lunedì 28 settembre 2009

Risultati dell'assemblea del PD di Campobello di Licata di ieri



Risultati ufficiali dell'Assemblea del PD di Campobello di Licata di ieri.

Partecipanti al voto 149 su 243 aventi diritto, pari al 61,3%.

Elezione Nazionale
- Bersani voti 24 (di cui 8 di lista) pari al 16,7%;
- Franceschini voti 76 (di cui 50 di lista) pari al 52,8%;
- Marino voti 44 (di cui 38 di lista) pari al 30,6%.
Votanti 149, voti validi 144, schede nulle 5 di cui zero bianche.

Elezione Regionale
- Lupo voti 4 (di cui 4 di lista) pari al 2,7%;
- Lumia voti 134 (di cui 99 di lista) pari al 91,2%;
- Messina voti 1 (di cui 1 di lista) pari allo 0,7%;
- Mattarella voti 8 (di cui 3 di lista) pari al 5,4%.
Votanti 149, voti validi 147, schede nulle 2 di cui zero bianche.

Di seguito si pubblica il comunicato stampa
COMUNICATO STAMPA
RISULTATI ASSEMBLEA DEL PD DI CAMPOBELLO DI LICATA

Ieri 149 iscritti, su 243 aventi diritto, hanno partecipato all’assemblea del PD di Campobello di Licata per votare le mozioni dei candidati alla segreteria nazionale e regionale, nonché le liste a supporto dei candidati.

Buona l’affluenza al voto con il 61,3% degli aventi diritto. Le operazioni di voto e di scrutinio sono terminate alle ore 22:00.

Questi i risultati a livello nazionale e regionale:

- Elezione Nazionale (voti validi 144. Bersani voti 24 pari al 16,7%, Franceschini voti 76 pari al 52,8%, Marino voti 44 pari al 30,6%)

- Elezione Regionale (voti validi 147. Lupo voti 4 pari al 2,7%, Lumia voti 134 pari al 91,2%, Messina voti 1 pari allo 0,7%, Mattarella voti 8 pari al 5,4%).

Si afferma dunque a livello nazionale il candidato Franceschini con quasi il 53% e con un ottimo risultato del candidato Marino con quasi il 31%.

A livello regionale quasi tutte le preferenze sono state attribuite al candidato Lumia per una percentuale del 91%.

Campobello di Licata, 28/9/2009

I consiglieri comunali del Pd di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone

domenica 27 settembre 2009

Assemblea del PD di Campobello di Licata per votare le mozioni dei candidati alla segreteria nazionale e regionale

Oggi si riunisce l'assemblea del circolo del PD di Campobello di Licata per votare le mozioni dei candidati alla segreteria nazionale e regionale.

Di seguito si riporta il programma dei lavori:

- Ore 10:00, Apertura dei lavori ed elezione Presidenza per dirigere i lavori e stabilire i tempi di presentazione delle liste, con alternanza di genere, per l’elezione dei delegati alle convenzioni provinciali

- Ore 10:15, Illustrazione mozioni. Ad ogni rappresentante della mozione è concesso fino ad un massimo di 15 minuti per l’illustrazione della mozione

- Ore 12:00, Apertura dibattito

- Ore 13:30, Sospensione lavori

- Ore 15:30, Inizio operazioni di voto

- Ore 20:30, Chiusura operazioni di voto, spoglio e comunicazione dei risultati.

All’illustrazione delle mozioni e al dibattito successivo potranno partecipare iscritti e simpatizzanti del PD.

Per ulteriori approfondimenti si rinvia al seguente link

sabato 26 settembre 2009

Le pari opportunità negate dalla Giunta Termini

COMUNICATO STAMPA
LE PARI OPPORTUNITA’ NEGATE NELLA GIUNTA TERMINI
Il Sindaco di Campobello dovrebbe prendere spunto dalla sentenza del TAR di Lecce per rimediare ad una mancanza del genere femminile nella Giunta Comunale.
Come a Taranto, infatti, anche a Campobello abbiamo una compagine assessoriale tutta al maschile e come a Taranto anche il nostro Statuto Comunale al comma 5 dell’articolo 8 dispone che “in attuazione di quanto previsto dall’art.56 della legge regionale n.26/93, devono essere assicurate condizioni di pari opportunità tra uomo e donna per promuovere la presenza dei due sessi nella giunta e negli organi collegiali, nonché negli enti, nelle aziende ed istituzioni da esso dipendenti”.
I consiglieri comunali invitano, dunque, il Sindaco di Campobello di Licata a garantire le quota rosa anche nel nostro Comune prima che una sentenza del TAR disponga “ di procedere alla modificazione della giunta in modo tale da assicurare la presenza di entrambi i sessi”.
I consiglieri comunali rivolgono lo stesso invito al Sindaco per garantire le pari opportunità negli organismi di prossima nomina.
Campobello di Licata, 26/9/2009

I consiglieri comunali del Pd di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone

martedì 22 settembre 2009

Presentazione mozione Lumia a Campobello di Licata



Vi invito a partecipare alla presentazione della mozione Lumia per la candidatura a segretario regionale del PD Sicilia presso la sede del circolo del PD di Campobello di Licata, Piazza XX Settembre, ore 17:00 (prima era 20:45) del 24/9/2009.

L'iniziativa è organizzata dal comitato "con Lumia per la Sicilia" costituitosi a Campobello di Licata.

PRIMA DI TUTTO LA SICILIA

ATTENZIONE!
E' stato modificato l'orario di inizio, non più le ore 20:45 ma le ore 17:00 poiché il Sen. Lumia alle ore 19:00 deve ripartire.

lunedì 21 settembre 2009

Iniziativa del gruppo "CAMPOBELLO GIOVANI"

COMUNICATO STAMPA
COMPLIMENTI AL GRUPPO “CAMPOBELLO GIOVANI” PER LA BELLISSIMA INIZIATIVA


I consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del PD di Campobello di Licata si congratulano con il gruppo “CAMPOBELLO GIOVANI” per la bella iniziativa di alto senso civico.

I giovani hanno dimostrato che con un po’ di volontà e di volontariato è possibile fare tanto, anche ripulire gli spazi verdi riconsegnadoli alle famiglie che potranno portare i loro bambini in luoghi più accessibili.

