martedì 29 giugno 2010

Interrogazione con risposta scritta sulle risorse finanziarie pervenute al Comune durante il periodo di commissariamento

COMUNICATO STAMPA
IL PD DI CAMPOBELLO INTERROGA IL SINDACO SULLE RISORSE FINANZIARIE RICEVUTE DURANTE IL COMMISSARIAMENTO


I Consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del gruppo consiliare del Partito Democratico di Campobello di Licata, in riferimento al dibattito ed alle polemiche sorte in merito alla risorse finanziarie, per oltre 5 milioni di euro, pervenute al Comune durante il periodo di commissariamento per infiltrazioni mafiose, hanno presentato una interrogazione al Sindaco con richiesta di risposta scritta per conoscere l’elenco dettagliato delle opere finanziate, gli impegni e le erogazioni annuali nonché le motivazioni, per ogni singola opera, dei ritardi dovuti nei pagamenti oltre la data del 31/12/2009.

Il testo dell’interrogazione sarà reso disponibile nel blog www.giuseppesferrazza.blogspot.com .

Campobello di Licata, 29/6/2010

I Consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone

Testo dell'interrogazione presentata

Prot.8876 del 25/6/2010

Al Sindaco del Comune di Campobello di Licata

OGGETTO: Interrogazione con richiesta di risposta scritta ai sensi dell’art.21 del regolamento per il funzionamento del C.C. sulle risorse pervenute al Comune di Campobello ai sensi di cui ai commi 707 e 707 dell’art.1 della legge 296/2006

I sottoscritti Consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del gruppo consiliare del PD,

premesso che:

- durante il periodo di scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose il Comune di Campobello ha ricevuto ai sensi dei commi 704 e 707 dell’art.1 della legge 296/296, durante il periodo 2007/2009, oltre 5 milioni di euro di risorse finanziarie da destinare ad investimenti;
considerato che:

- in questi giorni si è innescato un dibattito e sono scaturite polemiche in merito alla mancata erogazione di tutte le somme impegnate ai sensi dei commi 704 e 707 citati;

- è necessario fare chiarezza sull’argomento;

tutto quanto premesso e considerato per sapere, tramite risposta scritta:

- quali sono le opere finanziate con le provvidenze di cui ai commi 704 e 707 dell’art.1 della legge 296/2006 ed in dettaglio per ogni singola opera gli impegni e le erogazioni annuali;

- poiché alla data del 31/12/2009 ci sono somme ancora non erogate, quali sono e per quali importi, nonché i motivi, per ogni singola opera, del ritardo nell’erogazione di tali somme

Campobello di Licata, 25/06/2010

I Consiglieri Comunali

domenica 27 giugno 2010

Falsone ed il suo rapporto con i siti web

In questi giorni dagli articoli sull'arresto di Falsone si è appreso che era solito collegarsi ai siti web di informazione, più specificatamente durante la conferenza è stato comunicato che frequentava due siti in particolare quello del "Giornale di Sicilia" e "Grandangolo".

Questa mattina sul sito del giornale "grandangolo" (link) c'è un articolo sull'argomento.

Nell'articolo si afferma che è almeno dallo scorso mese di luglio che ricevono visite da utenti ubicati in Francia, arrivando ad affermare che "Dunque, Giuseppe Falsone, con una percentuale di sicurezza ragionevole, si trovava n Francia da almeno un anno, appunto dal luglio 2009".

Non si riesce a capire se l'analisi si riferisce ai contatti dalla Francia o ai contatti dalla città di Marsiglia.

Naturalmente la cosa ha incuriosito tutti quanti posseggono siti web o blog come il mio e dunque anche io ho fatto la mia ricerca utilizzando il mio contatore che mi fornisce alcune informazioni generali gratuite, quelli a pagamento non mi interessano.

Partendo anche io dal mese di luglio dello scorso anno, ultima analisi disponibile a ritroso, si evidenzia che fino ad oggi dalla Francia ho avuto appena 49 visite, con un picco nel mese di Marzo (10 visite), mese dell'operazione Apocalisse.

Non è possibile risalire ai giorni di contatto.

Tuttavia questa è un'analisi generica perché è necessario fare una scrematura dei dati.

Ebbene facendo questa operazione nel mio blog l'unico contatto avuto dalla città di Marsiglia è avvenuto nel mese di Marzo di quest'anno, gli altri contatti riguardano altre città (Paris, Latresne, Alsting, Versailles, Nantes, Hayange, Bourg-la-reine, Bischheim, Carros, Aix-en-provence, Antibes, Maizières-lès-metz, Gap, Marignane, Nogent-sur-oise, Hagondange, Villeneuve-sur-fère, Moulineaux, Aix-les-bains, Caen, Lestrem, Saint Etienne, Villeneuve, Rezé, Rice, Metz, Commequiers, Roubaix, Strasbourg, Landemont).

Dunque l'unico contatto da Marsiglia si è avuto nel mese di marzo, mese dell'operazione Apocalisse.

Sarà stato lui?

e soprattutto avrà consultato questa pagina (link)?

sabato 26 giugno 2010

Il PD di Campobello di Licata e l'arresto del latitante Falsone

COMUNICATO STAMPA
IL PD DI CAMPOBELLO IN MERITO ALLA CATTURA DEL LATITANTE FALSONE


Il Partito Democratico di Campobello di Licata esprime un grazie alle forze dell’ordine, alle Squadre mobili di Agrigento e Palermo, allo Sco, al contributo investigativo degli 007 dell’AISI ed a tutti quelli che hanno contribuito alla cattura del latitante Falsone.

Sta ora a tutta la Comunità di Campobello di Licata ed alle forze politiche dare un’immagine del territorio diversa e rispettosa della legalità.

Campobello di Licata, 26/6/2010

Il PD di Campobello di Licata

venerdì 25 giugno 2010

Il PD di Campobello ed il patto di stabilità

COMUNICATO STAMPA
IL PD DI CAMPOBELLO DI LICATA ED IL PATTO DI STABILITA’


Il gruppo consiliare del PD di Campobello di Licata comunica che il Senatore Lumia ha presentato in Commissione Bilancio del Senato un emendamento alla manovra finanziaria che, se approvato, risolverebbe il problema del rispetto del patto di stabilità per i Comuni che hanno subito un provvedimento di rigore quale lo scioglimento per infiltrazioni mafiose e quindi anche per il Comune di Campobello di Licata.

L’emendamento incide su due aspetti, il primo riguarda il periodo temporale preso come base di riferimento del saldo finanziario ai fini del rispetto del patto di stabilità, mentre il secondo “sterilizza” ovvero esclude dal calcolo del saldo, tutte le risorse finanziarie (otre 5 milioni di euro) trasferite dallo Stato al Comune durante il periodo di scioglimento per effettuare investimenti (commi 704 e 707 della legge 296/2006).

Il gruppo consiliare del PD, dunque, ha fatto la sua parte nonostante l’azione solitaria dell’Amministrazione Comunale e per grande senso di responsabilità vuole evitare polemiche proprio per cercare di salvare la Comunità, tuttavia non possiamo non evidenziare come l’azione fin qui condotta dal Sindaco è stata inconcludente atteso che tra gli emendamenti proposti al Senato dall’ANCI (Associazioni Nazionale Comuni d’Italia) ci sono solo proposte che indirettamente aiuterebbero il Comune di Campobello (come lo sblocco del 4% dei residui o gli interventi relativi all’edilizia scolastica, l’eliminazioni delle sanzioni) ma non c’è nessun emendamento che direttamente riguardi i Comuni sciolti per mafia, come quello presentato dal Sen. Lumia, e che risolverebbe definitivamente il problema del Comune di Campobello.

Gradiremmo sapere, altresì, quali sono gli emendamenti presentati dalla sua maggioranza per il Comune di Campobello di Licata.

Il testo dell’emendamento è disponibile nel sito del Senato al seguente indirizzo (link), ovvero nel blog
www.giuseppesferrazza.blogspot.com .

Campobello di Licata, 25/6/2010

Proposta di emendamenti dell'ANCI (link)


Iter del DL 78/2010 (link)

