domenica 30 novembre 2008

E lo Stato ci guadagna



Lo scorso 2 novembre ho pubblicato un post dal titolo “il prezzo della benzina e quello del petrolio” (link) dove ho affrontato i diversi aspetti della composizione del prezzo del carburante ed il ruolo forte, in termini di incassi, dello Stato.

Nel frattempo il prezzo del petrolio nell’ultimo mese è ulteriormente sceso come anche il prezzo dei carburanti.

Ma chi ci ha guadagnato di più? Lo stato o i cittadini?

Rielaborando i dati della Direzione Generale Energia e Risorse Minerarie del Ministero dello Sviluppo Economico si evidenzia che lo scorso 27 ottobre (link) su una spesa di 100 euro di gasolio per auto il prezzo al netto delle imposte incideva per 49,00 euro, quello dell’accisa per 34,33 euro e quello dell’Iva per il 16,67 euro.



Considerando, invece, i prezzi dello scorso 24 novembre la situazione è la seguente: il prezzo al netto delle imposte incide per 46,52 euro, l’accisa per 36,81 euro e l’iva per il 16,67 euro.

In sostanza in poco meno di un mese il cittadino per una spesa di 100 euro di gasolio per auto ha potuto inserire 5,86 litri in più nel serbatoio della macchina e pagare il carburante al netto delle imposte 2,48 euro in meno (da 49,00 a 46,52 euro). E lo Stato? Ebbene lo Stato per una spesa di 100 euro ha incassato la stessa iva, mentre ha incassato ulteriori 2,48 euro in più di accisa.
Se passiamo al confronto dei litri acquistati lo scorso 27 ottobre ed il 24 novembre si evidenzia che con una spesa di 100 litri di gasolio per auto il costo complessivo è passato da 123,20 euro a 114,90 euro, ovvero 8,3 euro in meno pari al 6,7%, l’importo dell’accisa è rimasto uguale, mentre il costo dell’iva è diminuito di 1,38 euro pari al 6,7%. La diminuzione del prezzo del carburante al netto delle imposte è stata più forte, ovvero pari all’11,5% (6,92 euro).

Nello stesso periodo il prezzo al consumo della benzina è diminuito dell’8,9%, pari a 11,3 euro, l’iva è diminuita dell’8,9%, pari a 1,88 euro ed il prezzo al netto delle imposte è diminuito del 19,1%, pari a 9,42 euro.

Quindi complessivamente anche se il cittadino ha avuto un guadagno discreto, a parità di spesa, così come a parità di litri acquistati la tassazione è aumentata, dal 51 al 53,48% per il gasolio auto, dal 61,18 al 65,54% per la benzina senza piombo.




Sull'argomento vi invito a leggere il testo dell'intervento del garante per i prezzi Antonio Lirosi in audizione alla commissione Industria del Senato
(link)

venerdì 28 novembre 2008

Chi pagherà le comunità alloggio?

Vi volevo segnalare che l'On.le Panepinto del PD ha presentato un ordine del giorno (link) all'Assemblea Regionale Sicilia per impegnare il Governo della Regione ad intervenire presso il Ministero degli Interni allo scopo di individuare una rapida soluzione ai
problemi e che consenta il normale svolgimento della funzione sociale assegnata alle comunità alloggio.

Per chi non lo sapesse attualmente ai sensi della Legge n. 563/1995 con l'assegnazione della tutela le spese per il mantenimento del minore gravano sugli Enti Locali ove hanno sede le Comunità alloggio.

Il problema è nato con l'assegnazione dei minori stranieri non accompagnati alle comunità alloggio. Queste ultime hanno effettuato il servizio ed oggi chiedono di essere pagate, tuttavia nessun Comune è pronto per pagare tali incombenze, rinviando il problema al Ministero.

Il Comune di Palma di Montechiario deve a queste cooperative un importo di 1,5 milioni di euro.

Nel nostro Comune insistono due comunità alloggio.

Sulla base dei servizi offerti hanno chiesto il pagamento al Comune, per un importo superiore alle duecento mila euro.

La situazione è divenuta intollerabile ed è necessario trovare una soluzione, con l'intervento dello Stato per il pagamento delle rette.

Se così non sarà chi pagherà il prossimo anno le rette a queste comunità alloggio?

