Non tutti sanno che, grazie ad un provvedimento normativo del Governo Prodi, i Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose ricevono finanziamenti per la realizzazione di opere pubbliche.
Si tratta nello specifico delle disposizioni di cui all’art.1 comma 707 della legge 296/06 (legge finanziaria 2007).
Il comma stabilisce che “per gli anni 2007, 2008 e 2009 a favore degli enti locali che si trovano, alla data del 1º gennaio di ciascun anno, nella condizione di cui all’articolo 143 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, è corrisposto dal Ministero dell’interno un contributo destinato alla realizzazione o manutenzione di opere pubbliche nella misura massima annuale di 30 milioni di euro, ripartiti in base alla popolazione residente come risultante al 31 dicembre del penultimo anno precedente. Ai fini del riparto, gli enti con popolazione superiore a 5.000 abitanti sono considerati come enti di 5.000 abitanti”.
Quindi a partire dal 2007 lo Stato ha stanziato ogni anno 30 milioni di euro per i Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose.
Da una mia ricerca sui dati resi disponibili dal Dipartimento per gli Affari Interi e Territoriali del Ministero dell’Interno nel 2007 questi soldi sono andati ai seguenti comuni: Cerda, Campobello di Licata, Platì, Casaluce, San Gennaro Vesuviano, Burgio, Nicotera, Afragola, Crispano, Casoria, Torretta, Niscemi, Villabate, Castellammare del Golfo, Boscoreale, Roccamena, Riesi, Brusciano, San Tammaro, Pozzuoli, Terme Vigliatore, Melito di Napoli, Nettuno, Vicari, Calanna e Volla.
Nel 2008 i beneficiari sono risultati i seguenti Comuni: Casalnuovo di Napoli, Seminara, Lusciano, Parghelia, San Gregorio d’Ippona, Soriano Calabro, Cerda, Campobello di Licata, Platì, Casaluce, Burgio, Nicotera, Afragola, Crispano, Casoria, Torretta, Castellammare del Golfo, Boscoreale, Roccamena, Riesi, San Tammaro, Pozzuoli, Terme Vigliatore, Melito di Napoli, Nettuno e Vicari.
E nel 2009 chi beneficerà di questi contributi?
Analizzando i dati relativi ai Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose, alla loro durata, alle eventuali proroghe si evince che al 1° gennaio 2009 i Comuni beneficiari dei contributi dovrebbero essere i seguenti: Rosarno, Amantea, Orta di Atella, Siculiana (Comuni sciolti sotto il nuovo Governo di Berlusconi), Gioia Tauro, San Cipriano d’Aversa, Marcianise, Arzano, Casalnuovo di Napoli, Seminara, Lusciano, Parghelia, San Gregorio d’Ippona, Soriano Calabro, Cerda, Campobello di Licata, Platì e Casaluce (Comuni sciolti sotto il Governo Prodi).
Quindi, in virtù di tale disposizione normativa, il Comune di Campobello di Licata ha beneficiato negli ultimi due anni di 2,6 milioni di euro di finanziamenti (€ 1.294.207,99 per il 2007 e € 1.367.752,05 per il 2008) e con molta probabilità anche per il prossimo anno, se l’attuale finanziaria non provvederà a tagliare i fondi, il Comune riceverà un importo di quasi 2 milioni di euro (il calcolo tiene conto della popolazione nei Comuni di riferimento al 31/12/2007, con i Comuni al di sopra dei 5 mila abitanti considerati da 5 mila abitanti).
A ciò si aggiunge che in virtù del comma 704 “A decorrere dall’anno 2007 gli oneri relativi alle commissioni straordinarie di cui all’articolo 144 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, sono posti a carico dello Stato, che provvede al rimborso a favore degli enti locali previa presentazione della relativa richiesta. Gli enti locali destinano gli importi rimborsati a spese di investimento”.
Quindi anche gli oneri relativi alle Commissioni Straordinarie gravano sul bilancio dello Stato.
In virtù di tale disposizione lo Stato ha rimborsato sia nel 2007 (link) che nel 2008 (link) al Comune di Campobello di Licata un importo annuale pari a 256.052,52 euro.
Ma il Comune di Campobello di Licata che cosa ha fatto con i contributi dello Stato?
Quali opere pubbliche ha finanziato?
Ne riparleremo in uno dei prossimi post
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