Testo dell'emendamento
Proposta di modifica n. 11.97 al DDL n. 2228

11.97
LUMIA
Dopo il comma 4, aggiungere il seguente:
«4-bis. All'articolo 77-bis del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, sono apportate le seguenti modifiche:
a) sostituire il comma 4-bis con il seguente:
«4-bis. Per gli enti per i quali negli anni 2007-2009, anche per frazione di anno, l'organo consiliare era stato commissariato ai sensi dell'articolo 143 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e successive modificazioni, si applicano ai fini del patto di stabilità interno le stesse regole degli enti di cui al comma 3, lettera b), del presente articolo, prendendo come base di riferimento le risultanze contabili dell'esercizio finanziari precedente a quello di assoggettamento alle regole del patto di stabilità interno».
b) dopo il comma 7-quinquies, aggiungere il seguente:
«7-sexies. Nel saldo finanziario di cui al comma 5 non sono considerate le risorse provenienti dagli stanziamenti di cui ai commi 704 e 707 dell'articolo 1 della legge n. 296 del 27 dicembre 2006 né le relative spese in conto capitale sostenute dai Comuni. L'esclusione delle spese opera anche se effettuate in più anni, purché nei limiti complessivi delle medesime risorse».
Conseguentemente:
dopo l'articolo 14, aggiungere il seguente:
«Art. l4-bis.
(Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche e lo valutazione delle pubbliche amministrazioni e nuove norme in materia di retribuzioni dei dirigenti pubblici)
1. A decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto legge, ciascuna amministrazione pubblica è tenuta ad adeguare le proprie attività agli indirizzi, ai requisiti e ai criteri formulati dalla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 13 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150. A decorrere dalla stessa data:
a) in mancanza di una valutazione corrispondente agli indirizzi, requisiti e criteri di credibilità definiti dalla medesima Commissione, non possono essere applicate le misure previste dall'articolo 21 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, in materia di responsabilità dirigenziale, ed è fatto divieto alle pubbliche amministrazioni di corrispondere ai propri dirigenti la componente della retribuzione legata al risultato; il dirigente che contravvenga al divieto per dolo o colpa grave risponde per il maggior onere conseguente;
b) è fatto divieto di corrispondere al dirigente il trattamento economico accessorio nel caso in cui risulti che egli, senza adeguata giustificazione, non abbia avviato il procedimento disciplinare nei confronti dei dipendenti in esubero che rifiutino la mobilità, la riqualificazione professionale o la destinazione ad altra pubblica amministrazione, entro un ambito territoriale definito e nel rispetto della qualificazione professionale;
c) è fatto divieto di attribuire aumenti retributivi di qualsiasi genere ai dipendenti di uffici o strutture che siano stati individuati per grave inefficienza, improduttività, o sovradimensionamento dell'organico.
2. Dall'attuazione del comma 3 devono derivare risparmi per 1.200 milioni di euro per l'anno 2011 e per 1.800 milioni di euro a decorrere dall'anno 2012. I risparmi devono essere conseguiti da ciascuna amministrazione secondo un rapporto di diretta proporzionalità rispetto alla consistenza delle rispettive dotazioni di bilancio. In caso di accertamento di minori economie, si provvede alla corrispondente riduzione, per ciascuna amministrazione inadempiente, delle dotazioni di bilancio relative a spese non obbligatorie, fino alla totale copertura dell'obiettivo di risparmio ad essa assegnato».
dopo l'articolo 14, aggiungere il seguente:
«Art. 14-bis.
(lnformatizzazione della pubblica amministrazione)
1. A decorrere dal 1º gennaio 2011, le amministrazioni pubbliche adottano prioritariamente, nell'ambito delle attività e dei compiti assegnati a ciascuna di esse, le tecnologie e i programmi informatici di cui al comma 2 allo scopo di:
a) migliorare i servizi offerti ai cittadini e alle imprese;
b) favorire lo sviluppo coordinato dei sistemi informativi pubblici, la valorizzazione e la condivisione del patrimonio informativo pubblico;
c) garantire una più efficace e diffusa partecipazione dei cittadini, delle imprese, delle associazioni di categoria e di ogni altro soggetto interessato ai processi decisionali pubblici, ai processi di formazione delle norme e alla verifica dei risultati dell'azione amministrativa.
2. Ai fini di cui al comma 1, in conformità con il principio di neutralità tecnologica, le amministrazioni pubbliche utilizzano soluzioni basate su software aperto anche al fine di contenere e razionalizzare la spesa pubblica, favorire la possibilità di riuso e l'interoperabilità dei componenti facendo uso di protocolli e formati aperti, e adottano soluzioni informatiche basate su protocolli e formati aperti di generale accettazione e tali da consentire l'acquisizione e la trattazione dei documenti, in qualunque formato gli stessi siano prodotti.
3. Le amministrazioni pubbliche utilizzano le tecnologie e i programmi informatici di cui al comma 2 per la fornitura di servizi ai cittadini, anche per via telematica, nonché nelle procedure ad evidenza pubblica. Analogamente, le pubbliche amministrazioni accettano e trattano i documenti consegnati, anche in via telematica da cittadini, imprese e altri soggetti, in qualunque formato gli stessi siano prodotti.
4. Le informazioni pubbliche, inserite nei siti istituzionali di cui all'articolo 11, sono accessibili ai cittadini, alle imprese alle associazioni e agli altri soggetti interessati, in modo del tutto gratuito.
5. Le amministrazioni pubbliche non possono imporre al pubblico costi per l'accesso ai propri documenti dovuti al pagamento di licenze d'uso direttamente o indirettamente legate a diritti di proprietà intellettuale propri di terzi.
6. Al fine di far valere i diritti di cui al presente articolo è ammesso ricorso al giudice amministrativo.
7. Al fine di consentire una efficiente ed efficace attuazione delle disposizioni. di cui al presente articolo, le amministrazioni pubbliche predispongono appositi corsi di formazione per il personale in organico finalizzati alla piena conoscenza del software utilizzato.
8. Dall'attuazione del presente articolo devono derivare risparmi non inferiori a 200 milioni di euro a decorrere dall'anno 2011. I risparmi devono essere conseguiti da ciascuna amministrazione secondo un rapporto di diretta proporzionalità rispetto alla consistenza delle rispettive dotazioni di bilancio. In caso di accertamento di minori economie rispetto agli obiettivi di cui al comma 17, si provvede alla corrispondente riduzione, per ciascuna amministrazione inadempiente, delle dotazioni di bilancio relative a spese non obbligatorie, fino alla totale copertura dell'obiettivo di risparmio ad essa assegnato. In caso di maggiori economie, le risorse sono destinate alla formazione professionale dei dipendenti di ciascuna amministrazione».
all'articolo 11, sostituire il comma 16 con il seguente:
«16. A decorrere dal 1º gennaio 2011, per le finalità individuate dai comma 1 dell'articolo 50 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, e successive modificazioni, e al fine di ridurre i costi, di assicurare il monito raggio della spesa farmaceutica e specialistica, nonché di migliorare i servizi per i cittadini e per gli operatori sanitari; le prescrizioni sanitarie farmaceutiche e specialistiche dei medici dei Servizio sanitario nazionale, abilitati dalle regioni a effettuare prescrizioni, sono costituite ad ogni effetto di legge dal documento elettronico, salvo il diritto del cittadino a ottenere copia cartacea del contenuto della prescrizione dall'erogatore del servizio. Il passaggio dal documento cartaceo al documento elettronico avviene in forma progressiva dal 1º gennaio 2011, in ragione del 40 per cento delle prescrizioni entro il 31 dicembre 2011, dell'80 per cento delle prescrizioni entro il 31 dicembre 2012 e del 100 per cento delle prescrizioni entro il 31 dicembre 2013.
16-bis. Ai fini di cui al comma 16, il Governo adotta, entro il 30 novembre 2010, un apposito regolamento, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione e del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previo parere del Garante per la protezione dei dati personali, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, nelle quali sono stabilite le modalità tecniche ed operative per l'invio e di monitoraggio delle prescrizioni sanitarie farmaceutiche e specialistiche. Le disposizioni del regolamento sono adottate in conformità a quanto già previsto per la trasmissione telematica dei dati delle ricette al Ministero dell'economia e delle finanze dal comma 5-bis dell'articolo 50 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, e successive modificazioni, e dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 marzo 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 124 del 28 maggio 2008.
16-ter. Dalle disposizioni di cui al comma 16-bis e 16-ter devono derivare risparmi per 800 milioni di euro a decorrere dall'anno 2011. I risparmi devono essere conseguiti dall'amministrazione sanitaria ed in caso di accertamento di minori economie rispetto agli obiettivi di cui al comma 17, si provvede alla corrispondente riduzione, per ciascuna amministrazione inadempiente, delle dotazioni di bilancio relative a spese non obbligatorie, fino alla totale copertura dell'obiettivo di risparmio ad essa assegnato»;
all'articolo 21, comma 1, sostituire le parole: « di importo non inferiore a euro tremila» con le seguenti: «di importo non inferiore a euro millecinquecento»;
all'articolo 22, comma 1, dopo le parole: «con effetto per gli accertamenti relativi» aggiungere le seguenti: «ai redditi dichiarati nei cinque periodi d'imposta precedenti e»;
dopo l'articolo 55, aggiungere il seguente:
«Art. 55-bis.
1. All'articolo 82 del decreto legge n. 112 del 2008, convertito con modificazioni dalla legge n, 133 del 2008, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 1, capoverso «5-bis», primo periodo, sostituire le parole: «96 per cento» con le seguenti: «88 per cento»;
b) al comma 2, secondo periodo, sostituire le parole: «97 per cento» con le seguenti: «91 per cento»;
c) al comma 3, sostituire, ovunque ricorrano, le parole: «96 per cento» con le seguenti: «88 per cento»;
d) al comma4, secondo periodo, sostituire le parole: ''97 per cento'' con le seguenti: ''91 per cento''.

I Consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone

mercoledì 23 giugno 2010

Chiesta la convocazione di un Consiglio comunale per la modifica al regolamento TARSU

COMUNICATO STAMPA
CHIESTA LA CONVOCAZIONE DI UN CONSIGLIO COMUNALE URGENTE PER LA MODIFICA AL REGOLAMENTO TARSU


I Consiglieri comuni del gruppo consiliare del PD e di CAMPOBELLO LIBERA ieri hanno chiesto la convocazione straordinaria ed urgente di un Consiglio comunale per la modifica al regolamento TARSU, da tenersi entro il prossimo 30 giugno, termine ultimo per applicare fin dal 1° gennaio le eventuali modifiche alle tariffe ed ai regolamenti.