Non è pensabile, tuttavia, che devono essere solo questi giovani a garantire il decoro e la pulizia in questa Città, è giusto che l’Amministrazione Comunale faccia la sua parte, pulendo nel più breve tempo possibile gli altri spazi verdi e l’area della Divina Commedia di competenza comunale, nonché acquistando i giochi per i bambini.

Le elezioni sono finite tre mesi fa per cui da oggi in poi non ci saranno più scuse.
Campobello di Licata, 21/9/2009

I consiglieri comunali del Pd di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone

domenica 20 settembre 2009

Aiuti alla commercializzazione dei prodotti agricoli. Una chimera per le produzioni del nostro territorio

Lo scorso Venerdì si è tenuta una conferenza dei capigruppo, convocata su richiesta del sottoscritto e del capogruppo Ragusa, sulla crisi dell'agricoltura.

A giorni farò un resoconto della riunione e pubblicherò il documento su cui il gruppo consiliare del PD ha lavorato per affrontare la crisi e per impegnare il Comune a fare qualcosa per gli agricoltori locali.

Il documento prende spunto dalla proposta che l'Amministrazione Comunale aveva proposto al consiglio comunale di Ravanusa e che successivamente, per il tramite dell'Assessore Mulè ed il Presidente Vinci, si era impegnata a rettificare ed integrare con i suggerimenti dei consiglieri comunali.

Purtroppo tale proposta è stata presentata dall'Amministrazione Comunale nel tavolo provinciale senza preventiva riunione dei consiglieri comunali.

Ad ogni modo quello su cui mi concentrerò in questo post sono gli aiuti alla commercializzazione dei prodotti agricoli.

Si fa un gran parlare di crisi di agricoltura, di problemi strutturali e di rimedi che possono essere adottati per superare almeno alcune problematiche.

Una di esse, forse una delle più importanti, è quella della scarsa organizzazione dei produttori e di mancanza di adeguate strategie di marketing e di commercializzazione.

L’Unione Europa e con essa lo Stato e la Regione prevedono aiuti, fino all’80% della spesa, per favorire la commercializzazione dei prodotti agricoli.

Uno di questi aiuti è previsto nel Piano di Sviluppo Rurale (PSR) che la Sicilia ha adottato per il periodo 2007/2013, mi riferisco alla misura 133 denominata “sostegno alle associazioni di produttori per attività di informazione e promozione delle produzioni agricole di qualità”, il cui bando è stato pubblicato sulla gazzetta n.7 del 13/2/2009 della Regione Sicilia.

Proprio in questi giorni è stato pubblicato un elenco provvisorio di istanze ammesse, che può subire variazioni a seguito di domanda di riesame.

Ma vediamo cosa prevede questo bando, prima di passare alle istanze ammesse e di quelle non ammesse.

Gli interventi previsti dal bando sono finalizzati a:
- valorizzare i prodotti agroalimentari di qualità ottenuti in Sicilia;

- promuovere l'immagine nei confronti dei consumatori e degli operatori economici dei prodotti ottenuti nell'ambito di sistemi di qualità, in particolare in termini di specificità, caratteristiche nutrizionali, sicurezza dei metodi di produzione rispettosi dell'ambiente, sistemi di etichettatura e rintracciabilità;

- diffondere conoscenze scientifiche e tecniche sui prodotti di qualità;

- favorire l'integrazione di filiera sviluppando al contempo l'integrazione delle attività agricole con quelle turistiche.

I beneficiari di questo regime di aiuto sono i Consorzi di tutela e valorizzazione e le associazioni di produttori che raggruppano più operatori partecipanti attivamente ad uno dei sistemi di qualità alimentari tra quelli elencati in una tabella, ad esempio per i formaggi il pecorino siciliano (DOP) o il ragusano (DOP), per gli oli di oliva il Val di Mazara (DOP) o il Valle del Belice (DOP), per l’ortofrutta l’arancia rossa di Sicilia (IGP), il cappero di Pantelleria (IGP), l’uva da tavola di Mazzarrone (IGP), l’uva da tavola di Canicattì (IGP), i vini DOCG, DOC e IGT. In tutto il territorio si tratta di 41 operatori.

La spesa massima ammissibile a finanziamento no può superare i 500 mila euro per progetto e 1,5 milioni di euro per beneficiario.

L’intensità di aiuto raggiunge il 70% in conto capitale, ovvero a fondo perduto.

Gli interventi ammissibili sono diversi, dall’informazione nei confronti di operatori economico e consumatori sui prodotti, ad attività promozionali e pubblicitarie utilizzanto la stampa, i mezzi radiotelevisivi e informatici, distribuendo materiali informativi, attività pubblicitarie effettuate presso i punti vendita, partecipazione a fiere, mostre, workshop, organizzazione e realizzazione eventi promozionali, eccetera.

La dotazione finanziaria del bando è di 15 milioni di euro.

Come dicevo prima, la graduatoria provvisoria è stata pubblicata alcuni giorni fa (istanze ammesse ed escluse, istanze non ricevibili).

Le istanze presentate sono risultate 32, di cui 3 escluse, 13 non ricevibili e 16 ammesse.

Le istanze ammesse sono pari a 8,8 milioni di euro di cui 6,2 milioni di euro di contributo in conto capitale, quindi rimangono quasi 9 milioni di euro.
Se tutte le istanze presentate fossero state ammissibili sarebbero state tutte finanziate e soldi sarebbero rimasti.

Tra le istanze ammissibili tre progetti presentati dal consorzio di tutela IGP di Pachino (SR), un progetto del consorzio di tutela Vini Doc Salaparuta (TP), un progetto del consorzio di tutela dell’arancia rossa di Sicilia IGP (CT), due progetti del consorzio isola bio Sicilia (AG), un progetto dell’associazione di produttori wine sicily esport (TP), un progetto del consorzio per la tutela dei vini etna DOC (CT), un consorzio di tutela dell’olio extra vergine di oliva DOP Monte Etna (CT), un progetto dell’associazione terre del vino del calatino (CT), un progetto del consorzio di tutela dell’uva da tavola di Mazzarrone (CT), un progetto del consorzio di tutela IGP Salame S. Angelo (ME), un progetto del consorzio di tutela del vino DOC Contea di Sclafani (PA), un progetto del consorzio ortofrutta Sicilia Soc. Coop. Agricola (CT) ed un progetto della Asso. Pro.Sicilia (TP).