Aggiunta del 28/11/08
Vi segnalo sul tema anche un comunicato stampa del segretario provinciale del PD, Emilio Messana (link)

mercoledì 26 novembre 2008

Interrogazione all’ARS sulla discarica di Campobello di Licata

Si segnala che gli Onorevoli Panepinto, Marinello e Di Benedetto hanno presentato una interrogazione (link) in merito al problema della discarica di Campobello di Licata e nello specifico hanno invitato il Presidente della Regione e l’Assessore per il territorio e l’ambiente ad intervenire, presso il responsabile del servizio VIA-VAS dell’A.R.T.A., allo scopo di indire la conferenza dei servizi conclusiva e consentire in tal modo il rilascio dell’AIA e della VIA, richieste dalla Società d’ambito Dedalo ambiente AG 3 Spa, per l’adeguamento degli impianti e costruzione della quarta vasca nella discarica comprensoriale Bifara-Favarotta” di Campobello di Licata.

Per chi non lo sapesse nel nostro territorio insiste una discarica comprensoriale dotata di tre vasche di accumulo, con un progetto per la realizzazione della quarta
vasca.

La discarica di Campobello è una delle discariche attive ex art.27 e 28 del D.lgs 22/97 prima dello dichiarazione dello stato di emergenze, insieme, per la provincia di Agrigento, a quella di Siculiana.La prima autorizzata ad un conferimento di 350 mila mc e la seconda di 450 mila mc.

A quanto pare esiste un progetto per il completamento delle vasche n.2, 3 e 4, ovvero adeguamento ai sensi dell’art.17 della D.lgs. 36/03, e per la realizzazione della nuova vasca contrassegnata con il n.1.

In questo momento i Comuni dell’ambito e quindi anche il Comune di Campobello di Licata conferiscono nella discarica di Siculiana, con un notevole aggravio del costo della spazzatura.

Con i lavori di completamento e con la nuova vasca dovrebbe aumentare la capacità di smaltimento della discarica.

Se tale discarica fosse stata disponibile solo per il Comune di Campobello, considerato la capacità complessiva dell’impianto (350 mila metri cubi pari a quasi 245 milioni di kg da smaltire, ovvero 700 kg per metro cubo) e la produzione di rifiuti annui (45000 quintali, ovvero 12,33 tonnellate al giorno), sarebbe durata almeno 54 anni.

Naturalmente le discariche sono importanti per lo smaltimento dei rifiuti, tuttavia il fatto che ne esiste una nel nostro Comune, dovrebbe indurci a riflettere sui costi ambientali di questa discarica con un’analisi costi-benefici, ovvero cosa ci guadagna Campobello di Licata ad avere una discarica di questo genere?

Anche se la gestione fa capo alla Dedalo Ambiente, il proprietario della discarica rimane comune il Comune di Campobello di Licata e quindi deve essere la popolazione, tramite i loro rappresentanti, a dire la propria sull’ulteriore ampliamento.

Questo sicuramente sarà un argomento da campagna elettorale

martedì 25 novembre 2008

Quota 2000 visite



Lo scorso 19 settembre ho scritto un post dal titolo "quota mille visite" (link).

A distanza di due mesi le visite sono raddoppiate, così come le pagine viste, passate da 1.556 alle 2.972 attuali.

E' una bella notizia!

I risultati delle primarie giovanili

Anche a Campobello di Licata, in Piazza Tien a Men, è stato allestito un seggio per le primarie giovanili del PD.

Hanno votato complessivamente 124 giovani da 14 a 29 anni.

Un buon risultato, se si pensa che il coordinamento del PD di Campobello di Licata non ha partecipato attivamente all'organizzazione dell'evento, lasciando ampia autonomia ai giovani.

Ecco i risultati.

Segretario Nazionale: 124 voti per Fausto Raciti (eletto segretario giovanile nazionale del PD)

Assemblea Nazionale: Montana 5 voti, Gueli 103 voti, Lombardo 72 voti, Casà 47 voti.

Assemblea Regionale: Vivacqua Girolamo 118 voti, Iacono 58 voti, Farruggia 23 voti, Ganziano 5 voti.

E' stato eletto all'assemblea regionale anche Girolamo Vivacqua un giovane di Ravanusa.

A lui vanno i miei auguri di buon lavoro.

Per chi volesse approfondire l'argomento si rinvia al seguente link

domenica 23 novembre 2008

Facciamo il punto della situazione sulle forze politiche in campo a Campobello di Licata

In uno dei precedenti post dal titolo “fioriscono i movimenti” (link) parlavo del proliferare di movimenti costituiti per le elezioni amministrative di Campobello di Licata.

Campobello Libera, Campobello Città Viva, Uniti per Campobello.

Ma a che punto sono questi movimenti?