I Consiglieri nell’attesa dell’incontro, concordato tra maggioranza ed opposizione, che dovrà tenersi presso l’Assessorato regionale all’Energia ed ai Servizi di Pubblica utilità per un parere sul costo del servizio di igiene urbana per l’anno 2010, chiedono una seduta urgente per prevedere la deduzione di una percentuale del 15% dal costo del servizio dei rifiuti a titolo di costo dello spazzamento dei rifiuti solidi urbani.

Ciò consentirebbe di diminuire il costo del servizio da ribaltare ai cittadini attraverso la percentuale di copertura del servizio e dunque una ricaduta sul ruolo TARSU con alleggerimento della tassa per i cittadini.

Il testo della richiesta di convocazione del Consiglio comunale verrà pubblicato nel blog www.giuseppesferrazza.blogspot.com .

Campobello di Licata, 23/6/2010

I Consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone

Testo della richiesta di convocazione del Consiglio comunale

Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale di Campobello di Licata

Oggetto: Richiesta di convocazione del Consiglio Comunale straordinario ed urgente, ai sensi dell’art.20 dello Statuto Comunale e dell’art.22 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, con all’ordine del giorno la modifica del regolamento TARSU

I sottoscritti consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza, Gaetano Ragusa, Giovanni Picone, Maria Rita Turco,

Visto

- l’art.20 dello statuto comunale del Comune di Campobello di Licata approvato con delibere consiliari n.58 del 15/10/2002 e n.59 del 17/10/2002;

- l’art.22 del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale approvato con delibera del consiglio comunale n.134 del 22/12/1998;

- il regolamento per l’applicazione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni adottato con deliberazione del Consiglio comunale n.5 del 4/2/2003;

Considerato che

- nel corso delle ultime due sedute consiliari i Consiglieri comunali hanno concordato unanimemente di chiedere un incontro all’Assessorato all’Energia ed ai Servizi di Pubblica utilità ed un parere sul comportamento che il Comune di Campobello di Licata deve adottare per quantificare il costo del servizio di igiene pubblica per l’anno 2010 e le modalità di copertura del costo, in considerazione del fatto che nessun bilancio di previsione è stato approvato dalla Società di ambito per l’anno 2010 così come nessun piano industriale è stato adottato;

- anche quest’anno trova applicazione nel nostro Comune la TARSU, tassa disciplinata dal D.lgs. 507/93;

- il comma 3-bis dell’art.61 del D.lgs.507/93 stabilisce che “Ai fini della determinazione del costo di esercizio è dedotto dal costo complessivo dei servizi di nettezza urbana gestiti in regime di privativa comunale un importo, da determinare con lo stesso regolamento di cui all’articolo 68, non inferiore al 5 per cento e non superiore al 15 per cento, a titolo di costo dello spazzamento dei rifiuti solidi urbani”;

- il regolamento di cui all’art.68 del D.lgs.507/93 è il regolamento TARSU;

- prevedere l’ipotesi di cui al comma 3 bis consentirebbe di diminuire il costo del servizio da ribaltare ai cittadini attraverso la percentuale di copertura del servizio e dunque una ricaduta sul ruolo TARSU con alleggerimento della tassa per i cittadini;

- il comma 169 dell’art.1 della legge 296/2006 (finanziaria 2007) stabilisce che “Gli enti locali deliberano le tariffe e le aliquote relative ai tributi di loro competenza entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione. Dette deliberazioni, anche se approvate successivamente all'inizio dell'esercizio purché entro il termine innanzi indicato, hanno effetto dal 1° gennaio dell'anno di riferimento. In caso di mancata approvazione entro il suddetto termine, le tariffe e le aliquote si intendono prorogate di anno in anno”;

- le medesime considerazioni possono essere fatte per le modifiche ai regolamenti;

- dunque, nelle more dell’incontro che si terrà presso l’Assessorato per definire il costo del servizio di igiene urbana, è necessario prevedere una modifica al regolamento TARSU non oltre i termini per l’approvazione del bilancio di previsione, previsti, dal DM del 29/4/2010, per il 30/6/2010, allo scopo di applicare per l’anno 2010 le nuove disposizioni, in ossequio alla normativa vigente,
per quanto visto e considerato, in qualità di consiglieri comunali del Comune di Campobello di Licata ed in virtù delle disposizioni di legge,

CHIEDONO

che sia convocato in seduta straordinaria ed urgente il Consiglio Comunale di Campobello di Licata da tenersi non oltre il 30 giugno c.a. ed inserire tra i punti all’ordine del giorno la modifica del regolamento TARSU per dedurre dal costo complessivo dei servizi di nettezza urbana un importo pari al 15 per cento a titolo di costo dello spazzamento dei rifiuti solidi urbani.

Nello specifico, dunque, si propone di inserire un nuovo comma all’art.5 del regolamento TARSU che così recita:
“Ai sensi dell’art.61 comma 3 bis del D.lgs.507/93 e successive modifiche ed integrazioni, ai fini della determinazione del costo di esercizio del servizio di nettezza urbana, è dedotto dal costo complessivo dei servizi gestiti in regime di privativa un importo pari al 15% a titolo di costo dello spazzamento dei rifiuti solidi urbani”.

Per quanto riguarda la relazione di accompagnamento si fa riferimento alle considerazioni contenute nella presente richiesta.

Campobello di Licata, lì 22/6/2010

Lettera di risposta del Presidente del Consiglio

sabato 19 giugno 2010

Resoconto del Consiglio comunale del 18/6/2010

Ieri si è tenuto il Consiglio comunale sul costo rifiuti per l'anno 2010.

La scorsa settimana si era deciso di rinviare il Consiglio per verificare una eventuale posizione comune sull'argomento.

In data 15/6/2010 si è tenuta una conferenza dei capigruppo in cui si è deciso di chiedere un incontro all'Asssessorato ai servizi di pubblica utilità per chiarimenti tenici sul costo rifiuti anno 2010.

Nella lettera predisposta dall'Amministrazione e leggermente integrata dall'opposizione si chiede anche un parere scritto sull'argomento.

Prima di chiudere i lavori è stato depositato l'ordine del giorno dell'opposizione annunciato nella precedente seduta e come gruppo del PD abbiamo chiesto che l'Amministrazione comunale chieda una relazione approfondita sul finanziamento ottenuto dalla Dedalo per la realizzazione di un polo tecnologico ed informatico e sull'utilità dell'operazione.

sabato 12 giugno 2010

Resoconto del Consiglio comunale dell'11/6/2010

Ieri si è tenuto presso l'auditorium del Centro Polivalente alle ore 17:30 il Consiglio Comunale in seduta straordinaria ed aperta sul seguente ordine del giorno:
- costo del servizio dei rifiuti per l'anno 2010 dei Comuni dell'Ambito AG3 e le possibili soluzioni.

Assenti: Nigro, Montaperto, Intorre, Vinci Maria Stella, Grova, Cani e Incardona.

Presenti degli altri Comuni: Vice Presidente del Consiglio Comunale di Canicattì Cilia, Consiglieri Comunali di Canicattì Palmeri e Ragona, Presidente del Consiglio comunale di Naro Valvo. Assenti i consiglieri comunali di Ravanusa per il lutto cittadino.

Nominati all'unanimità gli scrutatori nelle persone di Picone, Terranova e Lombardi.

Il Presidente da lettura di alcune Comunicazioni quali la lettera del Sindaco alla Dedalo in cui si comunica l'impugnazione della delibera dell'assemblea dei soci in cui si è deciso di bocciare la proposta del Comune di Campobello della popolazione effettiva per il calcolo del costo del servizio.

L'altra comunicazione ha riguardato la circolare dell'Assessore Russo per la copertura del servizio di igiene urbana.

Entrano i Consiglieri Comunali Cani, Vinci Maria Stella, Grova, Intorre.

Il dibattito si articola con gli interventi del Consigliere Sferrazza che motiva la richiesta di convocazione del Consiglio sull'argomento, del Vice Presidente Cilia, del Consigliere Puntarello, del Presidente Valvo, del Consigliere Ragusa, del Sindaco di Campobello e del Consigliere Lombardi.

Sia la maggioranza che l'opposizione hanno presentato due ordini del giorno distinti, tuttavia sia su proposta del Consigliere Ragusa che del Consigliere Sferrazza c'è stato l'invito a trovare una soluzione per arrivare una soluzione comune.

Nello specifico i consiglieri di minoranza hanno proposto il rinvio della seduta per la verifica di una posizione comune, proposta che è stata accettata dall'Amministrazione Comunale e che è stata approvata all'unanimità dei presenti (assenti Incardona, Falsone, Montaperto, Grova).

Dunque il Consiglio è stato rinviato al prossimo venerdì alle ore 17:30.

L'intervento del Consigliere Sferrazza si è concentrato su alcuni aspetti relativi al costo del servizio per l'anno 2010, dopo aver fatto una disamina su ciò che è accaduto in questi anni, sottolineando l'insostenibilità per la popolazione campobellese e per le imprese della proposta del Sindaco di coprire con una TARSU pari al 97% rispetto al costo del servizio.

Inoltre si è concentrato sul recente finanziamento ottenuto della Dedalo per la realizzazione di un polo tecnologico ed informatico nella zona ASI di Ravanusa.

Per maggiori approfondimenti si rinvia all'ordine del giorno annunciato ed allegato qui sotto.

