sabato 12 ottobre 2013

Scampato pericolo


In questi giorni c’è stata la possibilità che potessi candidarmi alla segreteria provinciale del PD, non per volontà mia ma su sollecitazione di altri, cosa che naturalmente mi ha fatto piacere ed anzi colgo l’occasione per ringraziare tutti quelli che si sono spesi.

Alla fine non si è fatto niente, probabilmente è stato meglio così anche perché sono impegnato a fare l’amministratore al Comune, vivo lontano da Agrigento e sarei stato costretto a rivedere la mia vita.

Ho percepito, però, tanta ipocrisia.

Non entro nel merito delle candidature proposte, nei prossimi giorni probabilmente affronteremo l’argomento insieme ad altri.

Di getto avevo scritto una prima bozza di documento programmatico che, spero, sia argomento di discussione nel prossimo congresso.

Buon fine settimana.

IL PD DI AGRIGENTO CHE VOGLIAMO: UN PARTITO APERTO, PLURALE E PARTECIPATO

Il Partito Democratico (PD) che vogliamo e` un partito plurale, aperto, trasparente e soprattutto partecipato che si faccia interprete delle istanze dei territori e del grido di allarme dei suoi amministratori locali, rispettoso dei processi di trasformazione amministrativa in atto all`interno della Regione Sicilia con la riforma in corso dei liberi consorzi.

Il PD che vogliamo e` un partito che guarda al futuro e che si lascia alle spalle, definitivamente, lotte intestine e scontri, quasi masi comprese dal cittadino comune.

Il PD che vogliamo, attraverso il suo gruppo dirigente, interagisce sistematicamente con i suoi amministratori, vero punto di forza del partito, e si fa portavoce con le strutture di partito regionali e nazionali delle istanze che provengono dal territorio.

Il PD che vogliamo ha una struttura di governo snella, rappresentata da giovani ed amministratori, rispettosa dell`alternanza di genere, che utilizza i social network come metodo di lavoro e comunicazione.

Il PD che vogliamo concentra le proprie energie per portare avanti una politica infrastrutturale che consenta all`intero territorio provinciale di raccordarsi con le principali arterie stradali, attraverso il potenziamento dell`attuale SS115 e della SS189, ma anche che si impegna sulla effettiva realizzazione della cosiddetta strada mare-monti.

Il PD che vogliamo mette in rete le varie eccellenze nei territori, da quelle archeologiche a quelle enogastronomiche, che devono trovare una sintesi in una politica per il turismo multi target, che valorizzi le aree interne e montane, nonché le bellissime coste dell`agrigentino e l`invidiato patrimonio dell`umanità rappresentato dalla Valle dei Templi.

Il PD che vogliamo e` un partito che sta dalla parte dei cittadini e dunque che si batte per consentire che il controllo e la gestione delle reti idriche ritornino sotto la sfera degli enti locali, che le relative tariffe siano realmente sostenibili per le famiglie, così come nel settore dei rifiuti, puntando tutte le energie per una politica per l`impiantistica, diffusa in tutta la provincia, che consenta di diminuire drasticamente la movimentazione dei rifiuti in provincia e che consenta davvero l`avvio, ed in alcuni casi il potenziamento, della raccolta differenziata, privilegiando a valle, solo per la parte residuale, una rete di discariche pubbliche.

Il PD che vogliamo è un partito contro la mafia ma non a parole ma nei fatti, facendosi promotore dell`adozione di comportamenti ed atti amministrativi finalizzati al contrasto delle infiltrazioni mafiose.

Il PD che vogliamo fa della lotta alla precarietà, gli ultimi, gli esclusi, gli emarginati, i nuovi espulsi dal mondo del lavoro, anche quello più qualificato, ma anche della tutela della salute nei vari territori, soprattutto quelli che in passato hanno avuto un forte impatto industriale e quelli minacciati da nuove infrastrutture pesanti, così come la ecosostenibilià, il rilancio delle aree industriali, la rete dei distretti produttivi, il rilancio del polo universitario, argomenti di discussione e di azioni e proposte del partito nelle sede istituzionali.

Il PD che vogliamo e` un partito che accompagna e sostiene il Presidente Crocetta e la sua Giunta in questo tentativo difficile e dirompente di riforma della Regione Sicilia, contribuendo, laddove necessario, a superare incomprensioni e disfunzioni.