Il primo ha eletto il suo gruppo dirigente. Giovanni D’Angelo il Presidente e novità degli ultimi giorni Gaetano Ragusa, già segretario provinciale dello SDI, il segretario e Giovanni Vella il tesoriere. Qui di seguito si ripropongono tutte gli eletti così come riportati dal giornale “La Sicilia” del 13/11/2008 (link): Salvatore D'Angelo, Salvatore Bella, Rosario Buscemi, Calogero Pirrera, Calogero Russo, Calogero Miano, Pasquale Balsamo, Gioacchino Zirafi e Carlo La Mendola, vigilanza; Salvatore Bella, Maria Giovanna Termini, Vito Terrana, Gioacchino Zirafi, Pasquale Balsamo, Giovanni Bella, Calogero Falsone, Gaspare Zirafi, Mario Vivirito, Nazareno Bonanno, Raffaele Spiteri, Carmelo Zirafi, Calogero Alaimo, Luigi Ciccotta, Giovanni Cammilleri, Calogero Miano, Carmelo Bona, Gioacchino Giuliana, Giovanni Turco, Giuseppe Gravotta, Salvatore Brunetto, Gioacchino Balsamo, Agostino Fiorello, Gino Turco, Roberto Di Salvo, Salvatore D'Angelo, Calogero Vella, Gioacchino Gravotta, Gioacchino Di Rosa, Rosario Buscemi, Carlo La Mendola, Gaetano Lo Coco, Lillo Russo, Angelo Cammilleri, Salvatore Tricoli, Alfonso Caizza, Gaspare Ruiz, Salvatore La Mattina, Vincenzo Spiteri, Carmelo Patti, Giovanni Vella, Liborio Gianforcaro, Calogero Napoli, Vincenzo Aquilino, Leonardo Falletta, Calogero Pirrera, Carmelo Spiteri, Innocenzo Caizza, Raffaele Malvina, Gaetano Ragusa, Giovanni Massaro, Salvatore Asaro, Angelo Convitto e Giuseppe Tasca, consiglieri.

Cosa voglia fare e soprattutto dove voglia approdare questo movimento non è dato sapersi.
Io ho un’idea, ma in questo momento non la esterno. L’unica cosa certa, guardando i nominativi in campo, è la trasversalità del movimento.

L’altro movimento “Città Viva” prosegue nella sua attività politica di ascolto e di proposta. Nello scorse settimane ha incontrato la Commissione Straordinaria per presentare il “progetto legalità”, un dossier su problematiche riguardanti la nostra comunità ed una proposta per l’istituzione di uno scuola bus (per chi volesse approfondire si rinvia al loro comunicato stampa, (link).

Del movimento “Uniti per Campobello” si sono perse le tracce. Dopo il primo comunicato nessun’altra esternazione pubblica.

Circola voce della probabile nascita di un altro movimento, che a giorni dovrebbe essere ufficializzato.

Ed i partiti?

Per quanto riguarda i partiti la situazione è la seguente. Le uniche forze in campo, e che rimarranno secondo me fino alle elezioni amministrative, sono PDL, MPA, PD.
Di fatto l’UDC non esiste poiché il suo rappresentante più autorevole, Giovanni D’Angelo, lavora per la lista civica Campobello Libera.

Il PDL non è ancora del tutto formato, ma già si è costituito il loro gruppo di lavoro, che avrà il compito di organizzare e gestire la fase che porta verso le elezioni amministrative. Lillo Burgio, ex consigliere comunale, il segretario. Il gruppo è composto dalle seguenti persone, così come riportati dal giornale “La Sicilia” del 02/11/08 (link): Giovanni Alaimo, Salvatore Alaimo, Luigi Alongi, Calogero Burgio, Luigi Burgio, Sebastiano Caizza, Giuseppe Cammilleri, Calogero Ciotta, Stefano Contrino, Salvatore D'Asaro, Domenico Di Liberto, Gianluca Di Rosa, Mario Di Salvo, Alfonsina Falsone, Giuseppe Fortino, Giuseppe Giglia, Salvatore La Mattina, Tommaso Lo Coco, Croce Marino, Giovanni Nigro, Salvatore Pagliarello, Carmelo Patti, Vincenzo Pollara, Angelo Puntarello, Vincenzo Rotolo, Salvatore Scibetta, Rocco Sferrazza, Giovanna Termini, Carmelo Tornambè, Pietro Tornambè, Fausto Vella e Giuseppe Vinci.

Lavorano, così recita il comunicato stampa, per allearsi con altre forze politiche del centro-destra, con un ruolo guida della coalizione.