Le istanze escluse riguardano tre progetti del consorzio regionale di imprenditori per lo sviluppo del Mongibello e dell’Amedeo (CT), mentre tra le istanze non ricevibili vi tra gli altri sono un progetto del consorzio di tutela dell’arancia di Ribera (AG) ed un progetto del consorzio per la tutela e la promozione dell’uva da tavola di Canicattì IGP (AG), escluso per domanda incompleta.

Focalizzando l’attenzione sul nostro territorio si evidenzia che ancora una volta il territorio dell’uva da tavola di Mazzarrone coglie le opportunità di finanziamento presentando una proposta di 500 mila euro, mentre quello di Canicattì viene escluso, ma anche se fosse stato ammesso il progetto si attesta su un importo pari a 65 mila euro, ovvero una miseria rispetto a quello che i produttori di Mazzarrone faranno nel loro territorio.

Secondo voi in prospettiva futura quale produzione avrà più successo, quella di Mazzarrone o quella di Canicattì?

Se poi aggiungiamo il fatto che a Mazzarrone è stato riconosciuto dalla Regione un distretto produttivo (al prossimo post un approfondimento), che potrà beneficiarie di risorse finanziarie, mentre nulla di ciò è presente a Canicattì, la frittata è fatta.

E noi per intanto continuiamo a parlare di crisi!

sabato 19 settembre 2009

Assemblea del PD di Campobello di Licata per votare le mozioni dei candidati alla segreteria nazionale e regionale

Pubblico la lettera, del coordinatore del circolo del PD di Campobello di Licata, di convocazione dell'assemblea del PD di Campobello per le votazioni delle mozioni dei candidati alla segreteria nazionale e regionale.

Gli iscritti ed i simpatizzanti sono invitati a partecipare.

Per chi volesse approfondire le mozioni e le regole del voto, pubblico i seguenti links:
- Candidati nazionali (Franceschini, Bersani, Marino)
- Candidati regionali (Lumia, Mattarella, Lupo, Messina)
- Regolamento congressuale regionale (regolamento, Regolamento di disciplina campagna elettorale)
- Regolamento congressuale nazionale (regolamento)
- Istruzioni per il voto (istruzioni)

Testo della lettera:
Gentilissimo/a iscritto/a al Circolo del Partito Democratico di Campobello di Licata,
con la presente ti informo che è stata convocata per il prossimo 27 settembre c.a., alle ore 10:00 presso la sede del circolo in Piazza XX Settembre, l’assemblea di circolo per le votazioni delle mozioni presentate dai candidati alla segreteria nazionale e regionale del Partito Democratico e delle liste collegate.
Ti informo che verranno consegnate due schede di votazione, una per l’elezione di n.11 Delegati alla Convezione Provinciale per il segretario nazionale ed una per l’elezione di n.11 Delegati alla Convenzione Provinciale per il segretario regionale.
Di seguito si riporta il programma dei lavori:
- Ore 10:00, Apertura dei lavori ed elezione Presidenza per dirigere i lavori e stabilire i tempi di presentazione delle liste, con alternanza di genere, per l’elezione dei delegati alle convenzioni provinciali
- Ore 10:15, Illustrazione mozioni. Ad ogni rappresentante della mozione è concesso fino ad un massimo di 15 minuti per l’illustrazione della mozione
- Ore 12:00, Apertura dibattito
- Ore 13:30, Sospensione lavori
- Ore 15:30, Inizio operazioni di voto
- Ore 20:30, Chiusura operazioni di voto, spoglio e comunicazione dei risultati.
All’illustrazione delle mozioni e al dibattito successivo potranno partecipare iscritti e simpatizzanti del PD.
Al fine di consentire una migliore illustrazione delle mozioni e delle regole di votazione è previsto per il prossimo 25 settembre, presso la sede del circolo alle ore 20:00, un’assemblea aperta agli iscritti ed ai simpatizzanti a cui potranno partecipare i rappresentanti delle mozioni.
Si comunica, altresì, che la sede del circolo è a disposizione, previa comunicazione al coordinatore, per eventuali iniziative dei singoli candidati alla segreteria nazionale e regionale.
Cordiali Saluti
Campobello di Licata, 18/9/2009
Il coordinatore del circolo del PD

giovedì 17 settembre 2009

Interrogazione con risposta scritta sugli ordini del giorno approvati

COMUNICATO STAMPA
INTERROGAZIONE CON RISPOSTA SCRITTA SUGLI ORDINI DEL GIORNO APPROVATI

I consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del PD di Campobello di Licata hanno presentato una interrogazione con richiesta di risposta scritta sugli ordini del giorno e sulle proposte di variazioni di bilancio approvati durante la seduta consigliare dello scorso 3 agosto.

Nello specifico si chiede quali provvedimenti siano stati addottati dall’Amministrazione comunale in merito:

- all’adesione del Comune al Consorzio agrigentino per lo sviluppo e la legalità, tra alcuni Comuni agrigentini, che ha per oggetto la gestione dei beni confiscati alla mafia;

- alla ricognizione sullo stato di manutenzione delle strade interpoderali di interesse comunale per approntare un piano di intervento;

- al coinvolgimento del Comune di Canicattì negli investimenti per la ristrutturazione e nella gestione del mattatoio comunale per abbassare le tariffe di macellazione per gli operatori locali ed alla istituzione di un tavolo tecnico con il coinvolgimento del consiglieri comunali per la risoluzione del problema;

- al problema del cofinanziamento comunale per le comunità che ospitano i minori stranieri non accompagnati ed alla istituzione di un tavolo tecnico con il coinvolgimento dei consiglieri comunali per la risoluzione del problema.
Il testo integrale dell’interrogazione sarà pubblicato nel sito www.giuseppesferrazza.blogspot.com .