Il Consigliere Puntarello ha espresso la propria posizione favorevole per l'approvazione di un bilancio preventivo e del piano industriale.

Sia il Vice Presidente Valvo che il Consigliere Cilia hanno espresso la volontà di sciogliere la società.

Il Sindaco ha ribadito la bontà della sua azione tesa alla riduzione del costo del servizio, che sarà ancorato per il Comune alla popolazione effettiva, annunciando l'azione legale contro la delibera dell'assemblea dei soci della Dedalo.
Per il Sindaco il contratto si servizio stipulato dal Comune è inapplicabile, dimenticando tuttavia che su questo si innesca il contenzioso con la Dedalo.

Durante il dibattito il Sindaco ha anche annunciato che si è dichiarato indipendente rispetto al PDL probabilmente per gli effetti negativi del patto di stabilità determinati proprio dal Governo di centrodestra.

Su questo argomento e su quello dei rifiuti ci ritorneremo nuovamente anche perché se il Sindaco si è fatto promotore in questi mesi di riunioni sui rifiuti è proprio perché l'opposizione lo ha continuamente incalzato con richieste di convocazione di Consigli Comunali.

Testo dell'ordine del giorno dell'opposizione

ORDINE DEL GIORNO INCIDENTALE
Presentato ai sensi dei commi 1 e 4 dell’art.14 dello Statuto Comunale ed ai sensi dell’art.50 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale dai seguenti consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza, Giovanni Picone, Gaetano Ragusa, Maria Rita Turco, Giovanni Falsone,

IL CONSIGLIO COMUNALE DEL COMUNE DI CAMPOBELLO DI LICATA

Premesso che:

- con lettera del 14/5/2010, prot.1997, il Sindaco del Comune di Campobello di Licata ha comunicato, in merito alla determinazione della tariffa TARSU 2010, che “da opportune analisi condotte sullo stato dei servizi e per continuare a dare gradualità all’aumento del gettito previsto (in previsione di un passaggio alla Tariffa che prevede la copertura integrale del costo) si ritiene che la definizione ottimale di un punto di equilibrio che consenta di incrementare il gettito della TARSU garantendo adeguati livelli di servizi resi alla cittadinanza non può prescindere dalla previsione di un grado di copertura del servizio di circa il 97%”;

- il costo del servizio per il Comune di Campobello per l’anno 2010, a giudizio del Sindaco, dovrebbe attestarsi su un importo di euro 1.584.052,99, compreso IVA, oltre tributo provinciale del 4%, calcolato sulla base della popolazione residente al 31/12/2009 e del costo complessivo sostenuto della Dedalo pari a € 20.225.443,85, giusta nota Dedalo n.975/ATO del 30/03/2010, in luogo del costo previsto della Dedalo pari ad € 1.792.603,58, calcolato sulla popolazione residente al 2001;
Considerato che:

- in ambedue i casi si determinerebbe un costo troppo oneroso per i cittadini e con la percentuale di copertura del servizio, prevista dal Sindaco, diventerebbe insostenibile per le famiglie e le imprese campobellesi, atteso che si passerebbe da una lista di carico di € 907.887,59 ad una di € 1.536.531,40 nell’ipotesi di costo formulato dal Sindaco e di € 1.738.825,47 nell’ipotesi di costo formulato dalla Dedalo;

- la soluzione prospettata dal Sindaco, “al netto di ogni facile demagogia”, può essere ritenuta insufficiente per diverse ragioni, mentre quella formulata dalla Dedalo è ritenuta inaccettabile in quanto non è mai stata giustificata dal punto di vista industriale, ma è stata suffragata solo da un foglio in cui si comunica il costo medio per abitante;

- ad esempio non è condivisibile l’affermazione del Sindaco quando attesta che “è stato verbalizzato che il Comune di Campobello di Licata condurrà le proprie analisi di costo sul dato di € 139,50 + IVA per abitante con un costo complessivo di € 1.584.052,99, in attesa che la questione non venga definitivamente chiarita” in quanto lo stesso Sindaco dimentica che il Comune di Campobello, attraverso i propri funzionari, ha contestato in questi anni il metodo di calcolo del costo dei rifiuti che oggi, invece, sembra essere riconosciuto, seppur rettificato dalla popolazione effettiva, dimenticando altresì che su questo aspetto, e su altri, si innesca il contenzioso attualmente in atto tra il Comune di Campobello e la Dedalo;

- in questi anni abbiamo assistito alla determinazione del costo di igiene urbana svincolato da un piano industriale (il fantomatico piano industriale a cui fa riferimento la Dedalo non è altro che un metodo di calcolo della tariffa provvisoria formulato nell’ipotesi del passaggio alla TIA, passaggio mai avvenuto), ad una gestione svincolata da una programmazione e da un bilancio preventivo, dalla mancanza di un piano di interventi per la gestione integrata dei rifiuti, ragione principale per cui nacque la Dedalo Ambiente S.p.A. nel lontano 2002, dal mancato avvio della raccolta differenziata, che ha causato danni in termini ambientali, di costo e sicuramente erariali per come sancito dalla Corte dei Conti in casi similari, financo alla mancata sottoscrizione, da parte della Dedalo, del contratto di gestione della discarica e del mancato riconoscimento e pagamento della tariffa di conferimento pur continuando il conferimento dei rifiuti nella discarica, determinando anche in questo caso danni economici per la nostra Comunità, poiché la discarica sarebbe ancora attiva, se ad utilizzarla sarebbero stati solo i Comuni del comprensorio;

- dunque il Comune, sulla base dei calcoli approssimativi della Dedalo, dovrebbe sostenere anche per il 2010 un costo del servizio troppo elevato che, invece, se rapportato ai rifiuti prodotti dai Comuni dell’Ambito o alla popolazione effettiva sarebbe notevolmente inferiore, a prescindere dal costo medio del servizio applicato;

- l’unico strumento giuridico che il Comune può far valere, seppur parziale ed insufficiente, è il contratto di gestione firmato tra il Comune e da Dedalo nell’anno 2005, a tutt’oggi in vigore per la parte relativa al costo medio per abitante, ed è a questo che i funzionari dovrebbero attenersi fino a quando la Dedalo non fornirà al Comune quel famoso costo industriale, determinato dal cantiere di servizio, base per il calcolo del costo del servizio di gestione integrata dei rifiuti nel territorio comunale, ai sensi dell’art.4 della legge regionale 9/2010, e delle somme spettanti alla Dedalo;

- quel contratto stabilisce che il “servizio viene trasferito alla società d’ambito …… sulla base del costo medio per abitante di € 103,67”, costo fissato da una delibera dei Sindaci del 2005, ragion per cui il costo del servizio per l’anno 2010 dovrebbe essere pari ad € 1,2 milioni nel caso si considerasse la popolazione fissata dalla Dedalo ed € 1,1 milioni nel caso si considerasse la popolazione effettiva al 31/12/2009, oltre IVA, ricordando comunque che la Corte Costituzionale con la sentenza n.238/2009 ha sancito la natura tributaria anche della TIA;

- solo considerando questo costo si potrebbe parlare di reale possibilità di coprire integralmente il costo del servizio, così come stabilito già con l’art.21, comma 17, della L.R. 19/2005, che per inciso varrebbe anche per gli altri anni, e gradualità dell’aumento del gettito, principio che sicuramente non sarebbe rispettato con il passaggio da una lista di carico di 908 mila euro per il 2009 ad una di 1,536 milioni di euro per il 2010 (ipotesi con copertura del 97% del costo del servizio pari a 1,584 milioni di euro), che si tradurrebbe in un aumento da 162 euro nel 2009 (compreso tributo provinciale del 4%) a 275 euro nel 2010, nel caso di un’abitazione di 100 mq, e per la stessa superficie da 467 a 782 euro per un esercizio non alimentare e da 588 a 985 euro per un esercizio alimentare;

- accettare dunque l’ipotesi di costo del servizio fissato dalla Dedalo, seppur rettificato in funzione della popolazione effettiva, comporterebbe un impatto pesante alle finanze del Comune, poiché è notorio che nei capitoli del bilancio trovano riscontro solo le somme determinate dalle liste di carico approvate nei vari anni che non coprono, nel periodo 2005/2008, neanche il 50% del costo del servizio e per il periodo 2005/2009 il debito del Comune nei confronti della Dedalo risulterebbe pari ad almeno 3 milioni di euro, che passerebbe a 4 milioni di euro tenendo conto anche della quota di TARSU che il Comune non riesce, e non riuscirà, a riscuotere (con l’ipotesi riscossione al 70%);

- comunque accettare l’ipotesi di costo del servizio fissato dalla Dedalo significa spogliarsi del proprio potere pubblico impositivo fissato dalla legge per come ribadito dalla sentenza n.8313 della Corte di Cassazione sezioni unite civili in data 8/4/2010. In tale sentenza la Cassazione ha ribadito che il potere di fissazione della tariffa TIA spetta ai Comuni, ed a maggior ragione nel caso della TARSU, e non ai soggetti costituiti per la gestione dell’ambito territoriale ottimale ed inoltre “la gestione e la programmazione dei servizi è condizionata dalle risorse finanziarie disponibili e non viceversa. Vale a dire, deve sempre essere l’ente impositore a determinare la tariffa, assumendosene la responsabilità politica, così da ottenere il gettito ritenuto sufficiente per la gestione del servizio da affidare in concessione. Se, invece, come è accaduto nella specie, viene affidata alla società di gestione dei servizi, che agisce in regime di monopolio, anche il potere di stabilire la tariffa, questa viene sostanzialmente determinata al di fuori di ogni tipo di controllo, sia quello privato della concorrenza, sia quello politico”;