Da notare che in questo gruppo di lavoro vi sono ben sei consiglieri comunali uscenti, di cui tre eletti con la coalizione che ha sostenuto Gueli nelle ultime elezioni amministrative, due dei quali si sono resi indipendenti (veramente anche l’altro, salvo poi essere nominato assessore).

Negli ultimi giorni si è registrato l’attacco di Alleanza Azzurra verso il PDL con una nota a firma di Lillo Grova (link)

Il Movimento di Raffaele Lombardo a quanto pare si sta organizzando. Di recente è venuto l’Assessore Di Mauro che sembrerebbe aver dato mano libera per le future alleanze. Vedremo se sarà così, anche se molti dicono che verrà sancito un accordo elettorale con il PDL.

Il Partito Democratico, come molti di voi sapranno dai miei post, si sta preparando per le prossime amministrative. Abbiamo già formato i gruppi di lavoro che prepareranno una bozza di programma, abbiamo costituito l’ufficio di adesioni per il tesseramento e ci avviamo alla discussione politica sul tema delle alleanze elettorali.

Le coalizioni, quindi, si vanno delineando. Una potrebbe far capo alle forze politiche PDL e MPA, un’altra al PD, un’altra ancora al movimento “Campobello Libera” ed un’altra ancora a ……………, per ora non ve lo dico.

Ma proprio sul tema delle alleanze pendono alcune proposte di riforma elettorale.

Ma di questo ne riparleremo in un prossimo post.

Aggiunta del 23/11/2008
Dalla lettura del giornale di ieri (link) si evince che il Movimento per l'Autonomia ha designato una delegazione, nelle persone della coordinatrice Carmela Lo Curto, del Presidente Salvatore Gammacurta, del consigliere provinciale Calogero Lo Leggio, del dott. Pietro Montaperto e dell'imprenditore Vito Terrana, per incontrare le altre forze politiche presenti a Campobello in vista delle prossime amministrative.
Nell'articolo si ribadisce quello che avevo sottolineato nel mio post, ovvero che il Movimento si muoverà anche al di fuori degli schemi classici.

martedì 18 novembre 2008

Sesta riunione del coordinamento del PD di Campobello di Licata

Ieri sera si è riunito il coordinamento del PD di Campobello di Licata.

Abbiamo affrontato due argomenti, l'istituzione dell'ufficio adesioni per il tesseramento e le primarie.

Per quanto riguarda il primo aspetto, ai sensi del regolamento nazionale del tesseramento, così come integrato dalle disposizioni della direzione regionale del 1 agosto c.a., è stato costituito un ufficio di adesione eletto dal coordinamento cittadino che affiancherà il coordinatore del circolo per tutta la fase di tesseramento e nella consegna delle tessere.

Dopo diversi interventi ed ampio dibattito su proposta del coordinatore sono stati eletti i seguenti componenti: Angelo La Greca, Cesare Lo Leggio, Rita Carlino, Calogero Falsone, Andrea Gianforcaro, Domenico Tascarella, Franco Carletto, Giovanni Meli e Giacomo Rizzo, oltre il coordinatore.

Il coordinamento ha, altresì, deciso che l’ufficio di adesione potrà essere integrato qualora dovessero pervenire richieste di partecipazione.

L’ufficio di adesione provvederà alla consegna delle tessere, nella sede di Via Vittorio Emanuele, n.112, una volta alla settimana ed organizzerà un’iniziativa pubblica per il tesseramento.

Per chi volesse approfondire l'argomento si rinvia al regolamento nazionale sul tesseramento (link) ed alle disposizioni integrative della direzione regionale (link).

Per quanto riguarda il secondo aspetto, lo scorso mese di luglio è stato approvato dalla Direzione Nazionale del Partito Democratico il “regolamento quadro per la selezione delle candidature alle cariche istituzionali”.

Nello specifico il regolamento prevede che la selezione della candidatura del PD per la carica di Sindaco, in base alle disposizioni dello Statuto Nazionale, deve avvenire “in ogni caso” attraverso il metodo delle primarie.

Il regolamento prevede, altresì, all’articolo 2 che le primarie si svolgono ad una distanza temporale non superiore a otto mesi e non inferiore a quattro mesi dalla data prevista per le elezioni e che nei casi in cui le elezioni si svolgano, a normativa vigente, tra il 15 aprile e il 15 giugno, le primarie di tengono in una domenica collocata tra il 15 novembre e il 30 gennaio.

In questo Comune il prossimo anno, dopo quasi tre anni dallo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, si terranno le elezioni amministrative, verosimilmente il mese di giugno in concomitanza delle elezioni europee.