Campobello di Licata, 17/9/2009

I consiglieri comunali del Pd di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone

Testo integrale dell'interrogazione:
I sottoscritti consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del gruppo consiliare del PD,
premesso che:
- con delibera consiliare del 3 agosto 2009 è stata approvata all’unanimità dei presenti la proposta di variazione al bilancio ed unitamente alcuni ordini del giorno;
- una delle proposte approvate riguarda l’istituzione di un capitolo di spesa per l’adesione al Consorzio Agrigentino per lo Sviluppo e la Legalità per la gestione dei beni confiscati alla mafia;
- per lo stesso argomento è stato approvato un ordine del giorno in cui “il Consiglio Comunale impegna:
- l’Amministrazione Comunale ad aderire al “Consorzio agrigentino per lo sviluppo e la legalità”, tra i Comuni di Agrigento, Canicattì, Favara, Licata, Naro, Palma di Montechiaro e Siculiana, che ha per oggetto l’amministrazione comunale, per finalità sociali, mediante la concessione a titolo gratuito dei beni confiscati con provvedimento dell’autorità giudiziaria, che sono conferiti in godimento allo stesso dagli Enti consorziati;
- i funzionari competenti al ramo ad adottare gli atti conseguenti;”
- tra le altre proposte di variazioni al bilancio approvate si evidenzia lo stanziamento di un importo di 20 mila euro per l’adeguamento dei bagni della scuola Mazzini, di un altro importo di 10 mila euro per l’incremento del patrimonio librario e di un importo di 10 mila euro per le associazioni sportive;
- nella stessa seduta sono stati approvati, all’unanimità dei presenti, altri tre ordini del giorno;
- nel primo ordine del giorno “il Consiglio Comunale impegna:
- l’ufficio tecnico ad avviare nel più breve tempo possibile una ricognizione sullo stato di manutenzione delle strade interpoderali di interesse comunale per approntare un piano di intervento;
- la Giunta Municipale ad individuare adeguate risorse finanziarie in sede di destinazione dell’eventuale avanzo di amministrazione del conto consuntivo 2008 per finanziare questo piano di intervento.”;
- nel secondo ordine del giorno “il Consiglio Comunale impegna:
- l’Amministrazione Comunale a valutare la possibilità di coinvolgere il Comune di Canicattì negli investimenti per la ristrutturazione del mattatoio comunale e nella successiva gestione del macello, da affidare tramite pubblico incanto, allo scopo di consentire ai macellai, dei rispettivi territori di appartenenza, di usufruire del servizio di macellazione a più prezzi contenuti;
- comunque l’Amministrazione Comunale ad istituire un tavolo tecnico con la presenza di due consiglieri comunali, uno di maggioranza ed uno di opposizione da indicare in sede di conferenza dei capigruppo, del rappresentante della Giunta Municipale, dei funzionari competenti al ramo e dei rappresentanti dei macellai locali per individuare le soluzioni atte a consentire ai macellai locali di macellare a Campobello di Licata a prezzi più contenuti rispetto a quelli praticati attualmente da chi ha in gestione il macello comunale.”;
- nel terzo ordine del giorno “il Consiglio Comunale impegna:
- l’Amministrazione Comunale a chiedere un incontro urgente al Prefetto ed a tutti gli altri organi competenti per far si che venga garantito il rimborso totale delle spese maturate dalle comunità per il servizio di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e non l’attuale copertura attuale che parrebbe essere dell’80% atteso che non è un problema che può essere affrontato solo dai Comuni, ma riguarda le politiche di accoglienza dello Stato Italiano ed inoltre, sulla base delle previsioni attuali e degli stranieri che possono essere ospitati dalle due strutture presenti nel territorio, si avranno, quest’anno, notevoli difficoltà a reperire le somme necessarie per garantire il cofinanziamento comunale;
- l’Amministrazione Comunale ad istituire un tavolo tecnico con la presenza di due consiglieri comunali, uno di maggioranza ed uno di opposizione da indicare in sede di conferenza dei capigruppo, del rappresentante della Giunta Municipale, dei funzionari competenti al ramo e dei responsabili delle due strutture residenziali che ospitano i minori stranieri non accompagnati per individuare le soluzioni per risolvere definitivamente il problema;
- l’Amministrazione Comunale a coinvolgere le altre Amministrazioni Comunali agrigentine che ospitano nel proprio territorio le strutture di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati.”;
per quanto premesso i sottoscritti consiglieri comunali ai sensi dell’art.21 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale
CHIEDONO AL SINDACO
di sapere quali provvedimenti sono stati adottati in merito agli ordini del giorno approvati nonché alle evidenziate proposte di variazioni al bilancio.
Campobello di Licata, 16/9/2009

Firme

martedì 15 settembre 2009

Assemblea del PD di Campobello di Licata

Ieri si è tenuta un'assemblea del PD di Campobello di Licata presso la sede in Piazza XX Settembre.

Sono stati affrontati diversi argomenti, quali l'organizzazione della fase congressuale nazionale e regionale, nonché le varie iniziative che deve prendere il Partito nei prossimi mesi.

Per quanto riguarda la fase congressuale si è deciso di organizzare un incontro, prima delle votazioni delle mozioni, a cui invitare i rappresentanti delle mozioni per spiegarle agli iscritti.

Il circolo del PD rimane neutrale rispetto a tutte le mozioni nazionali e regionali presentate, dopo ognuno di noi farà le sue scelte.

Per quanto riguarda le iniziative da intraprendere come partito, dopo l'illustrazione delle attività dei consiglieri comunali Sferrazza e Picone, si è discusso del problema dell'agricoltura, delle scuole e dei rifiuti.

venerdì 11 settembre 2009

Avvio dell'anno scolastico per gli alunni della Scuola Tevere

COMUNICATO STAMPA
AVVIO DELL’ANNO SCOLASTICO PER GLI ALUNNI DELLA SCUOLA TEVERE

I consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del PD di Campobello di Licata invitano l’Amministrazione Comunale a trovare una soluzione ai 30 alunni della scuola Tevere che rischiano di non iniziare l’anno scolastico per la chiusura della scuola.

Auspichiamo che i dirigenti scolastici del Circolo didattico Don Bosco e dell’Istituto comprensivo Mazzini trovino nel più breve tempo possibile, con senso di responsabilità, una soluzione tampone, come quella dell’utilizzo temporaneo della scuola Trieste.

I consiglieri comunali invitano, altresì, l’Amministrazione Comunale a velocizzare le procedure per l’avvio dei lavori e consentire nel più breve tempo possibile la riapertura della scuola Tevere, manifestando fin da ora la disponibilità a destinare in sede di destinazione dell’avanzo di amministrazione adeguate risorse finanziarie.
Campobello di Licata, 11/9/2009

I consiglieri comunali del Pd di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone

P.S. a seguito dell'incontro di oggi con il Preside Petix dell'Istituto Comprensivo Mazzini, responsabile della scuola Trieste, l'ipotesi dell'utilizzo della scuola Trieste è da scartare poiché la stessa risulta già impegnata per attività didattiche in favore degli extracomunitari e corsi serali per la scuola Media.