- le considerazioni della Corte di Cassazione trovano riscontro nella nuova legge regionale 9/2010 che tra le finalità ha previsto che è necessario “rendere compatibile l’equilibrio economico del servizio di gestione integrata dei rifiuti con le risorse pubbliche disponibili e con le entrate derivabili dalla riscossione della TARSU o della TIA”, soprattutto per un Comune come quello di Campobello che è passato da un costo di 800 mila euro nel 2004, quando la gestione era diretta, ad un costo applicato dalla Dedalo di 1,8 milioni per l’anno 2010, con un aumento spaventoso del costo e contestuale peggioramento del servizi fornito, a partire dallo spazzamento delle strade e dalla igienizzazione dei cassonetti;

- in sostanza in questi anni è stata la Dedalo a decidere il costo del servizio, detenendo di fatto il potere impositivo del costo lasciando ai Comuni comunque il solo compito di coprire i costi con la fatturazione del servizio e con la copertura delle spese di gestione e delle perdite, gestione dunque svincolata dal controllo politico dei singoli Consigli comunali, mentre tale potere pubblico impositivo non poteva comunque essere espropriato da un intervento legislativo, per come ribadito della sentenza della Cassazione citata;

- da ultimo si è appreso che nel mese di novembre del 2009 la Dedalo ha ricevuto un finanziamento di quasi 700 mila euro per la realizzazione di un polo tecnologico ed informatico con cui ha provveduto ad acquistare un immobile all’area Asi di Ravanusa per un importo elevato e sarebbe interessante capirne la reale utilità rispetto alle esigenze aziendali ed alle reali priorità della società come l’avvio della raccolta differenziata secondo percentuali più elevate, sapendo altresì che con legge regionale 2/2007 si era provveduto a riordinare i nuovi ambiti territoriali ottimali e dunque si corre il rischio concreto che tale immobile rimarrà inutilizzato con i nuovi ambiti che saranno uno per provincia oltre quello per le isole minori;

- in mancanza di altre elementi informativi oggettivi ed in attesa della sentenza del TAR, vista l’istanza di prelievo presentata dal Comune in data 5/5/2010, il Comune si dovrebbe attenere al contratto di gestione firmato tra le parti e su questa base determinare il costo da inserire in bilancio, in ossequio alla normativa in vigore;

- è necessario che la Dedalo per la prima volta si doti di un bilancio di previsione, che non può essere derogato se non dopo nuova autorizzazione dell’assemblea dei Sindaci, formulando un’ipotesi di riduzione del budget di almeno il 20% ed un’organizzazione del servizio per raggiungere la percentuale minima di raccolta differenziata e di recupero di materia previste dalla legge regionale 9/2010, rispettivamente pari al 20% ed al 15%;

- con circolare n.1788 dell’8/6/2010 l’Assessore all’Energia ed ai Servizi di pubblica utilità ha inviato i Comuni ad approvare i bilanci di previsione allegando i conto consuntivi delle società di ambito, precisando che “i costi da coprire non sono soltanto quelli risultanti dal contratto di servizio, ma anche quelli generati dalla gestione (ad esempio perdita di esercizio), che devono essere coperti dai Comuni interessati (Corte di Conti Lazio, sez. Controllo Del. n.46/2008), fermo restando l’obbligo di avviare, in questo caso l’azione di responsabilità nei confronti degli amministrazioni delle Società d’Ambito” e che comunque gli enti locali restano “onerati di accertare l’esistenza di spese improprie nella gestione degli ATO, essendo perciò obbligati ad agire nell’esercizio dei poteri del Socio, al fine di ricondurre a regolarità la gestione”;

- sul punto è anche intervenuta la Corte dei Conti che ha evidenziato che il ripiano delle perdite si traduce nei fatti, vista la mancanza di un bilancio di previsione, in un rimborso di spesa “a piè di lista” e quindi può è considerato in sostanziale violazione dell’art.238, comma 3, del D.lgs. n.152 del 2006;

ritenuto

- importante ed opportuno che il Consiglio comunale esprima la propria volontà attraverso un proprio atto di indirizzo all’Amministrazione attiva ed ai funzionari comunali;

- che comunque rientra nelle facoltà del Consiglio comunale in sede di bilancio di previsione rideterminare il costo del servizio di igiene urbana sulla base delle risorse disponibili e di quelli acquisibile tramite la riscossione della TARSU, in ossequio al rispetto del principio fissato dalla legge regionale 9/2010,
per quanto premesso, considerato e ritenuto il Consiglio Comunale di Campobello di Licata,

CHIEDE

- al Sindaco nel formulare le tariffe TARSU per l’anno 2010, in manca di elementi informativi oggettivi forniti dalla Dedalo, di tenere conto del costo del servizio calcolato sulla base del contratto di gestione firmato tra il Comune e la Dedalo nell’anno 2005, contratto che prevede un costo medio per abitante di euro 103,67, di rispettare un principio di gradualità, di tenere conto nel calcolo della TARSU della popolazione effettiva al 31/12/2009;

- al funzionario competente nel predisporre il bilancio di previsione, per le medesime considerazioni, di attenersi al contratto di gestione firmato tra la Dedalo Ambiente S.p.A. ed il Comune di Campobello di Licata;

INVITA

- il Consiglio di Amministrazione della Dedalo ad adottare urgentemente il conto consuntivo 2009 da sottoporre all’approvazione dell’assemblea dei soci, in quanto è necessario allegarlo obbligatoriamente ai bilanci di previsione che ogni singolo Comune dovrà approvare, per come ribadito dalla circolare n.1788 dell’8/6/2010 dell’Assessore all’Energia ed ai Servizi di pubblica utilità;

- il Consiglio di Amministrazione della Dedalo a predisporre in via urgente ed inderogabile il piano industriale ed il bilancio di previsione, con una riduzione del budget di almeno il 20% rispetto al 2009 e con un’organizzazione del servizio per raggiungere la percentuale minima di raccolta differenziata e di recupero di materia previste dalla legge regionale 9/2010, rispettivamente pari al 20% ed al 15%;

- il Presidente della Dedalo a fornire al Consiglio comunale di Campobello una relazione dettagliata contenente le motivazioni e l’utilità dell’acquisto di un immobile in area ASI Ravanusa avvenuto alcuni mesi fa e perché è stato ritenuto prioritario rispetto ad altri progetti trasmessi dalla Dedalo alla Regione;

- il Sindaco di Campobello, qualora la Dedalo non provveda urgentemente a quanto sopra descritto, a farsi promotore della convocazione dell’assemblea dei soci per dare avvio alla gestione liquidatoria, prima ancora della costituzione delle S.R.R, anche perché a giudizio dei sottoscritti consiglieri la Dedalo non è in grado di quantificare la reale massa attiva e passiva della società per come previsto dalla legislazione vigente, atteso che vi sono differenze tra i crediti e debiti del Comune di Campobello di Licata e quelli indicati nei bilanci della Dedalo, per come è facilmente riscontrabile dai bilanci;

DIFFIDA

- il Presidente della Dedalo a parlare di una ipotesi di termovalorizzatore in zona ASI atteso che ad oggi su quel terreno esiste un’ipotesi di realizzazione di impianto di compostaggio mentre non esiste nessuna delibera assembleare che autorizzi il rappresentante legale della Dedalo a perseguire l’obiettivo di costruzione di un termovalorizzatore;

- per le stesse motivazioni il Sindaco di Campobello di Licata a parlare di disponibilità a realizzare un termovalorizzatore nel territorio di Campobello atteso che non è previsto nell’attuale piano regolatore comunale.
Campobello di Licata, 11/6/2010

Firmato

giovedì 10 giugno 2010

Domani Consiglio comunale sul costo dei rifiuti

Domani, giorno 11/6/2010, alle ore 17:30 si terrà presso l'auditorium del Centro Polivalente in via Trieste, su iniziativa dell'opposizione, una seduta straordinaria ed aperta con il seguente ordine del giorno:

- costo del servizio dei rifiuti per l'anno 2010 dei Comuni dell'Ambito AG3 e le possibili soluzioni.

Tutti siete invitati a partecipare.

domenica 6 giugno 2010

Resoconto del Consiglio comunale del 3/6/2010

L’altro giorno si è tenuto, alle ore 18:30, il Consiglio Comunale presso il Centro Polivalente.