Il coordinamento cittadino del Partito Democratico di Campobello di Licata intende organizzare seriamente e per tempo le primarie nel nostro Comune, sperando di ripetere l’ottimo risultato delle primarie celebrate lo scorso mese di settembre in occasione della costituzione del circolo territoriale, per cui ha deciso di comunicare alla segreteria regionale la volontà di procedere, seguendo le indicazioni del regolamento citato, autonomamente nell’organizzazione delle primarie, fissando anche la data delle primarie.

Il coordinamento rimane, comunque, a disposizione della segreteria regionale per diverse disposizioni organizzative da comunicare tempestivamente al nostro coordinatore cittadino Giacomo Gatì.

Anche in questo caso per chi volesse approfondire l'argomento si rinvia al seguente link

Infine il coordinamento cittadino del PD ha espresso solidarietà agli abitanti della zona Peep di Campobello di Licata che non riescono, nonostante il loro impegno, ad avere l’allaccio alla rete idrica.

Il coordinamento invita la Commissione Straordinaria che amministra il Comune di Campobello di Licata a trovare tempestivamente una soluzione definitiva al problema.

martedì 11 novembre 2008

Quinta riunione del coordinamento del PD di Campobello di Licata

Ieri sera si è riunito il coordinamento del PD di Campobello di Licata.

Abbiamo affrontato due argomenti, la definizione dei gruppi di lavoro e l'ufficio adesioni per il tesseramento.

I gruppi di lavoro sono quasi definiti e siamo in fase di elaborazione di proposte per la Comunità di Campobello di Licata.
E' intenzione del gruppo dirigente presentare tali proposte progettuali nel mese di dicembre.

Anche l'ufficio di adesione per il tesseramento è in corso di definizione, appena arriveranno le tessere (si spera entro fine settimana) saranno ufficializzati i componenti ed il calendario per il tesseramento.
Il tesseramento avverrà presso la sede del partito in Via Vittorio Emanuele, 112.

domenica 9 novembre 2008

Mezzogiorno, Sicilia e Federalimo Fiscale

Domani si terrà, alle ore 16:00 c/o il Grande Hotel dei Templi (Villaggio Mosè), un convegno del Partito Democratico sul tema del federalismo fiscale.

Introduce: Emilio Messana

Relazionano: Prof. Giuseppe Lauricella e On.le Franco Piro

Partecipano al dibattito: On.le Calogero Mannino, On.le Leoluca Orlando, Prof. Giuseppe Verde Preside Falcoltà di Giurisprudenza Università di Palermo, On.le Capodicasa, On.le Enzo Carra.

Coordina: Senatore Benedetto Adragana

Conclude: On.le Sergio D'Antoni Responsabile Nazionale PD Politiche del Mezzogiorno

Per chi vuole approfondire l'argomento si rinvia al post di questo blog di alcune settimane fa (link), al testo definitivo del DDL sul federalismo approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 3 ottobre (link) e a una proposta dell'Associazione per lo sviluppo dell'Industria del Mezzogiorno (SVIMEZ) fatta durante i lavori "delle giornate delle economia del Mezzogiorno" organizzati a Palermo in questa settimana (link).

mercoledì 5 novembre 2008

Gli USA, dove ogni cosa è possibile



Questa notte, come tanti di voi, sono stato incollato alla TV per vedere la vittoria di Obama.
Ho fatto zapping, da Rai Uno a Canale 5, dalla CNN a Rai tre, da Sky a Rai News.
Alla 5:00 l'ufficialità.
E' stata una straordinaria vittoria.
Molti commenti ci saranno oggi nel mondo.
Io penso che sia stato un evento che doveva essere vissuto, perché sono quelle cose che rimarranno nella storia.
Molte cose mi hanno colpito, dalla folla oceanica (mi ricordava quella del Circo Massimo di qualche giorno fa), al discorso di McCain che ha ringraziato Obama e naturalmente il discorso di Obama, soprattutto all'inizio dove ha sottolineato che negli USA nulla è impossibile e poi quando ha sottolineato che "questa vittoria non è il cambiamento ma la possibilità del cambiamento e se c'è ancora qualcuno che dubita che l'America sia un posto dove ogni cosa è possibile, dove si può realizzare il sogno dei nostri padri e dimostrare il potere della democrazia, questa notte la risposta è arrivata".
Chiudo con le parole finali di una canzone di Ivano Fossati dal titolo "c'è tempo" che mi sembrano appropriate per l'occasione. Dice Fossati nella sua canzone:

"Dicono che c'è un tempo per seminare
e uno più lungo per aspettare
io dico che c'era un tempo sognato
che bisognava sognare"