A quanto pare vi sono due aule dismesse alla scuola Don Bosco che potrebbero essere utilizzate per gli alunni della scuola Tevere.

Vedremo se questa sarà la scelta finale, l'importante è che gli alunni della scuola Tevere possano iniziare come gli altri alunni campobellesi l'anno scolastico regolamente.

martedì 8 settembre 2009

Il problema dei rifiuti a Campobello di Licata

COMUNICATO STAMPA
IL PROBLEMA DEI RIFIUTI A CAMPOBELLO DI LICATA


I consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del PD di Campobello di Licata , in riferimento alla nota stampa dell’Amministrazione Comunale (link) sul problema dei rifiuti, invitano il Sindaco a trovare l’area per il deposito dei mezzi della Dedalo ambiente fuori dal centro abitato poiché le esalazioni che provengono dai mezzi sono molto fastidiose per coloro che abitano vicino a queste aree.

Inoltre, nella nota stampa dell’Amministrazione Comunale si parla di contenziosi “che continuano a bloccare i normali rapporti tra Dedalo ambiente e Comune” e di cattivo servizio, in relazione ai mezzi in dotazione al personale impegnato nella raccolta dei rifiuti nel nostro territorio.

A tal fine è opportuno che tale problema venga discusso in Consiglio comunale invitando i rappresentanti della Dedalo Ambiente per fare il punto sulla situazione del contenzioso e sulle possibili soluzioni, sul servizio di raccolta dei rifiuti, sulla quarta vasca da realizzare nella discarica di Campobello e sul mancato avvio della raccolta differenza con il sistema incentivante per i cittadini.

I consiglieri comunali invitano, inoltre, l’Amministrazione Comunale a procedere nel più breve tempo possibile alla disinfestazione e derattizzazione poiché ci sono molte lamentale dei cittadini, nonché alla pulizia straordinaria delle ville e della piazza XX Settembre.

Campobello di Licata, 8/9/2009

I consiglieri comunali del Pd di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone

lunedì 7 settembre 2009

Il Leader Sicilia Centro Meridioniale è stato ammesso alla seconda fase

Finalmente una buona notizia anche se per la verità era molto prevedibile o meglio quasi certa visto il bando pubblicato.

Mi riferisco alla ammissione alla seconda fase del Leader Sicilia Centro Meridionale (link), a cui partecipano i Comuni di Camastra, Campobello di Licata, Canicattì, Castrofilippo, grotte, Licata, Naro, Palma di Montechiaro, Racalmuto e Ravanusa, riunitisi in parternariato pubblico e che in data 11/6/2009 a Canicattì avevano deciso di partecipare alla prima fase del bando per la selezione dei Gruppi di Azione Locale (GAL) e dei Piani di Sviluppo Locale (PSL).

I progetti presentati sono 19, quelli ammessi sono risultati i primi 17. Il progetto, a cui partecipava il nostro Comune, è arrivato 11°.

Ora si tratta di predisporre il PSL, ovvero il Piano di Sviluppo Locale.

E li che vedremo quali misure si attiveranno e la loro eventuale ricaduta sul territorio.

Noi a tal riguardo avevamo inviato, in data 6/7/2009, una lettera al Sindaco che ancora è attualissima (link).

A loro naturalmente la scelta, con la speranza che si faccia qualcosa per la Comunità.

giovedì 3 settembre 2009

CRACKING DELL’UVA DA TAVOLA E CRISI DELL’AGRICOLTURA

Oggi c’è stato un interessante incontro sulla crisi dell’agricoltura e nello specifico sul problema del cracking dell’uva da tavola.

C’erano i tecnici dell’Ispettorato Agrario, della Soat, alcuni agronomi, le associazioni di categoria, alcuni consiglieri comunali ed alcuni produttori agricoli.

Noi come gruppo consiliare abbiamo depositato un documento, che lo rendiamo disponibile a tutti, su idee e proposte per affrontare la crisi in agricoltura.

Non si tratta di un documento esaustivo, ma una prima traccia che si deve necessariamente integrare con quanto già proposto per il leader (vedi link) e con le informazioni e conoscenze tecniche man mano acquisite.

Alla fine si è deciso di velocizzare il censimento dei danni e l’ispettorato agrario si è impegnato ad esitare la documentazione nel più breve tempo possibile.

Lo strumento che si può utilizzare per il cracking è la richiesta di stato di calamità e l’eventuale intervento del Fondo di Solidarietà Nazionale per la copertura della perdita, anche se appare difficile (al massimo è possibile inserire tale fenomenologia nelle polizze da assicurare il prossimo anno.

Sarebbe più indicato studiare una soluzione diversa, come nel caso della peronospora nella provincia di Trapani di qualche anno fa.

È emersa dalla discussione la esigenza di chiedere la dilazione dei contributi agricoli, visto lo stato di emergenza di tutto il comparto agricolo. Si registra infatti lo stallo del mercato, nessun commerciante compra l’uva ed i prezzi di abbassano notevolmente.

L’Amministrazione Comunale ha dichiarato che intende di occuparsi in modo strutturale del problema, rispondendo positivamente ad alcune sollecitazioni avanzate nel documento (potenziamento della SOAT, tavolo di confronto).

Vediamo se sarà così, già a partire dalle prossime settimane.

Eccovi il testo integrale del documento presentato:

IDEE E PROPOSTE PER AFFRONTARE LA CRISI IN AGRICOLTURA A CAMPOBELLO

Il presente documento è stato redatto per l’incontro, previsto per il 3 settembre sulle problematiche dell’agricoltura, convocato dall’Amministrazione comunale.

I consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del gruppo consiliare del Partito Democratico di Campobello di Licata nel presente documento, sulla base delle informazioni in possesso e del grado di conoscenza del problema, avanzano le seguenti idee e proposte.

Innanzitutto per quanto riguarda il problema del cracking, ovvero la spaccatura dell’acino dell’uva da tavola, sono state avanzate in questi giorni diverse ipotesi, tutte da valutare dal punta di vista scientifico.

Tracciando una sintesi della riunione convocata dall’assessore Provinciale Castellino, l’altro ieri a Canicattì, emerge che il fenomeno, a detta dei tecnici, può essere addebitabile a fattori esterni dovuti ad esempio a scompensi idrici, sbalzi di temperatura, all’eccessiva piovosità nei mesi invernali anche nel periodo vegetativo dopo un periodo secco, all’umidità di questi giorni, quindi una semplice fisiopatia dovuta al clima, mentre da altre fonti qualcuno fa riferimento a fattori interni quali errate tecniche di coltivazione (incisione della vite, eccessiva fertirrigazione), da qualcuno definite come pratiche poco razionali.