Questi i punti all’ordine del giorno:

1) Nomina scrutatori;

2) Lettura ed approvazione verbali sedute precedenti;

3) Approvazione elenco soggetti contrattualizzati e creditori dell’Ente ai sensi della deliberazione del Consiglio Comunale n.16 del 28.04.2010, relativo all’VIII Settore “Polizia Municipale”;

4) Approvazione elenco soggetti contrattualizzati e creditori dell’Ente ai sensi della deliberazione del Consiglio Comunale n.16 del 28.04.2010;

5) Approvazione elenco soggetti contrattualizzati e creditori dell’Ente ai sensi della deliberazione del Consiglio Comunale n.16 del 28.04.2010, relativo all’VII Settore “Ambiente”;

6) Debiti fuori bilancio nei confronti dei Signori Iacolino Angelo e Mastrosimone Grazia in qualità di genitori esercenti la potestà sul figlio minore Iacolino Antonino per risarcimento danni a seguito della Sentenza N.336/09 del 25.11.2009 resa dal Tribunale di Agrigento – Sez. distaccata di Licata – Riconoscimento legittimità e provvista fondi;

7) Debiti fuori bilancio nei confronti dei Signori Montanti Vincenzo e Corbo Salvatrice in qualità di genitori esercenti la potestà sul figlio minore Montanti antonio per risarcimento danni a seguito della Sentenza N.338/09 del 24.11.2009 resa dal Tribunale di Agrigento – Sez. distaccata di Licata – Riconoscimento legittimità e provvista fondi;

8) Debiti fuori bilancio nei confronti del Signor Gattamorta Giacomo, per risarcimento danni a seguito della Sentenza N.252/09 del 14.10.2009 resa dal Giudice di Pace di Ravanusa – Riconoscimento legittimità e provvista fondi;

9) Istanza di sterilizzazione del costo del personale precario ai fini dei parametri di spesa dettati in materia di personale e di patto di stabilità;

10) Ordine del Giorno sul taglio indiscriminato di due classi prima a tempo prolungato dell’istituto Comprensivo G. Mazzini di Campobello di Licata;

11) Variante planimetrica al P.I.P. relativamente alla zona Ca3 dei lotti 1 – 2 e 3 del Comune di Campobello di Licata – Ditta Falsone Gaetano.

Assenti Falsone, Grova, Montaperto, Nigro, Pirrera, Puntarello, Rizzo.

In merito al 1° punto all’ordine del giorno sono stati nominati all’unanimità i Consiglieri Lombardi, Terranova, Picone.

Entrano i Consiglieri Pirrera, Rizzo, Grova e Falsone.

All’inizio della seduta il Presidente ha dato lettura di una lettera delle donne del PD in merito alla mancata nomina di una donna nella Giunta Comunale (link), di una lettera del settore affari finanziari inviata ad alcuni organi in merito all’approvazione dell’atto di indirizzo sul patto di stabilità e la lettera del Commissario nominato per la discarica in cui sollecita il Comune ad approvare il bilancio per poter stornare i fondi alla Dedalo per la messa in sicurezza.

In merito a questo punto il Consigliere Sferrazza ha fatto notare che sono stati impegnati 3 mila euro per il rimborso delle spese del Commissario, somme a carico del Comune che potevano essere evitate se l’atto fosse stato fatto dagli uffici del Comune.

In merito al 2° punto all’ordine del giorno sono stati approvati i verbali con alcune correzioni da parte del Consigliere Sferrazza sulla mozione rifiuti e del Consigliere Ragusa su alcuni punti.

A questo punto il Consiglieri Lombardi propone di cambiare l’ordine del giorno nel seguente ordine: 10), 9), 6), 7), 8), 9), 3), 4), 5), 11).

Su questa proposta come gruppo consiliare abbiamo espresso le nostre perplessità poiché l’Amministrazione aveva dato molta importanza alle somme in conto capitale da sbloccare.

Il punto è stato approvato con 11 voti favorevoli, 3 astenuti (Picone, Sferrazza, Pirrera) e 3 contrari (Turco, Falsone, Ragusa).

Si passa dunque al 3° punto (ex 10° punto) che riguarda un ordine del giorno contro il taglio delle due prime classi dell’Istituto Mazzini a tempo prolungato.

A tal fine relazione l’Assessore Terrana e la Vicepreside Di Caro.

Intervengono diversi Consiglieri tra cui il Consigliere Sferrazza che propone l’integrazione dell’ordine del giorno rafforzandolo con la proposta di esprimere la volontà del Consiglio ad attivare la misura di cui all’art.78 della legge finanziaria regionale 11/2010 che prevede un intervento straordinario per attività extrascolastiche in ore pomeridiane nel primo ciclo di istruzione (in fondo si pubblica l’emendamento).

Entra il Consigliere Montaperto.

Su questa proposta la maggioranza si mostra inspiegabilmente contraria.

Il Consigliere Sferrazza chiede una sospensione dei lavori per pochi minuti per chiarire la questione, proposta che viene bocciata e dunque si passa alla votazione dell’emendamento che viene bocciato con 6 favorevoli e 12 astenuti.

Nonostante la bocciatura dell’emendamento l’opposizione dichiara il proprio voto favorevole all’ordine del giorno per mostrare la compattezza del Consiglio su questo importante argomento, anche se la proposta del gruppo del PD ne avrebbe aumentato la valenza, ma ciò dimostra che questa maggioranza consiliare non riesce neppure a recepire i suggerimenti migliorativi.

L’ordine del giorno sulla scuola viene approvato all’unanimità.

Si passa al 4° punto (ex 9° punto) che riguarda l’ordine del giorno sui precari. Su questo il gruppo del PD aveva pronto un emendamento migliorativo, ma visto il clima del Consiglio ha evitato di presentarlo.

L’ordine del giorno è stata approvato all’unanimità.

Si passa al 5° punto (ex 6° punto) che riguarda un debito fuori bilancio e nello specifico una condanna del Comune per risarcimento danni sofferti dal minore in esito ad una caduta verificatasi nel marzo del 2006 con la moto lungo la via Verga all’incrocio con Via Pascoli a causa delle precarie condizioni del manto stradale per un profondo avvallamento, non segnato e non visibile. L’importo ammonta a 8.787,27 euro di cui 2.580,72 euro per spese processuali.

Sul punto l’opposizione chiede chiarimenti ovvero chiede di sapere se è stato presentato ricorso e se non lo è stato le motivazioni. Sul punto il Consiglio si sospende per pochi minuti per far partecipare il funzionario competente.

Alla ripresa il funzionario ha detto che il ricorso non è stato presentato a seguito di un’analisi costi e benefici fatta dall’avvocato difensore, anche se non c’è nessun documento scritto.

Presenti 17, assenti Puntarello, Incardona e Nigro.

Il Consigliere Sferrazza invita il funzionario ad inserire alla prossima occasione tali considerazioni nella proposta di delibera perché alla fine sono i Consiglieri ad assumersi la responsabilità dell’atto.

Il Consigliere Sferrazza fa rilevare inoltre che è necessario che su ogni lavoro in corso sia apposta adeguata segnaletica stradale per evitare danni ai cittadini e ricorsi conseguenti.

Il debito fuori bilancio viene approvato all’unanimità.

Si passa al 6° punto all’ordine del giorno (ex 7° punto) che riguarda un debito fuori bilancio e nello specifico una condanna del Comune per risarcimento danni sofferti dal minore nonché del danno materiale in esito ad una caduta verificatasi nel mese di dicembre del 2004 con la moto lungo la via Hemingway a causa della perdita dell’equilibro poiché la ruota era finita in una buca profonda del fondo stradale, buca non segnalata costituente insidia o trabocchetto. L’importo ammonta a 11.312,92 euro di cui 3.740,99 per spese processuali.

Il debito fuori bilancio viene approvato all’unanimità.

Si passa al 7° punto all’ordine del giorno (ex 8° punto) che riguarda un debito fuori bilancio e nello specifico una condanna del Comune per risarcimento danni materiali in esito ad un incidente verificatosi nel mese di settembre del 2007 mentre transitava con il proprio veicolo lungo la Via Cascio Bosco, per la presenza di una imprevista e non segnalata insidia stradale costituita da una buca. L’importo ammonta a 3.957,27 euro di cui euro 440,13 per spese processuali.

Dopo la discussione sui debiti fuori bilancio l’Amministrazione propone il ritiro dei punti 8, 9 e 10 (ex 3, 4, 5), per ulteriori approfondimenti a seguito del decreto legge sulla manofra finanziaria che inasprisce ancora di più le sanzioni per i Comuni che sforano il patto di stabilità. Si tratta dei famosi elenchi che sinteticamente riguardano:

3) somme in conto capitale impegnate per euro 22 mila (Fiat Sedici 4*4 in dotazione alla Polizia Municipale) entro il 2009 ed ancora ad oggi non pagate;

4) somme in conto capitale impegnate per euro 2,5 milioni di euro entro il 2009 ed ancora ad oggi non pagate. Si riferiscono ai lavori di ristrutturazione rete idrica 1° e 2° stralcio, contratti aperti per manutenzione beni immobili comunali, strade comunali, fognature, lavori collegamento SS57 ed ex consortile, realizzazione opere urbanizzazione primaria terza zona, lavori messa in sicurezza palestra Mazzini, lavori di manutenzione scuola elementari Marconi, lavori somma urgenza scuola infanzia Pascoli, lavori manutenzione viabilità comunale, cantieri di lavoro L.R. 14/5/2009, manutenzione straordinaria impianto pubblica illuminazione, impianto climatizzazione edificio comunale, manutenzione fognature comunali, opere urbanizzazioni aree PEEP ad eset centro abitato;

5) somma in conto capitale impegnate per euro 23.736,00 (intervento straordinario di decespugliamento, pulizia e potatura di alcuni alberi nelle ville comunali) entro il 2009 ed ancora ad oggi non pagate.

Sul punto il Consigliere Sferrazza ricorda che non ha ancora ricevuto la risposta del segretario in merito alla richiesta di parere (link) sulla competenza del Consiglio a trattare l’argomento.