Aggiunta dell'8/11/08
Guardando i voti popolari (e quindi tralasciando i dati per l'elezione dei grandi elettori per ogni singolo Stato) ci si accorge che Obama ha conseguito quasi 8 milioni di voti in più rispetto a Mc Cain (Obama 64.975.682 pari al 53% e Mc Cain 57.118.380 pari al 46%), ma il dato più sorprendente è il confronto rispetto al 2004.
Nello specifico si evidenzia che ci si sono stati 8 milioni di votanti in più (122.094.062 contro 113.705.050 del 2004) ma soprattutto Obama prende quasi 10 milioni di voti in più rispetto al candidato democratico (Kerry voti 55.089.376) del 2004, mentre Mc Cain prende solo 1,5 milioni in meno rispetto ai voti di Bush (58.615.674).
Fonte: www.repubblica.it

Link al video del discorso fatto da Obama il giorno della vittoria (link)

Link al testo del discorso fatto da Obama il giorno della vittoria (link)

domenica 2 novembre 2008

Il Prezzo della benzina e quello del petrolio




Esiste una correlazione tra prezzo del petrolio e prezzo del carburante?
Perché quando aumenta il prezzo del petrolio aumenta anche in prezzo del carburante e mentre quando abbassa il prezzo del petrolio non abbassa anche il prezzo del carburante?
Quale è la relazione tra cambio dollaro/euro e prezzo del carburante?
Queste sono domande che ci facciamo e molte volte non riusciamo a dare una risposta.
Proviamo, dunque, a capirne qualcosa in più invitandovi a leggere un interessante articolo di Carlo Stagnaro apparso sul giornale “Il Foglio” del 30/10/2008 dal titolo “dati alla mano, ecco perché i petrolieri non possono barare sul prezzo della benzina” (link).
Vi consiglio anche di leggere un focus dello stesso autore pubblicato nel sito web dell’Istituto Bruno Leoni (link).
Qui troverete anche un grafico dove è possibile verificare l’andamento del prezzo della benzina e del petrolio dal 2002 al mese di ottobre di quest’anno (link).

Vediamo come si compone il prezzo del carburante prendendo come riferimento i dati pubblicati dalla Direzione Generale Energia e Risorse Minerarie del Ministero dello Sviluppo Economico.
Ogni martedì viene pubblicata la struttura del prezzo medio nazionale dei prodotti petroliferi, prezzo medio elaborato secondo la procedura definita con decisione 1999/280/CEE.
Al 27/10/2008 il prezzo medio del gasolio auto era pari a € 1,232 al litro di cui € 0,628 totale imposte (€ 0,423 accisa e 0,205 iva) e € 0,604 prezzo al netto delle imposte.
In sostanza dunque le imposte per quel giorno hanno inciso il 51% per il prezzo del gasolio auto, il 61,2% per il prezzo della benzina senza piombo, il 34,9% per il prezzo del GPL auto ed il 50% del prezzo del gasolio per riscaldamento.
Le percentuali variano in funzione dell’andamento del prezzo dei carburanti e l’incidenza è maggiore quando il prezzo del carburante si abbassa (in questo caso poiché le accise sono fisse incidono di più in percentuale) e minore nel caso contrario. Nello specifico le accise sono pari a: 0,564 €/litro per la benzina senza piombo, 0,423 €/litro per il gasolio auto, 0,125 €/litro per il GPL auto e 0,403 €/litro per il gasolio da riscaldamento e per autotrazione. L’aliquota iva è del 20% e si applica anche sull’accisa.
Tra le componenti dell’accisa ci sono ancora voci che vengono dal passato ovvero: 1,90 lire per la guerra di Abissina del 1935, 14 lire per la crisi di Suez del 1956, 10 lire per il disastro del Vajont del 1963, 10 lire per l’alluvione di Firenze del 1966, 10 lire per il terremoto del Belice del 1968, 99 lire per il terremoto del Friuli del 1976, 75 lire per il terremoto dell’Irpinia del 1980, 205 lire per la missione in Libano del 1983, 22 lire per la missione in Bosnia del 1996, 29 lire per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004 e così via. Inoltre, ci sono Regioni che dal 1999 hanno la facoltà di tassare i carburanti (esempio Campania, Molise, Liguria, Puglia).
Per chi volesse verificare il prezzo medio della benzina senza piombo, del GPL auto e del gasolio per riscaldamento si rinvia al seguente link.
Per chi volesse approfondire il confronto dei prezzi industriali del carburante nei paesi dell’UE si rinvia al seguente link e quello dei prezzi al consumo al seguente link.