Il fenomeno a quanto pare nasce, almeno in questo momento, nel territorio di Ravanusa e Campobello.

Il primo passo da fare è naturalmente il censimento dei danni. Bene ha fatto l’amministrazione a diffondere un modello da far compilare agli agricoltori e da inoltrare all’Ispettorato Agrario, organismo competente alla verifica scientifica del problema.

Naturalmente a Campobello un aiuto può venire dalle organizzazioni di categoria, come la CIA e la Coldiretti.

Ma quali possono essere le soluzioni al problema?

Qualcuno ha parlato di integrare il reddito a chi ha subito il danno, con un compenso per ettaro per superficie coltivata, oppure di chiedere lo stato di calamità naturale (anche se i soldi arrivano dopo alcuni anni ed alla fine non ricompensano tutti gli agricoltori e sicuramente non i piccoli imprenditori), oppure la crisi di mercato (da chiedere anche per la pesca), che si registra per le produzioni per le quali il prezzo medio unitario (o il reddito), rilevato dall’ISMEA, è inferiore del 30% rispetto al prezzo medio unitario del triennio precedente (gli aiuti sono di tipo contributivo, previdenziale, creditizio. È possibile anche un contributo in conto capitale a titolo de minimis di 3 mila euro in tre anni).

Qualcun altro ha parlato di intervenire con le polizze assicurative, oppure ancora di attivare il fondo di solidarietà nazionale (che interviene anche nelle crisi di mercato). Quest’ultimo è uno strumento operativo per prevenire ed aiutare le imprese agricole in difficoltà economiche quando si verificano calamità naturali o avversità atmosferiche eccezionali che compromettono i raccolti e danneggiano le strutture produttive o le infrastrutture connesse all’attività agricola, come le opere irrigue, di bonifica e le strade interpoderali. Il FSN è stato negli ultimi anni riformulato con il D.lgs n.102/04. Gli interventi sono di due tipi: la copertura assicurativa agevolata dei rischi agricoli (interventi ex ante), secondo le regole stabilite nel Piano assicurativo nazionale, con la copertura fino all’80% del premio assicurativo (per danni superiori al 30% - 20% nelle zone svantaggiate - e del 50% nel caso contrario. Quest’ultima percentuale è prevista anche per le fisiopatie ed epizoozie). Il secondo intervento è finalizzato alla ripresa economia e produttiva delle imprese (interventi compensativi o ex post) che abbiano subito danni non inferiori al 30% della produzione lorda vendibile (aiuti in conto capitale fino all’80% del danno accertato, prestiti ad ammortamento quinquennale a tasso agevolato, proroga delle operazioni di credito agrario e agevolazioni previdenziali). Questo strumento è utilizzato per i danni non ammessi all’assicurazione agevolata e quindi non inseriti nel piano assicurativo annuale. Altri interventi riguardano il ripristino delle infrastrutture connessi all’attività agricola, tra quelle irrigue e di bonifica.

Tra i vari interventi la soluzione più gettonata sembra essere quella dell’assicurazione agevolata e sovvenzionata (contri i rischi di mercato, la resa produttiva, le calamità e nello specifico: gradine, gelo/brina, eccesso di pioggia, alluvione, vento forte, siccità, sbalzo termico, colpo di sole,eccesso di neve, eventi sciroccali), soprattutto le polizze multirischio (ovvero quelle stipulate per la copertura della produzione complessiva aziendale danneggiata dall’insieme delle avversità atmosferiche). In questo campo esistono anche i Consorzi di difesa attiva e passiva, ossia soggetti a cui è demandata l’attuazione della difesa sia mediante la realizzazione di impianti di protezione delle produzioni dalle intemperie, sia mediante il ricorso a forme assicurative di rimborso dei danni.

Naturalmente nessuno ha la bacchetta magica, la cosa sicura è quella di avviare nel più breve tempo possibile il censimento dei danni, studiare il fenomeno dal punto di vista scientifico e poi chiedere un intervento dei tecnici dell’Assessorato regionale all’Agricoltura per verificare quali soluzioni tecniche, se ve ne sono, possono essere applicate.

Per concludere, approfittando di questa situazione emergenziale alcuni commercianti non stanno comprando l’uva da tavola, facendo ulteriormente abbassare i prezzi di vendita.

Più in generale come consiglieri comunali ci interessa discutere del problema strutturale dell’agricoltura nel nostro territorio ed in quelli limitrofi, anche perché è dall’agricoltura che dipende l’economia locale, almeno nei nostri territori.

Certo trovare una soluzione definitiva al problema è abbastanza difficile anche perché si registrano i seguenti punti di debolezza, ormai cronici, quali:

- Eccessiva parcellizzazione dell’offerta. I produttori agricoli sono in balia dei commercianti che fanno razzia delle produzioni e determinano il prezzo di acquisto;

- Mancanza di strutture consortili e di organizzazione dei produttori;

- Dimensione media delle aziende agricole bassa;

- Prezzi della produzione troppo bassi (10 centesimi al kg per l’uva da mosto, 30 centesimi per le pesche, 40 centesimi per l’uva da tavola e così via);

- Assenza di organizzazione e contrattualistica per la vendita dei prodotti, nonché mancanza di strumenti di copertura finanziaria dei rischi, sia per la resa produttiva che per la produzione in genere.

Cosa può fare un’Amministrazione Comunale per venire incontro ai produttori agricoltori locali?

Certo con le attuali risorse di bilancio e con le competenze che le appartengono non può fare tanto, ma sicuramente può fare qualcosa.

Nel nostro territorio manca, ad esempio. una seria indagine conoscitiva del mondo dell’agricoltura e dell’agroalimentare, gli unici dati disponibili risalgono al censimento del 2000.

Nessuno è in grado di sapere al momento, con precisione, cosa produce il territorio,
quante sono le produzioni e quale la produzione lorda vendibile.

Non esiste una carta sull’uso dei suoli, in sostanza non esiste nulla come base informativa che ci può aiutare ad affrontare in maniera scientifica il problema.

