,
dal Sindaco e dai funzionari e non dal Consiglio comunale.
Basta
consultare l’allegato T per accorgersi per la parte corrente che a fronte di
spesa stanziata pari a 7,935 milioni di euro la spesa impegnabile è pari a
7,814 milioni, mentre la spesa utile ai fini del patto di stabilità dovrebbe
essere pari a 7,835 milioni di euro (stanziamenti meno fondo svalutazione
crediti) mentre gli uffici finanziari hanno ritenuto inserire una spesa
impegnabile inferiore di 21 mila euro, confermando qualora ce ne fosse bisogno
che la verifica del rispetto del patto di stabilità non dipende dal Consiglio o
meglio dipende solo in parte per via degli stanziamenti che comunque devono
essere trasformati in impegni e pagamenti ma ciò è demandato alla parte
burocratica.
Visto
la chiusura dell’Amministrazione abbiamo ritenuto ritirare tutti i
subemendamenti ed emendamenti ed abbiamo lasciato solo il maxiemendamento che
modificava la proposta dei consiglieri che appoggiano in Sindaco e lo abbiamo
approvato così utilizzando il fondo di riserva ed il fondo svalutazione crediti
con uno sforamento preventivo del patto di stabilità di 20 mila euro ma con
l’impegno a riconvocare entro la data di assestamento di bilancio un Consiglio
comunale per porre rimedio e rientrare entro i limiti del patto di stabilità.
Dopo di
che abbiamo approvato gli emendamenti per la spesa in conto capitale (parco
della Divina commedia ed alloggi popolari), abbiamo ritirato l’emendamento per
la spesa in conto capitale sulle scuole, visto il parere negativo, ed abbiamo
approvato un emendamento per concedere a canone ridotto l’ex macello ad
associazioni senza fini di lucro per finalità sociali.
Prima
della votazione finale del bilancio il Sindaco, e solo in quel momento, ha
detto che l’Amministrazione era contraria all’approvazione del bilancio vista
la violazione del patto di stabilità, minacciando di non dare seguito al
bilancio. Inoltre, il responsabile del settore affari finanziari ha ritenuto
opportuno fare una dichiarazione da inserire nella delibera, secondo me
travalicando i propri poteri in quanto già si era espresso con i pareri e non
si capiva perché doveva intervenire sull’argomento, visto che tra l’altro
nessuno lo aveva sollecitato ad intervenire.
Anche
il gruppo “Campobello Libera” ha espresso voto contrario mentre i due gruppi
del PD e MPA hanno espresso voto favorevole dichiarando che nell’intervento del
PD c’erano le motivazioni per cui si discostavano rispetto ai pareri negativi e
facendo alcune raccomandazioni ovvero:
a) valutazione attenta per
il ricorso alle autorizzazioni di spesa sul bilancio pluriennale ai sensi
dell’art.171, comma 4 del D.Lgs. n°267/2000. A tal fine, vista l’incertezza finanziaria
dovuta alle continue manovre correttive del Governo Nazionale, ogni qual volta
che si intende procedere alle autorizzazioni di spesa sul bilancio pluriennale
è necessaria acquisire una delibera di
approvazione da parte del Consiglio comunale;
b) variazioni di bilancio
per contrazione delle assegnazioni nazionali e/o regionali e monitoraggio
attento degli interventi di spesa finanziati;
c) approvazione, entro la
data di assestamento al bilancio, previa ricognizione delle somme non ancora
impegnate per le spese di cui al titolo 1, della deliberazione di variazioni di
bilancio in cui si riporta lo stanziamento di bilancio del “fondo di
svalutazione crediti” nei limiti previsti dall’art.118 del vigente Regolamento
di contabilità;
d) continuo monitoraggio,
da parte dell’Amministrazione e dei funzionari, degli impegni di spesa evitando
di impegnare somme che possono pregiudicare il rispetto degli obiettivi del
patto di stabilità.
Personalmente
ho chiesto l’immediata votazione ma la votazione ha avuto solo 11 voti
favorevoli (MPA e PD) per cui non è passata, ne servivano 13. Se fosse passata
il bilancio sarebbe già esecutivo ed attuabile dallo scorso giovedì.
All’indomani
abbiamo assistito all’intervista del Sindaco in cui ha ribadito che il bilancio
per lui è bloccato per la violazione del patto di stabilità.
Il
giorno successivo i gruppi del PD e MPA hanno presentato una lettera in cui
hanno ribadito alcuni concetti (vedi lettera in fondo al post) affermando che
il bilancio una volta pubblicato diventa esecutivo dopo 10 giorni e si può applicare
anche in presenza della violazione del patto di stabilità, d’altronde anche il
Sindaco aveva questa posizione per come dichiarato nella delibera consiliare n.16
del 29/4/2010, che potete consultare in fondo al post.
Ieri invece
abbiamo visto che non contenti dell’intervista del Sindaco hanno diffuso un
volantino e fatto affiggere manifesti abusivi in quanto non riportano i bollini
del Comune in cui accusano i Consiglieri dei due gruppi PD e MPA, pubblicando
nomi e cognomi, aggiungendo pure il Presidente del Consiglio nel gruppo “MPA-Libertà
ed Autonomia” in cui ancora ufficialmente non ne fa parte.
In questo
manifesto accusano i Consiglieri dei due gruppi consiliari di aver bloccato
tutto e che i servizi non partiranno per colpa nostra.
Scopo del
manifesto è quello di confondere le idee della gente e forse con qualcuno si
sono riusciti.
A mio
giudizio il manifesto è un capolavoro di mistificazione poiché accusano noi di
aver bloccato i servizi quando l’Amministrazione attiva fa capo a loro.