Mediamente il costo industriale del carburante incide per il 30% sul prezzo complessivo. Le voci che compongono questo costo sono diversi, ovvero il costo del prodotto raffinato, Il costo di deposito del prodotto su deposito costiero o altri siti, Il trasporto primario e secondario, il costo di stoccaggio su deposito interno, le spese di ufficio e del punto vendita ed il margine al gestore.
In un articolo del 2005 della FAIB (Federazione Autonoma Italiana Benzinai) è stato scomposto il prezzo del carburante in questo modo (esempio per il costo del gasolio per auto): prezzo medio € 1,138 (100,00%), di cui Iva € 0,190 (16,70%), accisa € 0,413 (36,29%, allora l’accisa era 0,413 euro) per un totale fiscalità pari a € 0,603 (52,99%). Il prezzo industriale era pari a € 0,535 (47,01%) di cui prezzo Platts’ € 0,356 (31,28%), ricavo industriale € 0,148 (13,01%) e margine gestore € 0,031 (2,72%).
Per chi volesse approfondire si rinvia al link dell’articolo.

In definitiva dunque è la fiscalità ad incidere maggiormente sul prezzo dei carburanti con punte del 61,2% per il prezzo della benzina senza piombo (al 27/10/2008), mentre il prezzo industriale (differenza tra prezzo al consumo e componente fiscale) ha pochi margini di oscillazioni.

Abbiamo visto che tra le voci del prezzo industriale rientrano i costi della materia prima, di raffinazione, di stoccaggio, di distribuzione primaria e secondaria, i margini del gestore nonché i margini industriali.
Sul margine lordo, che è dato dalla differenza tra il prezzo industriale ed il costo all’importazione nella zona mediterranea dei prodotti raffinati, ossia la quotazione Platts Cif Med, incidono i costi della distribuzione, di stoccaggio ed i margini dei gestori e delle compagnie petrolifere. Incide dunque l’efficienza/inefficienza della rete distributiva italiana che rispetto agli altri paesi è contraddistinta dalla capillarità della rete di distribuzione dei carburanti, dalla mancanza di punti vendita senza personale, dalla riluttanza del consumatore italiano a preferire il rifornimento self-service a quello servito, dall’esistenza di rigide norme su orari d’apertura e dalla mancata apertura ai servizi non-oil presso i punti vendita italiani.
Lo spazio di intervento che residua per le politiche commerciali delle compagnie e per una concorrenza di prezzo è quindi limitato al solo margine lordo delle compagnie, stimabili intorno a 15 centesimi di euro per litro.
Lo Stato Italiano, invece, potrebbe adottare due misure per consentire un risparmio al consumatore, calcolare l’iva solo sul prezzo industriale e non anche sull’accisa, diminuire l’importo dell’accisa di qualche punto percentuale.

Focus sull’accisa sui carburanti
Sul prezzo industriale del carburante si applica l’accisa. Le più importanti sono quelle relative ai prodotti energetici, all’energia elettrica, agli alcolici ed ai tabacchi.
Come abbiamo visto attualmente l’accisa sui carburanti è pari a 0,564 €/litro per la benzina senza piombo, 0,423 €/litro per il gasolio auto, 0,125 €/litro per il GPL auto e 0,403 €/litro per il gasolio da riscaldamento e per autotrazione (vedi dettaglio, link).
Tali valori hanno subito modifiche nel corso del tempo.
A livello comunitario è stata emanata una direttiva (2003/96/CE del 27/10/2003) per ristrutturare il quadro comunitario per la tassazione dei prodotti energetici e dell’elettricità.
Secondo l’articolo 4 i livelli di tassazione applicati dagli Stati membri non possono essere inferiori ai livelli minimi di tassazione fissati, ovvero 421 euro per 1000 litri di benzina con piombo, 359 euro per 1000 litri di benzina, 302 euro per 1000 litri di gasolio e di cherosene (330 dal 01/01/2010), 125 euro per 1000 kg di GPL.
In Italia dunque il livello di tassazione è superiore del 57,1% per la benzina e del 40% per il gasolio rispetto ai minimi comunitari.