Sarebbe quindi opportuno che il Comune avviasse sul proprio territorio, nel più breve tempo possibile, una seria indagine conoscitiva che coinvolga i produttori agricoli, quelli che operano nella filiera agroalimentare ed i tecnici. Affidi il Comune un’indagine del genere, magari al Centro Monastra, con l’obbligo di avvalersi di tecnici preparati e concedendo alcune borse di studio a giovani laureati o frequentanti gli ultimi anni dell’Università Agraria.

A tal uopo si potrebbero utilizzare i fondi del Centro Monastra o si potrebbero trovare nuove risorse dall’avanzo di amministrazione.

Partiamo quindi dalla conoscenza approfondita del problema, costruiamo un database che ci permetterà in futuro di avere il quadro complessivo della situazione e che ci permetterà di intervenire con una certa velocità.

Campobello fa parte insieme ad altri comuni (Licata, Camastra, Canicattì, Castrofilippo, Comitini, Grotte, Naro, Palma di Montechiaro, Racalmuto, Ravanusa) del Piano Strategico Regalpetra, ovvero della programmazione futura di questi territori.
Uno delle tematiche che dovrà affrontare questo piano è proprio la filiera agroalimentare. Ricordo nello specifico una riunione tenutasi proprio a Campobello lo scorso dicembre su questo tema.

Si riuniscano i Sindaci che fanno parte di questo piano, si convochino i tecnici che stanno redigendo il Piano e si orientino le priorità proprio su questo tema, ma si affronti il problema sul serio con ragionamenti scientifici.

È necessario istituire un tavolo tematico, oltre a quello locale, che potrebbe essere proprio quello del Piano Strategico, il più indicato, più di quello del costituendo GAL del Leader Sicilia Centro Meridionale, progetto inteso dai tecnici del Piano Strategico come parte del più complessivo Piano Strategico, dove peraltro non fanno parte i produttori agricoli ma solo alcuni portatori di interessi diffusi.

Come consiglieri comunali ci impegniamo fin da subito a valutare la possibilità di individuare risorse finanziarie nel bilancio per venire incontro alle esigenze dei produttori agricoli, ad istituire dei capitoli di bilancio con adeguate risorse finanziarie, nei limiti naturalmente dei regolamenti comunitari vigenti in tema di aiuti alle imprese.

Si potrebbe intervenire ad esempio per finanziare la promozione, il marketing, per realizzare una paniere delle produzioni agroalimentari da pubblicizzare tramite internet, nei negozi con apposite vetrine, nei supermercati, eccetera; oppure si potrebbe intervenire per il credito agevolato, per le polizze assicurative ed altro ancora.

Naturalmente per fare ciò è necessario stipulare un patto sociale con gli operatori del settore agricolo ed agroalimentare per evitare furberie, che soventi si presentano in questo settore, anche se fortunatamente in diminuzione.

La classe politica deve venire incontro agli agricoltori, ma loro devono fare uno sforzo in più rispetto al passato.

Per quanto riguarda l’uva da tavola è necessario coinvolgere gli operatori nel consorzio uva italia esistente e vedere anche come il Comune possa inserirsi e dare una mano di aiuto.

È necessario valorizzare la presenza della SOAT nel nostro territorio, oggi relegata in una piccola stanza del Centro Polivalente, anche al fine di evitare che traslochi in altri Comuni. È necessario utilizzare le risorse umane presenti in quella SOAT per garantire migliori servizi ai nostri agricoltori.

Contestualmente è necessario riorganizzare il Centro Monastra che così com’è non può più funzionare, primo perché non può duplicare i servizi che sono delegati alla SOAT e poi perché come singolo Comune si può fare poco. È necessario coinvolgere altri Comuni, partendo da quelli che fanno parte del Piano Strategico.

Ci sono, poi, alcuni immobili che se adeguatamente valorizzati possono dare un concreto aiuto agli agricoltori. Ci riferiamo a quello a valle della Divina Commedia ed al centro di commercializzazione dei prodotti agricoli.

È necessario dare un senso a queste strutture ed in sede di destinazione dell’avanzo di amministrazione è necessario individuare adeguate risorse finanziarie per consentire quanto meno il finanziamento delle opere necessarie per l’ottenimento dell’agibilità di queste strutture.

Proprio quest’ultima struttura può essere messa al servizio degli agricoltori, con la realizzazione di una piccola piattaforma logistica (si tratta di dirottare alcune risorse previste dal costruendo autoporto tra Canicattì e Campobello, in territorio di Naro, al nostro centro di commercializzazione). Si potrebbero realizzare delle celle frigorifere e si potrebbe avviare la sperimentazione di una agenzia di commercializzazione, diversa dal classico consorzio.

Naturalmente non va trascurato anche il problema dell’approvvigionamento idrico. Ma proprio su questo tema nel nostro piano triennale delle opere pubbliche ci sono due opere che, se realizzate, potrebbero venire incontro agli agricoltori. Ci riferiamo ai lavori di realizzazione dell’impianto per il riutilizzo ad uso irriguo delle acque reflue urbane depurate di 568 mila euro e del progetto per la riutilizzazione a scopo irriguo delle acque reflue provenienti dall’impianto di depurazione di contrada Canale e di contrada Milici di 2,5 milioni di euro. A quanto pare dovrebbero essere già finanziate, si trovano nell’elenco annuale delle opere da realizzare, e quindi in concreto si tratta di far avviare i lavori, prima possibile.

Da non trascurare altresì l’informazione continua che deve essere garantita, tramite le SOAT, agli agricoltori per l’accesso dei bandi del PSR Sicilia 2007/2013, come peraltro già sta avvenendo. In atto ci sono bandi che prevedono finanziamenti per ammodernare le aziende agricole e per realizzare infrastrutture rurali (strade interpoderali).

Come vedete i consiglieri comunali del PD sono disponibili a dare una mano di aiuto a questa Amministrazione Comunale, ma solo se è loro intenzione dare una seria mano di aiuto agli agricoltori.

Campobello di Licata, 03.09.2009

I Consiglieri Comunali

PIANO ASSICURATIVO ANNUALE 2007

SICILIA – CAMPOBELLO DI LICATA
Sezione Grandine (arance, albicocche, melanzane, meloni, nettarine, nettarine precoci, peperoni, pesche, pesche precoci, pomodoro concentrato, uva da tavola e uva da vino)

ALL. N. 1 – MODIFICHE E INTEGRAZIONI ALL’ALLEGATO A) AL PIANO ASSICURATIVO
2007, APPROVATO CON D.M. 27.12.2006, n. 102.971, DISTINTE PER TERRITORI
REGIONALI:
SICILIA
Conferma del Piano assicurativo 2007 con le seguenti integrazioni:
COLTURE ASSICURABILI:
- Erbacee: fave, frumento, orzo, piselli, cipolle, cipolline.
Si prevede l’intero territorio regionale.