Il gruppo del PD ribadisce che tale argomento non è di competenza del Consiglio comunale ma dei funzionari. A tal fine i creditori del Comune sono stati indotti a rivolgersi ai Consiglieri per un argomento non di loro competenza, in quanto atto di gestione.

In merito all’ultimo punto all’ordine del giorno l’Amministrazione propone il ritiro poiché il funzionario deve approfondire maggiormente l’argomento.

Prima di chiudere il Consiglio il Consigliere Sferrazza ricorda che prima del prossimo Consiglio dell’11 giugno sul costo dei rifiuti anno 2010 è opportuno chiedere alla Dedalo la bozza di bilancio 2009 e la situazione contabile aggiornata
alla fine di maggio.

Precisazione verbale n.18 (link)

Oggetto: integrazione verbale deliberazione Consiglio Comunale n.18 del 29/4/2010

In relazione al 2 punto all’ordine del giorno si precisa che nell’allegato 1 del verbale di deliberazione Consiglio Comunale n.18 dell’8/2/2010 è necessario rettificare un errore formale riportato alla pagina 69 del verbale (pag.43 della relazione presentata dal gruppo consiliare del PD di Campobello).
Nello specifico è necessario sostituire la frase “dell’8/9/2008, e quindi anche durante la” con “dell’ingresso nella”.

Il sottoscritto chiede che tali precisazioni siano inserite nel verbale di deliberazione Consiglio Comunale n.18 del 29/4/2010.

Campobello di Licata, 3/6/2010

Proposta di emendamento sulla scuola
Gruppo consiliare del Partito Democratico di Campobello di Licata

Al Presidente del Consiglio Comunale

Oggetto: Emendamento alla proposta di delibera consiliare contenente l’ordine del giorno sul taglio indiscriminato di due classi prima a tempo prolungato dell’Istituto Comprensivo “G. Mazzini” di Campobello di Licata

I sottoscritti Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del gruppo consiliare del PD di
Campobello di Licata,

premesso che:

- fin dal momento in cui sono stati informati da parte dell’Assessore alla Pubblica Istruzione della problematica inerente la cancellazione delle due classi prima a tempo prolungato dell’Istituto Comprensivo “G. Mazzini” si sono subito attivati incontrando il Preside dell’Istituto, apprendendo dapprima che il taglio delle classi era stato giustificato dal Provveditorato da un presunto mancato impegno dell’Amministrazione Comunale all’avvio della mensa e successivamente apprendendo che le classi sono state tagliate in applicazione della riforma Gelmini, che tanti danni sta causando alle scuole;

- ad oggi non si capiscono con quali criteri sono stati fatti questi tagli e quali Comuni sono stati colpiti;

- condividono lo spirito e le motivazioni dell’ordine del giorno presentato dall’Assessore alla Pubblica Istruzione;

considerato che:

- come sottolineato in una lettera inviata dai sottoscritti all’Assessore alla Pubblica Istruzione, di recente è stato approvato con l’art.78 della legge regionale n.11 del 12/5/2010, su precisa volontà del gruppo del PD Sicilia, per il periodo 2011/2014, un piano di intervento per la realizzazione di attività extrascolastiche, da svolgersi in ore pomeridiane, in favore delle scuole di ogni ordine e grado della Regione, legate al primo ciclo di istruzione, ubicate in aree a rischio di marginalità socio-economica e territoriale.

- per tali scuole il Comune deve attivare un servizio mensa destinato agli studenti impegnati nelle suddette attività;

- è auspicabile fin da subito un pronto intervento ed un raccordo tra l’Amministrazione attiva e gli Istituti scolastici presenti sul territorio al fine di attivare nel prossimo anno scolastico attività extrascolastiche a favore degli alunni, in modo tale da far accresce il loro sapere, ridurre la dispersione scolastica e consentire anche un impiego ottimale del personale docente e non, scongiurando eventuali rischi legati al taglio del personale dovuto all’attuazione della riforma Gelmini;

ritenuto

- dunque importante integrare l’ordine del giorno per inserire anche la volontà di questo Consiglio di attivare lo strumento previsto dall’art.78 della legge regionale 11/2010,

per quanto premesso, considerato e ritenuto in qualità di consiglieri comunali del Comune di Campobello di Licata ed in virtù delle disposizioni di legge,

PROPONGONO

le seguenti modifiche all’ordine del giorno relativo al taglio indiscriminato di due classi prima a tempo prolungato dell’Istituto Comprensivo “G. Mazzini” di Campobello di Licata:

- prima della frase “Per i motivi che precedono” inserire il seguente punto “Rilevata la volontà di questa Amministrazione comunale, anche su indicazione del Consiglio comunale, di attivare la misura di cui all’art.78 della legge regionale 11/2010 che prevede un piano di intervento per la realizzazione di attività extrascolastiche, da svolgersi in ore pomeridiane, in favore delle scuole di ogni ordine e grado della Regione, legate al primo ciclo di istruzione, ubicate in aree a rischio di marginalità socio-economica e territoriale, in modo tale da far accresce il sapere degli alunni, ridurre la dispersione scolastica e consentire anche un impiego ottimale del personale docente e non, scongiurando eventuali rischi legati al taglio del personale dovuto all’attuazione della riforma Gelmini;”;

- dopo la frase “Di dare mandato al Sig. Sindaco” inserire “ed al Presidente del Consiglio Comunale”;

- inserire un terzo punto: “Il Consiglio comunale esprime la propria volontà ad attivare la misura di cui all’art.78 della legge regionale 11/2010, auspicando un raccordo tra Amministrazione attiva ed i responsabili degli Istituti scolastici presenti sul territorio, ed a tal fine si impegna in sede di bilancio di previsione a stanziare idonee risorse finanziarie per dare concreta attuazione a tale progetto e per il servizio mensa;”;

- inserire un quarto punto: “Il Sindaco ed il Presidente del Consiglio si impegnano ad informare tempestivamente il Consiglio comunale, tramite i capigruppo, al fine di monitorare il problema e nel caso intervenire con apposite delibere o altre forme di protesta”.

Campobello di Licata, 3/6/2010

Firme

I Precari e la scuola

COMUNICATO STAMPA
APPROVATI, CON IL CONCORSO DELLA MINORANZA, DUE IMPORTANTI ORDINI DEL GIORNO SUI PRECARI DEL COMUNE E SULLA SCUOLA MAZZINI


Ieri sera il Consiglio comunale all’unanimità ha approvato due importanti ordini del giorno, il primo relativo alla problematica dei precari e nello specifico la deroga per la spesa del personale ai fini del rispetto del patto di stabilità che questo Governo nazionale in modo irresponsabile non vuole concedere, mentre il secondo si riferisce al taglio delle due prime classi a tempo prolungato dell’Istituto comprensivo Mazzini. Anche in questo caso i tagli sono causati dall’applicazione della riforma Gelmini, che tanti danni sta causando al mondo della scuola, con tagli del personale e delle classi.

In merito a questo punto i Consiglieri del PD si rammaricano per la bocciatura di una loro proposta di integrazione dell’ordine del giorno tesa ad esprimere la volontà del Consiglio comunale ad avviare le attività extrascolastiche sia nella scuola primaria che in quella secondaria di primo grado utilizzando gli stanziamenti previsti nell’ultima legge finanziaria regionale (art.78 delle regionale 11/2010), stanziamenti voluti dal PD Sicilia con l’obiettivo di attenuare gli effetti devastanti dalla riforma Gelmini.

L’Amministrazione Comunale ha ritirato quattro punti all’ordine del giorno per ulteriori approfondimenti di cui tre si riferiscono agli elenchi delle spese in conto capitale non ancora pagate, per oltre 2,5 milioni di euro, che tante aspettative avevano suscitato tra i creditori del Comune, provvedimento che a giudizio dei consiglieri del PD è di esclusiva competenza dei funzionari e non del Consiglio comunale.

Infine, è di ieri sera la notizia che il Governo nazionale ha stornato per altre finalità i fondi FAS che si dovevano utilizzare per avviare i sei cantieri di lavoro sul nostro territorio, bloccando dunque l’avvio al lavoro di oltre 100 lavoratori.
Serve una mobilitazione della popolazione poiché questo Governo nazionale di centro-destra dimentica il Sud per favorire il Nord del Paese con operazioni di macelleria sociale.

Invitiamo, dunque, l’Amministrazione Comunale a prendere le distanze ufficialmente da questo Governo Nazionale perché nei territori non si può essere allo stesso tempo maggioranza di governo ed opposizione.

Campobello di Licata, 4/6/2010

I Consiglieri comunali del PD di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone

giovedì 3 giugno 2010

Richiesta parere in merito ad alcuni punti all'ordine del giorno del Consiglio Comunale

Il gruppo consiliare del PD di Campobello ha presentato richiesta di parere al segretario comunale in merito ai punti all'ordine del giorno relativi agli elenchi delle spese contrattualizzate ma ancora non pagate.

La motivazione deriva dal fatto che i creditori si rivolgono ai Consiglieri convinti che ancora non sono stati pagati a causa nostra, noi riteniamo che non è così anche perché trattasi di atti di gestione di competenza dei funzionari.

Eccovi il testo della lettera

Al Presidente del Consiglio comunale di Campobello di Licata
Al Segretario comunale
LORO SEDI

Oggetto: richiesta rilascio parere ai sensi dell’art.23 dello Statuto comunale e dell’art.20 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale, sulle proposte di delibera consiliare con oggetto “approvazione elenco soggetti contrattualizzati e ceditori dell’ente” da discutere nella seduta consiliare del prossimo 3 giugno c.a.