Per fare
un esempio nella vicina Canicattì l’appalto della mensa è già stato aggiudicato
più di un mese fa e quanto prima dovrebbe partire, eppure a Canicattì ancora
non è stato approvato il bilancio.
Per fare
un altro esempio la piscina è chiusa dal mese di marzo ed è ancora chiusa. Negli
emendamenti proposti dai Consiglieri che appoggiano il Sindaco c’era anche l’ipotesi
di diminuire lo stanziamento della piscina da 45 mila a 25 mila euro, mentre
noi lo abbiamo lasciato a 45 mila euro.
Il Centro
Diurno loro lo volevano portare a 45 mila euro mentre noi lo abbiamo riportato
a 80 mila euro.
Ma la
cosa più grave di questa vicenda è l’atteggiamento tenuto dal Sindaco anche perché
se i singoli Consiglieri comunali sono irresponsabili lui è il Sindaco e si
dovrebbe sottrarre a questo gioco.
Noi i
primi due emendamenti li abbiamo presentati giorno 9 settembre e con tali
emendamenti abbiamo ridotto il fondo svalutazione crediti di 40 mila euro e
dunque avevamo toccato potenzialmente il patto di stabilità e lui cosa ha fatto
in tutti questi giorni?
Come
mai non ha ritenuto opportuno chiedere una riunione con tutti i gruppi
consiliari e con i funzionari per evitare di bloccare tutto?
Lui
sapeva che non ha più una maggioranza per cui era in dovere di interloquire con
la maggioranza consiliare rappresentata dai due gruppi PD e MPA, lui aveva il
dovere del buon padre di famiglia, come si usa dire in questi casi.
Se noi
siamo irresponsabili di lui cosa dobbiamo dire?
Uno dei
suoi Consiglieri ha dichiarato “ci siete cascati”, come se qualcuno stesse
tramando oppure aveva già in mente un tranello e noi ci siamo cascati, cose da
pazzi!
Prima di
chiudere vorrei dire un’altra cosa, la delibera di approvazione del bilancio è
un atto amministrativo e come tutti gli atti possono essere nulli o
annullabili.
Riporto
da un articolo di un giurista: “La invalidità
di un atto è, in via generale, la difformità di tale atto dal diritto e
determina la sanzione della inefficacia definitiva dello stesso; tale sanzione può
essere automatica, come nel caso della nullità, che opera di diritto
o può necessitare di una apposita applicazione giudiziale, come nel caso
dell'annullabilità, che non si determina automaticamente ma deriva da una
decisione del giudice su sollecitazione del ricorrente. Le due
forme di invalidità costituiscono entrambe una qualificazione negativa
dell'atto, determinata dall'inosservanza delle norme giuridiche, con la
differenza che l'atto nullo è, in quanto invalido, inefficace di diritto, e
viene considerato tamquam non esset, mentre l'atto annullabile è comunque
idoneo a produrre i suoi effetti
che permangono nell'ordinamento giuridico
fino a quando e solo se, su istanza di parte, non venga dichiarata, in via
giudiziale, l'illegittimità dell'atto stesso”. Ed ancora
l’atto per essere nullo deve violare una norma imperativa tuttavia “la violazione di norma imperativa che nel diritto civile
provoca nullità, nel diritto amministrativo si qualifica come vizio di
violazione di legge, che determina invece l'annullabilità dell'atto”.
Il mancato
rispetto del patto di stabilità non determina la nullità dell’atto ma il suo
eventuale annullamento, anche perché se la normativa prevede comunque le
sanzioni per il mancato rispetto del patto di stabilità ciò presuppone che il
bilancio deve esplicare suoi effetti per provocare tale violazione ragione per
cui il bilancio produce comunque i suoi effetti “fino a quando e solo se, su istanza di parte, non venga dichiarata, in
via giudiziale, l’illegittimità dell’atto stesso”.
Mi domando
e dico forse il Sindaco vuole ricorre al TAR per impugnare l’atto?
Se è
così lo dica chiaramente e ne prenderemo atto.
Se così
non è non deve fare altro che applicare il Bilancio anche perché prima che la
Corte dei Conti scriverà al Comune per invitarci a rientrare nei limiti
previsti dal Patto avremo già convocato il Consiglio, come ci siamo impegnati a
fare durante i lavori consiliari, e posto rimedio a tale violazione.
Per ultimo
pongo al Sindaco un interrogativo, se abbiamo sforato il patto di 20 mila euro perché
per tranquillizzare la struttura burocratica non provvede a stornare 20 mila
euro dal fondo di riserva al fondo svalutazione crediti in modo tale da
migliorare il saldo del patto di stabilità? Se è così lo può fare fin da domani
e la finiremo con questa farsa e noi ci impegniamo a ridarglieli in occasione
delle variazioni di bilancio.
Chiudo con
una cosa che in questi giorni mi ha colpito e che forse ha colto nel segno.
Mi ha
colpito, infatti, un giudizio che forse è il più pertinente e ve lo rassegno “purtastivu
lu sceccu all’erba” ovvero non avevano fatto nulla fino a quel momento e gli
abbiamo dato l’occasione per continuare a fare niente!
Scusate se è lungo ma chi vuole approfondire ne ha facoltà chi non vuola basta non leggerlo!
Testo dell'intervento depositato (link), allegato 1 (link), allehgato 2 (link), allegato 3 (link), allegato 4 (link), allegato 5 (link)
Bilancio: testo del maxiemendamento approvato (link), parco della divina commedia (link), alloggi (link), ex mattatoio (link)
Lettera protocollata dopo l'approvazione del bilancio (link)
Pareri funzionari (domani provvedo a pubblciarli)
Allegato T (prospetto patto di stabilità) (domani provvedo a pubblicarlo)
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