STRUTTURE AZIENDALI
- Serre con struttura in legno e copertura in film plastico (doppio o singolo)
- Serre con struttura mista cemento e legno e copertura in film plastico (doppio o singolo)
Le coperture devono intendersi estese a tutto il territorio regionale.

AVVERSITÀ:
- a carico delle colture : venti sciroccali, sabbia vulcanica.
La copertura dei venti sciroccali deve intendersi estesa a tutta la regione mentre la sabbia vulcanica
è limitata alle province di Catania, Messina, Ragusa e Siracusa.

EPIZOOZIE:
MALATTIE BOVINI E BUFALINI NELL’INTERO TERRITORIO REGIONALE:
- afta epizootica, brucellosi, pleuropolmonite,,tubercolosi, leucosi enzootica;

MALATTIE SUINI:
- peste suina classica, peste suina africana,,vescicolare suina, afta epizootica.
Si prevede l’intero territorio regionale.
MALATTIE OVICAPRINI:
- blue tongue, brucellosi, afta epizootica.
Si prevede l’intero territorio regionale.
MALATTIE AVICOLI:
- influenza aviaria.
Si prevede l’intero territorio regionale.
GARANZIE
- abbattimento forzoso, costi smaltimento carcasse, mancato reddito.

L’agricoltura a Campobello a tempi del Censimento ISTAT del 2000
Secondo i dati del censimento agricoltura del 2000 a Campobello di Licata sono state censite oltre 1400 aziende pari al 2,65% rispetto al totale provinciale (54 mila aziende).

La superficie totale risulta pari a 4,2 mila ettari di cui il 97,5% di SAU, contro il dato provinciale pari all’88,6%.

La superficie media per azienda è pari a 3 ettari, mentre la media provinciale è pari a 3,4 ettari.

2,6 mila ettari sono destinati a seminativi (3,15% del totale provinciale) e 1,5 mila ettari alle coltivazioni legnose (2,27% del totale provinciale).

Quasi il 22,2% della SAU è destinata a Campobello di Licata alla coltura della vite (14% a livello provinciale). Tutto ciò testimonia una spiccata vocazione per la coltura viticola del territorio di Campobello di Licata.

Modesta invece la superficie destinata alla coltura dell’olivo con appena 168 ettari (4% del totale provinciale).

Il 32,8% delle aziende utilizza superfici inferiori ad un ettaro (37,1% a livello provinciale).

Complessivamente il 95% delle aziende utilizza superficie inferiori a 10 ettari, mentre esiste solo un’azienda con una superficie totale superiore a 100 ettari (stesso discorso per la SAU).

Il 91,7% della SAU a Campobello di Licata è condotta direttamente dal coltivatore di cui il 69,2% con manodopera familiare, il 10,7% con manodopera familiare prevalente e l’11,9% con manodopera extrafamiliare prevalente. Solo l’8,3% della SAU è condotta con salariati.

si omettono le tabelle

P.S. di pubblica il comunicato stampa del 4/9/2009
COMUNICATO STAMPA
IDEE E PROPOSTE DEL GRUPPO CONSILIARE DEL PD IN MERITO ALLA CRISI IN AGRICOLTURA A CAMPOBELLO DI LICATA
I consiglieri comunali Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone del PD di Campobello di Licata ieri, durante l’incontro tenutosi a Campobello presso il Palazzo Municipale sulla crisi dell’agricoltura e del fenomeno del cracking, hanno presentato un documento con alcune proposte per affrontare la crisi.
Per quanto riguarda l’emergenza del cracking invitiamo gli agricoltori a presentare, nel più breve tempo possibile, apposita istanza al Comune per poter avere un censimento dei danni, premessa per la richiesta dello stato di calamità, ove ne ricorrano i presupposti. L’unico strumento applicabile dovrebbe essere quello del Fondo di Solidarietà Nazionale di cui al D.Lgs 102/2004 oppure un nuovo provvedimento come è avvenuto in occasione del fenomeno della peronospora in provincia di Trapani di qualche anno fa, anche se sarebbe auspicabile un intervento tampone, quale l’integrazione del reddito, per tutto il comparto visto lo stato di crisi di mercato in cui versa tutto il settore.
Per quanto riguarda gli interventi a più largo respiro il PD ha avanzato le seguenti proposte:
- Avviare una seria indagine conoscitiva sul mondo dell’agricoltura e dell’agroalimentare nel territorio di Campobello;
- Istituire un tavolo tematico locale ed uno del comprensorio tra i Comuni partecipanti al Piano Strategico Regalbetra per orientare gli interventi sulla filiera agroalimentare;
- Valorizzare e potenziare la presenza della SOAT a Campobello con idonei locali per garantire una migliore assistenza tecnica agli operatori agricoli;
- Riorganizzare il Centro Monastra con il coinvolgimento degli altri Comuni, dandone una nuova missione;
- Stanziare, in sede di destinazione dell’avanzo di amministrazione, adeguate risorse finanziare per rendere agibile il centro di commercializzazione dei prodotti agricoli presente a Campobello;
- Avviare nel più breve tempo possibile i due progetti finanziati relativi al trattamento delle acque reflue per il riutilizzo in agricoltura.
Si rinvia al documento presentato, disponibile all’indirizzo web www.giuseppesferrazza.blogspot.com , per l’approfondimento delle proposte.
Campobello di Licata, 4/9/2009
I consiglieri comunali del Pd di Campobello di Licata
Giuseppe Sferrazza e Giovanni Picone

mercoledì 2 settembre 2009

Incontro sulle problematiche dell'agricoltura

Vi informo che l'Amministrazione Comunale ha convocato un incontro per domani (3 settembre) alle ore 11:00 presso il primo piano del Palazzo Municipale per affrontare il problema del cracking in agricoltura e più in generale le problematiche del settore.

E' stato accolto dunque il nostro invito, anche se l'orario non è dei migliori.

La lettera è indirizzata alle associazioni di categoria, ai capigruppo consiliari, ai tecnici del comparto agricolo ed agli imprenditori agricoli.