I sottoscritti Consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del Partito Democratico di Campobello di Licata,

premesso che:

- nel prossimo Consiglio comunale, che si terrà il 3 giugno c.a., sono state inserite all’ordine del giorno tre proposte di delibera contenenti gli elenchi contrattualizzati e creditori dell’Ente ai sensi della deliberazione del Consiglio Comunale n.16 del 28/4/2010;

- nel corpo di ognuna delle tre delibere è scritto che l’atto è reso necessario al fine di consentire all’ufficio competente di essere in grado di potere predisporre il relativo atto di liquidazione facendo intuire dunque, che in mancanza dell’approvazione della delibera, il funzionario non sarebbe in grado di predisporre il relativo atto di liquidazione;

considerato che:

- l’art.107 del D.lgs. 267/2000 sancisce il principio della separazione tra funzioni di indirizzo politico e controllo spettanti agli organi di governo e le funzioni di gestione amministrativa spettanti agli organi burocratici, principio rafforzato dalla legge delega “Brunetta”;

- quindi la gestione amministrativa, finanziaria e tecnica è attribuita ai dirigenti, medianti autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo, e che gli stessi sono direttamente responsabili, in via esclusiva, in relazione agli obiettivi dell’ente, della correttezza amministrativa, dell’efficienza e dei risultati di gestione;

- secondo la legge lo svolgimento di tutta l'attività gestionale e la determinazione delle scelte operative per attuare i programmi approvati dagli organi di governo e per raggiungere gli obiettivi in essi fissati dovrebbe avvenire in assoluta autonomia, senza alcuna influenza da parte degli organi politici chiamati a verificare il raggiungimento dei risultati sulla base degli indirizzi impartiti, ciò per la semplice ragione che l'attività gestionale deve essere svolta nel rispetto dei principi costituzionali di imparzialità e buon andamento e deve essere improntata ai principi legalità, trasparenza, efficacia ed efficienza, desumibili dalla legge n. 241/90 sul procedimento amministrativo;

- nel caso specifico a parere dei sottoscritti l’atto di liquidazione deve essere predisposto esclusivamente dal funzionario competente, previa accertamento della disponibilità di cassa per la parte relativa alle entrate in conto capitale, senza nessuna delibera consiliare di approvazione, propedeutica alla predisposizione dell’atto di liquidazione;

- dunque, a parere dei sottoscritti le tre proposte riguardano atti amministrativi gestionali non di competenza del Consiglio comunale ma dei funzionari competenti e che quindi non è necessaria nessuna delibera consiliare di approvazione, propedeutica ai relativi atti di liquidazione;

- il comma 5 dell’art.23 dello Statuto comunale vigente nel Comune di Campobello di Licata stabilisce che qualora “la delibera si propone non sia di competenza dei consiglio, il presidente non è obbligato all’iscrizione all’ordine del giorno né a convocare il consiglio, ma dovrà darne, su conforme parere del segretario comunale, tempestiva comunicazione al richiedente, che ha facoltà di trasformare la proposta in un ordine del giorno o risoluzione”;

- il comma 3 dell’art.20 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale stabilisce che sulla proposta di delibera il “Segretario comunale esprime parere anche sulla competenza del Consiglio a trattare l’argomento”,
per quanto premesso e considerato i sottoscritti Consiglieri comunali

CHIEDONO AL SEGRETARIO COMUNALE

- ai sensi del combinato disposto dell’art.23 dello Statuto comunale e dell’art.20 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale, un parere in merito alla competenza del Consiglio comunale a trattare l’argomento;

- se ai sensi della normativa vigente prima della predisposizione dell’atto di liquidazione di cui agli elenchi in oggetto, contenenti spese in conto capitale impegnate nell’anno precedente ma non liquidate entro l’anno, sia necessaria una delibera consiliare di approvazione della singola spesa.

Campobello di Licata, 31/5/2010
Firmato

mercoledì 2 giugno 2010

Ordine del giorno della seduta consiliare del 3/6/2010

Domani si riunisce il Consiglio comunale di Campobello di Licata alle ore 18:30 presso l’auditorium del Centro Polivalente.

Questi i punti all’ordine del giorno:

1) Nomina scrutatori;

2) Lettura ed approvazione verbali sedute precedenti;

3) Approvazione elenco soggetti contrattualizzati e creditori dell’Ente ai sensi della deliberazione del Consiglio Comunale n.16 del 28.04.2010, relativo all’VIII Settore “Polizia Municipale”;

4) Approvazione elenco soggetti contrattualizzati e creditori dell’Ente ai sensi della deliberazione del Consiglio Comunale n.16 del 28.04.2010;

5) Approvazione elenco soggetti contrattualizzati e creditori dell’Ente ai sensi della deliberazione del Consiglio Comunale n.16 del 28.04.2010, relativo all’VII Settore “Ambiente”;

6) Debiti fuori bilancio nei confronti dei Signori Iacolino Angelo e Mastrosimone Grazia in qualità di genitori esercenti la potestà sul figlio minore Iacolino Antonino per risarcimento danni a seguito della Sentenza N.336/09 del 25.11.2009 resa dal Tribunale di Agrigento – Sez. distaccata di Licata – Riconoscimento legittimità e provvista fondi;

7) Debiti fuori bilancio nei confronti dei Signori Montanti Vincenzo e Corbo Salvatrice in qualità di genitori esercenti la potestà sul figlio minore Montanti antonio per risarcimento danni a seguito della Sentenza N.338/09 del 24.11.2009 resa dal Tribunale di Agrigento – Sez. distaccata di Licata – Riconoscimento legittimità e provvista fondi;

8) Debiti fuori bilancio nei confronti del Signor Gattamorta Giacomo, per risarcimento danni a seguito della Sentenza N.252/09 del 14.10.2009 resa dal Giudice di Pace di Ravanusa – Riconoscimento legittimità e provvista fondi;

9) Istanza di sterilizzazione del costo del personale precario ai fini dei parametri di spesa dettati in materia di personale e di patto di stabilità;

10) Ordine del Giorno sul taglio indiscriminato di due classi prima a tempo prolungato dell’istituto Comprensivo G. Mazzini di Campobello di Licata;

11) Variante planimetrica al P.I.P. relativamente alla zona Ca3 dei lotti 1 – 2 e 3 del Comune di Campobello di Licata – Ditta Falsone Gaetano.

Sinteticamente i punti riguardano:

3) somme in conto capitale impegnate per euro 22 mila (Fiat Sedici 4*4 in dotazione alla Polizia Municipale) entro il 2009 ed ancora ad oggi non pagate;

4) somme in conto capitale impegnate per euro 2,5 milioni di euro entro il 2009 ed ancora ad oggi non pagate. Si riferiscono ai lavori di ristrutturazione rete idrica 1° e 2° stralcio, contratti aperti per manutenzione beni immobili comunali, strade comunali, fognature, lavori collegamento SS57 ed ex consortile, realizzazione opere urbanizzazione primaria terza zona, lavori messa in sicurezza palestra Mazzini, lavori di manutenzione scuola elementari Marconi, lavori somma urgenza scuola infanzia Pascoli, lavori manutenzione viabilità comunale, cantieri di lavoro L.R. 14/5/2009, manutenzione straordinaria impianto pubblica illuminazione, impianto climatizzazione edificio comunale, manutenzione fognature comunali, opere urbanizzazioni aree PEEP ad eset centro abitato;

5) somma in conto capitale impegnate per euro 23.736,00 (intervento straordinario di decespugliamento, pulizia e potatura di alcuni alberi nelle ville comunali) entro il 2009 ed ancora ad oggi non pagate;

6) condanna del Comune per risarcimento danni sofferti dal minore in esito ad una caduta verificatasi nel marzo del 2006 con la moto lungo la via Verga all’incrocio con Via Pascoli a causa delle precarie condizioni del manto stradale per un profondo avvallamento, non segnato e non visibile. L’importo ammonta a 8.787,27 euro di cui 2.580,72 euro per spese processuali;

7) condanna del Comune per risarcimento danni sofferti dal minore nonché del danno materiale in esito ad una caduta verificatasi nel mese di dicembre del 2004 con la moto lungo la via Hemingway a causa della perdita dell’equilibro poiché la ruota era finita in una buca profonda del fondo stradale, buca non segnalata costituente insidia o trabocchetto. L’importo ammonta a 11.312,92 euro di cui 3.740,99 per spese processuali;

8) condanna del Comune per risarcimento danni materiali in esito ad un incidente verificatosi nel mese di settembre del 2007 mentre transitava con il proprio veicolo lungo la Via Cascio Bosco, per la presenza di una imprevista e non segnalata insidia stradale costituita da una buca. L’importo ammonta a 3.957,27 euro di cui euro 440,13 per spese processuali;

9) si tratta di un ordine del giorno per impegnare e dare mandato al Sindaco di rappresentare la problematica agli organi competenti e di intraprendere ogni utile azione per sterilizzare ai fini del patto di stabilità e dei parametri di spesa del personale il costo dei contratti di lavoro dei precari in servizio presso gli enti locali;

10) si tratta di un ordine del giorno per dare mandato al Sindaco di intraprendere tutte le azioni necessaria per non perdere le prime classi a tempo prolungato