Ma lo Stato Italiano quando incassa annualmente dall’accisa e dall’iva?
Secondo uno studio della FIGISC (Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti) nel 2007 sono stati spesi 56,2 miliardi di euro per il consumo di benzina e gasolio di cui 21,2 miliardi di euro per la benzina (37,8%) e 34,9 miliardi di euro per il gasolio (62,2%). Le imposte (accise e imposta sul valore aggiunto) hanno inciso per 31,7 miliardi di euro, ovvero una quota che vale il 56,4% (in diversa misura tra benzina e gasolio) della spesa.
Secondo, invece, la relazione annuale dell’Unione Petrolifera le entrare fiscali complessive dei prodotti petroliferi nel 2007 sono stimate pari a 36,54 miliardi di euro di cui 24,35 miliardi di euro dal gettito accise (8,85 sulle benzene, 13,55 sui gasoli, 0,15 sugli oli combustibili e 1,79 miliardi di euro su altri prodotti) e 12,1 miliardi di euro da quello Iva.
Se consideriamo i dati relativi alla vendita di benzina e gasolio in Sicilia è possibile stimare l’importo dell’accisa e dell’iva (prezzi al 27/10/08 e iva con aliquota percentuale del 16,7% benzina e 16,6% gasolio). Nell’ specifico nel 2007 l’accisa maturata sui litri venduti è risultata pari a 1,6 miliardi di euro (718,9 miliardi di euro per la benzina e 832,2 miliardi di euro per il gasolio), mentre la stima dell’iva è pari a 673 milioni di euro per un’imposizione fiscale complessiva di 2,2 miliardi di euro.
In provincia di Agrigento invece l’accisa maturata sui litri venduti è risultata pari a 104,4 milioni di euro di cui 49,4 milioni di euro per la benzina e 55 milioni di euro per il gasolio, mentre l’iva risulterebbe pari a 45,2 milioni di euro per un’imposizione fiscale complessiva di 149,7 milioni di euro.

Focus sulla rete di distribuzione
In Italia gli impianti di distribuzione sono 22.450 di cui 464 autostradali, 8.222 stazioni di servizio, 6.357 stazioni di rifornimento e 7.457 impianti minori.
La media dell’area territoriale servita da un impianto è pari a 13,4 km2 mentre la media degli abitanti serviti da ogni impianto è pari a 2.583.
In Sicilia gli impianti di distribuzione sono, secondo il campione dell’Unione Petrolifera, pari a 1.762 di cui 23 autostradali, 1.652 con gasolio e 68 con GPL.
Secondo uno studio della FIGISC i punti di forza degli impianti di distribuzione sono la capillarità territoriale, l’ampia scelta tra opportunità di prezzo (fai da tè, sconti, diversificazione dei marchi) per il consumatore per cui il prezzo è il fattore più importante, l’ampia scelta tra opportunità di servizio per il consumatore cui il servizio è il fattore più importante, la professionalità diffusa della categoria per i servizi accessori dedicati al mezzo (riparazioni minute, lavaggi, eccetera) e risorsa dedicata al servizio (50 mila addetti). Tra i punti di debolezza la sovrabbondanza della rete (alcune migliaia di impianti in più), l’obsolescenza di una quota della rete (dal 25 al 30%), la scarsa diffusione della selfizzazione post payment (solo il 20%), la scarsa diffusione dei servizi non oil (solo il 20%), il basso erogato per impianto.
Non si hanno stime per la provincia di Agrigento.
Per fare ciò possiamo ricorrere ai dati dell’Osservatorio Nazionale al Commercio che censisce gli esercizi specializzati nella vendita di carburanti.
Secondo i dati dell’Osservatorio al 30/06/2008 sono 24.393 gli esercizi in Italia specializzati nella vendita di carburanti, 2.292 in Sicilia e 171 in Provincia di Agrigento.
Nel nostro Comune gli impianti sono tre, due della Q8 ed uno della Esso (fino a qualche giorno fa dell’AGIP) per una produzione stimata annua di quasi 5 milioni di litri.

Stima della vendita di carburante
Secondo il notiziario della FIGISC dello scorso luglio, nel 2007 sono stati venduti in Italia 15.745,5 milioni di litri di benzina e 31.023,7 milioni di litri di gasolio.
La benzina si vende per l’89% sulla rete ordinaria, percentuale che scende al 53,6% per il gasolio, per una media complessiva del 65,5% sulla rete ordinaria.
In Sicilia nel 2007 sono stati venduti 1.274,7 milioni di litri di benzina e 1.967,5 milioni di litri di gasolio.
La benzina per il 95% viene venduta tramite la rete ordinaria, percentuale che scende al 61,9% per il gasolio.
Nella provincia di Agrigento nel 2007 sono stati venduti 87,6 milioni di litri di benzina, di cui il 97,8% tramite la rete ordinaria ed il 2,2% tramite l’extrarete, mentre il gasolio venduto è risultato pari a 130,1 milioni di litri, di cui il 75,9% tramite la rete ordinaria ed il 24,1% tramite l’extrarete.